Molto interessante questo cartonato, con Breccia alla sua seconda prova su Tex: nella prima (l'albo speciale Capitan Jack) i suoi magnifici disegni sono stati sicuramente la cosa migliore di quel Texone, data la storia a mio avviso davvero debole.
In questa sua seconda apparizione, il fatto che la storia fosse di Boselli ha creato grandi aspettative, a mio avviso solo parzialmente confermate.
È certamente difficile concentrare un soggetto in poco più di 50 pagine, ma Boselli (che in altri cartonati vi era riuscito molto bene) ne ha scelto uno così "denso" che avrebbe potuto imbastirci 3 albi della regolare: inevitabilmente, l'impressione, alla fine, è che gli avvenimenti siano troppo concentrati e tutto si svolga in maniera un po' troppo frenetica. Sullo sfondo, il pathos (un po' "facile", in verità) del ricordo di Lilith, con una conclusione che in qualche modo rammenta quella nizziana de "Il sentiero dei ricordi".
Un numero comunque da non perdere per chi ama Tex, anche se, pure questa volta (ma con un distacco sicuramente molto meno netto rispetto al Texone), i disegni di Breccia sono la cosa migliore. Molto interessante la sua tecnica di colorazione, anche se personalmente trovo che il suo tratto venga esaltato maggiormente con il bianco e nero.
I tratti di Tex e dei pards sono sicuramente più canonici rispetto all'esordio texiano del disegnatore argentino, anche se in qualche vignetta li trovo meno riusciti (si veda la Lilyth della prima tavola, che ricorda vagamente Dinamite). Ma i paesaggi e le ambientazioni sono tra i migliori che ho visto su Tex.
In definitiva un numero che, anche se non è un capolavoro assoluto, sicuramente vale il prezzo dell'acquisto.