La forza di GL Bonelli (e, mi pare, anche di Borden) non è tanto nei soggetti o in idee strabilianti, quanto nella sceneggiatura.
Ed è una cosa abbastanza normale, in qualunque tipo di narrazione in qualunque media: le idee, oggi tanto venerate dalla nostra cultura, in realtà sono ad un soldo la dozzina, tutti siamo capaci di avere duecento idee al giorno, la differenza la fa poi COME le metti in pratica (ma venerare le capacità di un autore significa venerare qualcosa che una multinazione non può realmente comprare, nel senso di diventarne proprietaria: da qui l'assurda enfasi sulle idee e la legislazione che le rende comprabili e vendibili)
Detto questo, per me ci sono alcune storie di GL Bonelli che spiccano dalle altre per uno spunto o un idea geniale... solo che non sono le storie più famose! Una storia bellissima come "sulle piste del nord" ha come base la solita trita e ritrita rivolta indiana con biechi trafficanti, "il giuramento" è una vendetta abbastanza linrare (confrontare per esempio con "Zagor Racconta" che è molto più contorta... ), idem per tante altre.
Le 3 storie migliori per soggetto non lo so perchè non sono capace di fare classifiche e le cambio ogni tre ore, ma se devo dire tre storie che hanno nelle idee e nel soggetto la loro forza...
1) "sangue sui pascoli", Tex Gigante 42, una storia brevissima (64 pagine) in cui Tex per punire un allevatore prepotente... compra di tasca sua un gregge di pecore e comincia a sua volta a perseguitare l'allevatore fino a fargli sborsare un bel po' di soldi...
2) "La valle della luna", Tex Gigane 55, la famosa storia dell'alieno, in cui Tex non sospetta mai, nemmeno per un attimo, di avere a che fare con un extraterrestre, e crede alla fine che si sia fatto saltare con la dinamite (mentre in realtà è decollato con l'astronave)
3) "Yuma", Tex Gigante 87, per l'abilità con cui riesce a rendere credibile che Tex si salvi da una situazione davvero difficile, da solo legato prigioniero di una banda di evasi circondati da indiani ostili...
Menzione d'onore per il fatto di non rivelare mai le motivazioni dellla Regina della Notte e del suo Diablero, ma era lo stesso motivo per cui ho citato "la valle della luna". Ed è un buon esempio di cosa dicevo: "Diablero" è una storia molto superiore a "La valle della Luna", non sono manco paragonabili. Ma mentre in storie horror avevo già visto antagonisti con motivazioni misteriose, il fatto di non far capire a Tex chi aveva di fronte è stata una decisione tanto originale da non farmi venire in mente casi analoghi.