Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Condor senza meta

Ranchero
  • Contatore Interventi Texiani

    1363
  • Iscritto

  • Ultima attività

  • Giorni con riconoscenze

    93

Tutto il contenuto pubblicato da Condor senza meta

  1. Su queste siamo assolutamente d'accordo pard.
  2. I gusti personali sono insindacabili, comunque se reputi divertente la storia degli uomini giaguaro, non oso immaginare quale sia il tuo canone di storia noiosa. 😜🤣
  3. Vedo che Mac non si fa crescere l'erba sotto i piedi. Due gironi in rapidissima sequenza: meglio ci togliamo subito il dente! Qui non ho dubbi "Giungla crudele" è, a mio avviso la migliore storia di Sergio su Tex.
  4. Bene, un bel sondaggio antitexiano Non amo Noltta su Tex, dunque dovrei astenermi ma se un sondaggio c'è, si vota e lo si fa per il meno peggio. "I ribelli del Canada" ha la mia preferenza del girone.
  5. Condor senza meta

    IL PEGGIOR TEXONE

    Che con gli anni anche il livello dei texoni scritti da Nizzi crollò è indiscutibile, però è ingiusto fare di tutta l'erba un fascio. Non so voi, ma titoli come "Tex il grande", "Terra senza legge", "Piombo rovente", "Il pueblo perduto", "Il soldato comanche" li reputo di assoluto livello. Poi "La grande rapina" ,"Fiamme sull'arizona" e "L'ultima frontiera" sono autentiche perle. Purtroppo con Nizzi si finisce sempre col gettare tutto nello stesso calderone e si sottovalutano anche le opere migliori. A mio avviso i disegnatori maggiormente sprecati sulla collana con storie non adattissime al loro eccelso livello grafico furono Magnus e Breccia.
  6. Condor senza meta

    IL PEGGIOR TEXONE

    Il texone che amo di meno è Canyon Dorado. Non per i disegni atipici di Alessandrini, autore che apprezzo e che tutto sommato ci stanno in una testata più "libera" in questo senso, ma la trama di Nizzi, giunto in una fase decisamente calante della carriera, non mi ha mai preso e credo di non averlo più riletto dalla data d'uscita. Eh in effetti anche qui il livello è bassino. Se la gioca con quello da me scelto.
  7. Condor senza meta

    [Maxi Tex N.35] Su due fronti

    Ormai da tempo vado centellinando i Maxi, acquistando solo quelli che in qualche maniera mi incuriosiscono. Questo non lo fa affatto; in primis perchè sono due storie (preferisco decisamente un unico episodio anche se ormai sono rari sulla testata) e poi per via dei disegnatori che su Tex non mi hanno mai del tutto convinto. Al momento salterò l'acquisto, magari, se capiterà l'occasione, recupererò l'albo più avanti in qualche mercatino. P.s. Rimango dell'idea che il formato Maxi semestrale sia un suicidio per la qualità della testata, ma evidentemente vende e il mio parere conta quanto il due di coppe quando la briscola è a bastoni!
  8. Condor senza meta

    Camicia Rossa o Camicia Gialla?

    Una bella camicia di jeans e non se ne parli più!
  9. Denigrare è un brutto termine lo avrei evitato, così come blafemo, ma per opinioni altrui, credo sia sottinteso che siano quelle di chi ha scritto l'articolo. Gli autori dello stesso, a torto o ragione hanno espresso le loro opinioni, e se leggittimamente Exit li considera sconcertanti o blasfeme o da faccia tosta, chi invece le trova affini, può definire allo stesso modo tali giudizi. Io la vedo così, magari non ci ho capito una cippa e mi scuso.
  10. A onor del vero, Magic Wind ha espresso un suo pensiero e non credo intendesse parlare a nome di tutti, al massimo solo per coloro che apprezzano Nolitta. Nè tantomeno ha puntato la pistola per intimare il silenzio. Prendi me a esempio; io non apprezzo le storie di Sergio su Tex e mi ritrovo più vicino alle idee di Diablero su questo punto, di conseguenza non mi sento tirato in causa dall'arringa di Magic Wind, ma ritengo comunque corretto che, chi non la pensa come me, sia libero di poter ribattere a chi reputa quelle scene ridicole o quant'altro. Troppo spesso viene tirata in ballo la parola "dittatura" a capocchia (non scherziamo le dittature sono cose serie che in questo contesto c'entrano come i cavoli a merenda); se per ogni diverbio si scomoda la libertà di parola e quant'altro, le discussioni vanno tutte in vacca. Detto questo, è giusto tornare in topic e chiudere il diverbio.
  11. @joe7ma fai il leguleio di mestiere? Premetto che sono fra quelli che non ha mai amato Nolitta su Tex, ma se utenti come Exit hanno la libertà di definire "blasfemo" (termine fortino in effetti!) l'esempio dell'articolo, eguale libertà ha chi si sente di difendere sia l'articolo che l'opera di Sergio Bonelli sulla testata. La libertà di parola deve essere biunivoca, se no che libertà è?
  12. Ben tornato caro Stefano; ti sei beccato la critica alla critica! A parte le battute, fatti sentire più spesso sul forum, c'è tanto bisogno della tua simpatia e ironia!
  13. Ho recuperato solo di recente l'albo che contiene la storia in questione. Onestamente ritengo di non essermi perso nulla d'eclatante negli anni in cui non lo avevo ancora letto. Storie simili rappresentano l'ulteriore prova che inserire di forza Tex nella storia reale del west sia controproducente. Bonelli riprende in maniera didascalica la vicenda del "Mucchio selvaggio" e Cassidy e imbastisce una sorta di documentario che ne traccia le tappe dell'esistenza, con l'unica aggiunta (forzata!) di Tex e Carson a sostituire i reali agenti Pinkerton che ne decletarono la fine. Ne viene fuori un episodio spezzettato, con le varie scene della soppressione dei singoli elementi alquanto accelerate e poco coinvolgenti e soprattutto un pasticcio totale di date e collocazione temporale delle vicende stesse. Sull'ultimo punto Bonelli spesso se ne infischiò, ma sul fatto che la sceneggiatura valorizzi poco i villain e procede a sprazzi senza mai dare l'impressione di amalgama, si poteva fare molto meglio. Molte didascalie, scene costruite con una rapida sequenza narrativa e sparatorie curate meno di altre volte, lasciano in bocca al lettore il sapore di una vicenda davvero poco riuscita ed francamente evitabile. Pure la strana trasferta dei nostri in Bolivia, luogo dove realmente Cassidy ci lasciò le penne nei primi anni del '900, ci viene mostrata senza enfasi, come se fosse una cosa naturalissima e ciò conferma di quanto piatta fu la stesura della sceneggiatura di Bonelli. Lo spunto poteva pure essere interessante (magari sostituendo la reale banda con una di fantasia che garantisse meno problemi nella collocazione temporale della serie) ma il grande Bonelli stavoltà ciccò alla grande in ciò che sempre gli riusciva meglio, ovvero il montaggio travolgente del suo incedere narrativo e a mio avviso tirò fuori un episodio insufficiente seppur atipico. I disegni di Galep rimangono sempre di una spanna sopra alla media e sono l'unica cosa da salvare in un simile episodio pasticciato. Ho scorto fra le vignette alcune fattezze strane dei nostri, evidentemente dovuti a qualche ritocco redazionale, ma che poco mi ha convinto. Per il resto il grande maestro sardo se la cavò alla grande e la sua certosina opera grafica fu sprecata per questa sorta di documentario con Tex e Carson. Il mio voto finale è 4
  14. Grazie per la fiducia pard, ma per carità! Finirei in analisi dal psicologo in un amen!
  15. Non mi trovi affatto d'accordo, ma fa nulla. Fai finta, che non abbia detto niente. In quanto alle discussioni ridicole, a mio avviso sono quelle che si trasformano in toni da corrida e da tutti contro tutti e non mi occorre tirare in ballo filosofi per pensarlo. So long!
  16. Ma si può discutere costruttivamente senza toni polemici e accuse varie, a mio modo di vedere. Se si alzano costantemente i toni in ogni post, buonanotte!
  17. Ci chiediamo perchè il forum stia prendendo una via non proprio edificante: ma vi rendete conto che si stanno riempiendo pagine di commenti in un botta e risposta un po' fine a se stesso? Che ci siano state correzioni o meno non potremo mai provarlo, e rimango dell'idea che un po' tutti abbiamo un pizzico di ragione, comunque quel che è stato è stato, la storia quella è; in fondo non vedo il perchè bisogna portarla sul personale, con presunte accuse, avvocati difensori, prove e quant'altro. Un po' di leggerezza pards.
  18. Non preoccuparti pard, parliamo evidentemente di cose diverse. Tu ti soffermi al singolo episodio, io valutavo un arco temporale più ampio per il cambiamento. Poco importa. Forse è meglio tornare a parlare della storia di Ruju, come è giusto in questo topic.
  19. Ma no, questa è quasi un'eresia scusami! Dopo "Caccia all'uomo" Bonelli senior compose ancora tanti gioiellini. Ne cito a memoria alcune: "L'oro del Colorado", "Un nido di serpenti", "Tucson" e anche "Il marchio di Satana" che stiamo discutendo nell'altro post. Il vero passaggio si ebbe quando Gian Luigi nei tardi numeri 200 accusò un calo, con storie sempre più brevi e con poco mordente (vedi "La Foreta pietrificata" e simili). In quel mentre il figlio fu costretto a mettersi in prima linea con esiti non sempre positivi. Nizzi non deve essere esente da critiche negli ultimi anni della sua carriera, ma agli inizi fece molto bene su Tex. Il suo stile non era ovviamente quello di Bonelli, ma il suo iniziale contributo fu molto più valido alla causa rispetto a Nolitta. Non si può dire che Tex fu cambiato con un semplice clik, mi pare una banalità, perdonami se mi permetto.
  20. Appunto, una cosa è ritoccare un dialogo, pure a costo di snaturare una scena, ma alcune criticità di sceneggiatura credo che siano alle origini, poichè non credo che poi abbiano rifatto disegnare a Fusco le sequenze o corretto in anteprima le bozze bonelliane. Noto che in fondo nessuno ha pienamente torto in questi ultimi post, ma si rischia sempre di non comprendersi e alzare i toni.
  21. Può anche darsi che alcuni dialoghi siano stati ritoccati in redazione, non stupirebbe affatto, ma non credo che sia stata stravolta la sceneggiatura. Passaggi labili come l'incendio del casolare o la troppa fiducia in Crandall non li vedo "manomessi" da un censore. Che poi, ripeto, non è che ciò inficia sull'altissima qualità della storia. Purtroppo anche Bonelli ebbe un declino dovuto all'età in quegli anni, non era di certo un supereroe, e nelle storie successive divenne sempre più evidente. Oltretutto non abbiamo prove sulla tesi che Nolitta revisionò pesantemente l'episodio, se si ragionasse così anche scene famigerate come il Tex in mutande potremmo dire che furono corrette da un redattore ubriaco. Nulla togliendo al grandissimo talento di Bonelli e al rispetto che ognuno di noi gli porta, anche lui era umano e col passare delle primavere più fallibile.
  22. Può anche darsi che sia una resa come tu dici, ma la soluzione qual è, fare una seduta spiritica e riportare in vita Gian Luigi Bonelli? Il papà di Tex era un grandissimo narratore e d'altronde essendogli Tex cucito addosso, ha caratterizzato la saga e gettato le basi per questo immenso successo ultradecennale, ma purtroppo da più di quarant'anni ha dovuto passare la mano per l'irrimediabile legge naturale della vita e nel frattempo gli autori successori, hanno sì permesso che la saga continuasse, ma inevitabilmente hanno via via apportato cambiamenti dovuti anche al passare dei tempi o al personale stile di scrittura. Nolitta inserì (malamente a mio avviso ma molti lettori la adorano) la complessità dell'antieroe dubbioso e pessimista; Nizzi sprazzi di giallo e ironia (prima di andare alla deriva come sappiamo). Pure Mauro, sebbene capace di dare vita a trame corali e auliche, ha introdotto la novità dei tanti comprotagonisti e un Tex più defilato e serioso. Pasquale Ruju non sarà il miglior autore attivo su Tex, ma comunque il suo lavoro finora è decoroso. Ovvio se pretendiamo che scriva alla Bonelli, possiamo subito chiedere la sua testa, ma nessun altro potrebbe occupare il suo posto. Abbiamo riempito pagine del topic soffermandoci sulla scenetta dell'amica, ma il vero errore che Ruju dovrebbe evitare di ripetere in futuro è quello della diligenza, grave quanto le pallottole devianti del pistolero vodoo. Mesi fa si discusse tanto sulla storia fantascientifica di Borden che, onestamente a mio avviso, non era da Tex con quell'impostazione, tuttavia ci sta che dopo tantissimi anni e migliaia di storie si sondino strade nuove e un lettore deve pure farsene una ragione. Un ammodernamento necessario sia per venire incontro alle mode attuali e alle capacità stilistiche degli autori. Tex vende molto meno di quarant'anni fa, è vero, ma tuttora è il fumetto in Italia a vendere di più, evidentemente sebbene non ai livelli del maestro Bonelli, gli autori successivi sono riusciti a tenere botta e non far fallire la testata. Ultimamente la situazione sta peggiorando per la troppa produzione richiesta dai piani alti, ma questa è un'altra storia. Ci sta che un fan nostalgico non si trovi più in questa dimensione attuale di Tex, ci mancherebbe, ma in questo caso è forse meglio che smetta di comprarlo o si dedichi alle ristampe dei numeri classici; massacrare gli autori aspettandoli al varco non è la soluzione migliore a mio avviso. Sarà resa la mia non so, ma purtroppo nella vita bisogna anche sapersi rassegnare al tempo che passa. P.s. Piccola similitudine calcistica: da milanista che ha visto la squadra incantare e dominare il mondo, mi piacerebbe sempre che fosse come in passato, ma posso pretendere che Morata sia Van Basten e Pulisic sia Gullit?
  23. Purtroppo il tex di Bonelli è morto col suo creatore e noi lettori dobbiamo abituarci ai cambiamenti. Oltretutto sono pure necessari, dopo quasi ottant'anni di uscite editoriali.
  24. Un western in fondo più verosimile, se proprio vogliamo dire. La castità dei pards forse era dovuta in un'epoca in cui le censure erano più pressanti, ma al giorno d'oggi sembra una forzatura. Sia chiaro, non mi va di vedere scene esplicite di sesso sulla testata, ma scandalizzarsi di una cosa così naturale e appena accennata mi sembra eccessivo. Mi scandalizza di più il Carson che fa la figura del perfetto idiota quando le busca nel saloon, dopo aver fatto lo sborone inizialmente col bullo, o che desidera dormire quando una donna è in pericolo. Ecco, queste cose non vorrei mai vedere su Tex, nè fra le pagine, nè tra una storia e l'altra.
  25. Nessuna sfida pard, solo una stretta di mano seppur virtuale! Ci troviamo su punti di vista diversi, ma rimane il massimo rispetto. Il Forum è un centro di confronto, non un'arena in cui bisogna che uno dei due duellanti soccomba. Oltretutto siamo un po' OT e per il bene del topic è meglio tornare a parlare dell'ottima opera di Giorgio.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.