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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 17/08/2023 in tutte le sezioni

  1. Sono boselliano perché Boselli è quello che mi ha emozionato di più, ma non sono di parte, perché non c'è una competizione. Se Nizzi o Ruju scrivono bene Tex, sono il primo ad esserne felice, ovvio. Certo, i dubbi sono leciti, e non a caso qualcuno ci chiama fans club. Ma io credo che quei giudizi così entusiastici siano frutto non tanto di un calcolo interessato, ma di genuina e magari giovanile passione. Poi, che questo porti qualcuno a scrivere che siamo ottenebrati non fa piacere, ma è sufficiente non leggerli, alla fine, continuando ad appassionarci per le belle storie e a criticare quelle che non ci vanno a genio.
    2 points
  2. Visto che nuovamente vengo tirato in ballo, sono costretto a intervenire per fare un'ulteriore precisazione: non credo mai di essermi definito boselliano, anche se ciò non significa che non apprezzi tanto il suo stile di scrittura e la sua opera importante in questi vent'anni di Tex. (Facendolo notare nelle storie meritevoli e criticando quelle per me meno riuscite) Anzi, se Bob Rock mi avesse letto con più attenzione in questo lustro sul forum, ho sempre sostenuto di essere un "nizziano" poichè sono legato emotivamente a quel magico decennio '80, in cui ragazzino mi sono innamorato di Tex. Però dire questo non significa che non abbia criticato Nizzi quando l'ho ritenuto necessario, l'obiettività è importante in un forum (non siamo tifosi calcistici), così come è ovvio che stimo immensamente il grande Bonelli, senza il suo estro, non me ne vogliano i successori, oggi non saremmo qui a scrivere di un personaggio longevo ottant'anni. Chiedo perdono, ma prima di citare e interpellare gli utenti, forse è doveroso informarsi un po'; già troppe imprecisioni ho letto nei miei confronti e se fossi una persona fumantina mi sarei dovuto indispettire, non vi pare? Rimango dell'idea che è meglio chiudere l'O.T., poichè una discussione che all'inizio teoricamente era interessante sta via via spostandosi su un terreno scistoso, poco congeniale.
    1 point
  3. Mi dispiace, sinceramente, che tu l'abbia presa sul personale, non era mia intenzione offendere te o qualcun altro, purtroppo, anche stavolta, è successo quello che avevo detto qualche post fa e cioè che riesco sempre a farmi fraintendere perché, probabilmente, anche con la parola scritta, assumo un atteggiamento indisponente (naturalmente senza rendermene conto). Dal mio primo post ho sempre e solo cercato un confronto di opinioni ma il risultato, evidentemente, non è stato quello sperato, anzi, tutti quelli che sono intervenuti dopo, invece di esprimere la loro, di opinione, o si sono sentiti offesi o hanno sentito il bisogno di giustificarsi e questo fa capire che l'errore è tutto mio. Chiedo nuovamente scusa a te e a chi si fosse risentito per le mie parole e non torno più sull'argomento.
    0 points
  4. Avevo deciso, spontaneamente, di non continuare ad intervenire in questo thread per non appesantirlo con ulteriori chiarimenti da parte mia, risultando troppo spiegazionista, sulla questione da me sollevata ormai diversi post fa . Ma, come potevo astenermi dal rappresentare ancora la mia opinione dopo l’intervento del @Leopardi di questo forum? Intanto lo ringrazio per avermi dato la dimostrazione di avere letto interamente, i miei post sottolineando alcune sfumature del mio discorso sulle quali altri hanno sorvolato (sicuramente afflitti dall’estrema lunghezza dei miei post e non gliene faccio, assolutamente, una colpa) ma, e non me ne vogliano gli altri, lo stile di Leo è oltremodo poetico, oltre che impareggiabile, e questo ne è un esempio: Con lui il Passato di Carson diventa “il tema del Tempo, declinato in maniera sublime” e quelli che io avrei definito semplicemente la banda degli Irlandesi lui li chiama “patrioti della verde isola di Erin” e potri fare altri esempi sulla sua scrittura “raffinata” e “ricercata” che gli viene, evidentemente, naturale e che vanta numerosi tentativi di imitazione, tutti clamorosamente malriusciti, ma non voglio divagare troppo se no perdo il focus dell’argomento in questione. Tengo a precisare, Leo, che non ho mai dato del lecchino acritico o del plauditores (cit. @Poe) a nessuno né, tantomeno, ho fatto allusioni a piaggerie varie da parte di qualcuno, ma tutto ha avuto inizio quando ho espresso il seguente dubbio (cerco di riassumerlo): o quella piccola minoranza che muove qualche critica alla storia non ha capito niente o, talvolta, si confonde il "soggettivo" con il giudizio "di parte a prescindere" (cit. @Loriano Lorenzutti) anche perché ho notato, ma è solo il mio punto di vista, che, ultimamente, tutte le storie di Boselli vengono considerate dei piccoli gioielli di scrittura per i quali bisogna solo spellarsi le mani, mentre Rauch e Ruju sono solo degli onesti mestieranti, che vanno criticati perché non sanno scrivere Tex come il loro curatore, che a detta di qualcuno, tra l’altro, andrebbe, addirittura, clonato”. Comunque, l’oggetto del contendere era il fatto di essere “di parte” e non di essere “leccapiedi” di Boselli, anche perché, secondo me, c’è una certa differenza. In questo forum, molti, compreso te e @Condor senza meta, vi professate Boselliani, ma, permettetemi di dirvi, che dire sono Boselliano è un po’ come dire sono Democratico, Repubblicano, Berlusconiano, Interista o Milanista, significa, cioè, parteggiare per qualcuno, quindi, appartenere ad un gruppo o una fazione di sostenitori di qualcuno o qualcosa (partito politico, squadra di calcio, personaggio famoso), quindi vuol dire essere di parte. Mi sbaglierò, ma credo di non avere mai letto, su questo forum, “Boselli è uno dei miei autori preferiti” che significherebbe apprezzarne diversi (l’appassionato, che sia di letteratura, pittura, cinema.., non ama mai un solo autore può avere il suo preferito ma ne apprezza anche altri, se no più che passione diventa fanatismo), e questa cosa non è positiva nemmeno per Boselli perché in questo modo viene a mancare il confronto, tra lui ed altri, che è il primo elemento utile per capire il valore di un autore che non può essere assoluto, tranne forse rarissimi casi. Sempre qui, il termine Boselliano ha un’accezione positiva, mentre, il termine “Nizziano”, ha un’accezione fortemente negativa, infatti viene utilizzato come un’offesa vera e propria nei confronti di chi apprezza quell’autore (un po’ come quando i tifosi juventini vengono definiti in maniera dispregiativa “gobbi”, dalla tifoseria avversaria, tanto per fare un esempio). Questo credo proprio che sia il tipico atteggiamento da estremista (tipo, appunto, quello di un ultrà o di un appartenente ad un movimento politico), perché chi è, veramente, di parte è fazioso in quanto il suo punto di vista è soggettivo, parziale, non obiettivo. Poi ci sono anche quelli come te, che pur professandosi “Boselliani” continuano ad avere una certa obiettività (non solo Leo, ma anche altri, ad onor del vero), perché, avendo a cuore il lavoro di Boselli, criticano le storie che pensano non gli siano venute bene proprio come è successo con la quadrupla di Mefisto che viene citata da tutti come una delle storie di Borden più criticate e, a tal proposito, credo di poter affermare che, in questo forum, non ci siano dei Boselliani oltranzisti, del tutto incapaci di criticare l’operato di Boselli. Ma su questo sono assolutamente d’accordo con te, se ci si esalta per una storia non bisogna mortificare il piacere di farlo e quando qualcosa è ben scritto e ci emoziona è sacrosanto esprimere soddisfazione, ma se oltre alla storia si incensa costantemente sempre e soltanto Boselli si manca di rispetto, sempre a mio parere, nei confronti degli altri autori ai quali, invece, non viene quasi perdonato niente e, su questo, sono d’accordo con @Jeff_Weber: Le accuse gratuite e i giudizi sprezzanti vanno sicuramente censurati ma, a volte, come insegna Pirandello (in "Uno, nessuno e centomila"), cambiando il punto di vista delle cose cambia anche la percezione delle stesse, e voglio farti un esempio, mettiamo che un ipotetico utente di questo Forum legga anche Zagor e ogni tanto vada a vada a visitare un forum prettamente zagoriano e legga cose del genere: “storia indimenticabile, Burattini ci sorprende ogni volta, ormai Zagor è lui” “storia che si e' rivelata un nuovo capolavoro del sommo Burattini. Peccato non diano il Nobel per i fumetti” “una tra le 5 migliori storie di sempre, quando Burattini smetterà di scrivere io smetterò di comprare Zagor” “Burattini scrive storie intelligenti e costringe la gente ad usare il cervello invece di favorire l'encefalogramma piatto dell'era social” “Burattini? Andrebbe clonato” ecc., ecc. ecc. Non credi che, dopo sto profluvio di incenso, l’ipotetico utente qualche dubbio sull’obiettività di tali giudizi se lo possa pure far venire? e se, inoltre, constata che l’autore in questione interviene amichevolmente a disquisire del proprio lavoro con i vari utenti, non pensi che possa farsi venire ulteriori dubbi? potrebbe benissimo pensare: “ammazza sto Burattini, e mica mi ero reso conto che fosse sto fuoriclasse della sceneggiatura, a me la storia è piaciuta ma non mi è sembrata così eccezionale… boh, sarò io che non c’ho capito niente”. E fin qui non ci sarebbe niente di male, il problema diventa tale (e qui sono totalmente d’accordo con te) quando l’ipotetico utente torna sul proprio forum e si sente autorizzato a fare accuse pesanti nei confronti degli utenti dell’altro forum, in quanto ogni storia di Burattini viene elogiata ed incensata acriticamente e, ancora peggio, lo fa pure in branco, insieme ad altri presunti “integralisti Zagoriani”. Nell’era dei social questo tipo di atteggiamento, oserei dire di da “tastiera violenta”, dove tutti possono attaccare chiunque, purtroppo, è diventato la norma e non ne sono esenti i forum fumettistici, come questo, dove ci si accapiglia, spesso, per futili motivi, tanto che, alla fine, viene da pensare: “mi sa che leggere fumetti fa male alla salute, quasi, quasi da domani smetto”. P.S.: alla fine ho appesantito il thread
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