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TWF - Tex Willer Forum

juanraza85

Ranchero
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Everything posted by juanraza85

  1. A mio avviso sarebbe ripetitivo, e Boselli di solito queste cose non le fa. Almeno lo spero. Non necessariamente Mefisto deve rapire un amico di Tex perché questi debba con determinazione fare tutto il possibile per rintracciarlo ed acciuffarlo (se non peggio). In tale ottica, la storia di Nizzi rappresentò certamente un unicum che avrebbe potuto essere gestito meglio. Semmai, io sono curioso di vedere se la caccia a Mefisto sulla Sierra scaturirà da un'aperta sfida del negromante o, piuttosto, se i Nostri seguiranno qualche indizio.
  2. Ma cosa c'ê lí in primo piano davanti a Tex? Uno scarafaggio gigante? Premettendo che la copertina mi garba assai, la cosa in primo piano mi sembra sia un semplice pezzo di legno, magari un ramo staccatosi da un albero.
  3. Scelta piuttosto masochista, ma che al contempo palesa la tua fame di conoscenza assoluta ...
  4. Le ho lette e comprese, ed ho espresso il mio punto di vista. Se non combacia col vostro, pazienza .
  5. Non hai capito... Ho inteso ciò che intendi, ma semplicemente io non credo che la ragione del "caso Aryman" (o "Arymangate", se preferisci ) sia da ricercare unicamente nel contesto da te illustrato ed analizzato. A mio parere, una roba del genere non avrebbe mai potuto né, forse, dovuto uscire dalla penna di GLB, a prescindere da certe problematiche. E lo dico con immenso rammarico.
  6. Una giusta analisi, senza dubbio. Ciò non toglie che la proposizione di Aryman con tutti gli annessi e connessi resta un qualcosa di inconcepibile ed inaccettabile, almeno per quanto mi riguarda. E, soprattutto, difficile da giustificare con l'usura di cui GLB, probabilmente, poteva comunque risentire.
  7. Il punto più basso della creazione e gestione di Aryman, a mio avviso, non è stata tanto quella ridicola formuletta che pare tratta da un cartone della Disney, quanto la sua conversazione con un avvoltoio . Davvero non riesco a spiegarmi come un Maestro del fumetto come GLB abbia potuto adottare una soluzione così tragicomica nella già tragicomica proposizione del pipistrello parlante..!
  8. Grazie per la precisazione, pard !
  9. TROPPA carne al fuoco, e come spesso accade quando si vuole strafare il risultato finale non corrisponde all'obiettivo di partenza. Questa storia è un valido esempio di tale assioma. Ripetizioni senza neanche troppo senso, come ho già avuto modo di sostenere. Ovvero, non si coglie il senso delle mosse di Mefisto e Yama: a che scopo, nei loro piani, incaricare i seguaci del voodoo di Tampa di limitarsi a maltrattare i quattro pards nell'attesa della definitiva resa dei conti nelle terre degli ultimi discendenti degli aztechi? E soprattutto, su quali basi i due negromanti potevano supporre che la ripassata di ammonimento potesse servire davvero contro Tex e compagni, che fino ad allora avevano brillantemente rintuzzato qualsiasi iniziativa dei vuduisti? Ribadisco quanto espressi nel mio post di qualche tempo fa: GLB intendeva realizzare una storia di amplissimo respiro, ma ha commesso l'errore di voler adoperare troppi elementi (sorvoliamo, per pura carità, sulla scelta di inserire il pipistrello parlante).
  10. I disegni di Freghieri promettono terribilmente bene, c'è da ben sperare, e se questa come credo è la sua prima prova con il western da queste anteprime sembra averla superata appieno. Anche la trama, dalle anticipazioni riportate da @Sam Stone, parte da una base classica alla quale Manfredi sembra aver aggiunto elementi che diano un po' di originalità e, forse, imprevedibilità, la quale confido sarà anche garantita dalla valorizzazione che in genere egli garantisce alle sfumature psicologiche dei suoi personaggi.
  11. Io non riuscirei mai e poi mai a comprare gli albi di mese in mese senza leggerli, limitandomi a metterli da parte per leggere la storia tutta di un fiato. Del resto, secondo il mio personale e modestissimo punto di vista la serialità è fatta anche e soprattutto di attesa da nutrire e stuzzicare, nutrendola poco per volta, senza pretendere di avere tutto subito né tantomeno torturarsi nell'attesa di godere di tutto l'insieme alla fine . Se non mi divorassi i fumetti che acquisto ogni mese nelle ore immediatamente successive, io potrei soffrirne atrocemente . E' proprio questo, secondo me, il bello delle collane come Tex.
  12. E soprattutto sarà la prima volta che interagiranno davvero fianco a fianco...
  13. Attento! Fa solo APPELLO, ma NESSUNO GLI RISPONDE Evidentemente, nei pressi delle stelle nere degli ultimi cieli non c'era abbastanza campo e l'appello di Mefisto è caduto nel vuoto !!! A parte le battutacce, dopo la mia recente rilettura in serie delle avventure di Tex contro Mefisto prima e Yama poi, ho potuto apprezzare come i poteri di Steve Dickart vadano crescendo di scontro in scontro, e soprattutto mi è sembrato piuttosto evidente come ne La gola della morte i poteri di illusione di Mefisto, benché certamente superiori a quelli mostrati in Pinkerton Lady (la principale differenza sta nel fatto che, tra i monti dell'Arizona, egli riesce a mandare le sue orribili visioni anche a distanza), sono ancora in una fase "pionieristica", specie se paragonati ai successivi scontri. E' solo in Black Baron, fondamentalmente, che Mefisto mostra già una buona confidenza con le forze oscure, a dimostrazione della lunghezza del suo "praticantato". E ciò secondo me può fornire anche una spiegazione alla mai completa assimilazione di poteri così terribili da parte di Yama: il padre vi è giunto gradualmente, forse con qualche intoppo ma comunque pienamente consapevole di quel che faceva, il figlio invece si è ritrovato catapultato di punto in bianco ad avere a che fare con la magia nera (certo, ha accettato di farlo e poteva rifiutare, tuttavia a ben vedere la sua non si può davvero dire sia stata una scelta non dettata da piena convinzione né, forse, dalle opportune motivazioni).
  14. Dopo averla riletta lo scorso weekend, per la prima volta un numero dietro l'altro senza soluzione di continuità, ho potuto riapprezzarla ancor di più di quanto già avessi fatto quando uscì in edicola a suo tempo. Impossibile non rimanere impressionati dalla maestria, ma anche in un certo senso dal "realismo", con cui Boselli riesce a fare in modo che il giovane Tex e Steve Dickart alias Mefisto, pur militando su fronti opposti di una complicata e delicata vicenda, ed entrambi in primissima linea sulla rispettiva parte della barricata, non arrivino mai a trovarsi faccia a faccia, ma al massimo giungano a sfiorarsi (vedi sul treno, quando Tex passa a fianco a Mefisto ed alla sorella Lily senza poterlo sgamare perché in effetti non lo conosce) o a mancare di poco l'appuntamento. Quattro albi fortemente adrenalinici, i cui avvenimenti si succedono però secondo una sequenza priva di sbavature o punti deboli, anche per merito della splendida prova di Roberto De Angelis ai disegni: tratto pulito e dinamico al tempo stesso, nonché molto accurato nella caratterizzazione grafica dei personaggi. Ottima la gestione e la caratterizzazione di Steve Dickart, molto diverso dal lucido pazzoide che fu proposto in origine da GLB: già in possesso di discrete capacità di ipnosi ed illusione, mostra però maggiore interesse per facili e sostanziosi guadagni che per affinare tali arti magiche. Freddo, determinato e pratico, oltre che ben spalleggiato da una Lily poco più che adolescente e, dunque, caratterialmente ancora piuttosto acerba (ben differente, dunque, dalla fatalona senza scrupoli che abbiamo potuto conoscere nelle due apparizioni sulla serie regolare), mi ha in particolare impressionato nella fase conclusiva della storia allorquando, avendo pressoché in pugno l'allora aspirante senatore Abraham Lincoln, avrebbe potuto facilmente ucciderlo, ma avendo appreso che i suoi mandanti erano stati eliminati (ed essendosi fatto pagare in anticipo) decide di risparmiarlo ed eclissarsi con la sorella. Benché non si ritrovi mai faccia a faccia con colui che diverrà il suo principale antagonista, non si può certo dire che Tex non abbia il suo bel da fare nel districarsi dai meandri di una vicenda in cui si ritrova coinvolto per pura fatalità, dopo aver salvato la vita all'affascinante agente Pinkerton Kate Warne, altro personaggio magistralmente caratterizzato da Boselli: bella, determinata, capace di improvvisare e di trovare sempre un modo per cavarsela, risulta una perfetta partner d'azione per Tex (di cui comunque subisce il fascino). Incaricata di salvaguardare l'incolumità di Lincoln, finito nelle mire di una potente lobby sudista desiderosa di eliminarlo, Kate Warne arruola Tex nell'operazione, come "collaboratore", non trovandosene certo pentita. Non solo Tex le salva la vita un paio di volte, ma si adopera senza risparmio per contrastare la cricca sudista, dando un importante contributo per annientarla. Come detto, lui e Mefisto si sfiorano diverse volte senza mai incontrarsi, e nel finale Tex manca di pochissimo l'appuntamento con il futuro arcinemico, fuggito lasciano esanimi ma vivi Lincoln e Kate. Il Tex maturo, uomo di legge tutto di un pezzo, non avrebbe lasciato nulla di intentato per acciuffare un individuo così pericoloso, tuttavia il giovane Tex, spirito libero con un'ingiusta accusa sulle spalle, ritiene compiuta la missione e decide di proseguire per la sua strada. Giusto così.
  15. Forse sarà così, o forse gli eventi dello Speciale copriranno un arco di tempo più lungo, tale da comprendere anche eventi successivi a Pinkerton Lady (o almeno a farvi cenno). Io non escludo possa essere così, a giudicare da un paio di elementi che ho notato nelle vignette della storia postati in anteprima .
  16. Nessuna pretesa di spiccicata uguaglianza, per carità, o almeno non da parte mia . Semplicemente, mi auspico sia fornita una spiegazione ad una questione che, cronologia alla mano, se così fosse lasciata, senza una spiegazione calzante, risulterebbe piuttosto illogica. Per dirla altrimenti, una spiegazione logica (fumettisticamente parlando) al riguardo sarebbe ben accetta .
  17. La risposta a tali domande arriverà con ogni probabilità nello Speciale Tex Willer in uscita tra tre settimane, ma personalmente non credo si discosterà molto dall'ipotesi secondo cui, dopo aver inizialmente appreso poteri ipnotici che sconfinavano nella magia (ed appunto adoperati in Pinkerton Lady), in seguito Steve Dickart possa averli perduti per qualche motivo (forse iniziale paura di addentrarsi troppo in terreni oscuri, forse un trauma, forse altro) e, di conseguenza, ritrovarsi ad agire come semplice mago da strapazzo quale attività di copertura per il suo incarico di spia al soldo del Messico in Fuorilegge.
  18. Io a dire il vero ricordo più di una scena in cui, nei bivacchi, Carson si improvvisa cuoco, tra l'altro a sentire i pards con risultati. Mi sovviene, in particolare, quando nel numero 500 Kit e Tiger giungono all'appuntamento con Tex e Carson trascinando con sé un bighorn che hanno beccato poco prima, che un entusiasta Vecchio Cammello si premura di cuocere allo spiedo. Anche se, va sottolineato, ad aver raggiunto una notevole nomea è il suo caffè.
  19. Anche io penso le stesse cose. Dato il loro rapporto così stretto, è facile immaginare che Steve Dickart abbia subìto un contraccolpo non indifferente dal distacco forzato dalla sorella, per cui è ancora più facile ipotizzare che ciò abbia avuto un certo peso specifico nell'originale sin da subito un grande odio nei confronti di Tex, odio che poi è sempre più aumentato dopo ogni sconfitta.
  20. In Pinkerton Lady Mefisto non ha i poteri che mostra ne La gola della morte (primo scontro tra Tex ed il Mefisto "canonico"), ma è comunque in grado di ricorrere all'ipnosi e di proiettare illusioni nella mente delle vittime designate, capacità dunque nettamente superiori a quelle mostrate ne L'eroe del Messico, in cui opera come spia al soldo dei messicani ed incontra faccia a faccia Tex per la prima volta. Da qui l'ipotesi, che personalmente caldeggio, che per un qualche motivo al tempo della guerra tra Stati Uniti e Messico Steve Dickart potesse essere regredito nelle sue conoscenze e capacità illusorie, limitandosi a banali numeri di magia da baraccone come copertura per la sua reale attività di spionaggio, per poi tornare a recuperarle ed accrescerle sempre più nei successivi scontri con Tex.
  21. In altre parole, per ricollegarmi a quanto detto nel mio precedente post e completare il concetto, qualora Nizzi a suo tempo abbia gestito male l'aspetto cronologico, fortunatamente c'è comunque margine di correzione e migliore contestualizzazione nell'excursus di Mefisto e, di riflesso, del resto della famigliola Dickart.
  22. Non si può neanche escludere che la frequentazione di Mefisto con Myriam abbia avuto luogo in un periodo in cui i fratelli Dickart non erano in contatto, magari antecedente a Lady Pinkerton. Al tempo stesso, secondo me è assai probabile che Mefisto e Myriam non si fossero propriamente sposati, non nel senso letterale del termine. In tale contesto, una volta ritrovatisi dopo la resurrezione Lily potrebbe aver usato un termine convenzionale, come si tende spesso a fare tuttora nella vita reale.
  23. @Diablero, devo essere onesto: la sequenza che hai buttato giù risulta talmente convincente che c'è quasi da sperare che il Bos la ricicli pari pari !
  24. Grossomodo quel che ho pensato anche io. Ipoteticamente, potrebbe anche aver perso i poteri mostrati in Pinkerton Lady in seguito a qualche avventura nei Regni Oscuri particolarmente agghiacciante, cui da neofita della magia nera non era ancora pronto.
  25. Interessantissima osservazione. Premettendo che, probabilmente, anche l'alone di mistero che a suo tempo GLB creò intorno a Mefisto deve aver contribuito al successo di tale antagonista, di primo acchito la spiegazione per l'odio che sin da La gola della morte Steve Dickart dimostra nei confronti di Tex (ovviamente cresciuto poi a dismisura sconfitta dopo sconfitta) potrebbe essere ricercata nei guai che, presumibilmente, questi deve aver passato in carcere dopo essere stato catturato dal Nostro in Messico (ricordiamoci che, in quanto spia e traditore del proprio paese, deve aver passato momenti assai brutti). A ciò, poi, potrebbe sommarsi l'aver perso di vista per circa trent'anni la sorella Lily, con cui ha dimostrato un buon affiatamento e verso la quale, a suo modo, ha mostrato di provare sincero affetto.
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