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billy kid

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Tutto il contenuto pubblicato da billy kid

  1. billy kid

    [629/630] L'inseguimento

    Certo ?, caro John, che agli sceneggiatori occorreranno una buona ispirazione e una notevole abilità per "riportare alla luce" Yama e Proteus, i quali, negli anni passati, sono stati inseriti all'interno di storie vacillanti e indubbiamente non all'altezza dei personaggi, e che per questo motivo hanno lasciato nei lettori l'amaro in bocca... Questa è la volta buona per ripristinare e rivalorizzare tali comprimari e farli rivivere una nuova giovinezza letteraria, una qualità per molto tempo perduta. Un'occasione da non perdere, insomma...::evvai:: Da questo punto di vista, però, sono abbastanza fiducioso e mi sento di poter dormire sonni tranquilli zzzz . Ho una totale fiducia nell'abilità e nelle capacità di Boselli e Faraci e sono certo che non ci deluderanno... _ahsisi
  2. billy kid

    Galleria Di Fabio Civitelli

    Impossibile non ammirare il segno grafico di Civitelli... La sua precisione fotografica, la sua incalcolabile meticolosit? per i dettagli e il suo stile morbido e pulito, ricco di dettagli, sfumature ed effetti di luce mi hanno conquistato fin dal suo esordio su Tex e me lo fanno apprezzare ogni giorno di più... clap Uno dei più grandi fumettisti di tutti i tempi, che ha suscitato interesse e ammirazione anche all'estero (e Zeca lo sa bene... ) Eppure, per uno strano scherzo del destino, non sono mai riuscito a conoscerlo di persona. :_sigh Sono in attesa del miracolo... _ahsisi
  3. billy kid

    [629/630] L'inseguimento

    Condivido in pieno le tue parole, Leo. Anch'io sono sicuro che prima o poi Faraci, dopo un iniziale periodo di "assestamento", ci sforner? dei capolavori e dimostrer? ai lettori texiani tutto il suo talento narrativo: ne ho avuto la conferma leggendo la prima parte di questa storia. Le precedenti "Braccato" e "Sotto scorta" non mi avevano particolarmente entusiasmato; credo che finalmente il buon Tito abbia trovato la strada giusta... ::evvai:: Su questo punto non sono tanto d'accordo. Proteus è stato un personaggio per certi versi molto innovativo, nella saga texiana, così come lo sono stati Mefisto e Yama, la Tigre Nera e Il Maestro, El Morisco e tanti altri, comprimari importantissimi che hanno portato il fumetto a sfiorare i più svariati generi narrativi come l'horror e il giallo, e a trattare temi complessi come la magia e l'alchimia. Tutti questi elementi hanno forse fatto discostare Tex dal suo universo Western, ma sono stati gli ingredienti vincenti che hanno portato il ranger al successo. La varietà narrativa è fondamentale: se il fumetto non avesse raggiunto questo obiettivo, con tutta probabilità sarebbe scomparso ingloriosamente dalle edicole. :_sigh Se poi la metti su una questione di gusti, anche io, come te, da inossidabile appassionato del Western, preferisco un Tex a caccia di banditi o di Apache ribelli, ma mai sputare nel piatto in cui si mangia, ricordiamolo... ::evvai:: Tornando al nostro Proteus, come ho già detto in precedenza è stato un comprimario che si è distinto dagli altri per le sue qualità uniche, ma sono totalmente convinto che sia stato mal sfruttato dagli autori che con esso si sono cimentati: Mi riferisco a Gianluigi Bonelli (che, come lui stesso dichiar?, aveva poca dimestichezza con storie di questo genere) e Claudio Nizzi (sceneggiatore onnivoro che, nonostante il grandissimo talento, prefer? costruire la storia del ritorno del criminale basandosi sulla piattaforma de "L'uomo dai cento volti", peraltro già vecchia e poco convincente). Chissà che Faraci, dopo gli insuccessi passati, non riesca a dare nuova luce a questo travagliato personaggio... ::evvai::
  4. Storia senza grosse pretese, ma comunque godibile e piacevole da leggere. Abbastanza buona la trama, pur non essendo un pozzo di originalità, dato che ricalca grossomodo la schematica della storia "L'uomo dai cento volti": in entrambe le storie Proteus indossa i panni di uno dei pards (nella prima quelli di Tex, nella seconda si traveste da Carson). Altro dettaglio abbastanza rilevante, il differente carattere dello spietato criminale che, rispetto alla precedente comparsa si rivela invece molto più serio, meno scherzoso e decisamente furioso nei confronti del Ranger... Inutile dire che i veri protagonisti della storia sono solamente Tex e Proteus, poich? Discreta la sceneggiatura, composta da dialoghi insipidi non particolarmente entusiasmanti, ma da una narrazione molto fluida e scorrevole, salvo alcune lacune iniziali; azzeccata anche la struttura in cui la vicenda è stata spartita, nonostante l'eccessiva brevit? del racconto... sisi Ottimi i fantastici e memorabili disegni di Letteri, adatti all'atmosfera e all'ambientazione, che nel corso della storia si fanno via via più accurati e precisi; bellissima la scena del duello al circo, disegnata alla perfezione dal'insuperabile maestro romano... clap VOTO: 6 ai testi, 8 ai disegni.
  5. Ti do ragione, Carlo. Per un fumettista, arrivare ai 79 anni riuscendo a mantenere uno standard di disegno ottimale, non è da poco. ::evvai:: Per di più, sapendo che Tenenti è stato per parecchi anni molto attivo nel panorama fumettistico nazionale e un istancabile collaboratore della "Universo"... Insomma, come Galleppini, Ferri, Ortiz e tanti altri, anche lui fa parte del novero degli "inossidabili"... _ahsisi
  6. billy kid

    [629/630] L'inseguimento

    Letto ieri sera il primo albo. Devo dire che stavolta sono rimasto inaspettatamente soddisfatto dalla trama articolata da Faraci. A dir la verità mi aspettavo una storia di qualità nettamente inferiore... Lieto di essermi sbagliato! ::evvai:: La caccia all'implacabile Stanton e la presenza di Tiger al fianco del ranger sono indubbiamente gli elementi decisivi su cui Faraci ha puntato maggiormente; sul capitolo disegni mi sono già espresso... Aspetter? l'uscita della seconda parte per avere un quadro completo della vicenda e per poter esprimere un giudizio finale... _ahsisi
  7. Dei bellissimi disegni, non c'è che dire. Molto interessante la pulizia e la semplicità del tratto, anche se l'espressività di Tex non mi entusiasma tantissimo... A quanto pare lo stile grafico di Civitelli ha ispirato molto l'artista, anche se non è affatto semplice rifarsi all'inossidabile maestro aretino... Nonostante ciò, ritengo sia una prova molto ben riuscita! ::evvai:: Ora che le guardo meglio, le ultime due tavole ricordano molto quelle della storia "I due killers", datata 1984, in cui Civitelli esordì su Tex ispirandosi inizialmente al segno di Giovanni Ticci... _ahsisi
  8. billy kid

    [629/630] L'inseguimento

    Acquistato stamani. Da una primissima occhiata alle pagine, non posso far altro che confermare quanto già detto da West10 e dalla Tigre Nera cica i disegni di Mastantuono, senz'altro più curati nei dettagli e nei primi piani dei due pards... Attendo di avere presto un momento libero per poterlo leggere... _ahsisi
  9. billy kid

    [323] La Città Corrotta

    Nat McMillan°! doubt Mac Kennet, vorrai dire... Mi cospargo il capo di cenere... si è trattato di un lapsus tra due delle mie passioni: Tex ed il basket. Nate McMillan è un allenatore NBA Figurati... Anche a me capita spesso di confondermi, Tenente!... ::evvai::
  10. billy kid

    [323] La Città Corrotta

    Giusta osservazione. ::evvai:: Quanto alla citazione da te sottolineata, Carlo, durante la storia, nel momento in cui Tex apprende che lo sceriffo in carica è sempre il vecchio Nat, il ranger afferma solamente "di averlo incontrato parecchie volte in passato," giudicandolo un uomo onesto e capace... non fa però riferimento ai loro due precedenti incontri... sisi
  11. billy kid

    [323] La Città Corrotta

    Riletta stasera. Una storia molto intensa, forse carente di colpi di scena, ma ugualmente affascinante e orientata prevalentemente all'azione. Sicuramente superiore rispetto alla media delle storie firmate da Bonelli padre in quel periodo, si distingue soprattutto per l'intensit? di una trama travolgente e ricca di avvenimenti; tuttavia la strutturazione, caratterizzata da scene eccessivamente brevi, ha lasciato un p? a desiderare: per la trama e l'insolita ambientazione cittadina, una spartizione della storia su almeno due albi sarebbe stata più adeguata... sisi Altro difetto tecnico del racconto (complice il numero limitato di pagine), il ruolo decisamente marginale rivestito in quest'occasione dallo sceriffo Mac Kennett, tenuto stavolta in scarsa considerazione... :_sigh Tipicamente Bonelliana, invece, la sceneggiatura, da cui traspare un Tex più manesco e dinamitardo del solito, unita ad una moltitudine di dialoghi avvincenti e indubbiamente azzeccati. Molto ben descritti e delineati i vari personaggi e gli avversari coi quali i due pards devono vedersela... Di buona fattura anche i disegni di Civitelli, giunto alla sua quarta fatica texiana, che cominciano ad indirizzarsi gradualmente verso uno stile più morbido e personale. Memorabili anche le ricostruzioni dei battelli, del porto e delle vie cittadine di New Orleans, dinamiche ed estremamente accurate: un buon traguardo per il disegnatore aretino, anche se il suo periodo di massimo "splendore" è ancora lontano... Voto: 6 ai testi, 8 ai disegni.
  12. billy kid

    [629/630] L'inseguimento

    Curioso... anch'io sono cresciuto con i disegnatori che citi (forse anche per p?i? tempo, perchè è probabile che sia più vecchio di te) eppure non ho fatto alcuna fatca ad accettare Mastantuono, Font e gli altri. Curioso? Meno di quanto tu pensi... Questione di gusti, Carlo!... ::evvai::
  13. billy kid

    [629/630] L'inseguimento

    Hai ragione. La differenza stilistica tra le nuove tavole e le sue precendenti storie è piuttosto evidente. Mastantuono ha cercato di curare maggiormente i dettagli e la "pulizia" del tratto ha conferito un maggiore realismo e dinamicit? ai disegni, elementi che nelle sue prove passate erano quasi totalmente assenti. sisi Comunque, nonostante i miglioramenti, resto sempre del mio parere e non intendo modificare il mio giudizio su questo disegnatore, sia chiaro. Il suo "freddo" stile tagliente e decisamente rigido continua a non convincermi, pensate quello che volete... -_nono Per un lettore come me, cresciuto coi più morbidi disegni di Galep, Letteri e Ticci, è veramente difficile abituarsi al segno grafico di Mastantuono e di Font...
  14. Una storia efficace e drammatica, senza il minimo dubbio uno dei tanti capolavori texiani del grande Nizzi, ben equilibrata e molto avvincente, gradevole da leggere. Tipica dello stile nizziano la situazione iniziale, I punti forti di questa bellissima storia, sono da ricercarsi in una pressoch? ottima caratterizzazione dei personaggi, in una narrazione abbastanza semplice e scorrevole, senza intoppi n° pause brusche, in una azzeccatissima ambientazione e in una trama molto ben delineata, avventurosa e accattivante, priva di incongruenze, non tipica del Western classico, ma tendente al giallo, tipologia narrativa altamente vincente di cui Nizzi era un maestro. Impeccabile la sceneggiatura, composta da dialoghi freschi e avvincenti e da una suddivisione delle situazioni precisa e ben strutturata. ::evvai:: Di questa storia ho apprezzato tantissimo la ferrea determinazione di un Tex più tosto del solito, ragionevole e rapido, capace di risolvere un complicatissimo giallo senza farsi minimamente influenzare da pareri altrui, come ho avuto modo di constatare da pagina 62 del primo albo, in cui Piccolo difetto del racconto, come evidenziava John, l'eccessivo affidamento dei due pards alla fortuna per la risoluzione del caso. La "scena del gatto"? Tipica trovata nizziana, ma non per questo meno affascinante... Gli inimitabili disegni del compianto Letteri, adatti alla trama e all'ambientazione della vicenda, fungono da contorno sublime e saporito nel bel mezzo di una cenetta coi fiocchi... VOTO: 8 ai testi, 9 ai disegni. P. S. Vi sarete chiesti: Perchè m? sto parlando di cibo? Perchè sono ore che non metto qualcosa sotto i denti!!! _thia- Vado di corsa a farmi uno spuntino... Hasta luego! ::evvai:: laughing
  15. billy kid

    [44/45] Contrabbando

    Senza dubbio è così. Tant'? vero che quasi tutte le storie texiane disegnate da Muzzi, erano firmate in coppia con Galep, che venne incaricato dalla Casa editrice di disegnare i soli volti di Tex. Tutto ciò comportava, logicamente, alcune difficolt? tecniche in più, senza contare i prevedibili allungamenti dei tempi di lavorazione delle storie. sisi Tempi duri, quelli, sia per Tex che per i suoi disegnatori, tenuti costantemente sotto pressione dal lavoro... Rimpiango solamente il fatto che Muzzi si sia allontanato da Tex troppo presto, e così pure Francesco Gamba e Lino Jeva, indimenticabili maestri del fumetto italiano...
  16. billy kid

    [323] La Città Corrotta

    Nat McMillan°! doubt Mac Kennet, vorrai dire...
  17. billy kid

    [300] La Lancia Di Fuoco

    Una storia non particolarmente memorabile, nel complesso piatta, stirata e quasi totalmente priva di azione. Dopo averla riletta per la seconda volta ieri sera, dopo quasi dieci anni che non la riprendevo in mano, ho un p? rivissuto una parte della mia infanzia (? stato, infatti, uno dei primi Tex che ho letto) ma ho anche capito perchè, non a torto, venga considerata da molti appassionati il più brutto centenario texiano mai realizzato... La trama era piuttosto classica, ma non priva di un certo effetto, Da questa scena, deludente al 100%, traspare un G. L. Bonelli in evidente crisi di creativit?... :_sigh Altrettanto dicasi per la narrazione, lenta e poco scorrevole, accompagnata da una suddivisione profondamente incerta. -_nono A salvare (minimamente) la situazione furono i disegni di Galep, ancora freschissimi nonostante l'iniziale fase di declino, caratterizzati da una innovativa realizzazione delle vignette alla "Topolino", decisamente insolite su Tex, ma molto affascinanti, specialmente nelle prime 50 pagine, in cui l'artista sardo mise a frutto tutta la sua fantasia. Peccato che la colorazione abbia lasciato molto a desiderare: da un lato ben si adattava all'atmosfera e all'ambientazione Western, resa abbastanza bene; dall'altro lato sminuiva profondamente i disegni, facendoli sembrare di qualità inferiore. Colori che inoltre si fecero improvvisamente troppo accesi nelle ultime 20 pagine della storia. sisi Discreta la copertina, in linea con gli anni 80'. VOTO: 5 ai testi, 7 ai disegni, 6 alla copertina.
  18. Una storia più avvincente che mai, ricca di colpi di scena e di azione in grande stile. Molto buona la prova di Nizzi, che per l'ennesima volta ci ha offerto in meglio della sua creatività e del suo inossidabile talento narrativo. Piacevole e piena di avventura la trama, ben stabile e calibrata in base alla suddivisione; interessante e sicuramente vincente l'idea di inserire come comprimari una banda di efferati rapinatori dotati di una mitragliatrice Gatling, fatto piuttosto insolito, all'epoca... Dopo una prima parte non particolarmente calda, in cui il colonnello chiede l'aiuto di Tex e Carson, si passa immediatamente all'azione con la spettacolare quanto inaudita rapina alla banca di Bisbee, in cui entrano in scena le otto minacciose canne della Gatling, che radono al suolo gli uomini dello sceriffo, buttatisi all'inseguimento dei furfanti. Altra scena saliente quella che va dal momento in cui il sergente Holbrook viene smascherato e si da alla fuga nottetempo, fino al successivo scoppiettante conflitto a fuoco nel saloon, dove all'ex ufficiale viene saldato il conto... Inutile commentare l'attacco dei due rangers al vecchio pueblo, elettrizzante e combattuto a suon di dinamite, e la scena finale della storia, in cui il bravo capitano Lafferty si rivela inaspettatamente un doppiogiochista di prim'ordine... La narrazione è fluida e scorre via veloce, caratterizzata da dialoghi intriganti e da numerosi siparietti comici, che contribuiscono a movimentare le pesanti atmosfere laddove il lettore può annoiarsi. Insomma, una storia western di impianto classico, in cui prevalgono principalmente l'azione e i conflitti a fuoco, senza contare l'immancabile suspence... Qualitativamente migliori rispetto alle storie precedenti i disegni di Vincenzo Monti, che pur mantenendo una certa somiglianza con lo stile ticciano e giolittiano, cominciano ad indirizzarsi verso uno stile più personale. Disegni, inoltre, che ben si adattano alla trama e all'ambientazione della storia. VOTO: 8 ai testi, 8 ai disegni.
  19. Completamente d'accordo. Sarà sicuramente una storia memorabile, ne sono sicuro, sia per i disegni sia per i testi di Borden, che sono una garanzia... In ogni caso, staremo a vedere...
  20. Se è per questo, in un'altra storia di Nizzi viene usata l'espressione "Gli faremo vedere i sorci verdi", che risale alla Prima Guerra Mondiale. In genere di è tolleranti con queste espressioni idiomatiche, tenuto conto anche del fatto che se si volesse essere completamente filologi, i personaggi non dovrebbero nemmeno esprimersi in Italiano moderno bensì in quello del tardo 800. Beh, evidentemente il fumetto ha sempre acquisito un linguaggio attuale, in linea con i tempi. Un fumetto popolare come Tex deve presentare un linguaggio semplice, diretto ed immediato, e soprattutto comprensibile da tutti. Qualche tempo fa, rileggendo le prime storiche strisce di Tex firmate ai testi da G. L. Bonelli, mi sono accorto casualmente che l'autore scriveva in modo diverso, utilizzando dei termini e delle parole che oggi non troviamo più nella letteratura contemporanea e nei fumetti; ad esempio, mi ha incuriosito una frase pronunciata da Tex: "Se il sottoponte è deserto come la tolda, sono a posto!" doubt Come ben potete immaginare, questo vocabolo mi ha cacciato una pulce nell'orecchio e ho consultato il dizionario per saperne di più, scoprendo così che la "tolda" era il ponte scoperto delle navi a vela ottocentesche. Riguardo alle incongruenze citate in precedenza, è superfluo dire che, se possibile, andrebbero evitate... sisi
  21. Non male... Un disegno davvero molto bello e pulito... Da notare l'accurata raffigurazione della sella, tipicamente western. :generaleN: Il disegno che mi ha più colpito, però, è senz'altro quello di Maurizio Dotti, più in alto, che ci presenta un Tex a cavallo dall'aria decisa e in splendida forma, direi: un vero capolavoro, quello... _ahsisi
  22. billy kid

    [629/630] L'inseguimento

    Uhmm... Una bella domanda... In effetti nemmeno io ho mai capito perchè Faraci non inserisca Carson nelle sue storie. Forse è semplicemente in fase di "adattamento", oppure il vecchio pard non gli è congeniale, come hai detto tu... Vedremo se in futuro qualcosa cambier?...
  23. billy kid

    [629/630] L'inseguimento

    Pur non essendo un'amante dello stile narrativo di Faraci e del segno grafico di Mastantuono, sono comunque abbastanza fiducioso riguardo a questa storia. La copertina e la tavola in anteprima postata da Paco mi attirano particolarmente... Comunque sia è prematuro, attualmente, esprimere un giudizio, positivo o negativo che sia... sisi
  24. billy kid

    [627/628] Salt River

    Eh, no, caro Borden!... Se mi tocchi Carson io scatto come una molla, eheheh! _thia- :asd:Far commettere degli errori proprio al pard più esperto e ricco di esperienza del quartetto, mi sembra un'idea sballata... Niente colpi di testa, amigo!... Se poi, per errori intendi dire che non lo fai più brontolare, magari andiamo più d'accordo...
  25. billy kid

    [567/568] Dieci Anni Dopo

    Una storia molto bella, godibile e un p? drammatica, senza alcun dubbio superiore rispetto allo standard che Nizzi teneva in quegli anni. sisi La trama è ben strutturata e suddivisa tra le varie situazioni, anche se ricalca grossomodo la schematica di un'altro celebre capolavoro nizziano, "I cavalieri del Wyoming", in particolare per quanto riguarda la caratterizzazione emotiva, psicologica e fisica dei vari comprimari. L'esempio più noto, di cui anche il lettore più distratto si sarebbe accorto, è la netta somiglianza tra la seducente ma arrogante Rhonda Carpenter e l'affascinante ma diabolica Tessy Malone. Entrambe sono proprietarie di un grande ranch e tentano di impadronirsi, il più delle volte con mezzi illeciti, delle terre circostanti appartenenti agli altri allevatori "vicini di casa"; sono disposte a tutto pur di raggiungere i propri scopi; entrambe sono attraenti, affascinanti, ma diaboliche e perverse, dotate di nervi ben saldi e in grado di sedurre facilmente gli uomini;Tutte e due le donne possiedono un amante; Sono anche molto simili nel modo di vestire; infatti entrambe utilizzano pressoch? gli stessi indumenti, vale a dire una gonna lunga, una camicia, un cappello col nastro scuro e un paio di stivali di cuoio. _ahsisi L'unica differenza tra le due è che Tessy è una signora decisamente elegante dai modi raffinati, mentre Rhonda ci viene presentata come una donna più pratica e più rude. Nonostante l'evidente somiglianza tra le due storie e i rispettivi comprimari, la storia in questione riesce comunque a funzionare bene, poich? presenta un intreccio e uno sviluppo che si discosta decisamente da "I cavalieri del Wyomng". Le scene salienti che mi hanno colpito maggiormente sono state le brevi scaramucce tra i due rangers e i cowboys di Frank Bartok (nel primo albo), la battaglia a Paradise tra Tex e Rhonda Carpenter (nel secondo albo), scortata da una quindicina di tagliagole, in cui il nostro riesce DA SOLO a spedire all'inferno due terzi della banda, utilizzando astuti trabocchetti. Avvincente anche la scena finale, in cui la perfida donna lotta con il fratello Elia e finisce per bruciare viva insieme a lui nel fienile. ::evvai:: La narrazione è molto fluida e scorrevole; leggermente difettosa ed insipida la sceneggiatura, composta da dialoghi non troppo avvincenti (leggermente superiori quelli del secondo albo) e da un linguaggio pressoch? asciutto, salvo alcune eccezioni. Dinamici e realistici i disegni di Rossano Rossi, chiaramente ispirati a Civitelli, in particolar modo nei paesaggi e nei vari ambienti cittadini. La raffigurazione dei cappelli e dell'abbigliamento dei rangers, invece, ricorda molto Giovanni Ticci. VOTO: 7 ai testi, 9 ai disegni.
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