Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

borden

Autori TexWiller
  • Contatore Interventi Texiani

    5552
  • Iscritto

  • Ultima attività

Tutto il contenuto pubblicato da borden

  1. borden

    [658/660] Winnipeg

    Mmmhhh ... probabile che hai ragione ma essendo stato spiegato che è il capo di una setta e risiede in Cina non c'era da aspettarsi di trovarlo in America a comandare i 3 cinesi quindi non mi aspetto di scoprire la suà identità segreta, piuttosto si scopre l'inganno di Thunder che non so come si è finto il " Drago " ( si sarà vestito con un costume tipico ? ). Temo che davvero tu non abbia capito: nessuno si è finto il Drago. Semplicemente Ho Wang ha trasmesso gli ordini a Meifeng e al giovane cuoco LIn Chao dicendo loro che provenivano da Drago e identificandosi come suo emissario grazie ad un medaglione col suo sigillo in suo possesso e probabilmente fasullo. Non c'è nessun Drago, insomma. Eh, già! Forse anche in questo caso serviva il vituperato spiegone: Ehi, gente! E' ovvio che Lin è un imbecille. Ha visto un medaglione e ha creduto alle balle che gli dicevano Ho Wang e Meifeng. La scuffia che si è preso per la ragazza ha fatto il resto. Questo equivoco sul Drago mi ha fatto molto ridere. Davvero molti non avevano capito che si trattava solo di un trucco per ottenere la complicità di Lin Chao (e per confondere le idee ai lettori, cosa anche troppo riuscita)! Lo ripeto: il vero Drago, se esiste, è in Cina. Ma forse è una leggenda.
  2. borden

    [658/660] Winnipeg

    C'è che si è sempre votato per la storia + i disegni, il fumetto essendo dato da entrambe le componenti: la sceneggiatura può essere bellissima e disegnata male o viceversa, però poi il voto dev'essere unico, perché è l'albo che valutiamo nella sua globalità. Per esempio, dal momento che è possibile esplicitare il proprio voto nel messaggio, io che ho dato 7 / 10 di media, valuto nove la sceneggiatura e quattro i disegni: per me la storia è dunque da sette. Mi sembra il metodo migliore. Inoltre mettere un sondaggio sui disegni di autori contestati può far nascere dei flames, le teste calde nel forum non mancano ne da una parte ne dall'altra. Sicuramente la presenza di Thunder ha giovato alla storia: meno esuberante nelle sue prestazioni, più calcolatore e opportunista, caratteristiche che ovviamente meglio si adattano alla sua menomazione. L'episodio dell'accensione del sigaro, per esempio, ha sviato tutti. Pensavamo che non ci riuscisse per la precarietà delle sue condizioni fisiche, in reatà era solo la cecità a rendergli difficile l'operazione. Però insisto sul fatto che come Drago non mi convince per niente. Non che il Drago debba per forza essere di origini asiatiche, già GLB aveva usato la figura di Jane Brent in "Chinatown", però sarebbe stato preferibile introdurre un vero cinese in combutta con lui. Anche perché non mi sembra sia spiegato quale sia la natura del legame con il dottor Marvel e il vecchio Ho Wang, che sembrano più oggetto di ricatto che veri e propri complici. La loro presenza serve più al depistaggio, se partecipano attivamente all'azione, tuttavia mai danno l'impressione di essere veramente indispensabili. La loro presenza, di conseguenza, senza un'accettabile spiegazione, e non bastano certo le due o tre frasi in cui Thunder taglia corto il discorso dicendo di essere lui il Drago, mi sembra ballerina, un vero e proprio lusso. Non è la prima volta che Boselli presenta dei fatti e pretende dal lettore che siano accettati per quello che sono, senza domande. Probabilmente dipende dal modo di sceneggiare che non presenta un vero e proprio dettagliato soggetto che si preoccupi di dare tutte le risposte. Probabilmente Meifeng vivrà - non ci è data nessuna notizia sul suo stato di salute se non improntata al più cupo pessimismo sulla sua sorte - e sara forse in grado di dare una risposta a questi interrogativi, altrrimenti dovremmo tenerceli e non mi sembra il massmo. Addirittura! ma che t'importa di sapere certe cose? Guarda che non si tratta di "buchi" logici e nemmeno narrativi, la mancanza del soggetto non c'entra, perché per me l'intera sceneggiatura è il soggetto e la rileggo tante di quelle volte da non dimenticarmi di niente. Semplicemente, non è importante sapere quanto Thunder paga Marvel e il cinese, che età aveva Meifeng quando Ho Wang l'ha violentata e da quale finestra entra Dallas e da quale Tiger... Volutamente ho lasciato in sospeso la sorte di Meifeng, Per il lettore giustizialista muore, per quello benevolo e compassionevole si salva...
  3. borden

    [661] Ricercato vivo o morto!

    Vediamo... da casa ci riesco e dall'ufficio no
  4. borden

    I Nuovi Libri Sbe

    Esce il 15
  5. Non erano tutti ct della nazionale ? Non scherzare sulle cose serie! I CT sono gli "esperti".- Sono loro a rompere i cosiddetti o a dire che Tex deve essere solo in bianco e nero o stampato su carta povera o avere il naso così e così...
  6. Il Tex lasciato solo a marcire in carcere senza che nessuno dei suoi amici cerchi di tirarlo fuori sarebbe inspiegabile nelle storie di questi giorni ma del tutto coerente con il Tex dei primi numeri. Il secondo punto riguarda Blanche. Come sapeva di Tex ? La domanda sarebbe, invece, come poteva non sapere di Tex. Ma non voglio infierire. Quello che è lampante nella sua chiarezza per un lettore che ha una certa cultura texiana, diventa invece un errore per il lettore qualunque, incapace di cogliere le sottigliezze insite in una storia che si pone fuori dagli schemi abituali. Il che mi diverte. Per chi lo scrivi Tex ? E perchè ti lamenti se la massa silente, il lettore della domenica, non capisce un tubo di quello che scrivi ? Il problema è che se aumenta con questa frequenza di una questo passo rimarrà in parecchie edicole. Per quanto riguarda la mia copia resterà all'edicolante. Ma lo leggero' ugualmente, in qualche modo. Veramente è esattamente il contrario. Appare lampante dalla natura delle obiezioni che a muovere queste critiche sono coloro che si ritengono esperti di Tex! I lettori occasionali non si pongono nessun problema a vedere il personaggio in carcere. E perchémai dovrebbero?
  7. http://www.amazon.com/Zagor-Terror-Mauro-Boselli-Writer/dp/1942592027/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1441282316&sr=1-1&keywords=zagor+terror+from+the+sea
  8. borden

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    E' divertente vedervi sfruculiare. D'altronde i forum servono a questo... Ti vengo in aiuto --- come potrei essere tanto presuntuoso da promettere una A?... le grandi storie mica vengono a richiesta... Quindi una B, che , per qualche motivo insindacabile, ma che sarà infine comprensibile alla lettura (e fidatevi del curatore, una volta tanto!) sarebbe oltremodo inadatta alla regolare...
  9. borden

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    Ma fate in tempo a cambiare? Sarebbe opportuno, perché per me ad esempio una sola storia di 324 pagine è più succulenta di due, e magari da questo potrei far dipendere se acquistare o meno l'albo. Se dovessi far ricorso alle esperienze passate, non lo comprerei, perché l unico albo di segura che a me non piacque fu proprio il doppio i due volti della vendetta.Parlo in astratto naturalmente: pur preferendo le storie lunghe, personalmente acquisto tutte le pubblicazioni texiane, non per collezionismo, ma perché Non riesco a lasciare un inedito di Tex in edicola: per me quindi il problema non si pone. Peraltro, sempre a proposito di esperienze passate, il maxi di faraci la legge di starker mi piacque molto, per cui mi posso aggrappare a questo precedente per coltivare la speranza in buone storie... Ma fate in tempo a cambiare? Se intendi la scritta incriminata, allora sì, c'è tutto il tempo. Se intendi altro... No no, mi riferivo alla sola scritta incriminata. ... temo che rimarrai deluso. Da quanto ne so, c'è una sola storia lunga pronta per il Maxi ed è di Ruju & Diso. Vuoi davvero infliggerci Diso due anni di fila? E poi al massimo sposteresti la cosa di un anno e poi le due storie dovresti sorbirtele lo stesso perché altro materiale non c'è. Ci vorranno altri tre anni almeno per aver pronta un'altra storia lunga. Sì, ho letto dalle tue anteprime (per le quali sempre ti ringrazio, anche se non sempre le ricordo) che non vi saranno storie lunghe per i Maxi per un po' di tempo. Sono francamente deluso: il Maxi (lo abbiamo detto mille volte, sopportate questa mia milleeunesima) aveva le potenzialità per essere una pubblicazione prelibata: l'unica occasione che un lettore ha di leggere una storia lunga di fila, senza l'odiosa attesa mensile. A differenza di te, ho sempre pensato che siano soprattutto le storie di ampio respiro (e di ampie pagine) le probabili candidate a diventare dei capolavori, laddove invece le storie più brevi possono essere anche ottime ma mai capolavori. Per me fino ad ora è stato così, poi vi sono delle eccezioni ma la mia idea in linea generale non cambia. E quindi, quale migliore occasione del Maxi per sfornare capolavori? E infatti, ecco che un certo anno ti trovi a leggere Nei Territori del NordOvest, e lo leggi in un'unica volta, tutto d'un fiato. E dici: che capolavoro. E pensi: che soddisfazione. E nel '91, quando avemmo l'occasione di leggere Oklahoma? Complice anche il mio entusiasmo di adolescente, tenni quel balenottero sul mio comodino per mesi, tanto ero entusiasta della semplice idea dell'esistenza di una simile storia e di un simile volumetto autoconclusivo: quasi non riuscivo a crederci. Poi. Poi quella pubblicazione virtualmente prelibata e potenzialmente foriera di soddisfazioni epiche si banalizza anno dopo anno, diventando una sorta di contenitore di scarti, da riciclare ai danni del fedelissimo che compra ugualmente. Sì, abbiamo potuto leggere Rio Hondo (che mi è piaciuto moltissimo, un piccolo capolavoro nella sua estrema classicità), il bellissimo Maxi di Manfredi, quello faraciano di Starker, almeno due capolavori di Segura (sia pure rimaneggiati in redazione), ma restano sempre troppo pochi rispetto al grigiume cui questa pubblicazione è stata spesso condannata. Abbiamo, noi lettori texiani, anche attraverso il forum, invocato un cambio di rotta per questa collana, ed in tutta risposta ci troviamo con questo esito: due storie più piccole invece di una più grossa. Io spero di sbagliarmi, ma francamente leggo questa cosa come una sorta di resa per la Casa Editrice, che non solo non vuole investire su questo formato ma continua a dirottare su di esso storie meno ambiziose, perché questo per me sono le storie più corte: sono meno ambiziose. Io sono di quei fedelissimi che comprano a prescindere: spero veramente di potermi dire, finito il Maxi, soddisfatto di quanto letto: ma, soddisfazione a parte, per ora il mio pensiero è che si è preferito rinunciare a fare del Maxi un fiore all'occhiello (immaginiamo la pubblicazione di storie all'altezza di Oklahoma, affidate magari ad autori esterni o comunque infrequenti, quali lo stesso Berardi, Medda, Manfredi, ed altri ancora) per continuare ciò che si è fatto finora, rendendo il Maxi ricettacolo di storie di secondo livello. Magari buone storie (speriamo!) ma non quei capolavori che invece il formato del Maxi ci poteva dare. Queste restano naturalmente le mie considerazioni di lettore. I problemi di reperibilità di nuovi sceneggiatori, di continuità del lavoro dei disegnatori (che non devono essere lasciati fermi, neanche se anziani), di pubblicazione a tutti i costi di una simile collana che al di là della qualità porta i suoi bei ed irrinunciabili introiti nelle casse della Casa Editrice (che anche su questi introiti punta nei suoi budget annuali e che quindi non devono venir meno da un anno all'altro); tutti questi problemi ed aspetti, dicevo, capisco che indirizzino le azioni dell'editore e del curatore, per cui da uomo d'azienda quale sono tendo anche a capire determinate logiche. Ma su Tex sono un lettore, e come tutti i lettori, disimpegnati e avidi, come i bambini, solo di sentirsi raccontare nuove storie, mi piacerebbe che le logiche aziendali si sposassero sempre con le mie aspettative. Sto scrivendo una storia lunga per il Maxi e dal contenuto epocale... Ma non possiamo sfornarne una l'anno così. i disegnatori sono ahimè troppo lenti. Rischiamo di lasciare sguarnita la regolare.
  10. borden

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    D'estate qualcuno sonnecchia...
  11. borden

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    Perchè? Mai sentito parlare di titoli collettivi? Ci sono altri due titoli all'interno.
  12. Ma lo scimmione di Satania gronda sangue da ogni buco e anche dalla bocca! GL ce lo metteva, il sangue! Era il perbenismo anni Cinquanta a censurarlo! Ora la censura non c'è più e torniamo a quello che avrebbe voluto GL! Il sangue dell'Ultima Carica fu tolto alla copertina originaria per AUTOCENSURA editoriale. Fu reintegrato, NON aggiunto nelle posteriori.
  13. borden

    [658/660] Winnipeg

    In breve: vero, Font aveva disegnato la bandiera sbagliata, ma credevo di averla sostituita dappertutto, invece una correzione sarà saltata. Dal' Islanda non posso controllare. Per quanto riguarda l' aspetto di Winnipeg, credo che Ymalpas abbia visto foto post 900. La mia docu è ben diversa, bast. A cercare Winnipeg 1880
  14. borden

    [Texone N. 23] Patagonia

    Beh, io accompagnavo da ragazzo mio nonno che era maestro mandolinista, con i valzer e le mazurche. Non sapevo fare altro e ho smesso da decenni. Le chitarre da fado sono meravigliose e mi veniva voglia di comprarne una. Mia moglie suona la chitarra, soprattutto quella elettrica. Ma io suonavo la batteria. Fine OT. Leggiti un'altra storia. Hai licenza di sparare sul batterista. Ma sappi che risponderà al fuoco..
  15. borden

    [Texone N. 23] Patagonia

    E ci mancherebbe altro!
  16. borden

    [Texone N. 23] Patagonia

    Beviti un'Ichnusa, stasera. La berrò anch'io, testa di vitello. Davvero riesci a suonare Tarrega? Allora vai forte! E Giuliani? E Fernando Sor? Hai mai provato una chitarra da fado?
  17. borden

    [Texone N. 23] Patagonia

    La locuzione in questo caso (rivolta ai Tehuelches) è perfetta. In una repubblica possono ben esserci SUDDITI, in quanto contrapposti ai CITTADINI: dal dizionario, suddito è anche chi è soggetto alla sovranità di uno stato senza esserne cittadino e senza godere dei diritti di cittadinanza. O no? Grazie, Pecos. Davvero è rivolta agli indiani? Non ricordavo Allora è perfetta.
  18. borden

    [Texone N. 23] Patagonia

    Ma dai, WY ha detto che è BELLINA. Vuol dire che gli è piaciuta. Poi tiene a farci notare alcuni errori militari (d'accordo, ero distratto)e che è tanto colto nella storia della chitarra da conoscere Tàrrega (che per quanto ne so non era prolisso nè ampolloso, però). In tanto mare di erudizione, sottolineo che comunque la Croce del Sud si vede solo a partire dal Messico e non dall'Arizona,quindi quasi a ridosso dei Tropici. E il cambio di comandante in capo ci fu effettivamente. Ovvio che questa non è Storia, ma un fumetto. Senza ellissi narrative e semplificazioni, ti saluto! Allora Patagonia sarebbe stata ancora più noiosa. Aggiungo che certi cosiddetti errori di contenuto non possono costituire una legittima critica a un racconto d'avventure, perché con questi criteri nessun racconto sarebbe del tutto difendibile, in tal caso, non Pratt, non Salgari, non Verne, non Dumas, non GL Bonelli. Aspetto la prossima disamina con curiosità, essendomi pasciuto dello stile gaddianceliniano del nostro. Ma con un consiglio sommesso: Relax! Get a life!
  19. borden

    Dopo Il 700

    Giustappunto. Ma i diritti arrivano solo sino un certo limite che non va superato. Se WY si atterrà ai fatti, smettendo di fare irritanti allusioni a casaccio, fuori tema e non richieste, la sua presenza sarò da me tollerata. Altrimenti uno due due dovrà andarsene da questo circolo condiviso. Non dico che dovrà per forza essere lui.
  20. borden

    Dopo Il 700

    Ah, ed è meglio che Wasted Years si astenga dalla prossima tripla perché, in effetti, è complicata, almeno quanto "La mano del morto". L'albo seguente, di Danubio, sarà invece semplice come acqua fresca.
  21. borden

    Dopo Il 700

    Su questo non ci piove, ma dato che il vecchio Wasted pare sia parecchio in disaccordo con le storie di almeno un autore, evitando di leggere il nome sul tamburino, magari quella determinata storia alla fine può pure piacergli. Questo discorso per dire molto semplicemente che spesso il pregiudizio o l'antipatia verso un autore, possono far variare un giudizio positivo e alterarlo completamente. Difficile questa chiave di lettura, ma non impossibile. Wasted è la stessa persona che stravedeva per le mie storie dieci anni fa - no, anche meno di dieci anni fa - e che un paio d'anni fa ha - per me misteriosamente - "smarronato". Ritrovarlo qui, ovviamente, con i suoi pregiudizi intatti e le abituali lagne, non mi fa per nulla piacere. Me ne farò una ragione. Ma solo se smetterà di annoiare con le solite tiritere. Altrimenti smetterò di leggere i topic in cui interviene. Legittimo, no? Mica me l'ha ordinato il medico di dare retta ai rompiballe e ai malati di calura d'agosto Ce ne sono già tanti in giro e in automobile...
  22. borden

    [658/660] Winnipeg

    E infatti nella storia Dawn non c'è!
  23. borden

    [Texone N. 30] Tempesta Su Galveston

    Da buon giornalista dovresti sapere che la maggior parte delle pubblicazioni periodiche hanno un numero di pagine prefissato, per mille motivi che vanno dalla foliazione tipografica al prezzo stabilito ecc ec... Le eccezioni esistono, ma sono rare.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.