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Magic Wind

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Tutto il contenuto pubblicato da Magic Wind

  1. Riprendo la lettura di Tex dopo un paio d’anni di pausa (niente di personale contro il ranger, ho solo staccato un po’ coi fumetti) e quale migliore occasione della storia dell’Avvocato Monni? Facendo innanzitutto i complimenti a Carlo , devo dire che per adesso non mi sta entusiasmando. Da un lato sono abbastanza allergico a questi ritorni dopo decenni di personaggi ormai cristallizzati nella memoria dei lettori, da un lato quando li scrive mi pare che Boselli (s)cada sempre un po’ nel feuilleton. La sceneggiatura peraltro mi pare penalizzata in più parti da dialoghi artefatti e posticci e da personaggi che si parlano addosso, con la conseguenza di risultare spesso verbosa e poco scorrevole. Comunque, come si suol dire, attendiamo fiduciosi il secondo albo. Capitolo disegni: Laurenti è sempre stato uno dei miei bonelliani preferiti con le sue linee morbide e il suo tratteggio elegante. Qui mi trovo davanti quasi un altro disegnatore, dal tratto spesso e spigoloso e dalle fisionomie poco curate (quando l’espressività dei suoi personaggi, soprattutto femminili, era invece il suo punto di forza). Non so se sia un’evoluzione stilistica o se stia semplicemente “tirando via” ma lo preferivo di gran lunga prima.
  2. Primo albo passabile ma poco più, secondo me. Vi ho trovato peraltro sinistre analogie con la prima prova di Faraci, con il medesimo approccio a Tex: trama minimale basata su banditi & inseguimenti, sceneggiatura fin troppo veloce per la cui lettura è sufficiente una bassa soglia di attenzione, sparatorie infinite e cattivi bidimensionali da "spaghetti western". Mi è sembrato anche un passo indietro rispetto alle storie che Rauch scrive(va) per Zagor, che pur mantenendo sempre uno standard non più che medio (tranne la serie con Ylenia Varga, che era ottima), mi sembravano però più strutturate e soprattutto con dei personaggi meglio caratterizzati. Per di più il piano di evasione mi è sembrato macchinoso e implausibile come pochi. Prisco onestamente mi piaceva di più su Zagor.
  3. Magic Wind

    Il Texone Di Horacio Altuna

    Qualcuno sa quando verrà pubblicato?
  4. Magic Wind

    [Maxi Tex N. 22] La grande corsa

    Leggere un fumetto disegnato da Diso per me è come reincontrare un vecchio amico (è lo stesso effetto che mi faceva Ferri, e che mi fa Ticci) e quando ritrovo il suo segno peculiare e inconfondibile io sono sempre contento. Detto ciò, questioni affettive a parte, non si può negare che nelle sue tavole, a 86 anni suonati, vi sia oggettivamente un vistoso calo, ma per me il disegnatore romano è ancora efficace: nonostante alcune (poche) vignette venute proprio male e nonostante la sua pennellata abbia perso in precisione e fluidità il suo storytelling è sempre pulito ed efficace. Se questa storia si legge piacevolmente per me è merito anche della parte grafica che non si perde in inutili orpelli e preziosismi (come ormai fanno tanti disegnatori di Tex ) ma punta dritta al sodo, mettendosi al servizio del racconto. Peccato solo che alcuni visi di Tex siano stati rifatti (male) dalla redazione, che inoltre deve avergli detto di disegnare Tex sempre con il cappello visto non se lo toglie nemmeno al saloon. La storia mi è sembrata ispirata al film western ‘Stringi i denti e vai’, però a differenza del film tralascia l’introspezione psicologica a favore della pura azione, il che ovviamente non è un problema. Ruju giostra la trama da diversi angolazioni ma per me alla fine si incarta: se il killer è l’ex-cacciatore di taglie chi ha ucciso marito e moglie del trading post? E’ se è stato lui chi li ha seppelliti? E l’indiano quindi era o non era suo complice? E’ solo una mia impressione o in questa storia la coerenza narrativa è andata a farsi benedire e ci sono buchi logici grandi come crateri?
  5. Magic Wind

    [Maxi Tex N. 22] La grande corsa

    Anche per me, e anche se sarò uno dei pochi auspico di continuarlo a vederlo su Tex ancora a lungo, anche se inevitabilmente il suo tratto non è più quello di un tempo (ma considerata l'età si mantiene ancora su livelli dignitosissimi).
  6. Se dovessi scegliere un’unica sequenza paradigmatica dell’imbarazzante excursus faraciano sul Ranger questa sarebbe sicuramente una delle più papabili. Nizzi metteva in ridicolo Tex svilendone le capacità eroiche. Faraci riesce a fare di peggio: lo mette in ridicolo esaltandole.
  7. Magic Wind

    [684/685] Wolfman

    Se ‘spezzettavano’ una volta che c’erano 5 disegnatori in croce (quindi se uno tardava con le consegne magari non avevano nemmeno un'altra storia pronta) a maggior ragione potrebbero farlo adesso che ne hanno al lavoro 30 contemporaneamente, no? Per me quella della suddivisione delle storie in multipli di 110 pagine è stata senza meno una scelte editoriali meno azzeccate mai prese su Tex, e so che pure Sergio Bonelli era di questa idea...
  8. Ci ha lasciati il 5 di novembre Renzo Calegari, uno dei grandi illustratori western italiani, il cui cammino professionale si è incrociato anche con quello di Tex, con la bellissima storia La ballata di Zeke Colter pubblicata nel primo Almanacco del West nel lontano 1994. Nella sua carriera anche diverse collaborazioni con GL Bonelli (El Kid, I tre Bill, Big Davy), la Storia del West di Gino D’Antonio, di cui fu co-ideatore e che lasciò per abbracciare la carriera politica, Welcome to Springville con Giancarlo Berardi (con cui collaborò anche a Ken Parker), le serie Boone e Gente di frontiera per Il Giornalino, l’one-shot Bandidos ancora con D’Antonio sempre per Bonelli.
  9. Magic Wind

    [Texone N. 32] Il magnifico fuorilegge

    E perché non al film con Robert Ryan del '51?
  10. Magic Wind

    [680/681] La pista dei Forrester

    A me non ha entusiasmato. Una lettura sicuramente scorrevole, come quasi tutto quello che scrive Ruju, ma non vi ho trovato il pathos delle sue prime storie per Tex. I personaggi sono ben caratterizzati, non ci sono sbavature, ma la storia per me finora non decolla, sperando ovviamente di essere smentito dalla seconda parte. Altra nota dolente: Filippucci mi pare registrare una bella involuzione rispetto al suo Texone. Quanto in quello sfoggiava una bellissima ligne claire quanto qui ci dà dentro con i neri e con moltitudini di segnetti, con la conseguenza che lo storytelling è diventato molto meno dinamico e il volto di Tex sempre più incartapecorito. In certe vignette, anzi, è proprio inguardabile (specie quando è senza cappello).
  11. Magic Wind

    [678/679] Jethro!

    …e capo bianco dei navajos. Chissà perché, questa te la dimentichi. Come tu stesso stai chiaramente dimostrando estrapoli da Tex – che sia un passo di un’intervista a GLB o la pubblicità del gioco Clementoni – solo ciò che ti torna comodo e collima con le tue idee destrorse e reazionarie. Non so se la tua sia la classica tattica da forum stantia e che lascia il tempo che trova oppure tu creda veramente alle baggianate che scrivi. In quest’ultimo caso non vorrei darti una delusione spaziale ma guarda che il Tex fiero cowboy che combatte gli indiani è una tua invenzione ed esiste solo nella tua mente.
  12. Magic Wind

    [678/679] Jethro!

    Mark Twain può darsi, GL Bonelli no di certo. Per lui non ci sono mai state mele e pere. Uno dei suoi grandi meriti, anzi, è stato proprio quello di insegnare tramite un fumetto western che bianchi, rossi, gialli o neri gli uomini sono tutti uguali; ma che per difendere i deboli e raddrizzare i torti Tex non guardi al colore della pelle (anzi GL aveva pure capito benissimo, e come detto in largo anticipo su Hollywood, che nel Far West i deboli erano soprattutto gli indiani) è una cosa che qualsiasi lettore di Tex dà per assodata e anche tu se sei un lettore di vecchia data lo dovresti sapere benissimo (leggendo i tuoi interventi infatti il dubbio è che tu abbia letto Tex molto a spot e ci abbia recepito solo quello che ti ha fatto comodo e che collima con le tue idee) Andiamo a ripetizione, su…
  13. Magic Wind

    [678/679] Jethro!

    Nel maggio '68 Tex si limitava semplicemente a uscire con questa cosetta qui: Hai presente l'inizio con i soldati che attaccano all'alba il campo indiano prottetto dalla bandiera americana (roba che anticipa celebri western antirazzisti come Piccolo Grande Uomo e Soldato blu)? Ecco, adesso fai un giochino mentale: sostituisci gli Utes con gli ex-schiavi. Tex è DA SEMPRE schierato in difesa della minoranze oppresse.
  14. Se uno riesce a trovare un modo (non ridicolo) di fare tornare la Tigre Nera dopo questo finale per me è bravo...
  15. Magic Wind

    Il prezzo degli albi di Tex

    Occhio però che il potere d’acquisto degli acquirenti non aumenta (più) di pari passo con gli aumenti dei giornaletti, o della coca cola. Gli aumenti dei prezzi di Tex evidenziati nella tabella postata da ymalpas fino a qualche anno fa coincidevano più o meno anche con l'aumento delle possibilità economiche di chi lo comprava. Da anni non è più così: Tex è aumentato del 60 % (da 2,30 a 3,50 €) in 15 anni, mentre gli stipendi sono rimasti pressoché invariati. Anche questo può spiegare in parte il calo delle vendite.
  16. Anche se il Tex di GLB non è mai stato un giustizialista come certi lettori pretenderebbero e anzi ha più volte lasciato dopo una bella spazzolata i pesci piccoli liberi di andare di farsi impiccare altrove non so se fare fuggire un sicario a pagamento pluriomicida insieme a un bambino orfano dei genitori che lui ha ucciso sia un comportamento che quel Tex avrebbe mai tenuto. Io nutro forti dubbi. Se la storia fosse bella magari ci si potrebbe anche passare sopra, invece a fronte di un primo albo fluido e scorrevole, al netto della totale passività e quasi estraneità dei personaggi principali - da notare, infatti, che le parti che funzionano meglio in questa storia sono proprio quelle senza i pards, quando entrano in scena Tex e Carson la storia cala di tono - questa seconda parte tutta di gente che insegue e tende agguati ad altra gente è involuta e scritta con un manierismo stile Nizzi ultimo periodo. Nel complesso storia per me bocciata.
  17. Nel n. 664 (Partita pericolosa) mi pare succedesse pure di peggio: gli unici colpi sparati da nostri erano contro i “buoni” della storia (cioè gli utes)...
  18. Ci sarebbe stata anche quella del Texone di Milazzo, ma guarda caso nella copertina poi pubblicata la sigaretta è magicamente sparita
  19. Magic Wind

    Tex Classic

    Pare ci sia stata una correzione di rotta...
  20. Magic Wind

    Tex Classic

    Nel sito SBE viene riportato: copertina di Aurelio Galeppini. Io spero sia solo una versione provvisoria, di prova. Non voglio pensare che mandino davvero in edicola una cosa così:
  21. In pratica: - i nostri capitano per caso dove nel luogo dove è appena avvenuto un massacro e non riescono a capire cos’è successo (nonostante trovino un cowboy ancora vivo e nonostante lo sceriffo gli dica che in casa ci sono i cadaveri di 4 sconosciuti) - non riuscendo a trovare / capire le tracce (benché il massacro sia verosimilmente avvenuto da poco) per venire a capo dell’inghippo decidono di mettersi a gironzolare a caso - il fato fa si che capitino proprio nel ranch del cattivone alle spalle di tutto che in pratica gli spiffera che è stato lui a far fuori i concorrenti - non convinti decidono di continuare a girare a caso lì intorno finché non beccano 2 cowboys che, finalmente, ricostruiscono per loro la vicenda per filo e per segno Colpi sparati durante l’albo: 0 Pugni: 1 (a un ubriaco) Mah, direi che il personaggio più interessante e vero protagonista dell’albo è Barrow, vediamo che evoluzione avrà nel secondo numero (mi pare ovvio che non può salvarsi dato che ha ucciso gente innocente) Acciarino in netto miglioramento rispetto alla sua prima prova, però ogni tanto canna ancora il viso di Tex
  22. Buona la prima, più che buona la seconda, a parte il finale posticcio e non necessario, abbastanza improponibili le altre tre. Quella di Barbieri-Venturi, in particolare, sembra quasi uno scherzo di cattivo gusto. Arrivati alla quarta uscita e volendo fare un bilancio di questa serie mi pare sinceramente che questo esperimento non abbia prodotto finora niente di particolarmente esaltante. Per me il problema di fondo un po’ è che le short stories mal si adattano a un personaggio come Tex (le cui avventure hanno bisogno di un’adeguata premessa, di un adeguato svolgimento e di una adeguata conclusione) e un po’ l’incapacità degli autori coinvolti. Una storia breve per funzionare dovrebbe essere costruita intorno a un colpo di scena o twist (come ‘un caldo pomeriggio’ di Nolitta-Ticci) oppure presentare un punto di osservazione non canonico (come quella di Recchioni). Voler fare delle normali storie di Tex solo che ‘condensate’, senza lo spazio per delineare come si deve situazioni e personaggi, ha invece poco senso e le riduce a una serie di bang bang bang a ripetizione, come quelli di quest’albo.
  23. Magic Wind

    [673/675] Il segno di Yama

    Che sia un finale tipico boselliano (benché per nulla ‘texiano’) non lo discuto, come neppure che le cose cambino e si evolvino. Che io debba abituarmici o gradire per forza, però, è un altro discorso. Comunque non è un certo questo finale ad inficiare la bontà della storia, ma che le fa perdere un punto si: da ‘capolavoro’ scende a ‘ottima’.
  24. Magic Wind

    [673/675] Il segno di Yama

    Storia praticamente perfetta. Fino a un paio di pagine dalla fine. Lì infatti c’è stata l’unica cosa che mi ha fatto storcere il naso: il salvataggio di Yama da parte di Mefisto. Che mi pare pure un ottimo stratagemma per riprendere in mano in futuro i due villain, ma che però andava mostrato all’inizio del nuovo episodio, non alla fine di questo. Le storie di Tex, infatti, per loro convenzione narrativa non hanno mai agganci con quelle future e sono sempre perfettamente autonome e concluse con la scritta ‘Fine dell’episodio’. Mefisto e Yama, difatti, venivano sempre lasciati per morti (o comunque irrimediabilmente sconfitti) alla fine delle storie in cui comparivano e il bello delle loro periodiche apparizioni era anche vedere - nel caso di un loro futuro, ma non scontato, ritorno - come fossero riusciti a cavarsela. Boselli così invece mi ha ucciso la poesia! Insomma mi pare un twist di continuity forse più dampyriano che texiano, in una storia peraltro che fino appunto a quel finale era stata perfettamente e straordinariamente texiana. Riguardo ai disegni: Civitelli bisognerebbe clonarlo.
  25. Dov'è che si firma per avere storie così brutte tutti i mesi? Sarò l'unico, ma a me questa doppia è piaciuta moltissimo, e i dialoghi in particolare li ho trovato davvero spassosi. Anche la storia precedente, quella del colonnello Mackenzie, era eccellente, però faceva parte del Tex 'serioso', e io ogni tanto sento anche il bisogno di quello 'brioso'. Certo, la seconda parte politica e parlata è forse un po' atipica, ma vivaddio ben venga chi ogni tanto propone qualcosa di diverso dalla solita minestra...
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