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Magic Wind

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  1. Magic Wind

    [765 BIS] Un covo di vigliacchi

    Se ne contano poche perchè ce ne sono state poche, ma GLB era al top su qualunque distanza...
  2. Magic Wind

    [765/766] La collera di Falco Giallo

    Questo senza dubbio. Però ricordo una vecchia intervista a Letteri che descriveva il suo lavoro al tavolo di disegno in stile “catena di montaggio”, fatto di orari prefissati e tot tavole da produrre necessariamente ogni giorno. C’è da dire che una volta i disegnatori erano pagati molto meno (per questo erano così veloci) e per non morire di fame dovevano per forza realizzare almeno 30-40 pagine al mese, poi da un certo punto in poi - credo dagli anni ’90 - i compensi sono aumentati, e conseguentemente le tavole prodotte sono diminuite…
  3. Magic Wind

    [Texone N.40] Sierrita Mountains

    Succede che quando un utente manda in vacca ogni discussione coi suoi interventi completamente fuori fuoco e altri utenti con velata ironia - che ovviamente non è in grado di capire - gli fanno notare la cosa, questi non trova di meglio che atteggiarsi a vergine trafitta e andare a piangere dagli amministratori. Nei forum non è obbligatorio scrivere la prima cosa che ti salta per la mente, se non si ha niente da dire si può benissimo non scrivere niente.
  4. Magic Wind

    [Texone N.40] Sierrita Mountains

    Ti ha semplicemente dato dello stupido, ma nel tuo caso mica è un'offesa. È un dato di fatto.
  5. Magic Wind

    [Texone N.40] Sierrita Mountains

    Il livello dei tuoi interventi (non mi riferisco solo a quest'ultimo) mi sta facendo pensare che la libertà di espressione sia decisamente sopravvalutata...
  6. Magic Wind

    [765/766] La collera di Falco Giallo

    L’albo è da acquistare assolutamente per i disegni di Ticci. Anche se per la prima volta si notano delle linee meno precise e un tratteggio più incerto, segno della patologia agli occhi di cui soffriva, la sua sintesi e la sua capacità evocativa rimangono sempre impareggiabili. Si conferma l’attuale migliore illustratore western del mondo. La storia, che ha un buon ritmo e un certo brio, mi era anche piaciuta fino a tre quarti albo - l’inizio con Carson grande protagonista, le scaramucce coi cercatori d’oro, la scazzottata al saloon, le scene molto crude della strage al campo indiano e della vendetta degli shoshones -, poi purtroppo Nizzi fa entrare Tex in modalità “pirla della notte”: si fa infinocchiare come un fesso dal comandante del Forte, convince gli shoshones ad arrendersi condannandoli a morte certa, e infine si fa arrestare e sbattere in guardina. Per fortuna arriva il vero eroe di questo primo albo, il Sergente Ronny, che rischiando la corte marziale libera i nostri, escogita il piano di fuga e sempre lui da solo, mica Tex e Carson, fa evadere gli indiani dal Forte. Nizzi ci tiene a sottolineare per bene la dabbenaggine dei nostri: “Mi ha teso un tranello e io ci sono cascato come un novellino” (Tex), “Ci siamo fatti fregare come due imbecilli” (Carson), e la più bella di tutte: “Mai più mi fiderò di un pagliaccio gallonato come il colonnello” (Tex). Non so cosa succederà nel secondo albo, ma la vedo dura rimediare a un simile disastro.
  7. Magic Wind

    [765/766] La collera di Falco Giallo

    Il lupo di regola non attacca l'uomo, che vede come una minaccia e non come una preda. Se non ricordo male, Boselli a un vecchio incontro coi lettori disse che sotto la sua curatela non si sarebbero più visti su Tex lupi che attaccano le persone (c'era Faraci che tendeva ad abusare di queste scene), che in effetti hanno lo stesso realismo degli alieni del Monte Rainier...
  8. Magic Wind

    [765/766] La collera di Falco Giallo

    Ma è lo stesso Tex a riconoscerlo: "Mi sono fatto fregare come un novellino"
  9. GL Bonelli, come il figlio Sergio, come Hugo Pratt, avevano letto tutta l’avventura classica, sia le opere più importanti (London, Dumas, Salgari, ecc. ecc.), che quelle minori, per questo sapevano scrivere bellissime storie di avventura classica. Il background degli sceneggiatori di oggi è completamente diverso, è rimasto il solo Boselli ad avere quella formazione. Ruju si è formato con il noir (e infatti le sue storie di Tex migliori sono quelle contaminate con il noir), altri come Recchioni si sono formati con gli action-movie degli anni ‘80. Come fai a scrivere Tex quando la tua formazione sono i film di Stallone o di Schwarzenegger?
  10. A parte che disegnatori di Barbieri migliori di Serpieri non è che ne ricordo tanti (ok c'era Magnus, ma anche lui era compromesso col "Fumetto d'Autore"), il successo di Serpieri non è dovuto solo al "culo di Druuna", dai. I primi 3-4 album della serie erano buonissimi anche sotto il profilo dei testi (la serie inizialmente non si chiamava nemmeno Druuna, ma Morbus Gravis, e Druuna era solo uno dei personaggi) e graficamente non erano incentrati solo sul culo di Druuna, come saranno gli ultimi, ma c'era tutta un'ambientazione post-apocalittica/decadente che richiamava i coevi film di fantascienza e fumetti di Metal Hurlant e un lavoro sulle scenografie e i personaggi affatto banale. E col "Fumetto d'Autore" in ogni caso non c'entrano niente, perchè Serpieri andò a pubblicarli in Francia, come Pratt, ed è in quel paese che lui divenne famoso e Druuna diventò oggetto di culto...
  11. Magic Wind

    [Texone N.40] Sierrita Mountains

    Per me non è un problema di sadismo (come giustamente fatto notare GL Bonelli sapeva essere molto più sadico), ma di caratterizzazione, e un po’ anche di ironia. GLB raffigurava Tex, in maniera molto vivida e “tridimensionale”, come un rullo schiacciasassi e il lettore trovava perfettamente normale che si mettesse a spaccare teste, distruggere saloon, incendiare ranch e radere al suolo cittadine, il tutto con il complemento dei suoi inconfondibili dialoghi e della sua sorniona ironia (ho il sospetto che per i lettori odierni molte di queste scene sarebbero ora censurabili, ma al momento preferisco tralasciare questo discorso). Se però un autore me lo caratterizza in maniera impalpabile, piatta e “bidimensionale” quelle scene stridono e finiscono per farlo sembrare un travet che deve timbrare il cartellino (pestaggio: fatto, patatine: fatte, sparatoria: fatta…). Per me i nuovi sceneggiatori dovrebbero cercare una loro strada personale e scrivere un loro Tex autonomo, rispettando gli stilemi della serie ma non adagiandosi sui suoi leit-motiv nel tentativo di replicare il Tex di GLB (cosa che tanto è impossibile per chiunque), altrimenti il rischio è quello di scadere nel fan-service. Detto questo, sarò di bocca buona, ma per me la storia non è male. Rauch fa un uso smodato dei cliché di cui sopra, però la storia per quanto veloce e “leggera” è condotta avanti in maniera professionale e intrattiene senza annoiare, le innumerevoli scene d’azione sono orchestrate bene e i personaggi di contorno sono pure congruamente caratterizzati, quello che manca è appunto una raffigurazione più incisiva di Tex e Carson. La sua prima prova mi aveva convinto poco, questa un po’ di più, come Faraci mi da l’impressione che ritenga che Tex sia una serie di banditi, inseguimenti & rapine in banca, però non scende mai nel ridicolo involontario come Faraci. Palumbo, nonostante la sceneggiatura a volte gli giochi contro (se è stato davvero lui a chiedere un’ambientazione in pieno sole è un masochista come Ramarro), per me fa un buonissimo lavoro. Il suo tratto dalle linee spesse e dall’inchiostratura decisa, dinamico e violento e allo stesso tempo elegante, per me è da sempre irresistibile. L’unica cosa rivedibile in alcune vignette è il volto di Tex, dove forse non è riuscito a trovare una sua personale interpretazione, come ha fatto con Diabolik.
  12. Magic Wind

    [Texone N.40] Sierrita Mountains

    Non sei tu a essere strana, ma gli autori a fare un uso sbagliato di certi cliché. Quando uno inserisce una scena, come quella del pestaggio, non perché funzionale a quanto sta scrivendo, ma perché appunto è un cliché che da qualche parte bisogna mettere, come pure le bistecche & patatine al ristorante, chi legge non può non provare un senso di straniamento. Gli autori migliori (Boselli, solo per citarne uno) non usano i cliché, oppure li usano in maniera funzionale alla narrazione, altri autori (Faraci, solo per citarne uno) pensano che Tex sia solo un insieme di cliché: un tot di sparatorie, un tot di inseguimenti, un pestaggio, un paio di scene al ristorante, un po’ di “piccione” o “giuggiolone” sparsi a caso qua e là…
  13. Magic Wind

    [765/766] La collera di Falco Giallo

    Il mio sogno proibito è un cartonato acquerellato da lui, ma ormai non so se l'età glielo permette (mi andrebbe benissimo anche un cartonato con qualche tavola ad acquerello)
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