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San Antonio Spurs

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Tutto il contenuto pubblicato da San Antonio Spurs

  1. Qualcosa che stride c'è comunque, o no? Ripeto: non accuso la SBE, ma ho le mie ragioni per lamentarmi, non dal 2021, dei distributori. Poi, basta lasciare forum e social per due, tre giorni per non correre il rischio di leggere cose in anticipo. Però, non è che parliamo di uscite in edicola a Ponte di Legno o a Lampedusa, come ho provato a spiegare nel ricordo della mia esperienza fra le uscite a Bologna e Reggio Emilia, 70 chilometri di distanza. Che le festività non c'entrino, boh... Non ne sarei del tutto sicuro, parlo sempre per lunga esperienza professionale, ma non replico.
  2. Resta il fatto che la distribuzione su tutto il territorio è gestita male e non ne faccio una colpa alla Bonelli. Sono stato direttore di un settimanale a diffusione nazionale chiuso in redazione la domenica e consegnato ai distributori il lunedì, che il martedì era a Bormio ma non a Reggio Emilia. Ovvero a 300 chilometri sì, a 70 no.
  3. Su Facebook qualcuno dice di averlo già trovato in edicola e spoilera anche la copertina del mensile di maggio. Ora, un giorno in più o uno in meno non mi cambiano la vita e nemmeno i fianchi (ho fatto la battuta), ma perché sul sito si deve leggere che è in uscita il 6 aprile, quando invece da qualche parte c'è addirittura tre giorni prima? I famosi problemi di distribuzione, termine ormai abusato, ma problemi al contrario, per qualcuno. Conoscendo un po' come vanno le cose, ipotizzo. Domani è Pasqua, lunedì 5 i quotidiani non escono, la consegna è stata fatta in anticipo e qualche distributore di zona ha dato le copie alle edicole per evitare il lavoro festivo, che va retribuito in maniera maggiore. Ma non è così che dovrebbe andare. Ripeto, non provo particolare invidia per chi a Vittorio Veneto lo ha già in mano e chi, come me, a Bologna, no. Però faccio fatica a comprendere la logica, sarebbe bastato spostare di un giorno l'uscita di questo albo e di conseguenza di un altro quello del mensile (che già farli uscire così ravvicinati...).
  4. Non sono sempre d'accordo con Borden, ad esempio non mi piacciono i punti esclamativi nei titoli corti, tipo Jethro! ma la sua preparazione è indiscutibile e degna di riconoscimento. In più, lo dico da giornalista, noi siamo in una posizione in cui è facile giudicare a pelle, ma per la maggior parte di noi rappresenta comunque una posizione di base di ignoranza, su tutti quelli che sono i processi narrativi.
  5. Appena riletta la storia, in crescendo. Non so se qualcuno abbia già tirato in ballo il Conte di Montecristo, ma ci sono alcuni punti di contatto: la vendetta, lo studio, i piani di accerchiamento e c'è un Tex che nonostante il dolore è lucidissimo. Spietato, ma compreso da tutti quelli che stanno per così dire dalla sua parte, dai soldati a - ovviamente i Navajos - in una serie di numeri epici che caratterizzerà il periodo a cavallo degli anni 60 e 70. Galep non ai suoi massimi, ma è troppo presto per parlare di declino, se ne riparlerà dopo 20 anni; sceneggiatura al top
  6. Posto il link dove visualizzare un suo recentissimo capolavoro. https://www.facebook.com/photo?fbid=2877162105858780&set=a.1382676975307308 Laura mi ha detto che è a pagina 127 su 160 per la serie regolare di Tex. Per quanto riguarda il cartonato è più o meno a metà dell'opera.
  7. Franco Montorro aka San Antonio Spurs ha già dichiarato di ritenere chiusa la questione, ma è costretto a dover aggiungere che a fronte di ulteriori chiamate in ballo si definisce disarmato, quando non ha offeso nessuno, ma ha letto commenti abbastanza offensivi sulle sue dichiarazioni. Lascio il campo volentieri, a questo punto, ma invito te, Carlo e alcuni tuoi sodali, a leggere i commenti di altri, di carattere negativo su questa storia. Non sono permaloso, ma, Carlo, il tuo essere più composto non ti concede né di essere investito dall'alto, né di stroncare chi non la pensa come te. Sempre in amicizia, per il dialogo, e lieto che ti sia risparmiata una fatica. Senza essere permaloso, ma critico sì, da qui prendo una lunga vacanza. Anche perché sto scrivendo un libro particolare su Tex e non ho tempo da perdere, come avevo già detto in un precedente post ritenevo chiusa la questione, lasciando nella sua botte di aceto chi se lo cerca e se lo merita.
  8. Grazie per la Lectio Magistralis, ho già ordinato il cilicio. Musica di sottofondo, "Generazione di fenomeni", degli Stadio. "Non siamo mica tutti uguali noi, c'è chi è più bravo sai". Cit.
  9. Molte piccolezze unite possono realizzare qualcosa di grande, come per me grande è stata la delusione al termine della storia. Sempre a disposizione, ma per me la vicenda credo che termini qui e ora. Hasta luego.
  10. Dopo Alaska, sì. Poi potrei aver dimenticato qualcosa d'altro e confesso di ritenere come in santuario i primi 200 numeri, dove certamente c'erano delle falle, ma l'ultimo albo e mezzo l'ho trovato disarmante e ho giustificato il mio giudizio, sul quale, visto che è dettagliato, mi aspetto commenti. Altrimenti è silenzio assenso.
  11. Il problema dei fagiani è una questione indotta, non posta e he ho già detto non interessarmi, l'ho solo aggiunta come curiosità perché i dibattiti su Tex non li seguo solo qui; così come come non vado a replicare dopo aver cercato storie più brutte. Non faccio classifiche, ho espresso un'opinione sapendo, come è logico, che c'è chi può essere d'accordo o di parere opposto con un largo ventaglio di considerazioni personali. Compresa quella sulla stroncatura.
  12. Le ho ritenute eccessive. Posso anche cancellarle dai fattori negativi, che pero restano preponderanti. Diciamo che sono optional al giudizio di fondo.
  13. Chiamato (o richiamato?) in causa, giustifico i miei giudizi sulla storia appena conclusa e lo facci non mescolando quelli fra disegni e sceneggiatura, ma proseguendo su quello che è lo sviluppo della storia. Terza vignetta di pagina 69 del numero 724: uno spreco per mostrare una corda/frusta e scrivere swiiish. Già l’onomatopea è stata fastidiosa in precedenza, con: Yaaaah (quattro A), Swiss (che sa tanto di orologio svizzero), Ahh (come si pronuncia la doppia H?), Tumm, ancora Swiss, Tump, Eyaah, Tump, Aah,Tumm, Uh! e poi Tchack x2, , Bang, Sock, Ah, Sock, Smack, Bang, Bang, Zwiiiiing, Smack, Ouch!, Smack,, Swiiish, Smack, Sock, Crash, Bang, Skraaatc, e mi limito solo al primo albo. Torno indietro. Pagina 73, concentrato di nefandezze, vedi la quarta vignetta, le proporzioni dei due personaggi rivali della quinta e della sesta. Lai Chen e le sue rughe, fra la quarta vignetta di pagina 76 e la terza di 77. En passant, tex che viene raffigurato come se avesse l’età di suo figlio Kit. Già notato, quindi ripetuto: le dimensioni dei bicchieri di birra fra la seconda e la quarta vignetta di pagina 100. La prima vignetta di pagina 112, nelle sue sproporzioni. Passiamo al numero 725. Carson fa scappare la ragazza cinese che però viene immediatamente raggiunta da uno che si immagina anche lui a cavallo, però a piedi Carson arriva quasi contemporaneamente, manco fosse Usain Bolt. Tex fissa una camera di fronte all’ufficio dello sceriffo , ma viene sgamato subito. A pagina 45, dopo aver fatto comprendere tutti i suoi sospetti, se ne va dando le spalle al trio. Poi va verso il capanno di caccia del dottore senza curarsi che qualcuno possa seguirlo. Storia in cui abbondano i tragitti a due su un solo cavallo. A pagina 72 , seconda vignetta, scappano due fagiani. Mi viene detto che i fagiani allo stato libero non c’erano nel West, ma lo dico e lascio ad altri, se vuole, di verificare la veridicità di questa affermazione. Continuity nei disegni a sfondo bianco. In netto svantaggio di tempo di partenza. Tex, Carson e Lai Chen arrivano a Last Water prima della banda. Scorciatoia? Google Maps ante litteram? Basta, come spiegazione?
  14. Arriveranno. non ho mai lanciato il sasso e nascosto la mano. Anche perché tengo fede nella mia etica di giornalista professionista. Non lo dico in quanto appartenente ad una casta, ma perché quando ho iniziato questo mestiere, ormai 35 e più anni fa, nelle redazioni insegnavano ad essere aperti, a dare giustificazioni e a prendere, nel caso, posizione. Chiedo scusa se ci metterò un po'. ma il Covid 19 condiziona anche la mia attività. Preannunncio solo che non ho nessuna preclusione verso. chi ha realizzato questa storia, ma non ho peli sulla lingua a dichiarare che non mi è piaciuto il suo sviluppo. E che motiverò la mia opinione per i termini "approssimativo" e "sciatto" riferito a due autori ai quali auspico un buon futuro su Tex, fatta la dovuta esperienza. Consapevole che io non saprei fare il loro mestiere e che, dunque, mi comporto da critico, cioè da esterno; come del rest penso sia la maggior parte di voi.
  15. Caro Carlo, a ognuno i suoi gusti, ma non occorre andare oltre, ovviamente; restiamo nell'ambito delle singole preferenze. A te è piaciuto tutto, a me quasi niente. Solo una nota, sui disegni:parli di ampi margini di miglioramento. Ecco, appunto.
  16. Il peggio del peggio del peggio, il punto più basso dopo il Maxi Tex "Alaska",sia a livello di storia che di disegni. Zamberletti e Candita nettamente sotto la sufficienza, il primo approssimativo, il secondo sciatto, più scarso il secondo del primo. Penso che non occorra citare le singole pagine bocciate, ma se serve...
  17. D'accordo con te. L'autocelebrazione con quel maschietto in copertina mi sembra sempre di più inutile, bastava farla una volta sola, oppure dedicarle spazio in quella che continuo ripetere essere un'inutile, per non dire, fastidiosa, pagina 4. Era meglio usarla magari per rievocare in 12 puntate la storia della Casa Editrice, visto che va impiegata, ma che non andrebbe sprecata con le autopromozioni che, se devono essere fatte, potrebbero allora essere affidate a Giorgio Mastrota. Ma che ci sia qualcosa che non funziona a livello di programmazione della SBE è evidente ed è un sentire condiviso. Ragionando in termini sportivi, e solo per Tex, i "giocatori" sono fortissimi, Boselli "allenatore" idem; più in alto, la società, (Casa editrice) non mi pare all'altezza delle altre due componenti.
  18. Che sia celebrativa, e ripeto che mi aspetto tanta melassa celebrativa a pagina 4 del prossimo numero, è confermato dal fatto che la cartolina sullo sfondo rappresenta un classico paesaggio del West e non la palude e dintorni in cui si svolge la storia. Comunque è una delle più belle disegnate da Villa. La definirei o evocativa o significativa di quello che Tex è e rappresenta agli occhi dei suoi lettori. Certamente sintetica. Voto: 110 e lode.
  19. Io le trovo troppo vuote. Qualcuno mi pare abbia supposto o sostenuto che è perché la storia era stata pensata per un Color e poi riadattata al mensile. Diciamo che ho visto di meglio, in 50 e passa anni che seguo Tex, e che il solo pensiero del paragone con Ticci - ma non è una critica per te, qui si confrontano le opinioni e giustamente, come hai fatto tu, si sollecitano i pareri - mi fa venire i brividi. Ognuno ha diritto a crescere nel tempo, lavorando ad una serie sicuramente complessa e sotto osservazione particolare, ripetuta e consolidata, come quella di Tex, ma se penso all'esordio di Ticci su Tex i brividi li provo comunque, ma per una ragione opposta. Aspetto comunque il numero che a Bologna dovrebbe uscire domani, per esprimere un giudizio aggiornato. Saludos.
  20. San Antonio Spurs

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    Per mia (s)fortuna non mi piacciono gli spaghetti, come tutta la pasta liscia, ma quelli "alla bolognese" sono un abominio dell'umanità.
  21. San Antonio Spurs

    Ristorante Tex

    Beh, a me hanno offerto tortellini come specialità locale a Miami e su un volo Iberia da Barcellona proposti tortellini al ragù con piselli. Avrei voluto dirottare l'aereo su Cuba
  22. San Antonio Spurs

    Ristorante Tex

    Vale a maggior ragione per me a Bologna. Ho sempre frequentato poco la riviera adriatica e sempre fatto fatica a trovare qualcosa che mi piacesse, in quei luoghi, al ristorante. Per fortuna, mia madre è toscana di montagna (Alpi Apuane) e mi ha cresciuto in maniera assai compatibile con i canoni texani. Birra a parte, che infatti non bevo.
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