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San Antonio Spurs

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Tutto il contenuto pubblicato da San Antonio Spurs

  1. San Antonio Spurs

    Tex Classic

    Operazione "Nostalgia canaglia" (cantata da Al Bano, più o meno contemporaneo di Tex), con un prezzo spropositato e un target indefinito. I vecchi cammelli hanno già dato, ai lettori con ancora il latte sulle labbra non credo interessi, ma qualcuno nella SBE avrà fatto i suoi calcoli .
  2. San Antonio Spurs

    Tex Classic

    Preso, bello, ma anche no grazie: ho già dato.
  3. San Antonio Spurs

    I Nuovi Libri Sbe

    Il punto terzo riguardava un'altra persona e i primi due non erano ultimatum, del resto non ne ho mai dati. Se sono stato impetuoso, chiedo scusa, ovviamente nulla di personale, ma ripeto che non è corretto immaginarsi confronti fra testo scritto, trasposizione televisiva e fumetto. Non credo che la SBE si sarebbe mai interessata alla serie dei Bastardi, perché estranea alle sue corde; spero che la serie di Ricciardi valga la qualità dell'originale.
  4. San Antonio Spurs

    I Nuovi Libri Sbe

    Punto primo: hai mai letto qualcosa della serie di Ricciardi? Non ha niente a che vedere con quella di Pizzofalcone e non credo che la SBE sarà mai interessata a qualcosa di relativo a quest'ultima. Punto secondo: che cosa c'entra un adattamento televisivo con un fumetto? Che razza di confronto è? Come paragonare tutta la storia di Tex alll'unico film, finalista playoff per la pellicola più grottesca dello scorso millennio in competizione con "Alex l'ariete", protagonista Alberto Tomba. Punto terzo, per Marco NK: è già uscita una versione a fumetti di un romanzo con Ricciardi, "I vivi e i morti" con testo adeguato di Alessandro Di Virgilio e disegni di Emanuele Gizzi. A me non è dispiaciuta, anche se troppo compressa.
  5. San Antonio Spurs

    I Nuovi Libri Sbe

    In ogni caso, Tex nuovi, vecchi, grandi, piccoli a parte io aspetto la serie Bonelli dedicata al Commissario Ricciardi, dalla serie di gialli di Maurizio De Giovanni. Romanzi bellissimi. Se non ho capito male, dovrebbe partire fra l'estate e l'autunno di quest'anno.
  6. San Antonio Spurs

    I Nuovi Libri Sbe

    Essere perplesso significa non essere convinto dell'acquisto di una storia già appena vista, ma io sono solo un lettore e chi ha più esperienza e competenza di me avrà valutato rischi e opportunità dell'iniziativa. Di sicuro c'è che si vuol fare breccia su lettori meno assidui o addirittura quasi novizi la partenza è di quelle con il botto, visto che il Civitelli 2016 è arte fumettistica da considerare capolavoro. Buona sorte, in edicola: la fortuna non aiuta solo gli audaci ma anche i bravi.
  7. Devo essere stato io a provocare questo casino, ma non mi salvo in corner specificando che ho scritto solo una nota di simpatia per il bandito - chiamiamolo così - dell'episodio. Sperando che si potesse salvare magari per tornare buono (doppio senso) in un'altra avventura. Vedo che ne è scaturito di tutto e visto che di mestiere e per passione mi occupo (anche) di politica, mi dispiace che il dibattito abbia preso questa piega, in alcuni interventi sgradevole. Ricordo solo a chi parla di "Dove eravate tutti quest'anni?", che io che ne ho ormai 57 ricordo benissimo la polemica capziosa di una trentina d'anni fa sul fatto se Tex fosse di destra o di sinistra e purtroppo ho perso il riferimento preciso (che forse era di Bonelli Sr) che più o meno diceva che Tex rappresentava solo ed esclusivamente un ideale di giustizia. That's all, Folks!
  8. Non è che Donen fosse una verginella e mi pare che nei confronti dei famosi Durango, Kid Rodelo e Dallas per almeno due di loro alla fine sia prevalsa l'indulgenza. Poi, per carità: dei cattivi diventati buoni capisco che interessi molto meno dei cattivi peggiorati (e di ritorno).
  9. Dopo quasi 70 anni le storie sono in qualche maniera circolari, cioè si ripetono, ma questo accade in tanti altri settori della narrativa, del teatro, del cinema e non è per forza un limite. In questo episodio c'è la casualità del trovarsi sul luogo del massacro e lo sviluppo fra personaggi subito ambigui ed uno, Bowen, di cui ai pard è ignota la motivazione di fondo che invece al lettore è spiegata. il ritmo è ottimo, la speranza è che l'inseguito - bravo cattivo - non faccia la brutta fine di molti di cattivi bravi. Insomma, mi auguro diventi e resti un Donen nella serie di El Supremo. Eccellenti i flash back, gli episodi onirici, i disegni che suggeriscono e mostrano gli stupori di una storia dove la verità è spiegata un po' alla volta.
  10. Solo perché - senza un particolare motivo - mi intriga la storia colorata della stirpe dell'abisso
  11. In sintesi, dopo esserci fraintesi ci siamo intesi. P.S. Da quello che sai o immagini, quando ripartirà la serie a colori di Repubblica, penso non prima di un paio d'anni.
  12. Caro Carlo, da giornalista professionista, non sono d'accordo sul fatto che gli articoli valgono non per le informazioni che contengono, ma per il modo in cui sono scritti... No: bisogna informare, cioè dare forma ad una notizia e per farlo bene bisogna scrivere sì bene ma quello che si scrive non è affatto secondario. E la grande differenza fra testate giornalistiche e attività sul web è l'autorevolezza delle prime, il che non dà loro patente assoluta di infallibilità, ma di garanzia della professionalità sì. Io non voglio bocciare in toto gli articoli sul Magazine, ma ammetterai che sono accessori alle storie disegnate e che tu la rivista la compri per queste ultime e non so se una pubblicazione di soli articoli avrebbe vita lunga in edicola. Concludo con un'ammissione: dal momento che la collana si chiama "Magazine", ed è quindi una rivista periodica illustrata, che ci siano pure articoli, illustrazioni e storie a fumetti. Io privilegio le secondo, non schifo i primi perché rappresentano pur sempre un lavoro. Alla prossima, conversare e discutere è sempre un piacere.
  13. Ecco, gli articoli. Hanno un senso in un'epoca di accessi internet a qualsiasi argomento? Confezionati bene, illustrati meglio ma sono optional che arricchiscono soprattutto il prezzo dell'albo che viene comprato solo per la storia/e a fumetti. Come andare al ristorante, chiedere una bistecca alta tre dita e una montagna di patate fritte e sentirsi rispondere: "Sì ma nel prezzo le aggiungiamo anche un piatto di cicoria dello stesso prato dove pascolava...". Ma anche no, grazie.
  14. Appunto, fra 24 e 48 numeri circa.
  15. Passeranno diversi anni, credo, prima che Mefisto e Yama tornino dalle nostre parti e tutto sarà dimenticato, compresa il curioso (o no?) rapporto fra figlio e padre. Yama scaccia il genitore con fastidio (eufemismo), Mefisto per la serie "I figli so piezz e core" lo salva dalla dannazione eterna. Non il classico finale aperto della saga, comunque.
  16. Chiedo subito scusa per la lunghezza dell’intervento, se ritenuta eccessiva, ma devo fare riferimento anche ai significati di certe parole. Anzi, principalmente una: critica. ormai, in una certa deriva della lingua italiana che dà a sofisticato il senso di superfigo/funzionale mentre invece significa adulterato. Per capirci a pane e salame: il vino può essere sofisticato, un arredamento no (a meno che i mobili non siano stati comprati con un marchio diverso da quello reale). La critica è intesa solo in senso negativo e invece è un termine che non ricordo male in greco antico significa più o meno distinzione. Cioè analisi e commento, personalissimi e infatti nessuno si sogna (forse) di criticare l’operato del critico cinematografico accusandolo di prevenzione (ma ci può stare) e fregandosene e affidandosi al proprio istinto e gusto. Arriviamo a Tex, alle sceneggiature, ai disegni sopratutto perché le iniziative editoriali sono diventate tante e comportano l’impegno di molti più soggetti rispetto alle coppie-trii storici. Io ho criticato l’ultima uscita, quella del Magazine per alcuni suoi aspetti, e altrettanto hanno fatto tutti gli intervenuti; in positivo e in negativo o in entrambe le maniere. Però, qui e ora, vorrei spezzare una lancia a favore di chi, alla Bonelli, ha cercato strade alternative alla mensilità del personaggio e lo ha fatto come è normale in un’ottica di guadagno. Però lo ha fatto in maniera forse obbligata, di sicuro coraggiosa, nel predisporre nuove uscite con collaboratori nuovi. Perché non sono più i tempi di Bonelli-Nizzi-Galep-Lettieri-Ticci-Fusco e non lo potrebbero più essere nemmeno, solo di Boselli-Villa-Civitelli e (poca) compagnia cantante. Le nuove uscite in edicola, soprattutto nelle storie brevi, per me rappresentano una specie di ammissione all’università e se sbagliano i professori sbagliano di più - per inesperienza - le matricole. Che crescono anche in base ai rilievi, chiamiamoli così che è meno duro di critiche, dei lettori. In conclusione: io critico, nel senso che distinguo in maniera personale; più interventi riguardano la cosiddetta massa critica; è molto peggio l’indifferenza rispetto all’analisi particolareggiata. anzi, più è particolareggiata (pignola?) è dimostrazione di affetto, partecipazione e attenzione.
  17. Grazie, la copertina alla Bonelli poi riscosse un discreto successo.
  18. Infatti. Ero direttore di Giganti, ottenuto il permesso da Decio Canzio - dopo avergli mandato l'anteprima della copertina - il nostro grafico realizzò un qualcosa a cui sono ovviamente molto legato.
  19. Però la battuta finale di Carson, per quanto ruffiana, vale il "prezzo del biglietto".
  20. Comincio dalla seconda storia, quella con Kit protagonista. Curioso che venga riconosciuto e più volte insultato come mezzosangue. Rammarico: la storia breve è perfetta nel suo sviluppo non frettoloso, ma almeno tre cattivoni avrebbero meritato - si fa per dire - qualche pagina in più per vederli trattati come meritano, a sganassoni. Sulla prima, invece, pollice verso per i disegni che rappresentano nella stragrande maggioranza dei casi personaggi così smilzi da far pensare ad una collettiva dieta iperdimagrante.
  21. Direi che siamo ai minimi storici di resa qualitativa rispetto all'originale, come esporre al Louvre una Gioconda ripassata a piacimento con Photoshop.
  22. C'è anche la versione techno, con gommina contrapposta alla punta che non serve per cancellare - e chi lo fa più? - ma a sostituire il dito nelle operazioni sul touchscreen. Ce li vedo i tre pare a smanettare al telefono, mentre Carson è rimasto con un telefono a tasti se senza saper usare gli sms.
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