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ymalpas

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  1. ymalpas

    [729 BIS] Agente indiano

    Una buona storia autoconclusiva, di quelle che una volta si usavano nella collana per i numeri a colori che inauguravano il nuovo centinaio. Il pregio migliore è che come storia riesce benissimo a rievocare le atmosfere degli albi dei primi cento numeri, come se la nuova serie Tex Willer avesse voluto dare questa volta una mano d'aiuto alla serie regolare. Alla serie Tex Willer ruberei anche il linguaggio che Mauro Boselli usa felicemente, sciolto e diretto, molte tavole sono qui troppo parlate, consiglierei modestamente di sforbiciare i dialoghi. Bah, è solo un'appunto, potrei dire la stessa cosa anche di Dotti che esagera in certe tavole con i neri. Di questo albo estivo rimarrà la nota positiva di un personaggio come Lorenzo Hubbels preso dalla storia, anche se è un po' tardi per farlo diventare seriale. E' un personaggio più da nuova serie Tex Willer. Poi mi è piaciuta la gestione a quattro mani della riserva dopo la morte di Freccia Rossa, che rende conto appieno delle difficoltà (latenti) avute da Tex agli inizi nel prendere in mano tutti gli aspetti legati alla riserva. Anche in questo caso è un Tex che ha la forza e vitalità sbarazzina debitrici del giovane Tex Willer della nuova serie. Che ci fossero delle contaminazioni nel modo di raccontare le storie tra le due serie è un qualcosa che per me era logico aspettarsi, ma non so fino a che punto questo fatto sia stato colto dagli altri lettori o dallo stesso autore. Legegndo l'albo sonio stato distratto dalla presenza dello stregone Nuvola Rossa. Anche qui bisognerebbe fare un po di chiarezza. Rimando alla discussione del 2019: Il mistero del numero 200 Boselli potrebbe farci una storia. Per me l'ipotesi più naturale sarebbe situare l'avvento di Nuvola Rossa al posto di Ta-HU-NAH nel campo centrale tra il numero 50 e il 70. Certo, il Kit Willer visto in questo "Agente indiano" sembra troppo piccolo e forse meno sbarazzino rispetto al "Figlio di Tex" che GLB aveva introdotto a partire dal n. 12. Più colpa di Dotti però che accentua la giovane età piuttosto che di Boselli che tutto sommato lo rende protagonista, capace di parlare a nome del padre, di fuggire dal campo centrale, di organizzare anche una possibile azione di resistenza come l'idea di sottrarre i cavalli ai soldati. Molta bella anche l'idea di citare Ebert, che ci permette quindi di stiuare cronologicamente questa storia tra il n. 16 e il n. 51. Concludendo, non è un albo da mettere nella serie dei capolavori e nemmeno credo che fosse stato concepito con quest'idea, più che altro credo che l'idea fosse quella di celebrare personaggio e casa editrice con una storia che avesse un soggetto che si prestasse ampiamente proprio all'aspetto celebrativo. Andrebbe valutata tenendo conto di questo aspetto con un mezzo punto in più. Dopo Gatemala di Ruju, per me la migliore storia dell'anno, e questo la dice tutta su quanto la serie regolare abbia oggi bisogno della presenza di questo autore.
  2. Nei prossimi cinque anni leggeremo grandi storie con grandi pretese: EREBUS (4 albi) MEFISTO (7 albi) IL MISTERO DELLA MONTAGNA (3 o 4 albi) LA TIGRE (4 albi) BARBANERA (3 o 4 albi) DRY TORTUGAS ( 3 o 4 albi) Siamo parlando di almeno due grandi storie all'anno firmate da Boselli. Inframezzate da altre storie che saranno belle o brutte. Ci saranno Mastantuono e Seijas con storie corpose. Direi che la qualità della serie regolare sarà garantita su livelli medio alti. Può capitare che qualche anno di vacche magre ci sia, bisogna avere solo un po' di pazienza. Chiedo a Boselli, anche per permettermi di correggere il tabellone, se: EREBUS è di quattro albi pieni ? Zuccheri e Filippucci immagino si completino a vicenda andando a finire in tre albi completi ? Le storie di Bocci, Andreucci e Dotti, per quello che ne sai, saranno di tre o quattro albi ?
  3. Vado controcorrente. Recupera nei mercatini o su ebay la serie regolare mensile.
  4. La figlia di Satania / L'ombra del Maestro / Jethro / Il segno di Yama e I Rangers di Lost Valley. Tutte grandi storie.
  5. Si, esatto, un willerino con il pistolino 😂 Borden pensaci, invece di lanciare una collana Tex as a young man Airoldi ti chiederà forse una serie fantascientifica ambientata ai primi del novecento con Tex e Carson vecchi filibustieri che scappano dall'ospizio, Kit Willer capo dei navajos collegato con il telegrafo 'a distanza' da Nogales, e Willerino che tira la treccia alla sorellina e ruba le uova dal pollaio, come un Tom Sawyer qualsiasi. Da Joyce a Twain il passo sarebbe breve!
  6. Tex viene spesso tacciato di sbirro, per l'appunto non lo è e il linciaggio ne è la riprova. GL Bonelli avrebbe approvato questa scelta nei confronti di un furfante che voleva divertirsi con Manuela e si sarebbe divertito con lei se solo ne avesse avuto il tempo. Con i paesani aveva un conto in sospeso, altro che scelta indegna, la scelta più giusta e la scelta più popolare. Non so se la conclusione sia di Monni anche se penso che sia di Borden, in ogni caso complimenti a chi dei due ha avuto questa brillante idea che da sola risolleva il voto di una storia fino a lì non troppo convincente.
  7. Era il Tex di GLB, altro che embrionale, il più genuino. Nel numero quattro fa a fette i cinesi con lo spadone. Nella storia ''Tucson'' ammazza un tizio facendolo volare dalla finestra. Per una volta che Borden fa una scelta puramente glbonelliana, lasciare un verme nelle mani della povera gente, me lo contestate pure ?
  8. Più o meno la mia idea, prima parte mortalmente soporifera, finale scoppiettante. Complessivamente una delle peggiori storie di Boselli degli ultimi anni. Soggetto di Carlo Monni che pecca purtroppo della trasformazione di Manuela, personaggio alla fine contraffatto, per il resto come storia texiana direi che ci sia poco da obiettare. Non con il banchiere Dunlop, nella versione non censurata, impiccato a una quercia poco fuori dal paese con un complice dalla folla inferocita. Tex se ne esce con una battuta e una frecciata alle banche.
  9. ymalpas

    [Tex Willer N. 29 / 33] Sull'alto Missouri

    Storia che procede molto bene. Nuova serie che prende di più rispetto alla serie regolare.
  10. intanto, prese due copie dell'inedito di giugno solo per il "gadget". Striscia ristampata tutto sommato bene (ma si poteva fare anche meglio per la copertina). In edicola le vecchie strisce anastatiche invece delle nuove ristampe raffazzonate ? Io le comprerei (le strisce) anche possedendo già le singole storie: vale per Tex e vale per Zagor. Mentre non compro assolutamente le nuove ristampe che non so a che pubblico mirino: vecchi lettori o improbabili nuovi lettori in erba ? C'è un serbatoio di vecchi lettori che una collezione di strisce anastatiche nuova da edicola da acquistare ogni mese la collezionerebbe. Il primo Tex del 1948, 1949, 1950 in anastica nelle sue strisce originali in contemporanea con le avventure della nuova collana Tex Willer.
  11. ymalpas

    [729 BIS] Agente indiano

    E' un numero che apparterrà alla serie regolare oppure possiamo ritenerlo un numero speciale? Numerazione e impostazione non solo grafica fanno propendere per la Serie regolare, ma andrebbe a sballare la numerazione canonica. Per me resta un'uscita "speciale".
  12. ymalpas

    [729 BIS] Agente indiano

    Beh la copertina è questa, è l'immagine che sarà sostituita non appena sarà resa disponibile dalla SBE quella ufficiale. A me piace, non capisco dove stia il problema.
  13. copertina provvisoria Uscita: Luglio 2021 Soggetto: Mauro Boselli Sceneggiatura: Mauro Boselli Disegni: Maurizio Dotti Copertina: Claudio Villa Un lontano ricordo riaffiora dal passato di Tex… Nel quadro di iniziative per gli ottant'anni della Casa editrice, come per gli altri personaggi bonelliani, anche Tex vedere raddoppiare l'uscita mensile di luglio con una uscita bis, un numero speciale di 114 pagine inedito in cui Mauro Boselli e Maurizio Dotti fanno rivivere per i lettori il momento in cui Tex divenne agente indiano! © Sergio Bonelli Editore
  14. Forse è da molto che non ti è capitato di leggere "I due rivali" ma è scritto chiaramente che il senor Carlos Montoya ragiona solo in termini di "vecchia nobiltà". Leggi Jean Giono "Un de Baumugnes", è solo un esempio tra decine ed è un bel romanzo. In quanto al mio spunto, cioè la prima cosa che il mio cervello ha partorito, i difetti non mancano: il figlio di Manuela frutto di stupro --> vedi la tua "Luna insanguinata". Poi sul tema rapimento vedi --> la stessa "I due rivali"in cui non un bambino ma la stessa Manuela è rapita, o se preferisci una storia di Nizzi --> vedi "Scorta armata" con il figlio di Conchita rapito. Insomma la mia idea sarebbe tutto tranne che texiana. E in più usi l'aggettivo "terribile", un po' troppo categorico e forse anche offensivo. Se va bene a te userò anche io d'ora in avanti aggettivi "sopra le righe" per esprimere il mio dissenso. Secundo: le donne che conosco, poche o molte che siano non sono affari di Carlo Monni, non sono puttane. Ma forse è dovuto al fatto che sono sarde. Dalle vostre parti non so. Anche se qualche stronza mi è capitata nella vita. Stronza e non puttana. Tertio: sono un professore di letteratura, ho una laurea, insegno da decine di anni. Sono un cultore della materia, studio la storia, ciò che non vuol dire che la leggiucchio. Putroppo non ci sono molte possibilità che ci si incontri per poterne discutere faccia a faccia per sapere chi ne sa di più, d'altronde con chi crede che le due torri gemelle siano venute giù perché colpite da un aereo al 50° o 60° piano! Stiamo discutendo di una storia a fumetti. Motivando le proprie emozioni, le sensazioni. Mettere il discorso in termini: non hai capito niente, testa di legno, perchè non sei in grado di capire niente o non hai le conoscenze o esperienze necessarie,non aiuta certo il confronto. A questo punto ve la suonate e cantate da soli. Comunque annata texiana sotto le aspettative. Storia non soddisfacente. Adesso c'è il texone di Ruju. Per fortuna che rimane sempre l'uscita del Tex Willer giovane, quella si da applausi. Sinceri e meritati.
  15. Il fatto che il personaggio sia stato un po' stravolto rispetto a quello inizialmente presentato da GLB? Tutto il resto, compreso l'atteggiamento della ragazza, l'avrei accettato a occhi chiusi se non si fosse trattato di QUESTO personaggio. Mi sembra che per il giovane Tex della nuova serie nella sua avventura in Florida non abbia sbraitato contro il malcostume: non me ne può fregare di meno, anzi tutto sommato mi diverte. Ma sui personaggi ripresi dal passato o li lasci come li hai trovati o li fai evolvere, è quello che ha fatto Boselli con Manuela, però rischi di esporti a critiche, ciò che sta precisamente avvenendo: una parte dei lettori non ci vede nulla di male, un'altra parte (tra cui io) dice "ma come?". Poi non siamo in un forum di educande, messi qui per dire che tutto va bene e che tutto ci piace. Da lettore avrei immaginato un seguito diverso. Manuela ragazza madre di fronte alla rabbia e umiliazione del grande hidalgo Montoya Senior sarebbe stata un'ottima idea di partenza: metti il vecchio che fa nascondere il nipote illegittimamente nato per occultare la vergogna, Manuela chiusa in convento che per caso entra in contatto dopo un paio d'anni con Kit o con Tex, che racconta tutto, con i Willer ora alla sua ricerca del bambino scomparso. E' solo uno spunto, si è scelta solo la via più semplice, quella di giocare sull'evoluzione di una ragazza per me quanto mai improbabile. Una sceneggiatura piatta e già vista.
  16. mi fai troppo ridere !
  17. E invece la dimostrazione che la prossima volta dovrai rispolverare i grandi classici della letteratura romantica invece che consultare i romanzetti della collezione Harmony Sceneggiata da Ruju, non sarei rimasto sorpreso nel vedere gli zombi del senor Cortez e della senora Cortez uscire dalle loro tombe, scuri in volto, sguardo tombale, per sculacciare la discola figlia: è questa l'educazione che ti abbiamo dato, svergognata ? Davvero, a leggere prima la storia di GLB e poi la tua prima parte di questo ritorno, è meglio che torni a occuparmi dei miei cavalli
  18. Ecco un'altra cosa che mi ha spiazzato. Nella storia glboelliana i due giovani erano innamoratissimi e nelle pagine finali in Kit c'era tanta rassegnazione, delle parole sagge e meditate ma anche amare. In questa storia hai (avete) voluto mostrare una diversa Manuela Montoya e in parte anche un Kit diverso. In diversi momenti di questo primo albo c'è l'insinuazione che lei non è più la stessa. Dall'introduzione spoilerante di Frediani ai commenti dei servitori, dalle punzecchiature razzistiche della ragazza al suo tentativo di seduzione ai limiti dello spudorato nell'invito a cena. Non è questa la Manuela Montoya che ricordavo, anche amettendo un'emancipazione sbocciata tutta d'un colpo dopo la morte dei genitori e che ci abbia mostrato il suo vero carattere. Siamo passati da una relazione in cui c'era tanta tenerezza (GLB) a una relazione da saloon con gli odori della camera da letto (Boselli/Monni). Con un Kit Willer che si mette in mostra con le sue piume come un pavone: può farlo con qualsiasi ragazza che incontra per strada ma non con una donna che ha amato profondamente. Questa volta, mi sa che i romanzetti rosa ti hanno fregato: Manuela Montoya era il primo vero grande amore nella vita di Kit Willer, un amore che fu reso impossibile dai rispettivi genitori, quando i due si incontrano di nuovo davvero non può finire così che tutto il romanticismo bonelliano vada a finire in caciara.
  19. Inizio dalla copertina omaggio a ''Il figlio di Tex'' che strizza l'occhio a ''Il ritorno di Lupe''. Se non si è capito vale l'equazione Tex=Lupe : Kit=Manuela. Copertina che è tutto un programma, anche a vedere il ruolo di primissimo piano avuto dal giovane Willer in questa prima parte. Le citazioni non si esauriscono qui. È l'occasione giusta per rivedere Tom Rupert, Paco e la new entry, la figlia Lucinda. Qualcosa mi dice che Boselli la ripresenterà prima o poi. Veniamo ai Montoya. Tolti di mezzo i genitori, ingombranti, ecco Manuela padrona del ranch. Per un attimo ho ripensato alla signora di Rancho Verde della scorsa estate, situazioni simili: Kit=Castillo. Anni fa si discuteva con il soggettista della storia avv. Monni sul fatto che la bella Manuela e Kit avessero consumato un rapporto, anche se uno con le ossa fracassate non è che potesse permettersi di fare troppo il don Giovanni. La risposta fu affermativa. Mi aspettavo la presenza di un pargolo di due o tre anni e di padre ignoto, come motore dell'azione. Mi avrebbe permesso l'accostamento Kit=Carson e Manuela =Lena. E invece ne Monni ne Boselli hanno osato. Il risultato è scontato: nuovo hidalgo pretendente della nuova orfana, più farabutto e minchione del precedente apparso nel numero 214. Da qui un po' stucchevoli i dialoghi sulla nobiltà e il meticciato, soprattutto ora che i genitori sono sotto sei piedi di terra. In compenso se nella prima storia potevamo fare solo delle supposizioni, alla fine di questo primo albo sull'onore della bella Manuela non scommetterei un cent bucato. La presenza di Laurenti giova soprattutto ai personaggi femminili. Boselli ne approfitta per inserire una scena davvero Hot su Tex con la ragazza in lingerie nera che mostra delle curve ragguardevoli. Il disegnatore però esagera, i tratti effeminati finiscono anche per colpire lo stesso Kit Willer. Come stile i disegni mi ricordano un po' Seijas, ma un Seijas svogliato. Laurenti, per quanto mi riguarda, poco adatto a Tex. La storia come soggetto non l'ho trovata esattamente entusiasmante, i due fili conduttori messi insieme con una bella coincidenza in modo particolare. Anche Boselli palesemente sottotono. Ne mi aspetto molto dal secondo albo, solo giusto vedere che fine fa la bella Manuela. Già nel primo albo ne avrei approfittato per inserire qualche indizio che indirizzi la conclusione, speriamo che nel finale non salti fuori qualcosa solo all'ultimo istante, da un cesellatore di intrecci come è Boselli mi aspetto ben altro. Si poteva osare di più. Storia che mi riconcilia - comunque - con Tex, dopo la lettura degli albi di Ruju che l'hanno preceduta.
  20. ymalpas

    [Tex Willer N. 29 / 33] Sull'alto Missouri

    Bellissima storia Bos, leggendola non posso non ripensare al Tex che leggevo quando ero giovanissimo, avventure fresche, un bel Tex, veramente, spumeggiante, ti sei liberato anche di quei passaggi pesanti che nuocevano a certe storie, poche, scritte in passato. Complimenti. Nel mese di giugno rivediamo Manuela Montoya e Lena Parker, in un modo o in un altro le hai fatte ritornare! C'è solo una cosa che rompe le palle, le 60 pagine. Portale a 114 e liberaci dei maxi e dei color Tex!
  21. ymalpas

    [726/727] Il pistolero vudu

    Presa da "New Orleans". L'idea del medaglione è presa da "I quattro amuleti". Il potere degli amuleti è di proteggere chi li possiede. Magia indiana. Proteggere da cosa ? Dalla cattiva magia, non dalle armi convenzionali. Yama scatena gli elementi, Morisco risponde con le sue polveri magiche. Yama è capace di colpire a distanza anche con oggetti materiali, innovazione discutibile di Boselli, ma accettabile, Magia Nera, poi parliamo di Yama e non un pinco pallino come questa strega. Questa interpretazione è tramandata da GLB. Se ora il medaglione amuleto lo sposti dal campo della magia indiana a quella voodoo e ne fai uno strumento capace di contrastare anche le pallottole come autore stai giocando con il fuoco e rischi di bruciarti le mani. Se poi questi poteri li metti nelle mani di una signora nessuno, protagonista di appena 110 tavole, di cui non sappiamo niente, e a lei aggiungi altri poteri come la trasmigrazione dell'anima in un essere vivente con la semplice imposizione delle mani (è una strega non un demone) quando su Tex abbiamo visto qualcosa di simile, ma da vivo a morto, solo con Mefisto e Narbas (e con quante pagine preparatorie da parte di Nizzi per rendere verosimile la situazione!), stai uscendo fuori dai canoni di Tex. Che non è Dylan Dog e stai scrivendo un'americanata e non un western. Rompi il patto con il lettore. E io boccio tutta la storia. Con buona pace dell'amico Monni.
  22. ymalpas

    [726/727] Il pistolero vudu

    Non paragonare I ribelli di Cuba con questa ciofeca. E soprattutto non credere che come lettori noi si sia disposti ad accettare qualsiasi cosa pubblichiate. C'è un patto tra l'autore e il lettore di Tex, implica il rispetto di certi paletti, patto che Ruju ha violato e il come ti è spiegato bene sopra da Diablero. Non sono fatti soggettivi ma oggettivi. La storia sarà anche divertente e qualche lettore avrà sorvolato anche su determinate sequenze, ma se gli altri autori (non parlo di te) continueranno a mandare in edicola storie come questa o la precedente, finiremo per rimpiangere amaramente Faraci con tutte le conseguenze.
  23. ymalpas

    [726/727] Il pistolero vudu

    La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni. Per me il forzare le cose, cioè dare poteri oltre l'accettabile alla strega, è inversamente proporzionale alla qualità delle idee su cui una storia dovrebbe reggersi: se le idee sono buone non hai bisogno di scadere in trovate circensi. Carson posseduto da una vecchia, una Mitla no ? Invece Slash dei Guns e una vecchia megera decrepita, con poteri che Zhenda si sogna la notte. E c'è chi la trova divertente
  24. ymalpas

    [726/727] Il pistolero vudu

    Commentare questa storia, a due settimane dalla sua uscita, non mi ispira più di tanto. Ma dal momento che avevo posto dei quesiti dopo la lettura del primo albo mi sembra doveroso ritornare sull'argomento. Ruju non lo capisco proprio: siamo passati dalla signora storia che è "Guatemala" a questa che è una delle peggiori che ricordi. Peggiori perché ho soprattutto delle difficoltà a vederla come una storia di Tex. Mi metto nei panni di un giovane che si avvicina al personaggio con questa avventura: ne trarrà delle indicazioni che sono false. Le storie di Tex sono altro. Mi chiedo come Mauro Boselli, molto attento a valutare i soggetti, abbia potuto avvallare questo. L'escamotage del medaglione già usato nel texone di Roi. Medaglione che viene fuso di nuovo nel secondo albo: non intercetta più, adesso devia le pallottole. La vecchia strega che si impossessa dei corpi altrui, persino quello di Carson. Ma anche tutte le cose sulle quali sorvola l'autore. Del legame tra la strega e il pistolero, com'è nato, quali sono le motivazioni che li animano, il piegare le arti magiche del vudu a dei meri interessi personali che sono quelli di un sicario, interessato solo al denaro, non c'è niente di malefico in questo personaggio eccetto l'aspetto fatalistico e l'egocentrismo malato. Le capacità della strega che avrei potuto accettare liberamente in una storia "diabolica" che avesse avuto il diavolo e le forze infernali dalla sua, con la comunità cajun adepta del maligno e non guidata a distanza con la paura il vudù che mi sembra tirato in ballo in maniera un po' pretestuosa, tanto per dare colore alla storia. Sinceramente l'ultima parte della storia è talmente fantastica che mi sento di accostarla a quella componente farsesca dell'ultima storia di Kandrax su Zagor, che è stata anche l'ultima storia di quel personaggio che ho letto. Da dimenticare in tutta fretta, cosa che mi era riuscita benissimo in queste due settimane di blackout. Qualcuno l'ha definita divertente: ma abbiamo la certezza che Ruju la volesse proprio così, cioè fresca e divertente, la valutazione positiva di una storia che ha il vudù come tema centrale non è che rappresenti invece la sua peggiore stroncatura possibile?
  25. Laurenti su Zagor è stato un grandissimo, geniale, uno dei miei preferiti. Su Tex stento a riconoscerlo. Purtroppo quello che temevo sembra concretizzarsi: è lo stesso della storia breve del color, tutto tranne che convincente. Ma perché non continuano a fargli disegnare Zagor ? E' al lavoro su quale serie ora ?
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