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TWF - Tex Willer Forum

ymalpas

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  1. ymalpas

    Domande A: Claudio Villa

    Claudio, quale copertina stai realizzando della serie regolare è Se è una di quelle dei fratelli Cestaro, puoi dirci se è con un'ambientazione invernale oppure ambiente chiuso ?Come mai i principali cmprimari appaiono così poco nelle copertine delle storie dove sono presenti ?Ricapitolando:El Morisco : 5 copertine ( 101, 228, 388, 389, 452 )Montales : 2 copertine ( 137, 579 )Jim Brandon : 1 copertina ( 124 )Gros Jean : 1 copertina ( 341 )Cochise : 1 copertina ( 379 )Tom Devlin : 0 copertineNat Mac Kenneth : 0 copertineQuesta è la seconda volta, dopo El Morisco ( 452 ) che disegni un comprimario ( Montales ). Sonm personaggi che svolgono alla perfezione il ruolo da vetrina e il pubblico dimostra di gradire veramente tanto queste apparizioni, ma sembra vi sia quasi paura da parte vostra di mostrarli troppo. Se dipendesse da te... cosa faresti ?
  2. ymalpas

    Il Mercato Di Tex

    INTERVISTA A DECIO CANZIO Decio Canzio è il Direttore generale della Sergio Bonelli Editore. Lavora nel mondo dell'editoria fin dagli anni Sessanta, ma giunge al fumetto nel 1973, collaborando con la Casa editrice Altamira e scrivendo per Il Piccolo Ranger. E' stato curatore editoriale della Collana America (Editoriale Cepim) e della serie Akim. Nel 1976, è al timone della collana Un Uomo un'Avventura, serie cui collabora anche in veste di sceneggiatore; scrive infatti i testi di "L'Uomo del Nilo" e "L'Uomo del Messico", entrambe disegnate da Sergio Toppi. Decio Canzio ha scritto anche per Zagor e Tex 1) 1996-2006... pensando rapidamente agli ultimi dieci anni come è cambiato il fumetto e il suo mondo editoriale (in Italia e/o all'estero)? In questi ultimi dieci anni il mondo intorno a noi (e quindi anche il fumetto) è molto cambiato, come del resto è naturale che fosse. I mutamenti dovuti all'informatica e ad altre (per me) mysteriose tecnologie sono mille e sono sotto gli occhi di tutti. Cambiato poco, invece, è il fumetto bonelliano. E non è una sorpresa. Bonelli è ancorato alla tradizione del racconto avventuroso i cui padri (Salgari, Verne, Grey, Conrad, ecc...) brillano ancora di luce propria. E così facendo la Casa editrice segue moduli culturali collaudatissimi. Giusto o sbagliato? Sono (saranno) i lettori a dirlo. 2) Finito il boom di Dylan Dog si è iniziato a parlare di crisi del fumetto italiano. Ma la cosiddetta "crisi" oggi c'è veramente? In caso di risposta positiva, direbbe che la crisi riguarda principalmente quale tra le seguenti ipotesi? a) l'età media dei lettori b ) il numero di copie vendute c) le idee degli autori d) il coraggio degli editori di fare nuove proposte e) il fumetto come medium Si, la crisi del fumetto italiano c'è. Sono i numeri a confermarlo. Il numero delle Case editrici che hanno chiuso, le tirature, le vendite, le rese. Quest'ultimo dato, forse, più di tutti d' un'idea della gravità della situazione. Riguardo alle cause della crisi, fra i motivi indicati, opterei per il problema della povert? del fumetto come medium. Senza contare tante altre cause. Per esempio, il fermo proposito dei genitori italiani di oggi di introdurre i pargoli all'uso del computer fin dalla più tenera età (a scapito, dunque, di altri investimenti. Come, per esempio, quelli cartacei: libri e fumetti). 3) A questo proposito la recente tendenza (in Italia) di allegare ristampe di fumetti a quotidiani o riviste come va valutata? La tendenza (italiana) di allegare ristampe di fumetti ai quotidiani e periodici va senz'altro valutata positivamente. Abbiamo detto che c'è la crisi, no? E allora combattiamola con tutti i mezzi possibili, anche se a qualcuno certi abbinamenti possono far storcere la bocca. 4) Immaginiamo di andare a cercare un fumetto nel 2016. La prima cosa che mi viene in mente ?... a ) mi vedo andare in edicola come oggi b ) me lo scarico in un qualche tipo di dispositivo digitale mobile c ) mi vedo da un antiquario specializzato Andando a cercare un fumetto nel 2016, la prima cosa che mi verrebbe in mente è di poterlo ancora trovare in un'edicola. Può darsi che sia solo un sogno, ma perchè rinunciare a sognare? 5) Qual è oggi il rapporto del fumetto con gli altri media come cinema, videogiochi? Il rapporto odierno del fumetto con gli altri media (cinema, videogiochi, cellulari, televisione...) è caratterizzato dalla povert? del prodotto fumetto. Non povertà intelettuale, sia ben chiaro, bensì materiale. E' una competizione a handicap. Ma gli ottimisti non mancano: e io sono tra loro. 6) A metà degli anni '80 abbiamo opere come Watchmen o Dark Knight Returns che influenzano schiere di autori. Nel periodo considerato esistono opere (non solo italiane) dall'impatto equivalente o comunque significativo? Visti i risultati degli ultimi dieci anni, non mi pare che ci siano state opere (italiane e non) tali da aver avuto un forte impatto sulle tematiche e sulla grafica del fumetto. 7) Sono ormai quasi vent'anni che i manga vengono pubblicati in Italia. Ci hanno influenzato come autori o come lettori? E in termini positivi o meno? Che i manga abbiano inciso sul mercato dei lettori di fumetti è fuori discussione, ovviamente. Secondo me, è stata un'influenza positiva: come sempre avviene quando ci si apre a nuove culture. 8) Italia / Francia: fuga di cervelli (e matite) o possibili sinergie editoriali per cambiare anche il mercato italiano? Sulla fuga di "cervelli" dall'Italia alla Francia nutro parecchi dubbi. Se ne è parlato molto, è vero, ma credo che si sia concluso poco. E, forse, torme di autori sconfitti stanno attualmente ripiegando in disordine fra quelle valli delle Alpi Marittime che avevano orgogliosamente risalito... 9) Nel 1995 inizia a diffondersi internet come fenomeno di massa. Nel 2001 appaiono nella rete italiana i primi esperimenti di "fumetto elettronico" (nato per il web e non trasposto dalla carta). Nel 2006 la giapponese NTTSolmare dichiara che in un mese vengono scaricati a pagamento nei cellulari "3 milioni di manga digitali". I cosidetti webcomics sembrano però ancora cercare una propria identit? e molti autori sembrano tuttora non riconoscergli una vera dignit?. C'è futuro per questa particolare forma di fumetto? E si può parlare di fumetto senza carta? Per incompetenza su quella materia nota come futurologia non posso pronunciarmi sulla eventualità che possa esserci un futuro per un fumetto senza carta. 10) Le fanzine cartacee dalla incerta diffusione e certissima passione dei produttori sono scomparse. Al loro posto le varie web-zine. Abbiamo perso o guadagnato qualcosa nel cambio? Per quel che mi risulta, il passaggio alle web-zine ha dato più spessore ai dibattiti sul fumetto e ne ha ampliato la platea. Personalmente, per ragioni anagrafiche, rimpiango comunque gli anni della "carta". 11) Internet pone un'altra domanda: quale rapporto tra autori e "forum di discussione"? L' interazione tra autore e lettore non è mai stata così facile e pubblica come oggi. Fermo restando il diritto di ognuno di scegliere la propria politica in questo senso, se doveste consigliare un collega, suggerireste come Clifford D. Simak al neoscrittore Asimov: "Isaac, ora che sei dall'altra parte della barricata non puoi più battibeccare con i lettori sulla pagina della posta delle riviste"? Riguardo ai rapporti tra autorie "forum di discussione", sono sempre stato dell'idea che l'autore debba essere schivo, sfuggente e refrattario ai dibattiti sui contenuti della sua opera. Il libro (o il fumetto) parlano per lui. 12) Uno sguardo al passato. Recentemente è stato finalmente ristampato il Commissario Spada. Ci sono altri fumetti italiani immeritatamente sepolti di cui le ultime generazioni di lettori non hanno potuto usufruire? Considerata la mia età, non posso non essere favorevole alla pubblicazione di antichi fumetti italiani immeritatamente sepolti. Mi piacerebbe, per esempio, un revival editoriale che andasse, grosso modo, dal 1935 al 1942. Mi chiedo soltanto se esiste oggi un pubblico abbastanza vasto (al di là della frangia amatoriale) e filologicamente preparato per accogliere questa resurrezione. 13) Uno sguardo al futuro. Tra i nuovi autori italiani pubblicati negli ultimi 10 anni, salta in mente qualche nome come possibile nuovo Hugo Pratt / Bonvi / Caprioli / Sergio Bonelli...? Sì. Tra i nuovi autori italiani pubblicati negli ultimi anno credo di poter scorgere un futuro Pratt o un Bonelli. Ma non dico chi, perchè per accontentare un paio di amici e collaboratori ne scontenterei un centinaio. 14) 2006-2016... pensando ai prossimi dieci anni che linee di tendenza si possono vedere nel futuro dei fumetti (in Italia e/o all'estero)? Parafrasando un noto magistrato, per i prosssimi dieci anni il motto di noi fumettari dovr? essere: resistere, resistere, resistere. Intervista tratta dal sito: http://www.parodos.it/intervista18. htm
  3. Uno dei meriti sicuramente riconosciuti a questa storia è l'intrinseca originalità dovuta al ruolo di secondo piano in cui è tutto sommato relegato Tex. Mai come in questa storia ( o nella sua omologa "L'uomo con la frusta" ) tanto spazio, a livello di azione, è lasciato agli altri tre pards!
  4. ymalpas

    Galleria Di Marco Bianchini

    Ecco anche il KIT CARSON nella versione data da Bianchini ( ottimo, direi ) Fonte: texwillwer. blog. com
  5. ymalpas

    [579/580] Vendetta Per Montales

    Ho finalmente visto anch'io la vignetta "incriminata" dove Tex "dubita" del vecchio amico Montales. Che ricordo ancora, nella vecchia storia di Nizzi, nel disperato e affannoso tentativo di salvarlo dal plotone d'esecuzione ( nei disegni di Oliveira questo suo fare ne metteva pericolosamente a repentaglio la carriera politica ). Ricorderete tutti l'arringa nel tribunale davanti ai giornalisti della carta stampata... Vista in quell'ottica, è senz'altro una vignetta fastidiosa, ma è senz'altro su questa che punta la SBE per incrementare le vendite. E poi, analizzata con la lente d'ingrandimento, non si può dire che Tex dubiti dell'innocenza del vecchio companero, dice solo che pesanti indizi pendono sulla sua testa, ma non dimentichiamoci che sono sempre parole pronunciate da un vecchio... "FUORILEGGE!" ( numero tre della serie ).
  6. Riprendo dalla discussione "Notizie Flash & Aneddoti Vari Su Tex E I Suoi Autori" il seguente testo che ho postato mesi fa:Tra le copertine galleppiniane ritoccate da Corteggi, figurano "Caccia all'uomo" ( il volto di Andy Wilson ), "Tempo di uccidere" ( il volto di Tiger Jack ) e "La miniera del terrore" ( originariamente era solo un disegno di Galep, al quale Corteggi ha aggiunto lo sfondo, con una tecnica non troppo dissimile da quella usata da Bignotti per le prime cinquanta copertine della serie ).
  7. Dopo il fallimento registrato dalle vendite di Tex nel 2004, il ranger ritorna nelle edicole francesi nel mese di novembre di quest'anno, pubblicato dalle edizioni "Clair de Lune", con dei volumi in formato bonelliano di 200/300 pagine. Il precedente editore era Semic!
  8. ymalpas

    Galleria Di Marco Bianchini

    Un Tex inedito di Bianchini, tratto dalla nuova storia... invernale!!! ( di Tito Faraci )
  9. ymalpas

    Who Is Who

    <div align="center"> Gianfranco Manfredi
  10. ymalpas

    Who Is Who

    <div align="center"> Mauro Boselli
  11. ymalpas

    [579/580] Vendetta Per Montales

    In realtà non è poi così invecchiato, ha solo i cappelli brizzolati, d'altronde di bianchi ne ho anch'io più di uno e con i miei 35 anni ormai prossimi, non posso definirmi un vecchietto! insomma Montales nn è vecchio, è vecchio solo il pelo... Per quanto riguarda il titolo del secondo albo, dovrebbe essere quello al 75 %, ---> il "vecchio" Carlo Monni non ricorda bene... Se cvilla ( o Borden ) legge e vuole confermare...
  12. ymalpas

    [579/580] Vendetta Per Montales

    In una delle vignette c'è un "old" Tex, cosa che naturalmente ci porta a pensare a qualche immancabile flashback!Sulla copertina mi sono già espresso nell'apposito Topic, peccato per il titolo in versione miniatura... con lo spazio che c'è, avrebbero potuto scrivere il nome Montales in caratteri cubitali, cosa che ci avrebbe riportato ai mitici anni 50. Concludo, gettando un'occhiata anche all'altra vignetta, col bel sganassone ( termine ormai caduto nella più profonda desuetudine e indifferenza ) di Willer all'ignoto avversario!P. S. Jack Devil = Tex è Sembra proprio di SI, un nickname un po' lontano dalla tradizione, con quel "devil" ( diavolo ) che mi sembra una delle solite esagerazioni cui cade spesso il peraltro ottimo Boselli. Mi aspetto una buona storia... i disegni di Piccinelli, da quel poco che si è potuto vedere, sembrano favolosi!
  13. ymalpas

    Domande A: Claudio Villa

    @ Cavallo Giallo, risposta da mderatore, El Morisco sarà tra qualche anno in edicola, in una nuova storia di Boselli. Leggi il topic delle anteprime......
  14. Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli Disegni: Alessandro Piccinelli Periodicità mensile: Dicembre 2008 / Gennaio 2009 Inizia nel numero 579 e finisce nel numero 580 Montales, uno dei più vecchi amici di Tex, è ridiventato un bandito. Si è unito all'esercito di desperados del terribile Nacho Gutierrez, suo antico compagno di imprese criminali. Deciso a comprendere le ragioni di quella sua strana scelta e, all'occorrenza, per aiutarlo, Tex cerca di arruolarsi nella banda sotto falso nome. Scoprirà una tragica e tenebrosa storia di morte e di vendetta, sepolta nelle antiche miniere di San Raquel, dove echeggia il lugubre suono delle campane fantasma... © Sergio Bonelli Editore
  15. ymalpas

    Domande A: Claudio Villa

    Claudio, ieri mentre rileggevo la storia, mi sono soffermato a lungo su questa bella copertina. Mi chiedevo quanto conta il realismo e ricordo di averne già discusso in questo thread con te anche in passato. Quando hai disegnato la scure, probabilmente non avevi un modello preciso di riferimento, ovvero un modellino, una fotografia ecc, ma ti sei aggrappato alla tua arte. Quando hai disegnato le foglie dell'albero, hai usato delle foglie "standard" o hai pensato che magari in quella regione degli USA esistono specie vegetali ben definite e che quindi queste dovevano combaciare con quelle che disegni nella copertina è Oppure, il "realismo" conta solo, per esempio, nelle ambientazioni esotiche o desertiche, vedi il texone di Filippucci è Insomma, mi rendo ben conto che una tale ricerca della perfezione porterebbe via molto di quel poco tempo che hai, sfortunatamente, a disposizione. Nell'intervista radiofonica, Sergio Bonelli ha riferito che negli ultimi anni si è cercato di ovviare ai ben conosciuti problemi di realismo che avevano caratterizzato gli esordi della serie. Ma fino a che punto, mi chiedo. Quindi, concludendo, quali limiti ti poni e come è cambiato il tuo approccio nel corso degli anni ?
  16. ymalpas

    Interviste Agli Autori

    <div align="center"> INTERVISTA A MAURO BOSELLI Scuola di Fumetto, n° 30, febbraio 2005
  17. Doudou, questa è la classica domanda che non si può, o comunque non si deve fare. Il misterioso personaggio, apparso nel numero tre, che ritorna dopo sessant'anni in un albo di Tex, è uno dei principali nodi d'interesse della storia e non puoi chiedere ad un autore di rivelartene l'identit?. Scrivi pure un MP a Borden e vedi cosa ti risponde
  18. Grazie per i complimenti al forum ( sempre graditissimi ), in attesa ovviamente di dirti un altro grazie anche per le pagine di Tex che leggeremo il prossimo mese di gennaio. Sappiamo che sei tenuto al più rigoroso silenzio, ma vorrei strapparti lo stesso qualche parola in merito a una storia che risulter? sicuramente una delle più importanti del 2009... le uniche news che girano sul web vedono il ritorno di un personaggio amatissimo da tutti i lettori, Montales, che... Claudio Villa, ci ha descritto leggermente più invecchiato... Possiamo, se si può, parlare di questo fatto che ha incuriosito più di un lettore ?
  19. ymalpas

    Who Is Who

    <div align="center"> Claudio Villa
  20. ymalpas

    Who Is Who

    <div align="center"> Fabio Civitelli e Carlos Gomez
  21. ymalpas

    Who Is Who

    <div align="center"> Un bel primo piano di Bianchini
  22. ymalpas

    Who Is Who

    <div align="center"> Un bel primo piano dell'aretino Rossi
  23. ymalpas

    Who Is Who

    <div align="center"> Una foto di Claudio Nizzi risalente al 2006
  24. ymalpas

    Marco Santucci

    Visto le tavole, davvero belle! Ma non si riesce a guardarle troppo senza pensare a quello che, come lettori di Tex, abbiamo perso. Scusami, sembra una monotona retorica, ma se può bastare a convincerti a ritornare sulle pagine di Tex, anche solo fra un anno...
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