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TWF - Tex Willer Forum

ymalpas

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  1. ymalpas

    Un Paio Di Domande

    Poco ? Fagli vedere una banconota e poi ne riparliamo... Non sono un'esperto ma scommetto parecchie migliaia di euro! Da quel che ho sentito dire i primi numeri della serie TuttoTex sono tutti abbastanza bene quotati così come al loro tempo lo erano anche i Tex tre stelle originali ( e anche ora ). Quanto alla nuova ristampa, trattandosi di numeri ancora disponibili presso l'editore, il loro valkore e di 2,70 euro. Mi fa sorridere la cifra qualche volta sparata ad esempio di 10 oppure 12 euro per il maxi Oklahoma di Berardi del 1991. Se lo ordinate alla Sergio Bonelli Editore ve lo spediscono originale e perfetto a 5,80 euro, se invece lo cercate su ebay... ce ne sono di polli da spennare!
  2. ymalpas

    Un Paio Di Domande

    C'è tanto valore affettivo nel Tex che si compra mese dopo mese con le proprie mani, anche se si tratta di ristampe. Questo lo riconosco anche io. Nel mio caso però, anche quando le compravo, avevo sempre in mente il ricordo degli inediti che, fugacemente, tanti anni prima erano già passati tra le mie mani per poi dileguarsi. In me c'è sempre stato dunque un certo fattore nostalgia che ha giocato a favore di una collezione costa bianca, anche se il primo centinaio non è originale. Infatti confermo: i primi numeri della serie originali non mi interessano minimamente, non gli ho mai avuti, neanche da bambino... e questo basta a eliminare qualsiasi traccia di entusiasmo nel mettermi alla loro ricerca. Come si si chiama questo fenomeno mentale Doc Jim ?
  3. ymalpas

    Un Paio Di Domande

    Noooo... Cochise no! Troppo vecchio! Montales forse... anche lui ha molti cappelli bianchi! Quanto al texone di Buzzelli, se è ben tenuto calcola a partire da un minimo di 30 euro fino ad un massimo di 50!
  4. ymalpas

    Un Paio Di Domande

    Zio Carson sai quanto vale il texone di Buzzelli originale ?Tze! Non lo sai...
  5. ymalpas

    Un Paio Di Domande

    Che ne dite di intitolare il topic "Ristampe o non ristampe?" il titolo attuale stona. Vi faccio una domanda. Mettiamo ( e non è così ) che io abbia il texone numero 1 di Buzzeli nella versione ristampa "stella d'oro". Ora non avendo particolari difficolt? finanziarie, potendo scegliere, ho recentemente comprato l'originale. Ma un semplice lettore di Tex, povero in canna, avendo la ristampa, dovrebbe accontentarsi oppure cercare, col tempo, di sostituirla ?
  6. ymalpas

    Un Paio Di Domande

    I... sette fondamenti del texiano -- DOC --1) Seguire l'inedito in edicola è un dovere.2) Comprare il Texone, il maxi, e l'Almanacco del west è più che consigliato.3) Completare la collezione è un dovere. 4) Avere tutti i numeri "costa bianca" è consigliato. Per farti un esempio, fino a qualche anno fa, quando ancora ero studente universiatrio e non avevo il becco di un quattrino, mi accontentavo delle ristampe. Oggi però tutti i numeri fino al 570, tutti costa bianca ( anche se i primi ovviamente non originali ) li puoi trovare, con un po' di fortuna, a circa 400 EURO. E' una cifra non troppo elevata, che ti permette di avere un'edizione non troppo violentata. Avessi la tua età, disponendo di una certa sommetta mensile, prenderei tutti gli originale dal 300 in su direttamente dall'editore cercando di raccattare gli altri, in discrete condizioni, nei mercatini o altrove.5) recuperare tutti i gadget ( statuine ) è solo facoltativo.6 ) recuperare tutte le pubblicazioni ( libri ) relative al ranger è consigliato.7) il collezionare tavole originali, albetti a striscia, albi d'oro, primi numeri originali ecc definisce quello che è "IL VERO COLLEZIONISTA TEXIANO". E' l'ultimo stadio oltre il quale non si può andare. Dati i costi, per chi non ha i denari esistono diverse edizioni anastatiche, ma non è la stessa cosa.
  7. ymalpas

    Domande A: Claudio Villa

    Nel forum di TWO un utente ha postato un'immagine inedita di quella che è poi è risultata una copertina scartata dell'albo numero 317 intitolato "L'inafferrabile Proteus". Il riportare alla luce dopo tanti anni dalla scomparsa di simili tesori ( se non proprio dal punto di vista artistico, almeno da quello storico-affettivo ), mi induce a pensare che molto del tuo materiale inedito dovrebbe vedere la luce. E quando questo avviene sembra trattarsi quasi di una casualit?, come la tavola che presenta i due pards in versione comica ( comicissima ) pubblicata in un volumetto che io e Daniela ( l'amica Segnalidifumo ) abbiamo pubblicizzato poco tempo fa nella discussione "Tex in libreria". C'è qualche chicca che potremo "aiutarti" a pubblicare ? Seconda domanda. Sto curando la redazione di un lung... hissimo file contenente tutta una serie di interviste agli autori texiani e dato che su di te sono riuscito a raccogliere solo la bellezza di due interviste, mi puoi consigliare ( visto che quando compro... compro sempre a occhi chiusi ) una tua intervista che valga l'acquisto di una data rivista, ormai fuori commercio è Se si quale non deve mancare ? Grazie.
  8. <img src="http://img229.imageshack.us/img229/949/11s1t0jsc6bt2.gif" width="100%">Settembre 1983.
  9. ymalpas

    [135-137] Diablero!

    Posto qui un mio vecchio commento su questa storia. In una caverna sotterranea del vecchio tempio di Esmeralda, il cui pavimento è ingombro di scheletri semisepolti in una viscida fanghiglia verdastra, popolata da schifosi rettili, che emana un orribile fetore ed è ricoperta da una strana vegetazione, crescono fiori neri dal lungo stelo, i fiori della morte? Agghiaccianti ululati animano la notte della sierra dell'hueso rischiarata da una inquietante luna comanche. Tra le rovine si aggirano le ombre dei due diabolici protagonisti di questa storia, la giovane Mitla, bella e conturbante e l'erculeo fratello, il licantropo Guaimas, il DIABLERO! che alla testa di un branco di lupi sono pronti a spargere il terrore tra le popolazioni della sierra. Sono questi gli ingredienti di un classico datato 1972, giusto un gradino sotto i grandi capolavori dell'epoca d'oro. Storia carica di mistero e di magia. Un "Diablero" è un "Diablero" e basta. Nascono già cosi', con la mente piena di cattive cose e il cuore malvagio ! Il Diablero è un avversario da non sottovalutare e la lotta per questo motivo va condotta su due piani diversi, magico ed esoterico l'uno, più semplicemente terreno l'altro, che profuma tanto di polvere da sparo. In una storia che affonda le sue radici nelle credenze superstiziose di questa terra non può mancare ovviamente El Morisco che incrocia qui per la seconda volta la sua strada con quella di Tex e i suoi pards al completo. Ma la Regina della notte è in agguato. GLB si ricorda della "divinazione della lucertola" e attribuisce al piccolo animale visioni profetiche. La lucertola dopo un affascinate rituale può parlare all'orecchio della sua padrona. Mitla ha così la visione dei cinque corvi che volano intorno al capo del Morisco che le rivelano un funesto presagio di sventura. Tex, i suoi pards e il capitano Walson che li accompagna sono degli uomini che vanno fermati e la trama si riduce così in una serie di infruttuosi tentativi che non impediscono a Tex di raggiungere il pericolosissimo "brujo" di Pilares, che nella protettiva intimit? del campo apache, può contare anche sul prezioso aiuto dello stregone Mangos. La Regina della notte fallisce dunque ripetutamente, la luce del giorno forse non le porta troppa fortuna. Ma anche la notte successiva, pur rischiarata dal plenilunio, non può fermare il bene che avanza. Dopo i lupi, fidi alleati, anche il Diablero cade trafitto dalle frecce e dalle pallottole. Tex spazza dal suo cammino tutti i suoi avversari, tutti eccetto uno. Mitla appare all'orizzonte come un miraggio e sembra per un attimo sfuggire al suo castigo. La vediamo ormai sola, che cerca la sua vendetta all'interno del tempio. Ma un opprimente senso di fatalit? incombe su di lei, è una regina senza poteri, che GLB ci rappresenta in tutta la sua debolezza, che scivola inerme lungo i gradini e può essere morsa infine dal serpente che la uccide. Il grido di aiuto al fratello Guaimas che non la può ormai più sentire è uno dei momenti più toccanti, che la umanizzano profondamente. ? un segno del destino che venga uccisa da un altro simbolo del male, perchè la Regina della notte, come il fratello, è un personaggio totalmente negativo, che non agisce spinto da nessuna delle passioni umane, quelle per la ricchezza, il potere o la vendetta, che caratterizzano tanti altri eroi negativi. La sua fine, come dicevo, triste e tragica non manca di commuovere il lettore ma la sua giovinezza e l'incantevole bellezza dei suoi tratti angelici non devono lasciarci trarre in inganno. Se Tex non può macchiarsi del suo sangue, perchè Mitla è donna a differenza di Guaimas, il Diablero, che è soprattutto - bestia -, è significativo che GLB le precluda comunque ogni via di scampo. Cosè quando alla fine della sua lunga caccia il ranger la ritrova, il destino ( o la provvidenza ) ha già compiuto la sua opera. La sua fine, nelle modalit? in cui avviene, è densa di significati. Lungo tutto l'arco della storia Mitla entra ed esce impunemente dai sotterranei... Solo quando ormai dopo la morte del fratello ( sarebbe da studiare la loro complementarietà ) è rimasta sola, il serpente non è più un innocuo animale, bensì l'arma del destino che la colpisce e uccide. La copertina del numero 136 è in assoluto una delle più belle mai realizzate da Galep. Io possiedo sia l'originale che la ristampa TuttoTex e devo dire che non è proprio la stessa cosa...
  10. ymalpas

    Lilyth

    Ho ritrovato questa vecchia immagine che avevo preparato in funzione del sondaggio su Tex e le donne E' una delle rare scene di vita di famiglia, poco prima della nascita di Kit, poco prima della morte di Lylith. Una di quelle scene che fra qualche mese avrà modo di riassaporare, complici anche i disegni di Civitelli ( ho visto l'anteprima di qualche nuova tavola ).
  11. Se è una foto perchè la firmerebbe è Dev'essere per forza di cose un disegno. Comunque grazie a Jim Davis per questi contributi!
  12. Dall'albo "La costa dei Barbari": indubbia la presenza di Tom Devlin. A pagina 58, sotto la famigerata vignetta del "Golden Gate" ce n'? un'altra nella quale si vede la porta del suo ufficio nella quale sta scritto in bella evidenza il nome del capitano TOM HARDING !Dato che a partire dalla ristampa TuttoTex sono state modificate tante, molte, troppe cose, sarei curioso a questo punto di sapere se hanno corretto anche questo curioso errore legato chissà a quali circostanze!Chi ha il TuttoTex o la NuovaRistampa si faccia sentire! Ma se è tuttora nel sito Bonelli qualcosa non quadra nel cerchio.
  13. ymalpas

    Un Tex Davvero Insolito...

    Questa è invece un'altra striscia tratta dall'albo "Grand Canyon" ( testi di Nolitta e disegni di Nicol' ). Cosa c'è di strano? Davvero non lo notate? Tralasciando la ripugnanza di Tex verso qualsiasi tipo di profumo ( spero non il sapone ), l'imputato è Erio Nicol', che per una volta si è lasciato sfuggire dalle mani il pennello, presentandoci un Tex che addirittura... ride! Mai visto nelle pagine di un artista che è da sempre noto per averci dato una versione seria e malinconica del ranger. Per questo motivo l'immagine che vedete sotto non poteva mancare di figurare in questa discussione dedicata all'insolito su Tex!
  14. ymalpas

    Un Tex Davvero Insolito...

    L'immagine che vedete sotto è tratta dall'ultimo albo di Tex, ancora per pochi giorni in edicola: "Sangue in Paradiso". Rientrerebbe di diritto in un'ipotetica discussione intitolata "Horror Tex" se non mancassero letteralmente altri esempi per alimentarla e farne oggetto di discussione. Che dire di più? Rossi e Nizzi hanno mancato di tatto nel presentare i corpi semi-carbonizzati dei due protagonisti della storia: Elia Glendon e Rhonda Carpenter. Davvero discutibile la scelta di impostare il racconto basandosi su questo tipo di inquadrature... Molte volte su Tex abbiamo visto case attaccate dagli indiani e poveri coloni ormai privi di vita, legati ai pali della tortura. Mai, se la memoria non mi tradisce, mai abbiamo visto i loro corpi mutilati e straziati... Sempre delle inquadrature da lontano, sempre ripresi da dietro.
  15. Vorrei che questa discussione diventasse una specie di "pot pourri" non di petali di fiori, ma di immagini e testi un p? fuori dal comune, insoliti...
  16. ymalpas

    Medda, I Perch? Di Una Bocciatura...

    STILE... Scrivere non è mai una cosa facile. Lo è ancor di più scrivere un fumetto come Tex Willer. Si deve possedere oltre che un'ottima capacità inventiva, uno stile di scrittura tutto particolare, che potremo definire semplicemente con un aggettivo: glbonelliano. Per tanti anni è stato uno dei punti di forza di Claudio Nizzi che è riuscito a cammuffare il suo stile, riprendendo e riportando in auge il verbo, un po' offuscato, di casa Bonelli. La scrittura di Mauro Boselli è molto più originale, più ricercata, più moderna. Lo stesso Boselli l'ha riconosciuto in una vecchia intervista rilasciata a uBC, rendendo merito a Nizzi. E' una scrittura comunque quella di Boselli, texiana se non al 100 %, almeno al 99 % ! Che dire della scrittura di Medda è Troppo moderna, poco sciolta, cioè dallo stile un p? ridondante ( vedi la vignetta sotto ) e ricca di luoghi comuni e citazioni. Che su Tex stonano. Il personaggio dello sceriffo Nebraska sembra estrapolato da qualche vecchio spaghetti western magari targato Bud Spencer & Terence Hill. Quanti ne abbiamo visto su Tex ?
  17. ymalpas

    Medda, I Perch? Di Una Bocciatura...

    SESSO, BORDELLI E PROSTITUTE... Due storie, due locations davvero insolite, se escludiamo "Il tesoro di Victorio" ( di G. L. Bonelli ) e il quarto texone di Zaniboni ( testi di Nizzi ). La vecchia prostituta che vedete sopra non è certamente un oltraggio alla morale pubblica, ma basta a indignare qualche lettore fin troppo puritano. Sergio Bonelli è un grande estimatore del fumetto erotico, ma deve cedere all'opinione pubblica scandalizzata dalla presenza di tante donnacce!
  18. ymalpas

    Medda, I Perch? Di Una Bocciatura...

    LA SCRITTURA CINEMATOGRAFICA DI MEDDA... Analizziamo questa sequenza, che è una delle tante che costellano gli albi di Michele Medda. Sarebbe difficile trovarne qualcuna di simile negli albi di Claudio Nizzi o di Gianluigi Bonelli. Ne ho scovato peraltro una nell'albo "Grand Canyon", testi di Nolitta, ma sembra solo un esempio isolato:
  19. 1992. Anno della crisi di Nizzi. Servono delle nuove sceneggiature. Tra gli autori che provano a cimentarsi per la prima volta su Tex, si ricordano Mauro Boselli, Decio Canzio e il sardo Michele Medda. Quest'ultimo scriver? solo due storie di Tex:[ 403 / 405 ] Bande Rivali[ 410 / 411 ] Orrore!Medda si sente poco adatto a Tex. Le due prove non hanno convinto la redazione, che rimprovera all'autore di essersi calato nelle vesti di sceneggiatore texiano con un spirito sbagliato. Un approccio troppo moderno, che ha travalicato determinati limiti imposti da una tradizione quasi cinquantennale. Sergio Bonelli confessa nella posta di "tuttoTex" di aver ricevuto delle lettere di protesta da parte di qualche lettore scandalizzato. In questa discussione vorrei analizzare tutti gli aspetti di una scrittura tanto originale quanto fuori dagli schemi, che hanno determinato una bocciatura forse troppo prematura.
  20. Vita e miracoli di Ho-Kuan. Venduto dai suoi ai missionari di Saskatoon che gli diedero una buona educazione, scapp? da loro a quindici anni per seguire un ciarlatano che campava alla faccia dei gonzi esibendosi con trucchi da prestigiatore... Poi fin° in un circo americano da cui se ne and' dopo molti anni per tornare tra la sua gente, presentandosi agli irochesi come uno stregone capace di strabilianti prodigi ( ... tanto che numerosi guerrieri e cacciatori delle altre tribù accorrevano anche da lontano pur di vederlo e ascoltarlo! ). Ho-Kuan, lo sciamano con il corvo sulla spalla che appare nella mitica Sulle piste del Nord, è in realtà un autentico furbone pieno di trucchi, che sfrutta la sua abilità di ventriloquo e l'esperienza acquisita, per alimentare più che i sogni di ricchezza, quelli della gloria e della fama personale, segnato com'? dalla tragica e bruciante esperienza dell'abbandono. Le sue doti attecchiscono tra l'ignoranza e il fanatismo della sua gente, la sua frustrazione si trasforma in arroganza e ambizione, la sua perfidia si sfoga nel macabro rito delle croci, una strana fusione di cristianesimo e paganesimo che convive in lui dai tempi in cui i missionari lo allevarono, educandolo ma anche sottraendolo al suo mondo. Segnato da una profonda ingiustizia, Ho-Kuan, come Lucero anni dopo, rinnega la religione dei bianchi, senza più riavvicinarsi ad essa, tanto che nel suo aspetto fisico ( vedi il suo abbigliamento e la su fisionomia ) ci appare come un perverso e diabolico monaco ( con le sataniche corna del suo copricapo in bella evidenza ). Per questo motivo anche la sua morte è meno violenta e emblematica di quella di Lucero, lo stregone infatti non è mai stato plasmato nella sua anima dalle idee cristiane che i missionari hanno cercato di inculcare in lui, mostrando precocemente una mente aperta invece al crimine. E' un antagonista di tutto rispetto per il ranger, che emana un aura di magia e cattiveria nel suo ghigno irriverente. Tratteggiato con una grande maestria da G. L Bonelli e graficamente da uno stratosferico Giovanni Ticci, Ho-Kuan è un personaggio unico per la sua atipicit? nella lunghissima saga texiana.... ... tanto che è stata davvero una grave perdita quella che noi lettori abbiamo subito in quel lontano mese di febbraio del 1971!
  21. ymalpas

    Interviste Agli Autori

    Voglio informarvi che sto continuando a trascrivere le interviste nel file word che diventer? PDF. Nessun'altro che si fa vivo con del nuovo materiale cartaceo ?
  22. ymalpas

    Domande A: Claudio Villa

    Complimenti anche per la copertina n° 570 intitolata "Decimo Cavalleria", una delle migliori dell'ultimo periodo. Quando a novembre sarà creato il sondaggio sulla "migliore copertina di Villa per l'anno 2008", sarà un problema sceglierne una. Toglimi una curiosità... La copertina del numero 571 rappresenta un tema della storia di Ticci o di quella di Seijas ( visto che dopo tanti anni ritroveremo una nuova storia che inizia a circa metà albo ) ? Se la risposta è Ticci, visto che hai ripreso la stessa ambientazione desertica ( magnifica ) di "Buffalo Soldiers", ci sarà qualcosa di simile anche nella terza copertina ? Spero che tu possa rispondere a queste domande.
  23. Il progetto esisteva, Sergio Bonelli ne parla nel suo libro "Come Tex non c'è nessuno" ricchissimo di notizie e aneddoti: se non ce l'hai, procuratelo!Perchè è per dare spazio a Kit, che nelle storie di Tex ormai rubava quasi la scena al padre. Ma anche perchè, come giustamente facevi notare, gli eroi "bambini" godevano di uno straordinario successo in quegli anni cinquanta!Non hanno dato vita al "Kit Willer" ma hanno finanziato "Il piccolo Ranger".
  24. Si, il disegnatore era Gamba. Ma da quello che ne so io, non disegn° proprio niente!
  25. La ristampa "TuttoTex è da non perdere... solo per le modifiche che saranno immancabilmente apportate ai disegni. Non manca molto all'uscita in edicola...
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