ymalpas

L'idea è anche buona, il guaio è metterla in pratica, soprattutto parlo dei disegni!!!

Ragazzi perchè non facciamo partire una bella gara, creando delle strisce comiche che abbiano come protagonisti i nostri beniamini ?Volendo si può lavorare anche in due, uno crea graficamente le strisce e l'altro inserisce i dialoghi. Si può lavorare anche con vecchie vignette tratte dagli albi di Tex che preferite. L'obiettivo è quello di creare delle gag comiche, un p? come quelle di Cico su Zagor, che però non superino le tre o quattro vignette. Alla fine, se c'è la loro disponibilit?, potremo chiedere agli autori presenti sul forum ( i fratelli Cestaro oppure Villa ) di premiare la migliore striscia, magari realizzandola graficamente. Certo servir? il nostro massimo impegno se vogliamo invogliarli al lavoro ( noi tutti conosciamo i loro impegni ), ma pensate poi alla soddisfazione che se ne potrete ricavare... immensa!Durata del gioco: sei mesi ( si chiude il 30 maggio ). Buon lavoro e soprattutto ( se siete bravi ) buon divertimento amici !

Nei primi anni cinquanta, anche se oggi sembra quasi impossibile, era veramente difficile reperire in Italia dei libri che trattassero del West e tanto meno ancora delle armi allora usate. Galep e gli altri autori che collaboravano alla realizzazione delle strisce di Tex, si rifacevano per lo più alle immagini di qualche film western che vedevano proiettate in qualche sala dei cinema delle loro città. Un tentativo di classificazione delle armi lo ritroviamo solo anni dopo, nella quarta pagina dell'albo numero 113 intitolato "Tra due bandiere", che vedete riprodotta sopra. In effetti questa avventura, una delle più ambiziose di G. L. Bonelli, vedeva Tex calato in un momento cruciale della storia statunitense, il tragico, drammatico conflitto della guerra civile, che vide contrapporsi gli interessi dei vari stati, ma soprattutto fronteggiarsi i figli di una stessa nazione.

Confermi che la collana di "Repubblica" continuerà dopo il 50 ?Se l'andazzo è questo e si continua così, possiamo dire addio alle speranze di rivederti un giorno sulla serie regolare!!!Acc... maled... unnnghhhh... :censura2:

Le avventure di Tex hanno un preciso riferimento storico: la seconda metà dell'ottocento. L'ambientazione storica delle vicende, secondo i soggettisti, non dovrebbe mai superare gli anni ottanta. Ma in una storia degli anni cinquanta, l'albo è "Satania!", compare improvvisamente un telefono... Qualche anno dopo, in un'altra storia, troviamo addirittura un'automobile: la Ford T che fu costruita a partire dal 1908 e ribattezzata affettuosamente dagli americani col nome di "Lizzie". L'anacronismo storico è intenzionale: gli autori hanno voluto forzare la Storia per esigenze di "spettacolarit? narrativa", sottolineando con l'uso dell'automobile la forza dirompente del personaggio Pat Mac Ryan che la guida! Di sviste temporali e altre stranezze sono costellati tutti i primi albi di Tex. A volte si tratta di veri e propri errori, a volte il ricorso all'insolito è giustificato dall'Avventura, un genere i cui confini con l'irrealtà, per Giovanni Luigi Bonelli, devono restare aperti! Nel primo albo ci viene detto che un'avventura inizia nel 1898, errore che poi è corretto nelle edizioni successive. Pochissima osservanza dei tempi si ravvisa anche nei disegni delle armi, in particolare i fucili, che sono spesso modellli non ancora esistenti! Lo stesso scarso rigore è ravvisabile nella presentazione degli indiani, che non tiene conto delle varie diversit? esistenti tra le varie tribu. Cosè un Navajo può essere facilmente scambiato per un Pawnee. Gli apaches vivono in comodi tepees, le caratteristiche tende a forma di cono tipiche invece degli indiani del Nord America. Sempre di importazione sono anche un numero considerevole di amuleti e nei primi albi addirittttura fanno capolino dalle pagine anche dei variopinti totem! Tutti questi errori, sviste, stranezze, non sono mai contestati dalle generazioni di lettori di allora. Anzi, più si va avanti e più il ricorso all'insolito da parte di G. L. Bonelli si fa sempre più pesante. Dice Sergio Bonelli: "Erano tempi eroici, nessuno ( ne gli autori, ne l'Editore ) immaginava che la saga di Tex sarebbe stata così lunga, e che il personaggio sarebbe diventato così "importante" da essere chiamato un giorno a discolparsi per gli errori di giovent?!". Di tutto questo vorrei parlare in questa nuova discussione, postando altre immagini e raccontando così un periodo irripetibile della storia di Tex. ym

Dall'albo numero 257 intitolato "La pista nel cielo". Non mancano negli albi di Tex come si può ben vedere, riferimenti alle festivit?! Si parla però piuttosto della tradizionale festa del 4 luglio, l'Independence Day, oppure di qualche fiera del bestiame, che immancabilmente da luogo a qualche rodeo ( si veda Il passato di Tex ). Il natale per quanto posso ricordare, non viene mai citato, ma si respira un'atmosfera natalizia nella bell'a storia di Nizzi & Civitelli ambientata in una Boston innevata: Delitto nel porto!

Non ci avevo mai pensato, però non credo sia una buona idea, meglio lasciare tutto alla nostra immaginazione. Poi i riferimenti religiosi sono pochissimi su Tex e non credo che nella riserva navajo si festeggi il natale, dovrebbe spostarsi in una grande città, San Francisco o Città del Messico, Washington o Montreal. Vedrei positivamente una storia cittadina ambientata durante le festivit? natalizie... nient'altro di più su Tex!

Passano il turno: Gruppo 1 ( teste di serie ) - Tesah - Colorado Belle - Mitla - Myra Solano - Donna Parker - Loana - Lupe Velasco - Fiore di Luna Gruppo 2 ( seconde scelte ) - Kathy Dawn - Conchita - Katy Mac Lauglin - Esmeralda - Janet Brent - Satania - Manuela Montoya - Hanaba Gruppo 3 ( terze scelte ) - Dolores - Ella Watson - Lilyth - Mollie Forrest - Helga Barnett - Sahuara - Julie Calvi - Lola Fuente Gruppo 4 ( quarte scelte ) - Marie Gold - Lily Dickart - Liz Starret - Veda Von Kramer - Terry Wallace - vincente spareggio 1 - vincente spareggio 2 - vincente spareggio 3 Sono qualificate tutte le "bellezze" che hanno ottenuto almenodue voti. Sarà presto indetto un sondaggio "spareggio" per stabilire i nomi di altre tre qualificate, da scegliere tra tutte quelle che hanno ottenuto almeno un voto! ym

Acc... speriamo proprio di no!

Niente di strano, non sarebbe la prima volta con Boselli, a cui piacciono molto le "citazioni".

La copertina è favolosa! Credo proprio che finir? nella mia biblioteca. Adesso vedo se è reperibile nella vendita on-line

Discussione sempre più interessante, vorrei poter dare anch'io il mio piccolo contributo, ma sull'argomento non ho proprio nulla da aggiungere... Complimenti per la dedizione ragazzi e grazie.

L'utente GiubbeRosse è un noto burlone, comunque sono d'accordo con lui, in questa storia c'è una vivacit? ( nonostante dei dialoghi pessimi ) che non è possibile riscontrare in altre storie di Nizzi pubblicate quest'anno.

Nel Blog di Gianluca, una caricatura umoristica di Carson, potatoes & steak, che dovrebbe figurare di diritto nella relativa discussione sul forum aperta tempo fa da Due. La segnalo a tutti, molto divertente.

Complimenti Due, discussione molto interessante.

Non posso che ribadirti le indicazioni del medico ( anche lui incallito lettore texiano ): bevi prima un doppio whisky!

Letta solo ieri. Passo subito alla valutazione: 6,5. Positiva dunque. La storia si legge tutta d'un fiato, c'è molto movimento, un'ambientazione insolita ( l'interno della mesa ), qualche colpo di scena. Certo sarebbe stata meglio se scritta con maggior cura. La tesi del soldato sentinella che crede che la guerra non sia ancora finita ( a meno che non retrodatiamo l'avventura al 1870, datazione comunque inverosimile ) non regge. Cosè come il dialogo patetico che si sviluppa non appena scopre la verità. Stucchevole anche il pellegrinaggio successivo all'interno del forte e le rivelazioni di uno sconosciuto, che innescano l'azione del secondo albo. Una curiosità: nella vignetta in anteprima si parla del fratello di Tex Willer! Anche se credo di aver capito di cosa possa trattarsi, aspetto con curiosità di vedere se le mie previsioni sono esatte. In ultima analisi, un albo di Nizzi sopra la media annuale, possibile che si salvi anche la seconda parte e, se fosse così, potremo dire finalmente di aver avuto una storia di Nizzi per lo meno sufficiente a distanza di anni!

Semplicemente stupenda... a ) per l'atmosfera del saloon che siete riusciti a ricreare... Voglio sottolineare l'importanza data ai personaggi secondari, come il via vai del cowboy o l'altro ( Ken ) che consuma il suo pasto, ma anche gli abiti stesi sulle sedie, il fumo, l'oscurit? che avvolge l'ambiente e ci d' una sensazione quasi di "realtà vissuta". b ) la cura maniacale per i dettagli, che sono una gioia per i nostri occhi, oggi non c'è nessun disegnatore, forse neanche Villa, a curarli così bene. c ) il volto di Tex, seppur visto di profilo, che mi sembra sempre più convincente. Mi piace. Insomma si tratta solo di una vignetta, ma l'impressione è che stiate lavorando alla grande e non vedo l'ora di leggere questa storia! Speriamo che possa essere tra le nostre mani per la prossima estate.

Con il voto di ieri, il girone n° 4 ha raggiunto il minimo di votanti che avevo inizialmente prefissato: 20. Come potete notare, il girone è tutt'altro che virtualmente concluso... Vi ricordo che al primo dicembre chiuder? i gironi eliminatori. Chi ancora deve votare si affretti dunque...

Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi Disegni: Miguel Angel Repetto Periodicità mensile: Novembre / Dicembre 2007 Inizia nel numero 565 e finisce nel numero 566 Tex e Carson, inseguiti dagli Apaches, si rifugiano sulla Mesa Serrada. In quel labirinto di canyon e aspre rocce si imbattono in un ufficiale sudista, ignaro del fatto che la Guerra di Secessione è terminata da tempo. Il compito dei due ranger è aiutare l'uomo a tornare alla civilt? e a recuperare la piantagione che gli è stata espropriata... Dopo aver accompagnato John Rickfield a Fort Bayard, Tex e Carson scoprono che qualcosa di terribile è accaduto nel passato dell'ufficiale sudista: la sua famiglia è stata sterminata ad Atlanta proprio mentre lui era sotto le armi. E qualcuno ha ordito un terribile complotto per impossessarsi delle sue proprietà. Qualcuno che farà di tutto per impedire a John di ritornare vivo e vegeto a casa sua? © Sergio Bonelli Editore

Tratta dal blog portoghese, una primissima anteprima del vostro lavoro. L'immagine si commenta da sola...

Ciao Claudio, con quanti medi d'anticipo consegni la "copertina" dell'inedito ( serie regolare ) è In questo momento che copertina stai disegnando ?

A proposito di armi, stavo rileggendo nei giorni scorsi un vecchio saggio dedicato a Tex e veniva ribadito il concetto della loro importanza ( fucile, pistola, pugnale ecc ) nelle copertine di Tex. L'autore dice che compaiono immancabilmente in tutte le copertine disegnate da Galeppini. Devo prendermi la briga di controllarle tutte, nel frattempo ho dato un occhiata alle tue e in effetti ho potuto constatare che sono completamente assenti nelle copertine di ben tre albi: La laguna morta ( 444 ), Catena di omicidi ( 457 ) e Una trappola per Carson ( 502 ). Puoi dirci qualcosa in merito è Sei libero di scegliere se inserirle oppure dipende sempre dalla(e) vignetta(e) che ti mandano è Più in generale, cosa ne pensi della loro funzione nelle copertine di Tex ?Vedere Tex a mani nude che fronteggia un avversario, magari armato di un coltello, è uno spettacolo, ma vedere Tex mentre armeggia con qualche candelotto di dinamite ?... un'emozione!

Buon compleanno Claudio.

Boselli ci diceva recentemente che per ragioni di scaletta ormai è impossibile creare delle storie che non siano multipli di 110 pagine. Far? eccezione in questa programmazione probabilmente quella di Nolitta/Boselli/Ticci, di due albi e mezzo, seguita da una di Boselli/Seijas di un albo e mezzo. Data questa premessa il discorso della continuity delle storie oggi fa per lo meno sorridere. Voglio ricordare comunque due felici esempi del passato:San Francisco/Il tiranno dell'isolaL'uomo con la frusta/Lampi sul Messicostorie consecutive dello stesso sceneggiatore ma con disegnatori diversi, rispettivamente Galep/Nicol' e Fusco/Civitelli. E' una cosa che si è persa purtroppo. Oggi sembra che si lavori col bilancino, due albi una storia, non c'è più fantasia... e non sia detto che questo sia fatto per accontentare i lettori! Della serie... "andate a lavorare!"