Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

ymalpas

Collaboratori
  • Contatore Interventi Texiani

    8408
  • Iscritto

  • Ultima attività

  • Giorni con riconoscenze

    165

Tutto il contenuto pubblicato da ymalpas

  1. ymalpas

    [Color Tex N. 13] Piombo e oro

    Una storia anche per me sufficiente. Ma il tedesco, personaggio filmico, si sgonfia come un palloncino. Il solito compitino adatto a uno speciale fuori serie regolare. Buoni i disegni di Scascitelli.
  2. Resta il fatto che gli autori non dovrebbero abusare di questi stratagemmi. Se si vuole in vita il nemico, trovi il modo di farlo scappare. Con la Tigre Nera Nizzi decide per due volte la via della fuga, poi nella terza storia che debba schiantarsi. Per Jack Thunder Boselli ripete per anni e anni che è morto e sepolto nella miniera, poi lo riesuma e lo fa morire crivellato di colpi. Pensa anche una nuova storia con la Tigre Nera e trova un modo per rimetterlo in campo, dice che ha una buona idea in testa per la storia e sono sicuro che sarà così. Però se mi dite che anche Proteus potrebbe essere scampato dopo che già era sfuggito alle unghie delle belve nella precedente storia, qui tu autore mi stai tirando la manica. Proteus è morto e la cosa non si discute. Altrimenti avresti pure sborbiciato quella decina di pagine di puro riempitivo presenti nel primo albo per fare un finale degno di questo nome e non affrettato come appare. Detto per inciso, questa è la quarta storia con Proteus, una bella storia, ma anche una tipologia di personaggio che, come ha scritto qualcuno prima di me, sembra datato in un fumetto dei giorni nostri.
  3. E' chiaro che Tex solo poco alla volta riesce, malgrado le doti eccellenti del trasformista, ad individuare il suo punto debole: gli occhi. Conosce il volto del vero Perry ma poco gli serve quando l'uomo che si trova di fronte si trucca assumendo le sembianze di un'altra persona. Alla fine però capisce che l'unica cosa che Proteus non può assolutamente cambiare sono i suoi occhi. Nelle pagine finali, quando i due Kit sono indistinguibili, solo gli occhi possono permettergli di dire quale è il figlio e quale il bandito. L'unico modo possibile è quello di usare la barba (lunga) del compagno che ha ucciso. Questo è un evidente errore, sfuggito persino al revisore. Ci vuole poco a farla saltare dal treno in corsa con un coltello piantato nella schiena. Evidentemente il piano contemplava il fatto che lui la eliminasse per prenderne l'identità e la sceneggiatura, per ovvie ragioni, non doveva mostrarcelo. Ma Tex era dietro l'angolo e Kit la figura del beccacccione è solito farla. Beh, sotto il treno forse è finito il vero Kit Willer. Non è che Tex si è sbagliato e ha salvato invece Perry? E se Proteus comparirà in una quinta storia, l'ultima questa volta, non sarà lui a volersi vendicare di Tex, bensì il contrario, sarà Tex a corrergli dietro in dieci stati diversi prima di acchiapparlo (malgrado i travestimenti) e fargliela pagare.
  4. Neanche io vedo commenti al vetriolo, per giunta condivido l'idea che Ticci vada gustato in b/n, siano i colori suoi o altrui. Non condivido l'uscità di Francob a cui chiedo moderazione nei prossimi commenti. Il forum è aperto alle opinioni di tutti e nessun utente deve essere etichettato specialmente quando scrive qualcosa che non si condivide. Il messaggio può essere criticato, contestato, con un altro messaggio BENE argomentato, ma gli attacchi ad personam non sono in nessuna maniera accettabili. Ricordiamoci che Tex è una passione in comune che dovrebbe unirci e non dividerci.
  5. Per promuoverle ed aumentare il volume delle vendite.
  6. ymalpas

    Copertine originali di Galep per Tex

    La copertina del quinto numero della Seconda Serie Gigante "Satania!" Non il solito ritaglio, ma il disegno originale ripreso quasi integralmente e originariamente pensato per il ventesimo numero dell'Albo d'Oro della Prima Serie. Notevoli ritocchi operati da Bignotti che riguardano la parte in basso a sinistra (ridisegna la gamba e parte del cinturone). Una curiosità, la firma di Galep sparisce nel Tex gigante!
  7. ymalpas

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Vorrei chiedere all'autore se in qualche misura avevea preventivato delle critiche riguardo a certe parti di sceneggiatura e in particolare a episodi, secondo me clamorosi, che pure qui sul forum non sembrano aver suscitato particolari echi. a ) lite Kit - Carson con pugni e parole grosse; b ) Kit che si intrattiene con delle (giovani) donnacce; c ) Tex che perdona un comanchero, che seppure involontariamente innesca una spirale di sangue innocente; d ) altri particolari sequenze che ritiene innovative. Sempre all'autore chiedo come valuta il fatto che queste componenti siano passate tutto sommato in secondo piano e se ritiene che, sulla base di questa constatazione, in futuro possa spingersi sceneggiando altre avventure in cui affronta, come dire, .... territori ancora inesplorati e un tempo impensabili. In ultimo chiedo all'autore se scrivendo quelle sequenze abbia pensato a Sergio Bonelli e alla sua ipotetica reazione al riguardo. Solo curiosità e nessun intento polemico, ovviamente.
  8. La storia di cui parlammo alcuni anni fa e di cui non ricordavi il titolo (stavo scrivendo allora l'articolo sui ghost writers per il il magazine). Lo spunto, se non ricordo male, dovrebbe riguardare i galeotti.
  9. ymalpas

    Copertine originali di Galep per Tex

    Questa è invece la copertina del n. 1 della Prima Serie Gigante. L'originale, in cui si notano delle cancellature col bianchetto, in particolare in alto e sulla destra, dove in origine figuravano il titolo e il marchio Tex, sono dovute al fatto che in quegli anni gli originali venivano spediti all'editore francese per la stampa dell'edizione transalpina. La copertina, piuttosto accurata, è del 1954 e risulta essere stata realizzata appositamente per questa nuova serie. Non vi figura, ma al tempo non è una cosa rara, il protagonista Tex.
  10. ymalpas

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Si chiamano citazioni e figurano in tutte le opere letterarie. Il problema che poni è se gli autori di Tex debbano servirsene oppure no, evidentemente dichiarandoti contrario. Il metro di paragone è o dovrebbe essere la lezione glbonelliana. Le espressioni colte, le ricercatezze lessicali fanno parte della cifra espressiva bonelliana ? GLB che mette frasi del tipo "scarto di umanoide" in bocca a Tex in un contesto ottocentesco certo ben lontano dalla robotica quanto è distante da un Boselli che si serve di espressioni come "utile idiota" che passano inosservati a tre lettori su quattro e che vengono colti, invece, con tutta la loro valenza, in questo caso politica, da una ristretta cerchia? Sono in linea di massima d'accordo con te nel dire che il linguaggio su Tex dovrebbe essere semplice e immediato, in una parola popolare, e che certe fioriture linguistiche, specie se tirano in ballo la politica, bisognerebbe pensarci bene prima di farne uso. Ma la citazione in quel contesto andrebbe letta priva ovviamente della sua valenza politica (che ci starebbe come i cavoli a merenda) e il dubbio semmai rimane, e sarebbe più fastidioso, se Boselli non abbia voluto farsi in qualche misura portavoce di lontani echi forumistici che, specie nel forum di TWO, dipingevano il vecchio cammello dui Nizzi appunto come un rimbambito (idiota) e tutto sommato ironicamente utile alla causa (a lui le missioni meno rischiose e le piccole faccende da sbrigare). Ma è un'ipotesi a cui non voglio nemmeno pensare. E il Carson boselliano è talmente lontano da quello che un'espressione come - utile idiota - suggerisce e non è forse questo quello che veramente ci interessa ?
  11. ymalpas

    Copertine originali di Galep per Tex

    Questa è invece la copertina del secondo numero della seconda serie gigante "Uno contro venti". L'immagine è tratta da una vignetta contenuta nel secondo albo. Il ritaglio deriva ancora una volta dal terzo numero della prima serie degli Albi d'Oro, rispetto al quale perde qualche linea dello sfondo. Cambiano anche i colori, in particolare del personaggio colpito da Tex e del terreno; la camicia di Tex da arancione diventa rossa, mentre il personaggio barbuto li manitiene (eccettuato il cappello). Ritocchi minimi alla nuvoletta dello sparo e alla pistola che vola in earia, dovuti a Bignotti.
  12. Come da intestazione, in questa discussione saranno presentate le copertine della seconda serie gigante di Tex, iniziando dalla mitica numero 1. Per il primo numero "La Mano Rossa" si opta per un ritaglio di una vecchia copertina della prima serie degli Albi d'oro (quella del quarto numero) rispetto alla quale i due personaggi sono ruotati in senso orario verso l'alto di circa 45°. I colori sono rivisti per entrambi! Per Tex il pantalone cambia dal classico blu al verde e la cravatta da rossa a gialla. Il completo del messicano, giubba rossa e pantaloni verdi nell'Albo d'Oro, diventa giubba verde e pantaloni marroni nella Serie Gigante. L'immagine si riferisce alla storia di El Diablo, contenuta nello stesso numero, anche se il personaggio non figura nell'albo..
  13. ymalpas

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Noto che i toni continuano ad essere dell'uno contro venti o del due contro cento. Per quanto riguarda Boselli e tutti gli autori della SBE (e no) che frequentano questo forum, c'è un paragrafo del regolamento, che seppur abbastanza sofferto nella sua redazione , qui è legge. Sei tu che devi adeguarti, io continuo a predicare moderazione finché ciò è possibile. Se l'autore ti risponde per le rime è che è stato provocato e attaccato. Ma preferisco un dialogo aperto e aspro piuttosto che sbatterti fuori dal forum alla primissima infrazione, alla faccia della poca tolleranza di cui ci accusi. Penso che tu abbia molto da dire e anche molto da dare a questo forum, finora però il tuo contributo si è limitato alle sole critiche. Ti lamenti di discussioni come quella della 37 serie a striscia, senza considerare che il forum è fatto anche di utenti che sono interessati a questi aspetti. Pretendi che un autore ti risponda quando è evidente che è sua facoltà quella di risponderti oppure no e Boselli è presente sul forum dietro nostro invito e non è che sia bastato strofinare una vecchia lampada per farlo apparire. Date troppe cose per scontato.
  14. ymalpas

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    In che senso le tue esternazioni sono mal tollerate ? Mi sembra tutto il contrario, egregio signor kershaw, sei tu che usi un linguaggio e un tono spesso troppo sfuori dalle righe, compreso il tuo ultimo "illuminati" che dovresti spiegarci bene cosa vuoi intendere, a scanso di equivoci. Se pensi che in questo forum il contradditorio costruttivo sia il dover rispondere alle tue saccenti provocazioni, campa cavallo. E sei anche pregato di mostrare più rispetto nei confronti di un autore che si presta volentieri a rispondere alle nostre domande e a puntualizzare il suo punto di vista di autore e curatore della testata, che è molto simpatico e aggiungo anche molto paziente, perché una cosa è discutere in maniera costruttiva (cosa che tu non stai facendo) e un' altra attaccarlo senza mezzi termini, spesse volte venendo smentito (vedi papagno), per come scrive e per quello che è come persona. Ribadisco il consiglio, leggiti il texone e rilassati, le bosellate da intendersi come demolizione del mito sono tutte nella tua mente poco aperta (alle novità) di vecchio lettore. A volte, aprendo il forum, mi sembra di assistere ai two minutes of hate di George Orwell, ecchecavolo!
  15. ymalpas

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    La frase "utiole idiota" è in bocca a Kit Willer ( a meno che Boselli non l'abbia usata in diversi contesti ma non mi pare), che nel Texone anche nella scenetta con la ragazza si distingue per il suo modo di parlare più elevato. Il problema, a quanto pare, è di natura strettamente politica, essendo la medesima attrribuita a Lenin. Si abbia il coraggio di dirlo chiaramente invece di parlare di anacronismi che su Tex figurano in maniera copiosa. Però ci si appiglia veramente a poco. Questo modo di commentare le storie di Tex era tipico del forum di TWO un decennio fa. Ma leggetevi la storia e rilassatevi.
  16. Nasce a Bologna nel 1965 e tutt'oggi vive nel capoluogo dell'Emilia Romagna, lavorando, ormai da anni, nell'ambito pubblicitario in veste di visualizer di storyboard per diverse agenzie. I suoi studi di grafica pubblicitaria lo hanno portato verso questo mestiere, ma la passione per il fumetto lo spinge a coltivare l'arte della narrazione per immagini, ampliando la sua esperienza acquisita attraverso gli storyboard. Dopo aver pubblicato alcuni disegni sul catalogo della manifestazione Falconara Comics, viene notato da Mauro Marcheselli, curatore di Dylan Dog, che lo inserisce nello staff dell'Indagatore dell'Incubo. Mentre realizza il suo primo albo, nel 2004 gli viene affidata l'opportunità di aiutare a definire graficamente Demian, il personaggio creato da Pasquale Ruju che esordisce in edicola nel 2006, di cui diventa il copertinista. Anche la successiva opera di Ruju, Cassidy, in edicola dal 2010, lo vede realizzare gli studi del personaggio e le copertine di Cassidy. Per Tex ha realizzato una storia di 78 pagine, su testi di Ruju, destinata a un Magazine (forse già quello del prossimo gennaio 2019). Biografia tratta dalla SBE. Benvenuto Alessandro! Grazie per la tua iscrizione nel nostro forum. Parto subito con una domanda retorica: come ti sei trovato su Tex e cosa puoi dirci sulla tua storia ?
  17. Non ricordo, poi, se il Proteus originale avesse oppure le orecchie a cavolfiore!
  18. La copertina originale di Villa. Si nota una correzione non da poco, immagino perché spoilerante. Proteus qui si toglie i baffi e non il trucco.
  19. ymalpas

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Comunque Kit usa la locuzione "utile idiota" a pagina 41 ed è, IMHO, lo dico da sfegatato lecchino, perfettamente inserita nel suo contesto. Mi chiedo che ci sia da chiagnere. Gran bella storia, a ogni lettura guadagna qualche punto. Grande Borden!
  20. ymalpas

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Ho inserito i sondaggi dove potete esprimere le vostre preferenze numericamente!
  21. ymalpas

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Volgiamo l'attenzione alla storia in edicola e non all'autore che l'ha scritta, in quanto persona. Sarebbe già un passo in avanti. Sulle incongruenze storiche e sui personaggi storici fin dai tempi di GLB non c'è stata nessuna preoccupazione di rispettare fatti, persone e date, anzi si denota un'assoluta noncuranza. Solo in tempi recenti c'è stato da parte di chi curava e di chi scriveva Tex una maggiore attenzione alla verosimiglianza, senza mai lasciare peraltro che la realtà storica imbrigliasse la vena creativa. Sono polemiche del tutto prive di fondamento. Sulla seconda obiezione, quella dell'utile idiota rivolta, se non ricordo male da Kit a Carson, non vi ravvedo niente di preterintenzionale, bensì solo la volontà di "offendere" lo zio Kit in modo tale da rendere credibile quanto più possibile il litigio. Il Carson "utile idiota" di Nizzi è stato per anni un rimprovero mosso all'autore modenese nell'altro forum. Il Carson di Boselli mostra proprio in questa storia di essere tutt'altro che il vecchio scemo che le parole del figlioccio descrivevano in maniera teatrale. Però quello che è subito chiaro alla lettura (nessuno dubita che il litigio sia fasullo) diventa motivo di contestazione, mentre le movenze del personaggio in tutta la storia dimostrano tutto il contrario ma sono fatti che non si prestano alla discussione. Kit Willer subisce il fascino del corpo speciale, è ancora giovane e gli risulta difficile dubitare di portatori di stella che dovrebbero essere suoi compagni, si chiama spirito cameratesco, ma non diventa mai succube di Finnegan, personaggio che taluni descrivono di cartone e pure è mostrato sin dalle prime battute come fuori dalle righe (massacro dei comanches, consegna dei prigioniero, cockfight arena, scazzottata di Kit per metterlo alla prova, cena con tanto di racconto drammatico della sua vita, che altro si doveva scrivere ?). Kit Willer non è Tex, va differenziato, è giovane e puo sbagliare, deve "cadere"per potersi rialzare più forte di prima. Il Carson di questa storia è il personaggio maturo, quasi crepuscolare, che si pone delle domande perché conosce le debolezze dell'animo umano, che conosce l'irruenza giovanile di un figlioccio tenuto troppo a freno dal padre. E' uno che le tentazioni della vita le conosce e cui non ha detto di no. Anni fa ci si lamentava di Nizzi che lasciava Kit e Tiger perennemente a sorvegliare la riserva. Qualche buontempone parlava dei due "ricchioni" feliscemente relegati a sollazzarsi nella riserva. Ora Boselli ce li mostra sempre tutti e quattro, a ognuno di loro (eccetto Tex) dona qualche piccolo nuovo tratto caratteriale, per esempio Kit Willer si fa finalmente qualche scopata con una biondina e siamo ancora qui a contestarlo.
  22. http://www.copernicum.it/blog/insetti-dannosi-per-i-libri/
  23. Come dice Virgin, imperfezioni dovute alla rifilatura. Ho un bel numero di libri intonsi e poi rifilati a mano e non sono uno bello spettacolo.
  24. ymalpas

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    La lettura dell'ultimo texone "I Rangers di Finnegan" è interessante soprattutto perché l'autore mette a confronto padre e figlio. I rangers di Finnegan massacrano i comanches del campo di Bisonte bianco ma commettono l'errore di lasciare qualche sopravvissuto. Il racconto di Tuwik, nell'hogan di Aquila della Notte, dove si tiene la riunione con i quahadi comanche, esclude la colpevolezza dei comancheros di Robledo e accusa invece i tutori della legge rappresentati dal corpo speciale di frontiera dei rangers di Finnegan. I pards si dividono. Tex si mette sulle tracce del comanchero insieme al fidato Tiger e lo fa per due motivi: ritiene Robledo innocente e ad un certo punto lo afferma chiaramente e ha una traccia concreta per trovarlo (soffiata dall'amico Silent Foot). Pe il figlio Kit Willer Tex ha pensato a un compito non da poco, quello di infiltrato. Dovrà entrare nel corpo speciale e per rendere plausibile la cosa dovrà fingere di rompere i suoi rapporti con i pards. Carson lo aiuterà montando una piccola rappresentazione teatrale ai danni dei rangers dislocati ad Austin. Cosa succede a questo punto ? Kit Willer è convinto della colpevolezza di Robledo (non la pensa come il padre e lo afferma con decisione a pagina 52 ). Crede Finnegan innocente e interpreterà di conseguenza male la sua parte. Non gli va di fare la spia e ritiene anzi Finnegan e i suoi dei bravi e valenti uomini. Il fatto di non riuscire a recitare la sua parte come la situazione suggerirebbe fa si che dei dubbi crescenti su di lui si insinueranno tra i Rangers che l'hanno accolto nelle loro fila, per fortuna senza troppe conseguenze. Certo c'è da parte di Boselli il tentativo di prevenire un po' l'accusa di spionaggio, Kit Willer spione insomma non si può sentire, ma in realtà in queste prime pagine si opera concretamente un distacco tra padre e figlio e l'autore ce lo fa notare in qualche passaggio successivo che non sfugge all'occhio attento dello zio Carson che da lontano lo sorveglia e protegge. Kit Willer si lascia sempre più soggiogare dall'uomo che dovrebbe sorvegliare. A pag. 135 afferma "Il fatto che Finnegan odi i comanche non è una prova della sua complicità in quel massacro. Il novanta per cento dei texani odia i pellerossa". A pag. 137 esprime malinconicamente il suo desiderio di vivere la sua vita lontano dall'ombra paterna: "Mmm... lo so che è tutta una finta... ma a loro ho detto che non volevo più angeli custodi tra i piedi... e quasi cominciavo a crederci davvero". A pag. 139 si lascia scappare tutta la sua ammirazione per l'efficiente corpo speciale di Finnegan: "Fulmini sono davvero dei tipi in gamba! ... Se sapessero che sono qui per spiarli! ...Mi sento più che mai un verme!" Insomma, la frattura tra padre e figlio sembra farsi sempre più profonda. Kit Carson mette il dito sulla piaga a pagina 139: "Peste e corna! Kit subisce il fascino di Finnegan, non c'è dubbio! Mi vien quasi da sperare che sia una canaglia davvero, cosi che non...". Diverse pagine dopo, a pag. 153 confessa agli amici del suo timore che il figlio di Tex si faccia davvero irretire da Finnegan. E' un Carson davvero pessimista: "Vorrei esserene sicuro!". A tre quarti dell'opera, dunque, la voce di Kit Willer è chiaramente dissonante rispetto a quella del padre. E' un fatto storico, mai nella serie Kit Willer aveva messo in dubbio le scelte del padre e mai aveva individuato in una persona terza (che non fosse uno dei pards) un "modello" da seguire, con così tanto entusiasmo e ammirazione. La parte finale rimette a posto le cose, ovviamente. Finnegan si rivela un criminale, un elemento deviato, indegno di portare la stella. Tex Willer ha visto giusto, il giovane figlio no. Non appena Kit Willer ha modo di osservare i metodi del corpo speciale letteralmente da "no man left behind", metodi poco ortodossi ma così diversi da quelli del padre ( che invece lascia andare a farsi impiccare altrove un comanchero che avevano appena rapito una ragazzina e poi si mostrerà magnanimo anche con lo stesso Robledo), non può non ricredersi e finalmente scherarsi completamente dalla parte dei suoi (siamo ormai arrivati a pag. 200). Ma non è tutto. Per fare in modo che il figliol prodigo ritorni all'ovile senza nessun ripensamento, col capo cioperto di cenere, l'autore deve distruggere non solo materialmente quello che si è configurato come un temibile rivale che ha scavato un solco tra lui e suo figlio. Finnegan, cioè, non può solo morire. Deve morire perdendo anche la faccia, la stima e la considerazione di tutti e in particolare dei suoi, iniziando proprio dal fedelissimo scout Taganas. Nelle pagine finali, infatti, Boselli afferma chiaramente che molto probabilmente nessun tribunale del Texas condannerebbe Finnegan e i suoi. Agli occhi dei texani Finnegan resta un apprezzato tutore della legge, con metodi spicci e efficaci, poco male insomma se qualche volta si è lasciato sfuggire di mano la situazione prendendosela con qualche indifesa tribù di odiatissimi (da tutti) comanches che gli hanno anche stermnato la famiglia. Si badi bene, è una situazione di partenza che lo stesso Kit, più o meno, sembra riconoscere e accettare. Mi sono chiesto, durante la lettura, perché Boselli alla fine della storia infierisse in maniera così spropositata nei confronti dell'antagonista fino a mostracelo codardo e opportunista, elementi caratteriali che non erano mai emersi durante la lettura della stroria. E invece, a pagina 238, quando il Lipan Taganas scegli la morte nel duello contro Tiger non per mostarre la sua fedeltà a Finnegan ma "... per aver obbedito a un capo senza onore" abbiamo la chiusura del cerchio. Kit Willer non potrà più immedesimarsi in un vigliacco come Finnegan. Che le parole di Taganas gli servano da epitaffio, dice Tex insolitamente duro e sprezzante. Quel Tex che può permettersi di mandare un pensione un lupo sdentato come Robledo in Messico, ma che non può tollerare e nulla perdonare a un tutore della legge che si è macchiato di crimini avendo appuntata al petto la sua stessa stella d'argento. Il fatto che quell'uomo avesse irretito il figlio (Tex ancora non lo sa ma forse inconsciamente lo sospetta) narrativamente è un fatto certo non secondario nell'economia di una storia destinata a diventare una pietra miliare nella lunga serie di Aquila della Notte.
  25. ymalpas

    [Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan

    Mi sa che ti sei perso qualche cartonato a colori Ma vale anche il contrario. Se il Texone fosse iniziato con la sequenza dell'Alhambra e solo in seguito si fosse scoperto che il litigio era fasullo, io avrei provato fastidiosa la rissa. Tieni conto poi che l'ipotesi paventata dall'autore è di quelle impossibili da realizzare sul piano narrativo, almeno su una testata come quella di Tex. Nelle storie passate in cui viene simulata la morte di uno dei pards, ovvero prima Kit Willer ("L'uomo senza passato"), poi Tex ("Il presagio") e infine Carson (primo Color Tex "E venne il giorno"), mai al lettore viene in mente che il fatto possa realmente materializzarsi. Perchè nella finzione narrativa ci sono quei paletti invisibili con i quali ormai il lettore abituale ha fatto i conti. Se nella serie esistesse la cosidetta "continuity" qualcosa del genere si potrebbe anche provare, ma dal momento che ogni numero conta per se, questo possiamo tranquillamente escluderlo. La premessa era necessaria. Per il resto lo schema narrativo è più o meno lo stesso di tante storie boselliane. Si parte da un antefatto (incursione di Finnegan nel campo comanche) per mettere in moto l'azione. Tex e i suoi pards devono fronteggiare due avversari (Robledo e Finnegan in competizione tra loro) e si dividono. Tutti i personaggi, dalla loro location iniziale, finiscono per convergere, alla fine della storia, nel covo dell'avversario principale (Robledo) dove avviene il regolamento di conti finale. Una struttura narrativa che ricordiamo per esempio nella storia "Gli schiavisti", in "El Supremo" o ancora più recentemente ne "Il segno di Yama". Questo per dire che non solo GLB (e il suo erede Nizzi) ma anche Boselli lavorano inconsciamente o meno su schemi ricorrenti, che sono di solito invisibili agli occhi del lettore, distratto da tutta una serie di situazioni intessute ad arte nella vicenda tra le quali, per esempio, possiamo ricordare proprio la rissa dei due Kit. La trama è dunque più lineare di quanto sembri, la lentezza di cui tu parli più che altro l'attribuirei proprio al ricorso continuo a personaggi, fatti e situazioni che per cui, come tu dici, ti viene il mal di testa. Ma in fondo, quando io dico che questo texone sembra avere 330 tavole e invece ha lo stesso numero di tavole (più o meno) dell'ultima di Ruju e mi sorprendo della differenza abissale che intercorre tra le due, noi diciamo la stessa cosa. A me il Texone ha pienamente appagato in 220 pagine, per la storia sempliciotta di Ruju in cui non succede praticamente niente, c'era chi tra i lettori che invocava il terzo albo e si lamentava del finale corto. Scegli tu amigo. Lo stesso autore ti ha spiegato che ci saranno altre storie più "semplici" prossimamente in edicola. Chiariamo poi che lo stesso GLB non è che facesse cazzeggiare i quattro pards in ogni quando e in ogni dove. I siparietti restano la specialità soprattutto di Nizzi e ne riflettono la sua esuberanza caratteriale. Restiamo d'accordo che se Boselli ne introducesse di più nelle sue storie sarebbe un gran bene (ma in fondo quelli di Kit con le ragazze da saloon non sono siparietti ? Di questi dovremo molto probabilmnte accontentarci ).
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.