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TWF - Tex Willer Forum

Dix Leroy

Ranchero
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Tutto il contenuto pubblicato da Dix Leroy

  1. Dix Leroy

    Tesah, Mary Gold, Lupe...

    I ritorni di gran parte di queste signore ci sono stati, qualcuno se ne è lamentato, ma forse perché apparse in un periodo editoriale con troppi seguiti, ma non è affatto escluso che a te invece piaceranno. Lupe "oggi" è una benestante possidente terriera, Tesah non sembra invecchiata di un giorno, mentre Lilith, grazie ai suoi avi sembra avere un minimo di conoscenze ultraterrene per interagire col mondo dei vivi. Marie Gold rivive (non del tutto pedissequamente) il suo incontro col giovane Tex, nella testata dedicata alla riscrittura delle origini. Condivido la tua impressione sull'albo cestinato, ma almeno ha fatto rinascere in te la passione Non abbandonate mai i fumetti e soprattutto non buttateli, ma qui penso che siamo tutti di questo parere!
  2. Dix Leroy

    [767/769] Le quattro vedove nere

    Per quanto mi riguarda se non ho storie da leggere (perché non le compro), ho ben poco da scrivere sul forum. Il perché non le compro è arcinoto e secondo me è lo stesso motivo per cui altri non commentano le storie e i commenti alle medesime. Non avendo più notizie di prima mano dalla redazione non ci sono neanche discussioni sugli albi ancora in realizzazione (e qui sicuramente il forum risparmia un bel po' di polemiche e discussioni). Restano le reazioni agli interventi degli altri, che infiammano i diretti interessanti, ma secondo me sono abbastanza noiose da seguire. Confido sia solo un periodo di stanca che potrebbe anche essere generalizzato. Da parte mia le strisce di Tex e Zagor arrivano col contagocce (gli unici fumetti che compro e leggo in questi mesi), per cui anche le mie impressioni non sono poi così impellenti da condividere.
  3. Dix Leroy

    [Tex Willer N.67/70] El Diablo

    Ovviamente io non faccio testo, ma da lettore di Tex da quando ho imparato a leggere e che non aveva nessuna intenzione di smettere di comprarlo ho dovuto per questi motivi: - le collane inedite di Tex sono troppe (e io non sono capace di scegliere cosa si e cosa no. - spesso mi trovavo alla fine di una storia e sinceramente non mi trovavo entusiasta. - in casa non ho più posto e non voglio buttare altre collezioni o scegliere che Tex buttare - dopo mesi di mancati acquisti devo ancora mettermi in pari con gli albi non ancora letti - pensavo di recuperare un "tesoretto" dai mancati acquisti, ma mi rendo conto che li devo spendere in altro e a fine mese mi trovo in bolletta tale e quale a quando compravo Tex.
  4. Modernizzare non significa far sposare uno (qualsiasi) dei pards. Sappiamo bene che un amico sposato non può più fare la vita dello scapolo, anche se questo significa girare per tutta America in cerca di torti da raddrizzare. Modernizzare il west di Tex significa snaturarlo e mettere i personaggi in un mondo che non è il loro. Qualunque cowboy messo davanti alla tecnologia che avanza inesorabile lo rende un perdente fuori contesto. Non è così che vogliamo vedere tramontare Tex e i suoi amici.
  5. Mi metto davanti, così non lo riempite di improperi. Non c'è che dire pard, hai coraggio da vendere, quindi ti ammiro.
  6. Dix Leroy

    [Romanzi A Fumetti 19] Dinamite

    Beh, leggendo gli ultimi interventi mi rendo conto di appartenere al regno animale, quindi ben venga un cartonato con protagonista un cavallo. Peccato che l'ho già letto quindi mi auguro che sia colorato come si deve.
  7. Dix Leroy

    [Romanzi A Fumetti 19] Dinamite

    Comprendo il tuo punto di vista. Io non ho mai avuto un cavallo. Ma credo di non aver mai confidato niente di serio a un amico.
  8. Dix Leroy

    [Romanzi A Fumetti 19] Dinamite

    Secondo me il miglior amico di un cowboy era il cavallo, altro che amico/uomo! L'uomo appena può ti scrocca soldi, ti porta via la donna e ci mette un attimo a spararti nella schiena. Il cavallo intanto ascolta le tue confidenze e non le spiffera a nessuno, beve dal tuo cappello e spesso stramazza al suolo una volta che ti ha fatto seminare quei bei compagnoni che intendevano adornarti con una cravatta di canapa. Non ti scrocca bistecche e patatine alte tre dita, ma una manciata di biada o se non c'è altro erba o fieno secco. Ma guai a non strigliarlo a dovere quando (sempre a causa tua) si ricopre di schiuma umidiccia e puzzolente. Occhei i ferri costano un occhio e qualche volta li perde, ma è un amico, Peste! Io nei film quando sparano ai cavalli azzoppati mi commuovo di più di quando ammazzano la bellona di turno.
  9. Guarda, il tuo rammarico è condiviso da tantissimi, almeno quelli che completarono la raccolta dei volumi, ma all'epoca è stato fatto il possibile e non era affatto scontato, visto che all'inizio l'opera era stata annunciata in 52 volumi. Il pezzo forte della collezione storica erano innanzitutto le introduzioni e il fatto che ogni settimana uscivano 300 pagine di fumetto (una valanga). Non sopportavo lo spezzettamento delle storie (con quei titoli neri a pag. 15) e ovviamente la paletta di colori davvero infelice e monotona, ma ricordo con piacere le serate domenicali in cui non accettavo nessun impedimento alla lettura integrale del volume della settimana. Contraddice quanto ipotizzato prima, ma se la continuazione della collana storica fosse una esclusiva del Bonelli Digital Classic quanti di voi farebbero l'abbonamento? Tra trentanove anni saremo sempre qui, a lamentarci di qualcosa. Chissà se internet ci sarà ancora invece...
  10. I rapporti con il Gruppo Repubblica/Espresso e Sergio Bonelli Editore non mi sembrano così saldi com'era ai tempi della Collezione Storica. Sarebbe più fattibile una collana in collaborazione con la Gazzetta dello Sport, ma a mio avviso se era possibile lo avrebbero già fatto. Magari ci sorprenderanno questo autunno, ma mi permetto di dubitarne. La testata TexClassic (sempre ammesso che le vendite siano floride e non ne sono convinto) è la riproposizione dello stesso materiale visto nella collezione storica, in teoria oggi è la sede ideale per avere tutte le storie di Tex a colori, ma se continua com'è ora vedremo per la prima volta storie a colori mai viste sulla CSAC tra molti anni. SuperTex contiene le storie inizialmente pubblicate sulla Serie Tex Gold di Repubblica e esaurirà il materiale disponibile in più breve tempo rispetto alla Classic (il serbatoio si esaurirà col Maxi "Alaska", a meno che prima ci infilino le storie dei primi 29 texoni) La mia supposizione si basa solo su un mio ragionamento, e sul fatto che colorare le storie costa (il costo non sarebbe più condiviso tra due editori) e comporta moltissimo tempo, pur dando risultati appena sufficienti. Tengo a precisare che i file usati per la collezione storica e la classic sono gli stessi (cambia soltanto la carta e la dimensione). Stesso dicasi per il Tex Gold e il SuperTex e questa non è una mia supposizione, accettatelo come un dato di fatto.
  11. Secondo il mio parere, la collezione storica... ormai è storia. Se la testata regge (vende), l'unico modo per leggere le storie del mensile a colori è su SuperTex, una volta esaurito il serbatoio fornito da Maxi, Almanacchi e Magazine.
  12. Ho trovato anche io questo albetto a una fiera (acquistato assieme a quello che raccoglie la storia di Bonelli/Galep della rapina al treno e all'anastatica del romanzo "Il massacro di Goldena". Storiella dimenticabile se non per il fatto che si tratta del primo Tex a colori e della prima storia disegnata da Uggeri. Ne esiste anche una versione a striscia prodotta da SBE e contenuta nel box Dinamite, anch'essa di modesta fattura. Per quanto riguarda le serie a striscia moderne nella Silver Star c'era l'esigenza di differenziarle nettamente dalle originali altrimenti l'acquirente poteva far confusione (in quanto sono stampate con la stessa carta anzi nello stesso foglio macchina), mentre quella in uscita in queste settimane (anche se in fumetteria non arrivano!), hanno volutamente tolto ogni elemento "vintage", a differenza di quelle dedicate a Zagor che prendono formato, foliazione, logo e grafica di quelle storiche. Ma il bel Tex a cavallo della "Silver Star" poteva almeno rimanere. Una nota sulla copertina del "Campesino", il logo è di Galep mentre il disegno riprende chiaramente una vignetta interna, quindi almeno è da attribuire a Galleppini/Uggeri.
  13. Dix Leroy

    [Tex Willer N.67/70] El Diablo

    Un paio di anni fa queste tre righe avrebbero scatenato un vero terremoto, ma era un'altra epoca, che alcuni rimpiangono e altri molto meno.
  14. Dix Leroy

    Il primo frontespizio

    Perfetto, lo terrò a mente. Ho diverse collane a striscia ma non mi ero mai interessato a quelle di Tex, visti i prezzi, la tanta roba che ho già, e il fatto che censure a parte le storie le conoscevo già. Invece anche le strisce di Tex hanno il loro perché.
  15. Impossibile no, ma potrebbe essere complicato, in fondo Tex (e le altre serie "bissate") mantiene la sua numerazione, mentre questi numeri in più appartengono a un'altra testata registrata. Una strada potrebbe essere di aumentare la foliazione una volta l'anno, ma spesso queste storie si intromettono durante una vicenda in più albi. Una volta ancora mi permetto di consigliare l'editore: per me il posto migliore per ripubblicare queste storie è in SuperTex.
  16. Dix Leroy

    Il primo frontespizio

    Si, Diablero ho letto quanto avevi scritto (in effetti questo particolare non lo conscevo). Io comunque intendevo le due storie che apparvero dopo e restarono anche nelle varie ristampe. Chissà se sulle "Storie Cult" questi episodi sparsi verranno ripescati. A me piacerebbe vedere come finivano quelle interrotte sulla serie albo oro Audace e proseguite su Ragno d'oro che è una delle anastatiche che non riesco a trovare. Anche questi "Tre Marines" cominciano a interessarmi!
  17. Dix Leroy

    Il primo frontespizio

    Non sapendo che erano comunque di Bonelli Sr. ma avendo come unica giustificazione solo queste fantomatiche "esigenze editoriali" io mi immaginai Bonelli arrendersi davanti a gente a mano armata che lo obbligava a pubblicare quei fumetti! Penso che cominciai a sfogliare quelle pagine soltanto dalla decima rilettura, mentre alle precedenti chiudevo l'albo con disprezzo, davanti a un così grave sopruso! Si trattava probabilmente di uno stratagemma per tardare la pubblicazione delle strisce senza dover aggiungere sequenze (cosa che poi in qualche caso venne fatta. Oppure per far cominciare una storia ritenuta importante a inizio volume o al contrario per non far finire una storia dopo poche pagine dell'albo successivo. Queste storielle a tema libero probabilmente venivano dal serbatoio a cui la redazione attingeva per concludere gli albi della Collana Zenith prima che arrivasse Zagor, qualcosa venne usato anche nella Collana Rodeo (penso a "Anubi" o "Voudou").
  18. Dix Leroy

    Il primo frontespizio

    Il frontespizio (da taluni chiamato "Splashpage", termine che non trovo corretto in quanto è un termine americano che indica una vignetta che occupa tutta la tavola oppure due, ma all'interno della storia) appare dal Tex Gigante seconda serie n. 47 intitolato "Le terre dell'Abisso". In tutte le ristampe successive (tranne il classic) accade la stessa cosa. Curiosamente questa novità non coincide con una riduzione del numero di pagine, che rimane a 134, copertina compresa, ma dona all'albo una parvenza di ordine, dando lo spazio che merita all'elenco arretrati. Nel numero 100 il frontespizio viene "pitturato" di giallo mentre il titolo diventa azzurro. Il frontespizio verrà colorato più accuratamente a partire soltanto dall'albo 500.
  19. Dix Leroy

    [649/651] La Stirpe Dell'abisso

    Per il solo fatto che Tex ogni cinque anni festeggia un traguardo inarrivabile perché non accontentarsi di costruire (bene) una storia capolavoro nei dintorni di quella ricorrenza e non dico vivacchiare ma magari semplificare un po' le altre (certe storie contengono materiale per tre oppure per un seguito). Si creerebbe più attesa per l'evento invece di una sequenza di grandi storie però poco riuscite e che perciò si dimenticano in fretta. Lo spreco di energie è pur sempre uno spreco.
  20. Francamente ho letto il primo numero (2 volte), perché come mi succede con altre strisce c'è il pericolo che girando le pagine, se ne "salti" due. Infatti per questo tipo di pubblicazione è d'obbligo prima verificare il numero di pagina e poi passare alle vignette. Confermo che seguire un fumetto con didascalie che tolgono sequenze inutili o chiariscono meglio i passaggi è una cosa fondamentale per il mio modo di vivere l'esperienza. La striscia "dura" cinque minuti perché essendo breve ti soffermi sui disegni (cosa che con la serie mensile non potevo più fare) ma a mio parere accadono più cose in 32 pagine che in mezzo albo della regolare. C'è un inizio drammatico, un rapimento e un arrivo dei pards troppo tardi per porre rimedio. Un riepilogo della storia precedente per collegare fatti e personaggi e il classico "continua". Avevo anche la seconda striscia, ma la cena era in tavola e nelle sere d'estate non leggo, quindi esperienza soddisfacente. Chiaro, non devi pensare che in cinque minuti ti sei "fumato" 2 euro e mezzo, ma ho portato a casa strisce di Roy D'Amy (anastatiche) a due/tre volte tanto. Quindicinale è perfetto. Comprando anche quelle di Zagor le alterno ed essendo le storie semplici riesco a non confonderne le trame mentre aspetto i nuovi numeri. La "Collana Aquila" ha anche il "romanzo a puntate", quindi le storie sono addirittura tre! Ecco, rispetto a ieri ora mi sento di consigliare le strisce a chi ha perso o sta perdendo l'emozione che si deve provare leggendo i fumetti. Fino a poco tempo fa provavo quasi ansia ad accaparrare tutto il materiale di Tex in uscita, sommata a quella di non riuscire a leggere tutto e (a volte) trovando le storie ingarbugliate o troppo lunghe per interessarmi veramente.
  21. Comprate questa sera sia la collana Vindex (1 e 2) sia la collana Aquila (solo n.1). Due prodotti molto diversi pur se con dimensioni simili (ma non uguali!) Liquido subito quella di Zagor che è in linea con le due precedenti collane, seppur i disegni stavolta un gradino sotto. La nuova collana a striscia di Tex è realizzata molto bene, sulla falsariga di quella edita nelle prime uscite dell'anastatica, ma con carta e copertina di tutt'altra qualità. Un piacere da tenere in mano e sfogliare, ma l'aspetto "vintage", almeno nel progetto grafico è del tutto assente (se non nei disegni di Torricelli, che però stavolta appaiono con più personalità e meno "ricopiati" da Galep. Per la storia preferisco aspettare qualche altro albo, ma l'atmosfera che si respira è molto, molto vicina ai fumetti che a me piace leggere. Ovviamente, come da molti ricordato tutto si riduce a uno sfizio per chi se lo può permettere e sinceramente non me la sento di invitare gli amici del forum di preferire queste strisce agli albi da edicola. In fumetteria mi hanno detto che ci sono altri acquirenti e che a loro la cosa piace anche.
  22. Storia del West di Gino D'Antonio. Non occorre fare il giro del mondo per trovare autori che in 100 pagine sapevano raccontare una storia completa con i suoi tempi e il suo ritmo e anche le esigenze editoriali (tranne le scadenze, visto che per 75 uscite ci mise quasi quindici anni). Oppure prendete Watchmen (la serie originale): racconta un universo alternativo mai visto prima e presenta una marea di personaggi. Il libro che raccoglie i 12 episodi è più corto di un MaxiTex qualunque.
  23. E' che nel corso degli anni i lettori (e gli sceneggiatori) si sono abitati a "star larghi". Forse gli unici a pensarla diversamente sono i disegnatori, ma anche qui, se non sei proprio fisso in una testata ben venga una sola storia che dà un guadagno a lungo termine (e meno ricerche da svolgere). Ma io da vecchio cultore degli anni cinquanta alle vicende fiume non mi sono mai abituato, se non per grandi occasioni come "Tra due bandiere" o "Il ritorno di Montales", che non sono certo tra le più lunghe della saga.
  24. Nel 2024 questo è ciò che cerco da Tex. Storie di un albo: se dimenticabili andrà meglio la prossima, se era un capolavoro se ne potrà fare un seguito o raccontarne il prologo se necessario.
  25. E se questo fosse il futuro prospettato negli alti piani? Pur avendo smesso la collezione di Tex, in pochi mesi mi scuciranno quasi metà della somma che spendevo annualmente per il mensile. Il fatto è che avendo pochi albi di piccolo formato e con una storia (spero) semplice e avvincente li avrò spesi volentieri! E neanche mi sento "truffato", tanto da prendere pure quella di Zagor...
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