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Dix Leroy

Ranchero
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Tutto il contenuto pubblicato da Dix Leroy

  1. Dix Leroy

    [774/775/776] Rick Master, Detective

    il periodo classico, quindi non fa una piega. Il mondo nel frattempo è andato avanti, anche in peggio! Comunque anche se presto ho capito che non era il mio genere, Dragonero presenta soluzioni grafiche di ottima fattura, quindi chi vuole un fumetto italiano più moderno lo trova e sempre restando in Bonelli!
  2. Dix Leroy

    [774/775/776] Rick Master, Detective

    Sarà che sono cresciuto "fumettisticamente" con i comics usa, ma il solo pensiero che uscire dalla gabbia bonelliana sia un trauma per il lettore mi spiace moltissimo. Si cerca il pelo nell'uovo nella narrazione, si ricostruiscono a posteriori intrecci e sviste, in molti casi qualcuno riesce a scovare errori nella posizione degli oggetti (o dell'illuminazione della scena) tra vignetta e vignetta e poi non si capisce qual'è quella successiva se non rientra nello schema. Scelte grafiche effettuate con tranquillità dai grandi cartoonist da più di mezzo secolo farebbero inorridire e mollare la lettura a un lettore che però riesce a comprendere le citazioni dotte dello sceneggiatore? Comprendo benissimo che Tex è il fumetto classico per eccellenza e deve mantenere dei punti fissi (anche a livello di narrazione), ma almeno per gli albi speciali qualche eccezione si dovrebbe permettere, soprattutto se è il disegnatore a beneficiarne. Ora comprendo le scelte di alcuni cartonati (gli esempi che ha mostrato Borden), è il fumetto franco-belga. Ecco, le mille vignette francobollo a me annoiano ed è per quello che presto ho mollato la collana. Ecco un esempio di doppia tavola (impossibile su Tex), ma che il comune lettore internazionale non ha nessun problema a seguire: https://www.clipstudio.net/wp-content/uploads/2020/05/0118_004.jpg Pensato dopo aver postato: un lettore di cento anni fa avrebbe preferito la vignetta senza testo e trovare i dialoghi scritti in carattere Times sotto il riquadro. Io quella roba lì non l'ho mai potuta soffrire, perché prima vedevo cosa succedeva (era inevitabile) e poi dovevo leggere quello che si erano già detti. Ma nel cinema del muto era esattamente così!
  3. Dix Leroy

    [776/777] New Hope

    E' tutto vero, siamo stati abbagliati dal frizzante prologo (e dai bei disegni, soprattutto dal "trucchetto" di poter vedere particolari finissimi grazie alla lavorazione digitale). Ma almeno era una storia corta.
  4. Dix Leroy

    [776/777] New Hope

    Si preannuncia una storia che sarà difficile lasciare in edicola nel suo proseguo. Al contrario della precedente (che ancora non ho la forza di cominciare ed ero tornato in edicola apposta!) un grande ritmo con sole sette pagine di ambientazione che spiegano tutto quel che c'è da sapere al momento, con i dialoghi (finalmente!) tipici di un bel film western e non di un mattone per letterati. A pagina 8 per Tex e Carson è ora di rimettersi in azione, dato che comunque già avevano "lavorato" prima che noi lettori fossimo invitati alla fiesta. Disegni mostruosi in senso buono, con una definizione nei particolari anche quando i personaggi sono raffigurati da lontano, quasi da osservare con lente di ingrandimento, dando anche lustro alla qualità di stampa, a volte vituperata e invece mai così netta come in questi ultimi tempi. Stona il fazzoletto nero di Carson, che non ne indossa uno da quando ai pennelli c'era Giolitti. Un grazie infine a Gianfranco, per questo ultimo regalo: mi impegno a acquistare anche questi albi, in suo onore. Non tanto convinto della copertina del 777, con tronchi e rami degli alberi sistemati "apposta" per mostrare i pards come in una vecchia cornice per fotografie, ma stavolta riconosco di essere troppo schizzinoso.
  5. Dix Leroy

    Cosa vorreste in regalo?

    Una bella copertina, una storia sensata e divertente da leggere, bei disegni e bei colori. Una volta non ci serviva altro e con un po' di impegno potrebbero riuscire anche a farlo.
  6. Dix Leroy

    Tex Collezione Book

    Continueranno a chiederci 6 euro, fino al prossimo aumento!
  7. Mettiamo nell'equazione che anche la Rotolito S.p.A. non è certo la Zecca dello Stato. Può essere che la "colpa" sia imputabile proprio a loro: per assicurare una qualità costante di tutte le copie si preferisce aumentare il contrasto delle immagini piuttosto che cercare la vana perfezione rispetto all'originale (che comunque non hanno disponibile durante la stampa).
  8. C'è un chiaro intento di contrastare l'immagine ed è voluto. E' una scelta precisa non dovuta a limitazioni del sistema di stampa. Si può mandare in edicola una immagine quasi identica all'originale, ma si preferisce scurire le zone scure e schiarire le zone chiare.Il risultato (comparando l'originale) è un bel pugno nell'occhio.
  9. Dix Leroy

    [354/357] La Congiura

    Carabinieri, altrimenti se la prendono. Comunque anche in Don Matteo, da un paio di stagioni il protagonista non c'è più, e successe anche nella serie dell'Ispettore Tibbs. A volte basta che i casi siano risolti, importa meno da chi.
  10. Il primo bozzetto, senza ombra di dubbio. Spero venga recuperato in altra occasione. La seconda scelta come dice Dario fa pensare a Kit Willer con Tex e Carson. Ancora una volta la moderna caratterizzazione grafica di Arkansas Joe crea problemi. Il bozzetto poi scelto è un bel disegno, ma non è una copertina efficace.
  11. Dix Leroy

    Tex Collezione Book

    I collezionisti vivono varie fasi e non tutti pensano alla stessa maniera. A me gli spillati in prima stampa ammuffiti, di varie dimensioni e che neanche vanno toccati altrimenti si sbriciolano fanno una pena immensa. A metà anni ottanta riempivo i buchi in collezione di TuttoTex perché consideravo i Tre Stelle come "farlocchi". Poi ho sostituito tutto con ristampe anni settanta "messi bene".
  12. Dix Leroy

    Tex, il mio supereroe.

    Un esempio. Grande Johnny!
  13. Dix Leroy

    [774/775/776] Rick Master, Detective

    Ho provveduto a "seccare" i dialoghi delle prime due pagine, sulla base dei fumetti che leggo abitualmente. E ancora così è troppo verboso. "Sulle tracce dei rapitori del figlio di un senatore, Tex e Carson giungono a Los Angeles, da dove è partita la lettera che conteneva il lobo del ragazzo. Sventando una rapina, scoprono che gli aggressori appartengono alla medesima banda. Intanto a San Francisco, il detective Rick Master assiste due clienti: Miss Dutton, a cui hanno rapito il fidanzato e Ming Long, capo di una tong, organizzazione che però gli ha rapito la figlia. Sul corpo del sicario ucciso Tex scopre un indizio che lo porta in una rinomata sartoria della città… “Ecco… aveva uno sguardo come il vostro….” “Gran Putifarre, questo ci paragona a…” “Fa’ silenzio! E non li avete più visti? Pensateci bene!” “Purtroppo no, non erano di Frisco” “Al diavolo… era la nostra unica traccia” “Io… credo che uno di loro portasse le nostre giacche” “Ne sei sicuro, ragazzo?” “SIcuro? Sono solo il garzone, ma conosco quello che vendiamo!” “E dove l’hai vista?” “Ho fatto un paio di visite al “Four Aces”, l’ho vista lì!” “Che diavolo ci facevi in quel postaccio? Ecco perché dormi sul lavoro!” “V…Vede Mister Nicoll, laggiù lavora una ragazza che…” “Lascia perdere Jim, e dimmi di quell’uomo!” “E’ un gambler! Non conosco il suo nome ma lo trovate sempre là!” E i disegni sarebbero più valorizzati, comunque un paio di vignette le avrei tolte.
  14. Dix Leroy

    Come rilanciare Tex?

    Un paio di settimane fa ho COMPRATO il mensile di Tex: non è un evento perché l'ho fatto regolarmente per quarant'anni, ma effettivamente era un po' che non succedeva. Dopo qualche giorno lo scrittore della storia (comprensibilmente curioso di ricevere quello che oggi si definisce "feedback") si è un po' lamentato di non aver ricevuto abbastanza commenti positivi (anche se io non ne ho visto proprio nessuno negativo). In effetti se persino io ho preso il fumetto era auspicabile che la sezione dedicata si riempisse presto di pareri e giudizi rispetto alle storie precedenti. Ebbene ho preso in mano il fumetto e ho provato a cominciare l'avventura... e dopo una ventina di pagine già mi ero distratto! Fin da subito ho cominciato a contare le vignette di troppo, le scene che potevano essere interrotte, immaginare una didascalia che riassumesse la sequenza... Eppure tutto si era svolto in un numero di pagine oggettivamente corretto! Ammetto di non andare "al ritmo" del Tex di oggi, neanche quando mi impegno e vorrei "starci dentro".
  15. Dix Leroy

    Come rilanciare Tex?

    Hai detto niente, in sette righe rivolti Tex come un guanto, rispetto a come esce oggi!
  16. Dix Leroy

    Come rilanciare Tex?

    Il problema del classic (ovviamente per uno che non conosce la storia della pubblicazione) è la perenne scritta "continua" al piede di pagina 67. Si rende conto di assistere a una "telenovela avventurosa" ed è facile che desista, a meno che lo stile desueto, la forma del lettering incostante e la colorazione piatta e noiosa non facciano scattare una scintilla di passione. Il "lettore occasionale" (probabilmente oggi estinto) credo sarebbe più attratto dal nuovo corso del Classic Zagor.
  17. Dix Leroy

    Come rilanciare Tex?

    Qualche anno fa ho chiuso con i Tex inediti perché con troppe uscite semplicemente mi ero stufato di leggere fumetti. Poi mi sono accorto che mi ero semplicemente stancato di leggere fumetti nuovi e ho provato a rileggere qualche vecchio albo. Ora ogni sera mi leggo una striscia: dopo aver smesso con l'anastatica di Zagor (che comunque non avevo mai letto) ora sono gasatissimo con le strisce del Sgt. York e inizio domani la terza serie, la prima in formato striscia. Roy D'Amy con le sue strampalatissime cronologie e versioni davvero alternative dei personaggi storici...
  18. Dix Leroy

    Come rilanciare Tex?

    Non so dire se il campione usato fosse attendibile, ma uno youtuber (se volete e se è permesso potrò dare il link) ha di fatto intervistato i suoi figli in materia di fumetti: a parte che nessuno dei fumetti presi a campione passa davanti ai videogiochi o il cellulare, i marmocchi hanno sentenziato che un giornalino tipo Diabolik, ma a colori potrebbe essere interessante. I vecchi comics books sono colorati ma troppo difficili da leggere, i manga hanno disegni più interessanti e si leggono meglio mentre i poveri bonellidi in ogni caso all'ultimo posto. Non è neanche per le troppe pagine (un fumetto giapponese ne ha di più), ma sono i personaggi non in sintonia con loro, i dialoghi infiniti e prolissi e anche il lettering troppo piccolo. Spaventa moltissimo la serialità (le storie non finiscono mai e a quanto pare anche i personaggi non dovrebbero essere eterni), e il numero della collana ha il suo perché dall'allontanare i giovani lettori. Avessi preso in carico la collezione di mio padre (che era pure incompleta) con quasi ottocento albi avrei sicuramente letto qualcosa e poi rinunciato! Il colore è a volte importante a volte no. Una pagina a colori è più semplice da visualizzare e rende subito indivuabile la parte da leggere.
  19. Dix Leroy

    [300] La Lancia Di Fuoco

    Mi sono spiegato male: ho plastificato la copertina. La cartina è nella terza (che allora era cartoncino grigio ruvido.
  20. Dix Leroy

    [300] La Lancia Di Fuoco

    Soggetto e svolgimento a parte a me questo volume ricorda giorni più sereni e provoca tanta nostalgia per questo tipo di Tex. Le tavole, ognuna appunto impreziosita da un particolare diverso dalla solita struttura e appunto i colori nel forse ultimo esempio in cui la tavolozza era varia e fantasiosa. Non dimentichiamoci della cartina alla fine, con i luoghi in cui si snoda la vicenda che rende questo albo davvero unico. La mia copia lo è ancor di più dato che l'ho plastificata già al tempo dell'uscita.
  21. Dix Leroy

    Bianco e nero o colore?

    Avendo cominciato la mia avventura di lettore di fumetti con i Topolino tutto colore e gli albi Bianconi con alternanza tra pagine a colori e in bianco e nero, i volumi di Tex erano molto più avvincenti nelle trame e nei bellissimi disegni, ma a parer mio alla lunga deprimenti per la cronica mancanza di colore. Una gioia per gli occhi soltanto i due numeri centenari che al tempo ogni tanto era obbligatorio rileggere. Ricordo perfettamente il giorno in cui vidi in vetrina il volume "Tex e gli indiani" che riproponeva a colori l'avventura contro la malvagia Zhenda e le giornate intere passate e lustrarmi gli occhi tra vignette ingrandite e il tanto agognato technicolor. Personalmente (ma qui dentro sono forse l'unico a pensarla così) ritengo che qualsiasi disegno in realtà possa essere colorato, certo c'è il colore che arricchisce l'esperienza (i primi cartonati e almeno SuperTex, Tex 200 e 300), quella che altera in modo significativo in meglio la tavola originaria (i colorTex storie brevi o i romanzi d'autore) e quello che invece li svilisce (Collezione storica a colori e derivati, compresi i nuovi cartonati da libreria). Il libro "Tex contro Mefisto" in edizione costa arancione Cepim è un vero film a fumetti. Rileggerlo sulla gigante per me perde molto.
  22. Dix Leroy

    Tex Collezione Book

    Concordo con Enrico, una copia anastatica deve avvicinarsi quanto più possibile all'originale di riferimento. Ogni abbellimento, correzione o miglioramento ne pregiudicano l'efficacia. Una riproposizione riveduta e corretta, stampata su carta di pregio, con copertina e rilegatura adeguata è una riproposta, non una anastatica. Si tratta come ho già detto di due prodotti profondamente diversi e non si discute che uno sia migliore dell'altro o che a molti le anastatiche lascino del tutto indifferenti o non piacciano proprio. Tante volte purtroppo operazioni dette "anastatiche" da parte di volonterosi piccoli editori si sono rivelate delle totali delusioni, per cui a molti vola la mosca al naso nell'approfondire o discutere sull'argomento e li capisco, mentre per i profani è sempre meglio puntualizzare per evitare fraintendimenti.
  23. Dix Leroy

    Tex Collezione Book

    Certo, ma per avere una edizione inappuntabile occorrerebbe prendere quanto più possibile dagli originali e quanto meno possibile dalle strisce stampate e "mischiare" sapientemente per ottenere la tavola come appariva in origine. Non è impossibile ma di certo è molto laborioso e sempre col rischio di combinare pasticci. La casa Editrice col tempo ha realizzato una versione "definitiva" peraltro già propinata varie volte, quindi una ristampa come dici tu è compito che aspetta a licenziatari per collane autorizzate ma non ufficiali, tiratura ridotta e costo maggiore. La soluzione più semplice (assemblare le scansioni usate per l'anastatica) non assicura la pulizia del disegno e dei testi perché proviene da un albo d'epoca, con tutte le problematiche relative. Un albo anastatico presta attenzione a come appariva la copia stampata di riferimento, non gli originali di partenza.
  24. Dix Leroy

    Tex Collezione Book

    Se notate la gamba di Tex a destra essa continua nella piega della copertina e si vede pure uno spicchio di stivale ( dettaglio completamente assente dal disegno a china e le altre versioni). Per quanto artificioso lo ritengo un tocco di classe per non interrompere il disegno e dare alla copertina un margine di errore nel confezionamento.
  25. Dix Leroy

    Tex Collezione Book

    Nonostante io sia sempre critico (qualcuno dirà saccente) con le iniziative Bonelli, la "finta copertina" che reclamizza l'edizione speciale lasciando quella "vera" intonsa da strilli e bollini è unica nel panorama almeno fumettistico. Grande rispetto per l'acquirente e il collezionista.
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