
Dix Leroy
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Quelle poche volte che parlo con persone che non sono più lettori di fumetti (gli altri sentenziano che non è "normale" per un adulto comprare cose da ragazzini e se non mi vergogno della cosa almeno che non ne parli in giro), si meravigliano che "esca ancora Tex!". Sarebbe come dire che al cinema escano ancora film con Stanlio e Ollio, con altri attori che interpretano gli attori originali. Cosa che è anche successa, ma per uno di quelli che adesso chiamano "biopics". Tex ha fatto il suo tempo... da tempo e se la casa editrice si ostina a puntare tutte le carte su di lui è perché gli altri personaggi non sono alla sua altezza, e andrebbero pensionati pure loro! Quindi finché la cosa regge, tanto meglio. Poi è il caso di chiudere in bellezza e non pensarci più. Ottant'anni di uscite ininterrotte non è una cosa da tutti.
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Si può condividere il tuo pensiero, ma ricorda che la "confezione" è tanto, anche se per TE conta poco. Poi, con tutti i paletti che (giustamente) metti per scrivere una storia di Tex, la tre quarti degli sceneggiatori odierni daranno forfait, perché non sono incentivati. Ma non è un problema degli scrittori moderni, sono veramente pochi quelli che accettano e soprattutto sanno mettersi nei panni dell'autore originale. Penso che il ficcar dentro la "storia vera" nelle storie immaginarie sia anche un ultimo appiglio per trovare ispirazione, ovviamente lo stesso vale nel ritirar dentro personaggi del passato editoriale. Nello specifico l'epopea reale del West è una passione di Boselli, quindi è perfettamente comprensibile, anche se come lettore, preferisco Tex inserito in un western di fantasia com'era agli esordi. Poi quando una storia è pensata bene, ha i ritmi incalzanti e dialoghi azzeccati, può tirar dentro qualsiasi delle cose che a te non piacciono e risultare un fumetto di Tex godibilissimo.
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Occorre prendere in considerazione una marea di cose, non ultima che i lettori di Tex hanno varie opinioni (e quello che va bene a me provocherà lo sdegno degli altri e viceversa). La collezione storica, oltre che essere oggettivamente colorata "al risparmio" è a tutti gli effetti un libro settimanale. Raggiungere le storie del mensile è solo questione di tempo, ma poi per proporre storie inedite dovrà perdere quasi tutte le sue caratteristiche (periodicità, numero pagine, forse addirittura peggiorare la qualità della colorazione!). Il formato più grande, la carta più pesante, come detto prima i colori noiosi e piatti erano i motivi principali per cui mi fermai molto presto nella collezione (i 52 volumi promessi al varo), mentre per molti altri la possibilità di avere 300 pagine a colori ogni settimana per pochi spicci era una occasione imperdibile e all'ultima uscita a molti venne un grosso magone. Gli smilzi fascicoli della collana "Tex Willer" invece furono per me la spinta a iniziare la serie, smentito molto presto dal fatto che le storie erano sempre lunghe, solo che diluite in più mesi (che è il principale motivo per cui mi sono disaffezionato se non al collezionismo almeno alla lettura del fumetto). Imitare il più possibile lo stile del creatore per avvicinare le nuove generazioni? Bonelli si rivolgeva ad adolescenti (parola che forse neanche era conosciuta all'epoca) nati tra le bombe della guerra e i duri anni della ricostruzione, un pubblico molto diverso dagli ammiratori dei trappers (nel senso di cantanti trap), ossessionati dai social network che si spostano in città in monopattino con cuffie che isolano dai rumori esterni e scrupolosamente senza luci di posizione o per illuminare il tragitto. La soluzione se ci fosse realmente sarebbe già stata attuata. Temo che Tex debba tener duro e sperare che i vecchi vivano più a lungo possibile. L'unica speranza è che i futuri figli di questa generazione schifino le abitudini dei padri e riscoprano quelle dei bisnonni... Per conto mio una collana del Tex ma fatta come le nuove strisce di Zagor (in uscita due volte al mese) sarebbe il massimo. Lo stile di scrittura ne gioverebbe moltissimo in termini di ritmo e numero di cliffhangers e in più Il formato della striscia è quello dello smartphone. Un qrcode esclusivo per ogni albo acquistato (a questo punto incellophanato) darebbe anche diritto alla versione digitale, ma so già che i forumisti lascerebbero un Tex così in edicola. Però sarebbe bello sentire un vero "giovane" a riguardo.
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Interviste a GL BONELLI e GALLEPPINI
Dix Leroy replied to ymalpas's topic in La Serie e i Personaggi
Kerry il trapper, apparso in appendice alla Collana Araldo (Il comandante Mark, insomma). Strano forte e completamente fuori contesto se non per il periodo storico. In una delle ultime storie il personaggio principale della testata appare come "Guest star" anche per giustificare un po' la presenza di questo singolare fumetto. Mi piacevano i disegni di Bianchini. -
L'ho pensato all'epoca e lo penso tutt'ora: Gli Uomini Giaguaro è stata scritta unicamente per garantire l'uscita puntuale del mensile. Una situazione di emergenza e nulla più.
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I ritorni di gran parte di queste signore ci sono stati, qualcuno se ne è lamentato, ma forse perché apparse in un periodo editoriale con troppi seguiti, ma non è affatto escluso che a te invece piaceranno. Lupe "oggi" è una benestante possidente terriera, Tesah non sembra invecchiata di un giorno, mentre Lilith, grazie ai suoi avi sembra avere un minimo di conoscenze ultraterrene per interagire col mondo dei vivi. Marie Gold rivive (non del tutto pedissequamente) il suo incontro col giovane Tex, nella testata dedicata alla riscrittura delle origini. Condivido la tua impressione sull'albo cestinato, ma almeno ha fatto rinascere in te la passione Non abbandonate mai i fumetti e soprattutto non buttateli, ma qui penso che siamo tutti di questo parere!
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[767/769] Le quattro vedove nere
Dix Leroy replied to MacParland's topic in Le Storie dal 701 al 800
Per quanto mi riguarda se non ho storie da leggere (perché non le compro), ho ben poco da scrivere sul forum. Il perché non le compro è arcinoto e secondo me è lo stesso motivo per cui altri non commentano le storie e i commenti alle medesime. Non avendo più notizie di prima mano dalla redazione non ci sono neanche discussioni sugli albi ancora in realizzazione (e qui sicuramente il forum risparmia un bel po' di polemiche e discussioni). Restano le reazioni agli interventi degli altri, che infiammano i diretti interessanti, ma secondo me sono abbastanza noiose da seguire. Confido sia solo un periodo di stanca che potrebbe anche essere generalizzato. Da parte mia le strisce di Tex e Zagor arrivano col contagocce (gli unici fumetti che compro e leggo in questi mesi), per cui anche le mie impressioni non sono poi così impellenti da condividere. -
Ovviamente io non faccio testo, ma da lettore di Tex da quando ho imparato a leggere e che non aveva nessuna intenzione di smettere di comprarlo ho dovuto per questi motivi: - le collane inedite di Tex sono troppe (e io non sono capace di scegliere cosa si e cosa no. - spesso mi trovavo alla fine di una storia e sinceramente non mi trovavo entusiasta. - in casa non ho più posto e non voglio buttare altre collezioni o scegliere che Tex buttare - dopo mesi di mancati acquisti devo ancora mettermi in pari con gli albi non ancora letti - pensavo di recuperare un "tesoretto" dai mancati acquisti, ma mi rendo conto che li devo spendere in altro e a fine mese mi trovo in bolletta tale e quale a quando compravo Tex.
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Modernizzare non significa far sposare uno (qualsiasi) dei pards. Sappiamo bene che un amico sposato non può più fare la vita dello scapolo, anche se questo significa girare per tutta America in cerca di torti da raddrizzare. Modernizzare il west di Tex significa snaturarlo e mettere i personaggi in un mondo che non è il loro. Qualunque cowboy messo davanti alla tecnologia che avanza inesorabile lo rende un perdente fuori contesto. Non è così che vogliamo vedere tramontare Tex e i suoi amici.
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[765/766] La collera di Falco Giallo
Dix Leroy replied to MacParland's topic in Le Storie dal 701 al 800
Mi metto davanti, così non lo riempite di improperi. Non c'è che dire pard, hai coraggio da vendere, quindi ti ammiro. -
Beh, leggendo gli ultimi interventi mi rendo conto di appartenere al regno animale, quindi ben venga un cartonato con protagonista un cavallo. Peccato che l'ho già letto quindi mi auguro che sia colorato come si deve.
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Comprendo il tuo punto di vista. Io non ho mai avuto un cavallo. Ma credo di non aver mai confidato niente di serio a un amico.
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Secondo me il miglior amico di un cowboy era il cavallo, altro che amico/uomo! L'uomo appena può ti scrocca soldi, ti porta via la donna e ci mette un attimo a spararti nella schiena. Il cavallo intanto ascolta le tue confidenze e non le spiffera a nessuno, beve dal tuo cappello e spesso stramazza al suolo una volta che ti ha fatto seminare quei bei compagnoni che intendevano adornarti con una cravatta di canapa. Non ti scrocca bistecche e patatine alte tre dita, ma una manciata di biada o se non c'è altro erba o fieno secco. Ma guai a non strigliarlo a dovere quando (sempre a causa tua) si ricopre di schiuma umidiccia e puzzolente. Occhei i ferri costano un occhio e qualche volta li perde, ma è un amico, Peste! Io nei film quando sparano ai cavalli azzoppati mi commuovo di più di quando ammazzano la bellona di turno.
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Collezione Storica A Colori Di Tex
Dix Leroy replied to Anthony Steffen's topic in La Serie e i Personaggi
Guarda, il tuo rammarico è condiviso da tantissimi, almeno quelli che completarono la raccolta dei volumi, ma all'epoca è stato fatto il possibile e non era affatto scontato, visto che all'inizio l'opera era stata annunciata in 52 volumi. Il pezzo forte della collezione storica erano innanzitutto le introduzioni e il fatto che ogni settimana uscivano 300 pagine di fumetto (una valanga). Non sopportavo lo spezzettamento delle storie (con quei titoli neri a pag. 15) e ovviamente la paletta di colori davvero infelice e monotona, ma ricordo con piacere le serate domenicali in cui non accettavo nessun impedimento alla lettura integrale del volume della settimana. Contraddice quanto ipotizzato prima, ma se la continuazione della collana storica fosse una esclusiva del Bonelli Digital Classic quanti di voi farebbero l'abbonamento? Tra trentanove anni saremo sempre qui, a lamentarci di qualcosa. Chissà se internet ci sarà ancora invece... -
Collezione Storica A Colori Di Tex
Dix Leroy replied to Anthony Steffen's topic in La Serie e i Personaggi
I rapporti con il Gruppo Repubblica/Espresso e Sergio Bonelli Editore non mi sembrano così saldi com'era ai tempi della Collezione Storica. Sarebbe più fattibile una collana in collaborazione con la Gazzetta dello Sport, ma a mio avviso se era possibile lo avrebbero già fatto. Magari ci sorprenderanno questo autunno, ma mi permetto di dubitarne. La testata TexClassic (sempre ammesso che le vendite siano floride e non ne sono convinto) è la riproposizione dello stesso materiale visto nella collezione storica, in teoria oggi è la sede ideale per avere tutte le storie di Tex a colori, ma se continua com'è ora vedremo per la prima volta storie a colori mai viste sulla CSAC tra molti anni. SuperTex contiene le storie inizialmente pubblicate sulla Serie Tex Gold di Repubblica e esaurirà il materiale disponibile in più breve tempo rispetto alla Classic (il serbatoio si esaurirà col Maxi "Alaska", a meno che prima ci infilino le storie dei primi 29 texoni) La mia supposizione si basa solo su un mio ragionamento, e sul fatto che colorare le storie costa (il costo non sarebbe più condiviso tra due editori) e comporta moltissimo tempo, pur dando risultati appena sufficienti. Tengo a precisare che i file usati per la collezione storica e la classic sono gli stessi (cambia soltanto la carta e la dimensione). Stesso dicasi per il Tex Gold e il SuperTex e questa non è una mia supposizione, accettatelo come un dato di fatto. -
Collezione Storica A Colori Di Tex
Dix Leroy replied to Anthony Steffen's topic in La Serie e i Personaggi
Secondo il mio parere, la collezione storica... ormai è storia. Se la testata regge (vende), l'unico modo per leggere le storie del mensile a colori è su SuperTex, una volta esaurito il serbatoio fornito da Maxi, Almanacchi e Magazine. -
[Tex striscia fuoriserie] La banda del campesino
Dix Leroy replied to MacParland's topic in Strisce Anastatiche di Tex
Ho trovato anche io questo albetto a una fiera (acquistato assieme a quello che raccoglie la storia di Bonelli/Galep della rapina al treno e all'anastatica del romanzo "Il massacro di Goldena". Storiella dimenticabile se non per il fatto che si tratta del primo Tex a colori e della prima storia disegnata da Uggeri. Ne esiste anche una versione a striscia prodotta da SBE e contenuta nel box Dinamite, anch'essa di modesta fattura. Per quanto riguarda le serie a striscia moderne nella Silver Star c'era l'esigenza di differenziarle nettamente dalle originali altrimenti l'acquirente poteva far confusione (in quanto sono stampate con la stessa carta anzi nello stesso foglio macchina), mentre quella in uscita in queste settimane (anche se in fumetteria non arrivano!), hanno volutamente tolto ogni elemento "vintage", a differenza di quelle dedicate a Zagor che prendono formato, foliazione, logo e grafica di quelle storiche. Ma il bel Tex a cavallo della "Silver Star" poteva almeno rimanere. Una nota sulla copertina del "Campesino", il logo è di Galep mentre il disegno riprende chiaramente una vignetta interna, quindi almeno è da attribuire a Galleppini/Uggeri. -
Un paio di anni fa queste tre righe avrebbero scatenato un vero terremoto, ma era un'altra epoca, che alcuni rimpiangono e altri molto meno.
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Perfetto, lo terrò a mente. Ho diverse collane a striscia ma non mi ero mai interessato a quelle di Tex, visti i prezzi, la tanta roba che ho già, e il fatto che censure a parte le storie le conoscevo già. Invece anche le strisce di Tex hanno il loro perché.
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Impossibile no, ma potrebbe essere complicato, in fondo Tex (e le altre serie "bissate") mantiene la sua numerazione, mentre questi numeri in più appartengono a un'altra testata registrata. Una strada potrebbe essere di aumentare la foliazione una volta l'anno, ma spesso queste storie si intromettono durante una vicenda in più albi. Una volta ancora mi permetto di consigliare l'editore: per me il posto migliore per ripubblicare queste storie è in SuperTex.
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Si, Diablero ho letto quanto avevi scritto (in effetti questo particolare non lo conscevo). Io comunque intendevo le due storie che apparvero dopo e restarono anche nelle varie ristampe. Chissà se sulle "Storie Cult" questi episodi sparsi verranno ripescati. A me piacerebbe vedere come finivano quelle interrotte sulla serie albo oro Audace e proseguite su Ragno d'oro che è una delle anastatiche che non riesco a trovare. Anche questi "Tre Marines" cominciano a interessarmi!
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Non sapendo che erano comunque di Bonelli Sr. ma avendo come unica giustificazione solo queste fantomatiche "esigenze editoriali" io mi immaginai Bonelli arrendersi davanti a gente a mano armata che lo obbligava a pubblicare quei fumetti! Penso che cominciai a sfogliare quelle pagine soltanto dalla decima rilettura, mentre alle precedenti chiudevo l'albo con disprezzo, davanti a un così grave sopruso! Si trattava probabilmente di uno stratagemma per tardare la pubblicazione delle strisce senza dover aggiungere sequenze (cosa che poi in qualche caso venne fatta. Oppure per far cominciare una storia ritenuta importante a inizio volume o al contrario per non far finire una storia dopo poche pagine dell'albo successivo. Queste storielle a tema libero probabilmente venivano dal serbatoio a cui la redazione attingeva per concludere gli albi della Collana Zenith prima che arrivasse Zagor, qualcosa venne usato anche nella Collana Rodeo (penso a "Anubi" o "Voudou").
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Il frontespizio (da taluni chiamato "Splashpage", termine che non trovo corretto in quanto è un termine americano che indica una vignetta che occupa tutta la tavola oppure due, ma all'interno della storia) appare dal Tex Gigante seconda serie n. 47 intitolato "Le terre dell'Abisso". In tutte le ristampe successive (tranne il classic) accade la stessa cosa. Curiosamente questa novità non coincide con una riduzione del numero di pagine, che rimane a 134, copertina compresa, ma dona all'albo una parvenza di ordine, dando lo spazio che merita all'elenco arretrati. Nel numero 100 il frontespizio viene "pitturato" di giallo mentre il titolo diventa azzurro. Il frontespizio verrà colorato più accuratamente a partire soltanto dall'albo 500.
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Per il solo fatto che Tex ogni cinque anni festeggia un traguardo inarrivabile perché non accontentarsi di costruire (bene) una storia capolavoro nei dintorni di quella ricorrenza e non dico vivacchiare ma magari semplificare un po' le altre (certe storie contengono materiale per tre oppure per un seguito). Si creerebbe più attesa per l'evento invece di una sequenza di grandi storie però poco riuscite e che perciò si dimenticano in fretta. Lo spreco di energie è pur sempre uno spreco.
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- La stirpe dellabisso
- Mauro Boselli
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Francamente ho letto il primo numero (2 volte), perché come mi succede con altre strisce c'è il pericolo che girando le pagine, se ne "salti" due. Infatti per questo tipo di pubblicazione è d'obbligo prima verificare il numero di pagina e poi passare alle vignette. Confermo che seguire un fumetto con didascalie che tolgono sequenze inutili o chiariscono meglio i passaggi è una cosa fondamentale per il mio modo di vivere l'esperienza. La striscia "dura" cinque minuti perché essendo breve ti soffermi sui disegni (cosa che con la serie mensile non potevo più fare) ma a mio parere accadono più cose in 32 pagine che in mezzo albo della regolare. C'è un inizio drammatico, un rapimento e un arrivo dei pards troppo tardi per porre rimedio. Un riepilogo della storia precedente per collegare fatti e personaggi e il classico "continua". Avevo anche la seconda striscia, ma la cena era in tavola e nelle sere d'estate non leggo, quindi esperienza soddisfacente. Chiaro, non devi pensare che in cinque minuti ti sei "fumato" 2 euro e mezzo, ma ho portato a casa strisce di Roy D'Amy (anastatiche) a due/tre volte tanto. Quindicinale è perfetto. Comprando anche quelle di Zagor le alterno ed essendo le storie semplici riesco a non confonderne le trame mentre aspetto i nuovi numeri. La "Collana Aquila" ha anche il "romanzo a puntate", quindi le storie sono addirittura tre! Ecco, rispetto a ieri ora mi sento di consigliare le strisce a chi ha perso o sta perdendo l'emozione che si deve provare leggendo i fumetti. Fino a poco tempo fa provavo quasi ansia ad accaparrare tutto il materiale di Tex in uscita, sommata a quella di non riuscire a leggere tutto e (a volte) trovando le storie ingarbugliate o troppo lunghe per interessarmi veramente.