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Letizia

Ranchera
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Tutto il contenuto pubblicato da Letizia

  1. Letizia

    [Romanzi a fumetti 16] Pearl

    Kit Carson esploratore, cacciatore, guida e agente indiano, ufficiale dell' esercito nordista, massone, sterminatore di bisonti, moderato repressore di Apache e soprattutto Navajo. Morto nel 1868 a 59 anni. Il pard di Tex è un omonimo o è il più clamoroso dei falsi storici? Se accettiamo il Carson di Tex, non c'è limite alle varianti letterarie dei personaggi realmente esistiti presenti su Tex.
  2. Letizia

    [748/749] La mesa della Follia

    Già, sarebbe stato meglio così: questa è la storia di Pearl Spade, personaggio liberamente tratto dalla fuorilegge realmente esistita Peart Hart, che incontra Tex Willer e Kit Parson, personaggio liberamente tratto dal cacciatore di indiani realmente esistito Kit Carson.
  3. Letizia

    [748/749] La mesa della Follia

    Uno dei motivi per cui il successivo albo è più debole del primo è che il cavaliere mascherato è sempre più interessante del cavaliere smascherato: ci si chiede sempre "tutto qui?" Piuttosto ci sono due cose che proprio non mi vanno giù.
  4. Letizia

    Copertine Inedite...

    Non sono proprio 10 albi perché alcune storie iniziano circa a metà e finiscono pure a metà. Le storie sono 5, 3 + 2 centenari a colori di un solo albo.
  5. Letizia

    Copertine Inedite...

    300, 312-13-14, 338-39-40, 377-78, 400
  6. Letizia

    [Romanzi a fumetti 16] Pearl

    Non ho capito perché il linguaggio popolare debba essere anche corretto (gli albi di Tex non devono certo insegnare la grammatica). Corretto sì ma non forbito, un giusto compromesso tra l'analfabetismo imperante, specialmente dei fuorilegge, e il doppio dottorato in letteratura italiana e inglese. Viva il verismo con un errato uso dei congiuntivi e frasi del tipo: "non è che non vuole, è proprio che non puole".
  7. Letizia

    [Romanzi a fumetti 16] Pearl

    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Dime_novel
  8. Letizia

    OSCAR TEXIANI 2022

    Si potrebbe organizzare una votazione a rovescio, per il soggetto peggiore. A patto però che siano possibili selezioni multiple.
  9. Letizia

    [745/747] Vancouver

    Se vuoi un Tex topolinezzato, non hai che da chiedere: basta usare il secchiello di photoshop. Un artista del colore può fare di meglio, è solo questione di soldi. Se vuoi Topolino ti accontenti del secchiello di Letizia e a colorare una pagina ci vuole meno che a ricordare il colore della camicia del bandito che stava 10 pagine prima.
  10. Letizia

    [745/747] Vancouver

    Certamente. A parte il fatto che l'infinito in natura non esiste, la luce visibile all'occhio umano (i colori) sta in un determinato range di frequenze. Infatti ho detto "le lunghezze d'onda sono teoricamente infinite".
  11. Letizia

    [745/747] Vancouver

    E allora parliamo di natura e di luce. I colori derivano dalla capacità degli oggetti di assorbire e riflettere la luce. Un oggetto appare rosso ai nostri occhi perché riflette le onde elettromagnetiche relative ad una determinata lunghezza d'onda e trattiene tutte le altre. In parole povere trattiene il verde e riflette il rosso. E parlo di verde perché è il colore complementare del rosso. Se viceversa un oggetto trattiene le onde di lunghezza corrispondente al rosso, l'oggetto ci appare verde che è il colore somma di tutte le altre frequenze. Il fatto che i colori dell'arcobaleno siano sette è una convenzione, in realtà le lunghezze d'onda sono teoricamente infinite. Un oggetto appare bianco quando tutte le onde, di qualsiasi lunghezza, sono riflesse e nessuna trattenuta e appare nero quando tutte le onde sono trattenute e nessuna riflessa. In realtà per il nero le cose sono più complesse perché, alla luce niente è completamente nero. Ora, cosa succede quando un colore è la somma di onde di lunghezze diverse (ad esempio arancione e indaco)? E' ovvio che la risultante è un colore diverso da quelli che lo compongono. Per ottenere i grigi, occorre che le lunghezze d'onda siano presenti tutte ma con in "quantità" diversa. Se prevale una determinata frequenza, che so quella relativa al rosso, si ottiene un grigio con tendenza al rosso. Questo in natura. In computer grafica le cose devono essere quantificate. Ci si è accorti che i colori base sono tre: in RGB sono il rosso, il verde e il blu; in CMYK invece sono il ciano, il magenta e il giallo, cui si aggiunge il nero perché difficilmente ottenibile con gli altri colori. Difficile ma non impossibile. Vecchi quaderni scritti con la biro a inchiostro nero, si sono col tempo "ingialliti" letteralmente e l'inchiostro è diventato un giallo ocra o un rosso carminio. I pigmenti colorati per ottenere l'inchiostro non sono naturali? E da dove vengono, da universi paralleli? Non vengono certamente dalle stesse "miniere" da cui attingendo Cimabue e Giotto. Sapevi che, per ottenere i colori desiderati, oltre che utilizzare certe terre si usava anche polverizzare pietre preziose come lapislazzuli e turchesi e che lamine sottilissime d'oro erano di uso corrente nelle rappresentazioni religiose? I colori moderni sono regolamentati da uno standard: I colori sono codificati dal Pantone (tutti i toni) ma la cosa è maledettamente complicata dal fatto che un colore versato letteralmente su supporti diversi, una volta asciutto apparirà con tonalità impercettibilmente diverse. Il colore è difficile, accostare i colori richiede gusto artistico (quei due orribili da te postati sembrano pugni in faccia che mi fa pensare a un possibile daltonismo dell'autore). Che non ti piaccia la splendida tavola di Yama e Loa, affari tuoi, ma permettimi di dissentire: è un vero capolavoro dinanzi al quale l'originale sparisce. Non mi proporre più di colorare schifezze in BN perché ne farei dei capolavori che il tuo gusto personale non apprezzerebbe. E vorrei aggiungere che Galleppini sarebbe stato un formidabile colorista ma è stato costretto al BN solo per motivi commerciali. Infine una piccola considerazione. Un disegnatore realizza 100 tavole all'anno e un colorista ne deve realizzare 250 alla settimana: non sarà per questo che non ti piace il colore?
  12. Letizia

    [745/747] Vancouver

    Ho la vaga impressione che @Diablero non abbia la più pallida idea di cosa sia il colore e questa impressione deriva dagli esempi che fa, a partire dai Girasoli. Non vorrei apparire saccente con un trattato a metà tra l'ottica e l'astrofisica, visto che ci sono addirittura pareri scientifici contrastanti sulla natura corpuscolare od ondulatoria della luce. Ma credo sia noto a tutti che lo schermo di ogni televisore ha una funzione che consente di regolare i colori e credo che sia altrettanto noto che un prato di coloratissimi tulipani appaia all'occhio umano in un modo in una giornata di sole e in un altro completamente diverso in una giornata uggiosa. I girasoli di Van Gogh alle sette di mattina in estate sono diversi alle sette di sera d'inverno. I colori sono la percezione della luce riflessa dagli oggetti e dipendono essenzialmente da due cose: la capacità dell'oggetto di riflettere la luce e il tipo di luce che colpisce l'oggetto. Una stessa immagine apparirà con colori diversi a secondo delle circostanze. E adesso veniamo a noi. Post chilometrici non aiutano anzi confondono, specialmente se infarciti di inesattezze come quella astronomica della scala di grigi composta da 65 mila tipi di grigi diversi. I grigi sono solo 256 (anzi 254 perché 0 è nero e 255 è bianco) e sono: 0,0,0 - 1,1,1 - 2,2,2 - 3,3,3 - ... - 255,255,255. Però è vero che in natura "potrebbero" essere di più. Potrebbero ma non sono. Il grigio canna di fucile è costituito anche da una parte di blu e, se lo vogliamo riprodurre in BN, siamo nei guai: non si può e il grigio ottenuto non è canna di fucile. Tutte le bellissime argomentazioni di @Diablero sono meramente soggettive, condivisibili o meno, ma non sono il verbo. Una cosa che mi dà tremendamente fastidio (ma magari è solo una mia impressione) è che da come dice le cose, sembra proprio che lo sia, il verbo intendo. il colore è solo una questione commerciale, costa tempo, fatica e denaro, anche se @Diablero pensa il contrario (che peró, a esser sinseri, è vero se la colorazione, come succede in certi casi, è fatta con il "secchiello"). Colorare (e non imbrattare) è un'arte e in quanto tale non copre difetti ma valorizza le immagini. Imbrattare (che è tutta un'altra cosa) invece peggiora le immagini, ma solo quelle artisticamente valide: una tavola piatta in BN rimane piatta anche se imbrattata di colore. Ma, se il colorista è un artista, sarà capace di trasformare una ciofeca in BN in un capolavoro a colori. La mia modesta opinione è che la bellissima tavola di Yama in BN, postata a mo' di sfida e colorata (non imbrattata) a regola d'arte, risulti molto migliore, sotto tutti i punti di vista, di quella originale. E qui rispondo anche a @Leo e @Condor senza meta. E' stupenda e lo dico senza tema di esser tacciata come arrogante e presuntuosa perché... non l'ho colorata io. Sono orrendi, specialmente il secondo. Secondo me l'autore voleva indurre nel lettore una sensazione di disgusto. E c'è perfettamente riuscito.
  13. Letizia

    [745/747] Vancouver

    Sì. Mi sono scagliata contro qualcosa? Non me ne ero accorta. Ma ti assicuro che non mi sono fatta male. Intervenire e colorare i disegni (magari altrui) in BN è una cosa, utilizzare direttamente il colore (magari acquerello) è un'altra cosa: tutte e due, per me, sono meglio del BN. Il colore e il BN non sono scopi, ma tecniche. Ci sono artisti grafici che usano il BN perché non sanno usare il colore. Una scena in BN che vuole esprimere qualcosa (che so, terrore) può essere realizzata a colori ed esprimere la stessa cosa? Per me sì, e meglio. Smentisce me? Vuoi che ti valorizzi con il colore questa scena in BN? Ammettiamo che io non ne sia capace (non mi chiamo Merisi), questo cosa vorrebbe dire, che è impossibile? Hai trovato qualcosa che graficamente è impossibile? Bravo, non lo avrei mai creduto. Insomma: Tu preferisci il BN e io il colore. Tu pensi che certe situazioni siano più valorizzate con il BN e io no. Tu ritieni che un'immagine nasca per il BN (o per il colore) e io no. Tu ritieni che colorare un'immagine in BN sia un delitto e io no. Non c'è niente di oggettivo in tutto questo, tutto è opinabile e, come io rispetto le tue opinioni, tu dovresti rispettare le mie, anche se le ritieni soggettivamente sbagliate. Infine vorrei sottolineare che, in computer grafica (l'unico metodo che ti consente un conteggio), i pixel possono assumere più di 16 milioni di colori diversi (16.777.216 per la precisione) perché sono 256 per il Red, 256 per il Green e 256 per il Blue. Se si utilizza la scala di grigi, i pixel utilizzabili sono solo 256 (i valori di R, G e B devono essere uguali, da 0 a 255). Il rapporto è 1 su 65.536.
  14. Letizia

    [745/747] Vancouver

    Volendo nell'arte si può smentire tutto. Tutto sta nel modo in cui un'opera ti è apparsa la prima volta che l'hai vista. Le prime due immagini possono benissimo esser nate a colori (non colorate successivamente utilizzando il BN come sfondo, il che è tutta un'altra cosa). Dire poi, utilizzando l'ultima immagine come esempio, che un fumetto nasca per il colore è una tua opinione: quel fumetto è stato realizzato così per un ben preciso scopo dell'autore; ed è ovvio che la stessa immagine, realizzata in BN, ha tutta un'altra resa. L'utilizzo misto di colore è BN è una tecnica come un'altra, utilizzata anche in cinematografia (Sin city ne è un esempio). I fumetti non nascono né a colori né in BN, e molto spesso nascono come l'editore te li chiede. P.S. La cioccolata valorizza qualsiasi cosa, se presa a fine pasto. Mi son sempre piaciuti i tuoi paragoni, soprattutto perché sei molto bravo a far scorrere l'acqua nella direzione a te conveniente (riesci anche a farla andare in salita).
  15. Letizia

    [745/747] Vancouver

    Letizia non è mai stata così seria. La tua personalissima opinione che il colore è un correttore di errori non è suffragata dalla realtà, che nasce a colori. Il branzino "è a colori" e diventa bianco e nero se gli si toglie tutto, sapore e potere nutrizionale. Strano poi il paragone con il cartone animato: il colore ha conferito all'immagine statica un certo dinamismo o sei tu che vedi le figure che "ballano"? E' mia personalissima opinione che non esistano fumetti nati per il BM o per il colore. La tecnica usata è una scelta e io credo (ma è solo una mia opinione) che la tecnica migliore, non la più conveniente, sia il colore puro. La tavola che ho colorato, se avessi avuto voglia, pazienza e tempo, l'avrei completamente trasformata, togliendo ogni traccia del nero preesistente. Avrei ottenuto quello che viene chiamato "effetto dipinto". Hai mai visto un ritratto del Caravaggio con i contorni disegnati in nero? Ti consiglio, ma è solo un consiglio, di andare nel mio profilo, sezione "su di me" e dare un'occhiata alle immagini relative alla "Prigioniera degli Apaches". Il problema è che un fumetto così "costa" moltissimo. Usare il colore puro è difficilissimo e impegnativo. Se un artista grafico realizza 100 pagine in BN all'anno, nello stesso tempo ne realizza, in colore puro, solo la metà. Conviene? Che prezzo dovrebbe avere un Tex mensile di 110 pagine a colori? Il BN è più facile, più rapido e più conveniente. Io con il BN mi accontento ben consapevole che non sia il massimo
  16. Letizia

    [745/747] Vancouver

    Questa idiosincrasia per il colore, perdonatemi, ma proprio non la capisco. Al di là del fatto che il diritto di ognuno a pensarla come gli pare è inalienabile, non riesco a capire come il colore faccia così... ribrezzo? paura? o che altro?... La natura ci ha dato la luce, ci ha dato la capacità di percepire sotto forma di colore le varie lunghezze d'onda della luce bianca, ci ha dato una varietà incredibile di colori (ve la immaginate la tristezza di un mondo in bianco e nero?) e noi rimaniamo estasiati di fronte a un'immagine fatta di pixel neri e spazi vuoti. Ma non vedete la meraviglia dei contrasti tra luce (bianca) e ombre? Non vedete la meraviglia delle mille e mille tonalità di grigi? No, non la vedo. Esistono rare forme di daltonismo che permettono solo la visione in bianco e nero. Io ringrazio la Natura (per non urtare la suscettibilità dei non credenti) per fare parte della stragrande maggioranza di coloro che vedono i colori. L'immagine scelta per la colorazione è sufficientemente anonima da non poter essere tacciata di aver barato. Non ho scelto una delle decine e decine di pagine che in Vancouver mi avrebbero permesso una resa più spettacolare.
  17. Il codice fiscale di Yama è DCKBCK52C20Z404P. Da questo potete ricavare data e luogo di nascita.
  18. E l'infanzia di Mefisto? L'infanzia di Lilyth e Tesah? L'infanzia di Cochise , Geronimo, Mangas Coloradas, Custer, Cavallo Pazzo, Toro seduto? L'infanzia di Freccia Rossa? L'infanzia di Buffalo Bill, Calamity Jane, Wild Bill Hickock... ...della Mano Rossa, Coffin, dei fratelli Dalton, di Dente di Lupo, di El Diablo e sua figlia Florecita, di Jeff Weber, di Bill Mohican... Mi fermo qui altrimenti non finisco più.
  19. Le considerazioni fino ad ora esternate privilegiano la puntuale corrispondenza fra gli obiettivi e le risposte al di sopra di interessi e pressioni di parte e perseguono la verifica critica e l'individuazione dei fini qualificativi, sostanziandoli e vitalizzandoli in un'ottica preventiva di trasparenza di ogni atto decisionale e al contempo perseguendo in tempi brevi la diversificazione delle risposte senza mai assumere l'automatismo implicito nel contesto integrato di un sistema che opera un coinvolgimento attivo degli autori e dei lettori più attenti che avranno già notato la pregiudiziale classificazione delle argomentazioni trattate in questo acceso dibattito.
  20. Ma no, ma no. Il responsabile della morte di Lilyth è Freccia Rossa che l'ha messa al mondo. Lilyth non sarebbe mai morta se non fosse mai nata.
  21. Rauch (il povero Ruju questa volta è innocente) è stato bravissimo a infilare 25 testimoni in 78 pagine. Te l'ho già detto una volta, esagerare i fatti per avere ragione è il sistema migliore per avere torto. Poi, non vedendo la fine del tuo post, la sono andata a cercare: quando ho visto che non solo il tuo commento proseguiva pesantemente ma che addirittura ce n'era un altro pure chilometrico, sono impallidita e ho piantato lì. Hai proprio bisogno di esagerare in tutti i sensi, anche nel volume, a quanto pare. Quando, per esprimere un concetto, hai bisogno di troppe parole, c'è qualcosa che non va. Hai mai provato a fare dei riassunti dei tuoi scritti e magari a eliminare il superfluo? C'è gente che butta giù fiumi di inchiostro senza dire quasi nulla. La verità non ha bisogno di tante parole. Gli imbonitori usano tante parole. Tu sei uno di loro?
  22. Io ho visto che GLB a Carson gli ha fatto fare di peggio. Cioè supereroismi che Nembo Kid in confronto era un neonato.
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