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TWF - Tex Willer Forum

Letizia

Ranchera
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Tutto il contenuto pubblicato da Letizia

  1. Nossignore, non è una critica. Sto solo facendo un paragone: quando mi dilettavo con colori e pennelli, amavo fare ritratti presi da fotografie. A mia madre piacevano invece i fiori, specialmente le rose. Quando mi chiedeva di dipingere un mazzo di rose in un vaso e mi dava una settimana di tempo, mi crescevano e mi fumavano i santissimi. Ma non c'era niente da fare: mi venivano delle ciofeche ma lei era contenta. Forse per Tex non è proprio così e non userei parole come "ciofeca" ma volevo solo rendere l'idea. Tra l'altro non sono mai stata troppo severa nei commenti e non boccio assolutamente la serie 700, ma solo qualcosa qui e là e mai una storia intera.
  2. Per me i problemi di Tex sono due. Dopo 1000 numeri tra regolari e speciali, trovare qualcosa che non è già stato scritto diventa sempre più difficile. Tex è un periodico e deve uscire con regolarità. Se un autore scrive quello che gli pare, quando gli pare e se gli pare (magari non ci deve vivere perché ha altre entrate) può anche scrivere dei capolavori. Ma se gli metto una camicia di forza e deve scrivere quello che dico io, quando lo dico io e come dico io, se escono dei capolavori è un miracolo.
  3. Letizia

    [Maxi Tex N. 29] Mississippi Ring

    Se è la gamba sinistra a "darti l'impressione" di una errata proporzionalità, ti invito a coprirla con un foglio di carta e osservare le proporzioni del corpo con la sola gamba destra. Se ti pieghi, riesci a portare le ginocchia all'altezza delle spalle. Se potessi piegare il Tex di Villa, le sue ginocchia non arriverebbero mai a superare i taschini della camicia. Tutte le parti del corpo umano sono in rapporto aureo tra loro. Tex non arriva neanche al rapporto di latta.
  4. Ce l'avevo con te? Non me lo ricordo ma, se lo dici, sarà sicuramente vero. Io capisco molto poco del senso del discorso, capisco solo discorsi molto semplici. Lasciami però almeno il diritto di pensare se tu possegga o meno e se eserciti l'educazione che tutti meritano. Cos'è che ti dispiace? Sai mi dispiace se sei dispiaciuto. Sono contenta che tu abbia capito il senso del discorso di Virgilio, io non ci sarei mai arrivata.
  5. Secondo me il coautore Barbanera ha agito male. In verità io mi sarei arrabbiata molto più di lui, ma avrei seguito il consiglio di Virgilio a Dante. Vorrei soffermarmi sull'aggettivo coautore. Solo per il fatto che non è la sua professione, Barbanera è un autore di serie B? E Ruju invece sarebbe di serie A solo perché è la sua professione? Già, non ci avevo pensato: un autore in erba scrive solo ciofeche e un navigato professionista solo capolavori. Non voglio giudicare nessuno e non solo perché non conosco e non sono in grado di valutare gli sviluppi e la trasformazione del soggetto in sceneggiatura. Infatti c'è una cosa che non farò mai: giudicare un'opinione (anche se non coincide con le mie) e non riconoscere il diritto altrui di esprimere opinioni. Nessun giudizio ma solo opinioni personalissime: Ruju già mi piaceva anche prima, compresi i suoi "difetti", Barba mi piace solo da ora. Naturalmente mi riferisco alle loro qualità letterarie.
  6. Mi piacerebbe (e penso che piacerebbe non solo a me) leggere il tuo soggetto originale, naturalmente se Ruju e il Bos te ne danno l'autorizzazione.
  7. Letizia

    [Maxi Tex N. 29] Mississippi Ring

    Ma è mai possibile che Villa non si renda conto delle gambette da neonato di Tex? Perchè continua a ostinarsi a disegnare figure intere quando esistono i piani americani, i medi, primi e primissimi piani che renderebbero ancor più stupende le sue ottime copertine?
  8. Al di là del fatto che le critiche di Diablero possano essere esagerate o meno, con qualche piccola variazione nella sceneggiatura/tavole, si sarebbero potute evitare. Ma a mio avviso ci sono due grossi errori. Il primo riguarda la lunga spiegazione del capitano che praticamente dice a Tex: “Lo sai chi è il Siats? E' il figlio del maggiore sfuggito al massacro in cui è perita la moglie.” Togliete questa telefonata e, al suo posto, metteteci una bella spazzolata al maggiore seguita dalla solita raccomandazione di Tex: “Il maggiore non vuole essere assolutamente disturbato” e dal subitaneo abbandono del forte prima che lo sventurato riprenda i sensi. La spiegazione del massacro, in un paio di scarne vignette nella scena finale nell'ufficio del maggiore, sarebbe stata più che sufficiente. Se poi qualcuno si fosse immaginato ugualmente qualcosa del genere, buon per lui. Il secondo errore è rappresentato dalla sconfitta troppo precipitosa del mostro e la sua incredibile rassegnazione durante la gita, da bravo scolaretto obbediente e che non fa capricci, verso il forte del padre. Alzi la mano chi è rimasto sorpreso quando Tex fa “cucù” ai soldati che aprono la porta. Degno finale della gita scolastica. Senza questi due errori (che sono tali secondo il mio soggettivo parere) e con qualche aggiustamento che rendesse la storia più plausibile (ad esempio Tex che trova le tracce con grande difficoltà, eliminare il dettaglio della raccolta delle punte avvelenate della cerbottana, Colter meno pirla…) la storia sarebbe stata molto bella.
  9. Letizia

    Come si pronuncia Willer?

    La pronuncia esatta è Tek Suilla.
  10. Il giovane Tex arriva in una cittadina del Nuovo Messico e si ferma per una birra in un saloon dove Cora, una ragazza molto carina canta e suona il piano. Tom, un tizio grande e grosso lo prende in giro, segue una scazzottata con stretta di mano e bevuta finale. Tom è il tutore di Cora e non approva che il fuorilegge Tex si interessi alla ragazza. Nella notte Tom viene ucciso, Tex è ritenuto colpevole ed è arrestato. Cora gli porta da mangiare in cella e, non vista, gli passa delle munizioni. Tex è sorpreso: che ci fa con le munizioni senza una pistola? Lo scopre presto quando un cowboy, che dà il cambio allo sceriffo per il pranzo, gli passa una colt. L'arma è caricata a salve e Tex capisce che è una cospirazione per ucciderlo durante un tentativo di fuga. Tex arma la colt e aspetta. Lo sceriffo, innervosito dall'inattività del prigioniero, estrae la colt per ucciderlo ma Tex lo precede e lo fa secco. Il cowboy entra nella stanza, vede lo sceriffo e, meravigliato, fugge. Poco dopo entra Cora, preoccupata per Tex. Prende le chiavi per aprire la cella ma Tex ha un piano e la ferma. Intanto arrivano delle persone che hanno udito gli spari. Tex racconta agli intervenuti che lo sceriffo è stato ammazzato dal cowboy per impedirgli di uccidere lo stesso Tex. E' evidente che il cowboy è l'assassino di Tom (o è complice dell'assassino) e che Tex non doveva arrivare al processo. Tex è così liberato e si mette subito sulle tracce del misterioso cowboy. ...
  11. Letizia

    [Color Tex N. 19] Il killer fantasma

    Se tu fossi un navajo contemporaneo di Tiger, masticheresti da solo la suola dei tuoi mocassini o lo faresti fare alla tua squaw?
  12. Storia di tutt'altro spessore rispetto a quella di Manuela (mia opinione personale) per cui complimenti al nostro BN. Ottimo primo albo e interessanti le tre ramificazioni che fatalmente finiranno per mostrarci un unico filo conduttore.
  13. Letizia

    [Color Tex N. 19] Il killer fantasma

    Ma no! Hai mai visto un armadio in una tenda?
  14. Letizia

    [Color Tex N. 19] Il killer fantasma

    Nella tenda di Tex ci sono 537 camicie gialle che le vecchie squaw fanno a gara per tener pulite, ben lavate al ruscello e stirate con le lame di coltello passate sul fuoco del bivacco. Inoltre lo store di Gallup è ben fornito, non solo di camicie gialle, ma anche giallorosse, verdi con le frange e arancioni (sempre con le frange), senza contare i jeans di tutti i colori. Con la vita che fanno i quattro, tra strappi, buchi e compagnia bella, ne cambiano ciascuno una decina alla settimana.
  15. Letizia

    [Color Tex N. 19] Il killer fantasma

    Nel titolo ci sono due errori: killer e fantasma. I killer sono tutta un'altra cosa, questo è solo un fantoccio. Fantasma uno che nessuno ha visto non solo sotterrare, ma neanche morire?
  16. Letizia

    [729 BIS] Agente indiano

    Il fatto che abbia esagerato nell'uso di termini leggermente catastrofistici non significa che il fumetto sopravviverà al secolo XXI. Il fumetto d'essai per pochi è un'utopia perché i costi di produzione non lo permetterebbero. Un vignettista che realizza 100 pagine all'anno ti dà un'idea del costo delle matite, che è solo una piccola parte. Visto poi lo scempio che viene fatto della lingua italiana dagli studenti (fenomeno non solo italiano) non mi meraviglierei se in futuro si arrivasse alla scomparsa del leggere e scrivere a favore dell'ascoltare e parlare. Già la dice lunga il fatto che ormai pochi sanno far di conto senza calcolatrice, che tutti portano in tasca (nel cellulare) e mi piacerebbe sapere quanti di noi sanno fare a mano una radice quadrata.
  17. Letizia

    [729 BIS] Agente indiano

    Scusa Diablero, ma io non ho mai negato il progressuvo calo dei lettori di Tex. Che però non è un fenomeno circoscritto a Tex, ma al fumetto in generale. I giovani hanno altri interessi e, nel fumetto, non c'è ricambio generazionale. Non è una novità che molte edicole spariscano, non è una novità che molte pubblicazioni sperimentino edizioni digitali. Pensare che tra cent'anni esisteranno ancora le nuvole parlanti è puro ottimismo. La fine del fumetto è come una malattia terminale continuamente annunciata da continui e progressivi peggioramenti. La morte prima o poi arriverà, è inevitabile. Le marmotte stanno cominciando a imparare a incartare la cioccolata. Una saggia casa editrice farà di tutto per prolungare l'agonia. Un uovo oggi è più sicuro di una gallina domani. Quindi, ben vengano albi speciali e serie belle e intelligenti come il Tex giovane. Sono introiti in più e una gran parte di lettori soddisfatti. Economicamente è poco adatta la politica di "Indietro tutta" che, secondo il principio di "un bel gioco dura poco" e di "il troppo stroppia", ha interrotto troppo presto le trasmissioni. Se avesse continuato a oltranza, sarebbe ricordata come una trasmissione cult? A me non dispiace essere un limone da spremere finché è possibile e non sono così esigente da pretendere capolavori come se piovesse. Devo solo passare un'ora di relax e con Tex, anche con tutti i difetti presenti a volte nelle sue avventure, ci riesco sempre.
  18. Letizia

    [729 BIS] Agente indiano

    Cosa rischia la SBE aumentando gli speciali di Tex a discapito della qualità, tutta da dimostrare, delle storie della regolare e di eventuali ritardi nella pubblicazione di altri albi (leggasi Texone di Dotti) per i quali viene comunque garantita la continuità della periodicità? Un calo delle vendite dovuto all'abbandono di vecchi lettori fedeli? Ma andiamo. Oggi i lettori di Tex, fedelissimi e/o collezionisti, continueranno, magari lamentandosi, ad acquistare comunque il loro fumetto preferito. Forse qualcuno salterà qualche numero per poi probabilmente riprendere l'accquisto. Alla SBE non ci sono incoscienti cui i profitti non interessano e scommetto che si fanno in quattro per far coincidere i loro interessi con i nostri, cercando di far quadrare il cerchio per aumentare la qualità senza diminuire i profitti. Il giovane Tex Willer del Bos ne è un esempio.
  19. Opinioni personali rispettabilissime. Però, per me, la differenza tra un eroe e una carogna è che un eroe non si comporta mai come una carogna. Sarà che io non approvo la pena di morte, ma naturalmente non posso affermare che non l'approverei se vivessi in Arizona nel 1890. Ma, lo sanno tutti, io sono un po' carogna.
  20. "Di fronte alla furia della folla, nemmeno Tex può impedire che si trascini via il banchiere e il suo complice verso la periferia del villaggio ove sorge una robusta quercia." La situazione in cui si trova Kit è ben diversa e ben diverso il suo comportamento. E' evidente che il bandito poteva solo morire e, se fosse rimasto ucciso dal coltello di Kit, invece che solamente ferito al braccio, la storia ci avrebbe solo guadagnato. I cinesi "affettati" non erano inermi, come le migliaia di furfanti mandati a spalar carbone. Kit si è comportato in maniera indegna, contro una iena, ma sempre in maniera indegna. A mia opinione.
  21. Letizia

    [721/724] Attentato a Montales

    Epperché? Non è mica detto che quel che dico io sia Vangelo. Magari hai ragione tu perché io sono troppo pignola. La mia era solo un'opinione soggettiva.
  22. Letizia

    [721/724] Attentato a Montales

    Tex n. 722 pag. 63 ultima vignetta: "Per il momento l'ordine è di tenere d'occhio il politicante messicano. Presto dovremo occuparci anche di lui!" Gli intercettatori di Sebastian non fanno il minimo cenno ai due "ricchi texani" che lo accompagnano, ritenuti evidentemente due innoqui damerini, anzi ritenuti magari utili agli affari di Cooper. Sebastian non ha alcun motivo di sospettare dei due americanos e Gregorio non è presente quando si vedoni i due Kit travestiti: conosceva a menadito i piani di Tex? E Sebastian, quando fa parlare Gregorio, che gli chiede "i due americanos sono spie?" A mio avviso, non sta in piedi.
  23. Letizia

    [721/724] Attentato a Montales

    Bel tentativo. Gregorio racconta a Sebastian di Montales e "dei suoi amici". Vuoi che Gregorio sia stato così pirla da dire "di propria iniziativa" che: - gli amici erano quattro - si erano divisi, - quelli arrivati al covo della morte nera (che Sebastian non ha mai visto e che potevano anche essere 17) erano solo due - gli altri due, travestiti da uomini d'affari, stavano spiando i loschi trafficanti? Gregorio non ha mai visto i due Kit travestiti ma, naturalmente, è stato messo al corrente del piano in tutti i suoi dettagli da Tex che ha pensato: "è indispensabile che Gregorio sappia per benino di Carson e mio figlio perché altrimenti, nel caso che venga catturato, come farebbe a rivelare i miei piani ai cattivi e mettere in pericolo i miei pard?" Sebastian non aveva elementi per fare domande circostanziate a Gregorio il quale poteva raccontargli un sacco di cose ma non su particolari ignoti all'indio e magari anche a sè stesso.
  24. Letizia

    [721/724] Attentato a Montales

    Come faceva Sebastian a sapere che: - il gruppo "Tex & co" era costituito da quattro pard - tutti e quattro erano in Guatemala - si erano divisi per contrastare, due la muerte negra e due i politicanti - i due rimasti nella capitale si erano travestiti da facoltosi uomini d'affari - le due spie erano a bordo del battello? Chi lo ha informato? Ruju? Ci mancava solo un Carson che esclamasse: Per la barba di Giosafatte, Sebastian ci ha scoperto!
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