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TWF - Tex Willer Forum

F80T

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  1. Letta grazie alla pubblicazione brossurata Due misteri per El Morisco, questa insolita avventura texiana mi ha fatto trascorrere piacevolmente un po' di tempo. Ma: 1) mi ha lasciata perplessa la vignetta iniziale, ambientata - cosa alquanto insolita! - nel presente del lettore; 2) Tex e Carson non sconfiggono nessun nemico, anzi non c'è nessun nemico da affrontare; solo, si limitano a sollecitare l'intervento del sapiente Morisco; 3) a dire il vero, nemmeno l'intervento di Brujo è risolutivo, visto che i militari giungono in autonomia alla soluzione che consente di eliminare la pianta/animale alieno. Mi chiedo dunque quale accoglienza avrebbe avuto oggi sul forum una storia simile, se l'avesse proposta uno degli attuali autori, per esempio Manfredi. Azzardo un'ipotesi: molti avrebbero detto che la storia non è affatto texiana, e ne avrebbero bocciato senza appello l'autore!
  2. F80T

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    Spesso ci si interroga sul rapporto tra sceneggiatura e disegni, e cioè se la bellezza di un fumetto dipenda più dalla storia o dalle immagini che la raccontano. Tex l'inesorabile risolve la questione con una sceneggiatura, un western classico quanto duro, che si pone intelligentemente al servizio della matita di Claudio Villa; e con disegni che esaltano al massimo la trama dell'albo. Dalle poche parole he ho sin qui scritto si può già desumere che l'albo speciale, da tanto tempo atteso, mi è molto piaciuto. Forse la storia, se lasciata alle cure grafiche di altro artista, sarebbe rientrata in quell'ampio numero di sceneggiature buone ma non memorabili; ma l'equilibrio con cui si integra con i disegni è tale da farmi dire che questa avventura rientrerà tra le 8-10 storie di Tex da me preferite. Due, in particolare, gli aspetti del lavoro di Boselli che mi hanno soddisfatto: 1) la leggerezza con la quale i pard affrontano anche i momenti più duri; 2) la caratterizzazione di Tex e dei suoi compagni, tutti presentati con caratteristiche proprie e riconoscibili. Quanto ai disegni, ho cercato - dopo averne letto in questo forum -, gli errori segnalati. Probabilmente per via del fatto che sono un profano, devo ammettere di non averne trovati. Anzi, posso dire che ho ritrovato esattamente quello che mi auguravo di trovare: splendidi disegni e il "vero" Tex (o meglio, uno dei "veri" Tex: per me sono altrettanto "veri" il Tex di Ticci e quello di Civitelli, tanto per citare qualcuno). In sintesi: 10 e lode. P.S. - Manuel si traveste da prete indossando il clargymen. Non sono sicuro che nel tardo '800 fosse così diffuso. Per quel che ne so, il clero cattolico utilizzava l'abito talare; per i viaggi era forse ancora in uso la c.d. sottanella, vale a dire una veste talare meno lunga accompagnata dall'uso di pantaloni alla zuava con le ghette; o, più semplicemente, per affrontare viaggi scomodi si utilizzavano gli abiti civili. Mi rendo però conto che il Clargymen risponde a esigenze di sceneggiatura.
  3. F80T

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    In attesa di avere tempo per recensire adeguatamente questo SPLENDIDO Texone, mi limito a condividere in toto quanto scritto da Diablero, ricordando, peraltro, come Tiger sia pur sempre quello di Furia Rossa. Quanto sangue ha sparso, il nostro navajo, in quell'occasione? E' vero, è un nativo che sa leggere e scrivere, ma ciò non esclude che possa essere molto feroce quando si tratti di salvare Carson dall'accecamento e dalla morte. Anch'io apprezzo una maggiore distinzione dei pard, che, come giustamente osservato, non sono una persona sola con otto gambe.
  4. Mi pare che, a giudicare dalle prime 60 tavole della storia, ancora una volta Ruju abbia centrato l'obiettivo, scrivendo una storia rapida, nervosa, con un Tex determinato e animato dalla sete di giustizia che lo caratterizza. Promette bene l'interazione del nostro fuorilegge con il cacciatore di taglie. Apprezzabile, ancora una volta, la presenza di personaggi femminili; non solo una volitiva Reba Chanes, ma anche la fascinosa Juanita, che incanta i banditos con la sua chitarra, evitando i guai temuti dal padre. Ottimi i disegni di Valdambrini.
  5. F80T

    [51/53] Sangue Navajo

    L'edizione cartonata di Sangua Navajo è stata un graditissimo regalo ricevuto nei giorni scorsi. Questa sera, così, mi sono tuffato in questa storia così intensa. A dire il vero, volevo leggerne solo qualche pagina, ma gli eventi narrati mi hanno catturato, ed eccomi a scriverne, dopo averla letta tutta di un fiato, in piena notte. Mi associo al coro di lodi. Anche per me il voto da assegnare è 10. Mi ha molto colpito, come qualcuno non ha mancato di notare in questo forum, la banalità del male, che porta all'uccisione di cinque giovani navajo senza un vero perché. Alla fine, Tex riesce ad avere giustizia per i suoi ragazzi. Ma ci vuole una vera e propria guerra indiana in cui, pur non versando sangue, Aquila della Notte deve adoperare tutte le sue abilità strategiche. I disegni di Galep meritano, ca va sans dire, il massimo dei voti.
  6. F80T

    [544/545] Intrigo Nel Klondike

    Lo so che Tex deve essere sempre immediatamente riconoscibile in edicola per la sua camicia gialla. Ricordo anche che non è la prima volta che accade (a memoria, faccio riferimento al L'oro di Klaatu). Ma vedere, sulla copertina di entrambi gli albi, Tex tra i ghiacci del grande nord, con il giaccone sbottonato, e quindi con la sola camicia a difenderlo freddo, mi ha fatto venire i brividi e mi ha fatto alzare dalla poltrona per aumentare la temperatura del riscaldamento. La vicenda è ben congegnata e ci presenta un buon allestimento di comprimari. Bella, in particolare, è la figura di Ayaklut che, come già è stato notato, non senza ragioni diffida dei bianchi e della loro giustizia. Anche i disegni di Repetto sono gradevoli. Il vero difetto dei due albi è che, in una serie che ricomprende numerosi capolavori fumettistici, essi sono buoni e non ottimi. E quindi, così come a distanza di 14 anni dall'uscita non ricordavo più nulla della storia in essi contenuta, così presto tornerò a scordarmene.
  7. F80T

    Miglior Personaggio del 2019

    Per nostra fortuna il 2019 è stato ricco di comprimari notevoli. Sono stato indeciso tra Kate Warne, Big Nose Kate e Pedro e Miguel. Alla fine mi sono ricordato di quel memorabile bacio tra Tex e Kate Warne e il mio voto è andato a lei.
  8. F80T

    [563/564] Spedizione In Messico

    Spedizione in Messico non è un capolavoro, ma è comunque una storia apprezzabile, con un buon mix di elementi tipici del mondo di Tex (l'ufficiale inetto ma ambizioso; l'agente indiano disonesto, i rurales). Memorabile, però, è lo scambio di battute tra Tex e Carson, allorché ritengono di essere giunti alla fine della loro pista ("Comunque vada a finire, è stato un piacere averti al mio fianco, satanasso!"; "Lo stesso vale per me, vecchio cammello"). Belli i disegni di Spada, meteora (purtroppo non unica) tra i disegnatori texiani.
  9. F80T

    [506/507 ] A Sud Del Rio Grande

    La verità è che Boselli ci ha abituato bene. E quando, tra una buona storia e un capolavoro, capita (può succedere!) una sceneggiatura mediocre, la delusione del lettore texiano è cocente. Così, mi ha molto deluso quest'avventura, che ho riletto dopo lunghissimo tempo. Innanzitutto, è inutilmente lenta e verbosa; nel primo albo sembra che tutti non facciano altro se non chiacchierare e farsi reciprocamente i complimenti. Tranne poi le poche scene d'azione, che però risultano improbabili (Raza che sconfigge al chiuso i fratelli Sabato senza nemmeno un graffio). Non penso che l'ex comanchero rubi la scena a Tex. Ma è un comprimario a mio giudizio non all'altezza di altre grandi figure create da Boselli (Laredo, il sergente Torrence, Mickey Finn). Piuttosto, la trama, pur ingarbugliata, ha un esito fin troppo scontato. I disegni di Letteri risultano una pallida imitazione di quelli che hanno fatto amare il grande artista romano. Purtroppo non posso assegnare un voto più alto di 5.
  10. F80T

    [403/404] Bande Rivali

    Prendo subito posizione sugli aspetti più controversi di questa storia: a) la scena dell'amplesso interrotto dalla sparatoria è certamente atipico per la serie del Tex; ma, francamente, non ne sono stato disturbato, giacché mi è perso funzionale alla storia; b) quanto al colpo basso dato da Tex a Sam Pickett , ritengo che, giacché si trattava di una scazzottata e non di un incontro di pugilato, non possa essere considerato una vera scorrettezza; c) rimanendo sempre alla scazzottata, è bello vedere Tex di tanto in tanto in difficoltà; se la vittoria è sempre tropo facile, che noia! d) Tex non esita a utilizzare metodi violenti per ottenere le informazioni che gli servono; ma la violenza non è mai gratuita e, soprattutto, non porta alla morte dell'interrogato; per questo il nostro ranger si adira così tanto con Sam Pickett; e) Tex si trova in difficoltà con Ma' Chase perché non viene mai meno al suo codice d'onore, che prevede che non si spari alle donne, né si faccia loro volontariamente del male; non mi ha disturbato, dunque, il fatto che sia quasi rimasto ucciso per le mani di quella megera. Complessivamente, nella sua opera di esordio Medda ci ha raccontato di un West sporco e cattivo, attraverso una storia che vede un nugolo di personaggi, tutti ben caratterizzati, tra i quali spicca un Tex duro come non mai. C'è sì qualche errore (come è stato rilevato, principalmente quello di ambientazione, in Arizona anziché nel Missouri o in Georgia), ma la storia è assai godibile. Rimane forse il rimpianto per quello che avrebbe potuto essere, con Medda ad affiancare Boselli nel dar respiro a Nizzi, ma non è stato. Non sono stati di mio gradimento i disegni. Ma, in fondo, per essere l'ultima opera di Blasco su Tex, ci possono stare.
  11. F80T

    Migliore storia del 2019

    Il mio voto: - L'oro dei Pawnee; - Fantasmi di Natale; - Doc!
  12. F80T

    [Tex Willer N. 14 / 15] Paradise Valley

    Poco da annotare su questa storia. Del Vecchio ha ben illustrato una storia che Ruju ha ben scritto e che, a mio giudizio, funziona proprio perché Tex è un fuorilegge che deve sì guardarsi dagli sceriffi, ma che comunque antepone la salvezza delle ragazze in ostaggio alla propria. Per la sua cattiveria, la matriarca degli Humbert mi ha ricordato Ma' Chase di Il seme dell'odio, che da poco ho riletto. Voto ampiamente positivo.
  13. Custodito in una valigetta a casa dei miei genitori, ho ancora conservato il foglio A4 su cui avevo ricopiato, il più fedelmente possibile per un ragazzino che non aveva alcuna preparazione artistica, la splendida copertina del n. 401 di Tex. Certo, Galep era il papà di Tex e la copertina del n. 400 era stata struggente, ma questa di Villa era qualcosa di diverso, con una cura del dettaglio che mi lasciava esterrefatto. Prima di riprendere in mano quest'albo e i due successivi, in cui tante volte mi ero già perso, ho voluto leggere le recensioni del forum. Si parla di Nick Calavera come di un personaggio grigio. Ma, benché lui si sia descritto in questo modo, forse per autoassolversi, secondo me è un personaggio integralmente negativo. Il fatto che, per un vago senso dell'onore, non spari sui rangers in difficoltà non ne cancella il profilo di crudele criminale, così come, per fare un parallelo con realtà più vicine a noi, la devozione ai santi non rende meno schifosi i mafiosi. Stona, dunque, la benevolenza che Tex e Carson hanno nei suoi confronti. E' questo, a mio giudizio, il vero errore nella sceneggiatura di Canzio, che pure presenta aspetti apprezzabili, quali - perché no! - la presenza di Stracci. Tenuto conto di qualche altra piccola caduta (come è stato osservato, Tex non dice: Ti dichiaro in arresto), e del ruolo marginale assegnato a Carson, la sceneggiatura risulta discreta, ma niente di più. Splendidi, invece, i disegni di Fusco: le sua tavole comunicano il freddo del Keibab Plateau. Il voto complessivo è 7,5.
  14. F80T

    [710/711] L'assedio di Mezcali

    Stamane ho letto I vigliacchi e gli eroi. Confermo il giudizio positivo espresso dopo la lettura del primo albo. Forse tra cinque anni non ricorderò più nulla di questa storia, ma oggi ho speso piacevolmente un po' del mio tempo. I vari personaggi mi sono parsi ben caratterizzati, mentre i tanti colpi di scena hanno tenuto sveglia la mia attenzione. Finalmente, inoltre, anche in Carson nizziano torns ad avere un carattere forte e sa essere decisivo. Mi è sembrato strano (anzi, lo ritengo un errore di sceneggiatura) che capelli d'argento, nel fuggire verso il forte, non abbia portato con sé tutti i cavalli della banda di predoni indiani. Qualche perplessità in questo secondo albo mi hanno destato i volti dei nostri ranger disegnati da Filippucci.
  15. Nel 1989 avevo solo nove anni, ma ricordo ancora bene le immagini che i telegiornali trasmisero nei giorni di Natale: Nicolae Ceausescu, che nell'occasione scoprii essere stato uno dei più feroci dittatori dell'Europa comunista, aveva perso il suo ascendente sul popolo rumeno, era stato catturato mentre vigliaccamente scappava da Bucarest, sottoposto a un processo farsa e sommariamente giustiziato; il popolo che a lungo aveva schiacciato con il suo tallone festeggiava in piazza. E' stata proprio l'osservazione di Leo a farmi riaffiorare l'immagine del dittatore rumeno; Narvaez, in effetti, è un personaggio che richiama la figura del tiranno detronizzato da lui ben tratteggiata. Venendo all'avventura di Tex, mi è risultata, a una nuova lettura, abbastanza gradevole. Ho trovato buona l'idea di variare i pard con cui Tex affronta gli antagonisti. La presentazione di Tex come uomo dalla potente medicina mi ha invece richiamato alla mente un altro feroce predone indiano, Charvez (Luna insanguinata). Due note critiche: 1) non si contano più gli amici di Kit Willer che finiscono in un modo o nell'altro uccisi; forse sarebbe ora di non utilizzare più questo topos; 2) la forza che dimostra Tex, nel divellere da solo una gabbia in ferro, è veramente eccessiva, tale che nemmeno una accentuata sospensione dell'incredulità riesce a giustificarla. Buoni, come al solito, i disegni di Marcello.
  16. La discussione risvegliatasi su questo post ha solleticato anche la mia curiosità e ho riletto questa storia. Buona prova di Boselli, che ci presenta Tex nella sua veste (classicissima) di giustiziere. Splendidi i dialoghi tra Tex e Carson (tranne per quella vignetta di cui si è discusso, che a me è parsa troppo emotiva), ottima la caratterizzazione degli antagonisti di Tex, bella la citazione de La mano rossa, con l'elenco dei responsabili dell'omicidio di Nantay, cancellati man mano che muoiono. Evocativa, poi, è la nube a forma di morte, che uno dei banditi vede fuggendo da Federation. Rimane, a mio giudizio, una godibilissima "storia minore", forse anche perché scritta su un soggetto lineare e tradizionalissimo. A contribuire al tono minore degli albi vi sono, a mio avviso, anche i disegni di Letteri, ormai ben lontani da quelli splendidi che nei decenni precedenti avevano dato un determinante contributo al successo di Tex.
  17. F80T

    ....tutto è cambiato...

    Intervenire in una discussione così ampia e ricca di questioni non è facile, perché si rischia di essere ripetitivi o banali. Ma è comunque molto stimolante. Ed ecco, allora, i miei rilievi, nel disordine con cui li ho elaborati. 1) Font e Ortiz hanno uno tratto che a molti non piace. A mio giudizio, però, i loro pennelli hanno delle potenzialità evocative che costituiscono un'arma in più per lo sceneggiatore. Colorado Belle e Le catene della colpa non avrebbero la potenza espressiva, se fossero state disegnate da qualcun altro dal tratto pulito, fosse anche un maestro da me amato come Civitelli. Non sono dunque d'accordo con chi trova penalizzante scrivere per loro. 2) Ruju non ha ancora scritto qualcosa di simile a Furia rossa o Il passato di Carson. Ci è andato vicino, secondo me, con il già citato Le catene della colpa. Ma ancora il suo capolavoro texiano deve arrivare. Per questo, non può essere paragonato a Nizzi, che di Tex ha scritto pietre miliari. 3) Escludendo Gian Luigi Bonelli (Tex lo ha creato lui, per cui ne è fisiologicamente il migliore interprete), Boselli è l'Autore che è più in sintonia con il personaggio. Chiaro, ha il suo stile di scrittura, con storie complesse e spesso corali, che si discosta da Nizzi come da Bonelli. Ma nelle sue storie c'è sempre il vero Tex, che non è un investigatore sbadato (come nel peggior Nizzi), nè un uomo tormentato dai dubbi (come nel peggior Nolitta). 4) Non sono però giustificati giudizi troppo severi su Nizzi. Se Tex esiste ancora, è merito suo. Se io gli sono fedele da quasi 30 anni, è perché il mio primo impatto col Tex contemporaneo (avevo già letto i primi numeri di Tuttotex) fu con La tigre nera e Furia rossa. Certo, non si può negare che poi si sia imprigionato in cliché stucchevoli e abbia avuto un brusco calo nella qualità della scrittura. Ma, come ha sottolineato chi ha fatto il paragone con la Callas, le qualità artistiche si misurano sui vertici della produzione. Mi ero già autoaccusato di disorganicità. Ed infatti, ho saltato una delle mie riflessioni. La aggiungo. 2-bis) comunque, Ruju si è dimostrato uno sceneggiatore texiano di buon livello. Il suo Tex è ben calibrato e raramente le sue storie deludono veramente. Avercene, anche in prospettiva, altri sceneggiatori di tale calibro.
  18. F80T

    [523/525] I Lupi Rossi

    Il racconto del legame tra Cavallo Bianco e Colpo Coraggioso è molto coinvolgente. Tex entra poi prepotentemente nella storia, riacquistando, a mio giudizio, quella centralità il cui difetto molti hanno invece lamentato. Splendide le caratterizzazione dei vari comprimari: Ombra, il capitano North, Ben Lushbaught non sono figure anonime, ma personaggi vividi. Anche i disegni di Font sono evocativi. Cosa manca perché I lupi rossi sia considerata un capolavoro? A parer mio, manca un finale all'altezza. Quello ideato da Boselli mi appare eccessivamente precipitoso, con la scelta inaspettata e non del tutto ben illustrata di Colpo Coraggioso. In ogni caso, la storia merita un 8 pieno.
  19. La penultima apparizione di Proteus, sceneggiata da Nizzi, presenta tutti i difetti evidenziati nei post precedenti: - Perry Drayton ci appare cupo e rabbioso, molto diverso dal personaggio beffardo dipinto da Bonelli; - è vero, anche nella sua prima apparizione aveva sparato per uccidere (il complice ferito, in realtà sopravvissuto); ma era stato in qualche modo spinto dagli eventi; in questa storia, invece, programma a tavolino l'uccisione del banchiere e l'impiccagione di Carson; - Kit Willer fa la figura del bamboccione, che non solo si fa malmenare dagli aiutanti dello sceriffo, ma poi si fa difendere dal papà; - ancora una volta si ripete il cliché della caccia a Proteus per mezzo dei suoi complici; - la trappola ordina da Proteus ai danni di Tex è ben poca cosa: non solo il nostro eroe rimane in compagnia delle fidate colt, che gli consentono di avere la meglio sulle fiere che avrebbero dovuto divorarlo, ma anche la gabbia in cui era stato rinchiuso non risulta essere un ostacolo insormontabile, visto che il ranger la scavalca con relativa facilità; eppure in hotel Tex era inconsapevolmente nelle mani del suo nemico; - non viene spiegato perché, mentre Carson era stato condannato a pagare con la vita la rapina e l'omicidio, Perry Dreyton si giovi di un trattamento più mite. Eppure, la storia si fa leggere volentieri, e anzi ai miei occhi è stata più gradevole di L'uomo dai cento volti. Splendidi, invece, i disegni di Letteri. Mi sono piaciute particolarmente le scene del circo. Non un capolavoro, dunque, ma sicuramente una storia accettabile.
  20. Per partecipare a questo gioco ci vuole una conoscenza enciclopedica di Tex, che io non ho. Però utilizzerò le risposte degli altri utenti per scegliere le storie da rileggere.
  21. Ho letto questa storia nel volume brossurato edito nel 2019, nel quale sono state raccolte le prime tre apparizioni di Proteus. In tale edizione, il titolo della storia è Arrestate Tex Willer! Solo che, a differenza di quanto era avvenuto pochi anni prima ne In nome della legge, il nostro Eroe riesce facilmente a scagionarsi, e allora la vicenda scorre in binari sicuri, sino allo scontro finale. Penso, in sostanza, che l'interessante spunto iniziale sia finito un po' sprecato. La storia è comunque godibile, grazie anche ai buoni disegni di Letteri.
  22. F80T

    [86/87] Rio Verde

    Negli ultimi post di questa discussione si ipotizzava un'eventuale quarta apparizione di Proteus. Ebbene, sappiamo che c'è stata. E in effetti, ho letto Rio Verde solo dopo l'ultimo ritorno del pericoloso trasformista, complice una bella edizione brossurata delle storie che lo riguardano Si tratta, come già posto in rilievo, di un avversario anomalo, e proprio per questo interessante. La sceneggiatura di Bonelli è incalzante e i disegni di Letteri, pur privi di dettagli (come tipico dell'epoca), sono efficaci. Forse è un po' affrettato il finale; e tuttavia è utile anch'esso a delineare la personalità di Perry Drayton, figlio della buona borghesia del West, dedito al crimine per passione.
  23. F80T

    [668/670] I rangers di Lost Valley

    Quanti ufficiali dell'Esercito degli Stati Uniti ci sono stati presentati in 71 anni di Tex? Eppure, nonostante siano innumerevoli, nessuno ha mostrato una personalità complessa come MacKenzie: ufficiale tutto d'un pezzo, combattente duro ma non crudele, fine stratega, uomo combattuto dai suoi incubi, che soffre perché altri non hanno rispettato la parola da lui data. Splendido alleato/avversario/amico di Tex, il quale mostra per lui grande rispetto. Ma Boselli non si è limitato a regalarci, dando spessore a un personaggio storico, un grande comprimario; piuttosto, ha creato una sceneggiatura complessa (come al solito) e ispirata. Alla grande prova dello sceneggiatore si aggiungono gli ottimi disegni di Biglia. Voto complessivo: 9.
  24. Era da tanto tempo che non rileggevo qualcosa disegnato da Letteri. Devo purtroppo dire che ho ritrovato, in questa storia, un tratto un po' legnoso e, benché all'epoca tale Artista mi piacesse molto, nel riguardare le tavole non sono rimasto del tutto soddisfatto. La storia scorre gradevole, con un Tex in solitaria molto sicuro ed efficace. Due, a mio giudizio, le criticità della sceneggiatura. La prima è la figura dello sceriffo. Difficile credere che qualcuno potesse pensare di svolgere la funzione di polizia senza fare uso, peraltro ne violento West, delle armi. Come avrebbe potuto fronteggiare i malviventi? Con la sola forza della persuasione? La seconda è l'happy ending finale, in cui Brackett, fino a quel momento presentatoci come uomo con due dita di pelo sullo stomaco, diviene improvvisamente benevolo nei confronti della comunità di Faust. Voto finale: 7.
  25. F80T

    [Texone N. 35] Tex l'inesorabile

    La mia opinione è che la gestione dell'evento "Texone di Boselli e Villa" sia stata controproducente La Sergio Bonelli Editore non è un Ente caritatevole, per cui è normale e giusto che cerchi nuove vie per generare ricavi. Però, Tex è un tesoro che si fonda sui lettori che da settantuno anni, settimana dopo settimana prima, mese dopo mese oggi, si recano in edicola a comprare il nuovo albo. Sono quegli stessi lettori che non hanno abbandonato la testata nemmeno nei momenti bui della crisi nizziana, e che magari questa volta rischiano di perdere un po' della loro passione per Tex... Secondo me, si possono rilasciare le più svariate edizioni da libreria di una storia, ma farlo prima che la storia vada in edicola è uno sgarbo ai lettori abituali, che non possono o non vogliono spendere 34 euro per un volume le cui dimensioni sono, peraltro, di difficile gestione. Per fortuna, la qualità delle storie in edicola è tale da consolare chi dovrà aspettare febbraio per godersi Villa
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