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Testa di Vitello

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Tutto il contenuto pubblicato da Testa di Vitello

  1. Non lo conoscevo, anche se adoro John Ford...grazie della segnalazione. Cerco di recuperarlo...
  2. Testa di Vitello

    [Maxi Tex N. 27] I tre fratelli Bill

    Mai letto "I tre Bill", ma questo Maxi si preannuncia molto molto interessante...
  3. Molto interessante...oltretutto mi piacerebbe che si approfittasse di questa collana per sviscerare avventure di Tex anche precedenti al "Totem Misterioso", e quindi che questa fosse solo la prima di una serie di storie in flashback...mi inquieta un po' pensare come sarà inserito Carson prima dell'incontro ufficiale con Tex...già l'inserimento di Mefisto in "Pinkerton Lady" non mi ha fatto per nulla impazzire...
  4. Ricorda un po' "Fracchia la Belva Umana"
  5. Testa di Vitello

    [716/719] Netdahe!

    Letto "La signora di Rancho Verde" : questa storia migliora di albo in albo...avventura ultra-classica, e al tempo stesso all'insegna di una felice ed equilibratissima coralità. Tutti i pards hanno i loro momenti (se precedentemente Kit aveva fatto mostra delle sue doti, qui è Tiger a fare la parte del leone), e le sottotrame parallele si snodano fluide che è una meraviglia. Dona Ramona si staglia come un bel personaggio di dark lady (si, si, il termine ci sta tutto) in chiaroscuro, sfaccettata, da noir d'altri tempi...e il romanticismo contraddittorio e tormentato della sottotrama di Castillo è cosa che vedrei volentieri più di frequente sulle pagine del Tex. PARTICOLARMENTE APPREZZATI - l'aura di sfiga che, per una volta, i Nostri si portano appresso tipo nuvola di Fantozzi...appiedati in mezzo al deserto, sparati da tutte le persone che vanno ad aiutare nei villaggi/fattorie per la strada...e quando trovano delle cavalcature sono ronzini sfiancati...molto divertente - La colazione con uova fresche, formaggio di capra, focacce di mais e fagioli...anche se le classiche bistecche con patate non si battono, sono sempre graditissimi i resoconti sulle scorpacciate dei Nostri - L'accoppiata Carson-Webster, affiatatissimi...quando sparano allo stesso Apache perchè non si erano messi d'accordo mi sono cappottato - Carson che subito dopo spara all'Apache fuggente alle spalle, con freddo cinismo...mi ha ricordato le carneficine senza fronzoli dei primissimi tempi di GL Bonelli - Il micidiale agguato ai Nedtahe nel villaggio di notte, con conseguente carneficina (appunto)...una sparatoria da 10 e lode - In generale, il fatto che molti dei momenti clou (e gran parte dell'azione in generale) si svolgano all'alba, al tramonto, o di notte, esaltando coi disegni SPLENDIDI di Seijas, l'atmosfera di romantico eroismo del tutto - La copertina-capolavoro di Villa PERPLESSITA' ? Mah...direi nessuna a sto giro...magari avendo a disposizione la bella Ramona nel costume di Eva, si poteva essere meno pudichi ed evitare per esempio l'ombreggiatura che ricopre il culo, o la di lei mano che strategicamente va a celare il capezzolo...insomma, il primo nudo femminile nella storia di Tex (peraltro assolutamente benvenuto) forse si poteva celebrare meglio...
  6. ...ma niente niente, che nel prosieguo di questa storia possa fare la sua comparsa un giovane Yampas ?
  7. Letto "I volontari della Florida"...dopo le incertezze e le macchinosità dell'albo precedente, si ritorna in carreggiata con un bel pieno di avventura allo stato brado nella labirintica e soffocante foresta-palude. Un Tex come non mai eroe d'altri tempi, intrepido e altruista fino all'iperbole...apprezzo molto come pian piano, con la pura e cristallina forza delle sue azioni, stia tirando tutti dalla sua parte, lasciando isolato il povero Fairfax che rosica. Stupenda la scena nel torrente con i coccodrilli, con arditissimo salvataggio da parte di un Tex quasi super-umano. Sempre maestosi i disegni di Rubini che dipinge le foreste della Florida tra innumerevoli suggestioni. BREVI ANNOTAZIONI - Nel primo volontario salvato dai coccodrilli (quello biondo) ho visto una certa somiglianza con Esse Esse...citazione grafica voluta ? - Collins con mano staccata che però appare tutto ringalluzzito dopo la fasciatura...ma non dovrebbe essere una misura provvisoria in vista di una cauterizzazione da farsi presto ? -Tex che si lamenta dei morsi della fame, pur essendosi da poco pappato un coniglio selvatico...e scrocca pure gli ultimi biscotti al povero Logan ! - Tex in fuga da tutti che però dice di dovere assolutamente tornare a Tampa a prendersi Dinamite...l'ho trovato commovente.
  8. Testa di Vitello

    [716/719] Netdahe!

    ATTENZIONE MOLTI SPOILER Letto "Guardia Rural" ; confermo che mi pare eccessivamente scomposta la reazione del colonnello Atwood (con tutta la riluttante compagnia al seguito) e aggiungo che ho trovato mooolto macchinoso e tirato per i capelli il piano di Tex che prevedeva ESATTAMENTE che quest'ultimo sarebbe sbroccato e uscito allo scoperto alla presa in consegna di Marton...inoltre Nantan fa un po' troppo il prezioso a dire che mai sarebbe tornato a vestire la giacca blu, quando invece ha già deciso, come ammette subito dopo, che sarebbe tornato nella polizia Apache...da lì in poi però fila tutto come un treno, le due trame parallele si snodano avvincenti, e soprattutto i Netdahe si rivelano avversari astuti, spietati, insieme valorosi e indomiti...ossi durisssimi sempre un passo davanti agli avversari, Tex compreso, e quando Tex trova pan per i suoi denti mi esalto !! Ottimo l'agguato nelle paludi (con strage dei cavalli), e grandiosi l'avvelenamento dei pozzi e la trappola ai rurales di Castillo, in un'escalation di astuzia strategica che lascia il cliffhanger coi rurales di Castillo decimati e Tex e co in una situazione di difficoltà assoluta. Da segnalare che come promesso, e per la gioia di Carson, nell'unico momento di pausa, vanno a mangiare le famose bistecche di Safford Town !! Disegni di Seijas per me sempre bellissimi ricchi di dinamismo e suggestione (i chiaroscuri della notte, le albe e i crepuscoli sul deserto resi bene come pochi) e splendida copertina di Villa, sembra un po' una locandina cinematografica dei bei tempi che furono.
  9. Chiaro adesso, grazie !! E mi pare pure giusto Ecco...ho alzato un bel polverone
  10. Letto "Nella terra dei Seminoles", albo che ho trovato piuttosto inferiore ai due precedenti...diverse cose non mi sono piaciute, NELLO SPECIFICO -Il pippino politically correct che Tex tira al povero barista (giustamente sbigottito) sul colore della pelle e l'uguaglianza degli uomini...da notare che il barista semplicemente osservava come gli avventori neri lo "avvertissero" come più debole perchè mezzo bianco, senza sottindere nemmeno lontanamente che lui si sentisse superiore per quello -Tex che due pagine dopo al pippino politically correct, usa i classici "cioccolatino" e "sacco di carbone" per menare i neri che gli tendono l'agguato...il Tex di Bonelli senior dimostrava la sua visione del mondo con le sue azioni e poteva permettersi il linguaggio che aveva...qui, i termini "scorretti" due pagine-due dopo il Tex che catechizza aggratis suonano un po' incoerenti e molto fan service -La spiegazione di Zoe sul suo albero genealogico : non ci ho capito nulla...1) la nonna di Zoe è una pioniera bianca che, rapita dai seminoles, si accoppia e riproduce con un guerriero nero 2)la madre di Zoe (quindi meticcia bianca + nero) torna alla "cosiddetta" civiltà e si accoppia e riproduce con un bianco...quindi ne risulta che Zoe è una meticcia (bianco/nera + bianco)...quindi dov è che avrebbe sangue seminole nelle vene, come dice inizialmente a Tex ? Che giustamente non capisce, e viene pure perculato e si prende dell'ignorante... -Le motivazioni per cui Tex si arruola appaiono molto fumose : ok che il sergente Cannon gli fa capire che sanno chi è...ok che l'agente federale gli sta sempre col fiato sul collo...ma oltre a un vago "spirito d'avventura" (e che vor di) due pagine dopo lo troviamo a marciare coi soldati perorando le ragioni degli indiani seminoles, contro cui vanno a combattere e auspicandosi di non doverli incontrare mai...qui Tex sembra un po' un pupazzo in balia degli eventi, tanto valeva che continuasse la sua fuga in solitaria verso altri lidi, anzichè arruolarsi per una guerra che detesta in partenza...o no ? -"L'innamoramento" del capitano Payne per Tex, che fino al giorno prima non conosceva, poi, dopo aver visto che se la cava bene nelle risse, lo nomina sergente e gli da il comando della retroguardia -Tex che nel cliffhanger finale si getta fuori dalla barricata per affrontare una decina o più di Seminoles sparando in campo aperto...per cose come queste Faraci è stato massacrato a più riprese Mi sono invece piaciuti moltissimo : -Tex che nella rissa iniziale ferma il soldato che brandisce il vaso pregiato per metterlo in salvo...e poi tira uno sganassone al soldato...una cosa molto Bud Spencer & Terence Hill -La scena centrale dell'agguato dei neri nel vicolo buio con la bella Zoe come ostaggio...un momento di azione magistrale in una location suggestiva -Zoe : gran femmina, porta anche fuori Dinamite a sgranchirsi le gambe di notte Sempre stupendi i disegni di Rubini, le scene nelle paludi e la baracca di Zoe sul fiume al chiaro di luna sono poesia. E come ho già detto capolavoro la copertina di Dotti, per me la sua migliore fin qua.
  11. Per me invece una storia anche un po' melò ci sta tutta (anche se spero sempre di vedere tornare il Ki Willer innamorato stile "I due rivali"). I disegni dell'anteprima li trovo bellissimi...molto molto vintage (ma con un tratto per me meglio valorizzato dal bianco e nero). I color sono una collana che avevo abbandonato, ma se continuano così...con storie lunghe e soggetti atipici, si guadagnano il mio interesse... Vero che il Tex della copertina che spia la coppietta fa molto effetto slasher...
  12. Testa di Vitello

    [716/719] Netdahe!

    Primo albo per me ottimo, scorrevolissimo e galvanizzante. Si sviluppa intorno a due binari narrativi paralleli, anche se penso che la sottotrama imperniata su Marton e il colonnello Atwood si esaurirà all'inizio del prossimo albo, per lasciare pieno spazio alla lotta contro i Netdahe... Apprezzo moltissimo la continuity intrigante (ma non invadente) che la serie continua a portare avanti, per opera di tutti gli sceneggiatori (ognuno poi magari porta avanti la “sua” continuity, ma va bene così). Per il resto, l'albo è costruito interamente intorno a tre grandi sequenze : l'attacco notturno dei Netdahe al villaggio ; la trappola dei banditi a Redemption (che gli si ritorce contro) ; e l'agguato di Atwood nel deserto…la prima, la migliore, è poderosa, con quel senso dell’attesa e l’atmosfera elettrica di tensione che Boselli è un maestro a creare (praticamente il texone di Villa è incentrato su un susseguirsi di momenti così)…grandi Tex e tutti i pards, menzione speciale per Kit Willer abbastanza in palla, soprattutto nel finale dove si esibisce nelle sue celebri sparate acrobatiche a cavallo contro gli inseguitori… Ho PARTICOLARMENTE apprezzato : -che nella scena iniziale dell’assalto a Pedra Blanca, in tutta la fase di attesa, “la regia” è focalizzata sul personaggio di Tonio, facendoci identificare con esso e facendoci pensare che sarà lui a salvarsi, quando poi con uno scarto diabolico, Boselli disattende le attese, lasciando come superstite un “anonimo” avvinazzato…un piccolo metaforico calcio negli stinchi, di gran classe… _il momento poker…che non sarà particolareggiato e ricco di pathos come quelli de “L’agente federale”, ma fa la sua porca figura…in particolare mi piace pensare che Carson abbia davvero battuto Tex, ma in generale poi tutto lo stratagemma per mettere nel sacco i banditi è molto divertente, se invece che puntare le pistole, i pards fossero partiti subito coi cazzotti, poteva sembrare un film di Bud Spencer e Terence Hill -che all’arrivo dei banditi verso il saloon, Tex e co. Non si fanno problemi a cercare di disarmare o sparare a spalle e gambe, ma sparano subito e direttamente per uccidere (anche se poi uno lo colpiscono a una gamba, ma sicuramente per caso)…così li voglio, spietati e senza fronzoli !! _Il momento bistecca !! Per quanto al momento solo dialogato…ma voglio sperare che ci verrà anche mostrato Carson avventarsi su una delle famose bistecche si Safford Town…grande Boselli !! -la scalata del colle sotto il tiro della cavalleria…per quanto esagerato e inverosimile (ma quanti ne abbiamo visti di momenti così), un concentrato action purissimo di vera goduria Invece ho trovato un po’ troppo tirato per i capelli il colonnello che va in panico e decide di attaccare frontalmente Tex e co tirandosi dietro l’intera compagnia che non si fa troppe domande (o quando se le fa, poi lascia perdere subito)…va beh che eseguono gli ordini… Molto buoni i disegni di Seijas, col loro tratto insieme morbido, dinamico e “sporco”. La copertina di villa, nella sua essenzialità estrema, la trovo adorabile.
  13. Per me il titolo della storia è "Linciaggio !"... per come la vedo io le storie vanno titolate in base al titolo di copertina del loro primo albo...visto che l'albo precedente titolava "La casa sul fiume" (ultimo capitolo della storia "L'aquila e la folgore"), questa storia prende automaticamente il titolo dell'albo successivo, "Linciaggio !"...discorso diverso per il precedente "Linciaggio" del n. 53, in quanto storia che iniziava e finiva su un unico albo, e quindi non poteva titolarsi altrimenti...discorsi peraltro comune a moltissime storie brevi del primissimo periodo...
  14. Ci sono anche due "Linciaggio", una storia brevissima sul n. 53, e la storia sui nn. 209-210 (qui però "Linciaggio !" con punto esclamativo). Molto meglio la seconda.
  15. La storia di assedio definitiva...epica, traboccante furia bellica ed eroismo disperato...praticamente un'unica monumentale, dettagliata, strategica sparatoria che occupa tutta la seconda parte della storia...i ripetuti assalti respinti con uragani di piombo, l'ingresso del cortile trasformato in una barricata fatta di macerie, cadaveri umani ed equini ammassati, Pat Mac Ryan che demolisce la casa A MANI NUDE per costruire le barricate...Tex e pards grandiosi, ma la leggenda qui è Pat, in una delle sue storie fondamentali di sempre...capolavoro. Voto : 10 E un Galep super ai disegni.
  16. Letti i primi 2 albini...comincio dalle piccole perplessità/magagne : -Non mi piace il Dinamite eccessivamente umanizzato (come già ne "L'ultima vendetta")... qua addirittura RECITA facendo finta di essere sfinito...se super-cavallo deve essere, che sia super-cavallo perchè prende il battello al volo con un balzo portentoso, non per queste cose alla Jolly Jumper -si, LO SO che Glb gli faceva fare pure di peggio- -Tex che spara (o lancia il coltello) per disarmare non mi è mai andato troppo giù...capisco che in questa fase della storia l'intreccio lo impone, perchè ha a che far con sceriffi, marshall e di loro aiutanti...ma due scarti umani come Harry Giles e Raul che gli sparano per uccidere avrebbe potuto toglierli di mezzo...anche se capisco che poi tornano, quindi... - "Testa di cavolo" nun se po' senti, avrei preferito un altro appellativo Detto questo, mi sta piacendo moltissimo, si legge avidamente pagina dopo pagina...Boselli è stato bravissimo a partire dalla traccia delle primissime storie di Glb, per dar vita a una creatura tutta sua, e soprattutto a un mondo sfaccettato con sue coordinate, luoghi, personaggi ricorrenti...e a un Tex credibilissimo e coerente come versione giovane del personaggio che poi tutti conosciamo...qui con un carattere più irruento, scanzonato e impulsivo, ma già in nuce l'essenza (e alcuni tratti e comportamenti tipici-vedi l'offrire da bere a tutti-) del personaggio che diventerà... Un'altra caratteristica della serie, e della storia in particolare, è di essere avventura allo stato brado...cambi di scenari, peripezie e vicissitudini che si susseguono in maniera fluida...quasi tante micro-storie all'interno di un'unica storia (e poi tante storie legate da continuity che ne fanno a loro volta un flusso narrativo unico) recuperando, in questo, lo spirito delle primissime, magmatiche, avventure del Tex fuorilegge di Glb... Qui in particolare abbiamo : una primissima parte di western puro, con Tex inseguito dalla posse per praterie e acquitrini del texas ; una seconda parte sul battello dai toni "gialli" con micro-indagine del Tex detective ; una terza parte col tex gambler incentrata sul gioco d'azzardo...cui seguirà ?? Uno sviluppo avventuroso-bellico come lasciato presagire dall'anteprima del prossimo albino ? In particolare ho PARTICOLARMENTE apprezzato : -La presenza, anche qui, di avvenenti donzelle di carattere, e comunque lontane dal clichè della "damsel in distress"...è se vogliamo un po' un fil rouge della serie...avventuriere, aiutanti coraggiose, nemiche perfide o doppiogiochiste, comunque si torna a riempire le storie di belle figliuole, anche qui proprio nelle avventure del primissimo Glb -In particolare Anita, complimenti a Rubini per la resa grafica e bel personaggio...e grazie anche per aver messo nero su bianco quello che comunque già si sapeva, ed era stato fatto intuire a più riprese : Tex ciulava anche prima di Lylith ! p.s. tanto di cappello anche per Zoe, è giusto che Tex non se ne faccia scappare una... -Le partite a poker mi sono piaciute moltissimo...è un aspetto che in Tex è stato approfondito poco frequentemente, invece mi piace quando si scende un po' più nel dettaglio di queste cose, sono scene che, se gestite bene come qui, mi intrippano molto... -In generale come affiori dalla pagina il senso della quotidianità della vita del Tex giovane...quando va a cercare lavoro...i saloon fumosi e la vita notturna come ambiente in cui il nostro si muove confortevole... Disegni di Rubini strepitosi, in particolar modo la resa degli ambienti (tutti : esterni, interni...), sia per la cura nel particolare che per il senso di insieme...in particolare le pagine ambientate nelle paludi del Texas sono poesia visiva...poco da dire, tra serie regolare e "Tex Willer" c'è un parco disegnatori da fare invidia a chiunque... Insomma, sintetizzando: per il momento si vola altissimo. p.s. A proposito di disegni, la copertina del prossimo "Nella Terra dei Seminoles" è pazzesca, per me la miglior copertina sin'ora.
  17. Per me è una questione : -Di ritmo della lettura : aspettare un mese per il prosieguo di una storia, e poi trovare che finisce in 12-15 pagine...non hai tempo di re-immergerti nella lettura che è già finita...è un po' come quando in televisione mettono la pubblicità a tradimento gli ultimi 5 minuti di film quando è già finito...a mio giudizio la suddivisione della storia negli albi dovrebbe rispettare un po' anche queste questioni di ritmo...diverso è il discorso se uno aspetta di avere tutti gli albi prima di iniziare a leggere la storia...in quel caso non cambia niente. -Estetico : per me le copertine sono importantissime e parte integrante artistica del tutto, nella musica così come nei fumetti...avere il finale di una storia su un albo con la copertina dedicata alla storia successiva che comincia dopo, lo trovo un che di stridente. Che poi una volta si facevano sempre (o quasi) finire le storie sull'albo successivo per una questione palesemente commerciale (compri l'albo per vedere finire la storia che stai leggendo...cominci a leggere quella dopo, quindi sei invogliato a prendere anche l'albo successivo, e così via ad libitum), allo stesso modo in cui oggi, per questioni pratiche, la fine della storia viene -quasi sempre- fatta coincidere con la fine dell'albo...quindi non ci vedo tanto "libertà artistica assoluta dei bei tempi che furono" vs. "compromessi e costrizioni di oggidì", quanto piuttosto e più prosaicamente, gli sceneggiatori che si devono adeguare alle scelte editoriali del momento.
  18. Orpo ! Che discussione... Beh, per il vocabolario ci sono due modi di intenderlo (e cito "google" perchè non ho voglia di andare a prendere il vocabolario cartaceo che ho chissà dove) : 1) Opera di grande eccellenza 2)La migliore di una serie di opere (di una serie, di un periodo, di una scuola etc.) Ovvio che nell'uso corrente solitamente ci si riferisce alla prima definizione ; anche se la seconda è quella più etimologicamente corretta, ma poi il tutto si ridurrebbe allo sterile gioco della torre (bisogna sceglierne una : tra "Il figlio di Mefisto" e "In nome della legge", cosa butti giù ?)...per me, sintetizzando, nel caso in questione, lo definirei tipo "massima espressione dell'arte fumettistica". Un solo capolavoro in tutta la storia del fumetto mondiale...è un modo di vedere le cose (e quindi il fumetto resta sempre il fratello sfigato della letteratura, che di capolavori ne ha innumerevoli). Ho un deja vu...su un forum di cinema mi trovai a disquisire con un forumista che sosteneva che in tutta la storia del cinema i veri capolavori si contano sulle dita di una mano monca (ricordo che citava un Dreyer, un Fritz Lang, un Billy Wilder), e comunque bisogna sempre soppesare con cura la parola "capolavoro", e in ogni caso è impossibile sbilanciarsi sulla definizione di "capolavoro" di un'opera al momento della sua uscita, perchè il suo vero impatto sulla storia e la sua importanza la si potrà valutare almeno dopo 20 anni dalla sua uscita...insomma, modi di vedere le cose-e, come si sarà capito, io la vedo in modo COMPLETAMENTE diverso-... e per quanti pensano che ci sia qualche criterio di "oggettività " nel valutare le opere, può essere interessante andare a leggere recensioni di film oggi unanimemente reputati capolavori, scritte al momento della loro uscita, c'è da ridere... Cita, cita (non necessariamente diverse decine, anche 6-7)...potrei anche averli letti, non leggo solo Tex. Per me come storia d'avventura è perfetta...dialoghi divertenti ed efficaci, personaggi definiti con pochi e sapienti tocchi, quel tanto di continuity e di quotidianità che fa sentire a casa, una gestione del ritmo magistrale, e tanta tanta avventura...certo, è semplicissima, e CERTO non passerà alla storia, ma come Tex d'azione pura per me siamo ai massimi livelli.
  19. Quindi il tuo è il metro di giudizio universale, e se qualcuno si discosta da quello manca completamente di senso critico...mi sembra un ragionamento che non fa una piega (e poi modesto). Si, mi rendo conto che quando faccio confronti/accostamenti per esemplificare un concetto a volte non riesco a spiegarmi...cercherò di limitarli...anche se in questo caso veniva dopo un "quote" preciso che speravo chiarisse abbastanza il senso, ma così non è stato... Io questo non l'ho mai detto...mi sono limitato a constatare in questa discussione, da parte di certi forumisti, un livello di pignoleria mai visto prima, tutto qui... Invece a mio giudizio la serie annovera capolavori in numero molto superiore a 15... anche perchè, se il mio fumetto preferito contemplasse solo 15 capolavori su 700 e passa numeri usciti, molto probabilmente non sarebbe il mio fumetto preferito...riguardo alle storie citate, poi, "La Tigre Nera" e "Furia Rossa" sono tra le mie 10 preferite in assoluto di sempre.
  20. Che sono capolavori immortali del fumetto italiano. E perchè ? Non era per dire che "La Rupe del Diavolo" vale "Ombre Rosse", ma semplicemente per dire che "intreccio semplice e lineare" non necessariamente equivale a "la trama non conta", come invece lasciato intendere da qualche altro forumista.
  21. Eh, lo so, lo so, borden... Il mio era un tentativo, maldestro, contorto e ingarbugliato, di dimostrare che il Nizzi di questa storia non ha nulla a che vedere con il peggior Faraci...Passando per John Ford...ma rileggendo mi rendo conto che si capisce poco... "I nizziani"...vedi che adesso sei tu che generalizzi ? Io qui sto semplicemente dicendo la mia opinione su una -a mio avviso- grande storia...e sicuramente non leggo Tex con la mentalità ultrà e il coro da stadio... E citi sempre le solite due : sull'andare a dormire, ne ho convenuto sin dall'inizio...hanno peccato di leggerezza, col senno di poi hanno sbagliato (eh, si, del Tex sempre infallibile nun me po' frega de meno), ma hanno una serie di attenuanti e nell'economia della storia ci può stare...sulla scazzottata finale ribadisco invece che ci sta tutta e in quel momento è addirittura esaltante. Tipo ? Anche "La rupe del Diavolo"...nel primo albo non viene sparato un solo colpo d'arma da fuoco tranne le ultimissime pagine (va beh, eccetto il tipo che spara all'anatra)... Ma vedi che stai a guardare il capello ? In "Ombre Rosse", come ne "La Rupe del Diavolo" c'è in comue la situazione "pellirossa in campo aperto assaltano mezzo in movimento", la una diligenza, qua un battello...Ne "La Rupe del Diavolo" i Siksika non vengono presi in contropiede ? Nel primo attacco avrebbero dovuto abbordare un battello quasi fermo e con tutta la resistenza annullata, e invece si trovano un battello che corre a tutta forza e una difesa che non si aspettavano sicuramente...nel secondo attacco dovevano assaltare un battello praticamente fermo nella palude, ma non si aspettavano la fortificazione... E perchè, i Siksika non hanno avuto la sfiga che il battello trasportava Tex e pards ? Perfetto, Leo, hai sintetizzato che meglio non si può (tranne il Tex in mutande, che per me non è neanche un errore, ma va beh).
  22. E chi lo decide che la trama conta poco ? Tu ? Perchè la storia è lineare ed essenziale senza15.000 sottotrame e ribaltoni ? E "Ombre Rosse" lo buttiamo nel cesso ? - Tra l'altro non so se ci hai fatto caso, ma gli Apache di "Ombre Rosse" attaccano in campo aperto facendosi impiombare proprio come i "Siksika" della "Rupe del Diavolo"...che piccioni ! Che piccioni ! JOHN FORD COME FARACI !!- Comunque è chiarissimo che leggiamo e "interpretiamo" le storie in modo diverso...a me danno più "fastidio" certe forzature come i colpi di culo, della serie...Tex o pard che viene colpito per la tremilionesima volta di striscio alla tempia ; Tex cui viene sparato da un malandrino acquattato nell'ombra, che pur avendo tutto il tempo sbaglia mira, Tex si volta veloce come un lampo e secca il gaglioffo al primo colpo ; Tex & pards più un accompagnatore occasionale incappano in un agguato, l'accompagnatore occasionale viene stecchito, Tex & pards rispondono al fuoco veloci come il lampo etc. ... o ancora : Tex si trova in una sparatoria in campo aperto, si butta a terra e schiva i colpi ROTOLANDOSI mentre nel frattempo stermina tutti i copiosi avversari (su quest'ultima c'è la variante in cui Tex schiva un coltello o un Tomahawk scagliato dall'avversario spostando velocissimamente la testa) ; o ancora, Tex che trovandosi davanti avversari che vogliono fargli la pelle, a volte (ma solo quando è magnanimo) si premura di sparare per disarmarli (colpendo esattamente la pistola) etc. etc. MA sono tutte cose, oltre ad essere in uso dall'alba dei tempi della serie, su cui passo tranquillissimamente sopra se la storia è bella -a meno che non siano cazzate fotoniche- Mi pare invece che voi diate priorità assoluta a un codice di comportamento intransigente cui DEVONO attenersi i personaggi, e se lo sceneggiatore (uno sceneggiatore qualsiasi ???) sgarra da quel codice di comportamento (ovvero : se lo sceneggiatore fa compiere a Tex e pards una scelta che a VOI non sta bene) la storia diventa una monnezza senza appello e senza redenzione. Anche se, come in questo caso, NON ci sono errori obiettivi o buchi di sceneggiatura e tutto gira alla perfezione. Ma guai a trasgredire il SACRO CANONE !! Bella la metafora culinaria. Per me questa storia è un ristorante stellato...magari non un tre stelle, ma due stelle ci stanno tutte.
  23. Diablero, andrò per punti : - Innanzitutto, è sempre un piacere leggerti anche- e direi soprattutto- quando, come in questo caso, sei su posizioni totalmente agli antipodi alle mie - Si, in effetti ho fatto un paragone un po' campato per aria, ogni tanto cado in questi trabocchetti retorici... - Il punto è che il comportamento di Tex e co. nella situazione della rissa, io lo vedo perfettamente coerente...sarà che ho come background anche una certa cultura sborona e caciarona (sono pur sempre figlio degli anni 80), ma io i pards in quella situazione, in pieno inseguimento e con l'adrenalina che pompa, ce li vedo a raccogliere la sfida della scazzottata anche con un certo entusiasmo e il sorriso sulle labbra...una cosa un po' alla Bud Spencer & Terence Hill...insomma, secondo me ci sta... - Non definirei Nizzi un autore citazionista, anche se nelle sue storie ci sono stilemi e situazioni ricorrenti, che fondamentalmente tornano in tutti quelli che scrivono Tex (è inevitabile)...in Bonelli gli scrittori citazionisti sono altri, e su altre testate... - Le patatine sulla tomba di Lilyth non me le ricordo, mi sa che vado a rileggermi la storia !!
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