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TWF - Tex Willer Forum

Diablorojo82

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Messaggi pubblicato da Diablorojo82

  1. 7 ore fa, Bob Rock dice:

    Che una storia piaccia al 90% o allla totalità del forum, ci sta tutto, se una storia è bella non sarebbe normale il contrario, il punto, secondo me, è  che, con le storie di Boselli, circa l'80%, di quel 90% di utenti, fa delle lodi sperticate all'autore gridando al capolavoro e non trovando nemmeno un difettuccio che sia uno (anche perché nel fumetto seriale la storia perfetta è una merce molto rara). Quindi ti viene il dubbio che, o quella piccola minoranza (che non è nemmeno quanto le dita di una mano) che muove qualche critica alla storia non abbia le superiori capacità intellettive, che evidentemente ha qualcun altro, per capire che ha letto un acclarato capolavoro o, forse, è come dice @Loriano Lorenzutti

    e quelli che danno pieni voti alla storia sono, probabilmente, "di parte a prescindere". Io ho notato, ma è solo il mio modesto punto di vista, che, ultimamente, tutte le storie di Boselli vengono considerate dei piccoli gioielli di scrittura per i quali bisogna solo spellarsi le mani, mentre Rauch e Ruju sono solo degli onesti mestieranti, che vanno, loro si, criticati, anche aspramente, perché non sanno scrivere Tex come il loro curatore, che a detta di qualcuno, tral'altro, andrebbe, addirittura, clonato.

    Sempre secondo me, la sceneggiatura perfetta nelle storie di un fumetto che ha 75 anni di storia editoriale come Tex, è molto difficile e rara da realizzare e, come @Diablorojo82 o @Jim Brandon penso che la troppa enfasi da parte di molti forumisti su questa storia in particolare,  ma anche su altre di Boselli in generale, mi abbia fatto venire qualche dubbio sulle mie capacità di lettura di una storia a fumetti.

     

    La mia è solo una considerazione in generale, non mi sono riferito a nessuno in particolare e questo post è certificato polemic-free:D

    Il mio era un discorso generale. Infatti ho sempre riletto un paio di volte storie considerate ottime dalla moltitudine e non ottime per me (però oscilliamo tra gente che dà 8/9 e io che voto 6/6,5). Qualche volta ho notato cose migliori, altre volte non è cambiato il mio giudizio.

    Questo è capitato con quasi tutti gli autori (GLB, Nizzi, Boselli, Nolitta, Manfredi, Ruju, Rauch, Faraci per citare i più presenti).

  2. <span style="color:red">7 ore fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

     

    Giusto, ma talvolta si confonde il "soggettivo" con il giudizio "di parte a prescindere" che sono cose molto diverse. 

    Certo. Il palato è molto soggettivo. Però mi viene sempre il dubbio quando il 90% del forum promuove a pieni voti una storia. Detto questo il "problema " è quando la media voti è 8 e per te è un 5. Allora veramente uno non si è preso con la storia.

     

    • +1 1
  3. <span style="color:red">36 minuti fa</span>, Mister P dice:

    Rauch rende maggiormente sulla lunga distanza.

    🤞

    <span style="color:red">4 minuti fa</span>, Ombra Silenziosa dice:

    Alla luce degli ultimi avvenimenti, direi che la cosa che mi riesce più difficile è stare su internet ;)

    Per il resto, è tutto difficile e io mi ci muovo molto a istinto.

    Di solito uno scrive quello che gli piacerebbe leggere. Per questo gli autori non se ne capacitano e si inalberano, quando trovano qualcuno che non gradisce ;)

     

    Ci credo 

  4. <span style="color:red">8 ore fa</span>, Ombra Silenziosa dice:

    @DiableroOra che la polvere si è posata, volevo chiederti scusa per aver perso le staffe. Non che sia una giustificazione, ma penso abbiano influito il notevole accumulo di stress e il pregresso costituito dalla estenuante discussione su la Palude del Morto.

    Credo però che anche te qualche cosa l'abbia fraintesa, perché, a  parte i toni discutibili, non mi sembra di averti ricoperto di insulti e improperi come dici.

    D'altro canto, sia detto senza polemica, per avere una discussione tranquilla con te bisogna darti ragione o avere la pazienza di Giobbe per non reagire alle continue provocazioni (volontarie o involontarie che siano).

    Imbastisci una crociata per sostenere quanto sembri un deficiente il Tex degli autori attuali (a parte Boselli), prendendo a esempio (a torto) le scene e le tavole della mia storia... e non dovrei prenderla sul personale?... Te che dici? ;)

    Forse non te ne rendi conto, ma di solito le tue argomentazioni sono un tantinello aggressive e usi toni vagamente provocatori. Ma questa è una mia impressione, perciò puoi tranquillamente ignorarla e fumartela nella pipa, come direbbe il nostro.

    Ciao

    Ciao @Ombra Silenziosa. Una curiosità inerente a questa storia (ed in generale a Tex). Le maggiori difficoltà quali sono? Trovare soggetti stuzzicanti? Seguire le "regole" del personaggio? Sceneggiare in modo classico ma accattivante?

    Intanto complimenti per le tue storie su Tex. Scorrono bene e sono godibili. Manca ancora secondo me il bersaglio grosso, ma non è semplice perché sulla lunga distanza si può steccare.

  5. Allora...Il filone storie ricche e "storiche" del Boss è sempre molto interessante. Impari cose nuove, riprendi cose che già sapevi, approfondisci e ti diverti. La questione nord/sud è sempre un 'ottima fonte, perché ci sono molte sfumature prima della guerra, durante e soprattutto dopo. Boselli con l'efficace Ghion ci mostra le scorie della guerra, le difficoltà dei vari personaggi che devono sempre fare i conti con la loro provenienza (il Texas ad esempio) e le loro scelte.

    Una seconda rilettura sarà ancora più bella ma Tex Willer con la serie e con gli speciali (come questo) è stata un'operazione eccelsa.

    • +1 1
  6. Ciao @borden. In primis grazie per tutto quello che hai dato e stai dando a  Tex e per Tex (ed indirettamente a noi).

    Poi visto che io leggo solo western (Tex, Tex Willer, Storia del West, Ken Parker e Magico Vento) ogni tanto mi viene l'idea di Dampyr. Il genere non mi intriga molto e non vorrei iniziare una nuova collezione(non ho più spazio:D). Quindi mi sai consigliare alcuni albi della saga?

    Li potrei leggere anche senza sapere le basi? 

    Fammi sapere se secondo te è fattibile.

     

    Grazie 

     

    P.S.

    Ad esempio io ho fatto leggere a mio fratello il brossurato de Il passato di Carson.  Gli è piaciuto ed ogni tanto gli passo qualche albo selezionato. 😁

  7. Allora...Partiamo dai punti deboli...Avversari poco consistenti e alcune vignette di Scascitelli discutibili.

    Detto questo Zamberletti mette in primo piano Carson, lo rende umano e gli dà molto spazio. Qualche spazio in più lo avrebbe meritato la señora Ortega così si è persa la possibilità di sviluppare il personaggio.

    Tex e Carson tra scazzottate e sparatorie non mostrano crepe.

    Scascitelli a parte alcune vignette indigeste riesce a fare un onesto lavoro(non è tra i miei disegnatori preferiti). Zamberletti dimostra di saper scrivere di Tex e Carson, di essere padrone della materia.

    Storia che si fa leggere ma niente di più.

  8. <span style="color:red">4 ore fa</span>, Piombo Caldo dice:

    Storia piacevole da leggere.

    Forse solo la sparatoria finale è fatta male, perché Tex ne esce senza un graffio malgrado tutti i suoi avversari gli sparino a distanza ravvicinata. Queste sparatorie, quando ci sono molti avversari, dovrebbero essere fatte in maniera che Tex, dopo i primi colpi, possa mettersi subito al riparo. 

    Mi piacerebbe però che Rauch scrivesse anche qualche storia un po' più complessa e particolare, lunga almeno 5 - 6 albi, come quelle di Boselli. Buono anche il lavoro di Giardo, ma nella mia classifica dei disegnatori di Tex Willer è all'ultimo posto,... bravo comunque eh'.🙋‍♂️

    Che poi non è detto che una storia più ambiziosa gli riesca(vedi Ruju in alcune circostanze). Però anche a me piacerebbe che alzasse l'asticella, detto questo Rauch è sul pezzo e ci si può fare affidamento secondo me. Giusfredi a differenza di Rauch ad esempio mi sembra provarci di più.

     

    Vedremo...

  9. Allora...Il problema di Rauch è che queste sue storie siano successive a quelle belle corpose, stratificate e dense del Boss. Quindi una storia così basic ma ben scritta e con anche un mezzo colpo di scena, ti lascia un po' perplesso. Comunque tra i disegni di Giardo (non male veramente) e le tante sparatorie, si passa una discreta oretta. Come intervallo tra storie più ambiziose queste di Rauch sono un buon aperitivo.

    Quando cercherà invece di centrare il bersaglio grosso?

     

  10. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Condor senza meta dice:

    Sostituire Mauro nei panni di curatore sarà una bella gatta da pelare per la Bonelli.

     

    Tuttavia è fisiologico che, considerando il lavoro immane svolto in questi anni su più fronti, un professionista senta l'esigenza di tirare il fiato. Spinto dall'inesauribile passione il nostro Borden non si è affatto risparmiato ma la stanchezza si accumula ed è umanamente impossibile viaggiare sempre a un numero di giri altissimi.

     

    Comunque se la sua "pensione" prevede il proseguimento nei panni di autore e sceneggiatore, noi lettori di Tex possiamo piangere con un occhio. Se sostituirlo come curatore è complicato, come sceneggiatore principe della saga è quasi drammatico. :D   

    Infatti...Basta che non smetta di regalarci perle quali Pearl o Per l'onore del Texas...😉

  11. Il 30/4/2012 at 01:30, Leo dice:
    Pedro Galindez dice:

    Nizzi sa catturare magistralmente l'interesse del lettore, alternando meravigliosamente momenti comici ( come il travestimento di Tex e Carson da frati ) e drammatici ( valga per tutti la scena iniziale ) in un rimo narrativo sempre teso. Anche i personaggi minori ( specie il capitano Barranco, "canaglia simpatica", il capitano Mycroff, divorato dall'avidit?, e il sicario tedesco ) si imprimono fortemente nel ricordo del lettore. Tex e Carson sono al massimo della forma, e ne hanno bisogno, perchè i loro nemici hanno occhi, orecchie ed armi ovunque; in compenso, però, i loro partner in questa vicenda ( il capitano Marquez e il tenente Cordoba della polizia messicana ) si dimostrano davvero abili e ricchi di risorse .

    Quoto Pedro per l'ottima sintesi che fa di questa storia, che coincide esattamente con le mie vedute (anche per quanto riguarda i personaggi minori, quali ad esempio Baranco e Mycroff). Non lo quoto invece quando dice che la storia è un capolavoro: anche per me è una grande storia, intendiamoci: mi colpisce anche il fatto che per larga parte della stessa Tex e Carson siano coinvolti in svariate avvincenti scene d'azione senza che si sappia chi sia il nemico che vuole farli fuori e per quale ragione vuole farli fuori. Il lettore così si appassiona leggendo le scene d'azione, ed è nello stesso tempo sempre più incuriosito dal mandante e dal movente misterioso che si celano dietro tutti quegli agguati e quelle difficolt?. Ma, comunque, io non parlerei di Capolavoro: la storia mi sembra un p? "fredda", nel senso che, se l'azione non manca, mancano però quel pathos, quegli elementi epici, o drammatici, che fanno di una grande storia un capolavoro. E' una storia Texcentrica, che non lascia spazi, ad esempio, ad altri personaggi che coinvolgano emotivamente, o che portino altra umanit? di spessore nella storia. C'è soprattutto tanta azione, tante scene in cui i nostri pards si dimostrano in gambissima, e tanti momenti avvincenti che il nostro ranger affronta a meraviglia. E' una storia divertente e avvincente, ma che, IMHO, non suscita emozioni generate dalla compartecipazione del lettore alle vicende dei protagonisti. Qui il lettore non ha alcuna solidarietà nei confronti dei personaggi della vicenda, non si crea alcuna "empatia" (? la stessa trama che lo impedisce), si è solo spettatori di una serie di imprese mirabolanti e avvincenti, che si susseguono con un gran ritmo, e che divertono senza emozionare davvero. In sintesi, a mio modestissimo parere, grande storia sè, capolavoro no.

    Concordo su tutto Leo. Bella storia, simpatica, brillante, dinamica e con più personaggi però per me manca di "cuore" ed "epicità". Questi due ingredienti per me sono fondamentali nell'ultimo step che porta ad un capolavoro. 

    Il 28/1/2021 at 08:52, Diablorojo82 dice:

    Bravo Leo...Questa storia mi è  piaciuta molto però qualcosa non quadrata e tu hai centrato il punto per me. Cosa che secondo me non capita nel ritorno di Velasco.

    L'ironia e i siparietti di Nizzi sono imbattibili. Ottimo Civitelli

    Riletta dopo due anni e mezzo...Stesse impressioni.

    • +1 1
  12. Allora...Questo Texone parte già con tanti applausi per le tavole di Dotti. Veramente incantevoli, profonde, dinamiche...Insomma per me perfette. Boselli come con la serie Tex Willer ci porta dentro la Storia. Ci mostra un aspetto poco noto (gli immigrati tedeschi), ci mostra le atrocità fisiche e mentali della guerra civile americana. Le scorie che si è portata dietro per anni. Lo fa sempre con maestria facendoci vedere diversi personaggi e situazioni. Forse mancano un po' di pathos e sorpresa ma il Boss ha scelto un'altra strada. Comunque buon Texone e molto adatto a chi segue la serie Tex Willer.

    Chi non la segue ma ha gradito l'atmosfera del Texone, beh non gli resta che recuperare gli arretrati di Tex Willer ;)

    <span style="color:red">5 ore fa</span>, Leo dice:

     

    E forse l'utilizzo di questo trucco avrebbe accresciuto il pathos. Non che mi stia lamentando di questa storia, eh, è perfetta com'è. Solo mi chiedevo il perché di questa scelta 

    Nella Grande Invasione ad esempio il Boss si gioca alla grande le carte di pathos/sorpresa.

    • +1 1
  13. Allora...A questa storia sono particolarmente legato perché segnò il mio ritorno su Tex dopo anni. Entrai in edicola e fui catturato dalla copertina (Wolfman). Ripresi la lettura, recuperai un po' di arretrati e mi iscrissi al forum.

    Ieri ho finito la rilettura e qualche difetto l'ho. 

    Font spettacolare perché ti fa percepire il freddo e perché ti "sporca" i cattivi.

    Ruju invece parte bene, costruisce un bel duo tra Wolfan e Warcry.

    Inoltre sviluppa i personaggi di contorno come la prostitute e il fratello, la prostitute e il gambler, il vicesceriffo, il barman.

    Però poi non ho capito alcune scelte trovandole un po' forzate (perché Tex e Carson si portano la prostitute e il fratello appresso oppure il finale con la spiegazione del giallo e la zampata finale). Certe volte Ruju mi sembra che voglia strafare ma il suo strafare non si amalgama bene con la storia.

    Detto questo per me è globalmente una storia da 6+, 6,5 però appesantita da qualche sbavatura.

    • +1 1
  14. Il 10/6/2023 at 11:22, Diablorojo82 dice:

    Allora...La devo rileggere ma a caldo questa storia di Giusfredi mi ha convinto meno delle sue precedenti prove sui cartonati. Invece Font, di cui non sono un fan, stavolta mi è stato meno indigesto con il suo tratto spigoloso. Partendo dalla storia c'è una parte iniziale coinvolgente (quella nel presente), c'è un finale un po' "figo" e nel mezzo molta azione. È stata una storia con troppa azione secondo me e con dialoghi non molto frizzanti ed accattivanti. Peccato perché secondo me Giusfredi ha verve. 

    Dopo la seconda lettura vedremo...

    Concordo...Troppe volte tentare scene "fighe" stona.

    Allora...Riletta...Le troppe scene "fighe" non mi convicono comunque globalmente è una storia valida. Scritta da un appassionato e conoscitore di Tex che cerca di metterci qualcosa di suo. Confermo l'apprezzamento per Font, per il suo lavoro in questo albo.

  15. Allora...La devo rileggere ma a caldo questa storia di Giusfredi mi ha convinto meno delle sue precedenti prove sui cartonati. Invece Font, di cui non sono un fan, stavolta mi è stato meno indigesto con il suo tratto spigoloso. Partendo dalla storia c'è una parte iniziale coinvolgente (quella nel presente), c'è un finale un po' "figo" e nel mezzo molta azione. È stata una storia con troppa azione secondo me e con dialoghi non molto frizzanti ed accattivanti. Peccato perché secondo me Giusfredi ha verve. 

    Dopo la seconda lettura vedremo...

    <span style="color:red">1 ora fa</span>, Laramie dice:

    SPOILER

    SPOILER

    SPOILER

    SPOILER

    SPOILER 

     

    A me questo albo è piaciuto molto.

    Chiaro che non ci troviamo davanti al capolavoro del secolo, ma l'ho comunque trovato una lettura piacevolissima e scorrevole.

    La semplicità del soggetto non è un problema, così come non lo è lo sviluppo classico della vicenda, ciò che ho trovato davvero forte è il non-detto, ciò che sta fra le righe.

     

    Questa è una storia sull'elaborazione del lutto.

    Soprattutto di Tiger Jack.

     

    Intanto la storia si apre con una vicenda luttuosa: la morte di un giovane Navajo amico di Kit Willer.

    Una morte per mano di una manciata di balordi qualsiasi.

    Per Kit l'evento è tragico, ma viene elaborato in due fasi: la prima legandosi ad un giovane morente divenendo suo fratello di sangue. La seconda fase attraverso il racconto di come Tex e Tiger sono diventati fratelli di sangue.

     

    La vicenda è ambientata quando Tex è già vedovo e lo si capisce dal fatto che Kit Willer non è un infante, ma un bambino che studia dai frati.

    Ergo, sia Lilyth che, ovviamente, Taniah, sono morte e sepolte.

    Tex apparentemente ha risolto il lutto della morte di Lilyth (ci torniamo dopo), ma Tiger? Ok, va bene, è stato sui monti a riflettere e a soffrire, ma quando si imbatte nella giovane emigrante ferita in lui scatta qualcosa. Lo si vede dalla dedizione con la quale si prende cura di lei e da come la protegge (sì, Tiger è un eroe classico e lo farebbe comunque, ma consideriamo il contesto), forse se ne innamora anche un po', salvo poi riportarla a al proprio fidanzato, o presunto tale. 

     

    (mi sbaglierò, ma la ragazza si è rivelata abbastanza fredda nei confronti del giovane svedese)

     

    Tiger, che non ha potuto salvare Taniah, si dedica anima e corpo alla cura della giovane emigrante per fare sì che almeno lei torni viva alla propria gente.

    Tiger, con la meditazione sui monti, forse ha superato il dolore per la morte di Taniah, ma non il senso di colpa per non essere potuto arrivare in tempo per salvare. Salvando la vita alla ragazza e riportandola al fidanzato, Tiger chiude idealmente il cerchio del lutto e ritorna alla vita.

     

    Per Tex la questione è più complessa: il giovane ranger probabilmente è ancora in lutto, anche se non lo dà a vedere. La sua volontà di sacrificarsi per il resto della carovana, però, svela il complesso.

    Diciamolo, la situazione, seppur difficile, non è COSÌ disperata da giustificare un sacrificio estremo per guadagnare un po' di tempo che chissà se sarebbe servito oppure no. 

    Eppure Tex si espone a testa bassa ed è Tiger che gli ricorda che lui adesso ha un figlio a cui pensare.

    Glielo ricorda Tiger, e non Carson, perché ormai Tiger è andato avanti, ha superato la sofferenza per la morte di Taniah ed è tornato alla vita, consapevole della fragilità di quest'ultima.

    Tex invece non si è lasciato tutto il dolore alle spalle.

    Ci vorranno una barca, una banda di tagliagole, una macabra messa in scena e degli squali a chiudere per sempre il dolore di Tex.

     

    In quanto al resto, sì, la storia omaggia un po' la serie "1883", contiene una citazione abbastanza sfacciata di "Giungla crudele" ed è disegnata benissimo.

     

    Su questo punto voglio essere chiaro: io sono il primo ad ammettere che lo stile di Font è invecchiato e che non è più quello di una volta. È normale, specialmente per un autore di 77 anni.

    Tuttavia io qui ho ravvisato un notevole brio, un grande impegno da parte di Font a dispetto dei tempi stretti di lavorazione. Ci sono alcune vignette che presentano un vistoso calo, è vero, ma altre ancora vedono un Font in gran forma, quasi ringiovanito rispetto alle sue prove recenti.

     

    Difetti della storia? 

    Bah, più di uno, a voler essere pignoli, che però, a mio avviso, scompaiono di fronte ai pregi.

     

    Se proprio dovessi indicare qualcosa che non mi è piaciuto, sono i numeri da circo equestre che Tex fa nel corso dell'attacco alla carovana, delle acrobazie che sono tanto fighe nei film contemporanei (e che mi piace vedere IN QUELLI), ma che, per me, stonano tantissimo in un fumetto classico e storico come Tex, peraltro considerando il tono generale dell'albo.

    Giusfredi non è nuovo a queste cose: non ci ho fatto caso nella storia di Tex Willer, ma su "La leggenda di Yellow Bird" ci sono un paio di scene così che mi hanno fatto un po'storcere il naso.

    Ripeto: sono scene un po' tamarre che in qualche storia possono anche essere divertenti e fare scena, ma le storie di Giusfredi non sono quasi mai leggere, hanno tutte una forte componente drammatica di fondo e queste scene che, in teoria, dovrebbero alleggerire la tensione, per me sono semplicemente stonate.

    Meglio, ma molto meglio, Carson che si finge sbronzo per ottenere la confessione dei criminali.

     

    Non do voti, dico solo che per me è stata una bella storia che conferma le qualità di sceneggiatore di un Giusfredi in piena maturazione e che, ne sono convinto, nei prossimi anni migliorerà ancora. Abbiamo anche un Font tornato su livelli migliori rispetto alle sue ultime prove.

    Per me davvero un buon albo.

    Concordo...Troppe volte tentare scene "fighe" stona.

  16. <span style="color:red">32 minuti fa</span>, Leo dice:

     

    Era proprio quello che intendevo esprimere. Il fatto che quelle scene, pur impresse nella nostra mente da decenni, non cessino di commuoverci, non invecchino, continuino a darci emozioni come se fosse la prima volta, ne fa capire la forza, la vera grandezza.

     

    Quando pensiamo a Torrence, a Shane, a Ray, di fatto stiamo pensando a noi, a noi lettori di ieri, a quella prima lettura, a quando li abbiamo conosciuti e amati. Da quel momento appartengono ai nostri ricordi letterari più cari, ogni tanto rimuginiamo qualche loro frase, qualche situazione, "questo e altro, per un amico", "Shan Van Vocht, sei venuta... per me?", continuando a rivivere quei momenti, quella piccola dose di magia che hanno lasciato nelle nostre vite. 

     

    Peste, quanta svenevolezza! Direbbe Carson :P

    Già concordo in pieno. Ed è per questo che continuo a leggere Tex e Ken Parker ad esempio. Per provare emozioni pure e semplici. Ogni tanto riprendo le vecchie storie e mi emoziono ancora quindi sono ormai scolpite nel mio cuore. Quelle di Boselli e Marcello sono indimenticabili.

    • +1 1
  17. Allora...Letta questa coinvolgente storia.

    Devo ammettere che mi è piaciuta, che ogni filone narrativo ha avuto il suo perchè, che i disegni di De Angelis sono come al solito accattivanti.

    Boselli spazia tra passato, presente e futuro gettando le basi anche per altre storie.

    SPOILER SPOILER SPOILER 

     

     

    La parte di Lilyth mi ha sorpreso. Poco sorprendente è stato il finale con l'arrivo di Cochise a salvare i nostri.

    Dopo aver finito la prima lettura già ho voglia di farne un altra e assaporare di nuovo il pasto.

    Capita spesso con Tex Willer e questo è sintomo di bontà del lavoro di Boselli e dei disegnatori.

     

  18. <span style="color:red">4 minuti fa</span>, Exit dice:

    Ok.

    Avrei preferito non citarli, ma visto che insisti.

    In questi ultimi mesi ho visto esordire sulla serie inedita, Zamberletti, Rauch e Burattini.

    Quest'ultimo è probabile che sia di passaggio, ma gli altri?

    E non è che i loro esordi siano stati proprio esaltanti.

    Quindi penso che man mano che le altre serie chiuderanno, perché chiuderanno e che l'unica che moltiplica le uscite è Tex, qualcuno finirà per forza qui.

    D'altronde è già successo con i disegnatori, con risultati ottimi (De Angelis, Brindisi) o pessimismo (Cossu, Diso).

    Personalmente quasi tutte le storie di Rauch mi sono piaciute. Maluccio Zamberletti, bene per me Burattini sul Color, discutibile sulla regolare. 

  19. 17 minuti fa, Diablero dice:

    Per colpa TUA che l'hai fatto tornare! :angry:

     

    Te l'avevo già detto quando passò il record e lo ribadisco, per espiare questa colpa gravissima, non pensare nemmeno di smettere di scrivere Tex finché non gli sarai passato davanti! Hai fatto il danno e ora devi rimediare! Scrivi! Scrivi di più!  :mazza:

     

    In realtà Facebook non può essere mai rappresentativo, per il semplice motivo che funziona come polarizzatore.

     

    Qui in un forum, come in una conversazione, si possono fare discorsi complessi e articolari e capire cosa è piaciuto e cosa no. Poi ciascuno avrà le sue opinioni sulla rappresentatività di questo campione, visto che un vero sondaggio costerebbe troppo e non l'ha mai fatto nessuno alla Bonelli.

     

    Su Facebook se super le due righe non solo non ti legge nessun, ma l'algoritmo di penalizza e non ti fa leggere. Per avere i voti al tuo post deve essere breve e pol;arizzante. C'è spazio solo per "È UN CAPOLAVORO IMMORTALE" E "È UNA SCHIFEZZA PEGGIORE DI QUALUNQUE ALTRA COSA MAI SCRITTA".

     

    È una curva di tifosi allo stadio. Non ti farà mai capire quanti di quei tifosi, se presi uno per uno, apprezzano un calciatore o l'altro. Quello che in questo forum sarebbe un "tutto sommato non mi sono annoiato" su Facebook diventerebbe "SOLO LUI SA SCRIVERE SIMILI CAPOLAVORI!!!" (rigorosamente maiuscolo e con i punti esclamativi)

     

    E funziona così perchè stato PROGETTATO così. Le interazioni umane sono plasmabili come ogni altra cosa, anche le regole di un forum plasmano il tipo di discussione. E Facebook è stato creato per lucrare sulla tua indignazione e sul tifo da stadio...

     

    Detto questo...Gli utenti di Facebook e quei lettori di Tex avranno la loro idea delle storie e come noi avranno le loro analisi. Sicuramente un gruppo di texiani by Facebook, come anche molti utenti del forum, avrà gradito alcune storie del Nizzi bis.

    Non è che il forum vale di più ma sicuramente è un modo di interagire diverso.

     

  20. Allora...Storia ben fatta da parte di Nizzi e con un ottimo Fusco. Personaggi che colpiscono come il Colonnello Middleton (odioso), il saggio ma non sciocco Lupo Grigio, Tex e Carson sul pezzo e divertenti, trama che scorre fluida e non annoia. Anche i personaggi minori sono ben caratterizzati grazie alla bravura di Nizzi e dai pennelli di Fusco. Finale prevedibile però giudizio ampiamente positivo.

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