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Ombra Silenziosa

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  1. @Poe @Carlo MonniGrazie per gli apprezzamenti. Per quanto riguarda le storie di vampiri su Zagor, non mi sono state affidate, ma direi piuttosto che me le sono prese (col benestare di Boselli e Burattini, ovviamente), perché l'argomento mi piace. Sono figlio della cultura popolare cinematografica/fumettistica anni 70/80 e dunque, appassionato di Horror, oltre che di Western. Per Dampyr non mi sono mai proposto, sebbene Boselli mi abbia sempre lasciato la porta aperta. Avevo in testa un paio di soggetti abbozzati che però non ho mai sviluppato concretamente, per mancanza di tempo. Dampyr è molto impegnativo. Per me, particolarmente, perché mi trovo più a mio agio con personaggi 'classici', piuttosto che moderni. Sul texone posso al massimo dirti che è una storia di impianto classico e lineare, con i due pards e che si svolge in Arizona.
  2. Grazie. Mi piacciono entrambi, e anche i western contaminati con l'horror (quei pochi che ci sono). Sono onnivoro. La lista dei film di genere che mi piacciono è lunga. Così, su due piedi... Ombre Rosse, Per qualche dollaro in più (il meno considerato, ma il mio preferito della trilogia), I Professionisti, Il mucchio selvaggio, Nessuna pietà per Ulzana... ma anche perle poco conosciute tra quelli di seconda fascia, come Chuka o Only the valiant. Ma chissà quanti ce ne sono che ora non mi vengono.
  3. Ciao e grazie. Sono iscritto da molto, anche se non sono mai intervenuto. Essendo un collaboratore occasionale, non mi sembrava il caso (e poi ho una naturale ritrosia a confrontarmi nei social). Rispondo brevemente alla tua domanda (ci diamo del tu, ovviamente). Al momento sto scrivendo un'altra breve (o meglio 'brevina') da 78 pagine per un magazine, disegnata da un altro zagoriano della prima ora, Marco Torricelli. E proprio oggi, dopo averti risposto, manderò a Mauro il trattamento di un soggetto per una storia da un albo nella regolare. Ho però in cantiere, già concluse, un'altra breve (da 32), un Texone, e una da due albi per Tex Willer (che dovrebbe uscire durante l'anno). Avrei anche un soggetto già approvato per una da due albi nella regolare, che però giace ancora in un cassetto, per mancanza di tempo. Dunque, direi di sì, mi piacerebbe essere più presente in futuro, sulla testata (Mauro permettendo, ma anche Zagor permettendo, visto che non avrei intenzione di abbandonare lo Spirito con La Scure).
  4. @DiableroDevo aggiungere qualcosa perché ho letto meglio quello che hai scritto, a proposito della metafora del vino. Prima avevo fretta e ho dato una scorsa al tuo papiro perdendomi però dei pezzi (mi sa che è un rischio che il tuo interlocutore corre spesso) e allora le mie risposte sono state poco centrate. Mi sembra, se non ho capito male, che il punto della questione non sia tanto il finale a sorpresa, quanto il finale deludente. Lo switch di genere è in realtà uno switch di intensità (orrorifica in questo caso). Ti aspettavi (o volevi) che la storia insistesse sul lato spettri e andasse in quella direzione (hai citato Scooby-Doo, per me simbolo di odiosissimo anti-climax horror). Penso che tu sappia benissimo però che Tex rimane un solido western e che non ci consente incursioni troppo profonde nel fantastico. Storie di questo tipo devono mantenere un equilibrio 'sobrio', diciamo così. I fantasmi non possono essere espliciti. Ci si muove sulle uova.
  5. @Diablero Io non parlavo di 'genere', ma di 'struttura della trama'. Sennò torniamo alle incomprensioni di partenza. Soprannaturale o meno, in una storia breve la 'struttura della trama' è preferibilmente di questo tipo. Una storia di pura avventura in una storia breve, per dire, di solito è un po' monca, povera. La trama non ha tempo di svilupparsi e le storie brevi hanno un soggetto esile che dunque necessita per forza di un extra-quid. Parlando di genere, la storia in questione non è che passa da un genere all'altro (cioé parte western e finisce horror all'improvviso, per dire). E' omogena. Semplicemente è una storia weird western con una struttura gialla e finale a sorpresa. E' il fatto che tu, vedendo degli spettri, avessi già cassato la possibilità di un finale a sorpresa, la cosa che per me è incomprensibile. Però questi sono gusti personali su cui non si discute. Detto questo, tra l'altro, questo genere di storie, ovvero le brevi, non sono neanche una cosa che gradisca particolarmente neanche io (almeno da scrivere). Mi trovo più a mio agio in una bella storia lunga, in cui possa muovermi largo e sviluppare bene l'avventura. Senza finali a sorpresa.
  6. @Diablero Ripeto la mia impressione. Hai un approccio alla lettura che definire contorto, è poco. Hai scritto fiumi di inchiostro per dare un valore assoluto a una tua idiosincrasia personalissima per le storie che hanno un finale a sorpresa. Trovo già questa tua idiosincrasia abbastanza assurda di per sè (che ti hanno mai fatto di male i finali a sorpresa? Mistero... appunto), ma tu quando leggi qualcosa ragioni a compartimenti stagni? Se inizi una storia con venature horror, poi ti aspetti che non possa avere una trama gialla (ammesso e non concesso che le due cose non possano andare a braccetto. E perchè mai, scusa?). E se arriva un finale a sorpresa, ti inalberi? Ma ogni storia dove c'è un mistero da svelare, è una storia gialla (col soprannaturale o meno). E se tu metti un mistero in una storia e lo spiattelli subito, oppure rendi la sua risoluzione prevedibile, togli divertimento alla storia. Ma c'è bisogno di spiegarlo, tutto questo? Il mistero (o un piccolo enigma) e il twist viene aggiunto di norma alle storie brevi per dargli un po' di ciccia, sennò sono piatte. Trovo tutta questa discussione abbastanza folle.
  7. @LedZepp sparisce dalla sceneggiatura perché è morto. Se si dovesse recitare la prece funebre per ogni morto in una storia di Tex, stai fresco. Comunque sarebbe stato goffo (e fuori focus, perché dettaglio inutile) in quel dialogo, mettersi anche a compiangere il gambler morto e dire quanto era stato bravo ed eroico ecc... (magari lo hanno fatto prima, ma chissenefrega, sinceramente!). Anche perché non è che abbia salvato nessuno (alla fine Tex avrebbe risolto comunque anche da solo). Oltertutto non era un personaggio positivo, ma lo spaccone di turno (e infatti muore facendo una spacconata tutto sommato inutile). Ciao J
  8. @Exit Il ritorno di Montales è una storia di azione e avventura. Basta a sé stessa anche senza tanti ghirigori. Era questo il punto della discussione. Ma se fai una storia gialla o 'parlata' senza twist o senza qualcosa che la rivitalizzi, è quasi automaticamente noiosa. A maggior ragione perché siamo su un fumetto d'avventura e il lettore non vuole leggere Apettando Godot o una piatta storia di fantasmi. Ciao J
  9. @Exit E allora, siccome 'Aspettando Godot' è un capolavoro, prendiamo il suo soggetto e ci facciamo una storia di Tex? Le cose vanno contestualizzate. Qui si parla di un fumetto di avventura. E, per di più, con più di 800 numeri all'attivo tra serie regolare e collaterali. Se ne sono viste di tutti i colori ormai. Dunque secondo te è fattibile prendere il soggetto della Dama di Picche e farci una storia, oggi? Per di più in 78 tavole? Ma te lo immagini l'effetto di un lettore moderno, che ha visto di tutto, davanti a una storia con un soggetto simile, così plain e scarno, ormai trito e ritrito? Una storia di mistero senza mistero. Per di più in 78 tavole! Ma via, su. Ma di che parliamo? PS- effettivamente concordo. Nel commento sopra mi è scappato un termine irrispettoso di cui, ti assicuro, mi sono subito pentito, ma che non ho fatto in tempo a cambiare. Grazie per avermene dato la possibilità . La frase corretta era: " ... Inoltre, si sviluppa in una lunghezza che permette di migliorare con la sceneggiatura, l'ESTREMA SEMPLICITA' del soggetto." Molto meglio.
  10. @Diablero Mi tocca intervenire ancora, mio malgrado. Io non ho detto che le storie con il SOPRANNATURALE devono avere per forza un twist. "Mistero", nel contesto del mio discorso, non significava 'Sopprannaturale'. Significava 'giallo'. Storie con un mistero da svelare. Infatti si parlava della MIA storia, che è una storia GIALLA (nella fattispecie anche con il soprannaturale) e di storie di QUEL TIPO. Non facciamo a non capirsi, per favore. IN PIU', è una storia BREVE! Quindi, cosa c'entrano "Diablero" e "il Figlio di Mefisto"? Quelle sono storie d'AZIONE+, con elementi soprannaturali. Hanno un altro tipo di struttura rispetto alle storie DEL TIPO de La Palude del morto. SI SCRIVONO IN UN ALTRO MODO! Eccerto che non hanno bisogno del twist! Sono storie d'avventura! Inoltre, ti ci voglio proprio vedere a scriverle in 78 pagine!!! L'unica corretta che hai citato è La dama Di Picche, il cui soggetto ridotto all'osso però è il seguente: 'un tizio viene ucciso e derubato, e il suo spirito torna a vendicarsi dei suoi assassini'. Secondo te, se io presento un soggetto del genere a Boselli cosa succede? Ovvio. Mi ride dietro. E FA BENE! Perché è un soggetto piatto, trito e ingenuo. E infatti, se mi permetti, l'unica cosa che salva quella storia è che di GLB, perché altrimenti, 'ciao core'. Inoltre, si sviluppa in una lunghezza che permette di migliorare con la sceneggiatura, la banalità del soggetto. Tu butti lì senza renderti conto. Un po' come la boutade dei fantasmi che si possono rappresentare con degli 'occhi nell'ombra', delle 'ombre' ecc... Fidati. Una soluzione del genere è una cacchiata. Non ci si capisce nulla. Lascia fare il loro mestiere agli sceneggiatori.
  11. @Diablero SPOILER Ripeto spiegando per l'ennesima volta. I fantasmi ci sono o non ci sono. E, se ci sono, possono avercela con Zachary oppure no (è indifferente!). sono TUTTE ipotesi valide per ciò che compare nella storia. Ma facciamo così, caro @Diablero. Ti do ragione e ammetto di aver voluto scrivere tutto quello che dici tu. La prossima volta mettiamo anche te nei credits dell'albo e così siamo tutti contenti. Un salutone.
  12. @Poe Infatti. SPOILER I fantasmi ci sono o non ci sono. Se ci sono, possono avercela con Zachary, oppure no (è indifferente). E' un ventaglio di ipotesi tutte plausibili con quanto presente nella storia. L'unica cosa che nella storia non c'è, è Tex che fa giustizia della morte del colonnello Warren (dimenticandosi che il cherubino Zachary, è uno che ammazza la gente e la butta nella palude). Non capisco. Anche ammesso e non concesso che uno abbia letto la cosa a modo suo, una volta che la cosa gli viene spiegata (più volte!!!) in modo chiaro e inequivocabile, perché insistere? @Angelo1961la tua è una argomentazione per assurdo che non ha senso. Provo a spiegarti razionalmente qualcosa che mi è chiaro in modo istintivo. Qui non si fa la somma matematica. Responsabile=Rancore, purché sia. Le vicende si contestualizzano, come i personaggi. Tex è l'eroe che ha fatto giustizia di alcuni pendagli da forca, che si vendicano ammazzandogli la moglie! Ma ti pare che si possa anche vagamente paragonare al contesto di cui parliamo qui? In cui invece abbiamo un cialtrone (Zachary), losco e viscido, che ammazza la gente e la butta nella palude? Ma come si fa a vedere in costui un benemerito? Un partigiano, addirittura Ma di che parliamo, dai? Sono ragionamenti oziosi (in taluni casi, fatti in buona fede. In altri, palesemente pretestuosi).
  13. @Diablero il tuo modo scorretto di portare avanti le discussioni è estremamente irritante. Mi sembra che tu sia uno che pur di non ammettere di aver detto mezza castroneria (e qui, perdonami, ma ne hai dette una quantità industriale) sarebbe capace persino di raccontare di aver visto volare gli elefanti a pallini blu. Mi vedo perciò costretto a intervenire nuovamente. SPOILER Io non ho detto che i fantasmi nella storia sono reali. Ho detto che tra i sensi di colpa degli assassini e la possibilità che i fantasmi siano reali (ipotesi ENTRAMBE POSSIBILI nella storia), io PREFERISCO pensare che sia vera la seconda. Capitolo Zachary. Proprio non ti entra nella testa. Ammazzare il colonnello Warren non gli è imputato come colpa, ma come RESPONSABILITA'! Discutere (con questa foga) sul fatto che abbia fatto bene o male a sparare al colonnello stragista, è cosa che non frega a nessuno (e neanche ai fantasmi!). Non è questo il punto!... Il punto è che il suo gesto ha causato la strage e dunque, per questo, è perfettamente logico che i fantasmi abbiano rancore per lui. Questa dei fantasmi che dovrebbero essere comprensivi delle buone intenzioni di Zachary, mi sembra una cavolata tutta da ridere, scusa la franchezza. Il resto delle controargomentazioni su altri punti (comprese quelle assurdità sui fantasmi che non si dovrebbero vedere in una storia a fumetti o che dovrebbero essere addirittura disegnati in modo diverso a seconda del punto di vista dei personaggi) non le ho lette perché sinceramente sono un po' scoraggiato. Mi sembra tempo perso discutere con chi fa finta di non capire perché vuole avere ragione a tutti i costi. L'unica cosa giusta che hai detto è che le tue sono percezioni personali. Se una storia non ti piace, infatti, nessuno te lo contesta. Altra cosa è, invece, cercare con puntiglio di dare valenza assoluta ai propri deliri per stroncare pervicacemente una storia. Ciao J
  14. SPOILER @juanraza85 Ogni scelta narrativa può essere prevista dal lettore. E' questo il gioco. Non esiste il twist totalmente imprevedibile (se esiste, è solo quando l'autore bara). Se tu sei riuscito a prevedere il finale, sei stato bravo perché non avevo lasciato indizi, a parte la grinta poco rassicurante di Zachary. I fantasmi li vedono solo i colpevoli. E questo dunque crea l'ambiguità di fondo. Esistono davvero o sono il frutto dei sensi di colpa e della suggestione? Poi, per rispondere a una osservazione precedente di Diablero, è ovvio che per rappresentarli li facciamo uguali sia per Hogan che per Spade. Che facciamo sennò? Per spaccare il capello in quattro e far sì che i due non abbiano la stessa allucinazione, si disegnano due fantasmi diversi per rappresentare lo stesso personaggio? Sai che pastrocchio? E chi ci capisce nulla, poi. Ma via, su! Comunque, per inciso, anche se la storia è narrata lasciando la duplice possibilità, come si conviene a una storia di Tex in cui l'horror è 'soft' (bella definizione), io personalmente preferisco pensare che i fantasmi nella vicenda siano reali. Baxter. Non si sa se per Zachary sia il figlio, il nipote, o altro. Di certo è un suo complice, visto che vive lì con lui. Dunque non capisco dove stia la sorpresa nel vederlo imbracciare il fucile e provare a stendere il ranger, quando vede Zachary scoperto. Tutto perfettamente nella norma. Ciao J
  15. @Diablero Senza offesa, ma mi sembra che tu non ne abbia detta una giusta. SPOILER Per prima cosa, sei subito partito da una base sbagliata, dicendo che questa storia non va bene perché ha un finale a sorpresa. Questa è una storia di MISTERO. Se a te piacciono di più le storie di semplice azione, benissimo, ma in una storia di mistero, la rivelazione finale con twist è d'obbligo. A maggior ragione in questa caso che la storia è pure breve!... Non è una ricerca sensazionalistica a tutti costi dell'autore, è semplicemente che una storia del genere si scrive così. Senza un minimo di pepe e di rimescolio di carte, diventa piatta e prevedibile, e questo è un difetto che una storia di mistero NON DEVE avere. Inoltre non ha un finale frettoloso proprio per nulla. E se te lo dico io, da autore ultradecennale e con qualche migliaia di tavole all'attivo, mi sa che ti tocca darmi ragione a scatola chiusa. Per il resto, mi sa che è il tuo approccio metodologico alla critica che è un po' contorto. Tu parli di presunti errori nella storia, fondandoti su delle motivazioni che presenti come oggettive, ma che invece di oggettivo non hanno proprio nulla. Esempio. Il fucile. Tu dici che non è credibile né che l'abbia gettato, né che poi non l'abbia ritrovato. Ma scusa. Da dove l'hai dedotto che l'ha 'gettato' a caso? E in un luogo in cui era facile recuperarlo? Se nel testo ci fosse stato scritto che l'ha gettato nella prateria, potrei anche darti ragione, ma Tex usa invece queste parole "RECUPERATO" "NELLA PALUDE" ed "ERA NELL'ACQUITRINO". Dal che si deduce semmai, com'è logico, che l'abbia gettato in un luogo inaccessibile. E proprio perché ci sono le sue iniziali scritte sopra e nessuno deve ritrovarlo mai più. Ora, tutto questo non c'è bisogno di spiattellarlo in sceneggiatura. Uno dei lavori dello sceneggiatore è sfrondare e ripulire, essere sintetico ed essenziale, perché la narrazione deve rispettare dei tempi per essere efficace, e se mi fossi impelagato a spiegare per filo e per segno tutte le cose di cui sopra, ci avrei messo tre vignette e il climax sarebbe andato a farsi friggere. Basta invece dire "RECUPERATO" "NELLA PALUDE" ed "ERA NELL'ACQUITRINO" e tutto è più che esplicito. Stop. Non c'è bisogno di aggiungere altro. Tutte le altre tue osservazioni sono su questa stessa falsa riga e, per fortuna, ci hanno già pensato @Poe e @Letizia a riponderti nel merito in maniera più che egregia. Su Zagor, infine, mi permetto di dirti che sono abbastanza sicuro che tu non abbia mai letto una mia storia. Perché, sebbene io su Zagor faccia abbondante uso del soprannaturale, non l'ho mai presentato come cosa normale, per Zagor e soci. E questo, se vuoi risparmiarti una rilettura della saga, puoi anche verificarlo andando a leggerti i commenti sui forum dello Spirito con la Scure. Detto tutto ciò (senza alcuna venatura polemica, beninteso) chiudo qui la conversazione, perché so per esperienza che parlare delle mie storie coi lettori conduce solo a battibecchi che detesto e che mi drenano energie e tempo che non ho in abbondanza. E anche perché in fondo un lettore deve essere libero di dire quello che cavolo gli pare senza sentirsi redarguito dall'autore di turno. Un saluto e un abbraccio. Caro @Exit, ti ringrazio molto del tuo consiglio, ma io sono già un profondo conoscitore dell'opera texiana di GL, che leggo fin dalla più tenera età e che considero caposaldo della mia formazione professionale (e non solo). Ciao J
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