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Diablero

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Tutto il contenuto pubblicato da Diablero

  1. Non è stizza personale. Nizzi ha fatto un errore, come quando ha detto che la tomba dei genitori di Tex era a Calver City dove erano cresciuti. Fa benissimo Boselli a ignorarlo. Inoltre, ribadisco che quando GL Bonelli e Nizzi sono in totale disaccordo, e stai scrivendo il seguito di una storia di GL Bonelli, non vai a stravolgere la storia che stai scrivendo, tradendo le intenzioni di GL Bonelli, perchè Nizzi si è sbagliato in un altra storia sbagliata. Non parlo di "professionalità", parlo proprio semplicemente di semplice buon senso. Lo stesso Boselli ha detto che non si può mettere nella regolare perchè (fra mille altri motivi per non metterla) è "fuori continuity", che senso ha mettersi a stravolgere tutto per farla stare nella serie regolare dove comunque non può andare? Per me la "continuity" ha dato un po' alla testa, tanto che adesso per un sacco di lettori è meglio annoiarsi a morte seguendo la continuity piuttosto che divertirsi a leggere una bella storia che "commette peccato contro la sacra continuity"....
  2. Diablero

    [95/96] La Carovana Dell'oro

    Che strano, Leonardo quando ha dipinto La Gioconda se faceva un errore lo copriva e ci ridisegnava sopra, e lui poteva, mentre oggi se Dix Leroy vuole sbianchettare la Gioconda per disegnarci sopra non glielo lasciano fare al Louvre e chiamano la polizia. Non ha mica senso questa cosa... ...e Dix Leroy andrà ogni giorno, per ANNI, tutti i giorni, a dirlo alle guardie del Louvre, e a ribadire che non ha senso (finché le guardie non si fanno ricoverare per lo stress e l'esaurimento nervoso oppure gli sparano...)
  3. OVVIO che è un mondo alternativo, ormai le retcon non si contano più... un mondo alternativo dove nasce nella Nueces Valley e non a Rock Spring, dove Mefisto è già superpotente prima che si incontrino, dove Tex passa pochi mesi come campione di "Rodeo" e non tre anni, e dove... ...Tex fallisce nella sua missione più importante, vendicare la moglie! Per nulla. Il Tex di un universo alternativo non è forse il "vero Tex" di quell'universo? E non è il Tex di cui leggiamo le avventure ORA? Tu le leggeresti le avventure di un Tex che invece di essere eroico e implacabile, è fesso, incapace, e fallisce nelle cose importanti? io no.
  4. Questa è una risposta che ho postato in un altro topic, ma direi che è un argomento che merita un topic dedicato (sperando che non ce ne sia già uno) ------------------ Vediamole una per una. Le strisce pubblicate terminano a pagina 68 del numero 96 ("La caccia"), la storia successiva è di Muzzi: Muzzi: l'inizio de "la caccia" era sicuramente a striscia (c'è ancora la testatina) e il primo "cambio" doveva avvenire a pagina 95 (le tre strisce "uniche" e ripetitive sono un chiarissimo indizio), e infatti l'80-ma striscia è la seconda di pagina 95. Anche il "cambio" successivo, terza striscia di pagina 12 del 97, è evidentissimo. Idem per quello della striscia 2 di pagina 39. A pagina 67 il "cambio" non è più tanto chiaro, la striscia di mezzo sembra aggiunta ma dal dialogo non si direbbe. Idem a pagina 94, c'è la striscia finale ma non è chiaro dov'è l'iniziale. Passando al numero 98 il cambio si vede a pagina 10 e fra la 36 e 37, e a pagina 63. A pagina 90 non è tanto evidente e la storia finisce nella prima striscia (segno evidente che era sceneggiata ancora a strisce) a pagina 99. Mia ipotesi: sono 747 strisce (328 per albo x2 + 91 finali) che sarebbero 9 strisce (ricordiamo che le strisce andavano a 3 per 3) + 27 strisce (quelle finali) che sono state o sceneggiate "liberamente" senza più il limite delle 80 strisce, oppure sono state aggiunte per arrivare di precisione al numero 100 (o forse, entrambe le cose) Galep: "Silber Bell" inizia a pagina 99 del 98, e a pagina 17 del 99 addirittura c'è ancora la testatina di "tramonto rosso!" (cancellata nelle ristampe successive). Non corrisponde a 80 strisce precise, probabilmente sempre per arrivare con precisione a fine del 99. A pagine 43 il secondo "cambio", a pagina 70 dovrebbe esserci il terzo ma non lo vedo (in poche pagine comunque ci sono un sacco di strisce "larghe" che si presterebbero) e in ogni caso il conto non torna con la durata totale (328+46=374 strisce) assolutamente incompatibile con blocchi di tre strisce, secondo me le prime 240 strisce sono state sceneggiate per il formato a striscia, le successive no. (Galep aveva disegnato le ultimissime strisce, quindi era probabilmente quello che aveva disegnato meno tavole per la storia successiva quando fu deciso il cambio, direi quindi che come minimo ne avevano fatte 3 tutti) Successivamente c'è "SuperTex", fatta evidentemente per la pubblicazione in albo. La successiva, "Il giuramento", idem, per me è stata fatta per la pubblicazione in albo gigante. Letteri: la storia "el morisco" inizia evidentemente a striscia, con i cambi ben visibili (fine pag. 31, pag.58 2a striscia, 85 1a striscia, poi pagina 111 o pagina 113, direi la seconda ma non è chiaro, pagina 30 del 102, pag 56 o 60, e da lì non è più chiarissimo, è chiaro che ci sono strisce aggiunte o tolte, ma il finale "a un terzo di pagina" di pagina 107 del 103 fa pensare che tutto sia stato realizzato fino alla fine a striscia (sarebbero 962 strisce, pari a 12 albi netti + 2 strisce aggiunte, direi che la cosa più probabile è che questa storia fosse stata finita ancora con la sceneggiatura "a strisce", troppo precisa come durata come multiplo di 240 strisce...) La storia successiva di Letteri, "Chinatown", conferma l'impressione, ci sono tracce di "strisce" nei primi 2 albi, segno che il supervelocissimo Letteri aveva fatto almeno 15 o 18 strisce già pronte all'epoca del cambio, ancora da pubblicare! Diavolo di un Letteri! Nicolò: "Pista di Morte" nel numero 106 (più conosciuta come "Gilas") è a striscia (primo cambio a pagina 109, poi a pagina 27 del 107, pag 54, 80, 107, pag 24 del 108, ma poi non coincide con il finale. Ipotesi: avevano 6 strisce pronte, chiusura della storia sceneggiata direttamente in albo gigante (altro indizio, la storia termina a fine pagina). Ticci, "Territorio Apache", inizia nel numero 108 a pagina 45 "a striscia" con una strip aggiunta ad inizio storia e cambio a fine pagina 71 poi a pag 98, pag 14 del 109, forse pag 41, forse 68 e termina a pagina 89, totale 462 strisce. Secondo me ci sono 3 strisce come Galep (ma Ticci era più lento) e poi si prosegue sulla tavola. Insomma, secondo me è vero che si è arrivati con le strisce fino a "Chinatown", ma solo perchè quel diavolo di supervelocista di Letteri era in vantaggio di almeno 15 albi strisce all'epoca del "cambio". Gli altri sono durati meno! Galep aveva solo tre strisce (fino al numero 99), idem Ticci (numero 109), Nicolò ne aveva 6 (numero 108), Muzzi aveva una storia quasi completa con 9 strisce ed è stata pubblicata subito e completata già nel 98. Quindi: prima sceneggiatura "a tavola" già nel numero 98, con Muzzi, poi ancora con Galep (numero 100 e poi numero 103) con in mezzo il velocissimo Letteri ancora a finire le strisce, poi l'ultima a strisce di Nicolò terminata a tavole nel 108, poi quella iniziata a strisce e terminata a tavole di Ticci (massacro) e infine le ultime a striscia di Letteri. Quando sono finite le strisce? "Chinatown", numero 110. Quando sono iniziate le tavole? "Lo straniero", numero 98. Escluderei che "fra due bandiere" (citata in precedenza) sia mai stata a strisce, Galep aveva già fatto due storie precedenti a tavole.
  5. Diablero

    [95/96] La Carovana Dell'oro

    Vediamole una per una. Le strisce terminano a pagina 68 del numero 96 ("La caccia"), la storia successiva è di Muzzi: Muzzi: l'inizio de "la caccia" era sicuramente a striscia (c'è ancora la testatina) e il primo "cambio" doveva avvenire a pagina 95 (le tre strisce "uniche" e ripetitive sono un chiarissimo indizio), e infatti l'80-ma striscia è la seconda di pagina 95. Anche il "cambio" successivo, terza striscia di pagina 12 del 97, è evidentissimo. Idem per quello della striscia 2 di pagina 39. A pagina 67 il "cambio" non è più tanto chiaro, la striscia di mezzo sembra aggiunta ma dal dialogo non si direbbe. Idem a pagina 94, c'è la striscia finale ma non è chiaro dov'è l'iniziale. Passando al numero 98 il cambio si vede a pagina 10 e fra la 36 e 37, e a pagina 63. A pagina 90 non è tanto evidente e la storia finisce nella prima striscia (segno evidente che era sceneggiata ancora a strisce) a pagina 99. Mia ipotesi: sono 747 strisce (328 per albo x2 + 91 finali) che sarebbero 9 strisce (ricordiamo che le strisce andavano a 3 per 3) + 27 strisce (quelle finali) che sono state o sceneggiate "liberamente" senza più il limite delle 80 strisce, oppure sono state aggiunte per arrivare di precisione al numero 100 (o forse, entrambe le cose) Galep: "Silber Bell" inizia a pagina 99 del 98, e a pagina 17 del 99 addirittura c'è ancora la testatina di "tramonto rosso!" (cancellata nelle ristampe successive). Non corrisponde a 80 strisce precise, probabilmente sempre per arrivare con precisione a fine del 99. A pagine 43 il secondo "cambio", a pagina 70 dovrebbe esserci il terzo ma non lo vedo (in poche pagine comunque ci sono un sacco di strisce "larghe" che si presterebbero) e in ogni caso il conto non torna con la durata totale (328+46=374 strisce) assolutamente incompatibile con blocchi di tre strisce, secondo me le prime 240 strisce sono state sceneggiate per il formato a striscia, le successive no. (Galep aveva disegnato le ultimissime strisce, quindi era probabilmente quello che aveva disegnato meno tavole per la storia successiva quando fu deciso il cambio, direi quindi che come minimo ne avevano fatte 3 tutti) Successivamente c'è "SuperTex", fatta evidentemente per la pubblicazione in albo. La successiva, "Il giuramento", idem, per me è stata fatta per la pubblicazione in albo gigante. Letteri: la storia "el morisco" inizia evidentemente a striscia, con i cambi ben visibili (fine pag. 31, pag.58 2a striscia, 85 1a striscia, poi pagina 111 o pagina 113, direi la seconda ma non è chiaro, pagina 30 del 102, pag 56 o 60, e da lì non è più chiarissimo, è chiaro che ci sono strisce aggiunte o tolte, ma il finale "a un terzo di pagina" di pagina 107 del 103 fa pensare che tutto sia stato realizzato fino alla fine a striscia (sarebbero 962 strisce, pari a 12 albi netti + 2 strisce aggiunte, direi che la cosa più probabile è che questa storia fosse stata finita ancora con la sceneggiatura "a strisce", troppo precisa come durata come multiplo di 240 strisce...) La storia successiva di Letteri, "Chinatown", conferma l'impressione, ci sono tracce di "strisce" nei primi 2 albi, segno che il supervelocissimo Letteri aveva fatto almeno 15 o 18 strisce già pronte all'epoca del cambio, ancora da pubblicare! Diavolo di un Letteri! Nicolò: "Pista di Morte" nel numero 106 (più conosciuta come "Gilas") è a striscia (primo cambio a pagina 109, poi a pagina 27 del 107, pag 54, 80, 107, pag 24 del 108, ma poi non coincide con il finale. Ipotesi: avevano 6 strisce pronte, chiusura della storia sceneggiata direttamente in albo gigante (altro indizio, la storia termina a fine pagina). Ticci, "Territorio Apache", inizia nel numero 108 a pagina 45 "a striscia" con una strip aggiunta ad inizio storia e cambio a fine pagina 71 poi a pag 98, pag 14 del 109, forse pag 41, forse 68 e termina a pagina 89, totale 462 strisce. Secondo me ci sono 3 strisce come Galep (ma Ticci era più lento) e poi si prosegue sulla tavola. Insomma, secondo me è vero che si è arrivati con le strisce fino a "Chinatown", ma solo perchè quel diavolo di supervelocista di Letteri era in vantaggio di almeno 15 albi strisce all'epoca del "cambio". Gli altri sono durati meno! Galep aveva solo tre strisce (fino al numero 99), idem Ticci (numero 109), Nicolò ne aveva 6 (numero 108), Muzzi aveva una storia quasi completa con 9 strisce ed è stata pubblicata subito e completata già nel 98. Quindi: prima sceneggiatura "a tavola" già nel numero 98, con Muzzi, poi ancora con Galep (numero 100 e poi numero 103) con in mezzo il velocissimo Letteri ancora a finire le strisce, poi l'ultima a strisce di Nicolò terminata a tavole nel 108, poi quella iniziata a strisce e terminata a tavole di Ticci (massacro) e infine le ultime a striscia di Letteri. Quando sono finite le strisce? "Chinatown", numero 110. Quando sono iniziate le tavole? "Lo straniero", numero 98. Escluderei che "fra due bandiere" sia mai stata a strisce, Galep aveva già fatto due storie precedenti a tavole.
  6. Secondo me vorrebbe dire alterare il senso dell'opera originaria. Questo è il seguito di "Sinistri Presagi" come l'aveva scritto GL Bonelli. Se diverge da quello che scrisse poi Nizzi sticazzi, tanto è una linea temporale alternativa (e io è da un pezzo che sostengo che il Tex di Nizzi è un Tex di un mondo alternativo, come quello di chiunque altro non sia GL Bonelli: il fatto che gli eventi siano successi in maniera molto diversa e che Nizzi stesso abbia fatto molte retcon sarebbe così spiegato...infatti è il "seguito" di Nizzi che è incompatibile con "Sinistri Presagi"). Il compito di Boselli qui è portare a degna conclusione QUESTA storia, non "piegarla" per far aderire GL Bonelli ai seguiti farlocchi di Nizzi... Ancora no, il volume è da parte in fumetteria ma ci passo una volta alla settimana. Temo che il rapporto di "trasparenza" (direi più di "fiducia", la trasparenza vera e propria non c'è mai stata) sia stato perso ormai da tempo. Devo ancora capire il senso del cercare a tutti i costi di fregare qualche lettore facendolo incavolare a costo di non fare abbastanza pubblicità all'opera perdendo eventuali lettori contenti e soddisfatti...
  7. Direi che sono 2 motivi da escludere: 1) "GLB non aveva terminato la sceneggiatura" sarebbe un motivo abbastanza grave, a quanto ne so alla Bonelli capita solo in caso di incidente grave, morte dello sceneggiatore, o crisi depressiva acuta (Nizzi). Pensa come il fatto che Nizzi non riuscisse a terminarla per qualche mese ha gettato nel panico e nella confusione tutta la casa editrice. Ti immagini cosa sarebbe successo se GL Bonelli di colpo negli anni 60 non fosse stato più in grado di scrivere? Eppure non c'è traccia di questo, le storie per gli altri disegnatori le scriveva tranquillamente... 2) "oppure non convinceva gli autori fino in fondo". Immagina la scena. Non so che lavoro fai, ma ipotizza che sei un carrozziere, stai riparando una macchina, ma poi dici al cliente "basta, non mi convince, non vado più avanti a lavorare, la tua macchina te la scordi" Se un autore non è convinto da quello che ha scritto... strappa il foglio e lo riscrive! Non è che pianta una storia a metà perchè un pezzo di dialogo, a rileggerlo, non gli piace... Credo che ancora oggi, non importa quante volte si ribadisce come stavano le cose, vinca ancora il cinema: l'idea "cinematografica" dell'autore ricco e annoiato che decide lui quando scrivere o no, con l'editore che gli telefona disperato e implorando l'autore di lasciare un attimo le sue Ferrari e le sue top model con cui si diverte a Montecarlo per scrivere almeno due righe... GL Bonelli e Tarquinio lavoravano per un editore, che li pagava. Erano professionisti. SOLO L'EDITORE poteva decidere (come ha deciso) di chiudere quella storia DICENDO loro di fare altro. Non è un iniziativa che potevano prendere loro (certo, potevano smettere singolarmente e sarebbero stati SOSTITUITI DA ALTRI, come è capitato spesso con i disegnatori e come è capitato con Nizzi al tempo della sua crisi)
  8. Non so ancora) se nel volume sono date notizie dettagliate, ma posso fare ipotesi "presunte" Premessa: Le sceneggiature e le tavole erano consegnate a 3 per 3, per consentire la stampa di 3 albi a striscia per volta. Questo era il primo "blocco" dato da disegnare a Tarquinio. Ipotesi 1) Sergio Bonelli avrà detto a GL Bonelli di aspettare per vedere i risultati (sarebbe interessante sapere se questo è avvenuto anche con Letteri, Nicolò, Ticci) prima di proseguire, essendo ancora una "messa in prova" del disegnatore. Se Tarquinio fosse stato "approvato", c'era tutto il tempo di finire la storia prima della pubblicazione Ipotesi 2: GL Bonelli ha consegnato la sceneggiatura anche degli albi 4-6 a Tarquinio che l'aveva iniziata ma è stato subito stoppato da Sergio Bonelli, e quella sceneggiatura mai disegnata con il tempo è andata persa, mentre si è "salvata" quella consegnata insieme alle tavole
  9. Ancora con questa storia che dovrebbero fare il libro come vuoi tu al prezzo che vuoi tu? Dopo che hai dimostrato che non sei il target? Come se adesso arrivasse un fan dei manga a dire che Tex deve essere fatto come i manga... Mi correggo... tu sei fuori come un balcone!!! Vuoi CENSURARE la storia per togliere le sigarette?????? Ma lo vuoi capire che l'edizione "come la vuoi tu che piace a tutti" QUI NON LA VUOLE NESSUNO???? Perchè sarebbe PESSIMA e SENZA SENSO???? Che PIACE SOLO A TE???? (anzi... a questo punto penso che se te la facessero esattamente come vuoi, poi salteresti su con qualche nuovo motivo per lamentarti)
  10. La differenza fondamentale è appunto quella: erano tutte serie e "speciali" da EDICOLA. Cosa vuol dire? Che in edicola vendono un casino. In libreria? Non tanto. Non con il pubblico di Tex, a cui non puoi proporre "graphic novels" Se non ci sono motivi particolari, come in questo caso, che ostacolano la pubblicazione in edicola, A PUBBLICARE IN LIBRERIA E BASTA CI RIMETTONO SOLDI. Pubblicano prima in libreria le serie che in edicola non vendono abbastanza: ti pare il caso di Tex?
  11. Oltre a quello che ha scritto Carlo... il proseguo della storia non è stato "ritrovato", è una nuova storia di Boselli... Detto questo, spero che non ci facciano attendere Lucca. La Bonelli pubblica volumi cartonati tutto l'anno, non è come quegli editori che fanno uscire tutto a Lucca, e per quanto con la vendita diretta guadagnano di più che con le copie distribuite a librerie e fumetterie, non so che percentuale delle vendite facciano a lucca con i volumi di Tex...
  12. Diablero

    [95/96] La Carovana Dell'oro

    Leo, ti devo correggere: GL Bonelli non è che scriveva "soggetti non ben definiti", non li scriveva proprio... E devo dire che è una delle caratteristiche che rendono le sue storie così varie e poco prevedibili: tu SAI che Zanna Bianca è "un personaggio interessante", così PREVEDI che avrà una grande importanza, così come sai che Tex essendo il protagonista deve apparire entro tot pagine, e la storia deve seguire la falsariga di tutte le storie di questo tipo, COME DICE NIZZI secondo cui "sono tutte uguali". E invece GL Bonelli se ne fregava. Non faceva le storie con il bilancino seguendo sempre lo stesso schema. improvvisava. A volte la storia riusciva meglio di altre volte, ma in ogni caso, non potevi prevedere che un personaggio sarebbe stato importante solo perchè "in qualunque fumetto" sarebbe stato importante... La mia copia deve essere fallata, manca il pezzo in cui Tex si cala le braghe e rimane in mutande chiedendo scusa, così come quello in cui si fa salvare dalla persona che è andato a salvare, o o quello dove il suo intervento peggiora la situazione per tutti... È incredibile come, dopo tutti questi anni, ci sia gente che ancora non ha capito (o fa finta di non capire) cos'è una "nizzata", e pensa che sia semplicemente non far sempre vincere l'eroe in ogni pagina (cioè, confonde lo scrivere BENE una STORIA e lo scrivere una PARODIA) Devo ricominciare a spiegarlo per la centesima volta? Servirà stavolta? Se stai solo facendo finta di non aver capito dimmelo così almeno risparmiamo al resto del forum la solita solfa con spiegazioni di cose arci-note ed evidentissime a tutti gli altri...
  13. Sono tre albi completi. Quindi addirittura non solo un albo, ma TRE! Ne hanno pubblicati circa millecinquecento di questi "albi incompleti" in passato, per 25 anni... Il problema vero è che per leggere l'albo successivo c'è da aspettare molto più di una settimana...
  14. Così tanto? Torricelli non è così lento... pensi che vogliano ancora aspettare Lucca? (in assenza di una edizione variant o limited non ne vedo molto il senso)
  15. Non è una limited... Tranquillo che se si esaurisce l'intera tiratura in meno di un mese (l'uscita "ufficiale" è il 14 novembre) lo ristampano prima di subito...
  16. Diablero

    (C) MIGLIORE ANNATA DI TEX (FASE FINALE)

    Mi pare ovvio... 1950 e 1972 senza starci nemmeno tanto a pensare, per me non c'è nemmeno paragone (e trovo molto strano il ritrovarmi nella fase finale Tumak L'inesorabile....)
  17. Più che altro... il bravissimo Venturi a quanto ne so è uno dei disegnatori più lenti! Quanti ANNI ci avrà messo a disegnare queste 220 tavole? In quel tempo, con 220 pagine, praticamente poteva fare un Texone! Va bene fare storie dove ci si prende un sacco di pagine prima di entrare nel vivo, ma quelle magari sarebbe meglio darle ad un "velocista" [edit: ho controllato, Venturi è stato pubblicato l'ultima volta nella serie regolare nella "faraciata" della città nascosta, a dicembre 2017! Quasi 6 anni fa! E non è detto che abbia finito la storia della Tigre Nera a settembre, potrebbe averla finita in corsa. Dopo quella storia nei collaterali ha fatto solo una storia breve per il color 14, quindi grosso modo per fare un albo ci mette quasi un anno e mezzo... per questi due albi Venturi ha impiegato 2-3 anni!] A parte questo, albo migliore del precedente: i difetti ci sono ancora (lungaggini, dialoghi a volte un po' cringe... la Tigre Nera quando parla di Tex sembra un adolescente indeciso se dichiararsi o meno...), ma mentre l'albo precedente si perdeva in mille rivoli poco interessanti, qui l'inseguimento, la caccia, danno una direzione molto più immediata alla storia.
  18. Ricostruzione verosimile. Il passaggi della sede avvenne nell'aprile o maggio 1972 (il numero di aprile ha come indirizzo via Ferruccio, quello di maggio Via Buonarroti), se è così quelle tavole erano lì "perdute" nel trasferimento da più di 50 anni, e in precedenza Sergio Bonelli se le era tenute "nascoste" per circa 7 anni... Si parla di questi aspetti nel volume? C'è un intervista a Tarquinio?
  19. Prima o poi cederai alla tentazione... (anche perchè per me non bisognerà attendere molto per il seguito, Torricelli in quanto tempo le fa 80 pagine? Poi bisogna vedere se aspettano Lucca a venderlo per motivi commerciali, ma la Bonelli non è una piccola casa editrice, non concentra le uscite tutte a Lucca...) Però... Davvero, me lo chiedevo anche alla pubblicazione del Texone di Villa... ma come cavolo fa questa dirigenza Bonelli a riuscire ad essere "sgradevole" persino quando CI DÀ OTTIMI FUMETTI CHE AGOGNIAMO DA ANNI? Davvero, è un talento, una vocazione, una attitudini: "rendersi antipatici persino quando fai Babbo Natale", incredibile... Di cosa sto parlando? Di questo: E mi viene il dubbio che sia stato proprio questo il motivo dello stranissimo silenzio della casa editrice (imposto anche ai dipendenti) Se fosse stato solo scarsa pubblicità, potrei pensare che la casa editrice pur pubblicandolo non "credeva" nel volume (e infatti è stato per me pubblicizzato molto poco, erano gli altri autori a parlarne, a mostrarlo nelle conferenze a Lucca, ma la casa editrice si è limitata a comunicazioni rare, brevi e molto ambigue), ma in quel caso i vari dipendenti avrebbero potuto parlarne. Anche pensando all'uscita della metà di Novembre, non aveva molto senso: a quel punto ci sono le recensioni, in mezza giornata dalla pubblicazione tutti sanno tutto. L'embargo di notizie "fino a Lucca" mi ha acceso la lampadina: a Lucca arrivano orde di persone, nello stand Bonelli entrano a centinaia, con la gente che spinge dietro: non hai tempo di sfogliare, non hai tempo di guardare o di pensare, prendi il volume e vai alla cassa. E lo scopri solo la sera (o magari quando torni a casa dopo alcuni giorni) che la storia era incompleta. Per me è chiarissimo che PER IL PUBBLICO DEL VOLUME il fatto che sia (per adesso) incompleta non ha la minima importanza. L'ha detto @Magic Wind: per noi è il Sacro Graal. Mi ero ormai rassegnato al fatto che non avrei MAI potuto vedere una sceneggiatura completa di GL Bonelli, che fossero state buttate via tutte. E un Tex disegnato da Tarquinio? L'avrei pagato cinque volte quel prezzo (ma non ditelo ad Airoldi, sennò fa in tempo ad aumentarlo prima di metà novembre... ). Ma so anche che il pubblico per una cosa simile è LIMITATO. E NON per il prezzo (quella cifra oggi te la fanno pagare per tre storie di Nizzi..), ma perchè, sono convinto, il "grosso pubblico" oggi... non sa nemmeno chi sia GL Bonelli! Da quanti anni non compare la scritta "Text by GL Bonelli"? E quanti leggevano la storia del west, se la ricordano, e ricordano Tarquinio? (anche per questo mi parevano assurde tutte le lagne sul pubblicarlo sulla regolare per i poveri vecchietti ignavi... i poveri vecchietti ignavi si sarebbero inferociti a trovare qualcosa di così diverso dal solito tran tran in edicola...) Sergio Bonelli ha avuto paura che il pubblico di Tex si infuriasse QUASI SESSANT'ANNI FA, quando avevano letto decine di storie di Tarquinio, figurati come si infurierebbero adesso (per me oggi si infurierebbe anche se pubblicano un inedito di Nicolò, non se lo ricordano più con la vecchiaia e dicono che "non assomiglia"...) Quindi abbiamo (1) il pubblico che DESIDERA PROPRIO QUEL VOLUME, non so quanti siamo, ma visto quello che vendono di solito i volumi in Italia per me sarebbe più che sufficienti per far guadagnare la Bonelli (poi magari mi sbaglio e sono troppo ottimista, non so...). Poi (2) Il pubblico che compra Tex in edicola per abitudine e che non sarebbe mai, mai e poi mai interessato a una cosa come questa e che quindi non lo compra comunque, e (3) qualche centinaio (migliaio) di lettori abbastanza "appassionati" da andare a Lucca (ma non è più come una volta quando a Lucca ci andavano solo i collezionisti, adesso ci passano anche molti semplici lettori), e prendono tutte le nuove uscite di Tex senza guardare cos'è. Per me, la gran parte di questo pubblico "Lucchese", o comunque è nel gruppo (1), comprerebbe comunque il volume, o nel (2), se non sa cos'è, non compra. Quindi "inganni" in questa maniera relativamente pochi lettori: e SECONDO ME (che non sono il commercialista della Bonelli e potrei sbagliarmi), se facevi PIÙ PUBBLICITÀ AL VOLUME avrebbero preso più lettori o ex lettori del "gruppo 1" che magari ora invece non sanno nemmeno che il volume è uscito. Ma, in ogni caso, dovendo scegliere fra cercare più lettori del gruppo (1), informando anche gente interessata che magari non compra più Tex, e cercare di appioppare il volume ai pochi visitatori di Lucca che lo prenderebbero solo se pensano che sia completo... cosa ha scelto la dirigenza Bonelli? E non ci pensano che poi quei lettori si incavolano e la volta dopo a Lucca allo stand Bonelli non ci passano più? Davvero, l'avevo già scritto altre volte: Sergio Bonelli ha passato decenni a coltivare la "Benevolenza del lettore", l'immagine specchiata della casa editrice, prendendosi a volte anche critiche di essere "sorpassato"... e questi qui in pochissimi anni hanno buttato via tutto, nella spazzatura, considerandola priva di valore. E CONTINUANO a considerarla priva di valore.. Pubblicizzandola di più e dando più informazioni ne avrebbero vendute di più a lettori che desideravano proprio quello ma che non sanno che è uscito. Avrebbero avuto più lettori contenti e felici (come me) Pubblicizzandolo di meno riuscivano ad affibbiarlo con l'inganno a persone che l'avrebbero preso solo se fosse stato completo, come Angelo. (anche se spero che adesso ceda alla tentazione... ) Cosa hanno scelto? Capire cosa intendo quando dico che hanno una capacità di farsi odiare incredibile? A livelli sovrumani? Come cavolo fai a dare ai lettori UN TESORO SIMILE, IL SACRO GRAAL... agendo come se volessi rifilargli una fregatura? Poi si meravigliano che i lettori "non si fidano più" e non danno più fiducia alle loro nuove uscite... Esatto Se guardi indietro troverai che l'avevo scritto io stesso. Un paio di pagine della sceneggiatura di Bonelli, un bell'articolo esplicativo e anche le pagine "trailer" del continuato in fase di realizzazione. Dix, adesso che lo sai e forse ti sarai calmato, RAGIONA un po'. Boselli per quindici pagine di thread ha detto che NON POTEVA dare dettagli. È un dipendente, se la direzione dice che c'è l'embargo delle informazioni fino a Lucca il dipendente esegue. AVREBBE MAI POTUTO DIRTI ADDIRITTURA SE LO AVREBBERO RISTAMPATO? A parte che probabilmente non l'hanno ancora nemmeno deciso (secondo me finché i volumi venderanno bene, e intendo anche il secondo, non faranno mai un edizione economica, rischiate di attendere anni e comunque mi sa non prima del 2026) quindi per adesso sono solo ipotesi, è dall'inizio che che ti ha detto che NON POTEVA DIRE NIENTE. E tu hai continuato a lamentarti del fatto che era già deciso assolutamente che mai e poi mai sarebbe stata fatta un edizione economica... Ti rendi conto che hai fatto quindici pagine di polemiche su una cosa che non ti ha detto nessuno? Per viaggi mentali tuoi?
  20. Sì, l'avevamo già detto 3 pagine di discussione fa, ieri... Può darsi. Bisognerebbe sapere da quando restituiscono le tavole originali ai disegnatori... La storia di Buzzelli però era stata fatta per la serie regolare, e comunque nell'ambiente si sapeva da ANNI che esisteva. Mi ricordo che gliel’avevamo pure chiesto ad una mostra (vatti a ricordare l'anno adesso, mi pare 1985 ma non ci scommetterei...) se avrebbero mai pubblicato il "famoso" Tex di Buzzelli (per l'epoca, era come successivamente fu il Texone di Magnus, atteso per anni. Anzi all'epoca forse Buzzelli era più considerato nel mondo del fumetto "d'autore"b, fu con Orient Express che Magnus si scrollò un po' lo stigma di "autore popolare"...) e ci disse che "pensavano ad una pubblicazione in uno speciale". Però quando Buzzelli l'aveva disegnata (quando?) era per la serie regolare
  21. Vuoi la mia opinione? Sergio Bonelli aveva paura che i lettori si lamentassero del fatto che Tex "non assomiglia"... Guarda le tavole che sono state presentate come anteprima. Anche il numero di tavole fa pensare questo: le strisce si stampavano a 3 per 3 quindi anche le tavole probabilmente si consegnavano a blocchi di 80 (per i disegnatori di quei tempi voleva dire spedirle o consegnarle in redazione ogni 2-3 mesi...). GL Bonelli scrive quindi 240 strisce (80 pagine) che vengono date a Tarquinio. Dopo due-tre mesi arrivano le tavole in redazione. Sergio Bonelli le esamina, dice "i lettori di Tex non le accetteranno", dice al padre di interrompere (dovevano avere tutti i disegnatori già stra-impegnati e i cassetti pieni di storie da far disegnare, oggigiorno l'avrebbero data ad un altro disegnatore), e Tarquinio lo spostano sulla Storia del West. Il fatto che le tavole fossero ancora alla Bonelli (mentre invece già da decenni è normale restituirle ai disegnatori) fa pensare che siano andate "smarrite" MOLTO tempo fa, e dimenticate. Tieni presente che PER LA STESSA RAGIONE ("non assomiglia") la storia disegnata da Buzzelli (che era per la serie regolare) fu tenuta nel cassetto per ANNI, e per pubblicarla si inventarono il "Texone"...
  22. E io che mi chiedevo perchè la Bonelli avesse mantenuto tanto segreto il contenuto del volume... Ecco perchè... Mi devo rassegnare, si vede che conoscono il loro pubblico... non a caso hanno fatto un nuovo album di figurine...
  23. Dix Leroy in questa discussione l'ho trovato insopportabilmente "di coccio" ed esasperante pure io. Ha ripetuto per un sacco di volte (ma davvero UN SACCO!) tesi già stroncate e smentite, assurdità ridicole, e il colmo l'ha raggiunto quando si è messo a parlare a nome "dei texiani" chiedendo che le tavole venissero ridisegnate, e attaccando insieme ad altro proprio l'idea di fare questo volume... il volume che attendo da più ansia da ANNI! Per questo, una cosa che lo stupisce, non mi ha invece stupito per niente... Boselli l'ha detto che non considera "la cavalcata del destino" una delle sue storie migliori. È d'accordo con le mie critiche? Direi di no! (), e si può essere stufato di sentirle (per me se le meritava tutte, e anche più pagine... ), ma comunque erano CRITICHE ALLA STORIA. Le condivide, non le condivide, fa parte comunque del "mestiere": se pianti tutto in asso per critiche negative, oltretutto per una storia che riconosci tu stesso non essere fra le tue migliori, difficile che puoi fare il "creativo", esplodi alla tua prima storia.... e comunque, per me, in una storia così "delicata" le critiche le aveva già messe in conto (anche se per me pensava - assurdamente - che non sarebbero state così ampie e condivise) L'opposizione preconcetta e rabbiosa al cartonato, cioè al dare ai lettori un vero "tesoro" nascosto e scoperto, già di per sè è sconfortante. Al suo posto se fossero stati più di quattro gatti, ti viene voglia di dire "allora non meritate niente, beccatevi Nizzi e Faraci, chissenefrega" (e vedendo certe ultime scelte, temo che il bos stia andando su quella strada... ). È un fenomeno strano, che anch'io non riesco ancora ad accettare: critico gli editori quando fanno porcate, poi vedi che una cosa la fanno benissimo, fanno le scelte migliori per il lettori, ti danno QUALITA finalmente... e vedi che la reazione è del tipo "a noi la qualità c'ha rotto er c####, vogliamo m###a" (OK, il paragone è esagerato per far vedere come mi sembra assurda la cosa, ovvio che quello che stanno producendo in generale alla Bonelli, tranne alcuni casi estemporanei non può essere in generale chiamato "m###a"... ma quando sento gente che si OFFENDE perchè gli danno un volume ben fatto e vorrebbe invece una roba stampata male, incompleta, ridisegnata, macellata, davvero ti viene da pensare che sei tu che non hai capito nulla e che davvero il Tex che desiderano non sia altro che un eterna tavolata con bistecche e patatine a ripetere sempre le stesse quattro cazzate...) E soprattutto... quando vedi che il forum fallisce nella sua funzione, che non c'è il minimo ascolto. Nel thread della "cavalcata" Borden ha risposto pochissimo, e non ha contestato le critiche ad una ad una (anche se comunque già lì si è lamentato della presunta ripetitività - che per me non c'era - e della pignoleria, che è inevitabile nel momento in cui i negazionisti fanno negazionismo di ogni virgola, ti tocca citare le virgole in abbondanza.) Qui no. Qui anche se non poteva "svelare i segreti" che la casa editrice (assurdamente) aveva imposto, aveva risposto più volte alle critiche. Senza il minimo effetto. Ed è una cosa che conosco bene, quando posti, posti, posti dettagliando ogni cosa e ti rendi conto che il tuo interlocutore va avanti a macchinetta, manco ti ha letto, tutta la tua fatica nello spiegare è stata inutile. Ecco, è quello che ti fa dire "ma chi me lo fa fare" e ti fa venir voglia di mollare i forum. Quando ti rendi conto che tutti i tuoi sforzi sono inutili e chi sta inveendo sta andando avanti a macchinetta come un disco rotto senza nemmeno ascoltarti. (o forse sto proiettando troppo, e il motivo è un altro.. .) In ogni caso, spero che Borden sbollita la frustrazione si renda conto che a criticare il volume in realtà erano solo due gatti (anche se postavano un casino e non si fermavano mai) e ritorni...
  24. Vero. Ho guardato con più attenzione, anche fermando l'immagine, e le ho riconosciute come tavole della Storia del West (che comunque LUI CONSERVA! Se le ha ancora si potrebbero fare nuove edizioni anche di quelle con scansioni più dettagliate di quelle solite Bonelli! Dateci queste cose se volete spillarci quattrini, non insulse ristampe colorate!!!) Però ci sono bozzetti, prove, che ho visto nel materiale promozionale di questo volume, e in questo video si ricordava all'epoca di aver fatto Tex. Mi meraviglia un po' che le tavole fossero ancora alla Bonelli, a quanto ne so hanno restituito tutte le tavole ai disegnatori da anni. Forse si erano perse nel nulla già negli anni 60... e le tavole di sceneggiatura a quanto ne so le buttavano (Aaargh! Vandali!!!)
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