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Diablero

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Tutto il contenuto pubblicato da Diablero

  1. Per poco, pochissime storie. Poi, per la necessità di avere un "modello" (in assenza della documentazione che si può avere oggi con internet) ha fatto sì che Tex fosse sempre più ispirato a... Galep stesso! (ed è il periodo in cui Tex è più caratterizzato) In seguito con il tempo Galep si crea man mano un "modello mentale" di Tex che riproduce senza più bisogno di usarsi come modello e Tex non somiglia più a nessuno (men che meno a Giuliano Gemma, scelto per pure ragioni di "botteghino" ma che come Tex non era credibile)
  2. Diablero

    [Tex Willer N.50/55] Il passato di Cochise

    E non è patetico e condiscendente verso un pubblico considerato totalmente idiota? Danno per scontato che il pubblico sia così rintronato da non capire che, se la serie è ambientata negli USA, tutti in realtà stanno parlando in Inglese. E che quindi se ad un certo punto trovano una scritta in Italiano, e la protagonista dice "è in Italiano" e poi la legge... pensano che rimangano tutti sconvolti e incapaci di capire quello che è successo? Come quando prendono i riferimenti agli anchorman americani, e ci mettono battute su Mike Bongiorno o su "C'è posta per te"... messe in bocca a persone che vivono a New York!
  3. Diablero

    [Tex Willer N.50/55] Il passato di Cochise

    Per uscire un attimo dalle scuole: avete visto la recente serie Netflix "Wednesday" (Mercoledì)? In una scena, Mercoledì legge uno scritto in Italiano. E dice che ha imparato l'Italiano per leggersi in lingua originale i testi di uno dei suoi idoli, Niccolò Machiavelli Ora, questa non ho potuto verificarla di persona (la serie me la sono vista ovviamente in lingua originale), ma ho letto che il riferimento è stato eliminato dal doppiaggio italiano. Troppo difficile citare Machiavelli ad un pubblico italiano. Se è vero, e non è una bufala di quelle che spuntano tutti i giorni, sarebbe l'ennesimo esempio di doppiaggi che eliminano ogni riferimento storico e culturale considerato "troppo difficile" (il primo doppiaggio di The Big Bang Theory praticamente distrusse la serie, i cui dialoghi erano strapieni di citazioni di film, libri o fumetti). Sono oltre cinquant'anni che gli adattamenti e i doppiaggi italiani, sistematicamente "semplificano" tutto per "il grosso pubblico". (le produzioni italiani in genere nascono già ultrasemplificate) Negli anni 90 una rivista di anime giapponesi pubblicò una comparazione fra due diversi doppiaggi di uno stesso cartone animato giapponese, nella versione "piratata" degli anni 70 fatta per le TV locali e nella versione successiva "ufficiale" Mediaset. L'articolo è davvero lungo ed approfondito (la rivista dovrei averla ancora ma non mi ricordo adesso titolo e numero, mannaggia...), ed è sconfortante: il doppiaggio Mediaset STRAVOLGEVA i testi, per EVITARE CHE IL GIOVANE LETTORE PENSASSE. Non per biechi fini totalitari, non era la Spectre che faceva il lavaggio del cervello: era per "renderlo di più semplice comprensione" e aumentare gli ascolti e quindi gli introiti pubblicitari. In tutti i punti in cui in originale il protagonista doveva fare una scelta (tipo, deve compiere una missione ma rapiscono la sua ragazza: fa il suo dovere, o va a salvarla?") nel doppiaggio il dubbio o la scelta viene tolto (nel doppiaggio ha tutto il tempo per fare entrambe le cose e non ha la minima scelta difficile da fare) La cultura non è MAI stata fatta solo con la scuola (saremmo freschi, visto il livello generale degli insegnanti e dei programmi scolastici), è fatta soprattutto di quello che esiste anche FUORI: cosa si trova al cinema e in TV, cosa si trovava una volta nelle riviste, anche nelle disprezzate (dalla critica snob) "riviste femminili" o per il grosso pubblico. Già un danno notevole alla capacità di leggere è stato fatto quando tutto il tempo libero un tempo occupato da riviste o fumetti o periodici è stato occupato dalla TV. Rendendo la TV il mezzo principale attraverso cui ci arrivavano le STORIE. Ma il danno ulteriore è stato quando la TV, ottenuto il monopolio, ha iniziato a darci storie sempre più omogeneizzate e lobotomizzate. Oggi i ragazzi non hanno solo perso l'abitudine alla lettura, hanno perso anche l'abitudine a CAPIRE LE STORIE, se non sono davvero facili e terra-terra. (e non è una tendenza universale, anche se un po' è successo ovunque, in Italia è molto più grave, altrimenti non ci sarebbe bisogno di fare tutto quel lavoro di "rincoglionimento testi" per il pubblico italiano) E finisce che le "storie" che si guardano su You Tube ormai sono video di gente che fa scoregge con la telecamera nascosta... E in un simile stato di cose vi aspettate che la scuola italiana si erga come ultimo baluardo contro l'ignoranza? Contro la direzione in cui si muove tutto quello che gli sta intorno? Maddai, è ovvio che è la prima che si cala le braghe...
  4. Diablero

    TEX WILLER MAGAZINE NUMERO 21

    Grazie per il bel regalo di Natale!
  5. Diablero

    [Tex Willer N.50/55] Il passato di Cochise

    "Who Watches the Watchmen", ovvero, "Chi revisiona i revisori"? (e sì, lo so che è un detto latino e non inglese, ma c'è una citazione precisa di un opera famosa... )
  6. Diablero

    [Tex Willer N.50/55] Il passato di Cochise

    Piccolo errore di continuity (di cui sono accorto solo mentre lo riguardavo, la prima volta ero troppo preso dalle vicende narrate per guardare i dettagli)
  7. Diablero

    [Tex Willer N.50/55] Il passato di Cochise

    Altro che Tex Willer, io sono rimasto scandalizzato quando San Antonio Spurs ha detto che ha mollato Alan Ford di Magnus & Bunker proprio durante quello che viene considerato l'apice qualitativo della serie... Dopo questa, può dirmi anche che mangia la buccia del cocomero buttando via la polpa, non mi meraviglierebbe più niente... A parte le battute, e tornando a Tex Willer, a me questo numero è piaciuto. Su Tex Willer le necessità dell'Avventura e i volerci mettere più "Storia con la S maiuscola" possibile sono in un equilibrio abbastanza delicato, ed è vero che diverse volte in passato Borden ha esagerato, sconfinando nel nozionismo o nel "turismo storico fra i VIP" (quelle storie dove il protagonista pare faccia il giro dei personaggi storici, così che pare che non fosse possibile vivere in certi periodi storici senza incontrare Leonardo o Shakespeare). Ci era cascato per esempio nella storia ambientata nel Montana, in cui non poteva manco incontrare un giovane indiano in giro senza che fosse uno che sarebbe diventato un famoso capo (cioè, una cosa che non aveva nulla a che fare con la storia che stava narrando) Qui non accade. I flashback sono "concentrati" sul personaggio di Cochise, che è un "pard" di Tex Willer (è persino nel frontespizio...) e va benissimo narrarne le vicende anche se significa non tenere sempre la telecamera ossessivamente su Tex, così come si era già fatto per Mefisto, El Morisco, Kit Carson, etc. A questo si aggiunga un De Angelis che ormai sul western è più di una garanzia (e distinguere così bene le fisionomie di tanti Apache non era certo semplice) e il fatto che le vicende narrate sono effettivamente appassionanti, e direi che questa storia è iniziata molto bene e non vede l'ora di "scoprire cosa succederà" (e anche per questo mi hanno dato fastidio gli spoiler nella presentazione, se era una storia noiosa non me ne sarebbe fregato nulla)
  8. Diablero

    [Tex Willer N.50/55] Il passato di Cochise

    Rapido elenco (probabilmente non completo) degli spoiler: Per me la foga di "raccontare la Storia" (con la S maiuscola e anche minuscola) ti ha preso troppo la mano: un trailer dovrebbe accendere la curiosità dei lettori, non raccontargli la storia in anticipo... Senti, mi sono comprato oltre 150 albi di Dampyr in blocco, e ho ricominciato a seguirlo, quindi ormai siamo a oltre 200 albi (che occupano un bel po' di spazio oltretutto), per te spendevo tanto se non avevo intenzione di leggerli? Semplicemente non è una priorità assoluta, e non ho fretta (come mi sembra che invece abbia tu), non tanto da sacrificare il tempo dedicato ad altro più importante. (e il poco tempo da dedicare ai fumetti se lo stanno mangiando le troppe uscite di Tex, anche se quello è un problema che risolverò tagliando molti acquisti texiani, altrimenti di questo passo non ho il tempo manco per leggere quelli) (Fra l'altro mi sono scontrato con lo stesso problema che ho avuto all'epoca quando avevo mollato Dampyr: se passa troppo tempo, come il mese che passava all'epoca, non mi ricordo gli albi indietro quando leggo i nuovi, la continuity è una rottura di scatole che richiede troppa continuità anche nella lettura. Quando ho preso in mano il primo degli albi da leggere mi sono reso conto che devo riguardarmi quelli che avevo già letto, almeno per rinfrescarmi la memoria. E quindi se non ho il tempo di leggerne un buon numero in fila non mi ci metto nemmeno)
  9. Diablero

    [Tex Willer N.50/55] Il passato di Cochise

    Di gran lunga troppi spoiler in questo video. Mauro dovrebbe ricordarsi che non tutti i lettori sanno a memoria tutti gli eventi storici, molti non li sanno proprio, e altri (come me) hanno raggiunto un età in cui è facile dimenticarseli per potersi godere le storie come nuova... Io per esempio la storia degli errori di Bascom la conosceva già (e me l'ero pure ripassato un po' nella versione molto romanzata su Blueberry), ma avendone letto tempo fa non mi ricordavo un sacco dei dettagli elencati da Boselli (e anche se me li fossi ricordati, già l'esempio di Blueberry fa capire come non era detto che sarebbero stati presenti pari pari in questa storia di Tex Willer). Figurati quelli che non ne sapevano nulla e non sapevano nemmeno che in quel periodo storico sarebbe iniziata la guerra... Ecco, qui Boselli dovrebbe ricordarsi la vera differenza fra i lettori di Tex e quelli di Martin Mystere: non è tanto la presenza di informazioni e curiosità (come dice bene, sono presenti in quasi tutti gli albi Bonelli, salvo forse Dragonero e Nathan Never...), quanto l'atteggiamento dei lettori: se su Martin Mystere si gioca sulla versione "mysteriosa" di cose che i suoi lettori sanno già a menadito, su Tex non essendo tanto legati al rispetto della ultrafedeltà storica, si legge con la curiosità di sapere cosa accade, che non sempre corrisponde alla Storia... a meno che gli eventi non vengano spoilerati con sei albi di anticipo dal curatore! Consiglio a chi non ha ancora visto il video di aspettare fino a dopo aver letto l'albo numero 55 (magari metteteci un bollino, "da questo albo potete vedere il video di presentazione!!!!"
  10. Diablero

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    Ma questo è un errore dell'intera tiratura. Quindi bisogna scrivere tutti alla RCS per farsi mandare una striscia sostitutiva? Non fanno una cosa più generale?
  11. Diablero

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    Invece di inutili e superflue strisce inedite, sarebbe il caso che iniziassero ad allegare la versione corretta delle strisce con più errori.
  12. Questo mi ricorda che anch'io dovrei aggiornare la mia cronologia semplificata del SOLO Tex Willer, per chi legge SOLO Tex Willer, che ha originato il thread. Nel mio caso "aggiornata" vuol dire che grazie a recenti ristampe e/o flashbacks potrò TOGLIERE altri albi "non di Tex Willer" e rendere la cronologia ancora più omogenea. Prima di tutto, quoto la spiegazione del senso di questa cronologia: Ecco quindi le due cronologie semplificate, quella "cronologia" e quella "di lettura" ---------------------------------- CRONOLOGIA SEMPLIFICATA DI TEX WILLER "semplificata" perché è una lista pratica di cose da leggere, evitando doppioni e storie messe in cronologia per un flashback di poche pagine. Se in una storia c'è un riassunto in flashback di una cosa già vista in una storia, in cronologia ci va solo la storia, non il flashback riassuntivo. Se invece una storia successiva amplia in maniera significativa un accenno precedente, non c'è più bisogno di metterci l'accenno precedente, ci va la versione completa. "Del giovane Tex Willer" perché il thread è rivolto a chi voglia avere "tutte le storie del giovane Tex" e quindi è aggiornata al Tex Willer in edicola. Quindi, ad oggi, la Mano Rossa non ci va, non ci vanno gli Innocenti o Gli Invincibili e non ci va nemmeno il matrimonio di Tex. Non ci vanno le cose citate in storie di anni dopo su Tex Gigante che non siano mai state riprese su Tex Willer (anche perchè Tex Willer in parte è una retcon e una sistemazione del passato di Tex e non è detto che certi eventi siano ancora presenti in questa nuova cronologia) Non vuole sostituirsi alla "storia di Tex" relativa alla serie mensile regolare, che sarà molto più lunga e complicata, e forse diversa. E non è da confondersi con il romanzo, che presenta una cronologia diversa da entrambe. 1) Nueces Valley (il Maxi Tex 21 dell'ottobre 2017 o il cartonato che lo ristampa) descrive in un lunghissimo flashback il periodo fra la nascita e il ritorno dal "cattle drive" in California con Hutch, Rod e Damned Dick.(pagine 1-220). Recentemente ristampato in Tex Willer Extra 4, 5, 6, 7 2) Tex 700, del Febbraio 2019, descrive in un flashback l'incontro con Tesah e suo padre durante il ritorno dalla California. Sto meditando di toglierlo da questa cronologia vista la scarsa rilevanza per gli eventi successivi 3) La prima parte di Tex Willer 24 (fino a pagina 63) descrive il periodo successivo e narra la morte del padre di Tex e di Gunny. (espansione e modifica sostanziale della storia già narrata ne "il Passato di Tex", Tex Gigante 82-84. Visto il numero di modifiche apportato, la storia originale "il passato di Tex" NON fa parte di questa cronologia). Da qui prende il via il mini-ciclo (inserito da Boselli, GLBonelli se ne era disinteressato) della "vendetta contro la banda di razziatori complici degli assassini (già uccisi da Tex): 4A) Il cartonato numero 6, "il vendicatore" (pubblicato come Tex Stella D'oro 26 nel settembre 2017) con la vendetta sui complici messicani dei razziatori, e l'incontro con Cortina. 4B) il cartonato numero 7 "giustizia a Corpus Christi" (pubblicato come Tex Stella D'oro 27 nel febbraio 2018) con la seconda parte della vendetta, sui complici americani. 4C) Nel periodo successivo ai due cartonati si colloca il secondo speciale di Tex Willer "un uomo tranquillo", con un avventura di Sam Willer (totalmente ignorabile) che si colloca esattamente fra la prima e la seconda striscia di pagina 11 di Tex Willer 25, con Tex al rodeo 5) si ritorna a pagina 63-65 di Tex Willer 24, dove Tex riassume le vicende dei due cartonati 6 e 7, e si prosegue ripercorrendo le avventure già narrate negli anni 60 ne "il re del rodeo" fino alla morte di Rebo e a pagina 65 di Tex Willer 25, con Tex che lascia Calver City, (per rifugiarsi, si scopre ne "il magnifico fuorilegge" a Robber's Nest in New Mexico) 6) il Texone 32 "il magnifico fuorilegge" del giugno 2017 con una storia che si pone fra l'uccisione di Rebo e "l'ultima vendetta", e spiega l'amicizia con Cochise. In questa storia Tex, dopo aver lasciato Robber's Nest, ci deve tornare per indagare su una falsa accusa a suo carico, e alla fine con l'aiuto degli Apaches distrugge la città. Questo volume, ormai esaurito, è stato ristampato su Tex Willer Extra 1-3. 7). Il flashback con la morte di Mallory nell'albo del settantennale "L'ultima vendetta" (Tex 695) del settembre 2018, è di difficile collocazione, visto che alcuni dialoghi nei primi Tex Willer indicano che Mallory sarebbe ancora vivo, ma secondo me quando è stato scritto voleva essere immediatamente successivo a "il magnifico fuorilegge", e ancora è la collocazione migliore (i dialoghi negli ultimi Tex Willer infatti sembrano indicare che adesso la morte di Mallory viene considerata precedente a Tex Willer 1) (da discussioni nel forum con borden, adesso la versione "ufficiale" coincide con la mia, l'ultima vendetta avviene poco dopo Il Magnifico Fuorilegge, e i due dialoghi nella serie Tex Willer dove si parla di Mallory come ancora vivo sono errori). in ogni caso, non vale la pena di leggerlo visto che tutto viene riassunto in Tex Willer. 8) La collana Tex Willer, dal numero 1 al numero 28. Le avventure sono in ordine cronologico di pubblicazione (con l'eccezione dello speciale numero 1, che sarebbe da mettere dopo il volume 15, e lo speciale 2 che è cronologicamente precedente alla serie). Anche la storia dei seminole (Tex Willer 18-23) è TUTTA (flashback compreso) da inserire fra Tex Willer 17 e Tex Willer 24. 9) Il cartonato numero 4, "Sfida nel Montana" (pubblicato come Romanzi a Fumetti numero 30 dell'Ottobre 2016) scritto da Manfredi 10) La collana Tex Willer, dal numero 29 al numero 33. Con la lunga avventura "Sull'Alto Missouri" che prende spunto dalla storia del cartonato 4 descrivendo non solo il seguito di quegli eventi ma aggiungendo molti elementi che chiariscono e in piccola parte "correggono" la storia di Manfredi. 11) gli albi successivi della collana Tex Willer. Versione ancora più ristretta: Le storie sui cartonati 6 e 7 e "l'ultima vendetta"sono riassunte su "Tex Willer" 24-26. il primo incontro con Tesah è riassunto (molto laconicamente) quanto incontra Tex su Tex Willer. Le storie essenziali che consiglierei sono ovviamente la Collana "Tex Willer" e Tex Willer Extra. Molto meno essenziali sono i cartonati 4, 6 e 7. "Sfida nel Montana"i "il vendicatore" e "giustizia a corpus christi". che si "incastrano" nella collana Tex Willer ma sono in essa riassunti. il resto è tranquillamente ignorabile (compreso il pessimo speciale 2). ----------------------------------------------------------------------------- NOTA IMPORTANTE PER L'ORDINE DI LETTURA: questo non è un ordine di lettura! Se volete sapere in che ordine leggere queste storie, la risposta è sempre L'ORDINE DI PUBBLICAZIONE (O DI REALIZZAZIONE, SE DIVERSO). Quando un autore scrive un opera, lo fa pensando che i suoi lettori abbiano letto la puntata precedente, e non abbiano ancora letto la successiva, anche se per il personaggio magari sono avvenute in ordine inverso. IL LETTORE NON È IL PERSONAGGIO. Chi non capisce questa verità semplicissima e inconfutabile, si ritroverà come quei pollastri che si sono guardati Star Wars "in ordine cronologico" partendo dai prequel, e quindi non solo hanno iniziato da un film di merda, ma si sono rovinati tutti gli spoiler della prima trilogia... [L'unica eccezione (per soli motivi di praticità) è quando una storia è scollegata e praticamente "fuori canone", come il Romanzo a fumetti "sfida nel montana" e viene "recuperata" in seguito nella serie regolare: in questo caso può essere più comodo (anche se è l'ordine "sbagliato") leggersela subito prima del suo recupero, per averla in mente] Con questo, in mente, ecco L'ORDINE DI LETTURA: (dei soli volumi che consiglio di leggere, ovviamente) [-01] Il cartonato numero 4, "Sfida nel Montana" (pubblicato come Romanzi a Fumetti numero 30 dell'Ottobre 2016) scritto da Manfredi. In questo cartonato viene presentato il personaggio "Birdy" (mai citato prima, è una nuova creazione di Manfredi) con Flashbacks sul fatto che sia un amico d'infanzia di Tex, ma l'avventura è ambientata anni dopo con Tex fuorilegge [fra Tew Willer 28 e 29]. Boselli cita 2 volte questa storia: la prima quando inserisce Birdy fra gli amici d'infanzia di Tex in "Nueces Valley", la secondo nei numeri 29-33 di Tex Willer in cui Boselli amplia la storia del cartonato con una ret-con di elementi "strani" tipo Tex che se ne va lasciando gli amici nei guai... Per questi motivi, il momento giusto per leggerlo SE SI VUOLE LEGGERLO, è fra Tex Willer 28 e Tex Willer 29, e quindi anche se è il primo in ordine di pubblicazione gli ho dato il numero "meno 1" [00] Nueces Valley (il Maxi Tex 21 dell'ottobre 2017 o il cartonato che lo ristampa oppure Tex Willer Extra 4 , 5, 6, 7) descrive in un lunghissimo flashback il periodo fra la nascita e il ritorno dal "cattle drive" in California con Hutch, Rod e Damned Dick.(pagine 1-220). Come mai l'ho messo prima de "il magnifico fuorilegge"? Perché anche se è stato pubblicato 4 mesi dopo "il magnifico fuorilegge", è stato scritto probabilmente prima (ha molte più pagine e un disegnatore più lento), ed è ancora presentato come un flashback raccontato dal Tex "del presente" (della serie), e tutta la parte finale è un avventura dei 4 pards attuali. Non è quindi "un avventura di Tex Willer" visto che salta completamente quel periodo, passando direttamente dalla giovinezza di Tex (prima della morte del padre) al Tex ultraquarantenne di oggi. Per questo gli ho dato il numero zero. È comunque da leggere per prima. [01] il Texone 32 "il magnifico fuorilegge" del giugno 2017. Questo volume, ormai esaurito, è stato ristampato su Tex Willer Extra 1-3. Questa è la prima vera avventura del Tex Willer della serie omonima. Anche se presenta ancora poche pagine che lo mostrano come un flashback, l'avventura è completamente del Tex "giovane" dall'inizio alla fine. [02] Il cartonato numero 6, "il vendicatore" (pubblicato come Tex Stella D'oro 26 nel settembre 2017) con la vendetta sui complici messicani dei razziatori, e l'incontro con Cortina. [03] il cartonato numero 7 "giustizia a Corpus Christi" (pubblicato come Tex Stella D'oro 27 nel febbraio 2018) con la seconda parte della vendetta, sui complici americani. [04] La collana Tex Willer. In fila. Dal numero 1 (del novembre 2018) in poi. Dove si collocano gli speciali annuali? Lo speciale numero 1 ("Fantasmi di Natale") si colloca fra Tex Willer 15 e 16. Lo speciale numero 2 ("un Uomo Tranquillo" è davvero meglio non leggerlo. Dovrebbe chiudere i fili aperti dai due cartonati 6 e 7 sulla figura del fratello di Tex e lo fa semplicemente snaturandoli tutti e dando una conclusione ignobile che pensa solo a "citare" vari film alla **zo di cane. Se proprio volete farvi del male, leggetelo fra Tex Willer 28 e 29 (anche se è ambientato fra la prima e la seconda striscia di pagina 11 di Tex Willer 25, a chiara dimostrazione del principio generale che ho detto prima, l'autore dà per scontato che abbiate già letto gli albi di Tex Willer fino al 28, pubblicati prima). Ma davvero, è meglio se non lo leggete. Tanto non dà nessuna informazione utile. Lo speciale numero 3 va fra Tex Willer 36 e 37. Lo speciale numero 4 è la storia di Mefisto precedente al suo primo incontro con Tex, non ha una collocazione precisa. Lo speciale numero 5 può essere messo ovunque ma è stato pubblicato fra Tex Willer 49 e 50. Ordine di lettura ancora più semplificato: Leggetevi semplicemente tutti i Tex Willer e i Tex Willer Extra, partendo da questi ultimi, nell'ordine in cui sono stati pubblicati (l'inversione fra Nueces Valley e Il Magnififo Fuorilegge non fa alcun danno e i cartonati alla fine non sono necessari essendo riassunti nei Tex Willer)
  13. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.5] Rancheras

    Borden lodevolmente ci prova. Quando le scrive lui cerca di fare di storie che abbiano qualcosa di particolare (ma c'è un rischio anche lì, vedi lo speciale di Recchioni che per me è tutt'ora la storia peggiore di Tex Willer) Però con la casa editrice che ti moltiplica continuamente le uscite diventa una lotta contro i mulini a vento. Qui non c'era il tempo materiale di fare qualcosa apposta e ha dirottato una storia regolare. Ma anche dopo, cosa fa? Deve trovare qualcosa di "speciale" ogni anno per 2 Tex Willer Special, 1 Tex Bis, i Maxi, etc ? E poi quando Tex Willer special diventerà bimestrale?
  14. Diablero

    [Speciale Tex Willer N.5] Rancheras

    Ancora con questa leggenda urbana secondo cui gli Speciali dovrebbero essere "speciali"? È solo pubblicità. Se credete davvero che uno speciale abbia qualcosa di "speciale" solo perchè c'è scritto "speciale" sopra, vuol dire che credete davvero che se bevete una Red Bull vi crescono le ali? Ci si può provare, a renderli "un po' diversi" con cose tipo autori diversi dal solito, effetti o colori strani, storie particolari, ma questo li può rendere al massimo "diversi", poi per vedere se sono davvero "speciali" bisogna vedere il risultato. E si può fare finché gli speciali sono POCHI, non quando FAI PIÙ SPECIALI CHE ALBI REGOLARI, ORMAI. Ma non vi rendete conto che ad essere "speciale" ormai... è la serie regolare? Che viene per quanto possibile "protetta" dalla roba che finisce su Color, magazine o maxi o bis? Aggiorniamo i conti: ogni anno adesso escono 12 albi della serie regolare (1320 pp, 52,80€) 1 Albi bis (110 pp, 4,40€) 12 albi di Tex Willer (744 pp, 42€) 2 Speciali Tex Willer (256 pp, 12,80€) 1 Texone (224 pp, 9,90€) 2 Color Tex (320 pp, 15,80€) 2 Maxi Tex (656 pp, 17,80 €) 2 cartonati formato "francese" (92 pp, 19,80 €) 1 Tex Magazine (110 pp, 8,50€) Già così sono TRENTACINQUE uscite (tre tex al mese...) cioè 3832 pagine e 184 Euro, se ci aggiungiamo anche le strisce inedite (che non si sa ancora se saranno 6 o 9) arriviamo a QUARANTUNO O QUARANTAQUATTRO Tex all'anno. Questo è semplicemente "spremere il limone" ormai oltre ogni decenza. Le uscite di Tex sono TRIPLICATE in poco più di un decennio! E c'è chi ancora pensa ad "occasioni speciali", ad un "regalo ai lettori"? (per fare un confronto, ecco i dati del 2010: 12 albi della serie regolare (1320 pp, 32,40 €) 1 Texone (224 pp, 5,80 €) 1 Maxi (328 pp, 6 €) 1 Almanacco (110 pp, 5,70 €) Cioè, in totale, QUINDICI uscite, 1982 pagine e 49,90 Euro. La spesa è quasi QUADRUPLICATA...) Cioè, il povero Borden ormai deve sfornare 4000 pagine di Tex all'anno, il doppio di dodici anni fa, e le volete pure "speciali"? Mi pare ovvio che, ormai, alla Bonelli, l'ultimo a cui frega ancora qualcosa della qualità di Tex è Borden. Per la casa editrice siamo una mucca da mungere, e hanno visto che tanto, compriamo qualunque cosa... Questo "speciale" non è altro che l'ovvio e prevedibile risultato di questa proliferazione di uscite. E andrà sempre peggio. Vedrete che roba uscirà quanto usciranno settanta albi di Tex all'anno... Era più che ovvio che questa era una storia da due albi per Tex Willer che è finita nello speciale per "tappare il buco"... Ma non tutto il male viene per nuocere... sarebbe stata una delle peggiori storie di Tex Willer finora pubblicate, finendo sullo speciale non abbassa la media della serie regolare... Concordo. Ho fatto un sacco di critiche ai due albi di Vancouver (e se le meritava), ma lì le critiche erano soprattutto perchè troppo spesso "tira via" o ricorre sempre agli stessi cliché. Cioè "rovina" una storia potenzialmente molto interessante. Questa sullo speciale non aveva nulla di interessante. La finisci e pensi "tutto qui?".
  15. Diablero

    [745/747] Vancouver

    Ti è sfuggito il p;unto chiave. Non sto criticando L'USO di certe scelte: come dici tu, da sempre nelle storie d'avventura "i nostri" arrivano all'ultimo minuto, per esempio. Sto criticando L'ABUSO da parte di Ruju di certi "mezzucci" tipo appunto il "colpo di scena", abuso arrivato al punto tale da essere diventato PREVEDIBILE E RIPETITIVO, e quindi TOGLIE proprio quell'effetto "sorpresa" che vorrebbe ottenere. Che sorpresa è, se Tex arriva SEMPRE OGNI VOLTA in quell'istante esatto in cui Ruju fa sempre la stessa cosa, slow-motion, manca un attimo, e pam, Tex spara. Almeno variare la minestra, ogni tanto, così che non sia così prevedibile. Ma no, OGNI VOLTA. Hai mai visto "Boris"? le storie di Ruju me lo ricordano. Deve avere un tasto sulla tastiera con "colpo di scena, Tex arriva proprio all'ultimo secondo". Questa è SCIATTERIA, ed è la cosa che ad un autore non perdono (e qui capisci anche perchè non reggessi Nizzi), quando vedi certe scorciatoie e certi clichè ripetuti, mi pare chiaro che si sta scrivendo con il pilota automatico. E quando scrivi con il pilota automatico senza ragionarci, utilizzi il cliché sbagliato che in quella scena è inappropriato.
  16. Diablero

    [745/747] Vancouver

    SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER Sì, anche la pallottola che uccide lo scagnozzo che parla è un cliché che ormai ha rotto, specialmente quando non ha senso, come in questo caso. Bailey ha il compito di uccidere Tex e Carson. Può sparare d uno dei due e poi lui e i suoi uomini sarebbero in numero sufficiente per l'altro (o almeno, così potrebbe credere). No, invece spara al suo complice (ed è impossibile che a quella distanza sentisse quello che diceva, quindi il complice potrebbe benissimo AVERE GIÀ DETTO cose troppo compromettenti e ammazzarlo sarebbe inutile), e poi visto che Tex e Carson sono ancora vivi tutti e due, deve scappare. Qui Ruju ha portato un cliché che ha senso in certe situazioni, e l'ha portato in una situazione dove non aveva senso. (qui magari serviva un cliché diverso, quello del colpo sparato verso Tex che fa secco invece il complice. È un cliché altrettanto abusato ma almeno aveva un senso)
  17. Diablero

    [745/747] Vancouver

    Mah, io mi sono un po' annoiato leggendo questo secondo albo. Ci sono soprattutto in evidenza due difetti di Ruju come sceneggiatore: il primo, ne ho parlato un sacco di volte, è l'ossessione per "colpi di scena" stra-telefonati che invece di aumentare la tensione la TOLGONO: se già in generale sai che Tex arriverà a salvare qualcuno, con Ruju sai già anche ESATTAMENTE quando arriverà: vedi Ruju preparare la "scene drammaticissima" tipo a pagina 103-104, e mentre la leggi sai già esattamente quando arriverà Tex: è un cliché che ormai va oltre l'abusato, era abusato una mezza dozzina di storie fa, adesso è stucchevole e davvero fastidioso. L'altro è nell'"orecchio" per i dialoghi. Proprio la cosa che è stata lodata in diversi post, citando battute ad effetto. Ed è vero che ci sono diverse battute ad effetto che funzionano... ma se i personaggi sembra che parlino SEMPRE per battute ad effetto, i dialoghi diventano ingessati e innaturali. Con Tex che dice cose come nel finale di pagina 74, che sembrano uno strillo pubblicitario: "Tex e pards dovranno fare di tutto per fermarlo", ma che dette da una persona ai suoi pard in quella situazione, sono parecchio innaturali. E sì che di motivi per lodare l'albo ce ne sarebbero. Per esempio Ruju dimostra che è capace di scrivere una scena piena di tensione (pagine 8-10) con l'anticipazione e senza metterci tanti "colpi di scena". Solo che poi ci ricasca...
  18. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    Eh, purtroppo è una delle edizioni peggiori (non la peggiore, quella è quella ridicolmente chiamata "tascabile economica" degli anni 90 con la copertina bianca che alla fine rimontata per trarre più volumi possibili finiva per costare più delle edizioni cartonate) Se è quella che penso io i titoli dovrebbero essere: 30/06/2010 - 01. Favola di Venezia 07/07/2010 - 02. Corte Sconta detta Arcana 14/07/2010 - 03. Tango 21/07/2010 - 04. La giovinezza / Una ballata del mare salato - Parte prima 28/07/2010 - 05. Una ballata del mare salato - Parte seconda 04/08/2010 - 06. Le etipiche 11/08/2010 - 07. La casa dorata di Samarcanda - Parte prima 18/08/2010 - 08. La casa dorata di Samarcanda - Parte seconda 25/08/2010 - 09. Suite Caribeana 01/09/2010 - 10. Mu: la città perduta 08/09/2010 - 11. Le celtiche 15/09/2010 - 12. Le lagune dei misteri 22/09/2010 - 13. Lontane isole del vento 29/09/2010 - 14. Le elvetiche - "Rosa Alchemica" Non te l'avrei mai consigliata, ma hai ragione che prima di spendere altri soldi dovresti capire se può piacerti... leggili tenendo conto, per quanto possibile, che (1) erano in b/n e (2) sono stati ritagliati e ricomposti per farli stare in quel formato, e non è stato un taglie e cuci "perfetto", molte vignette sono state "ridotte" ai lati per farcele stare Detto questo, l'ordine di lettura basandosi sui titoli è 4 (saltando la Giovinezza. No, non rimandarla a dopo, saltala proprio) 5 9 13 12 11 6 2 Ma visto che non so come hanno distribuito esattamente le storie nei volumi, ti consiglio per le storie brevi di consultare l'elenco nel link che ti ho dato prima.
  19. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    Pratt ha scritto Corto Maltese per 30 anni, nel frattempo cambiando stile, progetti, formati, a me per esempio piace moltissimo nelle prime storie e molto poco nelle ultime (in mezzo purtroppo era arrivata la sbandata italiana per il "fumetto d'autore" e uno pigro e furbo come Pratt c'era andato a nozze, calandosi perfettamente nei panni del "maestro di Malamocco" che faceva solo opere d'arte anche quando pagava il conto al ristorante con uno scarabocchio nel tovagliolo) Quindi, anche se la moderna moda della "lettura cronologica PER IL PERSONAGGIO" (secondo cui per esempio bisognerebbe leggere Nueces Valley prima di ogni altra storia di Tex, una follia) è SEMPRE stupida, assurda insensata e masochistica, nel caso di Corto Maltese è PARTICOLARMENTE stupida, assurda, insensata e masochistica. Di "Corto Maltese" bisogna leggere prima la "Ballata del Mare Salato". Punto. Non ci sono ma o motivazioni sensate per fare diversamente, e quelli che pubblicano serie di Corto in cui non è il primo volume o sono incapaci o vendono specchietti e perline colorate (considerando che quelle storie le vendono anche colorate al computer, ritagliate e tagliuzzate e rimontate malamente direi che è molto probabile la seconda) (e oltretutto... a parte UNA, ignorabile tranquillamente, "la giovinezza", le storie di Corto Maltese di Pratt SONO in ordine cronologico..., e la "ballata" è la prima) Se hai una biblioteca vicino che ce l'ha, il mio consiglio è di leggerti il sacro graal, l'edizione unica e assoluta, pubblicata in occasione dei 40 anni del personaggio nel 2007 (o una delle sue successive ristampe): volumone enorme, tutte le pagine originali riscansionate, carta ottima, tutto originale senza boiate successive, c'era persino la lettera-omaggio ad Ivaldi tolto dalle edizioni successive. Quando uscì non ci credevo: erano ANNI che non usciva un edizione decente di Corto Maltese, le vecchie erano andate esaurite e le nuove erano una peggio dell'altra, ritenevo la Lizard ormai totalmente incapace di ristampare decentemente Pratt, quando escono con questo volume meraviglioso... (purtroppo, fu un caso. Deve averlo progettato qualche quinta colonna in redazione o è stato un colpo di follia, che non si è più ripetuto, dopo hanno continuato a ristamparlo IN-decentemente). Visto il costo del volume non vorrei farti spendere tanti soldi senza sapere se poi ti piace, ma so che appunto per il costo molti l'hanno fatto acquistare dalle biblioteche locali, può vale la pena provarci. Se in biblioteca non c'è (e non c'è nemmeno un altra edizione), e non vuoi spendere tanto, si trovano ancora a buon prezzo le vecchie edizioni in b/n di grande formato della Mondadori, ma si trovano nel mercato dell'antiquariato. Se non trovi manco quelle, guarda cosa trovi, il meglio è in b/n ma al limite il colore è un compromesso accettabile, le edizioni rimpicciolite o rimontate NO Poi, ecco l'ordine di lettura delle storie successive: https://it.wikipedia.org/wiki/Albi_di_Corto_Maltese Come dicevo la pubblicazione originale varia: la "ballata" è un miracolo: un ricco appassionato di fumetti, Fiorenzo Ivaldi, decide di diventare un po' meno ricco pubblicando una rivista di fumetti, "Sgt Kirk" (1967-1978) dedicata soprattutto al suo autore preferito, Pratt (che all'epoca era già tornato in Italia e lavorava con il corriere dei piccoli) e praticamente gli dà un pacco di soldi per fare quello che gli pare. E Pratt tira fuori quella che è considerata la seconda graphic novel italiana (la prima è la Rivolta dei Racchi), "La Ballata del Mare Salato" (poi nelle ristampe successive diventa "Una Ballata del Mare Salato) un opera corale (ci sono almeno cinque protagonisti, di più se contiamo anche i "cattivi" come Rasputin) in cui compare, come personaggio importante ma non protagonista unico (almeno all'inizio, anche se alla fine è lui a dominare la scena) questo "corsaro romantico del xx secolo" chiamato Corto Maltese. il successo è immediato e la Ballata viene subito ristampata anche dal Corriere dei Piccoli (e la maggior parte dei lettori la conosce lì, il Sgt Kirk costava troppo e non era nemmeno distribuito in tutta Italia) , ma in Italia soldi non ce ne sono: come tanti altri par diventare davvero famoso Pratt deve "andare in Francia", dove la Ballata ha avuto un grande successo e la rivista per ragazzi "Pif Gadget" gli commissiona altre storie di Corto Maltese. Solo le 20 famose "storie brevi" che per me sono l'apice di Pratt come autore, pubblicate su Pif Gadget dal 1970 al 1973. La storia lunga successiva di Corto Maltese è invece pubblicata in Italia da linus, dal 1974 al 1977, "Corte Sconta detta Arcana". E questa per me è la parte "indispensabile" di Corto Maltese. Pratt sta diventando sempre più famoso, si diffonde la strampalata idea idiota del "fumetto D'autore" e c'è sempre più fumo e niente arrosto. Non che Corto Maltese diventi una schifezza, tutt'altro, ma comincia a mutare, nei testi e nei disegni, diventando sempre più fiabesco, onirico, nozionistico e manieristico. Ma le opere che ho citato fino ad adesso per me sono tutte capolavori. Se ti piacciono vai avanti con le successive finchè continua a piacerti. (a parte "la giovinezza": quella puoi lasciarla perdere, è una storia abortita perchè prima ancora di iniziare davvero la storia Pratt e il quotidiano "le Matin di Paris" dove veniva pubblicato a strisce hanno deciso di interromperla. Alla Bonelli gli abbozzi come questo rimangono nel cassetto, ma Pratt è un "autore" e si pubblica pure la lista della spesa...)
  20. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    Ah, Leo, questa è davvero una grave lacuna! Rimedia primo o poi! (possibilmente con un edizione di grande formato in bianco e nero, l'edizione originale era in b/n su rivista di grande formato, poi per speculazione nel corso dei decenni l'hanno ristampata colorata, rimontata, rimpicciolita, o massacrata in ogni maniera per infilarla in qualunque formato... per fortuna è una delle poche opere di Pratt di cui si trovano anche edizione ottime e fedeli a costo relativamente basso) Visto che non l'hai letto non ti faccio spoiler, racconto solo l'inizio. Nizzi prima di tutto sostituisce l'oceano pacifico con un deserto. (la "Ballata" è ambientata nel Pacifico durante la prima guerra mondiale, fra moderni "pirati" che saccheggiano le navi Inglesi per conto dei tedeschi). Leggi questa descrizione tenendo davanti le prime pagine del Texone di Brindisi: All'inizio della "Ballata", vediamo una barca di pirati comandata dal capitano Rasputin (che ha la stessa identica faccia di Monkey) e il suo sottoposto Cranio (qui Kirby) durante una azione di pirateria, per cui si "travestiranno" da inglesi (nella Ballata mettono semplicemente la bandiera inglese, nel Texone si devono travestire da soldati), ma prima di raggiungere il loro obiettivo trovano un naufrago alla deriva, Corto Maltese (Kit Willer) Rasputin vorrebbe lasciarlo in mare, ma Cranio praticamente lo obbliga a salvarlo (nella Ballata, Corto Maltese è già loro complice, e Cranio ricorda a Rasputin che il loro capo, il Monaco, non sarebbe contento se Rasputin lasciasse a morire uno dei suoi capitati. Nel Texone la cosa è più buttata là, Kirby lo salva perchè sì e Rasputin si lascia convincere a portarlo con loro perchè l'hanno riconosciuto come figlio di Tex) Comunque, nel corso della scena, in entrambe la storie "Rasputin" giura che un giorno ucciderà "Cranio" Successivamente i pirati raggiungono il loro obiettivo (una nave inglese / una carovana), il trucca della bandiera funziona, la nave li lascia avvicinare indisturbati. Rasputin uccide a sangue freddo il capitano (il capo-carovana) e fa massacrare il resto dell'equipaggio dai suoi uomini. Senza stare a raccontare tutto il resto scena per scena, i banditi (i pirati) sono comandati da una figura incappucciata chiamato il Monaco (il Predicatore) che si scoprirà essere.... [censura antispoiler, ma è identica al texone] Ovviamente con l'intervento di Tex e Carson le due storie divergono man mano sempre di più, e molte scene della "Ballata" sono eliminate (la ballata ha meno di 200 pagine, ma sono pagine di rivista su quattro strisce con una narrazione più rapida di quella moderna, non ci stava tutto in un Texone), ma fino alla fine un sacco di scene sono prese pari pari dal fumetto di Pratt (pandora/liza che graffia il volto di Rasputin/Monkey, il viaggio nella notte di Pandora e Tarao, etc), anche se i personaggi non interpretano sempre lo stesso "ruolo" (Kirby a volta fa Cranio a volte fa Corto Maltese, Kit Willer a volte fa Corto Maltese e a volte fa Cain, a volte fa Tarao) Insomma: anche se appena vedi Monkey lo riconosci SUBITO come Rasputin, il fatto che fosse la "Ballata" sarebbe stato palese comunque. Ci sono scene iconiche, dialoghi che sono rimaste nell'immaginario dei lettori per decenni e che si riconoscono immediatamente, la figura del Predicatore e del Monaco, con lo stesso identico segretoi... Come potevano pensare che non se ne sarebbe accorto nessuno? L'unica spiegazione che posso darmi, dal punto di vista della Bonelli, è che l'albo sia stato riletto frettolosamente e senza fare molta attenzione a quegli elemento, e che Bonelli o Canzio o tutti e due per qualche motivo non abbiano potuto rileggerlo. Oppure, magari, non hanno detto nulla per evitare "l'Effetto Spoiler". Sì, perchè anche questa cosa è assurda: Nizzi copia anche il mistero del Monaco, il destino dei personaggi... nel momento in cui riconosci che è la "Ballata", la lettura diventa un mero esercizio da settimana enigmistica, "trova le differenze", ma la trama non presenta alcun mistero, sai già come andrà a finire e chi è chi. Le "citazioni" e gli "omaggi" non funzionano così, non sono fatte in maniera che se le riconosci ti rovini la storia. Questo invece è il funzionamento dei plagi, in cui speri che non se ne accorga nessuno. Ora, va bene che Nizzi non frequenta molto il mondo del fumetto, ma come poteva pensare che non se ne accorgessero tutti? È forse sfiducia e disprezzo nei confronti dei lettori di Tex, immaginava che quei lettori "bassi e popolari" in gran parte non conoscessero Pratt? O forse non si era reso conto della capacità dei social di connettere i lettori e pensava che anche chi se ne sarebbe accorto non avrebbe potuto farlo sapere in giro? Contava sul leccaculismo della cosiddetta "critica" italiana, che era sdraiata supina ad adorare qualsiasi cosa pubblicata da Bonelli ed esaltava le peggiori schifezze di Nizzi (e non solo)? Si sentiva intoccabile? O magari, era semplicemente menefreghismo, avrebbe abbandonato la serie pochi anni dopo, e aveva visto che tanto ormai gli pubblicavano davvero di tutto, poteva fare quello che voleva?
  21. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    Deve avere ragione MacParland, vedo spuntare nizziani ovunque! MacParland dice che non è vero che si scatena il branco a far cagnara ogni volta che qualcuno dice COSE VERE che non siano elogi sperticati a Nizzi, "l'intoccabile", "l'innominabile", quindi evidentemente tutti questi post devono essere una mia allucinazione...
  22. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    È il terzo post in cui dico che Nolitta prendeva di peso trame di film, personaggi e scene e le riportava di peso su Zagor. E non era l’unico. Falso. Nolitta non ha mai "preso di peso" nulla per Zagor. Ha sempre reso tutto "zagoriano", adattandolo. Il mostro ella laguna nera era l'ultimo discendente di una razza preumana. Nolitta l'ha reso la vittima di una maledizione per renderlo "nolittiano" Ci ho scritto un sacco di post per spiegare questa cosa, eccone uno: https://texwiller.ch/index.php?/topic/4079-ancora-su-tex-zagor/&do=findComment&comment=161430 L'assenza di una rielaborazione personale è proprio quello che distingue il "copiare" dal prendere ispirazione. No, li vedo nel forum ogni volta che si tocca Nizzi! Non lo sapevi? Non l'hai mai letta la "ballata"?
  23. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    MacParland, e la mia "diagnosi" è che ti sfugga la differenza fra il prendere uno spunto e prendere una sceneggiatura e ricopiarla scena per scena. Tutto non è uguale a tutto. La cosa paradossale poi è che nella foga irresistibile di correre a difendere Nizzi da tutto e tutti, non ti sei nemmeno reso conto che lo stavi difendendo da cose che non aveva detto nessuno... Si stava parlando dell'attribuzione di un idea e di un soggetto a chi effettivamente le ha avute. E su questo ti ha già risposto borden. Poi, se adesso vuoi far partire un altra polemica per difendere Nizzi dall'accusa di essere un terrapiattista, fai pure, ma mi pare un esercizio un po' futile il mettersi a difendere Nizzi così a vanvera...
  24. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    Lo stesso Nizzi ha raccontato (dopo anni comunque, all'epoca non ha mai citato chi gli forniva i soggetti, a differenza di Borden) che dopo la famosa "crisi" era rimasto senza idee (o, più propriamente, direi senza più interesse e passione) e che si era dovuto arrangiare in mille maniere. Cioè distingue un "prima" in cui dice che aveva idee, da un "dopo" in cui non le aveva più. Un "dopo" che è durato fino al suo abbandono, per oltre 20 anni... (e quando devi fare un texone e l'unica idea che trovi è "rifaccio la Ballata del Mare Salato scena per scena, tanto non se ne accorge nessuno" direi che sono finite anche le idee su come fare storie senza idee... ) Ma se tu vuoi smentire Nizzi dandogli del bugiardo, additandolo come uno che si "atteggia a vittima", e vuoi invece sostenere che lui è sempre stato così, con lo stesso numero di idee, anche prima, accomodati. (a me ha sempre fatto abbastanza ridere questa cosa ricorrente, che per difendere Nizzi a tutti i costi i nizziani diano continuamente del bugiardo allo stesso Nizzi negando, fra le varie evidenze, anche quello che ha detto lui... )
  25. Diablero

    [741/744] Sierra Nevada

    Va bene, ma sottolineo il verbo che ho usato... "ricalcato". Non è scelto a caso. Quando arrivi a spostare di peso tutti i "cattivi" in Francia (che credo non si fosse mai vista prima in un albo di Tex) perchè la sceneggiatura originale di GL Bonelli era ambientata in Francia, vuol dire che non hai voluto manco fare la fatica di cambiare i nomi delle vie. E se consideriamo che le lodi a Nizzi per questa storia sono tutte concentrate sul primo albo... A me va bene che si lodino le sceneggiature di Nizzi. Non concordo, magari a volte esprimo il mio dissesno su certi punti oggettivi, ma va benissimo, tutti i gusti son gusti. Quello che mi fa girare le scatole è quando Nizzi si prende (o riceve) i meriti per cose o idee di ALTRI, specialmente quando Nizzi ha fatto una carriera del denigrare ad ogni occasione questi "altri" sostenendo che le loro idee erano inferiori alle sue, più "ingenue", o meno "texiane". Francamente, su questa cosa ho visto livelli di negazione della realtà così plateali che non mi meraviglierei più se leggessi i nizziani sostenere che Hugo Pratt ha copiato la "Ballata del Mare Salato" dal Texone di Nizzi che ne ricalca la sceneggiatura praticamente scena per scena... E questo sarebbe per te un "buco narrativo"? Ma lo sai cosa vuol dire quella parola????
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