Il Biondo
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Letto ieri sera e apprezzato soprattutto grazie ai disegni. Fin dalle premesse alla base della realizzazione dell’albo è chiaro che non ci si troverà di fronte al Tex più canonico, però il nostro cavaliere solitario commette davvero qualche ingenuità di troppo e non pare particolarmente reattivo, restando perlomeno sempre combattivo e determinato nel suo proposito di vendetta. Qualche ingenuità e qualche scorciatoia quindi a mio avviso, che in una storia tutta azione possono anche starci, tuttavia l’insieme pur teso e drammatico fa fatica a coinvolgere davvero. Tra le varie parti che compongono la vicenda la migliore secondo me è quella riguardante i fratelli Barret, il cui rapporto ed epilogo viene praticamente riciclato successivamente per i due Jenkins, viva la fantasia...Come già detto il tratto di Kubert mi è piaciuto, ed in particolare i primi piani delle numerose carogne che affollano la storia, pur non mantenendosi sempre allo stesso livello per tutte le 220 tavole. In generale comunque un bel vedere ed uno stile adatto ad un western sporco e cattivo.
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Recuperato anche il texone di quest'anno, sul quale devo ammettere che dopo le anticipazioni di trama e disegni non è che avessi troppe aspettative: vicenda vista e rivista e uno stile che, nulla togliere a Palumbo che in ambito extra texiano non ho mai conosciuto, non mi convincevano più di tanto. Ed in effetti a lettura ultimata non posso certo dire di avere tra le mani un capolavoro, però un'onesta storia che scorre bene ed intrattiene sì. Certo, sul Texone ci aspettiamo prove più incisive e vicende più memorabili, ma nel complesso non ho grandi appunti da muovere alla storia, se non proprio una critica già in partenza alla linearità e, mi si passi il termine, banalità del soggetto. Ho letto qua è là delle critiche ad alcune sequenze che ora con cognizione di causa posso dire di trovare esagerate: mi trovo in accordo con il Condor, per citare l'ultimo utente che ha detto la sua sulla questione. Tutto sommato una storia come tante, scritta con mestiere e senza picchi ne cadute da un Rauch che sulle pagine di Tex per il momento non ha osato più di tanto. Speriamo che con il tempo possa acquisire personalità e sicurezza e scrivere storie di maggior spessore. Anche i disegni alla fine accompagnano bene la vicenda e non mi sono dispiaciuti, anche se mi è parso di notare un calo sul finale.
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[Speciale Tex Willer N.8] Stella d'argento
Il Biondo replied to MacParland's topic in Le storie inedite
Anche io concordo con i generali apprezzamenti. Storia bella, dura e cruda (la sequenza di apertura, i tanti scontri, la figlia di Cuore Splendente prigioniera) ma al tempo stessa delicata (nel rapporto tra Carson e Eve) e triste, crepuscolare. Interessanti le figure di Eve e del capo indiano, qualche deja vu per quanto riguarda l'ufficialetto e lo stesso Shepard. Ben studiati la parte finale ed il contributo del giovane Tex, ultime pagine poi commoventi al pari di certi finali Boselliani...l'allievo ha imparato dal maestro Ottima storia dunque, fin qui la migliore di Giusfredi a mio avviso. Del Vecchio uno dei miei preferiti tra i disegnatori attuali. -
Ho trovato la storia in questione migliore rispetto alla contemporanea doppia Nizziana. Niente di trascendentale, però quantomeno Zambertletti centra la caratterizzazione dei pards ed imbastisce una trama non così scontata. Ho gradito anche i disegni, nonostante qualche difetto per quanto riguarda la fisionomia di Tex. Bis promosso e probabilmente è quello che mi è piaciuto di più dopo il primo di Boselli.
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Concordo, storia "topolinesca" scritta senza sforzarsi un minimo per rendere la trama più appassionante e verosimile. Probabilmente ho comunque letto di peggio su Tex Faccio finta di farmela andare bene solo grazie ai disegni del Maestro Ticci...
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[762/764] Il Mistero del Monte Rainier
Il Biondo replied to Sam Stone's topic in Le Storie dal 701 al 800
Terminata la lettura ieri sera posso dire che questa storia mi è piaciuta e trovo un po' esagerate alcune critiche, in altre circostanze a mio avviso più condivisibili. I primi due albi creano una buona atmosfera di mistero mentre nel terzo i nodi vengono al pettine con sequenze d'azione senza troppi fronzoli. Qualche particolare e qualche semplificazione nel terzo albo balzano all'occhio, però non minano la bontà della vicenda. Questa volta al contrario di altri non ho avvertito un eccesso di spiegazionismo, per cui anche la prima parte introduttiva non mi è risultata pesante. Gestito secondo me nella maniera corretta anche il finale, appunto senza spiegazioni dettagliate inerenti gli extraterrestri e senza eccessivo coinvolgimento dei nostri con questi ultimi. I dialoghi/pensieri dei vari personaggi sono complessivamente più centrati rispetto ad altre altre recenti occasioni, anche se questo e qualche altro non passano inosservati. In sostanza ho trovato quest'ultima fatica boselliana una buona storia d'avventura ed un connubio riuscito tra west texiano e fantascienza, il che comunque non è scontato. Certo non mi auguro che esca a breve una nuova storia di stampo fantastico, o men che meno un sequel diretto di questa, ed anzi anche io spererei che Boselli ritrovasse l'ispirazione/voglia di scrivere qualche classica storia western, senza ritorni o revisionismo vario, cosa che peraltro sappiamo riuscirgli bene. Ottimi i disegni di Bocci, in particolare ho apprezzato molto la rappresentazione della foresta e dei paesaggi in generale, oltre che dei lupi, davvero ben risuciti e spaventosi! Qualche piccola riserva invece su alcuni volti. Contento di sapere che questo artista sia all'opera su un Texone! -
[760/761] La pattuglia scomparsa
Il Biondo replied to MacParland's topic in Le Storie dal 701 al 800
Buon primo albo, del resto l’atmosfera nordica è sempre una garanzia, con l’unico dubbio in merito alla troppa sicurezza con cui i blackfoot ritengono responsabili della strage le giubbe rosse: capisco lo shock del momento, però la situazione non mi convince troppo. Secondo numero in calo a causa di alcune scorciatoie già evidenziate, che a mio avviso complesivamente non affossano la storia ma ne abbassano l’indice di gradimento. In sostanza diverse situazioni che paiono ingarbugliate o di difficile risoluzione vengo districate con qualche semplificazione di troppo (abbandono dei propositi bellicosi da parte degli indiani, fuga di Big Frank, alcune azioni non troppo logiche di qualche personaggio). Qualche perplessità anche sull’effettiva vastità del territorio in cui si svolge la vicenda, visto che poi tutti i gruppi coinvolti sembrano essere abbastanza vicini tra loro e l’introvabile distilleria viene raggiunta con apparente facilità. Personaggi che fanno il loro, un pò impalpabili Boucher e la sua banda ma apprezzabili Lagarde e tutto sommato anche Big Frank. Simpatica Nadie. Font su ottimi livelli, soprattutto rispetto ad altre prove più recenti, come sempre a suo agio tra neve, montagne e foreste, in particolare nel primo albo: nel giudizio globalmente positivo che do a questa storia, i disegni hanno un ruolo importante. Volendo dare un voto, direi che un 6,5 abbondante ci può stare. -
Una Scena Di Tex Che Vi Ha Emozionati..
Il Biondo replied to pino1980's topic in La Serie e i Personaggi
@Tenente Castillo so che la storia mi era piaciuta, ma non la ricordo così nel dettaglio. Però mi fido, in previsione di una futura rilettura preparerò il fazzoletto -
Una Scena Di Tex Che Vi Ha Emozionati..
Il Biondo replied to pino1980's topic in La Serie e i Personaggi
Di scene e sequenze emozionanti, epiche, profonde e significative in generale ce ne sono a iosa, per cui restringerò il campo a quelle che personalmente reputo prettamente commoventi, quelle che ad ogni rilettura riescono comunque a farmi venire la pelle d'oca...così al volo le prime che mi vengono in mente sono: - Il finale di sfida sulla sierra, sia per il porto di Tampico che la per la lettera di Hutch - Il finale de Gli eroi del Texas - Il finale de Il magnifico fuorilegge - Il finale di Furia rossa Boselli indiscusso re "strappalacrime" -
Sono convinto che fuga nella notte sia stato il primo albo del nostro passato per le mie mani...versione tutto Tex...8 anni circa. Lo possiedo ancora La scena iniziale al pozzo in particolare, ma anche il finale con Corliss nel deserto mi rimasero impresse. E poi quelle località dai nomi esotici...Riletta ieri confermo il giudizio positivo su questa storia, al di là dell'effetto nostalgia. Un ottimo Tiger e disegni di Galep che trovo ottimi. Effettivamente gli Hopi, pur turlupinati, mollano senza pensarci i soci bianchi e se la sfangano senza problemi. Comunque darei almeno un 7,5
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In giro per mercatini: cosa prendo?
Il Biondo replied to Il sassaroli's question in Domande dei lettori
Tra le migliori metterei anche - Le catene della colpa 625-26 Ruju-Ortiz - Salt River 627-28 Boselli-Andreucci - La stirpe dell'abisso 649-50-51 Boselli-Piccinelli - Il segno di Yama 673-74-75 Boselli-Civitelli Qualche storia "minore" ma che ricordo con piacere (sono anni che non le rileggo però...) - Puerta del Diablo 540-41 Nizzi-Ortiz - Il fuggiasco 571-72 Boselli-Seijas - Lo sceriffo indiano Faraci-Cestaro 581-82 Ma ce ne sono anche tante altre che pur non essendo capolavori non sfigurano... -
Letta ieri sera, la ritengo una buona storia, pur nella sua brevità. Come già detto da altri i soliti ottimi dialoghi GLBonelliani ed alcune uscite memorabili da parte di Tex accompagnano una vicenda lineare e classica, ma che non annoia. Interessanti le figure dell'avvocato degli Standish e del bandito Wharton, che dimostrano di avere del sale in zucca e di essere da parte del nostro rispettato il primo, e quantomeno non sottovalutato il secondo. Infatti Tex se la aspetta una visita sgradita, e lo dice prima dell'attacco, anche se successivamente ammette di aver sperato che questo non si verificasse così presto. Poi che rimanga ferito più seriamente del solito ci sta dai, una volta ogni tanto... Non viene a patti con gli Standish, semplicemente pur ferito promette all'avvocato che da quel momento in poi la guerra diventerà totale...al che il legale comunica l'intenzione da parte dei fratelli, provati dall'incursione notturna di Kit, Tiger e Pat, di risarcire la Riley e cessare le ostilità, con Tex che comunque chude minacciando ritorsioni nel caso non tengano fede alla parola data. Di fatto gli Standish escono sconfitti dalla vicenda viste le grosse perdite economiche, ma non avendo versato sangue non vengono mandati a spalar carbone, tutto qui
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TEX 587, il già citato "L'acciufferò, quant'è vero che mi chiamo Tex" TEX 503 Botta intesta per Tiger che chiede"Tex, sei tu?' TEX 291 Botta in testa per Tex (non la prima della storia) durante la partita a biliardo Spero di non avere sbagliato i numeri degli albi...
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Probabilmente un gruppetto più avanzato che aveva staccato gli altri
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Storia che ho letto volontieri! Vicenda lineare ma che scorre bene e non annoia, presentando comunque una buona varietà di situazioni e location. I personaggi pur nella loro semplicità mi sono piaciuti, in particolare il cattivo, bastardo al punto giusto e che coerentemente sul finale accetta di misurarsi con Tex senza tremarella invece che continuare una fuga senza speranza. La scena più al limite secondo me è la liberazione del nostro da parte di Dinamite, comunque non nuova nella serie, ma tutto sommato nel contesto accettabile. Dopo qualche critica sulla regolare, spezzo una lancia a favore del buon Ruju: sulla Tex Willer trovo che ad oggi siano sue le migliori storie "d'intermezzo".
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[760/761] La pattuglia scomparsa
Il Biondo replied to MacParland's topic in Le Storie dal 701 al 800
Yes -
[756/759] La Tigre colpisce ancora
Il Biondo replied to MacParland's topic in Le Storie dal 701 al 800
Storia nel complesso buona, bella l'ambientazione esotica e non mi è dispiaciuta neanche la parte introduttiva con la riproposizione dei neri del voodo, anzi. Capisco chi ha trovato non adeguatamente preparata la trasformazione della Tigre da criminale megalomane a "patriota" (pur mantenendo comunque tratti oscuri e da despota), ma come scelta alla base di tutta l'avventura la accetto e la preferisco ad un ennesima rivisitazione delle precedenti storie con tale antagonista. Però non posso che concordare con il Condor su quello che secondo me è il difetto principale della vicenda Non me ne voglia ma secondo me Borden, pur presentando ancora soggetti vari ed interessanti, ha perso un po' il tocco magico a livello di sceneggiatura e appunto dialoghi, che ahimé trovo a volte poco incisivi e troppo prolissi o nozionistici, poco adatti insomma ad un fumetto come Tex, e che finiscono per minare il coinvolgimento del lettore nella vicenda. Altra cosa che non mi ha fatto impazzire è il rapporto tra Kit e Daniel: pur riconoscendo che l'ammirazione è maggiormante del secondo verso il primo, ho trovato davvero troppo repentina questa amicizia e troppo "zuccheroso" il loro rapporto, con qualche sequenza davvero stucchevole. Rimane comunque apprezzabile lo spazio concesso al figlio di Tex, vero protagonista insieme al rampollo reale quando la vicenda entra nel vivo, dimostrandosi deciso e combattivo. Per come si era messa la faccenda e visti i rapporti creatisi il finale si è svolto nell'unico modo possibile, con Tex che di fatto non combatte al fianco del vecchio nemico ma del di lui figlio, personaggio interamente positivo. Certo, anche un confronto più articolato tra Willer senior e Tigre nera non sarebbe stato sgradito, ma tant'è, per come è stata impostato il tutto un incontro-scontro sarebbe stato di difficile gestione. Poca roba il Rajah bianco ed i suoi accoliti. Disegni di Venturi buoni, con un secondo me leggero calo sul finale. Senza dubbio storia migliore del 2023 sulla regolare (e purtroppo non ci voleva molto), in generale buona ma non eccelsa. In ogni caso, adios principe Sumankan! -
Esatto, dipende dal tipo di storia. Quando Tex arriva in una cittadina per dare una lezione al padreterno locale è normale che vada nel saloon di quest'ultimo a provocare e a cacciarsi in mezzo ai guai e ai bulli per fare vedere di essere più forte di loro. Ma nel caso specifico sta svolgendo una missione sotto copertura in territorio nemico, per cui è controproducente andare a cercarsi fastidi, mettendo tra l'altro a rischio l'incolumità dell’amico più che la sua. Sono d'accordo. Secondo me la cosa che meno funziona in questo racconto (che comunque mi è piaciuto, pur non trovandolo un capolavoro, ma comunque una buona storia pur nella sua nolittianità) è proprio il personaggio di Tom e il suo rapporto con Tex. Ormai l'ho letta da un po', ma ricordo che alcune situazioni mi avevano lasciato perplesso anche per il semplice fatto che Tom ci viene presentato come ragazzo in gamba e guida locale per il nostro....ma poi anche quando il suo parere dovrebbe contare qualcosa decide sempre tutto Tex! Non vorrei sbagliarmi, ma mi pare che alla fine anche in fatto di conoscenza del territorio viene mostrato un Tex autosufficiente...Insomma, Tom sembra davvero inserito nella storia solo per essere sacrificato, per arrivare a quella determinata scena ed in generale per farci vedere quanto sia buono e quanto invece siano razzisti gli abitanti del sud, ma per il resto non ha un grande spessore come personaggio. ll Jethro di Boselli nella storia a lui dedicata fa un'altra figura.
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Probabilmente il tizio che spara alla colomba in una storia di GLB sarebbe stato il pretesto per una bella scazzottata da concludersi al bancone, momento perfetto per un goliardico "E ora amigos, fuori le ragazze!" Però dai, addirittura il sondaggio mi sembra esagerato Pur non ritenendo la scena in oggetto propriamente GLbonelliana, penso che nel corso della saga abbiamo visto sequenze ben peggiori, colpevoli dell'affosamento di un'intera storia. Questa tutto sommato rimane simpatica, al di la del giudizio complessivo sul resto della vicenda.
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Non dico che sarebbero lo stesso identico personaggio, chiaro, penso solo che il Tex Glbonelliano granitico e castigamatti, coi suoi modi spicci, inserito in una storia zagoriana di Nolitta finirebbe per apparie al lettore come un personaggio antipatico, pur stando dalla parte dei buoni (sulla falsariga di Supermike nella sua seconda apparizione, con tutte le evidenti differenze tra i personaggi).
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Posso dirmi in accordo con @F80T: questa saga, pur essendo ambientata nel mondo di Tex Willer, è molto più impattante per i lettori zagoriani che non texiani, per i motivi già tanto discussi, ed anche il coinvolgimento emotivo per i personaggi dell'universo Texwilleriano è sicuramente minore rispetto a quello dei corrispettivi zagoriani. Penso che queste storie, pur non essendo mal scritte o mal disegnate, dal lettore texiano medio vengano percepite più come un romanzo storico che avventure di Tex, anche messe a confronto con altre vicende della serie giovane, di per sé già più aderente alla Storia reale. Ed in effetti anche io di Bandera non è che avessi un ricordo così nititdo... Non avevo mai fatto questa precisa associazione, ma mi trovi d'accordo. Sicuro di sè e vincente, preso di peso il Tex di tante storie GLBonelliane e messo a Darkwood risulterebbe appunto troppo super, un "buono" ma antipatico in una classica storia zagoriana.
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Grazie @Diablero, effettivamente avevo il dubbio che il riferimento potesse essere anche ad albi non Texiani. @Carlo Monni completamente rimosso, prima di scrivere ho anche sfogliato velocemente l'albo (Bandera) ma non ho beccato la scena...riguarderò con più attenzione!
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[Magazine N.10] La valle dell’ombra - Un pittore nel West
Il Biondo replied to MacParland's topic in Almanacchi
Magazine celebrativo a mio avviso centrato! Non originale (texianamente parlando si, ok) ma ben riuscita e d'atmosfera la prima storia: ho molto apprezzato l'alternarsi dei disegnatori, che aiuta a conferire tono onirico e inquietante alla vicenda. Bella la sequenza con Lilyth disegnata da Villa. Quasi da commuoversi, a non essere rudi lettori Texiani Ad inizio storia, nel minatore che dice che per chi sa cercarlo ci sarà oro ancora per molti anni, c'ho colto un che di metafumettistico, come se Boselli dicesse che a chi sa scriverlo Tex può regalare ancora tante belle storie... Divertente anche la storia omaggio al maestro Ticci: che dire del suo Tex, con quel sorriso che davvero sembra quello di un amico. Fortunati ad avere avuto (e ad avere ancora) un artista così sulle pagine del nostro. Albo che vale il prezzo del biglietto e risalta in quest'annata Texiana, fin qui non eccelsa (ancora mi manca il ritorno della tigre). -
Appena letto lo speciale. Un paio di domande per i più attenti ed esperti. Viene citata la battaglia di Adobe walls come fatto già narrato sulle pagine texiane, ma in quale albo/storia? E sempre in quale storia Tex avrebbe dato una ripassata al colonnello Baylor, come afferma zagor in una vignetta? Grazie in anticipo!
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1971 e 2013. Peccato lasciar fuori un'annata contenente il passato di Carson. In generale l'esclusione che più "mi pesa" è quella del 1999 nel relativo sondaggio.