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TWF - Tex Willer Forum

Il Biondo

Cowboy
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Everything posted by Il Biondo

  1. 1971 e 2013. Peccato lasciar fuori un'annata contenente il passato di Carson. In generale l'esclusione che più "mi pesa" è quella del 1999 nel relativo sondaggio.
  2. 1972 e 1992. Menzione d'onore per il 2010, non ci fosse stata oltre il fiume... 1980 un po' discontinua secondo me.
  3. Mi mancava questo sondaggio, grazie @ymalpas ! La scelta si fa ardua ma posso abbastanza serenamente dire '69 e '99.
  4. Borden ha scritto diversi capolavori del nostro, storie che lette e rilette mantengono intatta la loro bellezza ed epicità. Penso che su questo punto ben pochi lettori texiani non concordino. Allo stesso tempo mi viene da dire che ultimamamente, pur mantenendo una buona media qualitativa, l'autore sia un po' in calo e che abbia perso lo smalto dei tempi migliori, il che è fisiologico (e spero passeggero). Noto forse la tendenza a complicarsi la vita da solo in alcune situazioni, il tutto con le migliori intenzioni, ma il risultato finale non sempre è soddisfacente. Leggendo GLB con cognizione di causa ci si rende in fretta conto di quanto il suo personaggio e le sue storie fossero avanti per l'epoca e per il tipo di pubblicazione, ed in particolare è evidente di come il periodo d'oro abbia creato il mito e contribuito in maniera fondamentale al successo ormai settantennale del personaggio. Eppure anche Bonelli stesso ha avuto un appannamento evidente sul finire della carriera, quali che fossero i motivi. Personalmente preferisco il miglior Boselli al miglior GLB, forse anche perchè sono cresciuto con i capolavori del primo, mentre i più stagionati del forum sono venuti grandi con i capolavori del secondo. Per chiudere non posso però che citare Carlo Monni
  5. Tenendo l'impostazione di base, si sarebbe potuto metterci chiunque altro al posto del redivivo butterato, per cui capisco la (prevedibile) alzata di scudi di chi ritiene tradita una storia iconica. Per quanto mi riguarda colloco questa storia precedentemente alla fine di Brennan, così le tessere vanno al posto giusto. Detto questo, albo che si fa leggere condito da ottimi disegni (team bianco e nero comunque) però questo 2023 continua ad essere sottotono. Speriamo che il prossimo, ennesimo, ritorno risollevi un po' questo finale d'annata!
  6. Storia, come altre volte capitato con albi celebrativi, un po' piatta, sinceramente non mi ha trasmesso particolari emozioni. Matassa già sbrogliata da Eli Parker e suoi agenti, con i nostri che danno una lezione ad una banda di rubagalline. Se l'intento era proprio quello di emozionare, si sarebbe dovuto concedere più spazio ai ricordi del periodo felice con Lilith, a mio avviso. Non mi soffermo sulla scelta di fare tornare Higgins, già ampiamente discussa, e mi limito a dire che ripescare un personaggio dato per morto per farlo esclusivamente...scappare e suicidarsi non mi sembra il massimo.
  7. Terribile Sequenze come questa sono benzina sul fuoco per chi dice che Nizzi a volte ci provava gusto a prendere volontariamente per i fondelli i lettori e ridicolizzare il personaggio...vero o falso che fosse.
  8. Meglio di Redrock ok, però ahimé sempre insipida l'ho trovata
  9. Ecco, dopo questo tuo rimbrotto mi sono procurato l'integrale Rizzoli di Corto Maltese (a prezzo scontato, prima o poi l'avrei recuperata in ogni caso visto gli elogi generali all'opera di Pratt).Comunque non puoi dire che non ti si prenda sul serio. La storia mi è piaciuta, cosa per me non scontata con un fumetto extra bonelli, ed anche il personaggio di Corto è nelle mie corde. In ogni caso necessiterà di una seconda lettura per "entrare" meglio nella vicenda.
  10. Spiace per l'autore, ma mi trovo in accordo con Sartana e Testa di Vitello. Storia fiacca, in effetti superflua al pari di ritorno a Redrock. Personaggi privi di spessore, trama che avanza in maniera forzata e artificiosa, dialoghi freddi e giù di tono. Le due storie del 2023 Rujano non hanno mantenuto il livello della precedente "Vancouver". In generale finora un'annata Texiana da sufficienza risicata, almeno sulla regolare. Anche secondo me Del Vecchio non al massimo (comunque buono), forse il comparto grafico in questo caso ha risentito della vicenda poco ispirata.
  11. Concordo, l'ho letta volentieri. Sembrerebbe che il buon Zamberletti qualche storia di routine dei nostri possa scriverla. Bisognerebbe vedere come se la cava almeno su una doppia. I color proprio non mi piacciono, quindi non potrò giudicare quello in uscita a breve.
  12. Non posso dire che questo sia un brutto Texone, merito anche degli ottimi disegni di Brindisi che già alla prima apparizione texiana si mostrava a suo agio con la rappresentazione del west e dei nostri beniamini. La storia si fa leggere con leggerezza, arrivando a conclusione senza grandi sussulti ma senza neanche grosse cadute. Tra i difetti metteri un Kit Willer in versione un po' troppo arrendevole e il poco approfondimento di alcuni personaggi, il predicatore su tutti. Fino alla sparatoria finale i nostri rimangono praticamente inoperosi, venendo imbeccati e condotti per mano dal vecchio apache...e prima fregati dallo scout...non stiamo appunto parlando di un capolavoro. Tra i pregi gli ottimi disegni e la scorrevolezza generale. Non conoscendo l'opera di Pratt non posso esprimermi in merito alla questione plagio che altri lettori meno ignoranti del sottoscritto hanno sollevato. Bello l'articolo introduttivo sulle città dei ladri.
  13. Ok Borden. Comunque si, come hai potuto leggere, per molti, la scena è stata ambigua. Soprattutto a primo impatto. Grazie per il chiarimento!
  14. Che poi, premesso che secondo me Kate non si concede davvero al nemico in questa storia, anche se effettivamente una prima lettura trae facilmente in inganno, tra andare a letto con qualcuno per secondi fini e uccidere (tizio sul battello, che ok in quel momento è una minaccia) con il sorriso sulle labbre e poi parlarne con grande leggerezza, la cosa più grave mi pare proprio la seconda...
  15. Concordo Magari Kate è stata sulle tracce di Jim per molto tempo e i due potrebbero essersi conosciuti fuori scena NON in città, in altro contesto, e lei per farlo uscire allo scoperto potrebbe averlo adescato senza concedersi e poi attirato in paese con la scusa di discutere del piano per la rapina in banca e magari, solo in quel momento, per quagliare anche in camera da letto… Poi in ogni caso i problemi per la reputazione di Kate non si porrebbero, dato che la conosciamo come agente che nell’800 si sposta per tutto il paese…magari all’est, sua residenza più stabile, manco ricorre a certi sistemi, e quando è in trasferta per un certo periodo dall’altra parte del continente mica deve farsi problemi per come la considera la gente del posto no? Poi ogni lettore avrà la sua versione e potrà gradire o meno il personaggio, e magari tanti che non sono minimamente interessati alla questione si gustano semplicemente l'avventura. Comunque nell’ottica di un personaggio positivo ricorrente su una serie come Tex mi sento di condividere questo punto di vista.
  16. Ok Diablo, mi hai rinfrescato un po' la memoria e confermato che la continuity si fa incasinata...però io davo già per scontato che kit nasca dopo la guerra...non che mi faccia le pippe sulla cronologia eh...piuttosto potrei avvalermi dei servigi di una certa kateperò così per curiosità, a prescindere dal fatto se con la serie Tex Willer si arriverà o no a quel punto, magari se @borden avesse voglia di dirci la sua in merito al tempo trascorso tra fine guerra, incontro con Lilith e nascita di kit...
  17. Vedo che si sta discutendo d'altro, ma sono un attimo confuso...chiedo a qualcuno sul pezzo con la cronologia...se sbaglio qualcosa correggetemi. Tex prima della guerra aveva mollato i ranger per fare il cowboy con i suoi amici. Mi pare però di ricordare che nell'albo il patto di sangue il nostro sia in servizio. Quindi post guerra civile rientra nei ranghi. Temporalmente secondo voi quanto tempo passa tra la fine delle ostilità e l'incontro con Lilith? Grazie
  18. Secondo me 2000 annata di buoni soggetti, ma poi le vicende in questione non mi hanno coinvolto più di tanto. 2005 sopravvalutata, 2001 e 2002 invece ottengono meno di quanto meriterebbero. Alla mefistolata, pur riconoscendo da un certo punto della storia evidenti e più o meno invalidanti difetti, non riesco a volere male. Vedi primo albo ottimo, o i disegni strepitosi di Villa...
  19. L'inzio della vicenda, nonostante il solito Kit peggio di un gatto nero per qualunque giovane gli stia vicino, è una parte che trovo comunque buona anche io! Svedesi, tedeschi, mormoni sempre carovana è...anche il rapporto tra Tiger e la ragazza è appena appena accennato...secondo me il problema maggiore della storia è che nelle pagine di un unico albo l'autore non è risucito a caratterizzare abbastanza i personaggi, ad approfondire le situazioni e creare il giusto pathos, anche relativamente all'altra scena che citi, ossia il patto di sangue tra i tre. Anche questa soluzione, con il fiero indiano che non approfitta di una situazione di vantaggio, non la trovo così originale, più che altro l'interesse si genera per una storia che potremmo vedere in futuro...
  20. Mi sa che negli ultimi mesi sia io che la regolare stiamo vivendo un periodo di stanca...anche questa vicenda, come le due precedenti, non mi ha colpito particolarmente. In generale sa tutto un po' troppo di già visto (amico di Kit che ci lascia le penne, racconto intorno al fuoco, indiano che cerca rivalsa su Tex, carovana ingannata dalle guide e attaccata da indiani bellicosi, fortino abbandonato con tanto di immancabile cannone da caricare a mitraglia...)e capisco che sia difficile proporre costantemente variazioni sul tema, però ahimè se la storia non riesce a creare il giusto coinvolgimento la riproposizione di situazioni già viste pesa maggiormente. In sostanza ho notato una certa freddezza di fondo, che stona maggiormente se la vicenda vorrebbe essere particolarmente drammatica e come punto saliente dovrebbe presentare il patto di sangue tra i protagonisti (o tra Kit e Nayati?) Tra l'alto i nostri qui hanno la tendenza alle cariche allo scoperto come nei migliori albi di Faraciana memoria...svedesi impalpabili, compresa capelli di sole... Tiger meno protagonista di quanto noi lettori forse ci aspettassimo, la scena di Carson con le due guide che questa si mi pare inedita però anche abbastanza forzata, i disegni di Font, che apprezzo e ai quali sono affezionato, ma che denotano comunque il passare degli anni anche per l'artista spagnolo... Insomma non vorrei sembrare troppo critico, di per sè l'albo non è da buttare e qualche sequenza carina c'è, ma il fatto è che mi aspettavo di più. Sicuramente sviluppato su due albi il soggetto avrebbe quanto meno permesso maggior approfondimento e coinvolgimento.
  21. Come già scritto dal Condor pesa non includere alcuni capolavori, in particolare boselliani. Ma vista la natura del sondaggio mi tocca. Per cui direi: 1991-1992-1999
  22. Che fatica scegliere ogni volta! A sto giro dubbio tra 81 e 85...alla fine ho votato 81 per il solitario del west... 80-81-88
  23. Mi aggiungo a chi aspetta con trepidazione questo Texone, in particolare dopo gli ultimi due un pò sottottono. Tutto è possibile, ma personalmente viste le anticipazioni di trama e gli autori coinvolti non credo che rimarremo delusi. Sicuramente trovo eccessivo il pregiudizio a prescindere verso storie ambientate nel passato, ma tant'è, ognugno ha le sue preferenze.
  24. Tra venerdì e sabato ho recuperato la storia nella sua interezza, e pur trovandola buona non mi ha convinto come le altre "lunghe" su Tex Willer. Sicuramente interessante l'episodio storico dell'affare Bascom, che per quanto mi riguarda nella prima parte ha catalizzato l'interesse rispetto alle vicende con protagonista Tex. Proprio alcuni aspetti di queste ultime non mi hanno convinto invece più di tanto, in particolare l'escamotage dell'incontro con i tre rurales secondo me richiede un po' troppa sospensione d'incredulità...così come la "stima" (forse non è la parola gusta) che Tex nutre per Idqhuaon,comprensibile a parti inverse, e i conseguenti patemi d'animo nel dover "tradire" la parola datagli la trovo un filo eccessiva, essendo il delaware a tutti gli effetti un macellaio e cacciatore di scalpi. Altro punto a mio avviso poco credibile è la facilità con cui ad un certo punto il nostro e Dalkay vanno e vengono dal rifugio di Don Santiago, descritto come un covo segretissimo, ma alla fin fine scarsamente sorvegliato e non così irraggiungibile...in generale la costruzione di diverse situazioni mi è parso un pò forzata rispetto al solito e pertanto la vicenda risulta a mio avviso complessivamente meno riuscita. Ho invece trovato pienamente soddisfacente l'albo finale con tortura di Tex ed assedio alla collina. In merito ai personaggi mi è piaciuta molto la caratterizzazione di Cochise nel momento in cui è costretto alla guerra, così come anche quella di Delkay (che mea culpa non ricordavo protagonista negativo del maxi con i tre Bill) mentre risulta meno interessante la figura di Tazhay e non così memorabile neanche lo stesso Kircher. Una buona storia come detto, che mette le basi per sviluppi futuri, ma che in definitiva per me rimane un gradino sotto alle migliori della serie.
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