Si, direi che ha perfettamente senso, questa opzione non l'avevo valutata.
Non concordo.
Chiunque, al posto di Kit, avrebbe risposto allo stesso modo: per orgoglio è ben difficile ammettere di essere stati "succubi" di un genitore, sia pure ingombrante come Tex.
Ed è anche ovvio che l'altra non potesse rispondere diversamente, il giovane Willer si era infilato in una situazione dove ne sarebbe uscito sempre perdente.
A me personalmente questa storia interessa parecchio e confido parecchio nel prossimo albo perché, pur non essendo memorabile, potrebbe essere fondamentale per spiegare certe dinamiche tra padre e figlio mai affrontate in precedenza (e invero pensavo che mai sarebbero state affrontate in Tex).
Se ben gestito da parte dell'autore, chiaramente, visto che è chiaramente un campo minato, e magari scivolerà (magari nemmeno a torto).