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TWF - Tex Willer Forum

LedZepp

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Tutto il contenuto pubblicato da LedZepp

  1. Lavoro ad Ancona, non una metropoli, ci sono almeno due mercatini dell'usato dove si possono trovare tanti Tex. A volte in ottime condizioni, anche se bisogna selezionare bene dato che come ovvio, la gente porta in questi mercatini anche l'immondizia che ha dentro casa, pensando di scambiarla con dei lingotti d'oro. Ci ho comprato albi recenti di Zagor per un periodo, e una 70ina di vecchi Tex (fascia 400-650) tenuti bene (pagine non ingiallite, copertine non rovinate, coste buone etc.,). Più o meno la stessa qualità di quelli che ho in casa, acquistati da me anni fa. Prezzi variabili tra 0.60 e 1 euro. Se uno ne compra a blocchetti, quando ha voglia, conviene, altrimenti meglio andare su megablocchi a prezzi ancora più convenienti da rivenditori online, come scritto da altri utenti. Però esistono, anche se non ti ci fai le intere collezioni facilmente. Ad Ascoli Piceno, mia città di origine, una volta al mese mercatino antiquariato dove si trovano tantissimi Tex, non solo serie gigante.
  2. No, assolutamente. Dicevo proprio il contrario. La gente semmai comprerà i doppioni, si terrà la patacca di entrambi e rivenderà l'inutile doppio al mercatino. Che è la cosa più logica o uno degli scenari più realistici. Non dico avverrà sempre, ma sono sicuro vedremo molti Tex recenti e freschi nei mercatini nei prossimi mesi. Più del solito. A 1 euro o meno. Uno dei possibili effetti collaterali dell'iniziativa è sicuramente l'aumento di offerta che di sicuro non porta a una valutazione in crescita del bene. Io un periodo ho smesso di comprare Zagor in edicola perché trovavo regolarmente nel mercatino di fiducia gli ultimi inediti a 1 euro dopo 2 settimane. Qualcuno evidentemente lo comprava, lo leggeva e se ne liberava. Questo per circa 4/5 mesi. Non mi aspetto nulla di diverso con tanti doppioni acquistati. Ovviamente come dici tu, nei mercatini finiranno senza patacca, se chi li compra doppi lo fa per la patacca. Ma ai tanti acquirenti ai quali la patacca non interessa, il Tex nuovo a 1 euro nel mercatino farà comodo e magari estenderanno l'abitudine di aspettare di trovare nel mercatino l'albo anche per altre testate. Io più ci penso e più vedo solo aspetti negativi in questa iniziativa. Per me senza capo ne coda
  3. Più che un sondaggio è un massacro per ora nei confronti dell'iniziativa "minicopertine". Saremo anche poco rappresentativi, ma non credo che il mondo fuori da questo forum pulluli di gente completamente differente da noi e che in massa assalterà le edicole per comprare due copie di uno stesso albo, soprattutto vedendo anche l'aumento dei prezzi (che mi pare sia dato ormai per certo?; su questo ancora non ho ben chiara la situazione). Prevedo tanti albi stampati in eccesso (aumento della tiratura dichiarata dall'editore) che finiranno al macero con buona pace della "difficile reperibilità della carta" (sempre dichiarata dall'editore). E le tante edicole dove potrete trovare minicopertine diverse (leggasi la stessa copia di un albo con due patacche diverse) si troveranno a vendere albi ad acquirenti magari non usuali (chi compra da un'edicola, dovrebbe andare anche in un'altra per trovare una minicopertina diversa, come da suggerimento esplicito dell'editore in tale situazione). Tutto questo con buona pace del "patto tra amici di acquistare il più possibile sempre dallo stesso edicolante per poter aggiustare il tiro su quante copie inviare a quell'edicolante, dato che la carta scarseggia". Si, è un'iniziativa davvero bislacca, per non dire altro. Si punta al portafoglio, non c'è qualità, sono infatti dei pezzi di plastica (inquinano pure, altro che spreco di carta e passaggio al digitale), non c'è valore aggiunto dal punto di vista artistico (si riutilizzano vecchie copertine e le patacche di plastica saranno anche brutte e ridicole; appiccicare Galep sul frigorifero, boh contenti voi), si usa plastica aggiuntiva per incelofanare (altro spreco di plastica), si aumentano le tirature (quando il problema è cercare di diminuirle e tararle sugli acquirenti per ogni edicola), il tutto condito da acquisti doppioni (spreco vero e proprio di carta). Problema non da poco: I mercatini verranno probabilmente inondati di copie di Tex, farò un giro nei prossimi mesi per verificarlo. I doppioni non credo finiranno in bella mostra nelle librerie già strapiene. Per cui tanta gente magari nemmeno comprerà Tex in edicola, aspettandosi di trovarlo a un euro ai mercatini dopo un mese, con buona pace anche di possibili guadagni su future ristampe e sul digitale che arriverà inesorabilmente due mesi dopo. In sostanza si immette sul mercato tanto Tex, che è un po' come immettere tanto denaro contante per combattere l'inflazione e la svalutazione del denaro stesso. GENI E sono felice del risultato del sondaggio. Spero si tramuti in un fallimento dell'iniziativa minicopertine (ovviamente mi auguro che non si tramuti in minori vendite perché a Tex voglio bene, ma temo che nel medio periodo sarà così). Ma se qualcuno si disaffezionerà alla lunga, la colpa non è di Tex e nemmeno di chi critica simili iniziative. Semmai chi critica, diversamente da chi è sempre positivo su tutto a prescindere, sta cercando di fare un favore all'editore, dando consigli gratuiti che forse andrebbero presi un po' più sul serio
  4. Rispondendo ai commenti degli utenti. Nel rispondere al sondaggio ho indicato la preferenza per una minicopertina (ad esempio; Una stella per Tex). Ma non l'ho fatto per indicare che comprerò l'albo in questione per quella minicopertina. L'albo lo avrei comprato ugualmente, ma dato che comunque devi beccarti una patacca allegata, scelgo quella che mi piace di più. Ma nel compilare il sondaggio ho rafforzato la mia convinzione su due cose: - comprerò quello che avrei già comprato prima. Non acquisterò albi o storie che non avevo in programma di comprare già - non comprerò alcun doppione. Insomma la Bonelli avrà da me forse più soldi, ma solo per l'aumento dei prezzi delle testate, non per le minicopertine. Questo nel breve periodo. Ho infatti in programma di smettere l'acquisto di alcune testate o di comprare solo gli albi che più mi ispirano per alcuni personaggi (Dampyr, Julia e Dylan Dog), mentre fino ad oggi di questi stavo comprando ormai tutti gli inediti. Non trovo tutte le storie all'altezza delle aspettative (che sono spesso anche modeste) e questo vale anche per Tex, per il quale però ho una maggior predilezione. Tex continuerò a comprarlo come fino ad oggi. Finché non mi stancherà la valanga di uscite. La motivazione non è nell'aumento dei prezzi ovviamente, dato che al mese spenderei solo 2-3 euro in più del solito, ma per il proliferare delle uscite che su di me ha l'effetto nausea e saturazione della voglia di star dietro a tutto, quando ti tirano dietro le cose e ogni settimana c'è un'uscita l'interesse scema, almeno per me. Come in amore, chi fugge vince, chi ti cerca di continuo perde appeal. Situazione diversa, ma concetto simile. Ridurrò anche per le iniziative mal costruite che percepisco quasi come una presa in giro e mancanza di rispetto. Un piccolo segnale
  5. Concordo con chi per diverse ragioni si dice contrario al proliferare delle uscite. Perché si tratta si di avere maggiore scelta, ma inevitabilmente sempre di minor qualità. E così si finiscono per mandare in stampa storie mediocri non perché queste scapperebbero comunque ogni tanto, ma perché la produzione forsennata porta a questo e non se ne può fare a meno. Inoltre, non è nemmeno vero che questo sistema di proliferazione fa contento chi vuole acquistare e leggere di più senza danneggiare chi potrebbe solo scegliere di comprare le cose ben fatte. Perché dovreste spiegarmi, come faccio io a sapere quali sono le uscite "buone"? Posso basarmi sull'autore? Ni. Non è detto che un autore di mio gradimento possa sfornare a questi ritmi sempre belle storie. E non vorrei nemmeno dire "siccome questo autore spesso non mi piace, a maggior ragione lo evito". Posso basarmi sui soggetti? Ni. Perché tanti soggetti di Tex sono di stampo classico e dovrei leggere la storia per poter dire se è ben fatta, e perché spesso soggetti promettenti possono anche svilupparsi in pessime storie o soggetti quasi anonimi e semplici trasformarsi in storie molto godibili (in questo GLB era maestro, prendeva un soggetto semplice e sfornava bellissime storie). Di questo mi rendo conto tutt'ora, ci sono storie che mi deludono e storie che vanno meglio delle aspettative. Per saperlo devo comprarle e leggerle. E queste storie possono stare sui Maxi, sui Texoni, sui cartonati etc etc. Per cui, il proliferare di uscite forse farà guadagnare qualcosa nel breve periodo ma per motivazioni già descritte altrove anche da altri utenti, può portare a nuove perdite di lettori nel futuro, come anche le operazioni spudorate in stile mini copertine, su cui mi sono già espresso. Inoltre, non è affatto vero che il risultato sia solo una maggiore scelta per tutti. Vi faccio un paio di esempi facili facili. Preferite una piattaforma di streaming dove, a parità di costo di abbonamento, ci sono 120 contenuti tra film e serie, tra cui almeno una 30ina che vi interessano, o una piattaforma dove ci sono valanghe di serie e film, ma che ogni volta che ne cercate uno di vostro gradimento finite per non trovarlo e dovervi accontentare di quello che la piattaforma vi vuol far vedere, o a dover pagare un extra per il film che vi interessa? Al ristorante, è meglio trovarsi di fronte un menù con 200 portate diverse, che ti chiedi come facciano ad avere tutto fresco e a saper cucinare bene tutto, o un menù con una 15ina di portate tra primi, secondi e antipasti? La scelta c'è ma tra tre primi, che però si suppone siano ben fatti e abbastanza vari. La maggiore disponibilità di cose non implica sempre una maggiore libertà di scelta. Spesso si sceglie meglio se già a monte avviene un filtro qualità. Quando siamo sommersi di possibilità in realtà quasi mai scegliamo meglio, ma semmai finiamo per essere sommersi di possibili letture e non saper nemmeno dove iniziare e cosa valga la pena leggere. Il lavoro di editore non è per me quello di stampare tonnellate di pagine e basta, ma operare delle scelte editoriali, mandando in stampa storie che l'editore ritiene degne del suo pubblico. Tra l'altro, ma vi pare che già ad oggi manchi la scelta? Esce una storia di Tex (contando solo gli inediti) con una media di una ogni 10 giorni-15 giorni. Ci sono poi tutte le storie vecchie (ora disponibili anche in digitale) e di fumetti Bonelli ce ne è una valanga. Abbiamo davvero bisogno di valanghe di fumetti inediti o è più l'editore ad averne bisogno? Chi leggeva Tex negli anni 70' non era forse più contento all'idea di trovare un albo a colori ogni centinaio, vedendolo come un fatto speciale? Non dico si debba tornare a quei tempi, ma magari un compromesso? Pubblicare a colori solo se si riesce a colorare decentemente una storia? Meglio un Maxi Tex di qualità annuale o due mediocri? Meglio un Tex Willer speciale bello che 2 anonimi che non hanno nulla di speciale? E perché fare il Tex bis (che ha anche senso visto che ex vende) ma dover per forza estendere l'iniziativa a tutte le testate o quasi, anche quelle ormai sull'orlo della perdita?
  6. LedZepp

    [748/749] La mesa della Follia

    Devo dire, a me Burattini non fa impazzire come sceneggiatore, anzi. Ho smesso di comprare Zagor per le sue ultime storie, e sbagliando ho riacquistato Zagor con l'ultima storiella sulla banda degli assassini per decidere definitivamente di metterci una pietra sopra. Davvero, meglio stendere un velo pietoso. Qui, su Tex, invece non mi è dispiaciuto. Sia chiaro, non parlo di un capolavoro o di una storia memorabile, ma di un buon riempitivo. Una storia che non verrà ricordata come tra le memorabili ma che comunque si legge con piacere, al netto di un finale un po' compresso e sul quale paradossalmente se Burattini avesse voluto dare qualche spiegazione in più non sarebbe stato male. Il soggetto è interessante e la sceneggiatura scorre liscia con una buona dose di azione. Una storia che rileggerei Non mi dispiacerebbe rivedere l'autore su Tex, magari con uno sforzo in più ed una storia un po' più succosa e solida. Disegni che ho apprezzato, anche se concordo che in alcuni casi possano risultare un po' confusi (ho faticato anche io come qualcuno già intervenuto nel comprendere bene la scena dello scontro nell'arena). Soggetto 7.5 (si poteva sfruttare un po' meglio, queste storie esoteriche per me sono un Jolly su Tex, aggiungono valore alla saga che altrimenti sarebbe puro western e basta) Sceneggiatura 6.5 Disegni 7
  7. LedZepp

    [530/533] Athabasca Lake

    Continua la mia lettura de novo o rilettura in alcuni casi di tutte le storie di Nizzi in mio possesso. Se fino ad oggi il bilancio era abbastanza negativo e non ho lesinato critiche anche aspre a diverse sue storie (ma non a tutte), qui devo dire di essere rimasto piacevolmente colpito dalla storia. Non una storia epocale, l'impressione è che manchi qualcosa, ma una storia davvero eccellente, perché gli ingredienti ci sono e sono di qualità: -Il quartetto e Gross Jean, lavorano bene. -Carson non è una macchietta, fa da spalla e fa risaltare Tex nelle decisioni, ma il modo in cui ciò avviene non è fastidioso e il vecchio pard non viene fatto passare per un povero scemo. -Jim Brandon ha un ovviamente un discreto ruolo e spazio. La storia non è soltanto su di lui, ma con lui. -La storia è di ampio respiro, una lunga traversata, storie così mi piacciono per natura -Dialoghi asciutti, mai noiosi, scambi e battute sempre ben dosati. -Bistecche e patatine tenute a freno e l'aspetto abbuffate gestito in modo ottimale - Non mi risultano piccionate o comportamenti completamente fuori di logica. Forse i pards commettono degli errori comprensibili, ma quello poteva avvenire anche con GLB. Tex non è infallibile, ma non è un idiota neanche per un secondo. -Trama e soggetto sicuramente ben riusciti e pensati -Espedienti narrativi non banali (la scena dello scambio di navi è per me scritta in modo magistrale). Una goduria leggerla. -Il tutto condito da bei disegni ed un'ambientazione sicuramente tra le più amate e suggestive (il Nord). Ci sono poi tanti personaggi secondari e quasi comprimari. Forse i cattivi sembrano un po' sfocati e in una storia di 4 albi qualcosa in più su di loro lo si poteva vedere. Infatti, tra le altre cose, il finale è un po' frettoloso. Avrei voluto vedere nel finale il maggiore Fielding al cospetto di Jim Brandon, essendo questi forse il peggior traditore della storia. Ma così è andata, forse era giusto che il finale fosse solo di Jim Brandon. Larouche personaggio top della storia, mi chiedo se sia mai stato fatto tornare su Tex e se si dove. Dando dei voti: Soggetto 7.5 Sceneggiatura 8.5 Disegni: 8 Villa alle copertine fa un ottimo lavoro, come sempre. Quella dell'albo i predoni del fiume per me la più suggestiva
  8. LedZepp

    OSCAR TEXIANI 2022

    Io mi ritengo abbastanza soddisfatto dell'annata passata. Sulla regolare un'ottima chiusura per la storia delle Navi Perdute (per me un gioiellino di Boselli), alcuni riempitivi sicuramente piacevoli (Le frecce dei Nemici), ma dipende ovviamente dalle aspettative che ci si pone verso storie che credo non pretendano di essere epocali, storie ottime, quasi eccellenti se non per lievi sbavature (la prima di mefisto), a storie riuscite male ma anche a causa di aspettative elevate (la seconda di Mefisto). Poi c'è una bella Vancouver e un bis dimenticabile, se confrontato con quello dell'anno precedente. Tex Willer si mantiene sicuramente bene, una bella serie che non mi pare abbia avuto delle cadute, se non qualche storia un po' meno avvincente, ma li dipende dai gusti. A me quella di Cortina ha onestamente un po' annoiato, per altri è un mezzo capolavoro. Color della Gazza Ladra sicuramente buono, il color con le brevi da dimenticare se non per la storia di Boselli e in parte quella di Burattini. Maxi di Nizzi tremendo, ma l'altro, quello disegnato da Scascitelli mi ha fatto sognare per i disegni, con le trame invece un po' piatte. Il Texone ottimi disegni e bella storia. Cartonati buoni, anche se non mi hanno fatto impazzire. Dando dei voti di media Regolare 7.5 Tex Willer 7.5 Color 6 (peccato le brevi a cui do un 4, alla gazza do 8) Maxi 5 (ma Nizzi è da 3; fate la media) Cartonati 6.5 Texone 7 Sono d'accordo con chi dice che qualche uscita in meno farebbe rifiatare alcuni autori e darebbe la possibilità di guardare di più alla qualità, ma non ho percepito il disastro totale. Sono rimasto si deluso da alcune uscite come il Maxi di Nizzi, ma alcuni lo hanno amato. Per cui, de gustibus
  9. concordo, se il digitale non ti dispiace rispetto alla carta e non hai interesse a collezionare/ avere in casa albi (spesso anche vecchi), la soluzione di questa app è sensatissima. Hai tutto a portata di mano e puoi leggere anche altri personaggi. Come modalità di fruizione sicuramente può funzionare per te, poi come vedi la quantità di storie è enorme. Magari fai abbonamento mensile per provare e ti leggi storie sparse, sia più "moderne" sia i grandi classici e dalle diverse testate. Poi valuti se l'inedito vale la pena di prenderlo cartaceo per apprezzare anche le emozioni che da la carta e magari leggerti il resto in digitale, così da non riempirti casa di fumetti in tempi brevi, ma poter leggere sempre la storia corrente in edicola senza attese e su carta e il resto con un abbonamento che ti comprende centinaia di albi (mi pare abbastanza conveniente), Io pur avendo tanti fumetti cartacei ho stoppato l'acquisto nei mercatini. La mia strategia per ora è stare in stand by, dato il poco tempo che ho, comprare solo inedito cartaceo e poi appena ho più tempo e ritrovate energie, valutare anche la digital classic per leggere lì le tante storie o pezzi di storie (molte storie escono su più albi, e alcuni mi mancano per cui ho storie spesso incomplete in libreria) senza dover riempire casa di stock di fumetti dai mercatini. Ci sto pensando anche io, mi frena il fatto che però amo leggere su carta e ho un po' la tendenza all'acquisto e al possesso di "cose" (in questo caso fumetti) pur senza sfociare nel collezionismo vero e proprio. Hai già letto qualcosa di Tex? come ti stai trovando anche con i consigli ricevuti?
  10. Dimenticavo poi di dire... Da poco Bonelli offre la possibilità con abbonamento mensile o annuale di leggere per Tex (ma non solo) tutte le storie uscite, serie regolari e speciali dagli inizi. Sono esclusi solo gli albi usciti negli ultimi 3/6 mesi che poi vengono caricati dopo un po'. Può essere un'opzione se con una cifra contenuta vuoi per un mese farti un abbuffata di vecchie storie. Però per quel che mi riguarda, leggere Tex su carta ha comunque un qualcosa in più e se non hai molto tempo a disposizione, resta valido il consiglio di prendere qualche storia in formato cartaceo e farti un'idea e valutare poi cosa rientra più nelle tue preferenze. Ti cito questa possibilità del digitale perché hai scritto che il collezionismo non ti interessa particolarmente
  11. Ciao e benvenuto. Ti suggerisco di seguire Tex mensile serie regolare (ovvero il Tex che trovi in edicola e che viaggia oltre il numero 740). Al momento trovi ancora l'ultimo albo (Il Grande Incendio) atto conclusivo di una storia molto bella e lunga tre albi in tutto. Tra qualche giorno uscirà un numero dove inizierà una nuova storia. Questa serie è quella più longeva, è il Tex per antonomasia e racconta le storie di Tex adulto (sui 40-45 anni). Soltanto nei primi numeri di questa serie (molto datati ma che sono stati anche ristampati più volte e in forma di ristampa si trovano disponibili anche sul sito Bonelli) Tex è più giovane, Kit Carson (suo fedele pard) ovviamente anche e il figlio di Tex deve ancora nascere o apparirà come adolescente per qualche numero fino al salto temporale che porterà tutti i pards (compagni di Tex, incluso il non citato Tiger Jack e Tex stesso) alla loro età ormai fissata per convenzione nella serie. Io seguo ovviamente questa serie e da un annetto la ricompro (dopo aver smesso di leggere Tex per 20 anni). Nel frattempo ho recuperato vecchi numeri ai mercatini (si trovano facilmente e a prezzi ridicoli). Per cui se questo Tex maturo e "regolare" ti piace puoi valutare di recuperare vecchie storie senza grossi patemi sia come ristampe varie che come originali (che dal numero 100 in poi costano veramente poco). Ti segnalo che Tex per ovvi motivi è un po' cambiato nel tempo, lo scrive gente diversa e cambiano i tempi in generale. Ma le storie più vecchie e le storie di Gianluigi Bonelli, che ha creato il personaggio, sono davvero meritevoli di recupero per capire appieno la filosofia di Tex. Da valutare per eventuali recuperi anche le storie scritte dal curatore attuale, Boselli (che nel forum si cela sotto il nome di Borden e che spesso interviene discutendo con noi del personaggio e delle storie). Tex, avendo riscosso enorme successo negli anni ha dato vita a serie speciali e collaterali. Tra queste si deve citare il Texone, albo annuale pubblicato ormai per oltre 30 numeri. Contiene singola storia esce intorno a giugno ed è disegnato da vari disegnatori che offrono prove di gran qualità, essendo poi particolarmente apprezzata dai fan ed in formato più grande. Te lo consiglio quando uscirà e magari di recuperare belle storie del passato sempre ai mercatini o se disponibili sul sito Bonelli. Degna di nota in questa collana "Tex l'inesorabile" capolavoro recente di Boselli e Villa, puro western, ma anche "La Vendetta delle Ombre" di Boselli e Carnevale, con contaminazioni horror. Sono i miei Texoni preferiti e forse disponibili ancora su internet al sito Bonelli. Ci sono poi i Maxi Tex, i Color Tex e il Magazine annuale (fino a qualche anno fa pubblicato con il nome di Almanacco del West). Sono uscite caratterizzate da vari formati, diverse colorazioni, presenza di editoriali sul west, ma ovviamente c'è sempre almeno una storia dentro, se non due di Tex. Fino ad ora, la maggior parte delle storie parlano del Tex maturo e adulto ma ci sono storie in flashback dove si narrano eventi della sua giovinezza. Ci sono poi i cartonati a colori, storie relativamente brevi ma in un formato molto accattivante e bei disegni. Puoi valutare queste uscite di volta in volta se la storia e i disegni ti intrigano. Ma conoscerei Tex un minimo leggendo come detto la serie regolare e la serie Tex Willer di cui ti parlo qui sotto. Sotto la cura di Boselli poi si sta cercando anche di mettere coerentemente insieme la biografia di Tex e recentemente ha visto la luce una specie di spin off chiamato Tex Willer. Qui si narrano le storie di Tex (ma in parte compare anche Kit Carson) da giovane. Siamo arrivati al numero 51 e capirai che recuperare questi albi è ancora semplice, ed esistono anche ristampe in forma di cartonato. La prima storia come citava @MacParland rinarra, in modo fedele con l'aggiunta di qualche elemento, la prima storia di Tex che fu scritta da Gianluigi Bonelli (GLB per semplicità da ora), creatore di Tex, e contenuta nell'albo "La mano rossa" (numero 1 della serie regolare di cui ti parlavo sopra). Ma in generale, in questa collana "giovanile" si narrano episodi inediti che si intrecciano con storie già note e scritte da GLB nella prima fase del Tex ancora giovane dei primi numeri, cercando di "tappare" tanti bucchi e salti temporali in cui GLB semplicemente non aveva inserito storie. Tex di fatto nel giro di pochi numeri (parlo della serie regolare storica) passava dall'essere scapolo, senza figli, ad avere moglie e un figlio, che sempre in pochi numeri viene fatto crescere di diversi anni). Capirai che in questa nuova serie spin off in tutti questi salti temporali si possono creare nuove storie che raccontino cosa faceva Tex in quegli anni. Qui Tex è più guascone, impulsivo (come in fondo ce lo raccontava il primo GLB che vale la pena leggere sulla serie regolare nelle sue vecchie e tante storie) e devo dire che è davvero una bella serie. Esce mensilmente e conta 64 pagine a differenza della regolare che ne conta 114. Giungo a un riassunto su ciò che consiglio. Seguirei la serie regolare mensile di Tex adulto, soprattutto se alla sceneggiatura leggi il nome di Boselli (ma vale la pena vedere come ti trovi con tutti gli scrittori, Ruju ha di recente tirato fuori una storia bellissima, e mentre io però preferisco il Tex di Boselli, molti si riconoscono in quello di Ruju). Ma Tex lo scrivono anche altri, seppur con minor frequenza. Sicuramente ti suggerisco di leggere qualche vecchia storia di GLB senza farti scoraggiare dal fatto che magari come formato il Tex del 1948 e dei primi numeri era un po' diverso. Le storie sono fantastiche e quel Tex è esplosivo, diretto e senza fronzoli. Nel mezzo ci sono centinaia di albi, magari col tempo puoi recuperarli se ti affezioni al personaggio e recuperarti così storie epiche e fondamentali che qui gli esperti sapranno consigliarti. Dando secondo me la priorità alle storie di GLB e di Boselli ma anche alcune belle di Nizzi (altro storico sceneggiatore di Tex). Il Texone (ufficialmente chiamato Tex Speciale), se ti piace Tex lo comprerei. Esce una volta all'anno. Seguirei poi sicuramente la serie Tex Willer, che ha anch'essa degli speciali semestrali (prima erano annuali), per ora pochi. Di questa serie, essendo recente si recupera tutto con facilità e se ti appassiona in un mese ti leggi praticamente tutti gli arretrati. Insomma, serie regolare e serie Tex Willer con i loro speciali (annuali o semestrali) valgono la pena di essere presi. Sugli altri speciali ed Extra (Maxi, cartonati, color, magazine), beh se ti appassioni a Tex puoi valutare l'acquisto se magari la storia ti stuzzica sulla base delle preview di sceneggiatura e disegni che trovi sul sito. Ma ti consiglio di partire con calma e acquistare le storie che ti interessano, nuove e vecchie delle due serie top di Tex, dove a mio avviso, oltre al Texone si esprime ancora oggi il meglio degli sceneggiatori e che credo siano anche le serie che vendono di più. ps: dimenticavo. Tex, nonostante il lavoro di Boselli/Borden di dare una continuità e fissare una biografia coerente del personaggio, incastrando gli eventi della vita di Tex, non ha una continuity serrata e rimane ancora oggi una serie dove le singole storie si possono apprezzare anche leggendola qua e là. Ciò significa, che se leggi il numero XXX di Tex, comunque la storia la capisci, magari c'è qualche richiamo a storie vecchie, magari hai bisogno di una rilettura per fissare in mente i personaggi principali, ma vai tranquillo che non devi partire dal numero 1 per capire tutto. Per la serie Tex Willer invece, magari si segue meglio partendo dal numero 1, essendoci maggiore continuity te la godi di più, ma alla fine segui comunque tutto bene anche se prendi una storia a caso. Facci sapere come va!
  12. Al di là delle battute, Boselli, per quanto bravo (issimo) e volenteroso/professionale, penso sia quasi al limite fisiologico di qualsiasi essere umano. Se gli si chiedesse di scrivere ancora di più, oltre a fargli uno sgarbo (secondo me, io la prenderei così perché la gente oltre a lavorare magari avrà diritto di dormire), si rischia di portarlo ad abbassare la qualità del suo lavoro (è fisiologico, pure uno con il talento e la costanza di Boselli, se costretto a ritmi assurdi diminuirà la qualità). La creatività necessita anche di pause, e non va a comando. Stesso discorso si può fare per Rauch, lasciamo che scriva il giusto e che possa esprimere la sua bravura senza dover correre come un matto. Ruju già scrive tanto, altri sceneggiatori se non scrivono centinaia di tavole per Tex evidentemente, o hanno altri impegni, o non vogliono, o non possono reggere una simile produzione di Tex. Penso Tex sia davvero al suo limite fisiologico, produrre di più significherebbe far esaurire qualche sceneggiatore o ridurre Tex ad un giornaletto di bassa qualità. In alternativa basterebbe assumere qualche cinese, capace di scrivere Tex e pronto a lavorare 23 ore al giorno (ho lavorato con diversi cinesi e ho rischiato il burnout vedendo quanto lavoravano LORO). Forse il numero 100 in cinese serve ad aprire qualche spiraglio in tale direzione. Oppure lasciamo che sia l'intelligenza artificiale a scrivere Tex, col rischio però di vedere Tex lasciarsi sfuggire un nemico mentre è intento a ingozzarsi di patatine e bistecche, o vederlo in mutande intento a chiedere scusa...beh ecco...a proposito di sceneggiatori spremuti fino all'osso
  13. Intanto ti ringrazio per aver risposto ad un mio commento, fa sempre piacere interagire con un autore di Tex (e non solo). Con la speranza di non farti incavolare troppo con le critiche (che significa che la gente ha comprato e letto un albo sapendo chi lo ha scritto, cosa che non avviene almeno per me con tutti gli autori!) e di vederti ancora attivo. Posso capire il tutto, se in relazione anche alle poche pagine disponibili, però mi ha fatto un po' strano non vederlo più di colpo ne disegnato ne menzionato. Non so spiegare, ho provato quasi una sensazione comica, il tipo che estrae la pistola, viene freddato e scompare... In effetti, se volevi rappresentarlo come spaccone anche in quell'ultimo gesto, il tutto assume un aspetto logico! Che fosse un personaggio non super positivo ok, ma in fondo nemmeno negativo. Ha una pistola e perlomeno cerca di approfittare di un momento tutto sommato buono per reagire, pagando con la vita. Non un eroe, ma nemmeno uno spaccone secondo me, non in quel gesto finale. Forse avventato, ma siamo pur sempre nel vecchio west. Oggi uno che reagisce durante una rapina è imprudente, all'epoca forse, un tizio armato può reagire se il bandito da le spalle. Se però l'autore l'ha intesa come una spacconata, ne tengo conto buona giornata
  14. Si ma è morta una persona, in teoria innocente, nel trading post. Ripeto, forse mi sono perso un pezzo, ma un tizio mi pare sia morto e stato fatto sparire dalla sceneggiatura. Va be che la storia è abbastanza breve, ma manco una frase per dire "seppellitelo" Sul primo episodio con Zina ostaggio ho già detto che ci sta, ma che il secondo episodio a stretto giro diventa un po' eccessivo e mal gestito
  15. I fatti sono fatti, poi però ci sono chiavi di lettura diverse. Per me Tex è centrale nella storia? Si, ma nel senso che compare quasi in tutte le pagine ad eccezione di preamboli e flashback. Su questo nessun dubbio. E Tex fa cose in queste pagine. Tex è protagonista positivo? Per me non è così incisivo se non in modo indiretto e in alcuni casi, probabilmente anche per far scorrere la sceneggiatura verso il finale voluto, Tex commette diciamo qualche imprudenza di troppo. Su Zina, la salva all'inizio, ma ci mancherebbe, Zina è in pericolo perché un bandito e Tex si sparano lungo una strada/ pista, e il bandito si fa scudo di lei. Tex ovviamente mostra la sua abilità liberandola ma è in parte compartecipe del pericolo creato. Sarebbe forse dovuta morire? Ma è la seconda situazione in cui Tex mette in pericolo mezzo mondo che diventa un po' troppo. Nulla di grave, ripeto, storia godibile se inquadrata per quel che è. Porta un bandito in un trading post e quello che succede lo vediamo tutti. Un morto (che mi pare si sia anche smaterializzato di colpo), un quasi morto e Zina rapita e usata come ostaggio per la seconda volta in meno di 70 pagine. A me Tex non è piaciuto in questa situazione ma probabilmente era funzionale a far finire il tutto nella palude con un inseguimento. Sono scelte, ma mi è sembrata una via troppo facile ma anche rischiosa di sceneggiatura perché espone Tex a una semi-piccionata. Gliela si perdona, ma che almeno la si riconosca. Non si tratta di far fare tutto a Tex, ma di far fare a Tex anche poche cose ma, a mio modo di vedere, funzionali al personaggio prima e poi solo dopo alla sceneggiatura. Si, è vero, c'è una banda di ladri e assassini in giro, ma con tutto il rispetto, nulla di eclatante, credo Tex abbia affrontato molto di peggio. Ci sono storie in cui Tex sgama subito eventuali inseguitori, qui portandosi appresso uno della banda (e potendo benissimo immaginare o comunque dovendo tenere in conto che i soci possano essere in giro, oltre al capo stesso di cui Tex è sulle tracce e chiede in giro), Tex invece di usare tripla premura, si fa prendere di sorpresa da più inseguitori. E il suo prigioniero alla fine viene liberato, ci scappa un morto, un quasi morto e un rapimento. Non si può certo dire che Tex sia stato particolarmente in gamba in quella situazione. Che Tex salvi chi è in pericolo è normale, ma che Tex debba con le sue azioni mettere a rischio qualcuno per poi salvarlo... un po' meno. Diciamo che ci sta, che può commettere errori, ma a me bastava la scena iniziale con Zina ostaggio una volta. Data la brevità della storia, rivedere a stretto giro la scena al trading post mi ha un po' deluso e certamente ciò ha contribuito nel considerare da parte mia questa storia come piatta, senza pretese, e così letta certo godibile, ma non memorabile e sicuramente dimenticabile
  16. Votato. Provo un discreto sollievo nel vedere che il mio voto rispecchia anche il sentimento di una vasta maggioranza degli utenti, su tutte le domande poste. Meno uscite e di qualità (per me significa; regolare e magari anche il bis estivo, texone, un maxi, un cartonato e il magazine annuale anche se non è che lo ami così tanto). Per Tex Willer, regolare e uno speciale. Mia opinione
  17. Magazine comprato e sono rimasto un po' deluso. La storia su Mefisto, nel limite delle poche pagine è godibile, anche se bisogna mettere tutti i tasselli al loro posto; sembra una storia scritta più per raccontare quasi d'obbligo un episodio di Mefisto (fuga dal carcere) e metterla all'interno della timeline rifinita grazie agli episodi di Tex Willer sulle origini del male, che una vera necessità per il lettore. Insomma, diventa a tratti un esercizio di ricostruzione bibliografica che rischia di risultare un po' ingolfato in così poche pagine. Forse, si poteva sfruttare l'occasione per una storia un po' più lunga, magari anche di un albo, sulla falsa riga del più riuscito Tex Willer speciale, sopra citato, dove Mefisto è protagonista di un'ottima storia. Nel complesso comunque bella, ma faticosa da seguire per chi non si è letto già almeno qualche storia fondamentale di Mefisto (almeno un paio di volte). La prima storia l'ho trovata abbastanza anonima, ha tutti gli ingredienti per essere accattivante, ma almeno nel mio caso mi ha lasciato un po' indifferente. Sarà per le poche pagine a disposizione, ma mi ha portato alla mente alcune recenti storie che ho letto di Zagor, non tanto per la tematica ma per come scritte (Vulture Peak, La fratellanza infernale) che ho trovato ben poco emozionanti. Ci sono anche lì tutti gli ingredienti per una storia top (mistero, magia, ambientazione e bei personaggi) ma poi si ha la sensazione, parlo sempre per me, di una storia acerba, che si legge ma che si ripone nella libreria senza starci troppo a pensare. Tra l'altro ad un certo punto credo un tizio muoia all'interno del trading post in un tentativo di reazione, e viene fatto sparire dalla sceneggiatura senza una parola. Neanche il suo corpo mi pare si veda più. Ok che era un passeggero della diligenza, ma aveva avuto diverse battute. Forse mi sono confuso, ma mi è sembrata bizzarra la cosa. In generale, sempre per il numero di pagine ridotto, ho avuto la sensazione di una storia che scorresse di fretta, e che quando ci si sente ormai quasi partecipi, l'effetto magia svanisca. Il finale in particolare non mi ha poi così convinto. SPOILER . . . . . . . . . Il tizio è un assassino, e va bene, serviva anche svelare l'assassino che aveva in un certo qual modo smosso i meccanismi verso l'atroce rappresaglia e quindi la presenza di quei fantasmi irrequieti nella palude, ma tutto si svolge molto di fretta (parlo del finale e cioè dello svelamento delle carte). Tex in sostanza in poche ore e grazie ad una sensitiva scopre tutto, anche dove trovare un fucile che sembrava impossibile trovare (e qui c'è l'aiuto appunto dei fantasmi, e mi va bene) e tutto si risolve rapidamente. Il fatto è che ok, i fantasmi hanno bisogno di 10 minuti per dire tutto alla sensitiva (presumo) ma noi lettori riceviamo tutta la verità in appena poche pagine, e sono tante informazioni che alcuni possono trovare convincenti, altri un po' banali. Una persona di colpo diventa colpevole di tutto e alla fine Tex assiste abbastanza da attore non protagonista agli avvenimenti (senza citare la gente che muore o rischia di morire a causa del fatto che Tex si trascina dietro un galeotto in un trading post senza accorgersi di essere pedinato). Insomma, Tex fa più danno che altro, ed il suo unico merito e di aver condotto la sensitiva (lasciando che venisse rapita e fosse in pericolo di vita almeno due volte) alla palude dove tutto verrà da lei svelato. Non sono d'accordo su alcune critiche (fantasmi che si vedono o meno) che più altro non fan differenza per me, ma su un dettaglio forse si poteva fare meglio. Serviva davvero che ci fossero le iniziali dell'oste sul calcio del fucile? In fondo, con il suo tentativo di uccidere Tex, l'oste ha già ammesso la sua colpevolezza per il reato grave e cioè l'essere un assassino di (probabilmente) diversi viandanti per il quale non biasimiamo certo Tex di aver fatto giustizia. Sarebbe bastato che Tex arrivando dalla palude avesse avuto con se un vecchio fucile dichiarando di aver ricevuto informazioni sull'identità dell'assassino del colonello (e avremmo capito come e da chi) e soprattutto sul responsabile di un assassinio recente. La reazione scomposta dell'oste, messo alle strette (dal fatto di vedere il suo fucile e soprattutto Tex dirigersi verso il locale per prelevare le bisacce col danaro) avrebbe fatto il resto. In una storia di mistero invece si finisce per mostrare troppo, Tex deve mostrarci persino le iniziali sul calcio del fucile, ancora in ottimo stato di conservazione considerando che era nelle paludi, perché forse noi lettori, stupidi come siamo avremmo ritenuto ancora colpevole la povera famiglia impiccata. Sarebbe stato ovvio che la famiglia era innocente, ma qualcuno lo ha forse dubitato anche solo per un momento? E sarebbe rimasto; Tex ha bluffato? O davvero la sensitiva ha fatto da tramite? Il ritrovamento quasi impossibile del fucile forse avrebbe avvallato la seconda ipotesi, tra l'altro preferita dall'autore. Se su alcune pignolerie di Diablero, che comunque rispetto per la passione con cui esprime le sue opinioni, non mi trovo d'accordo, su un discorso più generale invece si. Il mistero su Tex ha bisogno di essere svelato a piccole dosi, di lasciare nell'incertezza e poter giocare su un sottile filo tra la realtà e il magico. Per questo l'ultima mega storia di Mefisto, nella sua seconda parte, ha lasciato molti lettori spaesati. Troppi raggi laser, troppe spiegazioni, e anche qui, al lettore viene indicato col dito ogni indizio. Forse il lettore medio vuole questo, ma per me si perde molto in quanto ad immaginazione. Peccato, storie godibili ma che potevano entrambe a modo loro restare maggiormente impresse (sempre mia opinione)
  18. LedZepp

    [745/747] Vancouver

    Non sono d'accordo proprio sulla necessità che Carson avverta Kircher. Ricordo tante storie e situazioni dove i pards sparano in caso di pericolo alle mani e alle pistole. Non mi entusiasma come detto quando i pards devono per forza avvertire gli avversari, o aspettare addirittura che gli avversari sparino per primi per due motivi: - diventa irrealistico che ogni volta che c'è la sparatoria Tex e i pards debbono prima schivare grandinate di pallottole e contrattaccare - non credo sia sleale sparare per primo, se l'altro ti sta per sparare o sta per sparare/ammazzare qualcuno. In fondo il west era questo. Per me se Carson frantuma una mano di qualcuno che sta attentando ad una vita non è fuori canone...anzi vorrei rivedere più spesso i pards che non vanno per il sottile, ma ovviamente rispetto la tua opinione. Secondo me Kircher non va impacchettato o arrestato. Come detto il Tex che non bada a fronzoli mi piace. Lo fa fuori Carson, colpendolo in una scazzotata ripetutamente e facendolo volare di sotto col guanto ancora indosso (sceneggiando il tutto come io non so fare ma son certo Ruju si). Però ripeto, storia che ho apprezzato nell'insieme e di cui ho atteso il finale, che non mi ha deluso, se non per quei freddi saluti e per la figura di Tiger, non proprio in gran forma. hai ragione. Il mio problema è che ho ripreso a leggere Tex da un annetto e mezzo dopo oltre 20 anni. Ho tante storie vecchie (oltre 500 albi) che neanche ricordo se avevo letto a suo tempo e negli ultimi mesi ho letto tante di quelle storie, prese spesso a caso dall'1 al mensile corrente, che a volte ho bisogno di tempo, soprattutto dopo una giornata come quella odierna per mettere i tasselli al loro posto, anche su storie fondamentali che spesso confondo... Si tratta del giuramento? Storia che ho letto qualche mese fa e ricordo mi ha folgorato, anche se dovrei rinfrescare, ma la ricordo come abbastanza lunga, almeno mi dava quel senso di una storia di lungo respiro, e forse il finale mi è rimasto impresso ma non l'ho saputo associare... non ne mancano in fondo con cattivi proprietari di battelli... Comunque, quella scena per me racconta fin dove Tex può spingersi, seppur debba avere delle motivazioni forti per comportarsi così. In questo caso, poteva essere Carson ad avere sufficienti motivi per essere più brutale e andare meno per il sottile, se non con Kircher con il boss, che invece se non fosse per la sua imperizia, verrebbe arrestato
  19. LedZepp

    [745/747] Vancouver

    La scena la fa lo sceneggiatore. Al di là del fatto che io sto "criticando" per cazzeggio e per il piacere di discutere con tutti voi, e seguendo secondo me una buona riflessione di Diablero sul duello, ho espresso il mio apprezzamento sulla storia, affermando che comunque il duello alla fine mi è anche piaciuto e passo sopra a quelle che mi sembrano scelte stilistiche discutibili. Ma secondo me è vero che Carson si comporta (viene fatto agire) in modo da giustificare un duello ed un finale a effetto (ma non per me) piuttosto che in modo coerente col personaggio. Sarebbe stato più coerente mostrare Kircher nell'atto di colpire Kit (lasciando il dubbio che comunque Kit si sarebbe potuto liberare) con Carson che entra e avendo a tiro l'artiglio lo "disarma" bucandogli una mano. Seguendo poi con uno scontro fisico o un tentativo di fuga di Kircher circondato dai pards. Non capisco dove sta il problema nel rappresentare una scena così. Non puoi dire che questo, qualora avvenisse, sarebbe errore di sceneggiatura. Soprattutto il comportamento di Carson. E magari poteva essere lo stesso Kircher in cerca di vendetta, pedinato dai pards, a condurli da Warberg con un finale senza troppi fronzoli ma con una vera resa dei conti e senza superstiti. Io sostengo solo che nella storia di Tex sono tante le volte che dita e pistole saltano senza complimenti quando un cattivo rappresenta un pericolo reale e questo era il caso. Carson non doveva quindi sparare nella schiena a nessuno. Bastava far disegnare la scena per rendere possibile e realistico il suo intervento. Cafonata usato come sinonimo di tamarrata. Non era Carson a dover chiedere gentilmente di togliere l'artiglio ma Kircher che non avrebbe semplicemente dovuto indossarlo nella scena per scelta di Ruju. Si è mostrato sleale col tentativo finale di usare la pistola, l'artiglio indossato nel duello secondo me non ha senso e non serve a dimostrare nulla. Serve solo a rendere Kircher una specie di boss da videogame col livello di difficoltà aumentato per mostrare Carson come ancora "più forte". Bastava dargli il coltello come unica arma, non perché è leale lui, ma perché Ruju ce lo descrive come un sanguinario che di certo non ha problemi a battersi con il coltello e sarebbe stato normale vederlo togliersi il guanto, afferrare il coltello e saltare alla gola di Carson. Così invece si ottiene almeno per me l'effetto opposto, Kircher che provoca Carson, vuole un duello e lo affronta indossando l'artiglio. A me pare una scelta tamarra, con quel guanto che diventa più feticcio da mostrare che vera e propria arma. Per me il cattivo ne esce indebolito nell'immagine, non rafforzato. Ed era un cattivo di alto rango e valore per come descritto. Il guanto diventa una roba che fa parte di un costume, più che un'arma letale. Si una scelta con scarso gusto secondo me. Opinione ovviamente soggettiva se non si è inteso. Quel "Macchissenefrega dell'artiglio! Ti faccio comunque un culo così!" appunto sottolinea la tamarraggine della scena. Che ripeto, alla fine mi sono pure goduto, ma consapevole del fatto che è una tamarrata e una scelta che non reputo epica, ma debole. Bella storia ma con l'impressione che ci siano sempre le scene impacchettate ad effetto ma che la maggior parte delle volte (anche in altri albi), si finisca per strafare e per rappresentare delle scene al limite col grottesco. Sarebbe stato meno grottesco se Carson avesse affrontato Kircher (con tanto di artiglio) ma non in un duello deciso a tavolino, come se appunto si trattasse del "next level" di un videogame, ma semplicemente piombando nella stanza con uno scontro tra le parti più naturale e meno costruito. Carson invece recita la parte del gentiluomo che vendica il torto subito da Angela, per tre albi sembra sempre esserci del tenero, con un primo albo secondo me di altissimo livello, anche con la vedova fresca di funerale. Poi alla fine della storia, con Carson e gli altri che hanno rischiato la vita, l'hanno salvata, hanno contribuito a salvare l'intera città,....vignetta finale con saluti freddi e distaccati, come se per tre albi fossero stati due sconosciuti. Avrei preferito un finale più emozionante da questo punto di vista (senza per carità nulla di eclatante) ma con un Carson che saluta Angela con tenerezza e la consapevolezza che qualcosa tra loro ci sarà sempre, piuttosto che la scelta finale del Tex ligio che induce il cattivo ad ammazzarsi. Un finale che non lascia nulla, ma è fine a se stesso, scritto più pensando all'estetica della tavola e al colpo ad effetto, che al significato e alla coerenza con un certo tipo di Tex. Non dico che Ruju non sia canonico ma si ispira ad un Tex, comunque visto parecchio con alcuni autori, che a me piace meno, pur avendo il potenziale, anche espresso di scrivere belle storie. A me piace il Tex, che è quello delle origini (e non voglio aprire la discussione sul se debba essere l'unico vero Tex o meno; a ognuno il suo) che non va per il sottile, che ha metodi spesso oltre il confine della legalità, che incendia, mena e spara, quando serve, e qui secondo me ci stava alla grande un Tex più incendiario. Il boss da fuoco a mezza città, causando morte e distruzione, avrei visto come più consono un Tex spietato e non un Tex che perde tempo con travestimenti e trappole a favore di telecamera. A chiarimento finale, basta rileggersi miei vecchi commenti alla storia per scoprire che il giudizio è positivo e che semplicemente trovando interessante lo spunto di Diablero ma anche alcune tue risposte e di altri, sono intervenuto per "giocare" su criticità sollevate qua e là. Mantengo comunque un giudizio positivo e sono passato oltre su delle scene che ragionandoci non condivido ma che alla lettura ho preso per buone
  20. LedZepp

    [745/747] Vancouver

    Carson mica sparerebbe a tradimento. Kircher sta per sopraffare Kit, anzi lo ha già fatto, sembrerebbe, e indossa un guanto d'orso con cui ha dimostrato di poter aprire il petto ad un uomo. Carson e Tex in passato penso abbiano sparato alla pistola o addirittura alla mano del furbo di turno, fracassandola, così tante volte (e con GLB di sicuro ma non solo con lui) da aver perso il conto. E non sempre chiedono prima il permesso, urlando al nemico per farsi sparare addosso e poter giustificare la contro-offesa (cosa che odio), ma spesso come preferisco e come ritengo canonico (non perché lo preferisco ma perché l'ho letto tante volte soprattutto con GLB), fulminano mani e persone appena queste muovono le mani in direzione di una pistola col tentativo di far del male a loro o a chiunque altro. Col tempo Tex si è ammorbidito si, ma arrivare a dire che Tex o Carson in una situazione di pericolo imminente non sparerebbero ad una mano armata.... Kircher in quel momento era già armato, non ci si trovava in una situazione di stallo con un tizio in procinto di fare un agguato. Bisognava agire e secondo me la lettura di Diablero è giusta. Kircher è un pazzo sadico, Ruju ce lo descrive così e ci piace anche perché è ben caratterizzato. E così coerentemente andava trattato, con violenza secca e cruda mettendo fine anche a quel guanto d'orso, ad una certa diventato anche carnevalesco per quanto abusato. Con Kircher che ha sopraffatto Kit e gli sta per piantare un artiglio nel cuore, Carson o Tex sparano fracassando l'artiglio. Carson che salva Kit non mi pare una bestemmia anche perché Kit si è battuto alla grande e Carson avrebbe sempre potuto dire qualcosa del tipo " te la saresti cavata ma...." Nel duello, a dirla tutta poi, è ridicolo che si depongano le armi (tranne il coltello) ma si permetta l'uso del guanto d'orso. Una cafonata terrificante se ci si riflette sopra. Insomma, se vogliamo accettare il duello e a me non è dispiaciuto che alla fine Carson si sia comportato in modo un po' strano per giustificare questa scena quasi-finale, il duello con l'artiglio è una roba completamente scorretta e senza logica e definibile si, come tamarrata. Come si suol dire "è il troppo che stroppia". Vuoi il duello e quindi Carson non salva Kit rischiando? Ma almeno sceneggia un duello che non sembri ridicolo e assurdo. Oppure Carson disarma subito Kircher, questi gli si getta contro e Carson lo affronta a sganassoni. Ma se poi ci metti la scena finale con la confessione, diventa tanto e troppo e capisco chi fa notare che Ruju sceneggia per il colpo finale a effetto. Basti guarda Old South con i militari che si portano dietro un cannone pieno d'oro a spasso o il cartonato col tizio suicida di fronte alla diga. Al di là dei dialoghi lunghi proposti da Diablero, non penso il suo intento fosse delineare la sceneggiatura parola per parola, ma descrivere una situazione credibile e coerente con i personaggi. E devo dire, nemmeno la sceneggiatura da lui proposta è male, Tex all'inizio aveva molto più testo, poi forse siamo diventati pigri e appena un ballon contiene oltre le tre righe ci si lamenta. Poi a dirla tutta, mi sarebbe piaciuto vedere Kit e Tiger sopraffare Kircher e lo scagnozzo e Tex e Carson beccare il boss, magari catturandolo/rapendolo sulla nave destinandogli con qualche escamoatage, certo coinvolgendo anche il fuoco come contrappasso, una fine atroce. C'era una bella storia di Tex che ora non ricordo dove Tex e compagni, addirittura con l'aiuto di criminali di bassa lega reclutati in una bettola, per punire il proprietario di un battello che si era macchiato di certi crimini, si erano vestiti da fantasmi/scheletri terrorizzando il capitano a morte e lasciandolo morire sul suo battello dato alle fiamme. E no, non venitemi a dire che era un tutto un errore di sceneggiatura. Quello era Tex e non doveva giustificarsi per ogni azione commessa, se quella azione era giusta!
  21. LedZepp

    [745/747] Vancouver

    devo essere onesto, da fan sfegatato di Kit Carson l'idea del duello e del Carson vendicatore alla maniera di Ruju non mi era dispiaciuto, anzi mi ha gasato, proprio perché ha un ché di tamarro che evidentemente non mi da fastidio come invece lo da a te. Però a voler essere onesti, vedo Carson molto più nella scena che tu descrivi. Al massimo il Carson che penso di aver compreso io non avrebbe esploso il secondo colpo bucando la mano di Kircher col coltello, ma forse avrebbe schivato il fendente e fatto volare Kircher fuori dalla finestra dopo un paio di sganassoni. Comunque la storia per me resta tra il buono e l'ottimo, al netto di alcune situazioni forzate che do per buone. L'unica cosa che mi ha dato fastidio è Tiger Jack in versione mammoletta. Se c'è uno che secondo me non dovrebbe mai o quasi mai cadere in agguati e trappole è lui. Questa situazione mi ha ricordato il Tiger Jack idiota che viene catturato in modo imbarazzante dagli sgherri di Mefisto nell'episodio Nizziano post 500. Forse, per quel che mi riguarda, in certe situazioni dovrebbe essere più sgamato di Tex o suo pari. Rimane pur sempre il meglio che i guerrieri Navajos possano esprimere e per me andrebbe valorizzato non come quello che finisce in trappola, similmente al Kit Willer idiota usato per i rapimenti, ma come quello che tira fuori la gente dalle trappole (un esempio che mi viene in mente sul Tiger Jack che intendo io è una recente lettura che ho fatto ovvero "I Rangers di Finnegan").
  22. LedZepp

    [Romanzi a fumetti 16] Pearl

    Per me c'è grande differenza tra l'utilizzo di un personaggio storico singolo, spostato magari di 20-30 anni per incastrarlo storicamente con Tex, soprattutto se si tratta di un personaggio non fondamentale della storia Americana (per dire, non c'è una storia con Washington che io sappia in Tex). Quello sarebbe folle. Diverso è anche fare una storia dove appare un automobile o dove la trama gira intorno ad eventi sballati storicamente, in modo palese. Licenza poetica con Pearl per quanto mi riguarda, meglio ancora in certi casi se "ci si ispira a" senza riferimenti troppo specifici (anche se non mi pare sia questo il caso), situazione inverosimile e secondo me poco interessante l'uso di personaggi troppo importanti che non possono essere spostati nella storia (la storia quella vera) come pedine, e men che meno di tecnologie o eventi storici messi a casaccio. Insomma, ok il realismo, il rispetto della storia, ma ok anche la poesia e la possibilità di romanzare, senza però mettere un piede in fallo con eventi esageratamente improbabili. Per cui, la base del soggetto mi attira e credo sia perfettamente in linea con Tex e il modo di raccontarlo. Poi all'inizio anche GLB, che se ne fregava della storia ma scriveva di getto, mise Tex a ridosso del 1900. Certo un errore che poi andava sistemato secondo molti, ma lo si può considerare anche come un evento unico, magari in linea generale utile ad una storia. Una frase messa lì che non cambia certo l'essenza del personaggio e non inficia per quanto mi riguarda la qualità della storia. Continuo a leggere quella didascalia con un sorriso e mi godo la storia. A volte il dover incastrare tutto può diventare un esercizio meccanico, meglio una licenza poetica in più, Tex non è un fumetto storico in primis, ma un fumetto su un personaggio che esce vincente da ormai centinaia di duelli e situazioni improbabili. Già questo non è inquadrabile e credibile "storicamente". Per cui, bene il lavoro "storico" ma non leghiamoci le mani per questo, a mio modesto parere
  23. LedZepp

    [748/749] La mesa della Follia

    Io non ho creduto nemmeno per un secondo che il commento di Borden fosse in qualche modo riferibile a Galep, perché Borden mi da sempre l'idea di essere molto rispettoso verso chi ha creato e dato tanto a Tex, sia perché ha gusto e di fumetti penso ne capisca, e Galep, anche quello meno bello da vedere era Galep, un maestro indimenticabile. Se arriviamo a criticare il Galep copertinista....davvero, resta poco da criticare. Le sue copertine poi, ispirate, copiate, ritagliate o create di sana pianta sono dei capolavori, anche nelle semplicità di molte. Sono evocative e hanno contribuito in modo fondamentale a creare la leggenda e il mito di Tex, a mio avviso al pari delle epiche storie narrate all'interno degli albi. Villa a mio avviso, con uno stile anche più moderno ha lasciato da parte la vera epicità come è da me intesa per far spazio ad una celebrazione del personaggio che è già epico ed ora impossibile da scalfire, almeno nelle cover, dove assume pose eroiche e leggendarie. Al di là dei gusti, sono entrambi dei miti, e se da un lato preferisco il sudore, la polvere e il sangue di Galep (molto più west), la bellezza e il genio di Villa sono fuori di dubbio. Il suo Tex è anche in linea con quello delle storie. Tex è sempre più invincibile e impeccabile, si sporca meno (tranne quando Borden lo butta a nuotare nelle fogne di Frisco) per cui Villa credo segua anche lo sviluppo del personaggio. Non ho dubitato che il messaggio di Borden fosse solo un "pro-Villa" senza voler dire nulla su Galep, perché di recente lo stesso Borden ha rivendicato nella copertina di Bedlam una doppia citazione ispirata e dichiarata sia per il titolo che per la cover. E dopo essere anche stato criticato per questo, vi pare che potesse ritenere fuori luogo omaggiare o attingere anche a piene mani da opere di altri per dar loro nuova linfa? E se anche Galep avesse preso in prestito per mancanza di tempo, evidentemente non poteva far altro per reggere quei ritmi infernali. Basta poi sfogliare qualunque storia di Galep per scoprirci dentro una capacità di catturare l'avventura ed il west che di certo non mi fa pensare che Galep fosse poco fantasioso.
  24. LedZepp

    [745/747] Vancouver

    Finita di leggere ora. Una delle migliori storie degli ultimi tempi con un Carson superbo. Unica pecca, Tiger Jack un po' fiacchetto che sfigura decisamente rispetto a Kit Willer. Bei disegni, particolari. Non capisco però perché Laurenti sia stato massacrato l'anno scorso sulla regolare per alcune figure sproporzionate, quando in questo albo le proporzioni delle figure sono alquanto discutibili. Soggetto 7.5 Sceneggiatura 8.5 Disegni 7.5 ps: di recente ho letto su facebook alcuni commenti del tipo "Ruju è il vero erede di Nizzi". Se Ruju scrive così, perché portarlo sulla scia di altri con inutili paragoni, secondo me anche sbagliati? Questo Ruju e il Boselli migliore sono una coppia di sceneggiatori top al momento. Moderni e nel solco della tradizione. Speriamo si continui così con entrambi per moooolto tempo
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