Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

PapeSatan

Ranchero
  • Contatore Interventi Texiani

    1056
  • Iscritto

  • Ultima attività

  • Giorni con riconoscenze

    12

Messaggi pubblicato da PapeSatan

  1. <span style="color:red">10 ore fa</span>, Satanasso96 dice:

     

    Amo il cartaceo, pure per i libri, poi mi piace troppo vederli in libreria 😀 sono un po' fissato.

     

    Ora sto guardando in giro su eBay, non so prendere le ristampe però con la costina bianca o prendere direttamente Nuova Ristampa o Tutto Tex. 

    NR costa molto meno. 

    L'unica differenza sarebbe che poi in libreria i volumi avrebbero lo stesso aspetto una volta integrati con le prime edizioni, mi sbaglio ? 

    Spero di essere stato chiaro ☺️

     

     

    Grazie per il consiglio ☺️

    L'attuale mensile in edicola ha la costina tutta bianca, quindi se vuoi avere completa uniformità estetica in libreria dovresti procurarti le ristampe con costina bianca, ai mercatini (operazione lunga e difficile, soprattutto per i primi numeri) o in blocchi su ebay. Le costine di Nuova Ristampa e Tutto Tex sono differenti. Al limite puoi fare a blocchi: primi 100-200 numeri in edizione NR, il resto costina bianca.

    Se vuoi una bella collezione da libreria, puoi anche valutare la Collezione Storica a Colori di Repubblica uscita di recente in grande formato, con copertine tutte inedite e con interessanti articoli introduttivi in testa a ciascun volume. Sono 256 volumi che però coprono solo fino al nr. 648 della collana mensile, si trovano in blocco su ebay praticamente nuovi a prezzi scontatissimi, esteticamente fanno la loro figura e quindi sono perfetti per una libreria, a patto che tu ce l'abbia capiente.

  2. @Satanasso96 Se la tua intenzione è collezionare, allora non puoi prescindere dagli albi cartacei, in ristampa preferibilmente (gli originali, almeno fino al nr 100, costicchiano...). Ma se invece il tuo interesse è sulla lettura più che sul possesso materiale, non trascurare la possibilità di sottoscrivere l'abbonamento mensile (se vuoi provare) o annuale (se sei già convinto) a "Bonelli Digital Classic" e potrai leggere su un comune tablet TUTTI gli albi di Tex (e di molti altri personaggi!) usciti fino a 6 mesi prima. Ti costerà anche molto meno che recuperare tutti gli albi, però dipende appunto da quanto tu valuti il piacere di sfogliare la carta, sentirne la consistenza e apprezzarne la resa visiva rispetto alla visualizzazione su uno schermo elettronico.

  3. Bella copertina, cromaticamente originale, sembra quella di un cartonato alla francese.

    E nella colorazione delle pagine vediamo finalmente molte sfumature nel giallo "evidenziatore" della camicia di Tex.

    Ricordo male o da qualche parte ho letto che dovrebbe uscire anche in edizione libreria, in b/n e grande formato?

  4. 21 ore fa, Diablero dice:

    Questo tipo di errore è relativamente frequente, e riguarda singole copie, se ti capita una copia "fallata" puoi riportarla dove l'hai comprata e te la dovrebbero sostituire senza problemi con una corretta.

    Sul noto sito di aste online non è raro trovare chi vende albi fallati facendoli passare per rarità esclusive, ovviamente a prezzi commisurati :craniate:

    Io un albo fallato pretendo che mi venga sostituito, non che debba pagare (profumatamente) per averlo.

    Non ho mai capito perchè esista un tal mercato fumettaro dove il vizio dichiarato del prodotto è il senso stesso dell'inserzione, mentre non vi sia un mercato altrettanto florido di automobili fallate, di orologi fallati, di scarpe fallate (col vizio dichiarato, ovviamente)...

  5. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Poe dice:

    Modesta proposta per commentare le prossime storie di Boselli:

     

    1) Argomentare e spiegare bene, molto bene, perché vi sono piaciute onde evitare di passare per tifosi acritici e non obiettivi, ossia "di parte a prescindere".

    2) Oltre ai pregi, sottolineate bene, molto bene, anche i difetti, in particolare e soprattutto quando la storia è apprezzata da molti forumisti, proprio per fugare ogni minimo sospetto che siate commentatori non obiettivi.

    3) Anche se vi è piaciuta, non mostrate eccessivo entusiasmo, né usate espressioni enfatiche, e meno che mai il termine "capolavoro", perché qualcuno a cui invece non è piaciuta potrebbe turbarsi, oppure pensare che stiate fingendo.

    4) Se la storia ha una trama un po' complicata e con molti personaggi non dite mai che voi l'avete letta con piacere appassionandovi, perché potreste sembrare poco credibili, se non addirittura supponenti.

    5) Non elogiate lo sceneggiatore né ringraziatelo per i bei momenti trascorsi nel leggere la sua storia, perché potreste passare per ruffiani, nonché lacchè (o chissà, avere anche qualche scopo recondito).

    6) Evitare assolutamente commenti tipo: "Grandissima storia! Bravo Boselli!". Potrebbe essere scambiata per una provocazione gratuita, anche un po' offensiva, verso chi la pensa diversamente da voi.

    7) Non chiedersi mai come farà Tex in futuro a sopravvivere senza il principale sceneggiatore, nonché curatore, nonché autore negli ultimi 30 anni della maggior parte delle storie (nonché le migliori) del nostro ranger. Anche questa potrebbe essere scambiata per ruffianeria e/o provocazione gratuita.

    8) Cercate, infine, di essere comprensivi con chi non ha apprezzato come voi la storia e al termine del vostro commento scrivete: "Mi scuso se a qualcuno non è piaciuta e spero di non averlo offeso".

     

    Naturalmente questa è una mia considerazione di carattere generale, non rivolta a nessuno in particolare, e priva di alcun intento polemico. :lol:

     

    Aggiungerei:

    9) evitate di lodare i disegni se non sono di Villa o Civitelli, perchè è notorio che solo loro sono tagliati per "Tex" e i loro chiaroscuri sono insuperabili.

  6. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Tex_Willer90 dice:

    Domanda, io non l'ho trovato e quindi non lo so per certo, ma mi hanno detto che alcune copie hanno 45 pagine ripetute, praticamente la storia riparte dall'inizio ed è quindi sprovvista di finale, voi ne sapete qualcosa di più ? Riguarda solo qualche copia magari ? Grazie.

    Nessun problema nella mia copia.

  7. <span style="color:red">9 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

     

     

    Ogni storia, nessuna esclusa, andrebbe riletta almeno due volte. Spesso si scoprono particolari che alla prima lettura erano sfuggiti. Io ho visto "Sentieri selvaggi" quattro volte prima di rendermi conto del simbolismo della prima e dell'ultima scena Altri, magari, ci saranno arrivati subito, chissà?

    Io personalmente questo Texone l'ho apprezzato da subito. Non ho fatto alcuna fatica a seguire l'intreccio ed i diversi piani narrativi che anzi considero un valore aggiunto. Se mi è capitato di tornare indietro è stato per controllare qualche nome ma questo dipende dalla mia cronica incapacità di ricordare i nomi di chiunque, cosa che mi ha messo in imbarazzo più di una volta.

    Hai mai letto miei post precedenti? Ti sei accorto che non cito quasi mai i nomi dei personaggi delle storie? Ecco, ora sai perché.:lol:

    Per il resto del tuo post sintetizzo dicendo semplicemente che non condivido nessuna delle tue critiche al modo di scrivere di Boselli.

     

     

    Condivido ogni singola parola.

    Anch'io nel mio primo intervento su questo Texone avevo evidenziato la fluida lettura e l'agevole comprensione che Boselli ha saputo magistralmente orchestrare.

    Mi autocito: 

     

    Il 24/6/2023 at 17:35, PapeSatan dice:

     

    Anche grazie a questa bilanciata alternanza di registro narrativo, la trama, pur articolata e multiforme come nello stile di Boselli, ha il grandissimo pregio di scorrere via fluida e pienamente comprensibile ad una lettura attenta: perciò, non la definirei affatto complicata, come scritto da alcuni, bensì raffinatissima nelle sue molteplici ramificazioni che finiscono per ricongiungersi olisticamente in un incastro perfetto.

     

  8. Io leggo oggettivamente che quelli che hanno dato voti altissimi a "Pearl" e "Per l'onore del Texas" (e tra quelli ci sono anch'io) sono gli stessi che hanno altresì dato voti mediocri all'ultima quadrupla di Mefisto (e tra quelli ci sono appunto anch'io) e che gli stessi hanno considerato semplicemente buone storie più o meno allo stesso piano, e non certo capolavori, le recentissime storie di autori diversi come "Minstrel Show", "Comstock Lode", "Sulle tracce di Kit Carson".

    Quindi, non mi pare di riscontrare giudizi di parte o precostituiti.

    Anzi, ad una attenta lettura dei post, pure i giudizi entusiastici sulle storie di Boselli evidenziano i "difettucci": tra tutti, la macroscopica incongruenza tra quanto leggiamo in "Tra due bandiere" e quanto invece descritto in "Per l'onore del Texas" a proposito di quando Carson e Damned Dick siano venuti a conoscersi. Però, evidentemente, il passaggio che non sarà piaciuto ai puristi di GLB è stato ritenuto funzionale allo sviluppo dell'albo (e non si tratta, perciò, di un errore ma di un passaggio voluto dall'autore), senza dimenticare che le incongruenze erano presenti anche in GLB e ci piace pensare che lo fossero anche lì per esigenze funzionali (anche se non sempre sembrerebbe così).

     

    • +1 1
  9. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Condor senza meta dice:

    Possiamo chiederle di comprare anche qualche copia in più da regalare agli amici del forum :D

    😄 Questa è bella! 😄 Letizia che regala una copia (autografata) del Color agli amici del forum che non lo comprerebbero mai in edicola... 😄

  10. <span style="color:red">20 ore fa</span>, FlashWest dice:

    Storia sulla quale avevo buone aspettative, mi piaceva l'idea di Carson in "solitaria",  è iniziata bene ma poi l'ho trovata un po' forzata.

    Piacevole e leggera, forse fosse stata una storia "classica" di due albi si poteva sviluppare meglio.

     

    Belli i disegni, Scascitelli mi piace molto, forse un po' freddo ma credo che faccia parte del suo fascino!

     

    Comunque, per la prima volta voto anche io.

     

    Storia 6.5

    Disegni 7

     

     

    Bravo! Il voto riassume in modo sintetico ed efficace il proprio pensiero, quindi lo trovo utile e personalmente lo esprimo sempre.

    Condivido il tuo apprezzamento per Scascitelli.

  11. <span style="color:red">10 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

    Credo che Letizia stavolta non fosse ironica e realmente attenda con ansia l'uscita del Color Storie brevi, visto che uno di questi conterrà la storia col suo soggetto. :)

    Come ammesso da Mauro, non avremo la certezza di quale sia, visto che la nostra pard desidera non firmarla, ma suppongo che ci abbia dato un indizio e presumibilmente sarà Ruju a sceneggiare il suo soggetto. :D

    Il fatto che non sia firmata è già un buon indizio per individuarla. Peraltro, la nostra chiede solo di non rivelare il nome, non che abbia scritto la storia.

    Se poi la paternità (maternità in questo caso) venisse comunque contraddistinta da un nome o una sigla fittizi, sarà individuabile per esclusione rispetto agli altri soggettisti che saranno sicuramente citati nella testatina e presentati nel sito SBE e probabilmente, se non sono già famosi, anche nel redazionale.

    In extrema ratio sarà lei stessa a confermarci quale sia la sua storia.

    Sicuramente Letizia comprerà un buon numero di copie per offrirle come omaggio agli amici, quindi compenserà abbondantemente le copie lasciate in edicola dai "negazionisti" del Color storie brevi. :D

     

  12. Non capisco l'essere prevenuti verso i ColorTex (specialmente quelli con storie brevi).

    Passi la riluttanza per il colore, però di storie buone nel tempo se ne sono viste. 

    Voglio pensare che qualcuno sospenda semplicemente l'acquisto in attesa di leggere i commenti qui, per poi decidere di andare in edicola se i feedback sono positivi.

    Suggerimento strategico alla SBE per stimolare i recalcitranti ad acquistare i Color storie brevi: ficcateci dentro sempre una storia breve scritta da Boselli (ammesso che il buon Mauro abbia voglia di scriverne), magari disegnata da Civitelli. Uno specchietto per le allodole, ma non di bigiotteria bensì di marca.

  13. Letto l'albo nella quiete della campagna-collina langarola.

    Sono sostanzialmente d'accordo con il commento di @Diablero, in particolare con l'utilità o funzionalità della storia per mettere i puntini sulle "i" su alcuni fatti della vita e della cronologia texiana, che comporta un'alternanza tra rapida azione e articolati dialoghi esplicativi che, a parole, sostituiscono i classici flashback visuali con vignette.

    Però, essendo fresco di lettura di tutti gli albi richiamati esplicitamente o implicitamente ("Per l'onore del Texas", "Il magnifico fuorilegge", "Tra due bandiere", "Nueces Valley"), la lettura mi è risultata pienamente comprensibile e quindi scorrevole e godibile. Il registro narrativo ben si amalgama con quello (eccelso) degli albi richiamati.

    Boselli scrive nell'introduzione che la serie "Tex Willer Speciale" si svincola dalla continuity di "Tex Willer" per dare sfogo alla libertà creativa, ed è verissimo non solo per questo albo: però, di tutti gli "Speciali Tex Willer" visti finora, questo mi sembra quello più contestualizzato nella cronologia texiana e quello meglio armonico come stile e atmosfera, come soggetto e periodo storico, nonchè come riuscita narrativa, con tutti gli albi delle varie collane ambientati a ridosso o a cavallo della guerra di secessione.

    In definitiva, l'ennesimo albo di alto livello pubblicato quest'anno.

    I miei voti:

    soggetto e sceneggiatura: 7,5

    disegni: 7

     

  14. Intanto grazie a @Tex55 per il lavoro svolto. La cronologia non è una priorità nel mio approccio alla lettura di "Tex" ma mi riservo di studiarmi la tabella per curiosità quando avrò sufficiente tempo per concentrarmi e rinfrescarmi la memoria. Però, non essendo io una autorità in materia, confido nella revisione degli esperti pards di questo forum e, auspicabilmente, della Cassazione texiana, cioè Boselli, che mi pare abbia connotato gli ultimi anni di pubblicazioni con il proposito di mettere ordine nella successione degli eventi.

    • +1 1
  15. Ho notato solo ora che una delle due pagine (84 e 85) da me citate come magnifici esempi di chiaroscuri è stata inserita nel post di @MacParland.

    Guardate come la staccionata nella prima vignetta si dissolve in modo sfumato nel buio. Notate la raffinata trama delle ombre dei rami proiettate sulla schiena di Tex. Poi guardate nell'albo la pagina 85 e osservate il volto del bandito che sta per essere sorpreso alle spalle da Tex: dai soli particolari visibili, un occhio e mezza bocca, traspare tutta l'inquietudine e la sorpresa del bandito. Tutte le vignette con una fonte luminosa flebile ma che accende il dettaglio.

    Per rispondere a @gilas2 , Civitelli é puntinista, con un tratto piuttosto pulito e regolare (quindi forse più vicino al Seurat da me citato), però la drammaticità caravaggesca è più intensa in Scascitelli grazie alle linee e retinature che sembrano far scorrere soavemente la luce anzichè fermarla sul soggetto.

     

  16. <span style="color:red">7 ore fa</span>, Letizia dice:

    Sarà che adoro il Caravaggio, ma definire caravaggesco Scascitelli mi suona come un anatema.

    Chiaramente non parliamo di arte pittorica ma, similmente al Merisi, lo Scascitelli ha saputo rendere la tensione e il dettaglio con magistrali chiaroscuri nelle due pagine che ho citato (è qui che è "caravaggesco"). Tra i migliori chiaroscuri che io ricordi.

    Avrei potuto paragonare Scascitelli a Seurat, o meglio, affiancare il suo "linearismo" del tratto al puntinismo del pittore-disegnatore francese (peraltro anch'egli maestro dei chiaroscuri): anche in quel caso avresti gridato allo scandalo?

  17. Albo bis con soggetto solo apparentemente non proprio originale: una caccia all'uomo, ferito e braccato, ma il fatto che la preda sia Carson lo rende originalissimo.

    La trama è ben strutturata e, sebbene sia prevalentemente d'azione, si caratterizza per i molti passaggi che giocano sulla psicologia e sulle riflessioni dei personaggi: una partita a scacchi narrata non solo nelle mosse dei pezzi (l'azione), ma anche nei ragionamenti dei contendenti (la psicologia) tra una mossa e l'altra. E questo dà spessore ad un albo che altrimenti, per la sua brevità, avrebbe potuto scorrere via banale e scontato, col pilota automatico.

    Lo stile grafico di Scascitelli è certamente molto personale e originale, atipico nella lunga saga di Tex, tecnicamente raffinato e preciso (talvolta anche troppo, il che rende piuttosto rigide e "codificate" alcune scene, specialmente quelle con sparatorie). Trovo azzeccatissima la collocazione di questo stile di disegno nel "bis", in quanto questo stile caratterizza e valorizza la natura di "fuori serie" di quest'albo, differenziandolo come un "unicum". Nel complesso i disegni mi sono piaciuti decisamente. Magnifica, in particolare, la sequenza in notturna delle pagine 83 e 84, dove i chiaroscuri e le sfumature rendono bene la tridimensionalità e accendono i particolari: da notare, a pag. 83, la sopraffina rappresentazione delle ombre dei rami proiettate sulla schiena di Tex. Mi si passi il paragone, ma in quelle due pagine Scascitelli è decisamente caravaggesco.

    In definitiva, un albo fresco e leggero, di agile lettura estiva, come ho definito anche la contemporanea doppia di "Tex Willer" nell'apposito commento a "Comstock Lode".

    I miei voti:

    soggetto e sceneggiatura: 7

    disegni: 7,5

  18. Vado un po' controcorrente rispetto a chi mi ha preceduto nei commenti: a me la storia è piaciuta, perchè ho trovato nella leggerezza, linearità e chiarezza di esposizione i pregi di questa doppia estiva che perciò definirei "rinfrescante". Certo, non posso dire che sia una storia indimenticabile, però non possiamo neanche pretendere che il termine di paragone sia sempre "Pinkerton Lady", "Pearl" o "Per l'onore del Texas". Ad una attenta analisi, in poco più di 120 pagine complessive (praticamente un singolo albo della serie regolare maggiore) Rauch ha saputo imbastire un intreccio con tanti personaggi cardine tutti pienamente funzionali alla trama (la ragazza, Morgan, Parker, Leon, Comstock) ma anche i comprimari, pur marginali, incidono significativamente nello sviluppo narrativo (i due tirapiedi che aprono e chiudono la contesa, il dottore).

    La vicenda principale della ragazza e della sua concessione si incastra (bene) con quella secondaria (che diventa a un certo punto la vera principale) tra Morgan e Leon. Uno stile di narrazione "boselliano" che però il buon Mauro di norma dispiega in un numero ben superiore di pagine. Bravo Rauch, la capacità di essere essenziale, asciutto e diretto quando si hanno a disposizione poche pagine è una dote sempre apprezzabile.

    Il principale difetto è quello già evidenziato da altri, ma lo esprimo in altra forma: troppe vignette fotocopia con Tex che spara piegato o disteso lateralmente per schivare le numerose pallottole. E Dinamite che non può mai beccarsi una pallottola negli agguati che Tex subisce. Però sappiamo che è sempre stato così (anche con GLB) perchè così DEVE essere (e infatti a un certo punto Bonelli si rese conto che un Dinamite invulnerabile era una zavorra e lo fece sparire, alla stregua di quanto avvenne anche con la moglie di Tex).

    Disegni chiari e precisi, ma legnosi e ripetitivi nelle pose di Tex durante le molte sparatorie.

    I miei voti:

    soggetto e sceneggiatura: 7

    disegni: 6,5

  19. <span style="color:red">25 minuti fa</span>, laredo dice:

    Ciao Borden, domanda di cinema

    Hai visto l'ultimo capitolo di Mission Impossible ora al cinema..ti è piaciuto?

    È una saga cinematografica che hai sempre seguito?

    Domanda accattivante anche per me, per cui mi aggancio alla tua richiesta a Boselli, esprimendo nel contempo il mio giudizio: ho seguito e apprezzato maggiormente la serie tv. Per me ottimi il primo film e "Fall out", poi sempre più spettacolarizzazione (peraltro di alta qualità) laddove la serie tv aveva invece la raffinatezza e l'ingegnosità delle idee più che ricercare l'effetto "wow". Ecco, nei film la tecnologia avanzata azzera l'effetto creativo puro, vintage, che secondo me è il vero punto di forza della serie tv.

    Per fare un paragone, "Apollo 13" non avrebbe avuto lo stesso fascino se il problema l'avesse risolto un computer con effetti speciali anzichè il genuino ingegno umano.

    Sono anch'io curioso di leggere la risposta di Boselli alla tua domanda.

  20. <span style="color:red">59 minuti fa</span>, Diablero dice:

    Credo sia una ristampa dedicata (almeno in teoria) ai "nuovi lettori" che hanno INIZIATO a leggere Tex con Tex Willer, non comprano la serie regolare e non hanno nessuna intenzione di comprarla, quindi non ha molto senso dirgli "cercati questi 3 albi arretrati di una serie che non segui" o anche di comprare una ristampa in volume. Questa ristampa fa parte delle collane di "Tex Willer", non di "Tex" e quindi per questi lettori sarebbe meglio.

     

    La domanda è: questi lettori esistono? Cioè, gente che segue Tex Willer senza aver mai letto Tex (o almeno, averlo letto così poco da non avere "Fra Due Bandiere")? E anche se esistono, quanti sono?

     

    Temo che in realtà la maggior parte del pubblico di questa ristampa sarà composto da "completisti" che si compreranno l'ennesima edizione di questo classico...

     

    Non vedo comunque la cosa come negativa:

    1) Più occasioni ci sono per leggere "Tra Due Bandiere", meglio è.

    2) Se ce l'hai già puoi anche non comprarlo

    3) Così si "sazia" un po' la bramosia della Bonelli del pubblicare a tutti i costi più Tex che si può, con ristampe. Molto meglio dell'inondarci di inediti di dubbia qualità.

     

    Avrebbe senso solo se potessero fare il rescan delle tavole originali e se le stesse non fossero troppo deteriorate. In quel caso sì, mi piacerebbe molto di più avere un edizione ri-scannerizzata (anche se ti perdi il pubblico di Tex Willer che non compra i texoni così). Altrimenti, ingrandire semplicemente gli scan attuali renderebbe solo più evidente i tratti pixellati (insomma, una presa in giro).

     

    Ingrandire gli stessi scan delle tavole piccole ingrandisce semplicemente gli errori, senza aggiungere nulla che non si vedesse già nella versione piccola. Non ha senso.

    Tutto sommato sono d'accordo con quanto dici, però:

    la collocazione della ristampa di "Tra due bandiere" nella collana "Tex Willer Extra", appendice della serie giovanile "Tex Willer", si giustifica ovviamente per l'età anagrafica di Tex, ma è una storia che coloro che leggono "Tex Willer" ma non la serie regolare nè tantomeno il texone (e ce ne sono, come riporta @Carlo Monni citando Boselli) non contestualizza: in altre parole, "Tra due bandiere" si apprezza molto meglio se letta in integrazione con il texone "Per l'onore del Texas" che non come extra di "Tex Willer", da cui si discosta nettamente per lo stile della narrazione, dei disegni e del "feeling" generale. E' solo questo il motivo per cui mi sarebbe piaciuto avere un "pendant" nello stesso grande formato, anche se è vero che graficamente avrebbe avuto senso solo come scansione di materiale originale integro e non come semplice ingrandimento di qualcosa già a bassa risoluzione. Comunque, la riproposizione de "Gli sterminatori" nella collana di maggior formato  "Romanzi a fumetti" (il cosiddetto formato alla francese) non mi è sembrata sgranata graficamente.

×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.