Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

PapeSatan

Ranchero
  • Contatore Interventi Texiani

    1056
  • Iscritto

  • Ultima attività

  • Giorni con riconoscenze

    12

Tutto il contenuto pubblicato da PapeSatan

  1. Se un autore ha scritto quel pezzo di sceneggiatura e un disegnatore l'ha tradotta in grafica, con dispendio di fatica, tempo e soldi da parte di tutti, ma poi in redazione hanno ritenuto di avere solidissime ragioni per cestinare quelle pagine, perchè riesumare qualcosa che non deve esserci (e che, aggiungo, è pure insignificante nel contesto di un'opera già di per sè mediocre)? Gli scarti, proprio perchè tali, sono sempre stati tenuti A PARTE, mai reinseriti nell'opera ufficiale rilasciata: i DVD e blu-ray ci campano da sempre con i tagli di scena messi come bonus nei "contenuti extra". (N.B. Completamente opposto è il caso di film tagliati in seguito per esigenze varie ma che in originale erano integrali e conosciuti come tali).
  2. PapeSatan

    [750/751] Ritorno a Redrock

    Io giudico il valore di uno sceneggiatore (che preferisco chiamare "autore") non tanto per lo stile di scrittura, per come articola le trame, per come padroneggia la storia e la cultura che dissemina nei suoi racconti, quanto per la capacità di inventarsi un gran numero di soggetti originali e di personaggi iconici e, con quelli, saper suscitare, in modo istintivo e non costruito, genuine emozioni e suggestioni alla lettura. Fantasia e immaginazione al potere! In quanto a numerosità di soggetti tutti diversissimi tra loro e numerosità di personaggi tutti diversissimi tra loro, Giovanni Luigi Bonelli è fino a oggi ineguagliato e probabilmente lo resterà anche negli anni a venire. Potreste obiettare che GLB ha creato su una tabula rasa e che oggi sia perciò più difficile creare soggetti e personaggi originali: verissimo, non lo sto negando, ma ciò non fa altro che confermare quanto ho detto, cioè che GLB è ineguagliato e ineguagliabile quale fucina di idee, soggetti e personaggi.
  3. Se non ci fosse una camicia gialla fosforescente, sembrerebbe la scena "birra e salsicce" con Bud Spencer & Terence Hill. Se ci si dimentica per un attimo che si tratta di Tex, la sequenza è esilarante, ci manca solo il rutto finale...
  4. Come ho già commentato in altri post, sto rileggendo in immediata successione alcuni albi post 700 costituenti una stessa storia, dopo averli letti scaglionati mensilmente. Il beneficio che se ne trae è notevole: alla profondità della seconda lettura si aggiunge la scorrevolezza data dalla consecutività della lettura e tutto risulta più nitido, coinvolgente, comprensibile, come uno sceneggiato visto non a puntate, a distanza di tempo tra l'una e l'altra, ma come un unico film senza interruzioni. È ora giunto il turno di "Alla ricerca delle navi perdute" e seguenti, per un totale di 4 albi. Pur con soggetto e scopo diversi, lo scenario ambientale, l'atmosfera sospesa, alcuni personaggi e certe situazioni, non ultimi gli iconici orso e nave, richiamano immediatamente l'altro grande poema artico scritto da Boselli per Zagor, "L'esploratore scomparso", capolavoro che ho letto recentemente. Non posso dunque non notare tante analogie che, tuttavia, non rendono affatto questa storia texiana come un déjà vu. Infatti me la sono gustata (anzi, ri-gustata) come un inedito: stessi ingredienti, o quasi, ma miscelati per produrre un diverso risultato. E, al pari di quella zagoriana, colloco questa storia tra i capolavori post-GLB nella mia personale scala di gradimento. La caratteristica narrativa ed emozionale che più ho apprezzato è la capacità di far muovere una folla immensa di personaggi tutti diversi per indole, attributi e finalità, in un piatto deserto di acqua e ghiaccio, dove la sterminata, uniforme e gelida distesa artica riesce a creare più situazioni che il castello dalle cento stanze tutte differenti di Disneyland. Infatti, è tutto un susseguirsi di azioni e reazioni, contrappuntate da emozioni e sentimenti espressi dai personaggi, in cui l'ambiente naturale è ora favorevole ora ostile, ma sempre protagonista al pari di ciascuno dei mille personaggi in carne e ossa. Sarebbe un errore non ritenere protagonisti anche Mike e Jim Brandon, i due che probabilmente incidono meno, in quanto sono in realtà la chiave che innesca la vicenda e determina la presenza e l'operato di personaggi centrali nella vicenda (in primis Dallas e i nostri, ovviamente). In un puzzle a incastro perfetto, come è questa sceneggiatura, anche la tessera in alto a destra che non contiene una porzione dell'immagine da ricostruire è essenziale per l'unità dell'insieme. Straordinario il finale (Tornuak e l'orso), che si può leggere sia in chiave realistica sia, come piace a me, in chiave onirica e simbolica, degno degli indimenticabili finali di certi grandi classici del cinema. Di fronte a cotanta poesia alternata alla cruda realtà di molte scene e all'epicità dell'intera narrazione, persino alcuni passaggi "azzardati" appaiono peccati veniali (Tex che devia una lancia colpendola con uno sparo sulla punta in pietra, Carson che invita i due piccioncini ad andare a tubare di sotto al caldo - c'è scritto "tubare" ma è come se avessi letto, anche per assonanza, "trombare"). I disegni sono così vivi che fanno sentire l'aria, il vento e il gelo dell'artico anche a chi legge. I miei voti: soggetto: 8,5 sceneggiatura: 9,5 disegni: 9
  5. PapeSatan

    [750/751] Ritorno a Redrock

    Dal PROPRIO punto di vista NESSUNO ha torto e CHIUNQUE ha ragione nel giudicare questa storia o qualunque altra. Infatti, ci sono tre categorie di lettori e tre diverse percezioni: 1) chi, leggendo la storia, trova apparenti incongruenze o illogicità e gli dà peso determinante nel giudicare la storia dal punto di vista narrativo; 2) chi, leggendo la storia, trova apparenti incongruenze o illogicità ma non gli dà peso determinante nel giudicare la storia dal punto di vista narrativo; 3) chi, leggendo la storia, non trova apparenti incongruenze o illogicità, ma quando qualcuno della categoria 1 oppure 2 le fa notare, allora a sua volta si autoriclassifica in categoria 1 ("non le avevo notate ma ora che me le avete fatte notare non le accetto perché determinanti") oppure in categoria 2 ("non le avevo notate ma ora che me le avete fatte notare le accetto comunque perché veniali). CIASCUNO puó autovalutarsi in quale delle tre categorie si riconosce per quella DATA SPECIFICA storia (visto che la propria percezione puó variare da storia a storia). Trovo sempre molto interessanti, perché ben circostanziate, le analisi di @Diablero anche quando non sono della stessa opinione (vedi "Felipe" nel cartonato "Aguas Negras"), perché spesso ricado in categoria 3 e Diablero mi dà modo di riconsiderare altre chiavi di lettura che mi portano a riclassificarmi in categoria 1 oppure 2 ad una analisi più approfondita.
  6. PapeSatan

    [750/751] Ritorno a Redrock

    Legittima aspettativa (direi anche pretesa), ma... Che il trentennio d'oro quando c'era lui (Gianluigi Bonelli) non ritorni più è pacifico. Che questa specifica storia ("Ritorno a Redrock") non sia indimenticabile è altrettanto pacifico. Però il giudizio equo sull'offerta texiana va dato non prendendo un singolo albo ma un campione rappresentativo: facendo un confronto, diciamo, tra l'ultimo decennio di Tex (TUTTE le collane, non la sola regolare mensile) e qualsiasi altro decennio precedente (trentennio glbonelliano ESCLUSO). Ebbene, è lecito affermare che la qualità MEDIA è migliorata in quest'ultimo decennio rispetto ai precedenti post-GLB, sebbene le uscite siano aumentate? A mio parere sì. E un buon contributo lo hanno dato storie in collane che prima non c'erano. La valutazione su vasta scala serve per evitare che il giudizio su un singolo albo venga impropriamente esteso alla generalità delle uscite, di cui non tutti comprano tutto e magari si perdono proprio le storie migliori (es. il mio edicolante vende mediamente una decina di Tex mensili ma solo 2 o 3 cartonati alla francese, quindi 7-8 lettori di Tex si sono persi "Pearl", unanimamente giudicato eccellente. Non è necessariamente così, ma è per rendere l'idea...). Ugualmente, il giudizio va formulato non cercando esclusivamente i cosiddetti "capolavori", che si sono sempre contati sulle dita di una mano NEL POST-GLB (ed è sempre e solo del post-GLB che parliamo), ma valutando la qualità MEDIA delle proposte.
  7. PapeSatan

    [750/751] Ritorno a Redrock

    Bene, l'importante è capirsi. La dico semplice: l'aumento della produzione non significa automaticamente riduzione di qualità, se nell'aumento di produzione il rapporto storie belle/brutte è migliorato rispetto al primo post-GLB con minori uscite ma con un rapporto storie belle/brutte peggiore. Tu stai citando l'epoca d'oro di GLB che, come ho scritto più volte, è fuori concorso. Fai il paragone con le storie dal 300 a seguire e poi prendi le ultime 100 e aggiungici le collane "Tex Willer", cartonati e Texoni. Questa seconda tranche è per me migliore.
  8. PapeSatan

    [750/751] Ritorno a Redrock

    Forse hai saltato un mio post poco più sopra o confondi la mia opinione con quella di qualcun altro: sto dicendo esattamente la stessa tua cosa, cioè che la qualità media (e considero TUTTE le collane, perchè come ho scritto le compro tutte) è in crescendo rispetto a quando le uscite del primo post-GLB erano minori.
  9. PapeSatan

    [750/751] Ritorno a Redrock

    Sì, ovvio, il mio era un puro esempio di proporzionalità, ma la tua puntualizzazione rafforza ancor più il mio esempio, perchè riduce ulteriormente il numero di capolavori con cui confrontarsi nell'aumentato numero di uscite. La chiave per l'aumento di qualità non sta necessariamente nell'aumentare il numero di capolavori, ma nell'aumentare il numero di storie nella fascia media (buono-ottimo), la più numerosa.
  10. PapeSatan

    [750/751] Ritorno a Redrock

    Giustissimo. La legittima e realistica pretesa del lettore non è quella di avere un aumento di capolavori proporzionale all'aumento delle uscite (cosa che, come ho scritto, non è un'equazione matematica), ma quella di avere un livello di qualità media soddisfacente, magari fatto da un minor numero di capolavori ma da un maggior numero di storie buone-ottime. E con la curatela di Boselli credo che questo sia avvenuto: qualsiasi annata boselliana ha una qualità media per me superiore a qualsiasi altra annata (diversa da quelle di GLB, fuori concorso), proprio perchè a fronte di meno capolavori in proporzione alle maggiori uscite è però cresciuta la quota di storie buone-ottime. Oltretutto, anche la cura e la ricerca storico-filologica devono entrare a far parte della valutazione di qualità e bisogna darne merito.
  11. PapeSatan

    [750/751] Ritorno a Redrock

    Faccio un esempio per chiarire meglio il mio concetto. Anni fa uscivano, diciamo, 10 albi l'anno (numero tondo per semplicità) e tra questi 10 vi erano, diciamo, 1 capolavoro, 3 ottimi, 5 sufficienti e 1 ciofeca. Oggi escono 50 albi l'anno (sempre numero tondo per semplicità). Auspicabile (ma niente affatto matematico) attendersi, per rimanere nello stesso trend ma quintuplicato, 5 capolavori, 15 ottimi, 25 sufficienti e 5 ciofeche. Prima tutti i texofili compravano tutti e 10 gli albi e potevano perciò valutare la qualità complessiva media in modo affidabile. Oggi, invece, non tutti comprano tutto e se hanno la sfiga di comprare gli albi per loro meno riusciti ecco che attribuiscono la scarsa qualità (che è solo di QUEGLI albi comprati) alla proliferazione di uscite (di cui si sono persi gli albi migliori), generalizzando il giudizio negativo riferendolo alla totalità delle uscite. Rimane pur sempre soggettivo confermare che almeno il trend di qualità, cioè la proporzione tra storie ben riuscite e storie meno riuscite, sia rimasto almeno invariato negli anni. A mio personale giudizio, dopo l'epoca d'oro di GLB mai più raggiunta, c'è stato addirittura un continuo miglioramento nel trend di qualità, cioè la media è cresciuta. Però la media è formata da meno capolavori e più storie buone, con poche ciofeche. Visto che io compro TUTTE le uscite inedite di Tex e ho letto TUTTO quanto è uscito di Tex, esprimo un parere personale che non è viziato da un campione limitato, e quindi non rappresentativo, di albi presi in esame.
  12. PapeSatan

    [750/751] Ritorno a Redrock

    La mia considerazione è sulla quantità (di lettori) e non sulla qualità (delle storie). E prescinde dal giudizio specifico sull'ultima storia (che, per quanto mi riguarda, è stato comunque sufficiente, come ho argomentato sopra). Ma non si può negare che le buone storie (o anche ottime, se non eccellenti, vedi "Pearl") corrono il rischio di perdersi nel sempre più vasto mare di uscite, specialmente da parte di chi seleziona gli acquisti e non li porta a casa tutti. Causando, appunto, quella generalizzazione che tu rilevi, che prima con poche uscite (e letture mirate) non si prestava ad essere fatta mentre ora con il quadruplo di uscite il rischio c'è, specialmente da parte di chi non le compra tutte e fa di un'erba tutto un fascio. EDIT: ... quantità E TIPOLOGIA (di lettori)...
  13. PapeSatan

    [750/751] Ritorno a Redrock

    Temo che non si possa fare diversamente. L'iniezione di freschezza dovrebbe essere costituita dalla collana "Tex Willer" ma, pur non avendo dati alla mano, sono convinto che siano di più i vecchi lettori di "Tex" che comprano anche "Tex Willer" rispetto ai nuovi lettori di "Tex Willer" che sono passati a comprare anche "Tex". Quindi il Tex "tradizionale" è destinato a morire con i suoi lettori storici o i suoi sceneggiatori capaci. Questo è il motivo per cui si sta cercando di spremere quel bacino di utenza affezionata mediante la proliferazione delle uscite, in cui il numero di capolavori o storie comunque memorabili non riesce ad essere direttamente proporzionale al numero di uscite.
  14. PapeSatan

    [750/751] Ritorno a Redrock

    CONTIENE SPOILER Secondo albo che scorre via pulito, liscio, chiaro, come l'acqua di un torrente di montagna sotto un ponte, ma che, come quell'acqua, non scava alcun solco. Se ci dimentichiamo per un attimo che vorrebbe essere il sequel di "Taglia duemila dollari", la trama si lascia leggere, ma nella sua leggerezza e facilità di lettura c'è sia il pregio che il difetto di questa storia. Il processo-farsa prometteva bene (Tex che argutamente cerca di smontare la falsa testimonianza), sarebbe stato bello che durasse di più, con un teso contraddittorio tra l'accusa e Tex che vi si oppone con logica, ma poi tutto si risolve in una semplice confessione del vicesceriffo estorta a suon di legnate da Tex. Superfluo mostrare il poco plausibile ritrovamento di qualche granello di polvere d'oro a casa del vicesceriffo quando era chiaro (e Tex lo dice esplicitamente) che solo il vicesceriffo poteva aver messo a bella posta il sacchetto d'oro nell'ufficio dello sceriffo. Anche il personaggio di Goltry, l'unico nuovo rispetto a "Taglia duemila dollari", non ha granchè rilevanza ai fini dell'intreccio, senonchè il suo coinvolgimento destinato a rimanere impunito (e difatti Tex si dà da fare per "punirlo" a modo suo) lascia presagire che potremo ritrovarcelo in un sequel del sequel. In conclusione, una storia di gradevole lettura, non eccelsa ma neanche da insufficienza se la si considera un'OPERA PRIMA e non un sequel. Curiosamente, l'ultima frase dell'albo, pronunciata da Carson, è emblematica della "sufficienza" di questa storia: "Non credete che oggi sia UNA UNA magnifica giornata?" (sì, con l'articolo ripetuto due volte). I miei voti: soggetto e sceneggiatura: 6 disegni: 7
  15. PapeSatan

    [752] Fratello di sangue

    Una cosa sulla copertina possiamo intanto darla per certa: questa è appena la seconda copertina di Villa su 354 sue copertine nella serie regolare mensile (numeri bis compresi) in cui compare questa combinazione dei tre pards (Tex, Carson, Tiger Jack). L'unico altro precedente si è visto con il nr. 637 El Supremo. Invece, con Galep abbiamo avuto ben 6 copertine (su 400), di cui due addirittura consecutive: 170 Sulle tracce di Tom Foster 177 Fantasmi nel deserto 194 Uomini senza paura 271 Bandoleros! 331 Nelle paludi della Louisiana 332 Acque mortali
  16. PapeSatan

    [752] Fratello di sangue

    Vedremo nella storia se nella circostanza i fucili sono scarichi o no. Ad ogni modo concordo con @Gunny quando afferma che gran parte dei lettori di Tex non ha una tale cognizione di armi ( e io sono tra quelli) da permettere loro di riconoscere questo dettaglio. Francamente la scena non appare così angosciante da lasciar presagire una difesa disperata, mi sembra piuttosto che i pards abbiano una posa più da appostamento pronti all'offesa avviata da Carson che da "ultima spiaggia".
  17. PapeSatan

    [752] Fratello di sangue

    Complimenti e grazie a tutti i contributori per le interessanti notazioni tecnico-balistiche. Da parte mia posso solo dire: Excalibur!
  18. PapeSatan

    [752] Fratello di sangue

    Rispetto al bravo @Gunny che vede i fucili Henry scarichi (complimenti, sulla fiducia, perchè non ne capisco), confesso che io, che ho semplicemente visto una freccia conficcata nella roccia, mi sento un dilettante.
  19. PapeSatan

    [752] Fratello di sangue

    Chiaramente si sta discutendo del sesso degli angeli, ma qui sta diluviando, partite interessanti non ce ne sono, la moglie dorme, il gatto pure... Ma se dichiari che tra l'erba e la roccia ci possono essere anche molti cm mi stai dando implicitamente ragione: una freccia si conficca alla base di un cespuglio, dove c'è terra, non sulla sua sommità, dove si vede che ci sono quattro fili d'erba spelacchiati. Neanche se la freccia fosse incastrata e non conficcata... Comunque risulta chiaro che, nell'intenzione dell'artista ma anche nella percezione intuitiva più ovvia, l'erba è addossata al masso (guarda i filini d'erba a destra, che sono tra le rocce) ed è la visione di primo acchito che fa credere che la freccia abbia penetrato il rachitico cespuglio e si sia conficcata nella roccia. Non pretendo che tu ti convinca, ognuno legge l'immagine con i propri occhi, ma mi è venuta facile l'associazione con la "spada nella roccia" .
  20. PapeSatan

    [752] Fratello di sangue

    Ovviamente. L'intenzione è buona ma la riuscita non è realistica: una freccia si conficca in un tumulo di terra alla base di un arbusto, non sulla cima di un cespuglietto rachitico con quattro peli d'erba. E non è cercare il pelo (d'erba) nell'uovo (anzi, nella copertina).
  21. PapeSatan

    [752] Fratello di sangue

    Non serve lo spirito di osservazione, é sufficiente l'osservazione. Con tutte le diottrie, naturalmente...
  22. PapeSatan

    [752] Fratello di sangue

    E la freccia conficcata nella roccia? Ma non era la spada?
  23. PapeSatan

    [297/299] Fuga Da Anderville

    Insomma, ti piacerebbe un Tex che ha fatto carriera, che dalla strada è passato dietro a una scrivania a dirigere le operazioni come capo dei rangers in attesa della pensione...
  24. PapeSatan

    [297/299] Fuga Da Anderville

    Non debordiamo, il paragone era tra i 20 dipinti di Leonardo (pittore non di professione) e i 250.000 di Katz (pittore di professione): eppure, chi è celebrato in tutto il mondo...
  25. PapeSatan

    [297/299] Fuga Da Anderville

    L'esperienza insegna che quando hai mille compiti e sei il solo a svolgerli, per ruolo e capacità, devi necessariamente fissare una scala di priorità perchè non riesci a trattare tutto con lo stesso livello di importanza e dettaglio. Il tempo e la resistenza fisica non sono infiniti. E devi perciò parzialmente saper delegare e fidarti dei tuoi collaboratori. Ecco perchè, a fronte delle decine e decine di uscite inedite all'anno di Tex, il curatore non può scendere nel dettaglio di tutto ma deve restare sul registro generale. Esattamente come il direttore di un quotidiano non può leggere ed eventualmente correggere ogni singola parola di ogni articolo ma deve essere "semplicemente" il garante della linea editoriale e dello stile del giornale. E' chiaro che quando Boselli affida un soggetto a Ruju o si trova una sceneggiatura di Nizzi si fida delle capacità di quelli perchè li conosce bene, ma se deve valutare la proposta di uno sconosciuto o elaborare in autonomia tutta una propria sceneggiatura ci mette tutta l'attenzione che la circostanza impone.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.