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TWF - Tex Willer Forum

PapeSatan

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  1. PapeSatan

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    Giustissimo, a maggior ragione se si considera quanto è scritto nel sito SBE per i lanci delle uscite settimanali, testualmente: "Per la prima volta in edicola una collana esclusiva che propone la riproduzione fedele e integrale delle storie del leggendario Ranger nel formato originale del 1948. Senza alcuna modifica o censura [...]". Per almeno un paio di strisce (a mente ricordo certamente quella con l'inaccettabile "Miller") la dichiarazione è stata disattesa e sarebbe perciò serio riproporre anche per quelle la versione "fedele", "senza alcuna modifica".
  2. I casi sono due: o tra gli iscritti a questo forum non c'è neanche un collezionista/completista che finora abbia votato (saranno mica tutti sull'altro forum "vintagista"?), oppure chi c'è si vergogna di dichiarare che comprerà i doppioni e non ha votato oppure ha votato mascherandosi dietro un solo albo. Non ci sarebbe alcun motivo di vergognarsi, perchè ogni scelta di acquisto è legittima e degna di rispetto, tanto più che il sondaggio è assolutamente anonimo, però se ci fosse davvero la vergogna di dichiarare l'acquisto di doppioni avremmo la più lampante dimostrazione della pessima scelta strategica dell'editore verso gli affezionati lettori. Attendiamo qualche giorno per vedere l'andamento dei voti, magari dopo la prima uscita "de visu" qualcuno potrebbe cambiare idea. . P.S. - EDIT - Mi correggo: noto adesso che qualcuno che comprerà entrambi gli albi di una stessa uscita c'è e non ha remore nel dichiararlo. Massimo rispetto per lui/lei e grazie per dare maggior credibilità al sondaggio.
  3. L'edicolante medio (e sottolineo "medio") si terrà nel cassetto la tua copertina, venderà (si spera per lui) il doppione, e a giochi conclusi metterà in vendiita i tuoi scarti sulla baia, ovviamente a prezzi da collezionista (e il novello acquirente pentito, colto da rimpianto, finirà per pagare quanto, se non di più, avrebbe speso se avesse comprato i doppioni).
  4. Capisco le osservazioni ma, come ho già detto, l'interpretazione che in tal caso si può dare al sondaggio (e questa era la mia intenzione, ma mi rendo conto di non esserci riuscito completamente e me ne scuso) è legata più al gradimento estetico che all'interesse per la minicopertina. In pratica, è come quando si va a votare: o ti fanno schifo tutti e allora per protesta non voti (cioè non compri nessun albo e voti "nessuno" a tutte le domande) oppure una crocetta su qualcuno la metti, anche a caso o a simpatia. In quest'ultimo scenario (compro l'albo solo per la storia e di qualunque copertina mi capiterà me ne infischierò) nulla osta a indicare comunque tra le due copertine quale vi piace di più oppure, come nel seggio dell' esempio sopra , votare una delle due a caso o a "simpatia" (sempre che un albo lo compriate, ovviamente). C'è sempre il modo di indicare il proprio disinteresse per le minicopertine, anche se un albo lo comprerete comunque, nell'ultima domanda, che è quella più significativa per le intenzioni di acquisto. E' pur sempre un gioco, ma apprezzo la serietà di voler rimarcare il pensiero di coloro che intendono manifestare disappunto (eufemismo) per l'iniziativa.
  5. Esattamente. Lo spirito del sondaggio è esattamente questo: il gusto estetico. Serve anche a capire se la proposta dell'accoppiata di copertine per ogni albo è "esteticamente" equilibrata oppure no. Per esempio, personalmente non riesco a comprendere come si possa mettere a confronto la bella e originale copertina acquerellata di "Tex 700" con quella per me anonima di "Sfida a Fort Owen": per la collana "Tex Willer" se ne poteva scegliere una migliore (in alcuni casi vale lo stesso per la serie regolare mensile di "Tex").
  6. Acuta osservazione! In effetti ho immaginato che possa esserci anche chi compra un albo per l'albo in sè, fregandosene della minicopertina. Diciamo allora che in questo caso si può esprimere il parere su quale piace esteticamente di più, se uno dovesse appunto sceglierla... La sostanza (che è legata al gradimento più che allo share di vendite) non cambia.
  7. Sondaggio anonimo, focalizzato sul soggetto "Tex" ma esteso anche a valutazione globale conclusiva, per manifestare le intenzioni di acquisto degli albi contenenti le minicopertine. Si potrà votare fino a mezzanotte del 31.05.2023, data di conclusione della serie completa di 28 uscite.
  8. Così chiude sicuramente. Se, al contrario, i ricavi superano i costi, forse no...
  9. PapeSatan

    [750/751] Ritorno a Redrock

    Se immaginate che davanti a Julia non ci siate voi ma uno specchio, la rappresentazione della luce non è affatto innaturale. Direi piuttosto chè è irreale perchè un alone luminoso proiettato a distanza non può avere un contorno così nettamente definito. Terminata questa mia divagazione ottica in stle "Kazzenger", ritengo in ogni caso assolutamente sterile voler ricercare un senso realistico in una immagine che nasce per essere in puro stile "minimal art", sulla cui riuscita ogni giudizio, in quanto soggettivo, è legittimo. A mio modesto avviso, una composizione analoga ma con colori nettamente contrastati e una posa di Tex molto più dinamica, quindi con una riuscita di gran lunga superiore, è quella vista sulla copertina di "Le terre dell'abisso".
  10. Come ho già avuto modo di scrivere nel topic "IL TOPIC DELLE ANTEPRIME 2023", l'editore (o l'azienda di marketing a cui l'editore ha commissionato lo studio?) ha fatto bene i suoi calcoli. Un lettore abituale di Tex che compra tutti gli inediti spenderebbe per i doppioni 42 euro in più in due mesi (ai prezzi attuali non ritoccati). E chi sono i lettori abituali? Non i ragazzini che avevano da comprare UN SOLO Tex mensile negli anni '80 con la paghetta di mamma, ma quegli stessi ragazzini oggi adulti che lavorano e guadagnano abbastanza per permettersi di spendere 21 euro in più al mese. Questo è il ragionamento che secondo me ha fatto chi ha progettato questa iniziativa, studiando il mercato e il target di lettori. E parliamo di lettori texiani, che sono quelli che hanno il maggior numero di uscite in edicola. Le altre testate hanno molte meno uscite, da Zagor (solo 2) a tutti gli altri che ne hanno solo 1, per i quali l'aggravio di spesa per doppioni è quindi minimale. Oltretutto non siamo nel caso in cui i lettori di una testata siano "costretti" a comprare anche testate che normalmente non comprano, per avere una collezione completa e non parziale, come invece era stato il caso dell'album di figurine "Tex e gli eroi Bonelli" uscito per i 70 anni di Tex, che appunto aveva una sua logica e un suo fine (per gli amanti dei gadget) nella completezza, come è tipico di ogni album di figurine. Per lo meno, in quel caso, si erano potuti leggere albi diversi.
  11. PapeSatan

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    Ci sono due possibilità, ora che abbiamo la copia corretta: tenere anche la copia fallata oppure buttarla come inutile doppione (termine che impererà nei prossimi due mesi... ). Idem per la prima variant: tenere entrambe le strisce oppure buttare una delle due (totalmente a caso, perchè una variant è tale se la copertina cambia percettibilmente, non se le righe di una camicia sono inclinate diversamente al solo occhio attento o con l'ausilio di una lente d'ingrandimento). Sarebbe stata molto più apprezzata la ristampa corretta di quell'orribile striscia riportante "Miller" anzichè "Killer" (e non è affatto un dettaglio, visto che su quel particolare si basa l'attribuzione filologica di prima edizione assoluta non censurata del numero 1 gigante "La mano rossa"). Mi sarei accontentato della striscia corretta senza spiegazioni o scuse di Bono per conto dell'editore. In effetti, anche la striscia con "tonti" non è male... come ciofeca da ristampare, si intende.
  12. PapeSatan

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    E aggiungo che lo stesso testo pubblicato sul sito SBE è stato inserito anche nel fascicolo odierno che contiene la striscia corretta, a riprova del fatto che balla non è. Infatti, non credo proprio che una balla tanto colossale venga messa nero su bianco in maniera così esplicita, in genere le balle giganti non si tramandano per iscritto ai posteri ma si diffondono in modo, diciamo così, meno formale, tali da cadere nel dimenticatoio.
  13. PapeSatan

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    Francamente non penso che una casa editrice seria e un critico autorevole si sognino di inventarsi una balla così sesquipedale pubblicandola addirittura sul sito web ufficiale dell'editore... L'errore davvero ingiustificabile è stato il "Killer" trasformato in "Miller" e infatti per quello nessuna spiegazione è stata data, perchè si è trattato appunto di un errore marchiano.
  14. PapeSatan

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    Quindi in redazione SBE si ritrovano ad avere un esemplare originale fallato UNICO che un collezionista pagherebbe a peso d'oro, perchè farebbe di lui un collezionista esclusivo. Chissà se i guru del collezionismo texiano (e non solo) hanno drizzato le orecchie...
  15. PapeSatan

    [748/749] La mesa della Follia

    Ovviamente non discuto la qualità intrinseca e la tecnica grafica del disegnatore, ma l'abbinamento del tratto con l'atmosfera della storia. Siamo nel campo della soggettività e del gusto personale, dove per me è come la colonna sonora di un film che si deve abbinare perfettamente al registro della vicenda: per esempio, la colonna sonora de "Per un pugno di dollari" non sarebbe altrettanto efficace a contrappuntare "I magnifici sette" o viceversa, entrambi monumenti western (con rispettive celebrate colonne sonore), quasi contemporanei, ma dalla natura fortemente differente. Il tratto spigoloso e squadrato di Rubini si sarebbe ben attagliato a "Il marchio di Satana", che emana tensione in atmosfere gotiche, come infatti si è ben attagliato il tratto nervoso e cupo di Fusco. Qua invece si dovrebbe respirare un'aria di mistero e di soprannaturale, per cui avrei visto meglio un disegnatore con il tratto più etereo, sfumato, rotondo e morbido. Ma, ripeto, di tratta di gusti e percezioni personali, senza nulla togliere a Rubini come artista.
  16. PapeSatan

    [748/749] La mesa della Follia

    Concordo. Si potrebbe anche dire che "l'attesa del piacere è essa stessa il piacere". Per non scomodare "Il sabato del villaggio". A onor del vero ci sono anche stati epiloghi del mistero in crescendo anzichè in calando: "Il signore dell'abisso" e "La regina della notte", i primi che mi vengono in mente, sono due fulgidi esempi. Ma sono eccezioni, che infatti ricadono nella sfera delle grandi storie.
  17. PapeSatan

    [748/749] La mesa della Follia

    Tipica storia burattiniana dell'ultimo periodo zagoriano, che appunto sarebbe stata più calzante nella collana "Zagor". Non lo Zagor del periodo d'oro boselliano-burattiniano (tantomeno quello nolittiano) ma quello degli ultimi anni, in cui buone idee di base scivolano però lungo un piatto e canonico canovaccio. I pochi guizzi, sorretti da un suggestivo alone di mistero, si ravvisano nel primo albo, che crea buone premesse (espresse nel mio post precedente) purtroppo disattese nel secondo albo. In Zagor probabilmente la storia avrebbe funzionato meglio: addirittura, leggendola, ho avuto l'impressione che la sceneggiatura fosse stata scritta proprio per Zagor, in puro stile Burattini, e successivamente adattata per Tex mediante la semplice aggiunta di sparatorie a tutto andare in luogo di colpi di scure e convertendo in Morisco quello che in Zagor avrebbe potuto essere il dottor Metrevelic. Lo scontro finale nell'arena tra i chupacabras e Tex (+Carson) sembrava fatto apposta per un duello all'arma bianca tra il gladiatorio Zagor e le belve assetate di sangue, invece che un semplice e poco drammatico tiro ripetuto al bersaglio del cacciatore alla preda. Si ravvisa certamente uno studio e un mestiere dietro l'intreccio di trama e sottotrame, con numerosi personaggi che finiscono per incontrarsi al culmine della vicenda, tuttavia nessuno di essi ha uno spessore tale da lasciare il segno: addirittura avevo ipotizzato che i due giovani alla ricerca dello scomparso rascondessero qualcosa di più oscuro o losco riguardo alla motivazione della loro ricerca e la cosa avrebbe dato più pepe e magari avrebbe potuto indirizzare il finale in modo meno telefonato. I disegni per larghi tratti non mi sono piaciuti: uno stile troppo ruvido, spigoloso, dove i tratti curvi sono resi con una successione di piccoli segmenti retti, uno stile certamente personale ma a mio gusto inadatto a rendere le atmosfere torbide e offuscate, morbide ed eteree, che dovrebbero pervadere una storia di mistero. A titolo di esempio, ho fatto fatica a individuare l'imboccatura circolare dell'arena, resa appunto mediante spezzettatura in piccoli tratti rettilinei. Anche i chupacabras mi sono apparsi rappresentati squadrati come certi mostri dei cartoni animati giapponesi a cavallo tra gli anni '70 e '80. In conclusione, una storia che si lascia leggere ma che non lascia il segno. Peraltro, la contemporanea meravigliosa storia del cartonato "Pearl", pur molto diversa, mette in cattiva luce quest'altra storia letta a ridosso di quella. I miei voti: soggetto e sceneggiatura: 6 disegni: 5
  18. PapeSatan

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    Nell'uscita odierna, la numero 73, troviamo l'ennesima discrepanza lessicale tra titolo in copertina e titolo in testatina interna: "La corone DEI sette smeraldi" vs. "La corona DAI sette smeraldi", "Duello a CRISTAL City" vs. "Duello a CRYSTAL City". Non mi reca alcun fastidio, ma i refusi sono sintomatici dell' "artigianalità" delle produzioni iniziali o, quantomeno, del fatto che Galep disegnava la copertina in modo asincrono dalle rispettive strisce, non tenendo la prima accanto alle seconde, oppure che le testatine interne le confezionava qualcun altro (G.L. Bonelli, visto che potevano contenere anche i testi riassunto delle puntate precedenti?). I casi di discrepanza finora sono stati numerosi. La cosa curiosa è che, secondo priorità legata alla visibilità, dovrebbe prevalere la variante del titolo di copertina, invece con la successiva pubblicazione delle strisce nel classico formato bonelliano il titolo di copertina sparisce e rimane solo quello della testatina interna, che dunque reputo debba essere considerato quello ufficiale (a maggior ragione se disegnato nella testatina da GLB in persona). Che ne pensate?
  19. PapeSatan

    [Romanzi a fumetti 16] Pearl

    Avendo io attinto alla biografia del personaggio storico, ho trovato riportato quanto citato da @juanraza85 Prendo atto che il cartonato reinterpreta il personaggio: la mia precisazione sul cognome "acquisito" voleva appunto evitare che qualcuno, senza la precisazione e leggendo come me le note biografiche storiche, pensasse che nel mio quiz io volessi subdolamente riferirmi al primo cognome Taylor. Peraltro, Pearl Hart suona molto meglio di Pearl Taylor.
  20. PapeSatan

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    Il mio edicolante, che ha segnalato l'errore per conto di vari acquirenti, ha ricevuto una nota dall'editore nella quale si dice che la striscia corretta sarà allegata all'uscita #75.
  21. PapeSatan

    [Romanzi a fumetti 16] Pearl

    Però Pearl si pronuncia all'inglese, non alla lumbard Risposta già indovinata, dichiaro chiuso il quiz per non divagare in OT.
  22. PapeSatan

    [Romanzi a fumetti 16] Pearl

    Se ci si riferisce al nome può essere, ma io ho scritto "il cognome"...
  23. PapeSatan

    [Romanzi a fumetti 16] Pearl

    Esatto! Il nome del protagonista impersonato da Robert Wagner è appunto Jonathan Hart. Un classico televisivo dei miei anni verdi. Stima accresciuta e like di premio. 👍 Mi spiace, ottimo e dotto riferimento ma il mio era più terra terra... e recente. Il pard qui sopra ha indovinato. Stima immutata, già alta, ma niente premio... 🤒 👍
  24. PapeSatan

    [Romanzi a fumetti 16] Pearl

    Un semplice giochino per tutti, più facile per quelli della mia generazione. Cos'altro vi fa venire in mente il cognome (acquisito) di Pearl? Non si vince niente, solo la mia ulteriore stima e un like al primo che indovina cosa ho in mente. 😉
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