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TWF - Tex Willer Forum

PapeSatan

Ranchero
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Tutto il contenuto pubblicato da PapeSatan

  1. Per lo meno quello di Cico, noto mangione, è azzeccato... Qualcun altro lo hanno portato in cucina sulle tazze da caffelatte
  2. Però vedere per una volta Tex e/o Carson che ad un raduno indiano o di trapper partecipano in prima persona a preparare e cuocere un tipico pranzo del west, diciamo una megagrigliata di carni, pesci e verdure su un barbecue fumante, condendo il tutto con deliziose salse e svuotando nei boccali dei commensali intere botti di birra tenute in fresco nelle acque di un fiume, lo troverei finalmente originale e divertente. Cosí una buona volta scopriremmo cosa si mangiava davvero nelle grandi occasioni conviviali e riveleremmo un lato nascosto dei nostri (poi mica tanto: Tex é cresciuto tra ranch e rodei, é probabilissimo che abbia avuto dimestichezza con gli spiedi!) E comunque basta con i "pasti frugali" e il solito "caffé nero bollente" in mezzo alla radura, oppure le "bistecche alte tre dita sepolte da una montagna di patatine fritte" nel miglior ristorante del paese! E poi é mai possibile che non si bevesse altro che birra o whisky? @borden , facci un pensierino in una prossima storia!
  3. In effetti la rubrica della Settimana Enigmistica si intitola "Leggendo qua e là..." e sarebbe stato utile sapere la fonte da cui hanno tratto la curiosità (ma quella rivista non lo fa mai). Grazie per l'indagine, probabilmente hanno un po' semplificato la cosa per renderla leggibile e interessante per il lettore comune, però una base fondata sembra esserci: sapere di poter contare in emergenza su una specie di pane e non solo su radici e bacche faceva certamente comodo.
  4. Ripescando casualmente un numero de "La Settimana Enigmistica" di qualche anno fa, ho trovato nella rubrica "Leggendo qua e là..." la seguente affermazione, che tuttavia non ho mai visto rappresentata né in Tex né in nessun altro fumetto o film western: "Ai tempi del Far West, il cowboy che doveva prepararsi da mangiare durante le lunghe cavalcate portava sempre con sé una fiaschetta contenente pasta lievi­tata di farina di granoturco: al momento opportuno avvolgeva un po' di tale impa­sto attorno a un ramo e lo teneva sulla fiamma, per ottenere pane fragrante." Qualcuno ha mai visto portata in scena una cosa del genere? In "Tex" il massimo che ho visto per sfamarsi durante lunghe e isolate peregrinazioni é il solito pemmican...
  5. L'unica sequenza logica che riesco a immaginare é che Mefisto parta da zero, poi al termine de "Le origini del male" arrivi a possedere quei notevoli poteri che esercita in "Pinkerton Lady" ma che siano poteri "a tempo", cioé che per qualche motivo andranno a regredire fino al livello di "Fuorilegge", cioé al livello di un Giucas Casella, visto che in realtà é Lily a ipnotizzare i soldati facendoli spifferare segreti militari al solo sbattito dei suoi occhioni.
  6. Per rendere coerente il tutto, bisognerebbe che "Le origini del male" narrasse l'incremento di poteri di Mefisto fino al livello (alto) visto in "Pinkerton Lady", ma che successivamente, in un altro albo, ci venisse narrato il decremento di quei poteri fino al livello (basso) visto in "Fuorilegge". Diversamente, se "Le origini del male" si fermasse al livello di "Fuorilegge", non troverei né azzeccato il titolo (quale "male", in un prestigiatore-spia che ha bisogno del fascino della sorella per carpire informazioni militari?) né interessante sapere come ha fatto Mefisto a imparare trucchetti da Silvan.
  7. Questo é esattamente anche il mio pensiero: "Il covo del male", "Le origini del male", e, perché no, "Il trionfo del male" (?)
  8. Vero, peró considerando che uscirà Tex Willer Special col titolo "Le origini del male" con Mefisto protagonista, una certa ripetitività del "male" nei titoli potrebbe essere una nota stilistica o strategica.
  9. Molto bene, qualche giovanissimo che ama i "classici" per fortuna ancora c'é, però a questo punto sarei curioso di sapere quanti tra i "vecchi cammelli" che frequentano questo forum sono riusciti a trasmettere la loro passione per Tex a qualche giovanissimo parente... Io no.
  10. D'accordo con te. Il titolo equivalente, se vogliamo rimanere sul soggetto, potrebbe peró essere: "Il trionfo del male". Oppure, alludendo al coronamento della "carriera" di Mefisto che, finalmente morto per davvero, si congiunge a quell'inferno finora a lui precluso: "Il trionfo della morte", un titolo che richiama un tema tipico tardo-medievale raffigurato in molti affreschi (come la ricorrente "danza macabra").
  11. Qualcuno ha detto che una morte eccellente potrebbe essere quella di un personaggio della palestra Hercules. Sono contrarissimo perché un abominio alla morale. Quella é una allegra combriccola che va in giro a scazzottare bonariamente, mai una pistola in mano, solo carezze in un pugno. Sarebbe come far morire Bud/Bambino oppure Obelix. Né sarebbe divertente vedere che quelli distruggono un locale per vendicare la morte di un loro amico, perché appunto non sarebbe una goliardata, peraltro assolutamente insufficiente e inadeguata come vendetta visto che quelli già distruggono locali per molto meno.
  12. Allora si aprono tre teoriche possibilità nella prossima storia collegata: 1) Mefisto + Yama + Lily contemporaneamente (e allora finalmente zia e nipote si conosceranno) 2) Mefisto + Lily da una parte, Yama dall'altra, in due sottotrame legate ma parallele (e allora zia e nipote continueranno a non conoscersi?) 3) Mefisto + Lily, senza Yama (allora zia e nipote certamente non si conosceranno) Propendo al 90% per la numero 1, supponendo peró che zia e nipote inizialmente si incontreranno ignari del loro rapporto di parentela, che si rivelerà casualmente solo in un secondo momento. Non mi vedo affatto Mefisto fare il cerimoniere: "Lily, ti presento tuo nipote! Blacky, saluta la zia!". Do il 9,99% di possibilità all'opzione 2, solo lo 0,01% alla numero 3 perché vorrebbe dire che l'operazione clinica di Mefisto sul figlio é perfettamente riuscita ma il paziente é morto.
  13. Cominciamo dalla cosa piú importante: l'albo che ho comprato ieri all'IperCoop non si spagina alla minima apertura, come invece avevo constatato su TUTTA la pila presente sabato scorso sia al Carrefour che al Conad, ai quali mi ero perciò astenuto dal devolvere i miei 4,40 euro. Proseguo astenendomi dal commentare la trama per evitare spoiler, riservandomi una valutazione tecnica complessiva al termine del terzo albo. Qua voglio peró esprimere due aspetti di "atmosfera", diciamo due suggestioni, che il mio animo ha intimamente percepito: 1) una celata infatuazione, ben più che ammirazione, di Ruth nei confronti del dottor Weyland/Mefisto? 2) se Ruth non fosse Ruth, potrebbe (o, secondo i punti di vista, avrebbe potuto) essere Lily Dickart? Sono curioso di vedere se Boselli metterà in scena, qui o nella quadrupla seguente, fratello, sorella e figlio di lui contemporaneamente: finora non ci é mai stato dato sapere se zia e nipote si sono mai conosciuti, tantomeno li abbiamo mai visti agire insieme, sempre che la "damnatio memoriae" a cui ho sottoposto l'indegna mefistolata nizziana non mi inganni...
  14. Mah... né più né meno di quelli che vedo gironzolare nel reparto playstation di MediaWorld o Unieuro. Ai miei bei tempi io leggevo Tex, Zagor, Diabolik, Alan Ford ma anche Pavese, Calvino, Salgari e Shakespeare... non avevo smartphone, internet, socials, playstation, Sky, Netflix... Non voglio scivolare nei luoghi comuni, ma che i ragazzi d'oggi leggano meno é un dato acclarato: hanno molte più alternative, spesso per una fruizione "usa e getta".
  15. Oltre al fatto che i ragazzi d'oggi leggono poco, e meno che mai fumetti, e ancor meno che mai Tex, legato a un genere, il western, che non tira piú né al cinema né in tv né in letteratura, aggiungo il fatto che quei nuovi lettori che vorrebbero accostarsi a Tex trovano estremamente arduo (e dispendioso) ricostruire una collezione completa, come invece potemmo fare noi che dovevamo recuperare tutt'al più 100 o 200 albi arretrati. Ritengo, dunque, che i nuovi giovani lettori di oggi siano per lo piû occasionali o comunque legati alle uscite odierne, senza particolare interesse a colmare i vuoti conoscitivi delle storie degli anni passati. Anche le ristampe (Collezione storica a colori di Repubblica, Tex 70 anni di un mito, le strisce anastatiche attualmente in edicola) credo che abbiano annoverato più acquirenti tra i fedelissimi oppure tra appassionati che avevano smesso di leggere Tex e hanno colto l'occasione per rimettersi al passo, piuttosto che tra le nuove generazioni. Spiace dirlo, ma se un ragazzo non ha in famiglia qualcuno che gli tramandi la passione genitoriale per Tex, dubito fortemente che voglia spendere per acquistare Tex piuttosto che un supereroe o un manga, temendo peraltro di essere bollato dagli amici come vecchio, perché Tex é ormai considerato roba per vecchi.
  16. In effetti le fonti lo fanno risalire alla teologia azteca, anche se la Treccani se la cava salomonicamente definendolo genericamente "uno degli dei più importanti dell’antico politeismo messicano".
  17. Mah... non voglio apparire scurrile, ma se a Manuela piacciono i giganti...
  18. Se fossi in Boselli piazzerei in una delle prossime storie un "easter egg" beffardo dedicato a Nizzi, per es. un dialogo che lo sberleffi oppure una scena in cui un pistolero che il Bos fa raffigurare con il volto di Nizzi viene preso a schiaffoni da Tex... tipo Trinità con Wild Cat Hendrix
  19. Oggigiorno le aziende non vedono l'ora di buttarti fuori non appena superi i 50 anni, anche nei lavori di puro concetto. Sarebbe davvero un caso raro che Nizzi a 70 ieri o 84 oggi fosse un dipendente anziché un pensionato che scrive per passione o per arrotondare...
  20. Non mi soffermo a commentare la storia (dovrei ricorrere a troppi spoiler) e preferisco ricollegarmi ai post precedenti che fanno riferimento al carattere della collana. Personalmente ritengo intrigante e oggetto di curiosità scoprire come possano essere colmati i buchi narrativi lasciati da GLB nella continuity e questo é l'aspetto primario che auspico e ricerco nella collana. Concordo anche con @MacParland che afferma che non si puó ricreare lo spirito della lettura di 70 anni fa o riprodurre lo stile di narrazione di GLB, sintetico, semplice, diretto, istintivo, mentre lo stile di Boselli é decisamente piú articolato e studiato, direi anche letterariamente raffinato. Stile assecondato dal disporre di 64 tavole per volta (ogni mese), che consentono di sviluppare "episodi", a differenza delle sole 32 strisce (a settimana) di GLB, costretto a "lampi" di episodi. Certamente l'età giovanile di Tex e il contesto in cui si muove permettono di costruire scenari e ritmi narrativi diversi da quelli della seconda serie gigante, ma non vorrei che si sfruttasse troppo questa diversa ambientazione per distaccarsi sempre piú dai riferimenti narrativi lasciati da GLB. Ossia, non auspicherei una serie filologicamente parallela al Tex adulto e slegata da questa, come accetterebbe di buon grado @Dix Leroy Non ho presente quanti altri buchi narrativi di GLB siano ancora da coprire, spero che ve ne siano abbastanza da evitare sia trame slegate dalle storie di GLB sia trame legate a quelle ma dilatate su molti albi per allungare il numero di uscite in edicola.
  21. PapeSatan

    Interviste Agli Autori

    Uno che dice di aver letto TUTTO di Tex non può affermare che GLB scriveva sempre le stesse storie che iniziavano sempre con qualcuno che chiedeva aiuto al nostro. O non ha letto TUTTO di Tex o non lo ha capito. O l'ha letto tutto E non lo ha capito, che sarebbe il peggio del peggio! Semmai il manierista con clichè preconfezionati e frasi fatte è stato lui: bistecche e patatine a iosa, satanasso e peste come se piovesse, mangiate-bevute-dormite invece di inseguire Mefisti e rapinatori o proteggere battelli, origlioni dietro l'angolo, figure da "pollastro" in assortimento vario, dalle botte in testa alle mutande...
  22. PapeSatan

    Interviste Agli Autori

    Le "insanabili divergenze di vedute sulla gestione del personaggio" sarebbe il modo elegante, da parte di SBE, per dire le stesse cose che Nizzi ha detto in modo irrispettoso nell'intervista: "io so scrivere Tex, invece le storie attuali sono pessime e oggi Tex non è più Tex, è un altro personaggio". TESTUALE! Inoltre, sarebbe stato meglio che avesse scritto qualche pagina in meno, magari ci saremmo evitate alcune castronerie viste negli ultimi anni.
  23. PapeSatan

    Interviste Agli Autori

    Sul sito SBE, nella pagina dedicata a Nizzi, si legge ancora oggi: "A metà degli anni Ottanta comincia ad alternarsi con Gianluigi Bonelli alla stesura delle sceneggiature di Tex, compito che continua a svolgere anche oggi con efficacia e maestria." Suggerirei di attualizzare nel seguente modo: "... compito che ha smesso a svolgere, invero con sempre minor efficacia e maestria, per insanabili divergenze di vedute con la redazione sulla gestione del personaggio."
  24. Acute osservazioni. Il quadretto è sparito in modo ovvio perchè sarebbe stato occultato quasi tutto dal logo. Più grave, dal mio punto di vista (e suppongo anche da quello di Villa), la mancanza dell'ombra del cappello, a maggior ragione perchè la ben più esigua ombra del bastone con teschio è presente.
  25. PapeSatan

    [Maxi Tex N. 30] Dopo la tempesta

    Chiaritevi, siete in contraddizione. Parlando seriamente, Tex dice testualmente: "Ho un brutto presentimento!". E' così che Tex si accorge del suo grossolano errore di valutazione iniziale. Certo, dopo aver visto che i suoi inseguitori si erano divisi, ma era prevedibilissimo: le piste erano solo due. Una leggerezza (grave) che ci sta, Tex non è un supereroe infallibile, ma è stata una scelta che si è risolta nel mettere nella bocca del nemico i due uomini da lui protetti. Questa situazione è diametralmente opposta all'aver permesso a Felipe consenziente di gettarsi consapevolmente nella bocca del nemico. Tutto qui, questo è l'unico paragone che ho fatto, consapevolezza e compartecipazione di Felipe contro prevaricazione e abbandono dei due protetti (uno dei due addirittura si ribella e grida: "Come?", quando Tex dice che li avrebbe lasciati lì). Ogni altra illazione o interpretazione lascia il tempo che trova, almeno fintanto che @Diablero non avrà letto la storia e avrà dato alle parole mie e di @Carlo Monni il giusto significato.
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