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Tex_Willer90

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About Tex_Willer90

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  1. Vedo che le prese in giro continuano, proprio una bella discussione costruttiva della quale si è perso lo spirito originale della mia risposta soffermandosi solo sull'aspetto dialettico, non commento oltre perchè certi commenti li prendo molto male e potrei risultare sgradevole se rispondessi al tono canzonatorio da asilo.
  2. Apprezzo molto i vostri messaggi e critiche, li ho letti e capisco che la mia visione sia troppo azzardata o straniante (personalmente non lo ritengo così ma ho anche una età diversa dalla vostra, magari anche quello influisce) però mi resta una domanda, io la mia soluzione alla domanda "Come rilanciare Tex?" l'ho data e non è piaciuta, ci sta, ma la ricetta vostra quale sarebbe esattamente ? Perchè lo volete classico ma come personaggio scrittura e composizione delle tavole lo è già ed è andato comunque in "crisi" di vendite rispetto che so, all'inizio del 2000 (anno preso a caso tra i tanti). Avete una soluzione credibile o la soluzione è quella di restare immobili aspettando la fine ?
  3. No, l'estinzione a cui mi riferivo è quella del personaggio purtroppo aggrappato solo al vecchio lettore che ben contento allontana tutto e tutti (metafora del tutti chiusi nel fortino). Non credo che l'idea di Bonelli padre, figlio e nipote fosse/sia quella di vendere il proprio prodotto solo ed esclusivamente ad appassionati già fidelizzati ma guardare anche al di la. La domanda era come rilanciare Tex, io ho dato delle soluzioni personali, non sono piaciute e ci sta, che mi si venga però a fare le pulci solo sul linguaggio oggettivamente in disuso anche no, non capire che i linguaggi cambiano così come le persone è limitativo, vi da fastidio se vi tocco i "losco figuro o hai mai sentito intendere di Tex Willer?" pace ma sono due citazioni da 1948 non da 2025, dire il contrario è sbagliato oltre che un discorso pieno di pregiudizi verso le altre generazioni, un classico che si ripete dalla notte dei tempi. Quindi si, estinzione numerica e di vendite, perchè a quello si punta andando dietro solo alla vecchia guardia, il discurso sulla linga italiano invece, permettimi, non centra veramente nulla perchè dire che l'italiano del 48 è vetusto rispetto a quello del 2025 è una ovvietà, il linguaggio muta così come i tempi altrimenti parleremo e scriveremo ancora in Latino se fosse il contrario.
  4. Buona "estinzione" a tutti allora.
  5. Mi dispiace che di tutto il messaggio scritto tu colga solo questo passaggio, in modo denigratorio ma è un dato di fatto. Andargli incontro come io suggerisco equivale a lasciarli nella loro ignoranza o semplicemente ci adeguiamo all'oggi ? Dove sta scritto che Il fumetto popolare italiano per antonomasia, ovvero la SBE deve fare da dizionario e istruire dal punto di vista didattico lessicale e di sintassi ? Da nessuna, commenti come questi non fanno altro che confermarmi ancora di più che quando le giovani generazioni vedono i nostri fumetti come "vecchi" è perchè proprio i giovani non li vogliamo, gli snobbiamo e respingiamo, oppure paternalmente abbiamo anche la pretesa di "elevarli" culturalmente perchè "noi siamo noi e loro non sono nessuno".... Non è questo quello che una buona casa editrice dovrebbe fare per attirare clientela. @Geronimo: La parte su Pazienza, Magnus e i Supereori citati qui e in precedenza (potrei infilarci dentro anche i New Gods di Kirby) cadono nel mero gusto personale e infatti lo dici anche tu, io li ho letti volentieri così come leggo volentieri il Tex del mese, non ci noto queste differenze come te che ti inducono a smettere uno mentre l'altro no. Mi hai citato poi di nuovo Recchioni, ti ha traumatizzato a morte la sua gestione di Dylan a quanto vedo io invece ne ho tutto sommato un ricordo piacevole almeno fin dove ho letto, anzi mi dispiacque (e di conseguenza smisi di prenderlo) quando vidi che nessuno degli altri autori seguii l'idea che aveva avuto lui con il 666, è per me mancata coerenza creativa, più che un fallimento personale lo vedo come un fallimento collettivo anche perchè le veci di Tiziano in quanto Editor (o curatore) le faceva lui. Poi torno ancora una volta su questa cosa del lessico, a me sta bene e ho capito che tu (ma anche altri a quanto leggo) piace come scriveva GL Bonelli ma se io oggi, nel 2025, devo far leggere la stessa cosa ad un ragazzo per appassionarlo non ce la farò mai e non perchè mancano termini inglesistici tipo i citati (cringe, bellerrimo ecc) ma perchè ci sono i "losco figuro" oppure "ma.. chi sei tu? Hai mai inteso parlare di Tex Willer ?" Un italiano che non si parla più in nessun ambiente, un italiano ovviamente figlio del suo tempo ma che oggi per me non può andare bene come idea per rilanciare un personaggio, sarebbe come imporre il latino alle scuole medie, nessuno lo farebbe mai. Ritenevo e continuo a ritenere nonostante questi scambi che rifugiarsi nel fortino arroccati al grido di "W il vecchio, tutto il nuovo ci spaventa" sia sbagliato e una tattica inevitabilmente fallimentare nel lungo periodo perchè è come voler combattere l'acqua sparandogli, non risolvi nulla mentre il logorio è inesorabile. Detto questo vorrei che la discussione, se continuerà, tornasse sul binario iniziale dei miei Two Cents, ovvero la necessità di un binomio scrittura/realizzazione grafica di più ampio respiro possibile ma sopratutto la necessità da parte dell'editore di decidere una volta per tutte cosa vuole fare, perchè se la volontà è quella di vendere fumetti allora bisogna sedersi ad un tavolo (proprietari ed Editor tutti) ed innovare, non vedo altre vie. Se invece il piano è campare contenti mentre la barca un lentamente un pò no affonda allora non ci sono problemi, la strada è già ben intrapresa, purtroppo.
  6. Ciao @Geronimo vedo che man mano che discutiamo troviamo qualche punto di incontro il che mi fa estremamente piacere. Non sono d'accordo sulla visione "90% degli artisti ha bisogno di essere strutturato in maniera più tradizionale per poter raccontare. Illustrare è una cosa, raccontare è un'altra." Perchè implicitamete (volente o nolente) stai dicedo che il 90% dei disegnatori non è in grado di fare il proprio lavoro senza avere i quadrati della griglia e io non penserò mai ciò di persone che hanno dedicato tempo e fatica ad affinare le proprie tecniche di disegno tanto da renderle un lavoro remurativo. Immortal Hulk è un ottimo esempio di quel compromesso di cui parlavo nell'altro mio post, da quanto non vediamo vere e proprie Splash page sul Tex Mensile ? Secondo me da un bel pò di tempo (e no non sto parlando delle scene paesaggistiche, quelle ci sono spesso, parlo di scene d'azione che si sviluppano in orizontale sul foglio anzichè sempre e solo in quello che io chiamo il metodono "1/2/3/4" da sopra a sotto, nel 2025 è dimostrato che si può fare anche altro ed il messaggio arriva forte e chiaro comunque, altrimenti Spawn avrebbe chiuso da tempo anzichè superare i 300 numeri. I manga ne leggo anche io ma ne trovo pochi che rispondono alla "griglia bonelliana" ma molti di più che rispondono al compromesso americano, le splashpage ci sono anche su quei prodotti (faccio un rapido esempio, ho appena sfogliato mentre scrivo questo messaggio il numero 717 di Zagor, in 96 pagine sai quante splash ci sono ? Zero) sono 96 pagine di griglia su un personaggio tra l'altro che si presterebbe molto alla dinamicità creativa essendo un "tarzanide". Poi vorrei provare a rispondere alla domanda che poni "Parto da una considerazione. I fumetti Bonelli perdono lettori (negli anni ho smesso di leggere e acquistare Zagor e, grazie alla precedente ignobile gestione, ho smesso di acquistare anche saltuariamente DYD) e bisognerebbe tenersi stretti quelli (di nuovi ne arriveranno pochi, nei prossimi anni). Ha senso cambiare una struttura e un modo di raccontare che funziona? " Secondo me si, ha senso cambiare, perchè se la struttura funzionasse non ci sarebbe perdita di lettori (se non quella fiseologica per età o per il prezzo) mentre con un cambio (anche leggero all'inzio) quantomeno si proverebbe a far ripartire la ruota del riciclo generazionale anzichè dare per assodato un evidente declino perchè bisogna tenersi "buoni" chi te lo compra, io sono dell'idea che se le storie sono belle e disegnate più liberamente chi te lo compra ora lo farebbe comunque e si invoglierebbe anche qualcuno che vede questi prodotti, purtroppo, come i dinosauri. Poi sul discorso meno uscite sfondi una porta aperta, lo dico da anni, l'ideale per me sarebbe anche solo il mensile ed il Texone, ma ad esempio sulla scrittura più rapida, sono d'accordo ma non tornerei al lessico GL Bonelliano, perchè è proprio figlio del suo tempo, ci sono studi fatti in italia in cui le persone nate prima o appena dopo la guerra, che oggi sono i "grandi anziani", hanno una proprietà lessicale molto più ampia di quella del liceale medio e quindi come detto all'inzio non la ritengo una soluzione praticabile quella di un ritorno a quel passato, nonostante fosse molto più azione rispetto all'attuale.
  7. Ti ringrazio per il commento e mi scuso per il ritardo nella risposta (causa di forza maggiore) anche se ovviamente non lo condivido perchè come espresso ho una visione diversa di cosa potrebbe funzionare (PER ME) fa sempre bene leggere questi confronti. Detto questo tu mi hai parlato delle serie che hanno cambiato soffermandoti sulla parte (dare una scossa al personaggio e ai suoi canoni) ma secondo me ti sei soffermato troppo solo su questo aspetto, mi citi Tex Willer e ti dico che allora mi dai ragione, perchè il formato è più snello, la lettura spesso più veloce, e Tex essendo in un'altra fase della sua vita non agisce principalmente per i soliti schemi che siamo abituati a vedere sulla regolare, no ? Il mio discorso comunque visto che l'hai letto, era più incentrato sull'aspetto grafico che dovrebbe avere la serie, si possono fare e disegnare storie molto più "d'impatto" su Tex rispetto a quelle che leggiamo oggi ? Secondo me si, e dovrebbe essere un dovere della casa editrice cercare sempre di rinnovarsi, perchè il tempo muta e non sta scritto da nessuna parte che non possano farlo anche i personaggi o i soggetti. Secondo me è uno spreco "legare" certi disegnatori nella griglia, con questo dico di levarla ? No, però credo che un compromesso tra disegnatore e sceneggiatore su come fare certe scene debba essere vitale oggi come oggi, fossilizzarci rigidamente su ciò che è sempre stato fatto perchè è sempre stato fatto così e andrà sempre bene lo ritengo sbagliato e stai anche involontariamente o meno limitando l'estro e il divertimento di chi dovrà disegnare il tutto rendendolo più un lavoro monotematico e oso dire a tratti "noioso" rispetto alla maggiore libertà. Poi ovviamente queste sono solo le mie idee, vedo anche dalle reazioni degli altri (quelle canzonatorie non è che mi siano piaciute tanto) ai vari post che sicuramente sono in minoranza a pensarla così e va bene, ma ritenevo giunto il momento di esprimere la mia visione in maniera più dettagliata. Scusate la lunghezza, non vi tedio più
  8. La collezione Book non attirerà nessun nuovo lettore perchè è scritta in un Italiano troppo vecchio per il mondo d'oggi. Oggi servono numeri da 23/30 pagine massimo 60 se è un "evento", servono purtroppo i colori, serve una narrazione più visiva e meno scritta, serve il coraggio di andare oltre la griglia bonelliana lasciando spazio a tutta la creatività ed estro degli artisti, e penso anche servi a tutti i costi uno scossone ai canoni storici del personaggio, se non vende più/ sempre meno bisogna provarle tutte, può andare bene o può andare male, ma se non provi è una lenta agonia come stiamo subendo (pure a caro prezzo) che andrà inevitabilmente a spegnersi. My two cents.
  9. Benvenuto e buona pasqua, personalmente io sono per il Bianco e Nero sempre, non farei a colori (e anzi mal sopporto) neanche i numeri centenari, per cui come vedi sei in buona compagnia
  10. Assolutamente si essendo praticamente l'antagonista/cattivo per antonomasia principale della serie, penso che espedienti narrativi per farlo tornare chi di dovere possa trovarne parecchi, oppure fare anche una storia apposita sul chi e come lo fa tornare.
  11. Ecco, allora perchè mi hai scritto prima che ho poca passione ? Uno con poca passione si compra un numero all'anno o forse manco quello e di sicuro non frequenta un forum tematico come questo, la vedo cosi.
  12. Liberarmene mi è costato caro, mica l'ho fatto a cuor leggero, ma non avevo più spazio (e no neanche in cantina ne in soffitta) e visto l'aumento di prezzo avevo già deciso di non continuare l'acquisto preferendo la serie classica, scarso interesse ? Non mi sembra, Tex lo compro e lo leggo volentieri ancora, ma visto i problemi logistici e "monetari" (lo so che son pochi spiccioli, ma come ripetutto mille volte in altra sede, non leggo solo Tex) piuttosto che tenermi nelle scatole delle scarpe una serie che non avrei proseguito ho preferito donarla a qualcuno di fidato che li può apprezzare come ho fatto io, ho sbagliato ? Pazienza vivrò lo stesso.
  13. In realtà l'ho pagato ben 0.90 centesimi in più di quanto non dovessi accettando di pagare il rincaro imposto sulla regolare, poi non temere, l'ho "regalato" assieme a tutti i 77 numeri (più i 9 speciali) di Tex Willer giusto ieri mattina.
  14. Una volta che dai la possibilità di prendere anche solo il book mi aspetterei che ci fosse la medesima possibilità anche per l'inedito, poi ovvio son piccolezze.
  15. Su questo concordo, però non capisco perchè sia stato possibile comprare volendo solo il Book mentre solo l'inedito no, tutto li.
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