Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Carlo Monni

Collaboratori
  • Contatore Interventi Texiani

    5957
  • Iscritto

  • Ultima attività

  • Giorni con riconoscenze

    137

Tutto il contenuto pubblicato da Carlo Monni

  1. Carlo Monni

    Who Is Who

    il nostro ragazzo è un entusiasta, oltre che essere molto giovane (e le due cose sono indubbiamente collegate) ed è per questo talvolta tende ad esagerare. L'errore sulla foto di John Wayne è indubbiamente dovuto a questo perchè non posso certo pensare che potessimo scambiare Wayne con Giolitti. Mi rifiuto di vederci malizia. Peraltro Giolitti usava indossare spesso costume western e non per scattare foto in varie pose che gli servivano per le vignette. Difficilmente per si sarebbe vestto da John Wayne in Ombre Rosse. Anche negli anni 50 e 60 non doveva essere per ui difficile reperire adeguate foto di scena. Mah... io forse sono troppo buono, ma non sarei così severo. Di certo dovrebbe darsi una regolata. Non c'è scritto da nessuna parte che lui debba per forza postare foto di autori e sembra invece che per lui sia una ania compulsiva. Detto in parole povere, non è necessario postare varie foto od autoritratti di Giolitti o Ticci in tutte le salse oppure tre o quattro foto di Milazzo e Magnus, che di storie di Tex ne hanno disegnata una a testa . Casomai dovrebbe darsi un p? da fare a trovare qualche foto un p? più rara. Ho gradito molto, ad esempio, quella di Uggeri,, di cui in giro avevo visto solo ritratti, o quella di G. L. BonelliUn pochino più di attenzione gli avrebbe evitato alcuni scivoloni imbarazzanti.
  2. L'ultimo capitolo non è altro che una rielaborazione con alcune modifiche della parte finale de "Il giuramento" (per la precisione: degli eventi narrati nell'albo "La paga di Giuda").
  3. Questa mi giunge nuova. In effetti il lettering per le storie di Ticci appare sempre by Monica Husler, e si nota l'inevitabile complicità grafica come già suggerito da ymalpas. Se a qualcuno interessa saperlo, Monica Husler è anche la letterista di fiducia di Fabio Civitelli ed oltre che per le storie disegnate dal marito e da Fabio ha letterato (ma si dice così?) solo un'altra storia di un alltro disegnatore e cioè il famoso (o famigerato) texone "I quattro giustizieri", scritto da Nizzi e disegnato da Ernesto Garcia Seijas. Oltre agli autori ed allo staff della redazione Ticci e sua moglie sono gli unici, quindi, ad aver avuto la possibilità di leggere quell'omai leggendaria storia,
  4. Di questa storia, comunque molto bella, ricordo il gran numero di citazioni ad altre storie di Tex di cui è disseminata. Andando a memoria: l'inizio è ispirato a quello de "I figli della Notte"; i dardi mummificanti sono ispirati a quelli degli Aztechi di Tulac in "El Morisco" ed il passaggio in cui il messicano racconta di aver incontrato il suo vecchio amico precedentemente scomparso e si ritrova di fronte uno scheletro si rif? ad un'analoga scena di "La Valle della Luna" (la storia con l'alieno. Questa sorta di collage non era insolito per il Nizzi dei tempi d'oro e non sminuisce certo il valore di una storia che resta molto bella e disegnata benissimo. Nizzi, com'era sua abitudine all'epoca, evita qualsiasi spiegazione di tipo sopranaturale ed introduce un cattivo molto intrigante (a cui Villa ha donato il volto dell'istrionico Vincent Price ) che è quasi un peccato che sia rimasto ucciso perchè sarebbe stato divertente rivederlo tornare. Una curiosità: La storia della nave perduta nel deserto è una vecchia leggende del west. Riporto qui, con un minimo di modifiche, quello che ebbi l'occasione di scrivere su un altro topic al riguardo: la leggenda della Nave Perduta nel Deserto è un'autentica leggenda del West (i primi resoconti risalgono al 1870) che ha ispirato più di un autore. Carl Barks ci tir? fuori un'avventura dei suoi paperi, ovvero "Le sette città di Cibola", storia di cui ho un ottimo ricordo, come per tutte quelle di Barks, peraltro. Stando a quanto riferisce Boselli (nella prefazione al penultimo volume di "Cavalcando con Tex", se non ricordo male), lche all'epoca era ill suo assitente, lo stesso G. L Bonelli voleva trarne un'avventura sin dagli anni 70 e Boselli fece oper suo conto ricerche al riguardo, ma poi vi rinunciò, preso da altre idee. Prima che a qualcuno venga qualche strana idea, preciso che lo stesso Boselli esclude che Nizzi abbia attinto agli appunti di Bonelll. Mi chiedo che tipo di avventura ne avrebbe tirato fuori GLB se avesse scritto la storia: se avrebbe prevalso l'elemento fantastico o quello realistico. Senza togliere nulla alla storia di Nizzi, un p? di rimpianto ce l'ho. Nizzi si è ben documentato sulla leggenda della nave perduta, come dimostra l'incipit della storia. Che l'ispirazione gli sia poi venuta leggendo direttamente qualcosa sulla leggenda o rileggendo la storia di Barks avrebbe, a mio parere, meno importanza del fatto che comunque ne ha tratto una gran bella storia.
  5. Carlo Monni

    Tex, Il Protagonista!

    Inevitabilmente l'ultima opzione.
  6. Già. E questo credo che chiarisca molto bene perchè ben diffiicilmente rivedremo Lupe sulle pagine di Tex. :capoInguerra: Facendo un p? di conti: Lupe stessa dice di avere 16 anni. e ci aggiungiamo 22 anni (dando per scontato che il Kit attuale ne abbia venti), nel presente texiano Lupe dovrebbe avere 38 anni. Anche per gli standard delal fine dell'800 non esattamente una vecchietta. Decisamente Tex non potrebbe rimanere indifferente se se la ritrovasse davanti. Onestamente, io mi potrei anche divertire a vedere Tex in imbarazzo di fronte ad una bella donna per cui ha provato (e forse prova ancora) una certa attrazione (un p? come John Wayne con Angie Dickinson in "Un dollaro d'onore" ), ma anche ammesso che Sergio Bonellli cedesse su questo punto (meno probabile del vedere il sole sorgere ad ovest, lo riconosco, ma non per questo facile), già mi immagino la reazione sdegnata di certi lettori che si ergono a difensori di quelli che ritengono i sacri canoni. P. S. Quanto detto sopra vale anche per un eventuale ritorno di Tesah e perfino di Marie Gold.
  7. Carlo Monni

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Le cose stanno così: tra il 2002 ed il 2004 un gruppetto di utenti che definire faziosi è essere bonari aveva preso il virtuale controllo di TWO scatenando una vera e propria guerra tra antinizziani sfegatati e pro nizziani altrettanto sfegatati (nello stile di Wasted per intenderci e parlo di entrambe le parti). Sulle prime gli antinizziani presero il sopravvento ed alcuni dei nizziani 8e degli anti più moderati)furono bannati, mentre altri utenti, sentendosi emarginati o disgustati dalla piega degli eventi smisero di partecipare. Tutti trovarono conforto nella sezione Tex del forum Spirito Con la Scure, fondata dai nizziani in esilio. In eseguito la marea cambi?: i più esagitati antinizziani furono a loro volta allontanati (di propria volont? o cacciati non saprei dire, perchè all'epoca mi ci connettevo di rado) ed il clima torn° respirabile. Le discussioni ripresero, spesso con toni vivaci, ma sempre con toni civili. A poco a poco tornarono a farsi vivi anche alcuni di quelli che si erano ritirati nell'aventino zagoriano e che, peraltro, nel frattempo, avevano perso ogni illusione su Nizzi, giungendo a malincuore ad ammettere che era bollito e questo è tutto. Non provarci assolutamente. Sia chiara una cosa: sono in totale dissenso con la stragrande maggioranza delle vtue opinioni su Tex (e su Boselli), ma credo anche che tu abbia il diritto di dire la tua ove ti aggrada earebbe un peccato che tu rinunciassi a farlo anche su TWO qualora ti andasse di farlo. Carlo, è proprio questo il punto. Possiamo essere in totale disaccordo ma mi batter? sempre perchè tu possa esprimere l'opinione che non condivido. Viceversa, la situazione che mi hai descritto è ignobile e non si addice - ovviamente - a un forum, il cui primo -ovvio- requisito dovrebbe essere il consentire ad ogni opinione di essere espressa in modo libero e incondizionato. Tra l'altro, sembra uno scenario campale da Firenze dantesca , per cui farà il 'ghibellin fuggiasco' ! Scusate l'Off Topic ! Davvero non ti capisco: ti ho detto che è una vicenda accaduta 7 anni fa, che i soli che sono stati bannati o si sono disiscritti volontariamente sono tre o quattro tra i più virulenti di entrambe le fazioni e che adesso c'è un clima decisamente più liberale e se ogni tanto c'è qualche discussione accesa non è dissimile da quel che vedo qui. E tu vorresti andartene adesso? E come scappare dalla Germania Est adesso invece che nel 1988. Poi è chiaro che sei libero di fare come ti pare.
  8. Carlo Monni

    [606/607/608]Caccia Infernale

    In questo siamo uguali, vecchio mio.
  9. Carlo Monni

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Non voglio addentrarmi in polemiche indirette, mi limito solo a dire che ci che lui critica io non lo vedo o non lo vedo in modo negativo e che secondo questa critica molto pervicace alle intenzioni secondo il mio modo di vedere è indice di prevenzione verso lo stile tipico di Boselli. Le cose stanno così: tra il 2002 ed il 2004 un gruppetto di utenti che definire faziosi è essere bonari aveva preso il virtuale controllo di TWO scatenando una vera e propria guerra tra antinizziani sfegatati e pro nizziani altrettanto sfegatati (nello stile di Wasted per intenderci e parlo di entrambe le parti). Sulle prime gli antinizziani presero il sopravvento ed alcuni dei nizziani 8e degli anti più moderati)furono bannati, mentre altri utenti, sentendosi emarginati o disgustati dalla piega degli eventi smisero di partecipare. Tutti trovarono conforto nella sezione Tex del forum Spirito Con la Scure, fondata dai nizziani in esilio. In eseguito la marea cambi?: i più esagitati antinizziani furono a loro volta allontanati (di propria volont? o cacciati non saprei dire, perchè all'epoca mi ci connettevo di rado) ed il clima torn° respirabile. Le discussioni ripresero, spesso con toni vivaci, ma sempre con toni civili. A poco a poco tornarono a farsi vivi anche alcuni di quelli che si erano ritirati nell'aventino zagoriano e che, peraltro, nel frattempo, avevano perso ogni illusione su Nizzi, giungendo a malincuore ad ammettere che era bollito e questo è tutto. Oggi io ritengo che TWo sia un luogo di discussione buono quanto questo, anche se non mancano quelli dalla reazione piccata ogni tanto. Non è assolutamente vero, a mio parere, che non si rispettano i pareri di chi non si accoda alla maggioranza. Non è certo colpa di Alberto Elisi o di altri se Nizzi è riuscito nella non facile impresa di deludere praticamente tutti quelli a cui piacevano le sue storie prima della sua crisi (ovvero il 90% degli attuali utenti di TWO) . Non provarci assolutamente. Sia chiara una cosa: sono in totale dissenso con la stragrande maggioranza delle vtue opinioni su Tex (e su Boselli), ma credo anche che tu abbia il diritto di dire la tua ove ti aggrada earebbe un peccato che tu rinunciassi a farlo anche su TWO qualora ti andasse di farlo.
  10. Carlo Monni

    [606/607/608]Caccia Infernale

    I critici di Mauro Boselli chi sarebbero è Ci sono io, uhm c'era Wasted, ci sarebbe Don Fabio... quanti altri è C'è anche Anthony Steffen, direi. Non ti accuserei mai di essere anti qualcuno, ma alla luce dei tuo ultimi post credo di poter dire che sei almeno un p? prevenuto nei confronti di Boselli e con te gli altri che hai citato (Wasted era molto più che prevenuto, ma non si parla male di chi non può difendersi). Ti posso dare atto di essere meno rigido degli altri in genere (ma non stavolta, ahimè) Nizzi ha perso la sua credibilit? da anni se vuoi il mio parere. La stragrande maggioranza di quelli che "tifavano" Nizzi se ne andarono da TWO cacciati da una minoranza attiva di rigidi antinizziani. Molti di loro sono poi tornati su TWO in seguito alla successiva uscita di questi talebani. Nel frattempo molti di loro avevano perso le loro residue illusioni su Nizzi diventandone molto ctritici, ma non certo per uniformarsi alla maggioranza, se vuoi sapere come la penso. Su questo posso darti, almeno in parte, ragione. Il fatto è che Nizzi un ampio scetticismo da parte dei lettori se l'? ampiamente meritato, visto che negli ultimi 8 anni (ad esser buoni) ha sfornato solo storie brutte, per non dire di peggio, oppure nel migliore dei casi assolutamente insipide con uno stravolgimento di Tex ben più grave di quella che alcuni attribuiscono a Boselli. Io ci provo ogni volta a sperare che stavolta Nizzi sforni una storia almeno dignitosa, ma quasi sempre lui mi delude. Permettimi almeno di criticare quello che ho letto e cioè 110 pagine con una ventina di personaggi ( per la verità ne ho contati esattamente 19 funzionali alla storia, escludendo cioè tutte le semplici comparse ). Ed ancora non sono comparsi Revetki e Goyatlee E questo è davvero così grave? Davvero non capisco perchè Sai quanto me ne infischio della psicologia dei personaggi se non mi trovo davanti una storia fresca, emozionante, con un soggetto con qualcosa di stuzzicante nei suoi ingredienti che possa soddisfare il mio palato è Ecco in cosa siamo diversi: a me la psicologia dei personaggi piace e parecchio anche . Per me è essenziale perchè ci sia quel tipo di storia di cui parli Non so quale storia tu abbia letto, ma di sicuro non quella che ho letto io. Eh si, in una storia ben costruita c'è spazio per tutti. rileggiti il post di Tahzay, te la spiega bene lui la collocazione dei personaggi in una storia. Piuttosto, rispondi alla mia domanda, possiamo accontentarci di un albo dove un Tex nullafacente finora non ha fatto che gironzolare delegando agli altri quello che prima faceva tutto da solo ? Ha fatto questo? Non me ne sono davvero accorto. Io ho visto un Tex attivo, che salva il figlio dagli Apaches (ma certo ha il grave torto di farsi chiamare per nome da un dottore), stabilisce il piano d'azione, affronta gli Apaches nel canyon, interroga i due meticci. Non ha fatto nulla, hai ragione. Sempre più convinto che abbiamo letto due storie diverse. Peccato.
  11. Carlo Monni

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Ymalpas, non ti sembra di stare facendo un processo alle intenzioni?Cosa ne sappiamo noi di come si svilupperò l'azione nei prossimi numeri?Forse la caratterizzazione della banda di Cunningham ci sarà e forse almeno alcune delle tue previsioni saranno smentite... o magari no. Ma partire così, lancia in resta, contro il gruppetto appioppandogli una definizione sprezzante (perchè a me questo è sembrata) mi suona tanto di pregiudizio. Per carit?, rispetto la tua insofferenza (perchè tale appare al sottoscritto) verso un certo tipo di storie, che al contrario io trovo estemamente intrigante, ma vorrei invitarti ancora a non dare giudizi precipitosi.
  12. Carlo Monni

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Piccola premessa: io non ho visto attacchi virulenti a Baci & Spari, ma solo un dissenso motivato alle loro recensioni. Detto nuesto, Corvo59, se vuoi prendertela con qualcuno, prenditela con me, perchè sono stato io in più occasioni a sostenere che le vostre recensioni sono ingtrise di un fortissimo pregiudizio nei confronti di Boselli e di uno sterile rimpianto per ipotetici bei vecchi tempi chd non ci sono più. Sono sempre stato io dire che ogni volta che leggo le vostre recensioni penso esattamente il contrario e che vi ho anche definito gente che ha gli occhi foderati di prosciutto con i paraocchi per soprannumero. Non ho problemi a ripeterlo e ad assumermi le relative responasbilit?. Ai miei occhi (e bada bene ai miei occhi, non a quelli del forum o di qualche moderatore, perchè qui dentro c'è chi condivide le vostre recensioni e vi considera un sito autorevole) le vostre recensioni hanno perso qualunque tipo di autorevolezza e lo ribadisco. Non siete (quantomeno tu, pare) capaci di accettare critiche a ci che scrivete od alla vostra impostazione? Mi dispiace tanto, ma ciò non giustifica che perdiate le staffe con i moderatori arrivando ad insulti neanche tato velati ad una di essei. Prendetevela con i soggetti giusti e magari provate a fare un p? di autocritica, vi farebbe bene secondo me. P. S.. Decidano i moderatori se sono stato troppo duro, io mi rimetto serenamente al loro giudizio.
  13. Carlo Monni

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Perchè? Cosa impedisce al dottore di chiamarlo Tex? Cos'è: un privilegio riservato solo nai suoi tre pards ed a pochi, scelti amiciò Perchè il dottore non può essere tra coloro a cui Tex permette di chiamarlo per nome, visto che è chiarissimo che si conoscono già? Pregiudizio verso i dottori? Sono abbastanza vecchio da ricordare che nelle prime storie era normale che il nostro eroe fosse chiamato semplicemente Tex e non Willer. Mi dispiace Ymalpas, ma questa la trovo un critica pretestuos No, hai sbagliato bersaglio. Goyaklee, come tutti gli Apaches ama le sfide impossibili, come spiega benissimo Tex. Si tratta di un tratto caratteriale evidenziato in molti western anche letterari (per esempio nei racconti di Elmore Leonard). nessuna contraddizione per la mentalit? Apache. Per me, solo se il fratello morir?, altrimenti lo vedo più come defunto per salvare il fratello oppure salutarlo manifestando a parole la sua opposizione al suo stile di vita, ma lasciando al tempo stesso trapelare l'affetto che li lega.. Uhm, tutto può essere, ma secondo me se Boselli non avesse voluto usare Kit in seguito, avrebbe semplicemente evitato di metterlo nella storia. Per come la vedoi io, Kit appena sarà capace di stare in piedi si metter? sulle tracce del padre senza nemmeno aspettare Carson. Boselli questo lo sa bene, secondo me. Pienamente d'accordo. Qui invece dissento, specie sull somiglianza co Blasco, che non vedo proprio. Pignolo! Probabilmente perchè, secondo la sua logica, vuol farne un uomo. Ed anche per il resto della storia, mi sa. A parte un possibile finale a Fort Apache, non vedo molto spazio per Liz in questa storia A me la Liz disegnata da Ortiz piaceva parecchio. :generaleN: Racchia? A me non sembrava poi così racchia nelle ultime vignette (nelle prime si, in effetti) _ahsisi Ed a me sa di... posso dirlo? Pregiudizio e da te non me l'aspettavo. Questi non sono i Sette Assassini e comunque io preferisco gli antagonisti ben caratterizzati anche fisicamente a quelli anonimi. Altra inutile pignoleria. Da parte mia, eviter? di ripetere ancora una volta quel che penso delle recensioni di Baci & spari.
  14. Carlo Monni

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Su questo non sono molto d'accordo, mentre, invece... In effetti, questo è un punto che avevo notato anch'io. Non ci siamo, amigo: per me se Boselli avesse voluto davvero esagerare gli avrebbe fatto fatto fare 20 centri su 20 e poi... Duryea saràanche stato il campione locale, Parkman... è semplicemente un campione. Ma non solo Apaches, mi sa Su questo hai ragione: Tex e Cunningham avrebbero anche potuto diventare alleati, ma è chiaro che il colonnello è pronto ad oltrepassare limiti che Tex non varcherebbe mai. Concordo al 100% In che senso scusa? Dici che è stato ferito, ma te lo aspetteresti più vispo' Confesso di non aver capito cosa volevi dire. Perchè no? Per quanto ne so, è forse il pard che ha più successo con le donne, quasi come il padre quando era giovane. Vediamo un p?: Manuela Montoya (nn° 214/215), Linda Colter (nn° 412/414),Fiore di Luna (nn° 423/425), Donna Parker (nn° 463/465) e qualcun'altra che probabilmente sto dimenticando, per tacere di... no, meglio non rovinare future sorprese. Piacevolmente divertito dalla reazione che i pettorali del figlio nuscitano nelle donzelle o sbaglio?
  15. Carlo Monni

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Mi ricordo un vecchio albo dei Fantastici Quattro (e qui solo chi ha letto o legge marvel capir? appieno la battuta) in cui un personaggio diceva: "Io leggo gli editoriali di J. Jonah Jameson e poi credo esattamente il contrario" Ebbene, le recensioni di "Baci & Spari" mi fanno esattamente lo stesso effetto: se il loro giudizio è negativo, so già che la storia mi piacer? e viceversa.
  16. Carlo Monni

    4 - Tex Willer Magazine

    Grazie mille e ricambio i complimenti per la bellissima intervista a Boselli, piena di sfumature e di chicche, così lontana dalla sensazione di artefatto che trasmettono certe interviste rilasciate ai grandi quotidiani che non sanno ne di carne ne di pesce.Boselli pu apparire (e talvolta è effettivamente) spigoloso e qualcuno pu anche sentirsi irritato dal suo linguaggio brusco spesso venato di un sarcasmo e di un senso dell'umorismo molto personali. Conoscendolo meglio si arriva per ad apprezzarlo se non (cme nel mio caso) a trovarlo simpatico ed è certo piùalla mano e disponibile di quanto talvolta appare. Oggi avrei avuto più possibilità, ma impegni di lavoro ed un p? di innata pigrizia ci hanno messo lo zampino. Siamo almeno in due. ::evvai:: Ed anche qui siamo in sintonia. Mettiamola così: se ne "Il presagio" Nizzi ha fatto sostanzialmente un buon lavoro, nelle altre storie invece ha spesso modificato il soggetto riginale nel modo peggiore, mentre, a mio parere, le scelte di Fabio erano migliori o comunque più efficaci. Esula da questo discorso "Ritorno a Culver City", in cui del soggetto originale di Civitelli non è praticamente rimasto niente a parte uno spunto iniziale ed un paio di scene. Lo spunto più forte (e cioè l'esitenza di un figlio di Sam Willer) è stata bocciata da Sergio Bonelli in persona , decisamente refrattario a simili innovazioni, come dimostra il caso della figlia presunta di Carson. D'altra parte questo stesso forum vanta un certo numero di iscritti che sarebbero d'accordo con questa sua politica. Da parte mia la trovavo e la trovo tuttora un'idea geniale. Per quanto mi riguarda , lo sapete bene, un nipote di Tex come una figlia di Carson, sarebbe un'innovazione che mi troverebbe pienamente soddisfatto. Mi viene in mente che il soggetto originale di Civitelli, che prevedeva una sanguinaria banda di cacciatori di scalpi che operava lungo il confine col Messico con atmosfere alla Cormac McCarthy, è tuttora inutilizzato. A mio parere Boselli (per tacere di Manfredi) ne saprebbe trarre una storia intrigante. Varrebbe la pena di pensarci secondo me. Io credo che Civitelli lo dica anche perchè sa bene che Sergio Bonelli è contrario al fatto che un disegnatore di Tex ne sia anche sceneggiatore e che sia anche amareggiato dal fatto di non aver potuto firmare i suoi soggetti, per tacere del fatto che Nizzi gli avrebbe "rubato" l'idea di una storia che stava sceneggiando lui stesso bruciandoglela. Francamente non capisco ilperchè Sergio Bonelli sia così contrario ai soggettisti/sceneggiatori/disegnatori su Tex, mentre non ci sono problemi sulle altre testate (vedi: Carlo Ambrosini, Gigi Simeoni, Paolo Morales ed altri ancora). Speriao che cambi idea prima o poi.
  17. Non è detto: il penultimo romanzo di Michael Connelly ne costava 20 ed aveva 400 pagine. 17 per uno di 200 ci stanno tutte.
  18. Carlo Monni

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Di solito preferisco commentare le storie solo quando sono finite, ma per l'amico Yannis faccio volentieri un'eccezione. Per precauzione mettiamo lo... SPOILERIniziamo subito col dire che qui si respira l'aria del western classico e che non mancano le citazioni anche sottili. Decisamente ben fatto il prologo con l'arruolamento di Parkman. L'espediente della gara di tiro serve a mostrarci quanto sia bravo come tiratore (a proposito: molto d'effetto la sua entrata ) e le successive scene servono a mostrarci quanto sia cambiato dai tempi di "Sulla pista di Fort Apache". Ammette i suoi errori, non cerca scuse per quello che ha fatto ed è ovviamente in cerca di redenzione. Molto bella l'entrata in scena di Kit Willer, con una strizzatina d'occhio, non so quanto voluta, all'inizio della classica "Pony express". La sequenza dell'arrivo degli Apaches e quella dell'assalto alla diligenza sono ovviamente debitrici di "Ombre rosse". La pagina con l''improvvisa apparizione degli Apaches, totalmente muta a parte un balloon di dialogo dell'uomo di scorta, è molto d'atmosfera e Yannis merita i complimenti. Ottimo uso di Kit Willer, che si dimostra tostissimo e pur ferito non si arrende, batte uno dei guerrieri in un corpo a corpo , e sprezzante davanti alla morte e riesce perfino ad abbattere un altro avversario usando un tomahawk abbandonato dal precedente. E tanto per gradire, riceve anche le attenzioni di una bella passeggera bionda (impressionata dai suoi pettorali? ). Il buon Kit dimostra la sua tempra anche successivamente e c'è da scommettere che non appena in grado di stare in piedi sarà corso dietro al padre senza perdere altro tempo. Il resto della storia è altrettanto scoppiettante con un ottimo uso di tutti e tre i pards: Tex, Tiger e Laredo ed ottime scene d'azione. Intrigante la figura di Revetki, "Colui che è diviso in due", che per come viene descritto sembra una figura in stile Grande Re od altri profetici pazzoidi visti nella saga di Tex. Chissà a cosa allude il suo nome? Staremo a vedere quando finalmente lo incontreremo. Interessante anche il "pane degli dei" la droga che d' la carica agli indiani, ma provoca anche gravissime crisi di astinenza e che mi ha ricordato i funghi usati dalla banda dei Locos in "Gli scorridori del Rio Grande". A quanto pare, oltre agli elementi del western classico ci potrebbe essere anche qualche elemento di tipo fantastico o affine. La cosa non mi dispiace. Il colonnello Cunningham è un personaggio interessante. Mi sembra chiaro che ciò che lo spinge ha a che fare con la morte della moglie. Chiaramente appartiene alla classica tipologia del grande allevatore abituato a dominare e fare sempre a modo suo. Non mi sembra classificabile tout court come cattivo, ma si circonda di gente non proprio specchiata ed è chiaro che i suoi metodi sono destinati a metterlo in conflitto con Tex anche se in teoria perseguono uno scopo simile (ma se anche lui vuole fermare le incursioni, non vuole certo uno sterminio, specie di donne e bambini). A proposito, il nome del figlio di Cunningham, Ethan, è probabilmente un omaggio a Ethan Edwards, il protagonista di "Sentieri selvaggi"Tornando a Parkman, ho avuto la sensazione che non si aspetti di uscire vivo da tutta la faccenda. Mentre guarda il cammeo di Liz Starrett nel suo orologio, infatti, pensa: "... un giorno qualcuno ti dir? che ho recuperato il mio onore." e questo mi fa pensare che non si aspetti di raccontarlo lui stesso e mi d' anche la sensazione che ci riserver? qualche sorpresa. Boselli ama molto usare gli stessi personaggi ricorrenti. Siamo a Tucson ed ecco quindi apparire Tom Rupert ed anche i suoi due vice già visti nel finale di "Spedizione in Messico". Se ci fosse stato tempo, avremmo visto anche l'oste del Veja Sevilla, ma per il dispiacere degli amanti delle bistecche e patatine fritte, Boselli ha preferito concentrarsi sull'azione. C?? da scommettere che se in storie successive apparir? una diligenza diretta a o proveniente da Tucson, il postiglione sarà Dave e la scorta Roy. Parliamo ora dei disegni: per essere un esordiente assoluto Yannis è davvero bravissimo. Qua e l' mostra qualche incertezza, ma è più che comprensibile. Lui stesso si definisce un mix del primo Ticci, Villa e Jean Giraud e direi che ha ragione. L'influenza di Giraud si vede specialmente, a mio modestissimo parere, nello stile di inchiostrazione. Sia come sia, il risultato è davvero pregevole.
  19. Carlo Monni

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Apache, non Navajo ahi ahi. Che Goyaklee sarebbe entrato in campo era scontato.
  20. Questo è un "difetto" tipico di Nolitta, che ama le digressioni. Quando è in forma (e qui, a mio parere, lo era) non riesce a smettere di scrivere, aggiungendo scene su scene. Per sua fortuna e per sua stessa ammissione il suo editore Sergio Bonelli non era capace di dirgli di moderarsi e gli ha sempre lasciato molta mano libera. Tanto è vero, che questa sceneggiatura è perfino stata rivista in corso d'opera con l'aggiunta di scene originariamente non previste, segno che Nolitta nell'intervallo tra la morte di Giolitti e la decisione di affidare la storia a Ticci ha cambiato alcune idee sullo sviluppo della storia. In questo almeno assomiglia molto a G. L. Bonelli. Personalmente non ho affatto trovato noiosi e pesanti i suoi dialoghi, N° qui n° in altre storie, ma capisco chi la vede diversamente. In effetti, non lo capisco neanch'io. Dopo la morte di Giolitti Bonelli aveva solo due scelte: o far ridisegnare la storia daccapo, ma non vedo perchè, vista l'indubbia qualità dei disegni, nonostante la malattia del disegnatore, peraltro, oppure farla continuare ad un altro. Non era certo la prima volta che accadeva e sarebbe purtroppo accaduto ancora. Ticci era la scelta più logica, visto anche il fatto che Giolitti era stato uno dei suoi maestri, anche se all'epoca il maestro senese aveva sviluppato uno stile diverso da quello giolittiano.. Casomai si può muovere solo un rimprovero a Ticci ed è di non aver nemmeno cercato di uniformarsi allo stile di Giolitti nemmeno nelle pagine inframezzate a quelle dell'artista romano. Se ho provato un p? di fastidio, è stato giusto nel vedere Carson perdere e riacquistare il fazzoletto al collo da una pagina all'altra. Per il resto, a me la storia è piaciuta molto. Nolitta ha saputo benissimo, com'? nel suo stile d'altra parte, alternare momenti altamente drammatici ad altri più leggeri, se non dichiaratamente comici. Confesso senza remore di aver apprezzato il finale amaro, anche questo un marchio tipicamente nolittiano. Una cosa che non ho apprezzato è il modo troppo sbrigativo con cui l'autore si sbarazza di Kit Willer (e Tiger ovviamente, che però aveva almeno l'alibi di essere gravemente ferito). Un'altra piccola curiosità raccontatami (non solo a me a dire il vero), da Sergio Bonelli in persona. Pare che nella realizzazione delle due precedenti storie per la serie regolare (ma non per il Texone credo) Giolitti, com'era suo costume, si sia fatto aiutare dai disegnatori del suo studio (si potrebbe, quindi, considerare Gilbert come una sorta di pseudonimo collettivo). Per questa storia Bonelli/Nolitta gli chiese di fare tutto da solo perchè ci teneva particolarmente e Giolitti l'accontent? di buon grado. Ultima curiosità: come forse saprete, la storia è stata ispirata da un fatto storico: il massacro di Cypress Hills, compiuto dai Wolfers di Fort Whoop up ai danni degli Assiniboine il primo giugno 1873. Lo sdegno provocato da quell'eccidio fu ciò che port? alla fondazione della North West Mounted Police e furono proprio le "Giubbe Rosse" riportare alla legalit? Fort Whoop Up nel 1874, dove stabilirono un loro posto di Polizia. E come due storie separate furono trattate dalla SBE fin dall'inizio, tanto è vero che Civitelli inizi? a disegnare il suo segmento contemporaneamente a Fusco (anche se Fusco termin° per primo, perchè più veloce di lui), così che Civitelli potesse riprodurli. Civitelli scherza spesso sul fatto che anche se Conchita (per tacere di Cobra Galindez) è stata creata graficamente da Fusco, in realtà è stato lui il primo a disegnarla effettivamente.
  21. Da quanto ne so io (ma non l'avevo già detto?) sarà un classico romanzo Mondadori in prima edizione, con tanto di sovracopertina.
  22. Beh Carlo ti faccio notare che stai dicendo proprio quel che ho detto io, infatti affermi: Proteus può essere utilizzato in storie ben diverse da questa quindi sei d'accordo che una variante al solito schemino trito e ritrito vada trovata come per l'appunto affermo io quando scrivo: Se non si trova qualche variante e qualche nuova arma nelle mani di Proteus spero che non lo facciano tornare, un'altra storia sulla stessa falsariga avrebbe poco senso. Ok, in effetti siamo d'accordo su questo. Mi sembrava, però, di aver capito che tu implicitamente ritenessi che Proteus potesse tornare solo con un altro piano di vendetta e questo io contestsvo, lieto di aver capito male. Inevitabilmente, per loro stessa natura, però, le storie con Proteus non possono che essere storie di caccia all'uomo dove l'astuzia prevale sulla forza. Personalmente in storie in cui c'è di mezzo un trasformista mi divertono sempre quelle scene in cui l'eroe è davanti al suo avversario e non riesce a riconoscerlo. Meglio anora quando io lettore non so chi potrebbe essere l'avversario perchè l'autore ha saputo mescolare bene le carte. Le storie con Proteus possono essere interessanti (come pure quelle col Maestro e sotto un punto di vista diverso quelle con Mefisto e affini) perchè mettono in risalto non le doti fisiche, ma l'intelligenza di Tex e dei suoi pards contro un avversario che non pu essere vinto solo spianando una colt. Uhm, non ricordo bene questo punto ed ora non posso andare a rivedere la storia, ma nel sistema giudiziario americano in genere il giudice ha un certo margine di discrezionalit? nell'emettere la sentenza e comunque quel che pensa la folla non dovrebbe interessare le aule di giustizia. In ogni caso, perchè sorprendersi se Proteus ha avuto una condanna più mite? Giuria diversa, giudice divertso e magari anche un avvocato in gamba possono fare la differenza. _ahsisi Senza contare il fatto che mentre Carson, che si proclamava innocente, ha subito un regolare ed ordinario processo , Proteus potrebbe essersi dichiarato colpevole ed aver patteggiato una pena più mite in cambio di nuna piena confessioen che scagionasse completamente Carson da ogni accusa. Nei paesi anglosassoni oltre il 95% dei processi si risolve proprio col patteggiamento sia della pena che del reato(aver sostenuto un esame di diritto processuale comparato anni fa ed aver visto decine o centinaia di puntate di serial processuali serve a qualcosa finalmente ). Se permetti, qui sbagli davvero senza fraintendimenti. Per me, se c'è una storia fotocopia è proprio questa di Nizzi, basata esattamente sullo stesso canovaccio de "L'uomo dai cento volti", ovvero: Proteus che commette una rapina travestito come uno dei pards (l' Tex, qui Carson) ed infatti non l'avevo apprezzata particolarmente,. La prima aveva invece una trama ed uno sviluppo completamente diversi ed era pervasa da una certa ironia di fondo che rendeva Proteus un antagonista quasi simpatico. La sola cosa in comune con tutte le altre storie era il fatto che l'antagonista era un trasformista, un p? poco direi. Rimane il fatto che Proteus è un antagonista che rivedrei volentieri. Del resto, rivedrei volentieri anche il Maestro, Mefisto e Yama, altri tipici avversari ricorrenti che sono il sale di un buon serial. ::evvai::
  23. Non sono affatto d'accordo. Proteus può essere utilizzato in storie ben diverse da questa. Per tacere di Diabolik, su Zagor Moreno Burattini ha dimostrato più volte come si possa usare un criminale trasformista (nello specifico Mortimer) nelle situazioni più varie. Un autore in gamba è sicuramente capace di inventare trame ben congegnate su questo canovaccio. Basterebbe, per esempio, rifarsi al prototipo della prima storia di Proteus, con un colpo spettacolare e con un bel np di sana ironia. Faraci sarebbe adattissimo al compito. ::evvai::
  24. Carlo Monni

    Vincenzo Monti

    Incidentalmente la biografia inizialmente postata da Ymalpas non è corretta ed andrebbe modificata così Vincenzo Monti nasce il 10 giugno 1941 a Milano. Inizia a lavorare in campo fumettistico nel 1967 come assistente nello studio di Giuseppe Montanari, collaborando alla realizzazione di Goldrake e di Candida la marchesa e di numerose altre storie per adulti per la Edifumetto, che saranno per lui un importantissima scuola per realizzare quello che fu il sogno della sua vita: diventare un professionista del fumetto. Successivamente si distacca dallo Studio Montanari e dopo una breve collaborazione a Lanciostory, dove disegna Alamo Kid, approda nel 1973 alla Sergio Bonelli Editore, inizialmente come rifinitore, poi come disegnatore. Illustra dapprima un episodio di Joselito, passa quindi a Mister No. Nell'ottobre 1977 esce nelle edicole il numero 29 intitolato La città misteriosa. Monti disegner? in tutto dieci albi, fino all'ottobre del 1980 ( l'ultimo numero della serie da lui disegnato è il 65 ). Nel 1979 firma con Marraffa un avventura di Ken Parker. Sue sono anche le copertine della nuova serie Gil. Alla fine degli anni ottanta realizzer? anche quelle della collana TuttoWest. Nel 1980 debutta anonimamente sulle pagine di Tex, realizzando buona parte delle matite ed unitamente ad Alfio Ticci le chine degli sfondi della storia "Gli Eroi di Devil Pass" ufficialmente accreditata al solo Giovanni Ticci. su testi di G. L. Bonelli. La stessa cosa avviene poco tempo dopo con la storia "Il solitario del West, stavolta su testi di Guido Nolitta (all'epoca anche lui non acccreditato). Il suo debutto come autore completo avviene su testi di Gianluigi Bonelli, con I predoni rossi ( l'albo è il numero 262 della serie, intitolato Le colline della paura ), anche se qualche fonte dice che parte delle matite sarebberoo da attribuire ad Alfio Ticci. Per motivi ignoti (scadenze troppo pressanti?) la storia viene completata da Giovanni Ticci. La prima storia interamente disegnata da lui è "Bandoleros" (nn° 270/271) sempre su testi di G. L. Bonelli. Porta a termine quindi anche l'episodio Un mondo perduto, iniziato da Erio Nicol'. Per il resto vale quanto scritto a suo tempo da Ymalpasd. _ahsisi
  25. Carlo Monni

    Vincenzo Monti

    Sincereamente non lo so, ma se ti accontenti di un opinione, io credo che il fatto che Monti sia stato chiamato Vincenzo una coincidenza quanto il fatto che Villa sia stato chiamato Claudio. E sai che sofferenza deve essere stata per entrambi a scuola. :_sigh
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.