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Carlo Monni

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Tutto il contenuto pubblicato da Carlo Monni

  1. Voglio lasciare anch'io un mio commento. Ritengo questa storia una delle migliori scritte da Nizzi in assoluto. Non dimentico certo che il soggetto è di Claudio Villa , ma sarebbe da sciocchi negare che la sceneggiatura di Nizzi è ispirata, briosa e piena di momenti in cui le emozioni dei personaggi risaltano. Di solito rimprovero anche al miglior Nizzi di essere freddo e manierista, di non avere partecipazione verso le vicende dei suoi personaggi, stavolta, per, la sua narrazione dell'innamoramento di Kit e Fiore di Luna è narrato in maniera impeccabile, trasmettendo al lettore una notevole empatia nei confronti dei due giovani. Non escludo, anzi lo ritengo molto probabile, che il fatto che il disegnatore fosse anche l'autore del soggetto e quindi sentisse in maniera particolare la storia abbia contribuito a creare quest'atmosfera, ma questo non sminuisce di certo il valore di quella che, visti i tempi di realizzazione, è stata quasi certamente una delle ultime grandi storie scritte da Nizzi prima del suo tragico crollo creativo. C'è anche da dire che qui Nizzi smentisce se stesso: ha spesso affermato che Kit è buono giusto per fare il quarto a poker, ma qui gli costruisce una storia centrata proprio su di lui e lo fa molto bene. Si può sempre dire che non è stata un'idea sua, ma il risultato è comunque buono. Le uniche cose che ho veramente da rimproverare riguardano la parte finale. Il confronto tra Tex e Kit è troppo sbrigativo e poco drammatico. Villa ha dichiarato in più occasioni che avrebbe voluto che nel corso delle vicende Kit avesse dei mal di testa e recuperasse la memoria un p? alla volta e che il confronto con il padre fosse più drammatico. Nizzi ha scelto soluzioni più sbrigative e non ho remore a dire che ha sbagliato. Confesso di non aver gradito nemmeno la morte di Fiore di Luna pur aspettandomela. Mi sarebbe piaciuto che la Redazione e l'autore avessero osato di più. Questa poi è un'altra di quelle occasioni in cui si nota la mancanza di un vero coordinamento tra le storie. Si poteva cogliere l'occasione per ridefinire il personaggio di Kit alla luce della sua tragedia personale, ma la si è lasciata cadere. Bisogna arrivare a "I sette assassini" perchè un altro autore, ovvero Boselli, ne faccia un accenno. A me non dispiacerebbe che in alcune delle prossime storie Kit dedicasse almeno un pensiero casuale alla sua quasi sposa perduta. Sui disegni di Villa non ho nulla da dire. Sono splendidi e tanto basta. ::evvai::
  2. Non vorrei darti una delusione Lupo ma credo proprio che per il momento non se ne parli di storie del genere, alla conferenza di Claudio Villa a Romics 2010 questa è stata proprio una delle domande poste e Claudio ha risposto che proprio non la vede una cosa del genere spiegandone pure il motivo, se vai al topic "Claudio Villa a Romics 2010" troverai il dettaglio della sua risposta. Io inoltre ho avuto la sensazione, da come ha risposto Claudio, che alla Bonelli non è il solo a pensarla in questo modo. Insomma niente nozze per Kit Willer. Senza scomodare Villa, ci vuole poco ad escludere un matrimonio di Kit. C'è la classica opinione secondo cui l'eroe non può avere legami stabili (opinioni con cui io personalmente sono in disaccordo totale), c'è l'idea secondo cui un Kit sposato o, peggio ancora, padre renderebbe Tex eccessivamente vecchio. Per quanto mi riguarda, avrei pochi problemi a vedere Kit con una ragazza fissa e confesso che le mie simpatie andrebbero a Donna Parker, anche se non vedrei male anche un ritorno di Manuela Montoya. Nel frattempo, però, il buon Kit si d' abbastanza da fare, se vi interessa saperlo. Nelle prossime storie, a quanto ne so, non mancheranno occasioni in cui il giovane Willer avrà a che fare con belle ragazze. ::evvai::
  3. Ahim? Giacomo, temo che tu abbia ragione. Ed io invece spero che stia prendendo una cantonata grosa come una casa. Io temo che ci si faccia troppo influenzare dal fatto che negli ultimi anni, complici anche le attitudini personali di quello che fino a non molto tempo fa era lo scrittore principale della serie, le tematiche più fantastiche siano state praticamente accantonate e si sia finito per considerare Tex solo come un western di impianto realistico, ritenenendo che certe tematiche andassero bene solo per serie come Dylan Dog o Dampyr se si parla di horror o Maryn Mystere se si parla di altri tipi di misteri. Il che, a mio modesto parere, non va affatto bene. A dire il vero, sarebbe ingeneroso non ricordare che lo stesso Nizzi , quando ancora sapeva scrivere ha saputo tirar fuori qualche chicca come "Gli strangolatori", con dei thugs in una improbabile, ma intrigante, trasferta negli USA e "Gli spiriti del deserto", con la sua valle nascosta popolata da immigrati cinesi, oppure "Thonga il tiranno" con l'altrettanto improbabile tribù di ex schiavi neri e loro discendenti. Per tacere del fatto che Boselli ci ha offerto i parassiti alieni de "La minaccia nel deserto" ed il quasi risveglio di una mummia egizia in "Il ritorno del Morisco", ma si tratta purtroppo di esempi che risalgono ad oltre 12 anni fa nel migliore dei casi. Per fortuna pare che la tendenza si stia lentamente invertendo e di certo non sar io a lamentarmi se ci capiter? di vedere (o rivedere) sulle pagine di Tex aspiranti conquistatori del mondo (o almeno di qualche pezzo di America ) magari vestiti in modo assurdo, scienziati pazzi e stregoni (o streghe, io sono per la parit? dei sessi ) dai mostruosi poteri , valli nascoste, civilt? misteriose e chi più ne ha più ne metta. E siamo almeno in due. Ecco, quella non sarebbe una cattiva idea. Dopotutto i due non si vedono più da ben 41 anni, non si pu dire che siano personaggi inflazionati.
  4. Me lo auguro... per lui. - Certo, Manuela sembra va proprio il tipo che aspetta il matrimonio prima di concedersi, ma chissà... non vorrei cadere in un luogo comune e tanto meno apparire sessista, ma a volte sono proprio quelle che sembrano santarelline a riservarti delle sorprese. _ahsisi I tradizionalisti ogni tanto devono arrendersi al progresso. In ogni caso, è bene ricordare che con "I due rivali" G. L. Bonelli ha stabilito un precedente ben preciso: Kit Willer può innamorarsi o comunque avere avventure, diciamo così, sentimentali ed affini, e non solo: le sue donne non sono necessariamente predestinate a morire. Nizzi e Boselli si sono soltanto adeguati Posto che Martin Floyd non potrebbe mai cavalcare al fianco dei quattro pards in cerca di avventure, perchè il suo ruolo è un altro, anch'io ci terrei particolarmente a rivederlo. In effetti, potrebbe avere proprio quel tipo di ruolo che attualmente ricopre lo sceriffo di Tucson Tom Rupert e che io auspicherei anche per le famigerate donne di Carson, quello di un comprimario ricorrente, ma non necessariamente parte nell'azione di ogni singola storia in cui appare. Qui sono d'accordo solo a metà. Mi spiego meglio: se personaggi come Fraser ed El Muerto sono irrimediabilmente legati all'unica storia che li ha visti protagonisti (specie al finale della stessa) ed un loro ritorno sminuirebbe l'impatto e li banalizzerebbe, altri antagonisti possono benissimo ritornare. Non avrei avuto problemi con il ritorno di Cane Giallo, se B]"Oltre il fiume" fosse stata una bella storia, ma non lo era. :capoInguerra: In essa, poi, per tacer d'altro, Cane Giallo stesso è gestito malissimo e non è praticamente mai al centro della scena. A ben vedere, se al posto di Cane Giallo ci fosse stato un altro indiano ribelle non sarebbe cambiato nulla e questo è imperdonabile in una storia del genere. Per quel che riguarda Mitla, diversamente da Fraser ed El Muerto, ella non è definita dalla sua morte e dalle sue azioni passate e quindi astrattamente è recuperabile. Un autore intelligente saprebbe certo superare l'ostacolo rappresentato dalla sua apparente morte. E se non Mitla, si può certo tirar fuori qualche altro diablero, maschio o femmina che sia. ::evvai::
  5. Un finale non so, ma un ritorno di Manuela Montoya (a proposito, ma sarà parente dei Montoya di "Matador"? _ahsisi) io lo gradirei.
  6. E' vero anche questo: alcuni finali sono indimenticabili proprio in ragione del loro essere incerti e misteriosi. Però, pur essendo alto il rischio e il flop dietro l'angolo, l'idea è tanto succosa che potrebbe nascere un nuovo capolavoro... Assolutamente no! :capoInguerra: Fraser è indubbiamente un gran personaggio, ma il suo vero valore risiede nella sua fine. Far scoprire che è sopravvissuto, sminuirebbe l'impatto emotivo del finale e per cosa? Per farne un cattivo qualunque da sbattere in prigione o uccidere in duello? No grazie. La stessa cosa penso di un eventuale ritorno di El Muerto. -_nono Ah, tanto per chiarire, io non penso che ci sia nulla di misterioso od incerto nel finale di ?Massacro?? a parte il fatto che Fraser sia morto divorato dai lupi o si sia sparato con la pistola lasciatagli da Tex (peraltro una genialata di GLB che, a mio modesto parere ha migliorato il finale originale del romanzo).
  7. Carlo Monni

    [209/210] Linciaggio

    Certo che questa pletora di personaggi amici con cui Tex ha combattutto insieme tante battaglie ( che restano nell'ombra e di cui sappiamo niente ) potrebbero far comodo agli sceneggiatori odierni, a ) per creare una continuity nella serie; b )per accontentare i vecchi nostalgici c ) perchè ( e qui mi riferisco in particolar modo a Boselli ) si potrebbe imbastire finalmente una storia lasciando grande spazio al comprimario senza per questo dare quella fastidiosa sensazione che in molti hanno descritto in passato parlando della non centralit? di Tex nelle sue storie. Con tutto il rispetto per il mio amico Giorgio e per il mio vate GL , questo Joseph Boone mi stimola davvero per niente... Però l'idea è buona. Fammi un elenco di characters papabili, se puoi, per rinfrescarmi la memoria, e chissà mai... Borden PS Confesso però che sono scettico. I personaggi minori secondo me devono restare tali. Se riesci a smentirmi, tanto meglio. Non sono qui per smentirti, tantomeno per rinfrescarti la memoria, caro Mauro Beh, potrei provarci io. Fermo restando, che anch'io sono del parere che il ritorno di certi personaggi minori è tutto tranne che una necessit?, tuttavia qualche ritorno non mi dispiacerebbe, posto che dietro ci sia una buona idea (o tanto vale lasciar perdere se l'esito deve essere quello del ritorno di Cane Giallo) Proverò a stilare un piccolo elenco il più cronologico possibile. Se possiamo escludere, purtroppo, un ritorno di Tesah, Marie Gold e Lupe Velasco, perchè è notoria l'avversione di Sergio Bonelli al ritorno di queste donne, a me non dispiacerebbe rivedere Tom Weber (fratello di Jeff, primo sfortunato pard di Tex, ucciso in un fuori scena nel n° 1), sceriffo di El Paso ai tempi in cui era dominata dal Sindacato dell'Oppio (nn° 4/5) e suo figlio Jack, che oggi dovrebbe aver superato abbondantemente i 30, visto che aveva 10 anni prima che Kit nascesse. Questo perchè, se ben fatte, adoro le storie del tipo: "cosa è successo a...". Allo stesso modo non mi dispiacerebbe rivedere Nellie Delaney e la banda del suon ranch conosciuti nei numeri 15/16. Se guardiamo, invece, al passato (mia fissa personale ), allora tra i possibili "primi incontri" suggerirei quello con Tom Devlin (che Carson conosce solo nel n° 85, ma che Tex conosce da tempo prima). Un altro "primo incontro" che non mi dispiacerebbe vedere è quello con Phil Turner, il traditore de "Il solitario del West" all'epoca in cui era ancora un ranger con degli ideali. Ma di spunti simili la saga di Tex è piena. I continuatori della saga di Conan il Barbaro hanno attinto a piene mani a spunti lasciati dal creatore di Conan Robert E. Howard, che nelle sue storie spesso faceva fare al protagonista accenni a sue avventure non narrate (per chi non lo sapesse, Howard non narrava le storie di Conan in ordine cronologico, ma passava indifferentemente da una storia in cui Conan era cinquantenne ad una in cui di anni ne aveva 17). Cose simili ci sono anche in Tex. Ricordo una storia (era forse "Lo sfregiato?") in cui un bandito riconosce Tex perchè lo ha incontrato una volta, dieci anni prima, a Tombstone ed è uno che non si dimentica. Che ci faceva Tex a Tombstone 10 anni prima? Di spunti simili a leggere le vecchie storie ne troviamo quante ne vogliamo. E non è la sola storia mai narrata del passato di Tex che si potrebbe narrare, passando per il fato di Dinamite fino ad arrivare alla storia promessaci da quasi 9 anni in cui Tex accompagna il nero Jethro in Tennessee per far giustizia degli assassini della sua famiglia. Tra cui il sottoscritto. Sotto molti punti di vista mi auguro che non sia troppo, ma chissà, magari qualche buona idea possiamo fornirla anche noi ogni tanto. Improponibile? Mi auguro di no. Dipende certo da quanto era dettagliato il soggetto e da quanto GLB ci si è attenuto. Certo che finali simili erano perfettamente in linea con il suo stile. Scena che era ispirata alla fine della figura storica di Cattle Kate, (vero nome Ellen Watson, nome che dovrebbe ricordare qualcosa) linciata durante la guerra del bestiame del Wyoming ispiratrice di molte opere anche cinematografiche tra cui "I cancelli del cielo".
  8. Carlo Monni

    [209/210] Linciaggio

    Mi immaginavo che l'avresti giudicata così. Ma Guido Nolitta non c'entra nulla invece. Il quale, evidentemente, pur essendo più simile caratterialmente al padre di Sergio(o almeno così si dice) deve avere una sensibilit? personale vicina anche a quella del fratellastro. Atipica rispetto al GLB post 1966, direi. L'ultima storia di Bonelli in cui Tex agisce completamente da solo è "Gli spietati", in ci i pards compaiono sè ma marginalmente e sena avere riflessi sull'azione, diversamente che in "Gilas", dove i due pards presenti compiono comunque azioni importanti per lo sviluppo della trama. Interessante parallelo. ma era una critica od un complimento? Inetto non direi. Mi permetto di far notare che comunque la sceneggitura è di GLB, non di Guido Nolitta o di Giorgio e GLB non era certo tipo da seguire alla lettera un soggetto se certe soluzioni narrative non lo convincevano, ne deduco, quindi, che a lui il comportamento di Tex ed il successivo svolgersi degli eventi andasse bene. Cosa avvenuta svariate volte nelle sue storie. La giustizia divina od un suo equivalente terrestre è una soluzione tipica di GLB Nicol' perfetto per queste atmosfere cupe; magnifiche le sequenze notturne a cavallo tra i due albi. Meno male! ::evvai::
  9. Carlo Monni

    Galleria Di Rossano Rossi

    No. Rossano abita ad Arezzo come Fabio Civitelli e l'umile sottoscritto. Il disegno dovrebeb rfiferirsi ad una mostra di Stradella a cui fu ospite nel 2008.
  10. E "Tornado" è E "omicidio in Bourbon Street" ? Dai su; allora anch'io posso dire che tu, invece, sei pro Boselli e citi solo le storie che fanno comodo alla "tua" causa.... Ha scritto bene Don Fabio: qui c'è una regola ben precisa nella narrazione boselliana non un'eccezione. Tex da' l'impressione di essere "al traino" del comprimario di turno se non peggio, come quando si limita a "lasciare" il pezzo grosso nelle mani del ( dimenticabilissimo ) comprimario stesso o di uno dei tanti personaggi che affollano l'albo. Impressioni ( il traino ) e certezze ( parecchi finali ) che, tra l'altro, anche altri forumisti hanno notato, le quali cominciano a darmi fastidio; anzi è già da un po' che mi infastidiscono. Pazienza. > :_sigh Con rispetto e amicizia, Carlo. Per il momento rimaniamo, su questi temi, di opposte vedute. Spero di ricredermi e saro' ben felice di darti ragione, in futuro. Ma ho forti perplessit?.... Mancano circa 15 giorni all'uscita del primo albo. Vedremo.... E "Tornado" è E "omicidio in Bourbon Street" ? Punto primo: quelle sono storie del 2008 ed io ho citato solo quelle del 2009. Se vuoi possiamo fare il giochetto con tutte le storie di Boselli fin ora pubblicate (sono circa una quarantina) e vediamo come va a finire. Punto secondo: di "Tornado" abbiamo parlato un bel p? in altre sedi e mi ricordo bene cosa ti risposi e lo ribadisco, ma giusto per completezza, ecco un p? di copia e incolla da TWO Non ho null'altro da aggiungere Puoi dirlo, certo, ma almeno in un senso sbaglieresti. A me piace Boselli perchè scrive con uno stile che mi piace e, detto esplicitamente, è lo satile in cui mi piacerebbe saper scrivere se avessi il talento che ha lui. Ma mi piacciono anche Faraci e Manfredi, se è per questo ed ho perfino apprezzato il tono noir e violento di Ruju. Sono molto più eclettico di te in questo. Non apprezzavo lo stile formalistico e manierista di Nizzi nemmeno quando era in forma ma a quei tempi almeno si faceva perdonare realizzando storie con trame avvincenti e dialoghi brillanti. Quello che apprezzo di Boselli (ma anche di Faraci, se? per questo) è l'aver svecchiato un modo di narrare ormai stantio portando Tex nel XXI secolo, cosa che sono convinto che il creatore di Tex stesso avrebbe apprezzato. Assolutamente no. Ho citato tutte, nessuna esclusa, le storie di Boselli uscite tra il gennaio 2009 ed il gennaio 2011 e guarda caso solo un paio prestano veramente il fianco alle tue obiezioni, tanto è vero che hai dovuto citare due storie dell'anno passato, esempi, peraltro, che non mi hanno trovato per niente d'accordo. Una visione la tua e soprattutto quella di Don Fabio che io ritengo assolutamente errata, ma non ho più voglia di polemizzare sul punto. Pur mantenendo per te il rispetto e l'amicizia che comunque meriti alla grande, ormai direi che tu non hai delle perplessit? ma dei veri e propri pregiudizi e la cosa davvero mi dispiace. Vedremo, certo... ma cosa? un giudizio sereno o dettato da pregiudizi ideologiciò Non resta che aspettare. P. S. A proposito di pregiudizi e simili. Con Don Fabio ormai mi sono rassegnato, ma con te spero davvero di sbagliare.
  11. Quando serve, Carlo ?! :shock: "Purch? sia sempre lui ad essere risolutivo". Punto. Togliamo il "quando serve" Perchè, in quest'ultimo periodo, sono state un po' troppe, per me, le storie boselliane dove Tex si è limitato, nel finale, a "guardare". -_nono Questa cosa meriterebbe di essere approfondita in un topic a parte. Comunque vediamo almeno rapidamente come sono finite le più recenti storie di Boselli. "Vendetta per Montales". Tex e soci fasnno fuori tutti cattivi e Tex batte in duello (in modo troppo affrettato, se vuoi il mio parere). La morte di Nacho Torres è la classica giustizia poetica tipica anche di GLB. "Missouri". Proprio Tex salda il conto a Jude West. "La mano del morto". Il giudice è ucciso da Calamity Jane, ma lo sceriffo e gli altri sono uccisi da Tex e soci, per tacere di quel che accade nel resto della storia. Se per te questo è stare a guardare, è chiaro che parliamo lingue diverse. "I ribelli di Cuba". Ok è Serrano ad uccidere il cattivo ufficiale nel duello finale, ma questi gli aveva ucciso la moglie ed era giusto che spettasse a lui. Tex è forse stato a guardare in questo frangente, ma è stato lui ad eliminare Shango, per tacere del resto. "I demoni del Nord". Chi è che lancia la dinamite nella pozza di lava? Tex. e ho detto tutto. "I giustizieri di Vegas". A far fuori Hoodoo Brown sono Tex e Carson, per tacere degli altri. Anche qui è stato a guardare? "faccia di cuoio". Non è Tex a smascherare in pubblico Ryan ed a disarmarlo con colpo di calcio di fucile al volto?. "La città del male". Anche qui è Tex a guidare il gruppo nell'assalto a Waco ed a strapazzare i fratelli Mason. Cosa è stato a guardare? Insomma, su 8 storie Tex è stato a guardare, per usare la tua terminologia, una od al massimo due volte. Mi pare, amico mio, che tu parta prevenuto nei confronti di Boselli e la cosa mi dispiace molto.
  12. Carlo Monni

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Aggiungerei: " e Tex cosa farà e come agir? è Già, chissà..... Son proprio curioso! _ahsisi Far? quello che fa o dovrebbe fare di solito Tex e con lui anche Tiger e Kit, per tacere di Laredo, a proposito del quale... Cerchiamo di capirci: tu vorresti Tex sempre in campo dalla prima all'ultima pagina, vorresti che facesse tutto solo e soltanto lui, con buona pace dei pards, figuriamoci se vuoi altri comprimari in giro. Magari vorresti anche cattivi senza pesonalit?, già che ci siamo?Bene, allora devo proprio dirti che non sono d'accordo. Mi piacciono le trame articolate, i personaggi con una ricca personalit?, i cattivi tosti e non mi scandalizzo se Tex lascia una parte dell'azione a qualcun altro, purch? sia sempre lui ad essere risolutivo quando serve. Mai avuto mal di testa a leggere storie di Boselli, come pure di Faraci (che è meno lineare di quanto sembra) o Manfredi (che quanto a complessit? delle trame ricchezza di personaggi può dare dei punti anche a Boselli) se è per questo. Anzi, mi sono sempre divertito con tutti loro. Hasta luego a te.
  13. Carlo Monni

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Mi piacerebbe approfondire questa questione, dov'? lo spoiler nelle famigerate anticipazion del sito SBE? Vediamo un p?: Non avrebbero dovuto dirci che c'erani di mezzo i predoni Apache? Oh oh, ci hanno detto che ci sarà Johnny Laredo, che guaio. Che sia questo? Non dovevano parlarci del sinistro profeta Apache? O forse la colpa è di averci rivelato che sulla stessa pista ci sono altri cacciatori e perfino Parkman°Beh, scusatemi, ma al sottoscritto queste notizie stimolano la curiosità. Chi è il sinistro prfeta e quali sono i suoi scopiù Cosa vuole l'altrettanto misterioso (per me, almeno) colonnello Cunningham e perchè Parkman si è unito a loro? Al momento giusto sarà dalla parte di Tex o contro di lui? E chi è il mezzo scalpato che si vede in terza di copertina?Tutte domande che, lungi dal rovinarmi la futura lettura, mi stmolano, ripeto, la voglia di saperne di più. Si tratta, dopotutto, dell'equivalente dei trailer o teaser cinematografici e televisivi, Devono invogliare, in questo caso, all'acquisto e secondo me lo fanno bene. Il vero spoiler sarebbe se fossero rivelati snodi centrali della trama e così non ?, mi pare.
  14. Carlo Monni

    [10/11] Il Tranello

    Tutto è possibile e di sicuro neanche Sergio Bonelli se lo ricorda più dopo 60 anni. Io, però, per quanto improbabile possa sembrare, propenderei più per un errore di qualcuno, corretto solo alla seconda apparizione del bambino. Quelli erano tempi eroici dopotutto
  15. Compro Colt e Winchester e ci penso io stesso ! Perchè non ne sono sorpreso? Premesso che sono in totale disaccordo, rimane il fatto che già da parecchio (così ad occhio, più di tre anni) è Boselli ad essere quella che tu chiameresti la prima punta o punta pesante, è lui che non solo ha scritto e sta scrivendo il maggior numero di storie, è lui che ha il diritto di prima scelta ogni volta che un disegnatore si libera e viene consultato ogni volta che si deve scegliere un nuovo sceneggiatore o disegnatore. Non ha (ancora) poteri decisionali, ma la sua opinione ha comunque un suo peso nelle riunioni redazionali a cui è l'unico sceneggiatore a partecipare regolaqrmente. La seconda punta, è invece Faraci. Insomma, dispiace per te e per i conservatori del tuo stampo, ma il Tex dei prossimi anni avrà sempre più un'impronta boselliana, cosa che, sia chiaro, a me stsa benissimo. Su questo punto concordo in toto! E' incredibile che manchi un curatore di Tex, tanto più adesso che a scriverlo sono numerosi sceneggiatori ( e non i soli Nizzi e Boselli, come quindici anni fa ). Si sono verificati casi assurdi per cui ci siamo trovati con due storie sugli Anasazi ( mai comparsi prima sulle pagine di Tex ) a distanza ravvicinata, oppure i casi citati da Carlo. In generale trovo che vi sia una sconcertante mancanza di cura nei confronti di Tex da parte della SBE : com' è possibile che non si leggano le sceneggiature prima della pubblicazione (che peraltro non dovrebbe mai essere scontata! )? Speriamo che si provveda in fretta! Da quanto ne so, almeno nell'ulltimo anno, mentre i soggetti continuano ad essere sottoposti a Sergio Bonelli, le sceneggiature di Faraci e Ruju sono supervisionate da Mauro Marcheselli e talvolta da Boselli su delega di quest'ultimo (è accaduto con "La prova del fuoco", a quanto ne so). Quanto a Boselli, di solito ha maggiore autonomia, ma mi risulta che di sua spontanea volont? faccia leggere le sue storie a Moreno Burattini. Il problema è che Marcheselli deve occuparsi anche di tutta la casa editrice in generale e Boselli non ha comunque incarichi ufficiali, mentre secondo me sarebbe utile che una figura di riferimento ufficiale ci fosse. Tex è un personaggio troppo importante perchè ce se ne occupi solo part time..
  16. No, qui ti sbagli: Sono ormai più di tre anni buoni che Boselli ha lasciato il ruolo di curatore di Zagor a Moreno Burattini e solo da poco ha ricominciato a scriverne qualche storia (tre in tutto). Potreebbe benissimi assumersi la curatela di Tex In questo siamo d'accordo al 100%.
  17. Attento che per questa tua proposta "eretica" Don Fabio Esqueda potrebbe scatenarti contro un'orda di cacciatori di taglie. Scherzi a parte, io sono da anni un sostenitore della candidatura di Mauro quale curatore di Tex. Aldil' della persona, però, credo che siamo (o dovremmo) essere tutti d'accordo che Tex dovrebbe avere un curatore a tempo pieno, uno che dia una direzione editoriale alla serie che tutti gli sceneggiatori dovrebbero seguire, così come accade su Zagor e Dampyr. Questo eviterebbe che in una storia ci possiamo ritroviamo un Tex lassista che preferisce una cena all'inseguimento di un assassino ed in un'altra un Tex che è invece un implacabile e determinato giustiziere (qualsiasi riferimento a storie più o meno recenti non è puramente casuale _ahsisi). Senza contare la possibilità di realizzare storie concatenate fra loro nello stile delle "odissee" di Zagor (ma non necessariamente delle storie di viaggio, per quanto io le trovi affascinanti), cosa che necessita di un ferreo coordinamento tra gli autori coinvolti ed un controllo abbastanza ferreo sulle scadenze.
  18. Se fosse stato disamore per la scrittura, avremmo avuto un'altra "Rivolta dei cheyennes", e poteva anche starmi bene sotto un certo profilo. Viceversa, le ultime pagine dimostrano disamore (o disaffezione) verso il personaggio: la stanchezza di Nizzi come autore sembra quasi essersi trasferita a una generale stanchezza di Tex, che oramai agisce quasi "al risparmio". E qui sta il grande paradosso: è mooooolto più facile e riposante sceneggiare una serie di "bang! bang!" per un fumetto di Tex, che intrecciare ed imbastire sceneggiature bolse, improbabili, verbose, o dove il protagonista viene inserito in situazioni oggettivamente imbarazzanti. E allora perchè Nizzi lo fa? Non perchè è svogliato: semplicemente, lui vede il ranger così: quasi come una proiezione freudiana di sè stesso, ossia un brav'uomo, volonteroso e che si impegna, ma che - conscio dei suoi raggiunti limiti - non va oltre un certo "minimo sindacale". Evidentemente, nell'ultimo albo, arrivati a pag. 60, Tex aveva già agito e sparato troppo, ed era arrivato il "bistecche&patatine time". C'è da dire, comunque che questa sceneggiatura è più vecchia di quella de "La rivolta dei Cheyennes" , essendo stata completata prima del luglio 2006 ed è quasi coeva di quella di "Oltre il fiume", che dovrebbe essere un p? più vecchia (ed è venuta sicuramente peggio, per bfortuna il buon Fusco a suo tempo declin° l'offerta di disegnarla). Dopo queste Nizzi dovrebbe solo altre tre storie: il Maxi B]"Losquadrone infernale" "Sul sentiero dei ricordi" e "Inferno bianco", credo proprio in ques'ordine. Le prime due erano abbastanza passabile e da inguaribile ottimista vofglio sperare che anche la terza lo sarà. Una certa dose di realismo e certi commenti sfuggiti a Filippucci (sullo scarso entusiasmo nel disegnarla principalmente) mi fannno temere il contrario, staremo a vedere. :capoInguerra:
  19. Ne sei proprio sicuro ?! :shock: O avevi in mente Faraci o l' ultimo Ruju.....?! No: aveva in mente proprio Boselli, esattamente come me, che al riguardo la penso al 100% come lui. ::evvai::
  20. Carlo Monni

    [73/75] Pony Express

    Sono contento di vedere che c'è qualcun altro che la pensa come me al proposito. ::evvai:: E se ragioni in termini di albi a striscia, vedrai che Tex non compare per ben due albi consecutivi. Appare brevemente nel terzo e lo rivediamo nel quinto (se la memoria non m'inganna). Chissà che avranno pensato all'epoca i lettori di quell'eretico di Bonelli, che si permetteva di scrivere una storia di Tex senza Tex. Magari l'avranno letta senza porsi troppi problemi. Ed è proprio quello il Kit che mi piace e che mi è mancato per troppi anni e che di recente ho rivisto nelle storie di Boselli e Faraci. Boselli ha sempre detto di ispirarsi al primo Bonelli, del resto. Una delle rare donne nelle storie di GLB ed una delle pochissime cattive che non muore nel finale. in barba a possibili incongruenze storiche. Io ho sempre sospettato che, principalmente nella seconda metà, ci sia stata un'altra mano ad aiutare Muzzi, notoriamente lento, a rispettare le scadenze. Nel caso avessi ragione, i miei sospetti si appuntano su Raffaele Cormio. Il finale affrettato è figlio del formato dell'epoca. Per Boselli (ma io userei più il termine "frenetico") invece è un marchio di fabbrica. Da parte mia aggiungo che forse all'inizio della storia siamo stati testimoni della fine di Diablo, storico cavallo di Kit, ma chissà se Bonelli ci hai mai pensato? Buona l'idea della sella lavorata di Kit, mai più ripresa... a parte che in "Morte nella nebbia", se non sbaglio.
  21. Carlo Monni

    [73/75] Pony Express

    Ma neanche per sogno. :malediz... Ragionando in termini di "albi giganti", Kit era in giro da almeno 63 e se parliamo di anni, erano già 13 dai che appariva a fianco del padre nelle storie. Ecco, questo è giusto.
  22. Carlo Monni

    [297/299] Fuga Da Anderville

    No aiutato da Angelo Todaro. Non escludo che Alfio Ticci abbia aiutato Giovanni con le chine degli sfondi anche di questa storia, come ha fatto in diverse (tutte?) storie precedenti e successive, a partire almeno da "La Mesa degli Scheletri" sino a "Il ragazzo selvaggio", ma la partecipazione di Angelo Todaro come matitista di diverse pagine è certa ed è stata svelata proprio da Angelo Todaro in persona al nostro Tex Willer Magazine. Il bello è che fino ad allora nessuno, nemmeno tra gli esperti, l'aveva mai sospettato, vista la notevole somiglianza di stile tra Todaro e Ticci. Gli esperti in questione, invece, gli avevano attribuito le matite finite delle prime 35 pagine della storia "La Mesa degli Scheletri", che lui giura di non aver fatto. Gli stessi esperti, poi, non si sono nemmeno accorti (e così noi poveri lettori) che Todaro ha realizzato anche le matite dell'albo "La maledizione di Escondida" se non anche di altre parti degli albi precedenti della stessa storia. Vatti a fidare degli esperti. Quanto al nostro Magazine, abbiamo fatto un vero scoop.
  23. Non so se sarà di questo calibro, ma almeno un'altra (per tacere del Texone di Sejias) la dovrai leggere, disegnata da Filippucci.
  24. Che posso dire su questa storia?Tanto per cominciare, non si sa mai, mettiamo lo Chiudo con un'ulteriore riflessione: questa è probabilmente l'ultima apparizione del Generale Davis almeno per un bel p? di tempo. Io non condivido l'astio di molti versi questo personaggio e se dovesse tornare, lo rivedrei volentieri. Di certo non nel ruolo di deus ex machina che Nizzi gli ha fatto rivestire fin troppo spesso, ma grazie al cielo, non in quest? avventura. Sui disegni poco da dire: Rossano Rossi fa un ottimo, lavoro e le evidenti influenze di Civitelli (evidentissime nelle figure di Kit e Tiger) e Ticci non mi disturbano affatto. Merita una segnalazione di merito la cura con cui ha realizzato i vestiti e le acconciature delle donne Navajo chiaramente ripresi da foto ed illustrazioni d'epoca. Apprezzo sempre questa cura filologica.
  25. Ne aveva parlato anche in un'intervista che ho letto nel forum di Zagor ( scls ) e se non ricordo male ( si, ultimamente sto dando i numeri :fumo: ) intitolata "Plano Quemado". Ora, dico, abbiamo tante tavole di prova dovute a diversi disegnatori, quasi quasi si potrebbe cercare di ricostruirla questa storiella, sempre che si abbia la certezza che è ancora quella che la redazione fa realizzare ai debuttanti. Proviamo a chiederlo ai vari disegnatori presenti sul forum è Idea interessantissima. ::evvai::
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