Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Carlo Monni

Collaboratori
  • Contatore Interventi Texiani

    5956
  • Iscritto

  • Ultima attività

  • Giorni con riconoscenze

    137

Tutto il contenuto pubblicato da Carlo Monni

  1. Carlo Monni

    [752] Fratello di sangue

    Chiedo venia ma non sono esperto in distanze a cavallo e comunque, ora che mi ci fai pensare, almeno fino ad un certo punto il treno doveva arrivare. Proprio in una stazione Carson, sulla via del ritorno da Heaven, sta aspettando l'arrivo del treno 809 con a bordo Tex in una bellissima storia tua e di Marcello, Carson non è uno che ama i treni ma non disdegna nemmeno le comodità quando è il caso.
  2. Carlo Monni

    [752] Fratello di sangue

    Las Vegas, che è nel Nevada è solo a 705 chilometri da Window Rock, capitale della Riserva Navajo meno che da Arezzo a Milano. Oggi ci si arriva in sei ore, nel 1880 forse un giorno o poco più, Tra Galluo in New Mexico e Las Vegas è ancora meno. Diciamo che andata e ritorno Carson ci mette tre giorni, può farlo tranquillamente una volta al mese se vuole, Continua a stupirmi che secondo te uno per essere un buon padre debba necessariamente avere una stretta vicinanza fisica con i figli.
  3. Carlo Monni

    [752] Fratello di sangue

    Esiste una quarta possibilità ovvero Lena e Donna rimangono nel Nevada (nel Montana c'erano nella loro prima apparizione ma poi si sono trasferite nel Nevada, a Heaven, dove hanno aperto una locanda) e Carson va a trovarle più spesso di quanto faccia ora (perché anche se non ci è mai stato mostrato anche a causa dell'editto di Sergio Bonelli io sono del parere che Carson va ancora a trovarle regolarmente) e le due donne diventano comprimarie ricorrenti come già accade per altri personaggi senza necessariamente avere per forza una storia incentrata su di loro. L'idea poi che Carson una volta scoperto che Donna è sua figlia debba mollare tutto per andare a vivere con lei e la madre mi sembra, se permetti, un tantino retrograda quasi da matrimonio riparatore. Sono tutti e tre adulti e si può essere un buon padre pur continuare a fare la vita che fa Carson. Per l'appunto.
  4. Infatti per me la cosa è sempre stata coerente con la filosofia di Tex. Ladykiller mi ha sempre ispirato pietà e compassione,
  5. Il che è assolutamente legittimo, anche se personalmente questo eccesso non lo vedo. Mi chiedo cosa ne pensi dell'inserimento del Capitano Nemo nell'universo zagoriano, Che su Zagor ci sta benissimo.
  6. Carlo Monni

    [752] Fratello di sangue

    Se lo credi tu, adesso ho la certezza che sia davvero minoritaria. Intromettiti pure, questa è una discussione aperta a tutti ed ogni contributo è gradito. Che io e ti spesso non si sia d'accordo non vuol dire che non stimi la tua opinione. Nel caso specifico sono d'accordo con te su quasi ogni parola. Una cosa va detta: fino agli anni 70 circa era praticamente impossibile non solo inserire allusioni al sesso ma soprattutto che il protagonista di un fumetto potesse avere figli fuori dal matrimonio ma fortunatamente da allora le cose sono cambiate ed è effettivamente doveroso che certi lettori di Tex capiscano finalmente che Babbo Natale non esiste ed i bambini non li porta la cicogna.
  7. Carlo Monni

    [752] Fratello di sangue

    Qualche tempo fa Boselli disse che nel prossimo ritorno di Lena e Donna (a proposito: chissà se ci sta finalmente lavorando?) meditava di fare la grande rivelazione anche se temeva la reazione dei lettori più tradizionalisti. Io gli risposi che a me personalmente sarebbe piaciuto se lo avesse fatto ma che in ogni caso doveva seguire la sua ispirazione facendo come riteneva più giusto infischiandosene delle reazioni di una frangia di lettori che io ritengo e mi auguro sinceramente sia minoritaria ed è ancora la mia posizione. Tu come la vedi: non sulla rivelazione in sé ma su come Boselli dovrebbe comportarsi con riguardo alle reazioni di certi lettori?
  8. Anche queste sono parole d'oro. In effetti mi sembrava molto strano che tu non concordassi sulla questione. D'altra parte, gli argomenti di Ivan sono sempre stati discutibili (in retorica questo sarebbe chiamato delicato eufemismo) e le probabilità che lui sostenesse una tesi ragionevole e tu no sono inferiori a quelle che domani il sole sorga ad ovest. @Mister Pcomplimenti anche da parte mia (ed un pizzico di invidia, ammettiamolo). Adesso , però, non potrai più dire, ammesso che lo pensassi s'intende, che come sceneggiatore Burattini è ormai bollito.
  9. Carlo Monni

    [752] Fratello di sangue

    No, si riferisce al fatto che tu sembri convinta che ci sia stata. Lo dici anche esplicitamente usando l'avverbio sicuramente. Quello di Alessandrini non contarlo: aveva 272 pagine, cosa che dimostra che era stato concepito apposta per il Maxi. non lo si poteva mettere sulla serie regolare a meno di integrarlo con un racconto di 58 pagine. Qualcosa si sarebbe dovuto comunque scrivere. Meglio com'è andata.
  10. Carlo Monni

    MIGLIORE ANNATA DI TEX (1990-1999)

    Avviene nel 1991 in realtà anche se noi lettori ne vediamo gli effetti solo a partire dal 1994. Lo si capisce da una sorta di memorandum dato a Michele Medda appunto verso la fine del 1991. In quel momento Nizzi aveva da poco completato la storia del n. 400, che lui stesso in quello scritto definisce una storiella,, completato la sceneggiatura delle storie per Civitelli, Villa, e Monti che i due ultimi disegnatori completeranno quando ormai la crisi sarà passata o quasi. Non è certo per caso che giusto in quel periodo Civitelli realizza la storia di Mister No per il primo Almanacco dell'Avventura. Nizzi lascia anche incompiute una sceneggiatura per Fusco ed una per Marcello e letteralmente senza sceneggiature gli altri. Il resto dovresti saperlo.
  11. Carlo Monni

    [752] Fratello di sangue

    Perché non ci sono state finora molte storie ambientate tra "Il tranello" ed "Il figlio di Tex". Ad essere proprio precisi, l'ultima volta che si è visto "in presa diretta" Carson con capelli e baffi interamente neri è stato sul n. 9, quindi non è impossibile vedere Carson con le tempie grigie anche in storie ambientate tra il m. 9 ed il 10.
  12. Carlo Monni

    [752] Fratello di sangue

    Così memoria, credo che lo si sia visto così solo sul n. 10 e sui cartonati "Frontera" e "L'uomo dalle pistole d'oro"
  13. Si possono sceneggiare perfino i miei.
  14. Carlo Monni

    [752] Fratello di sangue

    Proprio mentre leggevo la tua frase mi è venuta in mente la foro postata da Pasquale Del Vecchio su facebook qualche giorno fa, in cui, purtroppo, sfoggiava una corposa ingessatura al braccio destro dopo un incidente, che verosimilmente lo terrà lontano dal tavolo da disegno per il tempo della convalescenza. Tipico esempio di imprevisto che nè un autore, nè tantomeno la redazione può prevedere. Come volevasi dimostrare. Proprio quest'anno è capitata la stessa cosa su Zagor e Burattini e Sedioli hanno dovuto confezionare in fretta e furia un albo che completasse la programmazione fino al n, 699. In questo caso l'emergenza dovrebbe essere nata perché con la trasformazione del Maxi Zagor in Zagor Più alcune storie in due albi hanno dovuto essere adattate per la nuova pubblicazione mentre altre originariamente pensate per il Maxi sono diventate storie in tre albi. A proposito di emergenze vere ed imprevedibili, il disegnatore di Zagor Marco Verni si è ritrovata la casa allagata a causa della recente alluvione in Emilia Romagna ed ha dovuto, come si dice, sfollare. Come conseguenza la storia del ritorno di Supermike che sarebbe dovuta iniziare con il n. 701 è stata rinviata al n, 703. Qualcosa di simile è accaduto a Gianni Sedioli. Questo genere di cose influisce quasi esclusivamente perle serie strutturate a puntate. In serie strutturate in albi singoli come Dylan Dog la cosa passa inosservata perché spesso basta anticipare o posticipare l'uscita di una storia per tappare il buco.
  15. E così il caro, vecchi Comix Archive è ritornato sotto nuove mentite spoglie, Va da sé che nulla di quello che scrive in quel suo blog è non dico vero ma verosimile.
  16. Carlo Monni

    [752] Fratello di sangue

    Tu lo dici che c'è già stato in una ricostruzione mentale che ti fai da sola ma non è mai detto in nessuna storia e questa sembra decisamente smentirti. Ok, non ti è piaciuta la storia. Non la penso come te ma ognuno ha i suoi gusti ed io li rispetto, ma almeno accetta che i fatti stanno in un certo modo anche se tu avresti voluto che fosse andata in un altro modo. Tu credi che la redazione sia fatta di persone infallibili che predicono ogni evenienza ed hanno sempre pronta la soluzione, Che ne sai tu se per qualche imprevisto (e gli imprevisti si chiamano tali perché non sono previsti e quasi sempre non prevedibili, non dimenticarlo) una storia di tre albi prevista per quest'anno non è stata terminata in tempo e e nessuna delle altre in corso di lavorazione lo sarebbe stata in tempo utile? Che ne sai poi tu della situazione di emergenza in cui la redazione è stata costretta a lavorare a causa delle defezioni seppur temporanee causate dal covid? O per te dovevano prevedere pure quello? Facile criticare da fuori il lavoro altrui quando non si sa nulla di come si fa e dei suoi problemi e mi pare che tu solo questo sappia fare: criticare per partito preso,
  17. Carlo Monni

    [752] Fratello di sangue

    Piò essere nell'ultima pagina ma non è alla fine della storia infatti.
  18. Carlo Monni

    [752] Fratello di sangue

    Molto semplice: ad un certo punto, più o meno ad inizio autunno dell'anno scorso, Boselli e Giusfredi si sono accorti che nella programmazione mancava un albo per arrivare ad agosto di quest'anno con una storia che finisse nell'albo di quel mese visto che a settembre ci sarebbe stata la storia di un solo albo celebrativa dei 75 anni di Tex che non poteva essere, per ovvi motivi, né anticipata, né posticipata. Non c'erano possibilità di avere pronta una storia in tre albi e così il buon Giorgio si è dovuto inventare una storia che è stata quindi affidata a Font, presumo perché è uno dei pochi che potessero garantire la consegna di 110 tavole in un tempo così ristretto. Detto questo, ritengo che nonostante la fretta Giusfredi abbia fatto un buon lavoro e soprattutto lo ha fatto Font.
  19. Non è che si è estinta. A quanto ne so , lo faceva solo G.L. Bonelli e neanche sempre. Dipendeva da quanti e quali sceneggiatori alimentare. Negli anni 80 Nizzi scriveva più storie contemporaneamente per più disegnatori esattamente come fanno tutti anche oggi. In seguito, dopo aver ceduto alcuni disegnatori a Boselli, prese l'abitudine di mandare la sceneggiatura a blocchi di singoli albi, mai completa. Il mito delle sceneggiature intere è, per l'appunto, un mito..
  20. Carlo Monni

    [752] Fratello di sangue

    +Nulla di più semplice: il soggetto è molto semplice e molto classico ma sviluppato decisamente bene specie considerando le circostanze in cui la storia è nata. La sceneggiatura è di buon livello. La composizione di pag., 7, riassuntiva "Furia rossa" meriterebbe un plauso a se stante Un'altra menzione d'onore la merita la sequenza di pag. 24 che è una descrizione abbastanza accurata di un funerale navajo, cosa che dimostra che Giusfredi si è documentato per bene. Buona l'idea della carovana di emigranti svedesi ed anche qui con l'uso di parole svedesi che conferma quanto Giusfredi si documenti prima di scrivere. La classica idea delle guide traditrici viene poi sviluppata in modo non sempre convenzionale e mi è piaciuto che sia stato Carson per conto suo a risolvere i conti con due di essi. Molto carino e ben realizzato il rapporto tra Tiger e la giovane svedese che si dimostra tutt'altro che la classica damigella in pericolo Carino anche lo scontro con Fulmine Rosso il cui scopo principale è preparare il finale. A questo proposito, è abbastanza ovvio che se e quando Giusfredi avrà il tempo di scriverla ci sarà una storia con il ritorno del giovane ed impulsivo Pawnee. Sul fronte disegni Font ha fatto decisamente un buon lavoro. Ci sono delle incertezze qua e là ma va anche tenuto conto che Font ha 77 anni seppur portati benissimo e posso ben dirlo avendo avuto l'onore di incontrarlo di persona e perfino di parlarci.
  21. Carlo Monni

    [752] Fratello di sangue

    Ti rispondo molto succintamente, Non sono d'accordo c on una sola parola e men che meno con i voti
  22. Carlo Monni

    [752] Fratello di sangue

    Una menzione particolare va, a mio avviso, alla precisa ricostruzione del rituale funerario dei Navajos. Senza fare spoiler dico che la storia è bella e c'è anche spazio per un possibile seguito.
  23. Ho ridato un'occhiata all'intervista a GLB datata 30 giugno 1986 che si è svolta nel mitico studio di Via McMahon a Milano. Al termine il vecchio consegna al figlio Sergio circa 40 pagine di una nuova storia ambientata almeno in parte in Messico destinata a Letteri perché ci dia un'occhiata ed aggiunge che la storia si prospetta lunga.. negli anni successivi sono uscite solo due storie di GLB che avevano a che fare con il Messico: "Gringos" e "Il medaglione spagnolo". La prima è stata disegnata da Civitelli ma in origine era destinata proprio a Letteri ed è uscita tar il maggio ed il luglio del 1987. Mi convince poco l'idea che Civitelli abbia potuto fare più di 200 pagine in meno di un anno ma all'epoca forse non gli era impossibile come oggi
  24. A più di due albi mensili in realtà. Le storie dei Texoni sono di 224 pagine ed il secondo mi pare ne avesse addirittura 232 perché Nizzi non era riuscito a tagliare di più di una sceneggiatura che in origine avrebbe dovuto essere di 330 pagine ovvero tre albi.
  25. Carlo Monni

    La Serie Di Kit Willer

    Fregavamo ovviamente.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.