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Carlo Monni

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Tutto il contenuto pubblicato da Carlo Monni

  1. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 22] La grande corsa

    Peggio per te, ti sei perso una gran bella storia.
  2. Carlo Monni

    Claudio Nizzi

    Ti rispondo io per quel poco che so e per come conosco Claudio Nizzi: è estremamente improbabile a meno che non si tratti di manifestazioni in Emilia o di Lucca Comics.
  3. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 22] La grande corsa

    Se per differenze intendi quelle di tratto, è ovvio che si notano, ma da qui a mettere in discussione la bravura di Diso ce ne corre. A me il disegno da te postato sembra dignitosissimo e se poi è una questione di somiglianza, quanto Letteri somigliava a Galep?
  4. Anche se non è un avversario ormai, un altro personaggio che a mio parere meriterebbe di ritornare è proprio Sagua, che in fondo fa parte della famiglia in quanto fratellastro di Lilyth e quindi zio di Kit e cognato di Tex. Dopotutto è il capo dei Navajos delle Terre Alte come stabilito tanto tempo fa anche se nessuno sembra più ricordarselo.
  5. Ma era sottinteso che prima avrebbe chiesto il permesso agli aventi diritto . Chi avrebbe la facoltà di autorizzare lui o chiunque altro a scrivere una storia con protagonista Mefisto? In primo luogo tu, suppongo. Se puoi approvare una storia di Jim Brandon , dovresti poterlo fare anche con una di Mefisto, poi è ovvio che potrebbero esserci i veti dei tuoi superiori gerarchici e degli eredidi GLB e Galep. A questo punto non posso non chiederti quale sarebbe la tua posizione nel caso una simile proposta fosse avanzata.
  6. Qualche anno fa Alfredo Castelli, durante un incontro col pubblico, disse che gli sarebbe piaciuto scrivere una storia su come Mefisto da semplice illusionista era diventato un vero e proprio mago. Il grosso problema che vedeva era che non sarebbe stata una storia di Tex, ma una storia di Mefisto e non avrebbe saputo come e dove pubblicarla. Qualche tempo dopo lo rividi e gli chiesi perché non proponesse la storia in questione alla collana "Le Storie" magari per uno Speciale. La risposta fu, più o meno: "Non ne ho voglia". Io credo che il problema del fatto che che sarebbe una storia senza Tex sia superabile in qualche modo Convincere Castelli a lavorarci su è un'impresa molto più dura.
  7. Infatti non lo conosci.. Non l'hai visto salutare personalmente tutti gli autori intervenuti al funerale di suo padre, cioè quasi tutti, dimostrando, con loro sorpresa, di sapere benissimo chi fossero e cosa stessero facendo per l'azienda che adesso era sua. Non l'hai nemmeno visto uscire dall'ufficio con sottobraccio un pacco di fumetti da studiare, diciamo così. Avrebbe potuto facilmente limitarsi al ruolo di presidente nominando un Direttore Generale di sua fiducia ed invece ha assunto quel ruolo direttamente mettendoci il nome e la faccia. Nessuno è uguale ad un altro. G.L. Bonelli era un creativo estroverso a cui non piaceva e non interessava dirigere l'azienda da lui stesso fondata e così la cedette interamente alla ex moglie e si dedicò solo a scrivere. Tea Bertasi Bonelli non aveva mai letto un fumetto in vita sua né certo sapeva scriverli e tanto meno disegnari i fumetti ma aveva fiuto e capacità manageriale e si mantenne sempre nell'ombra. Suo figlio Sergio aveva ereditato i talenti di entrambi i genitori e si era anche ritagliato un ruolo di uomo immagine della ditta, nato,credo, più per caso che per necessità. Davide non è un creativo, ma un manager ed anche un tipo schivo che non ama i riflettori ma sta pian piano uscendo dal guscio. La prossima generazione ovvero i tre figlidi Davide? Troppo presto per dirlo. A quanto pare, quando è possibile, specie il maggiore, seguono il padre alle varie fiere del fumetto. Se almeno uno di loro ha ereditato il talento del nonno e del bisnonno lo sapremo solo tra un po'. Solo per ciò che riguarda Tex. Ci sarebbe anche Giulio Terzaghi, l'Amministratore Delegato che da circa quarant'anni gestisce tutta la parte amministrativa dell'azienda, ruolo che, da quanto ho capito, era di Tea Bonelli fino al suo arrivo.
  8. Carlo Monni

    Quanto Sono Veloci I Disegnatori Di Tex ?

    Intervengo per dire che hai ragione. Ad esempio Corrado Mastantuono oltre che lavorare su Tex lavora anche per la Panini/Disney e per la Francia. Ha un impegno di consegnare un certo numero di tavole mensili per Tex e per quanto ne so lo rispetta scrupolosamente.
  9. Carlo Monni

    Quanto Sono Veloci I Disegnatori Di Tex ?

    Una precisazione: quello che dici al punto 3 di Jack Kirby è quasi esattamente la stessa cosa che dici al punto 2 e messa così è sbagliata. Punto primo:. Kirby (e con llui quasi tutti i grandi disegnatori americani della sua epoca, unica grande eccezione Steve Ditko) faceva solo matite e le chine le metteva qualc altro. per un certo periodo su Hulk, Nick Fury e X-Men si limitò a fare solo i layout lasciando le matite vere e proprie e le chine ad altri. Non si può parlare di collaboratori in senso stretto perché Kirby non aveva più uno studio. Negli anni 30, 40 e 50 alcuni disegnatori avevano uno studio che lavorava come una vera e propria catena di montaggio in cui il capo studio faceva le bozze a matita, o ill ayout se preferisci questa terminologia, gli altri facevano tutto il resto dividendosi i compiti (chi realizzava i personaggi, chi gli sfondi , chi le case o le auto etc). Alla fine interveniva il capo che faceva i volti dei personaggi armonizzando il tutto e firmando l'opera. Suppongo intendessi questo con lavorare alla Jack Kirby, solo che 1) il metodo è più vecchio di lui e 2) Alla Marvel non lavorava così.
  10. Carlo Monni

    Quanto Sono Veloci I Disegnatori Di Tex ?

    Che tu lo ritenga troppo lungo non cambia di una virgola il fatto che sia esattamente il tempo medio che ci vuole. Se anche tu ritenessi che è troppo lungo il tempo che ci vuole per arrivare al prossimo Natale, questo non muterebbe il fatto che sempre quel tempo ci vorrebbe per arrivare al prossimo 25 dicembre. Questa è la realtà. Non riesci a comprendere una cosa così semplice che ci arrivano praticamente tutti qui dentro a parte te ? Il problema è tuo.
  11. Carlo Monni

    Quanto Sono Veloci I Disegnatori Di Tex ?

    Non per voler faper forza il difensore d'ufficio e per giunta di una che sono stato io il primo ad attaccare, ma se qui si discute di quanto sono veloci i disegnatori di Tex, disquisire su quanto ci voglia realmente a disegnare qualcosa non è certo off topic. Se poi a qualcuno si contesta che non ne capisce nulla di disegno, questo qualcuno ha tutto il diritto di portare prove che a suo dire smentiscono quest'assunto. Detto questo, ribadisco che Letizia non riesce a comprendere la differenza che corre tra il realizzare un disegno come quello che ha postato ed il realizzare una tavola a fumetti completa.
  12. Non che sia una giustificazione s'intende, ma per tutta una serie di motivi che non conosco a fondo si è ridotto il numero di coloro che lrileggono le storie prima che siano mandate in stampa e quando arrivano le cianografiche di prova che da cinque si sono ridotte a tre. In particolare mancano Decio Canzio e Mauro Marcheselli ai quali, mi dicono, non sfuggiva quasi mai un refuso. La mia personale idea è che non si siano ancora adattati alla loro mancanza e che in passato chi leggeva il prodotto finito fosse più rilassato, per così dire, perché tanto, se qualche errore gli fosse sfuggito, ci avrebbe pensato Marcheselli a scovarlo. Mi dicono, e non ho ragione di dubitarne, che si stanno impegnando per evitare il più possibile i refusi.
  13. Carlo Monni

    Quanto Sono Veloci I Disegnatori Di Tex ?

    Il che dimostra che sarai anche una brava scrittrice ma di disegno non capisci nulla. Senza offesa.
  14. A dire il vero ho usato il tuo post ma solo perché vi era usata la parola tradimento sia pure per dire che non lo era e l'ho usato per controbattere chi dice:"Sergio non lo avrebbe mai fatto" perché nessuno può veramente saperlo. "Orfani", tanto per dire, lo ha approvato lui. Certo che è lecito se a te certe cose non piacciono. Per me, ad esempio , avrebbero dovuto essere fatte già da anni e sono contento che la SBE si sia finalmente mossa in questa direzione. Come vedi, è tutta una questione di punti di vista.
  15. Devo rispondere? Perché ci sono decisioni che non prende lui e perché le sue scelte sono sottoposte all'approvazione di coloro che gli sono superiori gerarchicamente. Ad esempio ha un potere limitato di "assumere" o "licenziare" i collaboratori. Ho usato le virgolette perché tecnicamente tutti gli autori sono liberi professionisti e non prendono stipendio. Mon pensi che: 1) Sergio stesso da quando prese le redini della casa editrice 61 anni fa ha preso decisioni che si allontanavano dalla linea editoriale della madre? 2) lui stesso ha mutato decisioni e di conseguenza linee editoriali più di una volta in 54 anni? C) Le sue scelte non sono le tavole della legge né erano sempre giuste per definizione e chi gli è succeduto ha tutto il diritto di fare le sue scelte? In questo senso non si potrà mai parlare di tradimento solo di legittima diversità di vedute e di scelte con tutte le conseguenze negative o positive del caso. Sia chiaro che queste scelte quali che siano possono essere legittimamente criticate ma ciò non toglie che chi le prennde ha il pieno diritto di farlo.
  16. Carlo Monni

    Quanto Sono Veloci I Disegnatori Di Tex ?

    Spero di non gettare acqua sul fuoco di qualche entusiasmo correggeno alcune tue stime Ottimista! Adesso ma ai suoi tempi d'oro anche 40 Di più. Forse 15 o più. 8 da quando è coperinista di Zagor. Magari! Invece arriva a stento a 6. 15. Per ora è tutto.
  17. Ma tu credi davvero che Boselli avrebbe affidato a Dotti la storia di Dinamite se non fosse stato più che sicuro che avrebbe finito "Manhattan" in tempo utile? Per la cronaca Dotti ha già terminato i primi 3 albi ed è circa a metà del quarto e secondo te non ce la fa a finire una sessantina di pagine di un albo che andrà pubblicato a gennaio 2019 per la fine di settembre?
  18. L'ultima che hai detto. Scherzi a parte, all'epoca dell'uscita di "Battle bridge" chiesi a Boselli a cosa stesse lavorando Cossu e lui rispose: "Ad una storia in due albi per la serie regolare scritta da Ruju".
  19. Non scambiare il tuo giudizio personale per un dato oggettivo per favore: "La citta nascosta" è comunque una storia carina, senza guizzi, e questo è uno dei suoi maggiori difetti, ma scritta con mestiere. Il suo maggiore difetto, e non da poco lo ammetto, è che il tema della comunità nascosta avrebbe potuto essere meglio approfondito ma la storia merita comunque la sufficienza. I disegni, poi, sono eccezionali. Se questa storia è impubblicabile, che dovrei dire di tante, troppe storie di Nizzi uscite dal 2002 in avanti: una a caso: "I fratelli Donegan"? E questa è la mia opinione non un dato oggettivo ed indiscutibile.
  20. Qualcuna già il prossimo anno, credo. Le storie di Ticci e Filippucci per la serie regolare non dovrebbero arrivare prima del 2020/2021. Almeno una delle storie brevi dovrebbe essere nel Color di novembre 2019 e non escludo che il Maxi disegnato da Alessandrini possa essere pronto già per l'ottobre 2019.
  21. Vorrei fare un'ulteriore osservazione generale: il topic lo ha aperto Paco ed avrà pure il titolo espresso in forma dubitativa ma per me rimane ingeneroso e perfino irrispettoso se vogliamo. Ognuno ha diritto ai suoi gusti, ma per quanto ,mi riguarda sono diversi anni che la serie regolare è tornata a salire di qualità dopo un periodo che definire mediocre è solo un gentile eufemismo. A partire da "Buffalo soldiers" ho letto un numero di storie belle come non mi capitava da tempo. Faraci è stato, lo ammetto una mezza delusione. Mezza perché le sue prime storie mi erano comunque piaciute parecchio ma purtroppo, diversamente da come gli era accaduto altrove, non è riuscito a trovare la giusta sintonia col personaggio. Posso affermare senza problemi che tutte le storie di Boselli mi sono piaciute e così praticamente tutte quelle di Ruju ed anche quelle di Manfredi su cui qualcuno ha espresso delle riserve. La qualità dei disegni va dall'eccellente al buono e questo giudizio non è certo inficiato dalla prova di Cossu che è in buona parte insoddisfacente e non mi faccio certo problemi a dirlo. Alla canna del gas Tex? Come direbbe Toto: ma mi faccia il piacere!
  22. Come diciamo noi in Tribunale: "Fuori le prove". Dicci i titoli o gli albi se puoi. Io mi fido delle affermazioni di Fusco stesso secondo cui dopo "Il clan dei Cubani" i volti se li è sempre rifatti da solo. Non escludo che in casi di emergenza alcune tavole abbiano subito un qualche ritocco ma questo è sempre accaduto per quasi tutti i disegnatori in ogni periodo della vita editoriale di Tex. L'unico di cui so per certo che non gli è mai accaduto è Civitelli perché quando ha finito una storia invece di spedire le ultime tavole va personalmente a portarle in redazione ed esegue direttamente lì le eventuali correzioni richieste. Quanto all'attenzione della SBE per i volti, ai tempi eroici, lo ribadisco, non c'era: Nicolò, Letteri, Ticci hanno dato tutti del volto di Tex un'interpretazione del tutto personale che non è mai stata messa in discussione all'epoca. Tanti, troppi per citarli tutti. Dovresti restringere il campo.
  23. Esatto e secondo più di un esperto, non da Monti ma da Ticci in persona, tesi che sembrerebbe avvalorata dal fatto che Monti ha sostenuto più di una volta che il suo primo lavoro su Tex era stato realizzare un bel po' di matite per Ticci ne "Gli eroi di Devil Pass" e le chine su altre pagine su matite di Ticci. Dopodiché Fusco decise di "Ticcizzare" i suoi volti da solo proprio per evitare che glieli rifacessero in redazione. Come lo so? Semplice: me lo ha detto Fusco una delle poche volte che ho avuto la fortuna di incontrarlo. Lo sono eccome, specialmente la prima.
  24. Intendeva nei volumi della Mondadori ed oggi SBE mi pare ovvio.
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