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Carlo Monni

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Tutto il contenuto pubblicato da Carlo Monni

  1. Prima che esca il secondo albo e si scopra se ho avuto ragione o torto, mi sbilancio: questa storia dovrebbe essere divisa in due parti: la prima è quella ambientata nel 1874 che stiamo leggendo, poi l'azione si sposterà dieci anni dopo per narrare la fase finale della parabola di Ranald S. McKenzie e sarà in questa seconda parte che vedremo anche Kit e Tiger.
  2. Mi pare ovvio che il giovanotto ambisca a disegnare almeno una storia breve.
  3. Solo cinque? Doveva essere giù di forma. Nessuna provvidenza. Carson spara pur sapendo di essere fuori tiro perché sa di non essere lontano dal forte e spera di attirare l'attenzione di una pattuglia in perlustrazione, cosa ben diversa dalle botte di fortuna di nizziana memoria. Storica al 100%. Avvenne nel 1873.
  4. Io sono stato per anni Direttore di una rivista a livello Nazionale, stampata a Bologna che arrivava un giorno a Bormio e solo il giorno dopo a Reggio Emilia. Conosco il problema. In ogni caso, storia molto dinamica e ben disegnata. E sono convinto che ci saranno sorprese, perché autorizzano a crederlo i tre volumi complessivi, quando sul finire del primo l'epilogo sarebbe apparso scontato se gli albi fossero stati solo due. Mi intriga molto quello che si attribuisce allo sciamano nella presentazione del numero di luglio. Secondo la Storia, e quindi non è uno spoiler, nei suoi ultimi anni McKenzie soffrì di squilibri mentali all'epoca attribuiti alle conseguenze di una botta in testa in seguito alla caduta da un carro a Fort Sill nell'attuale Oklahoma. Oggi si pensa che potesse aver contratto una forma di meningoencefalite.. Fatto sta che nel 1884 dovette essere congedato e per qualche tempo fu rinchiuso in un manicomio. Sarebbe morto nel 1889 a soli 48 anni e mezzo. La mia ipotesi è che Boselli suggerirà che la malattia di McKenzie sia dovuta alla maledizione dello sciamano Kiowa. Peraltro, dovrebbe essere chiaro che la storia sarà ambientata in periodi temporali diversi.
  5. Nessuno ci credeva, nemmeno lui, ma a quanto pare, sì.
  6. Ti riferisci alla storia di Serra? Nessun mistero: semplicemente Boselli voleva esser certo che Serra consegnasse la sceneggiatura prima di rivelare il nome di chi l'avrebbe disegnata.
  7. Non so quanti di voi lo sanno, ma la Mandanici è già intervenuta su Tex eseguendo le correzioni dei disegni di Marcello in "La grande invasione".
  8. A me è successa la stessa cosa venerdì. Ad Arezzo è frequente che gli albi Bonelli escano un paio di giorni prima della data ufficiale, ma quattro è un vero evento. Condivido tutto.
  9. Stando a quanto detto da NIzzi stesso stesso non ricordo in quale occasione, l'idea di fare dei tre sorveglianti della ferrovia i fratelli Earp fu di Ticci, lui avrebbe dato solo indicazioni generiche.
  10. Non so come funziona nelle nostre forze armate ma in quelle americane all'epoca di Tex le cose funzionavano più o meno così: a fianco dell'Esercito Regolare c'erano le milizie statali e territoriali che in tempo di guerra erano integrate o si affiancavano alle truppe regolari. Sempre in tempo di guerra si formavano reggimenti di volontari sempre su base statale. Nell'Esercito Regolare gli ufficiali uscivano dall'Accademia Militare col grado di sottotenente e progredivano sino ai gradi più alti. Nelle milizie statali gli ufficiali sino a colonnello erano nominati dal Governatore. Nelle milizie volontarie spesso il comandante (spesso col grado di colonnello) era chi le aveva formate e/o finanziate con tanto di nomina formale da parte del Governatore. A complicare le cose capitava che alcuni ufficiali distintisi per meriti di guerra o politici ricevessero un "brevetto" temporaneo" ad un grado superiore. Terminata l'efficacia del brevetto tornavano al grado effettivo anche se spesso avevano una via preferenziale per le promozioni. Fu il caso di Custer che durante la Guerra Civile ottenne un brevetto da generale ed alla fine della guerra fu reintegrato nel grado effettivo di Tenente Colonnello. A complicare le cose c'era anche il fatto che un ufficiale poteva ritrovarsi contemporaneamente con più più di un grado in diversi servizi. Il già nominato Custer era, come già detto, Tenente Colonnello dell'Esercito Regolare, Brigadiere Generale per brevetto sempre dell'Esercito Regolare e Maggior Generale per brevetto di un una divisione di Volontari, gli ultimi due cessarono di avere validità il primo con la fine della guerra ed il secondo con lo scioglimento dell'unità di volontari Nell'Esercito della Confederazione le cose funzionavano allo stesso modo. C'era comunque l'uso di cortesia di rivolgersi ad un ufficiale col grado più alto raggiunto. Per questo Custer era chiamato Generale anche se era solo Tenente Colonnello. Inoltre sempre per cortesia ci si rivolge ad un ufficiale col suo grado anche dopo che è andato in congedo. Quindi, per rispondere finalmente alla tua domanda, sia Watson che Woodlord erano chiamati Colonnello perché sicuramente avevano avuto quel grado nel loro passato. Per Woodlord è facile ipotizzare che fosse al comando di un reggimento di volontari della Confederazione. Grazie mille Carlo una risposta molto esauriente, come sempre. Avevo trovato una lettera di un secolo fa fra una mia bisnonna e un colonnello germanico (a riposo) a cui aveva venduto una villa. Oggigiorno non saprei se dopo il congedo ci si rivolge con il massimo grado raggiunto. Io ti posso dire che se mi capita di scrivere, che so, "ex generale", il correttore di Word me lo segnala come errore perché, dice, la qualifica non viene persa alla fine del servizio e bisogna comunque scrivere "generale" .
  11. Oppure come se stesse ripensando al passato.
  12. Non so come funziona nelle nostre forze armate ma in quelle americane all'epoca di Tex le cose funzionavano più o meno così: a fianco dell'Esercito Regolare c'erano le milizie statali e territoriali che in tempo di guerra erano integrate o si affiancavano alle truppe regolari. Sempre in tempo di guerra si formavano reggimenti di volontari sempre su base statale. Nell'Esercito Regolare gli ufficiali uscivano dall'Accademia Militare col grado di sottotenente e progredivano sino ai gradi più alti. Nelle milizie statali gli ufficiali sino a colonnello erano nominati dal Governatore. Nelle milizie volontarie spesso il comandante (spesso col grado di colonnello) era chi le aveva formate e/o finanziate con tanto di nomina formale da parte del Governatore. A complicare le cose capitava che alcuni ufficiali distintisi per meriti di guerra o politici ricevessero un "brevetto" temporaneo" ad un grado superiore. Terminata l'efficacia del brevetto tornavano al grado effettivo anche se spesso avevano una via preferenziale per le promozioni. Fu il caso di Custer che durante la Guerra Civile ottenne un brevetto da generale ed alla fine della guerra fu reintegrato nel grado effettivo di Tenente Colonnello. A complicare le cose c'era anche il fatto che un ufficiale poteva ritrovarsi contemporaneamente con più più di un grado in diversi servizi. Il già nominato Custer era, come già detto, Tenente Colonnello dell'Esercito Regolare, Brigadiere Generale per brevetto sempre dell'Esercito Regolare e Maggior Generale per brevetto di un una divisione di Volontari, gli ultimi due cessarono di avere validità il primo con la fine della guerra ed il secondo con lo scioglimento dell'unità di volontari Nell'Esercito della Confederazione le cose funzionavano allo stesso modo. C'era comunque l'uso di cortesia di rivolgersi ad un ufficiale col grado più alto raggiunto. Per questo Custer era chiamato Generale anche se era solo Tenente Colonnello. Inoltre sempre per cortesia ci si rivolge ad un ufficiale col suo grado anche dopo che è andato in congedo. Quindi, per rispondere finalmente alla tua domanda, sia Watson che Woodlord erano chiamati Colonnello perché sicuramente avevano avuto quel grado nel loro passato. Per Woodlord è facile ipotizzare che fosse al comando di un reggimento di volontari della Confederazione.
  13. Ma infatti quello di "L'eroe e la leggenda" è un Tex volutamente non canonico ed in quest'ottica va visto ed accettato. Si tratta di un espediente narrativo vecchio come il Mondo. Tra gli esempi che mi vengono in mente c'è una storia Marvel in cui un Conan anziano racconta ai suoi figli una storia della sua giovinezza ed alla fine, quando i ragazzi sono andati a letto, sua moglie gli dice; "La storia che hai raccontato non torna con questo, questo, e questo." e lui ribatte ridendo: "Beh forse ho abbellito un po' troppo certi particolari ed ho aggiunto qualcosa ma era comunque una bella storia no?." In narratologia si parla in questi casi di narratore inaffidabile.
  14. Carlo Monni

    Galleria Di Rossano Rossi

    Se è solo per quello, ne ho, a cominciare dal titolo di lavorazione che è "Sull'orlo del precipizio". So anche a grandi linee la trama. Devo parlarne qui o nel topic delle anteprime in cui sarebbe più consono? Ma ,a sua ultima storia non era sostanzialmente una cittadina, scusa? Potresti sbagliare, sai?
  15. Mi pare ovvio che tu non hai mai fatto il militare o non hai mai avuto a che fare con i militari ed equiparati. I soldati entrano nell'ufficio del comandante richiamati dagli spari e trovano il capitano Bennett ed il tenente Ross morti ed il tenente Morris ferito. Non hanno motivo di dubitare di quel che dice quest'ultimo. Per attitudine sono abituati ad obbedire ed a credere a ciò che dice un loro superiore. Non avevano in quel momento alcun serio motivo di avere sospetti, Avrebbe potuto averli un investigatore esperto, forse, ma loro non lo sono.
  16. spero veramente non ritornino tutte. sarebbe una grossa delusione ,che diamine siamo passati da nessun ritorno in una marea di anni a ripescare indistintamente tutti i personaggi del passato? per me alcuni personaggi ,esempio emblematico tesah ,dovrebbero essere lasciati nelle magnifiche storie in cui sono comparsi e nella nostra memoria . La solita critica spero minoritaria... Non penserai che escano tutti assieme, vero? Usciranno nel giro di diversi ANNI. E comunque ripeto a te quel che ho detto all'incontro del Forum. I veri Fan di Tex in maggioranza li vogliono rivedere. Io sono un vero fan di Tex. Ora ho io il potere decisionale,giusto? Ergo, si rivedranno. Non farlo pur potendolo fare sarebbe da parte mia incomprensibile masochismo. Non è la solita critica , a me piacciono molto i ritorni o la ripresa di temi del passato a patto che non diventi una fissa . E da quando in qua sei tu a dettare la politica editoriale? Che farai? Intendi smettere di leggere a causa dei ritorni? Che enorme esagerazione. Addirittura cambiare totalmente, ma ti rendi conto di ciò che scrivi? Certo, lo stesso motivo per cui ha aspettato 19 anni prima di far tornare Jim Brandon o 22 prima di far tornare Montales. Non aveva una storia da raccontare che li vedesse protagonisti. Puro e semplice. Se Boselli al contrario ha qualcosa da raccontare su Marie o su chiunque altro,. chi sei tu per dirgli che non può farlo? Questo lo pensi tu. Io personalmente, che non scrivo per mestiere, riesco ad immaginare tre o quattro situazioni in cui poterla utilizzare nel passato ma soprattutto nel presente. Ancora una volta è tutta questione di avere qualcosa da raccontare. Ci sono personaggi per cui anch'io sono convinto che questa logica sia valida, ma gli altri, e per ciò che mi riguarda sono la maggioranza, possono ritornare quando vogliono. Applicando la tua logica nessuno dei personaggi che oggi sono considerati amici storici sarebbe mai tornato. G.L. Bonelli ha preso due personaggi decisamente minori di una sua vecchia storia, Brennan e Teller, e ne ha fattop il perno di una delle più belle storie di >Tex di sempre, "Il giuramento", che secondo la tua prospettiva non avrebbe mai dovuto essere scritta perché... cosa mai ci può essere da scrivere su due personaggi così anonimi comparsi in appena una decina di pagine in una storia del 1950?
  17. spero veramente non ritornino tutte. sarebbe una grossa delusione ,che diamine siamo passati da nessun ritorno in una marea di anni a ripescare indistintamente tutti i personaggi del passato? per me alcuni personaggi ,esempio emblematico tesah ,dovrebbero essere lasciati nelle magnifiche storie in cui sono comparsi e nella nostra memoria . La solita critica spero minoritaria... Non penserai che escano tutti assieme, vero? Usciranno nel giro di diversi ANNI. E comunque ripeto a te quel che ho detto all'incontro del Forum. I veri Fan di Tex in maggioranza li vogliono rivedere. Io sono un vero fan di Tex. Ora ho io il potere decisionale,giusto? Ergo, si rivedranno. Non farlo pur potendolo fare sarebbe da parte mia incomprensibile masochismo. Confermo,. Praticamente il 98%dei presenti alla cena (che non erano tutti forumisti, anzi) erano entusiasti all'idea di questi ritorni e ne ha pure suggeriti altri (quello di Marie Gold ad esempio). Quando ho chiesto di far tornare Lena e Donna, Borden mi ha apostrofato con: "La tua solita fissa". Beh, è risultato che era la fissa anche di quasi tutti gli altri. C'è chi dice che rifarsi al passato sia sintomo di carenza di idee, al contrario io penso che dimostri l'esistenza di un momento creativo felice. Esistono tre modi di rivitalizzare una serie; 1) Il ritorno alle origini; ovvero il recupero di personaggi, temi, situazioni e caratterizzazioni che col tempo si sono persi. Un lavoro simile a quello del restauratore di quadri e affreschi. 2) L'introduzione di elementi nuovi, portando la serie in direzioni mai seguite prima, introducendo nuove tematiche e nuovi personaggi ma sempre rispettando le caratteristiche di base. 3) Una combinazione di entrambe le cose, che è quel che Boselli sta facendo direi e che mi trova pienamente concorde.
  18. Uomo di poca fede. Se fossi stato alla cena del 15 aprile lo avresti sentito parlare del ritorno di Lilyth, di quello di Tesah ed essere perfino possibilista su quello di Marie Gold-. Il problema è che lui sta già scrivendo un sacco di storie per Tex, Dampyr, Zagor e altro e la giornata ha solo 24 ore. Tutto arriverà col tempo, credimi. E poi, che ne sai che Lilyth non sia già in una delle storie che sta scrivendo?
  19. Carlo Monni

    Il Mercato Di Tex

    Senza alcun intento polemico, amico Franco, mi limito a farti notare che alcune recenti scelte editoriali che non specifichi possono essere discutibili solo per te e magari essere apprezzate da altri. Se, ad esempio, ti riferissi ai Romanzi a Fumetti cartonati o alle storie brevi nel Color o addirittura all'uso del colore stesso, io non solo non le trovo discutibili ma al contrario sono ben felice che siano state fatte queste scelte.. Ciò che racconti è in linea con le informazioni che un anno fa o più ci aveva dato lo stesso Boselli che parlava di Tex stabile se non addirittura in leggera crescita. Tengo a precisare che nel mio post precendente formulavo solo delle ipotesi sulla base di alcuni dati che siamo riusciti a recuperare negli anni scorsi e in base all'analisi di quei dati la cifra della perdita di circa 5.000 lettori durante l'ultima fase di Nizzi sembra appunto certificabile. Da quando è morto Sergio, sono ormai cinque anni, l'emorragia di lettori sembra essere scemata, è pur vero che tra i 210.000 lettori del 2012 e i "meno di 200.000" che certe storie di Tex hanno fatto registrare nei due anni successivi, un calo c'è stato. Bisognerebbe quantificare quel "guadagno" in termini numerici: + 1000, + 5000, + 10000 ? In ogni caso i dati di Bottero e le speculazioni di quel sito che fatico a nominare sono fasulli. Il sito che fatichi a nominare è Comix Archive, giusto? Chi lo gestisce ha un talento fuori dal comune nel travisare i fatti o nell'interpretarli come vuole lui.Tra le sue chicche segnalo quella volta che estrapolando una vignetta dal Dylan Dog 338 (quello del pensionamento dell'Ispettore Bloch) in cui si vedeva Dylan ad un funerale ne concludeva, del tutto arbitrariamente, che il morto era Bloch stesso e si lanciava in una filippica contro Roberto Recchioni e Paola Barbato, rei di lesa maestà. Per tacere di quella volta in cui riprendendo un'intervista di Antonio Serra in cui quel campione di pessimismo che è Antonio Serra discuteva della situazione di Nathan Never affermando che era sull'orlo della chiusura e che sceneggiatori e disegnatori non sapevano se avrebbero avuto altre storie da fare dopo (cosa, peraltro smentita dagli stessi interessati), la generalizzava all'intera SBE, cosa che Serra non si era mai sognato di dire. Io lo le leggo solo se ho voglia di farmi quattro risate e credo sempre l'opposto di quel che dice. Per il resto, il calo del 2/3% dal 2012 che ha portato all'inizio del 2014 Tex sotto la soglia delle 200.000 copie appartiene alla fisiologia del periodo ed è molto più basso della media delle altre serie (Zagor a parte) e se anche il recente guadagno fosse solo di mille lettori, il dato importante resterebbe comunque l'inversione di tendenza.
  20. Carlo Monni

    Il Mercato Di Tex

    *Posso dare il mio contributo? A collezionando (Lucca 2 aprile) ho parlato con Giorgio Gusfredi, il vice di Boselli, il quale mi ha detto che i dati forniti da Bottero sono tutti sballati e che Tex nel corso dell'ultimo anno, lungi dall'aver perso lettori ne ha guadagnati. Certo, qualcuno mi potrà obiettare che Giusfredi è parte interessata, ma poteva limitarsi solo a dire che Tex vendeva di più di quanto ipotizzato da Bottero, perché aggiungere che è addirittura in crescita se non fosse vero? Per la cronaca, Tex è sempre stato uno dei più stabili come vendite ed il suo calo annuale era sempre intorno al 2%, non al 5 e men che meno il 10%.. Quanto a Dylan Dog, nel 2015 è cresciuto da 110.000 a 120.000 copie vendute per poi ridiscendere leggermente e non è affatto sceso a 95.000 copie-
  21. Carlo Monni

    Lupe

    Entrambe le cose.
  22. Scusate, ma dove l'avete letto e sentito dire che non ci sarà più la montagna di patatine fritte? Perché è una colossale bufala. Boselli si è limitato a dire 1) che le patatine fritte come le conosciamo noi adesso nel West non c'erano ancora e sottolineo: come le conosciamo oggi; 2) che non appariranno in tutte le storie ma solo in quelle in cui avrà senso che ci siano vale ad dire quando i pards si fermeranno a mangiare in un ristorante, che mi sembra logicissimo.
  23. Ebbene sì, sei l'unico a cui questa storia non è piaciuta ed anche l'unico che trova difetti orribili quelli da te citati. Fattene una ragione. Mi piacerebbe, poi, sapere in base a quale misteriosa investitura hai elevato il tuo gusto personale a parametro universale? Su quale base ti arroghi il diritto di affermare che Ticci ha avuto una reazione negativa quando ha ricevuto le prime pagine di sceneggiatura? Cosa ti fa pensare, a parte la tua presumibile arroganza e megalomania, che la pensi come te mentre, invece, potrebbe aver apprezzato la storia come quasi tutti noi? Gli hai parlato e forse, o, come sospetto, gli attribuisci puramente e semplicemente le tue opinioni? Ti consiglio: A ) Una maggiore umiltà quando esprimi le tue opinioni. B ) Di imparare ad accettare che non tutti condividano le suddette tue opinioni. A me capita spesso e me ne sono fatta una ragione.
  24. perché no? sarebbe una variante interessante. finalmente un po di incertezza sul finale della storia. ormai sappiamo sempre che tex sopravviverà... solo mi dispiace che la storia verrà pubblicata dopo il 700,spero sia lunghissima perché se fosse solo di tre albi dotti la finirebbe molto prima Mi pare appena il caso di chiarire che nell'idea originale di Boselli Pat sarebbe sì stato deturpato dai letali bacilli del Maestro, ma una volta assunto tempestivamente l'antidoto sarebbe tornato normale, cosa che non è accaduta a Liddell che non riuscì ad assumere l'intera dose perché la siringa si spezzò e si salvò la vita ma rimase sfigurato. Non ditemi che credevate davvero che Boselli volesse deturpare Pat permanentemente, non riuscirei a crederci.
  25. Lo è ed il fatto che nessuno lo abbia commentato è una prova della nostra maturità.
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