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Carlo Monni

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Tutto il contenuto pubblicato da Carlo Monni

  1. Carlo Monni

    Galleria Di Rossano Rossi

    Se è solo per quello, ne ho, a cominciare dal titolo di lavorazione che è "Sull'orlo del precipizio". So anche a grandi linee la trama. Devo parlarne qui o nel topic delle anteprime in cui sarebbe più consono? Ma ,a sua ultima storia non era sostanzialmente una cittadina, scusa? Potresti sbagliare, sai?
  2. Mi pare ovvio che tu non hai mai fatto il militare o non hai mai avuto a che fare con i militari ed equiparati. I soldati entrano nell'ufficio del comandante richiamati dagli spari e trovano il capitano Bennett ed il tenente Ross morti ed il tenente Morris ferito. Non hanno motivo di dubitare di quel che dice quest'ultimo. Per attitudine sono abituati ad obbedire ed a credere a ciò che dice un loro superiore. Non avevano in quel momento alcun serio motivo di avere sospetti, Avrebbe potuto averli un investigatore esperto, forse, ma loro non lo sono.
  3. spero veramente non ritornino tutte. sarebbe una grossa delusione ,che diamine siamo passati da nessun ritorno in una marea di anni a ripescare indistintamente tutti i personaggi del passato? per me alcuni personaggi ,esempio emblematico tesah ,dovrebbero essere lasciati nelle magnifiche storie in cui sono comparsi e nella nostra memoria . La solita critica spero minoritaria... Non penserai che escano tutti assieme, vero? Usciranno nel giro di diversi ANNI. E comunque ripeto a te quel che ho detto all'incontro del Forum. I veri Fan di Tex in maggioranza li vogliono rivedere. Io sono un vero fan di Tex. Ora ho io il potere decisionale,giusto? Ergo, si rivedranno. Non farlo pur potendolo fare sarebbe da parte mia incomprensibile masochismo. Non è la solita critica , a me piacciono molto i ritorni o la ripresa di temi del passato a patto che non diventi una fissa . E da quando in qua sei tu a dettare la politica editoriale? Che farai? Intendi smettere di leggere a causa dei ritorni? Che enorme esagerazione. Addirittura cambiare totalmente, ma ti rendi conto di ciò che scrivi? Certo, lo stesso motivo per cui ha aspettato 19 anni prima di far tornare Jim Brandon o 22 prima di far tornare Montales. Non aveva una storia da raccontare che li vedesse protagonisti. Puro e semplice. Se Boselli al contrario ha qualcosa da raccontare su Marie o su chiunque altro,. chi sei tu per dirgli che non può farlo? Questo lo pensi tu. Io personalmente, che non scrivo per mestiere, riesco ad immaginare tre o quattro situazioni in cui poterla utilizzare nel passato ma soprattutto nel presente. Ancora una volta è tutta questione di avere qualcosa da raccontare. Ci sono personaggi per cui anch'io sono convinto che questa logica sia valida, ma gli altri, e per ciò che mi riguarda sono la maggioranza, possono ritornare quando vogliono. Applicando la tua logica nessuno dei personaggi che oggi sono considerati amici storici sarebbe mai tornato. G.L. Bonelli ha preso due personaggi decisamente minori di una sua vecchia storia, Brennan e Teller, e ne ha fattop il perno di una delle più belle storie di >Tex di sempre, "Il giuramento", che secondo la tua prospettiva non avrebbe mai dovuto essere scritta perché... cosa mai ci può essere da scrivere su due personaggi così anonimi comparsi in appena una decina di pagine in una storia del 1950?
  4. spero veramente non ritornino tutte. sarebbe una grossa delusione ,che diamine siamo passati da nessun ritorno in una marea di anni a ripescare indistintamente tutti i personaggi del passato? per me alcuni personaggi ,esempio emblematico tesah ,dovrebbero essere lasciati nelle magnifiche storie in cui sono comparsi e nella nostra memoria . La solita critica spero minoritaria... Non penserai che escano tutti assieme, vero? Usciranno nel giro di diversi ANNI. E comunque ripeto a te quel che ho detto all'incontro del Forum. I veri Fan di Tex in maggioranza li vogliono rivedere. Io sono un vero fan di Tex. Ora ho io il potere decisionale,giusto? Ergo, si rivedranno. Non farlo pur potendolo fare sarebbe da parte mia incomprensibile masochismo. Confermo,. Praticamente il 98%dei presenti alla cena (che non erano tutti forumisti, anzi) erano entusiasti all'idea di questi ritorni e ne ha pure suggeriti altri (quello di Marie Gold ad esempio). Quando ho chiesto di far tornare Lena e Donna, Borden mi ha apostrofato con: "La tua solita fissa". Beh, è risultato che era la fissa anche di quasi tutti gli altri. C'è chi dice che rifarsi al passato sia sintomo di carenza di idee, al contrario io penso che dimostri l'esistenza di un momento creativo felice. Esistono tre modi di rivitalizzare una serie; 1) Il ritorno alle origini; ovvero il recupero di personaggi, temi, situazioni e caratterizzazioni che col tempo si sono persi. Un lavoro simile a quello del restauratore di quadri e affreschi. 2) L'introduzione di elementi nuovi, portando la serie in direzioni mai seguite prima, introducendo nuove tematiche e nuovi personaggi ma sempre rispettando le caratteristiche di base. 3) Una combinazione di entrambe le cose, che è quel che Boselli sta facendo direi e che mi trova pienamente concorde.
  5. Uomo di poca fede. Se fossi stato alla cena del 15 aprile lo avresti sentito parlare del ritorno di Lilyth, di quello di Tesah ed essere perfino possibilista su quello di Marie Gold-. Il problema è che lui sta già scrivendo un sacco di storie per Tex, Dampyr, Zagor e altro e la giornata ha solo 24 ore. Tutto arriverà col tempo, credimi. E poi, che ne sai che Lilyth non sia già in una delle storie che sta scrivendo?
  6. Carlo Monni

    Il Mercato Di Tex

    Senza alcun intento polemico, amico Franco, mi limito a farti notare che alcune recenti scelte editoriali che non specifichi possono essere discutibili solo per te e magari essere apprezzate da altri. Se, ad esempio, ti riferissi ai Romanzi a Fumetti cartonati o alle storie brevi nel Color o addirittura all'uso del colore stesso, io non solo non le trovo discutibili ma al contrario sono ben felice che siano state fatte queste scelte.. Ciò che racconti è in linea con le informazioni che un anno fa o più ci aveva dato lo stesso Boselli che parlava di Tex stabile se non addirittura in leggera crescita. Tengo a precisare che nel mio post precendente formulavo solo delle ipotesi sulla base di alcuni dati che siamo riusciti a recuperare negli anni scorsi e in base all'analisi di quei dati la cifra della perdita di circa 5.000 lettori durante l'ultima fase di Nizzi sembra appunto certificabile. Da quando è morto Sergio, sono ormai cinque anni, l'emorragia di lettori sembra essere scemata, è pur vero che tra i 210.000 lettori del 2012 e i "meno di 200.000" che certe storie di Tex hanno fatto registrare nei due anni successivi, un calo c'è stato. Bisognerebbe quantificare quel "guadagno" in termini numerici: + 1000, + 5000, + 10000 ? In ogni caso i dati di Bottero e le speculazioni di quel sito che fatico a nominare sono fasulli. Il sito che fatichi a nominare è Comix Archive, giusto? Chi lo gestisce ha un talento fuori dal comune nel travisare i fatti o nell'interpretarli come vuole lui.Tra le sue chicche segnalo quella volta che estrapolando una vignetta dal Dylan Dog 338 (quello del pensionamento dell'Ispettore Bloch) in cui si vedeva Dylan ad un funerale ne concludeva, del tutto arbitrariamente, che il morto era Bloch stesso e si lanciava in una filippica contro Roberto Recchioni e Paola Barbato, rei di lesa maestà. Per tacere di quella volta in cui riprendendo un'intervista di Antonio Serra in cui quel campione di pessimismo che è Antonio Serra discuteva della situazione di Nathan Never affermando che era sull'orlo della chiusura e che sceneggiatori e disegnatori non sapevano se avrebbero avuto altre storie da fare dopo (cosa, peraltro smentita dagli stessi interessati), la generalizzava all'intera SBE, cosa che Serra non si era mai sognato di dire. Io lo le leggo solo se ho voglia di farmi quattro risate e credo sempre l'opposto di quel che dice. Per il resto, il calo del 2/3% dal 2012 che ha portato all'inizio del 2014 Tex sotto la soglia delle 200.000 copie appartiene alla fisiologia del periodo ed è molto più basso della media delle altre serie (Zagor a parte) e se anche il recente guadagno fosse solo di mille lettori, il dato importante resterebbe comunque l'inversione di tendenza.
  7. Carlo Monni

    Il Mercato Di Tex

    *Posso dare il mio contributo? A collezionando (Lucca 2 aprile) ho parlato con Giorgio Gusfredi, il vice di Boselli, il quale mi ha detto che i dati forniti da Bottero sono tutti sballati e che Tex nel corso dell'ultimo anno, lungi dall'aver perso lettori ne ha guadagnati. Certo, qualcuno mi potrà obiettare che Giusfredi è parte interessata, ma poteva limitarsi solo a dire che Tex vendeva di più di quanto ipotizzato da Bottero, perché aggiungere che è addirittura in crescita se non fosse vero? Per la cronaca, Tex è sempre stato uno dei più stabili come vendite ed il suo calo annuale era sempre intorno al 2%, non al 5 e men che meno il 10%.. Quanto a Dylan Dog, nel 2015 è cresciuto da 110.000 a 120.000 copie vendute per poi ridiscendere leggermente e non è affatto sceso a 95.000 copie-
  8. Carlo Monni

    Lupe

    Entrambe le cose.
  9. Scusate, ma dove l'avete letto e sentito dire che non ci sarà più la montagna di patatine fritte? Perché è una colossale bufala. Boselli si è limitato a dire 1) che le patatine fritte come le conosciamo noi adesso nel West non c'erano ancora e sottolineo: come le conosciamo oggi; 2) che non appariranno in tutte le storie ma solo in quelle in cui avrà senso che ci siano vale ad dire quando i pards si fermeranno a mangiare in un ristorante, che mi sembra logicissimo.
  10. Ebbene sì, sei l'unico a cui questa storia non è piaciuta ed anche l'unico che trova difetti orribili quelli da te citati. Fattene una ragione. Mi piacerebbe, poi, sapere in base a quale misteriosa investitura hai elevato il tuo gusto personale a parametro universale? Su quale base ti arroghi il diritto di affermare che Ticci ha avuto una reazione negativa quando ha ricevuto le prime pagine di sceneggiatura? Cosa ti fa pensare, a parte la tua presumibile arroganza e megalomania, che la pensi come te mentre, invece, potrebbe aver apprezzato la storia come quasi tutti noi? Gli hai parlato e forse, o, come sospetto, gli attribuisci puramente e semplicemente le tue opinioni? Ti consiglio: A ) Una maggiore umiltà quando esprimi le tue opinioni. B ) Di imparare ad accettare che non tutti condividano le suddette tue opinioni. A me capita spesso e me ne sono fatta una ragione.
  11. perché no? sarebbe una variante interessante. finalmente un po di incertezza sul finale della storia. ormai sappiamo sempre che tex sopravviverà... solo mi dispiace che la storia verrà pubblicata dopo il 700,spero sia lunghissima perché se fosse solo di tre albi dotti la finirebbe molto prima Mi pare appena il caso di chiarire che nell'idea originale di Boselli Pat sarebbe sì stato deturpato dai letali bacilli del Maestro, ma una volta assunto tempestivamente l'antidoto sarebbe tornato normale, cosa che non è accaduta a Liddell che non riuscì ad assumere l'intera dose perché la siringa si spezzò e si salvò la vita ma rimase sfigurato. Non ditemi che credevate davvero che Boselli volesse deturpare Pat permanentemente, non riuscirei a crederci.
  12. Lo è ed il fatto che nessuno lo abbia commentato è una prova della nostra maturità.
  13. Carlo Monni

    [664/665] Partita Pericolosa

    D'altra parte, in più di una storia ho visto riferirsi ai militari come "portatori di stellette" quando le stellette sul colletto sono un ornamento esclusivo delle Forze Armate Italiane e sono sconosciute nelle altre nazioni. A me sembra di ricordare in particolare diversi film ambientati nella seconda guerra mondiale in cui gli ufficiali americani di grado più alto avevano delle stellette sull'uniforme. Ricordavo bene Nell'esercito americano le stelle indicano i generali: una stella Brigadiere Generale (che era il grado di Robert Mitchum nel film da cui hai tratto la foto e che, infatti,è sulla spallina della giacca e sull'elmetto), due stelle Maggior Generale, tre stelle Tenente Generale, quattro stelle Generale (grado riservato solo ai Capi di Statoi Maggiore e ai comandanti dei Comandi Combattenti Unificati Interforze), cinque stelle, Generale dell'Esercito (o dell'Aviazione), grado concesso solo in tempo di guerra. Non hanno nulla a che fare con le stellette dell'esercito italiano che sono ornamenti cuciti sul colletto dell'uniforme e non indicano il grado. A me sembra di ricordare in particolare diversi film ambientati nella seconda guerra mondiale in cui gli ufficiali americani di grado più alto avevano delle stellette sull'uniforme. Ricordavo bene Nell'esercito americano le stelle indicano i generali: una stella Brigadiere Generale (che era il grado di Robert Mitchum nel film da cui hai tratto la foto e che, infatti,è sulla spallina della giacca e sull'elmetto), due stelle Maggior Generale, tre stelle Tenente Generale, quattro stelle Generale (grado riservato solo ai Capi di Statoi Maggiore e ai comandanti dei Comandi Combattenti Unificati Interforze), cinque stelle, Generale dell'Esercito (o dell'Aviazione), grado concesso solo in tempo di guerra. Non hanno nulla a che fare con le stellette dell'esercito italiano che sono ornamenti cuciti sul colletto dell'uniforme e non indicano il grado. Non hanno nulla a che fare con le stellette dell'esercito italiano che sono ornamenti cuciti sul colletto dell'uniforme e non indicano il grado. Non direi proprio, nell'esercito italiano 1 stelletta sulla spallina, proprio come Robert Mitchum sopra, significa sottotenente, 2 stelline tenente, 3 stelline capitano, poi salendo di grado c'è l'abbinamento stellette con simboli D'altra parte, in più di una storia ho visto riferirsi ai militari come "portatori di stellette" quando le stellette sul colletto sono un ornamento esclusivo delle Forze Armate Italiane e sono sconosciute nelle altre nazioni. A me sembra di ricordare in particolare diversi film ambientati nella seconda guerra mondiale in cui gli ufficiali americani di grado più alto avevano delle stellette sull'uniforme. Ricordavo bene Nell'esercito americano le stelle indicano i generali: una stella Brigadiere Generale (che era il grado di Robert Mitchum nel film da cui hai tratto la foto e che, infatti,è sulla spallina della giacca e sull'elmetto), due stelle Maggior Generale, tre stelle Tenente Generale, quattro stelle Generale (grado riservato solo ai Capi di Statoi Maggiore e ai comandanti dei Comandi Combattenti Unificati Interforze), cinque stelle, Generale dell'Esercito (o dell'Aviazione), grado concesso solo in tempo di guerra. Non hanno nulla a che fare con le stellette dell'esercito italiano che sono ornamenti cuciti sul colletto dell'uniforme e non indicano il grado. A me sembra di ricordare in particolare diversi film ambientati nella secon Non direi proprio, nell'esercito italiano 1 stelletta sulla spallina, proprio come Robert Mitchum sopra, significa sottotenente, 2 stelline tenente, 3 stelline capitano, poi salendo di grado c'è l'abbinamento stellette con simboli Con tutto il rispetto, anche tu stai facendo confusione: un conto sono le stelle che indicano i gradi e che sono cucite sulla spallina e un altro sono le stellette (e non a caso si usa il diminutivo) che sono cucite nel colletto e nel bavero della divisa d'ordinanza e che sono un ornamento di tutte le divise dal soldato semplice al più alto in grado dei generali. Queste stellette sono un ornamento esclusivo delle forze armate italiane come prescritto da un Decreto del 1871. Nessun altra forza armata di altre nazioni le usa.- Queste stellette, ribadisco, non sono e non vanno confuse con le stelle che indicano i gradi. Nel sistema italiano abbiamo da una a tre stelle per gli ufficiali da sottotenente a capìtano, da una a tre stelle con la torre per quelli da maggiore a colonnello da una a quattro stelle con la greca per i generali. Negli USA si parte da Sottotenente, una sbarra dorata, tenente, una sbarra d'argento, capitano, due sbarre, maggiore foglia dorata, tenente colonnello, foglia argentata, colonnello aquila, generali da una a quattro stelle a seconda del rango. Se ve lo chiedete, il motivo per cui in USA il sottotenente ed il maggiore hanno i gradi dorati invece che argentati, questo dipende dal fatto che in origine non avevano insegne particolari: un maggiore si riconosceva perché portava la controspallina ed il sottotenente perché portava la spallina semplice. Quando fu abrogata la controspallina nel 1832, sostituita da spalline con le frangette (rimaste in uso sino al 1872). si decise di dare al maggiore la stessa insegna del tenente colonnello ma dorata per distinguerlo. Allo stesso modo con l'entrata in funzione delle nuove uniformi da campo nel 1917, che non avevano spalline particolari, si decise di rendere immediatamente riconoscibile il sottotenente dandogli la barretta dorata. Ecco il perché dell'anomalia per cui un grado dorato vale meno di uno argentato.
  14. Carlo Monni

    [664/665] Partita Pericolosa

    D'altra parte, in più di una storia ho visto riferirsi ai militari come "portatori di stellette" quando le stellette sul colletto sono un ornamento esclusivo delle Forze Armate Italiane e sono sconosciute nelle altre nazioni. A me sembra di ricordare in particolare diversi film ambientati nella seconda guerra mondiale in cui gli ufficiali americani di grado più alto avevano delle stellette sull'uniforme. Ricordavo bene Nell'esercito americano le stelle indicano i generali: una stella Brigadiere Generale (che era il grado di Robert Mitchum nel film da cui hai tratto la foto e che, infatti,è sulla spallina della giacca e sull'elmetto), due stelle Maggior Generale, tre stelle Tenente Generale, quattro stelle Generale (grado riservato solo ai Capi di Statoi Maggiore e ai comandanti dei Comandi Combattenti Unificati Interforze), cinque stelle, Generale dell'Esercito (o dell'Aviazione), grado concesso solo in tempo di guerra. Non hanno nulla a che fare con le stellette dell'esercito italiano che sono ornamenti cuciti sul colletto dell'uniforme e non indicano il grado.
  15. Vado un po' OT : il Kit Willer delle recenti storie sarà anche un po' timidone ma fa strage di cuori femminili. Tra le altre, la messicana con cui si sbaciucchiava sul Texone di Civitelli, la ragazzina di "Tombstone Epitaph" e nel prossimo futuro una ragazza nella storia di Ruju & Filippucci, un'altra in quella di Faraci & Venturi. E queste sono solo quelle di cui sono certo. Ometto alcuni sospetti che ho su altre storie future con presenze femminili.
  16. Allora... Boselli potrebbe essere più preciso di me ma intanto posso giià dirti che tutte queste storie si faranno prima o poi, Alcune sono già in lavorazione, altre aspettano solo che si liberi qualche disegnatore e che Boselli finisca una delle diciannove (tra Tex e Dampyr e altro) storie che sta scrivendo. Sono sicuramente in lavorazione: la storia che vede Tex contro lo Sceriffo Mallory. Sarà il n. 695, quello del settantennale, uscirà nel settembre 2018 e Ticci la sta già disegnando; una storia ambientata almeno parzialmente nel periodo in cui Tex lavorava nel Ranch paterno. Boselli è riservatissimo sul contenuto sia della storia che sta scrivendo per Pasquale Del Vecchio (un Maxi) che del n. 700 che sarà disegnato da Civitelli. Chissà che un paio di quegli spunti si concretizzi proprio lì. Peraltro i diversi anni di cui parla Ymalpas sono solo due. Boselli ne parlò, infatti, al Cartoomics 2014.
  17. Carlo Monni

    [664/665] Partita Pericolosa

    Molto semplice: nessuno si è premurato di avvertirlo che il Winchester non era in dotazione all'Esercito USA e evidentemente Boselli quando ha viso le tavole (questa storia risale al 2008, molto prima che lui diventasse il curatore) non ha ritenuto utile far ridisegnare tutti i fucili. Un'altro appunto, che era un errore tipico in anni passati e continua a vedersi ogni tanto ancora oggi: sulle spalline del maggiore c'è una stella, che nel sistema americano indica il grado più basso dei generali. Il grado di maggiore era rappresentato da una foglia d'acero dorata. Il sistema di indicare i gradi con le stelle ed eventualmente un altro simbolo è usato in Italia. Ma un disegnatore professionista non dovrebbe controllare questi importanti e basilari particolari ???????? Il disegnatore si basa spesso sulla documentazione inviata dalla casa editrice o dallo sceneggiatore. Oggi, grazie a internet, è possibile trovare questo genere di informazioni molto facilmente ma un tempo era quasi impossibile. Magari Nespolino si è basato per le divise su vecchi albi di Tex ed ha fatto l'errore.. Secondo me, poi, molti, magari compreso il curatore, nemmeno sanno com'è il sistema per identificare i gradi nell'esercito americano ora o nel 1880 ed adottano istintivamente il più familiare sistema italiano ignorando che quasi ogni esercito ha il suo. D'altra parte, in più di una storia ho visto riferirsi ai militari come "portatori di stellette" quando le stellette sul colletto sono un ornamento esclusivo delle Forze Armate Italiane e sono sconosciute nelle altre nazioni. Da qualche anno a questa parte, comunque, si fa più caso a questi particolari ed in genere si è più accurati nella ricostruzione di divise e insegne. In ogni caso sono errori di poco conto rispetto ad altri, come ha giustamente rilevato qualcuno.
  18. Carlo Monni

    [664/665] Partita Pericolosa

    Molto semplice: nessuno si è premurato di avvertirlo che il Winchester non era in dotazione all'Esercito USA e evidentemente Boselli quando ha viso le tavole (questa storia risale al 2008, molto prima che lui diventasse il curatore) non ha ritenuto utile far ridisegnare tutti i fucili. Un'altro appunto, che era un errore tipico in anni passati e continua a vedersi ogni tanto ancora oggi: sulle spalline del maggiore c'è una stella, che nel sistema americano indica il grado più basso dei generali. Il grado di maggiore era rappresentato da una foglia d'acero dorata. Il sistema di indicare i gradi con le stelle ed eventualmente un altro simbolo è usato in Italia.
  19. Carlo Monni

    Lupe

    Se Boselli non ci ha preso in giro, nel secondo albo vedremo Lupe nel presente. Io ci spero.
  20. Visto il poco tempo trascorso dal rapimento, direi che l'insorgere della cosiddetta Sindrome di Stoccolma è molto improbabile, quindi ritengo che Debra fosse la donna del capo da tempo. Non lo escluderei. ù Questo ha lasciato permesso anche me. Perché gli ha preso il fucile che era accanto al defunto Warren. Non fossilizzarti su una semplice preposizione.. Ha fatto il suo di gioco, mi sa. Non trarre altre conclusioni affettate. Silent Foot è apparso per la prima volta su "Luna insanguinata", ma Tex lo conosceva da prima, questo eera chiarissima in quella storia, quindi questa può porsi benissimo anche in un momento precedente (ma sempre successivo al loro primo incontro. Quanto alla qualifica di Tex, il dialogo recita: "Voi... non siete Apaches." Siamo Navajos". In quel contesto non c'è tempo di spiegare: "Sono il capo dei Navajos" etc. Nella pagina successiva è già giorno e Tex ha avuto il tempo di spiegare cose di sé che noi già sappiamo.
  21. Accade sempre più spesso. La politica di Boselli sembra quella di promuovere i titoli di lavorazione quando rispecchiano le famigerate condizioni generali della casa editrice ovvero non essere uguale ad un altro della serie o ad uno di albi di altre serie usciti di recente.. E questo è un signor titolo! "Partita pericolosa", ripetitivo, era invece provvisoriamente intitolato "tiro incrociato", ne l'uno ne l'altro convincente, ahimé! Segnalo che sarà l'albo numero 666, sarebbe stato perfetto per il ritorno del diabolico Yama! Se non fosse stato, chiamato a rimpiazzare Freghieri, sul Color, Civitelli avrebbe iniziato "Yama" con un anno e mezzo di anticipo e chissà, magari ce l'avrebbe fatta.
  22. Accade sempre più spesso. La politica di Boselli sembra quella di promuovere i titoli di lavorazione quando rispecchiano le famigerate condizioni generali della casa editrice ovvero non essere uguale ad un altro della serie o ad uno di albi di altre serie usciti di recente..
  23. Carlo Monni

    Le Domande A Leomacs

    Suppongo che intenda dire che non gli è stata assegnata una nuova storia di Tex, cosa che risponde al vero, peraltro. O almeno rispondeva al vero sino a poco tempo fa ma non nel senso che sottintende Francob, se ho ben interpretato le sue parole. La verità è che ha accettato una proposta di Roberto Recchioni di disegnare una storia di Dylan Dog e su quella è al lavoro attualmente se non l'ha appena finita. Com'è accaduto coi Cestaro, immagino che un suo ritorno su Tex sia nell'ordine delle cose. Non ce lò vedo Boselli a fare le le ripicche.
  24. Che è esattamente il suo lavoro. Il che dovrebbe rispondere a chi ipotizzava che come curatore Boselli potesse prevaricare sugli altri autori bocciando soggetti troppo belli per timore di essere oscurato. E sì: c'è chi ha anche espresso questo timore.
  25. Ho avuto la liberatoria da Boselli In pratica le cose stanno così: Boselli aveva avuto l'idea per un soggetto per Tisselli in cui Tex aiutava a fugire una donna bianca prigioniera dei Comanches e che aveva avuto un figlio dal loro capo. Contemporaneamente Ruju, completamente ignaro, presentava un soggetto molto simile dove, però, gli indiani erano Apaches ed il rapimento era più recente. Quando l'ha letto, Boselli l'ha trovato migliore del suo che ha così deciso di cestinare assegnando Tisselli a Ruju. L'accenno ai Comanches in seconda di copertina è stato un lapsus freudiano da parte di Boselli che non si è nemmeno accorto di averlo fatto.
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