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Carlo Monni

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  1. E su questo siamo d'accordo: è sempre una questione di eccessi e su Tex non ci sono mai stati.
  2. Carlo Monni

    [658/660] Winnipeg

    Scommetto quanto vuoi che l'identità del misterioso avversario lo scopriremo solamente nell'ultimo albo e forse addirittura verso la fine. Sono anche sicuro che ci saranno numerosi indizi nell'albo di settembre, sparse a piene mani di proposito per sviarci e confonderci. Lo trovo molto strano se fosse vero: Se così fosse per forza non dovremo mai vederlo, ne Tex dovrebbe mai vederlo, per quasi tutta la storia. Questo significherebbe che non è poi un grande antagonista... non mi convince... dovrebbe sempre nascondersi dietro qualcunaltro. Mi sembra molto insolito... Io ho fiducia che lo scopriranno nel secondo albo, e alla svelta anche, in modo che poi buona parte del secondo e tutto il terzo siano pura dinamite! Senno tutta tra attesa per una comparsa da poche pagine? Non credo. Io invece non lo trovo così strano. Ti ricordi di Marcus Parker? E' considerato uno dei più memorabili cattivi in Tex, ma se ci pensi bene era sempre dietro a qualcuno nei suoi maneggiamenti. E Tex l'ha incontrato nelle ultimissime pagine Mi hai preceduto di un soffio.
  3. Carlo Monni

    [658/660] Winnipeg

    Scommetto quanto vuoi che l'identità del misterioso avversario lo scopriremo solamente nell'ultimo albo e forse addirittura verso la fine. Sono anche sicuro che ci saranno numerosi indizi nell'albo di settembre, sparse a piene mani di proposito per sviarci e confonderci. Lo trovo molto strano se fosse vero: Se così fosse per forza non dovremo mai vederlo, ne Tex dovrebbe mai vederlo, per quasi tutta la storia. Questo significherebbe che non è poi un grande antagonista... non mi convince... dovrebbe sempre nascondersi dietro qualcunaltro. Mi sembra molto insolito... Io ho fiducia che lo scopriranno nel secondo albo, e alla svelta anche, in modo che poi buona parte del secondo e tutto il terzo siano pura dinamite! Senno tutta tra attesa per una comparsa da poche pagine? Non credo. Ci sono molti esempi di avversari che hanno dato del filo da torcere a Tex senza che Tex li incontrasse mai faccia a faccia eppure sono ricordati tra i più tosti. Un esempio è il Grande Re, Louis Laplace. Tex non lo incontra mai ma lui gli dà lo stesso filo da torcere. C'è il Drago Nero della storia "Chinatown" che di guai a Tex ne combina fin troppi ma i due si confrontano direttamente solo alla fine quando scopriamo la sua vera identità. E che dire di Marcus Parker da "La cella della morte"? Fino alla fine non sappiamo il suo vero nome e non vediamo il suo volto eppure le sau azioni hanno gravissime conseguenze per Tex. Davvero tutt'altro che insolito.
  4. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    Tanto sul maxi ci finisce lo stesso e non te la disegna certo Font. Cioè il contrario esatto di quello che auspico. Ci siamo lamentati e ne abbiamo chiesto anche la chiusura. Sui maxi andrebbero belle storie e storie ben disegnate. Il che non è esattamente il nostro caso: cioè storia epocale, disegnata da ??? ( scommettiamo una birra che ??? sarà uno dei ben noti "velocisti" rimasti senza lavoro ? ) Si Tratta di Del Vecchio e non è un velocista ma uno da dieci pagine al mese di media. Ti addebiterò la birra alla prima occasione. Ne dovrai pagare tante. Ma veniamo alle tue affermazioni e tralasciamo il fatto che hai usato anche questo topic per uno dei tuoi ormai abituali attacchi a Font, perché qui almeno aveva senso che ci fosse.. Io dal Maxi mi aspetto che ci siano storie belle e non solo ben disegnate. Ma davvero non è così? Tralasciamo "Oklahoma", che pure è realizzato da un Letteri ancora in buona forma, e partiamo da quando il Maxi diventa un'uscita regolare. I primi due vedo al servizio di più che valide sceneggiature di Segura, un Ortiz ancora al top della forma, i numeri 4, 6, 9 e 16 sono realizzati da Repetto, autore che io ho sempre apprezzato col suo tratto reminescente ad un tempo di Del Castillo e di Ticci. Cossu si è rivelato un disegnatore di buon livello, veloce quanto basta e di qualità più che accettabile. I punti dolenti sono i Maxi 2003, 2010 e 2013 realizzati da Diso e quelli 2004, 2009, 2011 disegnati da Ortiz ormai in fase calante. In più, diversamente da te, io le storie epiche ed epocali le voglio anche nel Maxi. Primo perché penso che le uscite di una serie abbiano tutte pari dignità, non devono esserci,per così dire, figli e figliastri, e secondo perché le uscite speciali debbano avere anche storie speciali. Negli USA eventi epocali per i personaggi si sono visti sugli Annual e non sulla serie regolare come il matrimonio di Reed Richards e Susan Storm dei Fantastici Quattro nel 1965, la nascita del loro figlio nel 1968 o il matrimonio di Peter Parker e Mary Jane Watson nel 1987. Non lamentarti se nei Maxi finiscono gli scarti se sei tu stesso a volerlo.
  5. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    Ma fate in tempo a cambiare? Sarebbe opportuno, perché per me ad esempio una sola storia di 324 pagine è più succulenta di due, e magari da questo potrei far dipendere se acquistare o meno l'albo. Se dovessi far ricorso alle esperienze passate, non lo comprerei, perché l unico albo di segura che a me non piacque fu proprio il doppio i due volti della vendetta.Parlo in astratto naturalmente: pur preferendo le storie lunghe, personalmente acquisto tutte le pubblicazioni texiane, non per collezionismo, ma perché Non riesco a lasciare un inedito di Tex in edicola: per me quindi il problema non si pone. Peraltro, sempre a proposito di esperienze passate, il maxi di faraci la legge di starker mi piacque molto, per cui mi posso aggrappare a questo precedente per coltivare la speranza in buone storie... Ma fate in tempo a cambiare? Se intendi la scritta incriminata, allora sì, c'è tutto il tempo. Se intendi altro... No no, mi riferivo alla sola scritta incriminata. ... temo che rimarrai deluso. Da quanto ne so, c'è una sola storia lunga pronta per il Maxi ed è di Ruju & Diso. Vuoi davvero infliggerci Diso due anni di fila? E poi al massimo sposteresti la cosa di un anno e poi le due storie dovresti sorbirtele lo stesso perché altro materiale non c'è. Ci vorranno altri tre anni almeno per aver pronta un'altra storia lunga. Sì, ho letto dalle tue anteprime (per le quali sempre ti ringrazio, anche se non sempre le ricordo) che non vi saranno storie lunghe per i Maxi per un po' di tempo. Sono francamente deluso: il Maxi (lo abbiamo detto mille volte, sopportate questa mia milleeunesima) aveva le potenzialità per essere una pubblicazione prelibata: l'unica occasione che un lettore ha di leggere una storia lunga di fila, senza l'odiosa attesa mensile. A differenza di te, ho sempre pensato che siano soprattutto le storie di ampio respiro (e di ampie pagine) le probabili candidate a diventare dei capolavori, laddove invece le storie più brevi possono essere anche ottime ma mai capolavori. Per me fino ad ora è stato così, poi vi sono delle eccezioni ma la mia idea in linea generale non cambia. E qui non sono affatto d'accordo. Di capolavori, secondo la mia classifica personale, nell'ambito di meno di 220 pagine ne conosco almeno due: "Vendetta indiana" e "La sconfitta". Tra quelle che io classifico come ottime storie (appena un gradino sotto il capolavoro ci sono: "La ballata di Zeke Colter", "Bad River", "Eroe per caso." e non sono le sole. Tuttavia non pretendo di farti cambiare idea. A prescindere dal fatto che non sono d'accordo con te sulla lunghezza delle storie, lo sono di meno se parliamo delle storie pubblicate sinora. Tutte le storie pubblicate sino al 2006, ad eccezione di "Rio Hondo" (che comunque io trovo una storia mediocre e tutt'altro che un capolavoro ma non discuto mai i gusti altrui)), sono state dirottate sul Maxi perché Sergio Bonelli, per un motivo o per l'altro, non le voleva nella serie regolare (e nel caso di "Figlio del vento" nel Texone). Questo non vuol dire che tutte queste storie fossero mediocri o prive di ambizioni, anzi, quasi tutti erano decisamente di buono o ottimo livello. Per i Maxi successivi non ci sono state storie ivi dirottate perché ritenute di qualità inferiore. Vero è che che le storie di Nizzi erano dello stesso livello di quelle pubblicate sulla serie regolare etc, ovvero molto basso. Altrettanto vero che diverse storie sono state affidate a Roberto Diso ma questo aveva altre motivazioni. La verità è che al suo arrivo come supervisore Boselli si è trovato davanti un problema e cioè non c'erano abbastanza storie per il Maxi e nemmeno disegnatori abbastanza veloci da garantire il numero di pagine necessario in tempi ragionevoli. L'unica soluzione consisteva in volumi con storie più brevi e così è stato fatto. Il che non significa che si è abdicato alle storie lunghe ma che ci vuole tempo per avere storie lunghe. Di disegnatori velocissimi ormai è rimasto solo Diso, gli altri ci mettono tra i due anni e mezzo a quattro anni per realizzare una storia di più di 300 pagine. Nel frattempo il Maxi deve comunque uscire. Solo chi ragiona esclusivamente da lettore potrebbe dire: non si fa uscire il Maxi finché non ne è pronto uno corposo. La casa editrice non può permettersi di saltare uscite.
  6. C'è una fascia di lettori di Tex scambia per canone texiano il proprio gusto personale. Non parlo di te, Pecos, ma approfitto del tuo post per chiarire il mio pensiero, che non è il loro. Se è indubbio che ci sono dei canoni stabiliti e da cui ormai non si può deviare, è anche vero che altre cose erano strettamente legate all'epoca in cui furono pubblicate e possono essere fatte in modo diverso ora. Negli anni 50 le donne erano praticamente sempre vestitissime con pochissima pelle scoperta a parte quella del viso.In omaggio a questo dovremmo volere che le ballerine da saloon siano sempre coperte da capo a piedi? Su Tex la rappresentazione grafica della violenza segue il canone di non mostrare nulla di veramente forte e uno schizzo di sangue non rientra in questi limiti e non mi crea alcun problema. A parte alcuni punti fermi che riguardano perlopiù esclusivamente la natura dei personaggi, la loro essenza e il loro comportamento (in parole povere: la loro caratterizzazione), quello che si può fare o non far, far vedere o non far vedere dipende dalla sensibilità degli autori e da quella dei lettori e varia a seconda del'le epoche. Con questo non ho mai avuto problemi. Mostrare il sangue non è qualcosa di contrario al canone o a una presunta estetica texiana, è semplicemente qualcosa che prima non si poteva fare e adesso sì. Prendiamo la scena della storia "I sabotatori" in cui il giovane ingegnere va a letto con Bethanie Marsh per poi rubarle i documenti. Quella scena GLB non l'avrebbe mai scritta negli Anni Sessanta anche se l'avesse pensata, perché in quel periodo non sarebbe stata ammissibile. Nel 2011 non mi risulta che qualcuno abbia sollevato serie obiezioni. Non è detto che una cosa, solo perché non la si è fatta per 40 anni non la si possa fare mai.
  7. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    Ma fate in tempo a cambiare? Sarebbe opportuno, perché per me ad esempio una sola storia di 324 pagine è più succulenta di due, e magari da questo potrei far dipendere se acquistare o meno l'albo. Se dovessi far ricorso alle esperienze passate, non lo comprerei, perché l unico albo di segura che a me non piacque fu proprio il doppio i due volti della vendetta.Parlo in astratto naturalmente: pur preferendo le storie lunghe, personalmente acquisto tutte le pubblicazioni texiane, non per collezionismo, ma perché Non riesco a lasciare un inedito di Tex in edicola: per me quindi il problema non si pone. Peraltro, sempre a proposito di esperienze passate, il maxi di faraci la legge di starker mi piacque molto, per cui mi posso aggrappare a questo precedente per coltivare la speranza in buone storie... Ma fate in tempo a cambiare? Se intendi la scritta incriminata, allora sì, c'è tutto il tempo. Se intendi altro... ... temo che rimarrai deluso. Da quanto ne so, c'è una sola storia lunga pronta per il Maxi ed è di Ruju & Diso. Vuoi davvero infliggerci Diso due anni di fila? E poi al massimo sposteresti la cosa di un anno e poi le due storie dovresti sorbirtele lo stesso perché altro materiale non c'è. Ci vorranno altri tre anni almeno per aver pronta un'altra storia lunga. E comunque non leggeresti in ogni caso una storia di 324 pagine, perché il conto comprende anche le quattro di copertina e le due di frontespizio e introduzione. Te ne rimarrebbero solo 318. Ottimo. Anch'io spero che la mia fiducia sia ben riposta.
  8. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    Perchè? Mai sentito parlare di titoli collettivi? Ci sono altri due titoli all'interno. L'errore è nella scritta "Una storia completa e inedita" che compare sotto il logo MaxiTex... Esatto. Fossero state due parti di una stessa storia affidate a due disegnatori diversi si poteva anche capire, ma Tito ha spiegato che non è così: sono: due storie complete ed inedite.
  9. E invece per me sono il classico dettaglio che basta, da solo, a rendere una storia non texiana: Tex che è figlio dei grandi western classici di Ford e Hawks, dove il dettaglio macabro NON VIENE MAI MOSTRATO. Specialmente quando non è utile. Ma hai mai letto storie di Gianluigi Bonelli, tipo Satania, La Sconfitta e molte altre? In Satania ad esempio Tex ferito lascia dietro di sè un lago di sangue per le vie del paese. Più classico di quello non c'è nulla. E non venirmi a dire che erano storie poco texiane Don Fabio. Prova a rileggerle poi dimmi se non vedi sangue e ferite... Ehm, Sam, odio fare la parte di quello che ti corregge, ma tecnicamente la scena a cui ti riferisci non è nella storia "Satania" ma in quella precedente anche se ospitata nello stesso albo, il n. 5.
  10. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    No, però hai dimenticato "Tiro incrociato", in uscita da febbraio, che risale addirittura al 2008. Era stata affidata a Marco Bianchini ma poi gli fu tolta perché Sergio non lo riteneva all'altezza degli standard di qualità e quantità delle pagine da lui richiesti. Nel 2009 fu affidata ad Alessandro Nespolino che arrivato a pag. 68 fu costretto ad interromperla e fu dirottato a realizzare tre numeri di Shangai Devil e il primo di Adam Wild e lo ha completato solo verso la fine dell'anno scorso. Secondo me anche Faraci se n'era dimenticato. Approfitto della conoscenza di Carlo sia delle vicende editoriali che immagino del gruppo di disegnatori aretini. E' nota la collaborazione di Marco Santucci (matite) con il suo "maestro" Marco Bianchini (chine) su Mister No. L'unica storia di Tex realizzata con le stesse modalità dai due disegnatori aretini dovrebbe essere quella di Boselli Omicidio in Bourbon Street poi Santucci è passato su Dampyr mentre Bianchini aveva riferito di aver iniziato la storia di Faraci ambientata nelle foreste a ovest del Colorado in una sorta di caccia all'uomo che vedeva oltre Tex e Carson anche la partecipazione della cavalleria e degli Ute. Personalmente ero convinto che avesse messo da parte quella storia per realizzare il Dylandogone di Gualdoni La sala della tortura e che poi l'avrebbe ripresa in mano. Apprendo solo ora da Carlo che Bianchini non sia stato ritenuto degno di Tex e mi chiedo se collabori ancora in qualche modo con la SBE. Ci sono dei retroscena che non sono del tutto libero di rivelare, comunque in sintesi le cose stanno così: nel 2008 finì il sodalizio tra Bianchini e Santucci. A quell'epoca Bianchini erano circa 15 anni che faceva solo l'inchiostratore ed era sostanzialmente disabituato a usare la matita. Le sue prime prove non risultarono soddisfacenti. In più gli altri impegni personali e professionali di Bianchini, tra cui quella di direttore e insegnante alla Scuola Internazionale di Comics, gli impedivano di realizzare più di 4 o 5 pagine al mese. Sergio Bonelli era disposto a tollerare una scarsa produzione se di alta qualità ma quella del buon Marco era di media/buona qualità al massimo secondo il suo giudizio. Fu così, caso più unico che raro, fu dirottato da Tex a Dylan Dog e poi a Le Storie dandogli scadenze più rarefatte. Io ho visto parte delle 40 tavole di Bianchini e devo riconoscere, nella mia ignoranza di arte, che le matite erano effettivamente un po'... incerte. Le chine erano comunque buone, Sul Dylandogone e su "Il fattore Z" ha fatto, invece, un buon lavoro, specie nel secondo con quell'inchiostrazione a mezza tinta. In seguito, così girava voce alle ultime mostre mercato, c'è stata una vera e propria litigata con i vertici Bonelli e i rapporti professionali si sono interrotti.
  11. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    Sono entrambe posteriori al marzo 2012, quindi la risposta è sì,. Stando a quanto hanno raccontato sia Recchioni che Faraci, come supervisore Boselli è uno che usa la frusta. Una volta mi è capitato di sentirlo strigliare uno sceneggiatore di Dampyr e ho avuto pietà per il poverino. Sono, quindi, abbastanza fiducioso.
  12. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    La supervisione di Boselli dovrebbe evitare rischi del genere. Su Cossu la vedo come te: è un onesto artigiano, non è eccezionale ma fa il suo lavoro. Su Ortiz condivido la tua opinione ma solo sull'Ortiz degli ultimi 10 anni di carriera. Prima mi piaceva.
  13. Carlo Monni

    [Maxi Tex N. 19] La Giustizia Di Tex

    No, però hai dimenticato "Tiro incrociato", in uscita da febbraio, che risale addirittura al 2008. Era stata affidata a Marco Bianchini ma poi gli fu tolta perché Sergio non lo riteneva all'altezza degli standard di qualità e quantità delle pagine da lui richiesti. Nel 2009 fu affidata ad Alessandro Nespolino che arrivato a pag. 68 fu costretto ad interromperla e fu dirottato a realizzare tre numeri di Shangai Devil e il primo di Adam Wild e lo ha completato solo verso la fine dell'anno scorso. Secondo me anche Faraci se n'era dimenticato.
  14. Carlo Monni

    Se Si Chiudesse La Serie....

    Non sono affatto sparati alla Carlona ma certificati dal bilancio SBE che è pubblico è consultabile, basta che via alla Camera di Commercio di Milano e paghi quel minimo contributo di accesso, oppure, se sei un utente accreditato puoi farlo comodamente via internet da casa come ha fatto qualche mio conoscente commercialista- Non era questo il dubbio. Ho solo contestato affermazioni campate per aria. Quando andavo a scuola mi avevano insegnato che gli utili (che noi chiamavamo guadagno) erano dati sottraendo dai ricavi le spese. Ebbene, se fai questa semplice operazione, scoprirai che dal 2013 al 2014 le spese sono aumentate di almeno un paio di milioni, che in parte sono giustificate dai compensi per gli autori per gli albi in più e in parte dai costi di gestione. Insomma la maggior parte di quei 30 centesimi in più è servita a coprire ,le spese e non a fare utile.. L'utile vero è venuto dal buon successo non solo del solito Tex ma anche di serie come Orfani e Dragonero, di cui molti avrebbero, peraltro voluto vedere il fallimento (io Dragonero non lo compro ma non per questo voglio vederlo chiudere, idem per Nathan Never, Julia ed altri). Io io ricorderei a tutti che c'è stato un periodo in cui il prezzo aumentava almeno una volta all'anno, poi è rimasto fermo per quanto, sei anni?, per aumentare di 30 centesimi ed ecco che si grida alla furbata ma non si cerca di capire cosa c'è dietro. E non sono un difensore d'ufficio della SBE ma del buon senso,
  15. Discorso che non fa una piega e che sottoscrivo pressoché interamente. P.S. Visto che si può essere d'accordo su una cosa e in disaccordo su un'altra senza necessariamente prendersi a cornate? Io e Ymalpas ci siamo quasi sempre riusciti senza problemi.
  16. Carlo Monni

    Se Si Chiudesse La Serie....

    Quindi si stampano oltre il doppio degli albi che realmente poi sono venduti. Nelle edicole qui nella mia zona in Sardegna le copie sono contate. Se non acquisto Zagor entro una settimana devo rivolgermi all'ufficio arretrati SBE. Da qualche parte però lo spreco c'è. Colpa della distribuzione. Ma anche della SBE che stampa il 50 % delle copie in più, che comportano costi che vanno coperti sull'altro 50% effettivamente assorbito dal mercato. Come dire che oggi pago 3,20 per un albo + il reso, quando potrei pagare solo 2,00 €, per l'albo ebbasta! Mi scusino gli economisti se sbaglio ma è un ramo fuori dalle mie competenze di semplice economo. Non sono un economista ma ti dico lo stesso che ti sbagli. Non funziona come penseresti tu. Sarebbe bello se un editore sapesse in anticipo quante copie venderà e stampasse solo quelle, ma non è così che vanno le cose in editoria, tutta l'editoria, non solo quella a fumetti. Innanzitutto si stampano come minimo tante copie quante ne bastano per rifornire di almeno una ogni punto vendita. Si fanno delle valutazione presuntive su quanto può vendere un albo e ci si basa su quelle per decidere quante copie stampare. Si è sempre fatto così perché non c'è altra via, a parte la vendita su prenotazione ma in questo caso si rischia che in mancanza di prenotazioni sufficienti l'albo non venga nemmeno stampato. Quando Tex costava 200 Lire e vendeva 400.000 copie la sua tiratura era intorno al milione di copie come minimo. Le rese sono fisiologiche. Chiedi in giro. Un reso del 51% è ottimo, io onestamente mi aspettavo il 60 o 70% come accade a quotidiani e settimanali che sopravvivono solo grazie alla pubblicità... che gli albi SBE non hanno. Tu ed io paghiamo un albo 3 euro e 20 centesimi perché quello è il minimo che possiamo pagare oggi. E a proposito, mi sto stancando di questa storia della difesa d'ufficio ad ogni mio intervento. Se io sento dare dei dati (dati, non opinioni) sballati, dovrei star zitto perché altrimenti sarei un aziendalista, un lecchino o peggio? Insomma qui dentro ognuno sarebbe libero di dire tutto quello che gli passa per la testa, fare affermazioni oggettivamente (non soggettivamente come: "Apprezzo questo o "non apprezzo quello") sballate senza che nessuno gliele contesti e men che meno io? Se le cose davvero stanno così, allora non serve che intervenga più, potete anche fare a meno di me e cantarvela da soli, cari signori che non amate essere contraddetti anche se dite cose palesemente sbagliate. Precisazione: non mi stavo riferendo a te, Ymalpas, sia chiaro
  17. Carlo Monni

    Se Si Chiudesse La Serie....

    La solita sparata idiota e senza senso. Non vale la pena nemmeno di commentare.
  18. Carlo Monni

    Se Si Chiudesse La Serie....

    Riporto quanto da me scritto in precedenza. Detto fatto.
  19. Carlo Monni

    Se Si Chiudesse La Serie....

    La mia posizione è semplice: io non compro tutto quello che la Bonelli pubblica, ma se la casa editrice è in buona salute e se vende in media un albo su ogni due che manda in edicola, questo vuol dire che le probabilità che le serie che piacciono a me continueranno ad uscire è molto alta. Quanto a quelle che non mi interessano, se vendono bene sono contento per lo stesso motivo.
  20. Carlo Monni

    Se Si Chiudesse La Serie....

    Ecco esattamente quanto riportato da Roberto Recchioni su Facebook già a luglio: ""Il fatturato cresce a 31.971.034 dai 28.674.618 dell'anno precedente, e cresce anche l'utile netto, a 3.408.807 dai 2.251.688 del precedente rendiconto. La liquidità cresce anche quella, adesso siamo arrivati a 43.165.153. Le uscite sono state 299, 20 in più dell'anno precedente, le copie distribuite 18.906.710, quelle vendute 9.266.053, con un reso del 51%." Questo basterà a tacitare i gufi? Francamente ne dubito. In giro ce n'è di gente che si morderà le mani davanti a questi dati perché contrastano con la loro visione personale di come dovrebbero andare le cose. Quelli che vorrebbero che fossero prodotti solo i fumetti che piacciono a loro, che augurano ogni male possibile a qualunque cosa non rientri nella loro visione ristretta e predicono sventura e disgrazie a chi non si allinea al loro pensiero. Non ci credete? E allora fatevi un bel giretto su comix archive e poi ne riparliamo.
  21. Carlo Monni

    Se Si Chiudesse La Serie....

    Che a te non piaccia Manfredi (come sceneggiatore di Tex beninteso ) è assolutamente legittimo e normale. Almeno, però, non hai la pretesa di rappresentare tutti i lettori o ti comporti come se il tuo giudizio fosse la Verità Assoluta e questo è molto apprezzabile. Invece secondo te io mi comporto come se il mio giudizio fosse Verita' Assoluta,vero?di grazia,potresti spiegarmi il perche'? francamente e' leggermente fastidioso ogni qualvolta si muove una critica nei confronti di Boselli e compagnia bella leggere puntualmente la stessa cantilena..... Ho parlato di te, forse? Ti senti chiamato in causa perché hai la coda di paglia? Non è un problema mio. Provaci e lo vedrai. Io delle storie di Nizzi degli ultimi dieci/quindici anni ho sempre parlato male perché se lo meritavano e non ho avuto paura di fare le critiche suddette anche davanti a lui. Ma le critiche che ho fatto riguardavano sempre la sua opera e mai la sua persona (e come potrei, visto che umanamente è una persona squisita?. Ho auspicato che se smettesse di scrivere Tex? Certo che sì, ma sempre con un linguaggio privo di insulti gratuiti. Inoltre ho parlato sempre bene delle storie che ha scritto prima della sua famosa crisi del 1991 e ho anche avuto buone parole per alcune delle sue storie pubblicate tra il 1995 ed il 2002, quando, per me, è iniziata la fase acuta ed irreversibile della sua crisi creativa. Infine, io non mi arrabbio se qualcosa che a me non piace ha venduto bene e non cerco di dimostrare a tutti i costi che è un fallimento perché voglio che sia così anche se i fatti dimostrano il contrario. Prima di pontificare sulle pagliuzze negli occhi altrui, pensa alla trave nel tuo per favore e se hai voglia di polemizzare fallo con qualcun altro, io ho chiuso.
  22. Carlo Monni

    Se Si Chiudesse La Serie....

    Che a te non piaccia Manfredi (come sceneggiatore di Tex beninteso ) è assolutamente legittimo e normale. Almeno, però, non hai la pretesa di rappresentare tutti i lettori o ti comporti come se il tuo giudizio fosse la Verità Assoluta e questo è molto apprezzabile.
  23. Carlo Monni

    Se Si Chiudesse La Serie....

    La mia posizione sul comprare è molto semplice: se un personaggio mi piace, compro tutto: serie regolare e tutti gli extra purché a portata delle mie tasche. Non compro ristampe o riedizioni a meno che non ci sia un motivo particolare per farlo. Se la serie smette di piacermi, quale ne sia il motivo (per esempio perché la qualità media delle storie è calata ormai sotto il mio personale livello di guardia e la mia tollerabilità è scesa a zero), smetto di comprare tutto. Al limite do una chance a qualche uscita speciale di tanto in tanto se mi incuriosisce. Con Dylan Dog è andata così: ho dato una chance al nuovo corso, l'ho apprezzato ed ora compro tutte le uscite.
  24. Carlo Monni

    Se Si Chiudesse La Serie....

    Due edicole non fanno primavera....e' vero.....ma non fa primavera nemmeno l'edicola di Arezzo dove il Tex di Serpieri e' andato a ruba. Non ho detto edicola, ho detto edicole. Leggi meglio Quello che volevo dire e che ribadisco è che basarsi solo su questo genere di osservazioni dirette è fuorviante. Ed io posso dire che ad Arezzo dopo una settimana nelle edicole del centro città non ce n'era più nessuna. Hai controllato anche quante copie della regolare erano rimaste? Qui ad Arezzo fino al giorno prima dell'arrivo di quello nuovo, ne trovi quanti ne vuoi. La scommessa è vinta perché ne stanno preparando almeno altri 4 e gli autori si stanno mettendo in fila per realizzarne uno. Non accadrebbe se i dati di vendita fossero stati pessimi. Rassegnati, non è andato male come piacerebbe a te e ne avrai due all'anno. Non ti vanno? Non comprarli e lascia tranquilli queli che come me apprezzano l'iniziativa. Inoltre, non hai fatto caso al mio post successivo, temo. Anche se in edicola non fosse andato benissimo (anche se, mi dice chi se ne intende, la vendita del 27% della tiratura nei primi giorni prefigura un venduto non inferiore a 60.000 copie), ci sono i dati di vendita delle librerie dove il prezzo poteva essere inferiore. Le Librerie Mondadori a chi ne ordinava cinque copie, oltre a metterle 5,85 l'una., non faceva pagare il prezzo di spedizione. Se lo avessi saputo in tempo, io stesso lo avrei comprato nella libreria Mondadori della mia città e nella mia edicola ci sarebbe stata una copia invenduta in più. Il solo fatto che sia semestrale e non annuale è la prova che il successo è stato superiore alle previsioni. Una cosa continuo a non capire: a te non piace e va bene, i gusti sono diversi, ci mancherebbe, ma perché quest'ansia di dimostrare che è andato male? Non ti va giù che altri non la pensino come te? Vuoi aver ragione a tutti i costi? E qui dici una cosa sensata, finalmente: solo un ridimensionamento delle vendite può far riflettere gli editori sulle loro scelte. Chi compra tutto anche se poi si lamenta non smuove niente. L'editore direbbe: perché devo sforzarmi a cambiare se tanto comprano comunque tutto quello che faccio. I lettori hanno un solo vero potere: non comprare e se usato bene raggiunge lo scopo. Ovviamente una sola copia in meno non cambia niente. Come sempre quando non si sa cosa dire, si scende sul personale, nulla di nuovo sotto il sole. Hai ragione: a me il Tex attuale piace. Mi piacciono le storie di Boselli e quelle di Ruju e Manfredi, ma sono più critico su quelle di Faraci. I disegnatori, chi più chi meno, mi piacciono quasi tutti, a parte Diso e, quando era vivo, l'ultimo Ortiz. Che vuoi farci? Io sarò di bocca buona e tu il raffinato intenditore. Quanto ai miei interventi, perché tu saresti autorizzato a dire peste e corna delle storie che non ti piacciono e io non potrei replicare? Questo, fino a prova contraria, è un forum di discussione dove, per l'appunto, si discute e ci si confronta. Libero tu di dire, che le storie di Boselli non ti piacciono o che non apprezzi Font e Mastantuono, ma libero anch'io di contestarti in modo civile.
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