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Carlo Monni

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Tutto il contenuto pubblicato da Carlo Monni

  1. Carlo Monni

    Se Si Chiudesse La Serie....

    Aggiungo anche un'altra cosa di cui ho il sospetto che non abbiate tenuto conto: il volume è stato distribuito anche in libreria e le librerie, diversamente dalle edicole, sono autorizzate a praticare uno sconto sino al 15% del prezzo di copertina. So per certo che quelle della catena Mondadori lo hanno fatto. Non indagato con Feltrinelli ma ne sono quasi certo anche per loro e non sono le sole catene esistenti Chi è andato nelle librerie di queste due catene o di altre, ha quindi acquistato il volume e 5 euro e 85 centesimi invece che 6 e 90 e questo potrebbe spiegare le giacenze in diverse edicole.
  2. Carlo Monni

    Se Si Chiudesse La Serie....

    Ma guarda. ..la stessa cosa è accaduto con il mio edicolante di fiducia,che tra l'altro è anche un mio amico.Mi ha riferito che molti lettori/collezionisti dopo una sfogliata lo hanno lasciato li' ripudiandolo e non pensando di acquistarlo minimamente.Ed infatti ce ne erano un casino invenduti.Il solito "deficiente" che acquista sempre tutto di Tex sono io ma me ne sono davvero pentito.Quello tutto era tranne Tex. Mi chiedo a questo punto quali siano stati i dati di vendita di quest'albo oltre a chiedermi di chi sia stata l'idea di pubblicarlo... sarebbero queste l'iniziative della Bonelli per far avvicinare nuovi lettori?facendo scappare i vecchi? I dati di vendita? Parlando con un addetto ai lavori, lo stesso mi ha detto che con circa 60.000 copie vendute sarebbero rientrati nelle spese (alte soprattutto a causa dell'alto costo di Serpieri), con circa 70.000 avrebbero un guadagno buono anche se non eccezionale,con oltre 70.000 ne avrebbero fatto una collana annuale., Ne fanno una collana semestrale, ergo: ha venduto almeno 80.000 copie secondo me. Nelle edicole di Arezzo è sparito in una settimana, tanto per dire, e non so come è andato in libreria ma ci scommetto che è andata anche meglio Morale: due edicole non fanno primavera. Quanto all'idea di pubblicarlo, prenditela, nell'ordine, con Boselli, Marcheselli e Davide Bonelli, che hanno fatto una scommessa e l'hanno vinta a dispetto di quelli come te, E che queste iniziative facciano scappare i vecchi è tutto da dimostrare. Non hanno fatto scappare me che leggo Tex da prima che i tuoi genitori si conoscessero e in compenso ha attirato gente che Tex non lo comprava e ora un tentativo alla serie lo sta dando (ne conosco personalmente almeno due). La mia idea al riguardo? Non ti piace, non comprarlo, è così semplice. Ah, per la cronaca, io non l'ho comprato perché sono uno di quegli imbecilli che comprano tutto quello che ha il logo Tex a prescindere, ma perché ero curioso su questa iniziativa e, pensa te, con tutta una serie di distinguo (a partire dal fatto che quella era una favola su Tex e non il vero Tex volutamente) mi è pure piaciuto.
  3. Carlo Monni

    Se Si Chiudesse La Serie....

    Potete anche non crederci ma io ad una mostra a Volterra ho incontrato un bambino di 5 anni che Tex se lo fa leggere dalla nonna e in altre occasioni almeno una decina di ragazzi e perfino ragazze tra gli otto e i sedici anni che lo leggono ed erano avidi di domande, di cui almeno un paio sono i soli a comprarlo in famiglia, niente genitori o nonni. Ricordo perfino una ragazza che ha detto di leggere Tex e che le piace perché con la sua aria da duro è sexy. Non ci potevo credere.
  4. Carlo Monni

    Se Si Chiudesse La Serie....

    In poche parole quindi almeno teoricamente Tex durerà molto a lungo... anche se dovesse perdere metà o più dei lettori nei prossimi decenni. Poi questo discorso del punto di pareggio cambia ogni volta che si aumenta il prezzo. Voglio dire: è quello che succede ogni tot anni, TEX METTIAMO PERDE IL 10% DEI LETTORI in che so, 5 anni, PERO' IN 5 ANNI IL PREZZO AUMENTA DEL 10% O ANCHE DI PIU'. Quindi infine per la SBE il punto di pareggio si abbassa sempre e insieme ad esso si abbassa il numero dei lettori, però il guadagno resta sempre lo stesso. Oggi: 200.000 x 3.20 = 640.000 Magari tra 10 anni: 100.000 x 6.40 = 640.000 Poi sinceramente si potrebbe dire che tra 20 anni i lettori saranno neanche 50 mila ma secondo me no, ma anche secondo me diventerà di nicchia come dice Carlo, se Zagor dura almeno altri 10 anni, Tex non può durare meno di altri 30/40. Dio voglia che la vita non ci riservi una così grande sofferenza e preghiamo il signore di morire tutti di vecchiaia con l'inedito mensile in mano (sopratutto io, magari tra cent'anni! ) Non è del tutto corretto: in realtà, anche il margine di guadagno si assottiglia ma ci si accontenta. Produrre un albo (di Tex come di chiunque altro) ha dei costi fissi e dei costi variabili. I costi fissi sono relativi agli stipendi dei redattori, le spese di gestione (bollette etc), la stampa e la distribuzione e le royalties ai creatori del personaggio (per Tex Giorgio Bonelli e i fratelli Galleppini), sempre che siano corrisposte sulla tiratura e non sul venduto, altrimenti vanno a gravare sui costi variabili. I quali costi variabili sono i compensi agli autori dell'albo che ovviamente non sono tutti uguali: un albo scritto da Boselli e disegnato da Ticci non costa quanto uno scritto da Ruju e disegnato da Rossi. Il punto di pareggio del primo sarà necessariamente più alto.
  5. Carlo Monni

    Se Si Chiudesse La Serie....

    I giovani che leggono fumetti ci sono, te lo garantisco. Ne ho incontrati più di quanti mi immaginassi. Ovviamente sono molti ma molti di meno di quelli dei miei tempi ma comunque abbastanza da far sopravvivere il fumetto sia pure come fenomeno di nicchia, come dicevo prima
  6. Ma certo che è Tex e la difficoltà a riconoscerlo dipende A) dalla mancanza del suo solito vestiario, dal fatto che la sua pettinatura, essendo in versione giovane, non è quella a cui siamo abituati. D'altra parte, il viso di Tex non ha tratti particolari che lo rendano immediatamente riconoscibile, l'ho detto più volte. Comunque, prima di dire che non è riconoscibile, voglio vedere la tavola nel giusto formato e da vicino,
  7. Carlo Monni

    Se Si Chiudesse La Serie....

    Tex non ha costi quadrupli rispetto a Zagor ma superiori sì, perché mediamente gli sceneggiatori e i disegnatori di Tex sono pagati più di quelli di Zagor e perché l'albo regolare ha 16 pagine in più di quello di Zagor, e anche gli speciali hanno più pagine (ad esempio il Color Tex ha 160 pagine e il Color Zagor ne ha 128). Il punto di pareggio per entrambi sta tra le 20.000 e le 25.000 copie oggi. Perché dico oggi? Perché quando ero un bambino, cinquant'anni fa, gli albi costavano 200 Lire (che sarebbero circa 12 centesimi di oggi), gli autori erano pagati meno ma il punto di pareggio era molto più alto. Questo perché le vendite erano alte e ovviamente pure le tirature assorbendo meglio i costi. Ancora agli inizi degli anni 80 un albo sotto le 70.000 copie era predestinato alla chiusura. Oggi 70.000 copie sono un successo strepitoso e degli albi Bonelli solo Dylan Dog e Tex superano quella cifra,gli altri devono accontentarsi della metà o poco più. 42.000 copie sono un successo. In futuro è probabile che assisteremo ad una contrazione delle copie vendute con conseguente aumento dei prezzi. Il fumetto da fenomeno di massa diventerà fenomeno di nicchia ma sopravviverà e fra otto anni saremo qui a festeggiare il n. 700 di Zagor, ci scommetto tutto quello che volete.
  8. Carlo Monni

    Dopo Il 700

    Il tempo vola.
  9. Carlo Monni

    Dopo Il 700

    Quelli di cui parli sono citazioni e se devo dirla tutta, a me hanno sempre divertito. Diversamente da alcuni (la cui voce critica non mi sorprenderebbe se si facesse sentire anche qui) io, ad esempio, non avrei problemi se in una storia futura Tex avesse a che fare con la base di Altrove che magari ha richiesto la consulenza del Morisco su un qualche mistero. Il "crossover a distanza è un esperimento già tentato con successo su Mister No e Martin Mystere in cui un mistero affrontato dall'antieroe amazzonico viene risolito definitivamente circa trent'anni dopo dal Detective dell'Impossibile, quindi, perché non ripeterlo?
  10. Carlo Monni

    Dopo Il 700

    Il team up (il crossover tecnicamente è una storia che comincia nell'albo di una serie e termina in quello di un'altra) era già previsto con Ken Parker ma non si è è potuto realizzare per motivi squisitamente tecnici di cui si è già discusso tempo fa. Incontri con altri personaggi bonelliani attualmente in edicola li vedo difficili (ma non impossibili) anche perché praticamente nessuno è contemporaneo di Tex. A me piacerebbe un team up "soft" con qualcuno dei vecchi personaggi western di G.L.Bonelli o col "Ragazzo nel Far West" Tim Carter inventato da Guido Nolitta. di cui chissà quanti lettori di oggi si accorgerebbero.
  11. E dopo del Texone sarebbe buona cosa fargli fare uno stop alle copertine e cartoline almeno per qualche anno per fargli disegnare una bella triplona o quadruplona !!! Preferirei di gran lunga una storia sulla regolare che un album di questo tipo, da un disegnatore come VILLA. In copertina? Fon... ops, ehm, Piccinelli ! :D :D - - - - - - - - - Avresti anche ragione se fossero veramente solo le copertine a farlo rallentare. L'esperienza di altri disegnatori dimostra che al massimo ti fa dimezzare il ritmo, non passare a 10 pagine all'anno. Fino al 2002, otto anni dopo aver preso in mano le copertine, Villa riusciva comunque a garantire almeno 6 pagine al mese e mentre lavorava alle copertine di Repubblica ha comunque consegnato 40 pagine o giù di lì di una storia di Devil & Capitan America per la Marvel, è evidente che non è solo il carico di lavoro con le copertine a farlo rallentare. Joevito Nuccio, disegnatore di Zagor ha raccontato che Villa, perennemente insoddisfatto del suo lavoro, rifà più e più volte vignette o intere pagine già completamente disegnate. Morale: una tripla di Villa te la scordi ormai anche se smettesse con le copertine o la leggi per il tuo quarantesimo compleanno.
  12. Peraltro vuol dire che se, come immagino, sta per iniziare la storia di New York, aggiungendo al conto almeno un mese in più all'anno per sospirate vacanze estive ed invernali, potrebbe terminarla nella tarda primavera del 2017. Interessante.-
  13. Non in tempi brevi questo è sicuro.
  14. Villa attualmente si occupa delle copertine e delle cartoline. Non ha più le copertine dei Repubblica/L'Espresso. Se ne deduce che dovrebbe: a ) aver beneficiato di un po di riposo; b ) oppure, aver ripreso la lavorazione del Texone. Dal momento che vige il più assoluto riserbo e silenzio da parte dei diretti interessati, ovvero Boselli e Villa, possiamo cullare la speranza che il texone stia procedendo, magari lentamente, ma procedendo verso le 224 pagine. Considerato che questa situazione si protrae da qualche annetto (a parte l'uscita degli ultimi numeri di Repubblica), che il tex Gold ha copertine opera di Ticci, possiamo propendere per la soluzione "b". Da qui possiamo fantasticare sul numero delle pagine che può aver realizzato Villa, e sperare che la soglia della tavola n. 224 non sia troppo lontana. Siamo decisamente OT ma ho una notizia buona e una cattiva al riguardo... e sono la stessa. Dovete sapere che nel settembre 2011 giù di lì Boselli riprese in mano la sceneggiatura di "Eagle Pass", rimasta ferma da qualche anno a pag. 110 (mentre Villa si era arrestato a pag. 94 e scrisse circa altre 28 pagine visto che Villa si era rimesso al lavoro realizzando pag. 95. Più o meno un mese fa, mi dicono fonti ben informate, Villa ha telefonato a Boselli dicendogli di aver finito le pagine di sceneggiatura e pregandolo di mandargliene altre... che non esistevano perché Boselli non le aveva ancora scritte non pensando ce ne fosse bisogno. Si è quindi messo al lavoro mandando altre pagine a Villa prima di partire per le ferie(quante? E chi lo sa? Almeno venti immagino, così Villa è a posto per altri due anni ). La buona notizia, quindi è che Villa è arrivato almeno a pag. 138. La cattiva? Che forse è solo a pag. 139.
  15. Parla per te, io sono già vecchio e certe storie vorrei leggerle prima di morire.
  16. Per aver deciso di rendere la collana semestrale alla SBE devono avere la certezza che due albi siano già pronti per il 2016 e almeno uno lo sarà per il 2017.. Credo, quindi, anch'io che ci siano almeno un altro paio di disegnatori già al lavoro per gli albi del 2017. In ogni caso, per realizzare 46 pagine un disegnatore medio ci mette al massimo sei mesi e per colorarle forse un altro paio, non so di preciso. Con più disegnatori al lavoro contemporaneamente si fa preso ad arrivare a quattro/cinque albi pronti in un anno e ne bastano due.
  17. Carlo Monni

    [658/660] Winnipeg

    La supervisione effettiva c'è stata fino al 1985 circa. Sergio ha raccontato in più di un'occasione di come il padre gli abbia in più di un'occasione rivisto i dialoghi e bocciato delle idee. Dal 1985 circa (o almeno dalle storie pubblicate a partire da quella data) sono le stesse storie di GLB ad essere supervisionate, rivedute e corrette dal trio Sergio Bonelli-Decio Canzio-Tiziano Sclavi. Dopo il 1988 cessa anche ogni apporto anche come sceneggiatore alla serie, da quel che ho capito per problemi di salute. Leggeva ancora le storie altrui, almeno finché ne è stato in grado? Difficile dirlo con certezza ma sembra di sì, visto che mi pare di ricordare che una volta Boselli abbia detto che aveva apprezzato "Il passato di Carson".
  18. Carlo Monni

    [658/660] Winnipeg

    Siamo d'accordo su questo.Pero' nel caso di Kid Rodelo...e' la terza volta che ritorna...magari agli altri lettori suscita simpatia...ma personalmente ne avrei fatto felicemente a meno ritrovarlo soprattutto dopo un anno di nuovo in edicola....Quando ho saputo di dover leggere il suo ennesimo ritorno ho avuto la sensazione che forse si sta dando troppo importanza a questo personaggio....Almeno,questa e' la mia impressione. Quanta importanza ha un personaggio, credo spetti a chi lo ha creato stabilirlo, al lettore spetta gradirlo o meno. Faccio poi notare che prima del suo ritorno in "Giovani assassini" Kid Rodelo non si vedeva da 15 anni. Tu parli di ennesimo ritorno come se si fosse visto chissà quante volte. Peraltro, io faccio parte del gruppo di coloro che sono ben contenti di non avere dovuto aspettare altri 15 anni per rivedere un personaggio che avevo trovato interessante sin dalla sua prima apparizione nell'ormai lontano 1999. Infine, all'ispirazione non si comanda e se Boselli ha avuto l'idea per questa storia un anno e più fa, mica poteva aspettare 10 anni per scriverla solo per far piacere a te. Nei lontani anni 60 G.L. Bonelli fece passare poco più di un anno(dal gennaio 1966 al marzo 1967) tra un'apparizione di Mefisto e l'altra ma siccome Mefisto riscuote le tue simpatie, se ci fossi stato allora vederlo di nuovo dopo così poco tempo non ti avrebbe creato problemi. Allo stesso modo al sottoscritto, a cui Kid Rodelo non sta antipatico, non dà alcun fastidio rivederlo a così breve distanza,anzi, da quando Boselli ha annunciato di stare scrivendo questa storia io sono stato impaziente di leggerla e ti dirò che dover aspettare almeno sino alla primavera 2017 per leggere il terzo capitolo mi secca non poco, che ci sia o meno Kid Rodelo anche in quello.
  19. Carlo Monni

    [658/660] Winnipeg

    Non potrei essere più d'accordo con te. Applausi,
  20. Carlo Monni

    Dopo Il 700

    Non su Tex ma su altre serie Bonelli non è che manchino i precedenti. Il lontano n. 100 di Zagor ebbe 128 pagine invece delle canoniche 96 e più recentemente Dylan Dog n. 338, "Mai più Ispettore Bloch", aveva 16 pagine in più. E di precedenti ce ne sono altri ancora. Non dirmi che l'attaccamento della serie Tex alla tradizione deve essere indefettibile e assoluto. Perché Dylan Dog può avere 16 pagine iun più per un qualunque n. 338 e Tex, che è la serie più venduta d'Italia non può averle? Tutto è possibile Carlo, se pensiamo che il formato precedente le attuali 116 pagine era il 132 e per i primi numeri addirittura il 164. Ma se ipotizziamo di mandare in stampa adesso un formato fuori standard con l'aggiunta di uno o due sedicesimi, pur essendo cosa fattibile mi sembrerebbe comunque strana e in contrasto con il formato ormai abituale del modulo di 110 tavole che se ben gestite ci possono comunque offrire belle storie. E io ti ripeto che su altre serie è già stato fatto anche nel passato recente, quindi non vedo perché non farlo anche su Tex. Il n. 121 di Dylan Dog, celebrativo del decennale, ad esempio, era a colori, aveva 32 pagine in più e senza aumenti di prezzo. Ogni volta che ha aumentato il numero di pagine di un albo, quale che ne fosse il motivo, la SBE non ha mai aumentato il prezzo di copertina, a maggior ragione non lo farebbe su Tex, dove il costo aggiuntivo sarebbe ancor più ammortizzato. Oltre a ciò, il tempo di prendere certe decisioni c'è tutto: la lavorazione del n. 695 (albo del settantennale), affidato a Ticci, non comincerà prima di gennaio o febbraio 2016 e quella del 700, affidato a Civitelli, non prima di ottobre dello stesso anno. Un allungamento di 16 o 32 pagine non costituirebbe un problema, visto che comunque gli albi in questione sarebbero pronti con circa un anno di anticipo sulla pubblicazione.
  21. Carlo Monni

    Dopo Il 700

    Non su Tex ma su altre serie Bonelli non è che manchino i precedenti. Il lontano n. 100 di Zagor ebbe 128 pagine invece delle canoniche 96 e più recentemente Dylan Dog n. 338, "Mai più Ispettore Bloch", aveva 16 pagine in più. E di precedenti ce ne sono altri ancora. Non dirmi che l'attaccamento della serie Tex alla tradizione deve essere indefettibile e assoluto. Perché Dylan Dog può avere 16 pagine iun più per un qualunque n. 338 e Tex, che è la serie più venduta d'Italia non può averle?
  22. Carlo Monni

    Disegnatori E Numero Di Storie (Completa)

    Intanto comincio col dirti che hai commesso un piccolo errore di classifica. Nell'enumerare le storie di Letteri, passi da 42 a 44 senza indicare il 43. Le storie di Letteri, compresa quella incompiuta, sono, quindi, 50 e non 51.
  23. E chi lo sa? Ne parla da più di un anno dopotutto. Mi trovi favorevole. Facendo un rapido calcolo. Tutti i disegnatori abituali dello staff sono attualmente impegnati in qualcos'altro. Quindi, a meno che non sia stata affidata a qualcuno nuovo di cui non sappiamo niente, il ritorno di Barbanera non dovrebbe essere già in lavorazione. Tra i disegnatori che dovrebberoliberarsi a breve ci sono: Andreucci, Sejias e forse Filippucci. Se fossi in Boselli, mi terrei Sejas per il ritorno di Lena e Donna (su cui dice di non avere idee ma io non ci credo tanto ) e punterei proprio su Andreucci. Chi dice che io e Ymalpas non possiamo essere d'accordo su qualcosa.
  24. Insomma, tu ritieni Barbanera un bel personaggio ma vuoi aspettare il 2022 per rivederlo. Perché questo è ciò che accadrebbe se Boselli decidesse di tener ferma questa storia per i prossimi due o tre anni in attesa che Piccinelli finisca quella di Lupe (che se non sarà di tre albi, sarà almeno di due e mezzo, ci scommetto). Ci avevi pensato? Non so se il prescelto sarà Andreucci, che troverei un'ottima scelta, ma secondo me, se la storia non è già iniziata, Boselli la darà al primo disegnatore utile, non aspetterà due anni o più.,
  25. Carlo Monni

    [658/660] Winnipeg

    Boselli è uno scrittore istintivo. Spesso le sue storie prendono una direzione che all'inizio non aveva previsto e spesso scrive senza sapere lui stesso dove andrà a parare. Nel caso della storia che stiamo discutendo, deve avere almeno ben chiaro una parte del finale perché contemporaneamente ha cominciato a scrivere il seguito affidato a Bruzzo. E non è l'unica storia da lui scritta in questi anni di cui ha immaginato un seguito, possibile o effettivo.
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