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TWF - Tex Willer Forum

Anthony Steffen

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Tutto il contenuto pubblicato da Anthony Steffen

  1. Anthony Steffen

    L'album Dei Ricordi.

    IL COYOTE NERO Dietro l'acsetica figura del Coyote Nero, lo stregone bianco degli indiani Pueblos, si celava un autentico professionista del doppio gioco:il nostro Tex dovette sfoderare le unghie per avere ragione di un tanto abile avversario.
  2. Anthony Steffen

    [Texone N. 27] La Cavalcata Del Morto

    Grazie al Blog di Tex del nostro amico Zeca, in esclusiva si possono vedere in grande formato la copertina di questo texone in versione b/n (con il titolo provvisorio "Cavalcata mortale"), una copertina alternativa in b/n ed infine la versione colorata dallo stesso Civitelli:
  3. Anthony Steffen

    La Resa Dei Conti.

    E' forse il duello piu' celebre e amato di tutta la serie quello che vede il ranger confrontarsi con El Muerto alias Paco Ordonez. La storia esce per la prima volta nel 1976 scritta da Guido Nolitta (qui alla sua seconda prova per Tex) e disegnata da uno straordinario Aurelio Galleppini qui in una delle sue migliori perfomance. Chi e' El Muerto?e' un fuorilegge, l'unico sopravvissuto dei tre fratelli Ordonez uccisi da Tex Willer anni addietro. Essere riuscito ad evitare il destino dei suoi fratelli gli e' costato molto caro. Infatti, nella notte in cui perirono gli Ordonez, lui riusci' a sottrarsi dalle fiamme per puro miracolo e il suo aspetto non fu' piu' lo stesso. Tutto il suo corpo e' rimasto ustionato, compreso il volto, conferendogli un aspetto lugubre e sinistro. Dopo tanti anni di sofferenza, finalmente per El Muerto si presenta l'occasione che aspettava da tanto tempo. Sfidare a duello la persona causa di tutti i suoi guai e che odia con tutto il cuore:Tex Willer. La location del duello e' il cimitero abbandonato di Pueblo Feliz e l'ultima nota che uscira' da un carillon segnera' l'inizio della sfida. Gli attimi eterni che precedono il duello sono intensi ed El Muerto e' quello piu' coinvolto emotivamente. Le tante gocce di sudore che scendono dalla fronte ne sono la testimonianza. Avere li di fronte a te la persona che si odia cosi' tanto ti impedisce di controllare i propri nervi e forse anche la lucidita' necessaria. Dall'altre parte invece vi e' un Tex impassibile, freddo e calmo. E' come se il ranger sapesse gia' l'esito del duello. Pochi secondi dopo, ll carillon irrompe nel silenzio lugubre della Bot Hill e dopo un tempo che sembra interminabile si odono due spari quasi contemporanei. E' Tex ad avere la meglio anche se il suo nemico riesce a ferirlo in un braccio. Il duello ha chiaramente un grosso debito nei confronti dei western di Leone perche' riprende molti aspetti di quei film. Innanzitutto la location del cimitero presente nel triello finale de "Il buono il brutto il cattivo", mentre il carillon faceva da colonna sonora al duello finale nel film "Per qualche dollaro in piu" Credo che valga la pena riportare qui le considerazioni di Raffaeli inerenti a questo memorabile duello, presente nella prefazione del Tex di Repubblica N°81: "Un odio che e' tormento anche quando potrebbe portare al trionfo, un odio che non puo' non perdere di fronte alla freddezza della giustizia, all'impassibilita' della ragione, alle certezze di Tex. Qui El Muerto e' spinto da un dolore, un ingiustizia, una sete diivendetta che noi lettori in qualche maniera capiamo e giustifichiamo, mentre Tex ha una colpa, sia pure involontaria, da espiare. Non si mette mai in dubbio chi sia dalla parte della giustizia e chi non lo sia. Ma non sono qui le ragioni a contrapporsi, piuttosto le emozioni:ed e' per questo che l'esito della sfida sembra davvero non essere scontato. Tex accetta il confronto senza quella tempra che il piu' delle volte lo sostiene. In lui c'e' coraggio, ma anche tensione, solitudine, paura che si accumula di pagina in pagina. La vittoria va a chi meno dell'altro ha avuto paura, a chi, al di la' del duello, aveva un motivo per vivere. El Muerto capisce improvvisamente che dopo un eventuale vittoria la sua vita non avrebbe avuto piu' alcun significato. Ecco perche' la fronte madida di sudore, ecco perche' tanto terrore. Nel momento finale arriva per lui la consapevolezza che non c'e' alcuna via d'uscita:e' morte comunque. Triste il destino di chi sulla violenza, sul desiderio di vendetta costruisce la propria esistenza per scoprire poi di essere solo l'incarnazione di una reazione, di uno sfogo, di una disperazione. Niente di piu'. Il duello tra Tex ed El Muerto ha avuto cosi' tanto successo tra i lettori che Graziano Romani ha dedicato una canzone per questa appassionante e indimenticabile sfida inclusa nel suo Cd "My name is Tex", dal titolo "Showdwn with El Muerto". Vi riporto qui il la traduzione in italiano del testo: Il fuoco devasto' la tua faccia malvagia e adesso la morte cammina con te, a ogni singolo tuo passo Paco Ordonez e' il tuo vero nome, ed e' facile capire perche' da queste parti tutti ti conoscono come El Muerto. Eravate fratelli e fuorilegge, giovani, inquieti e selvaggi rapinatori di diligenze, violenti e avidi di ricchezze ora la vendetta e' la sola cosa che ti avvelena il cervello. Ranger americano, morirai per mano di El Muerto. Cerca di essere svelto a estrarre, uomo pronti a sfoderare le armi adesso, hombres Lasciamo che le pistole fiammeggianti suonino il loro folle concerto... Hey Tex, stavolta tocchera' a te o a El Muerto. Duello alle cinque della sera, si va Il posto prescelto e' il cimitero, e allora facciamo presto. L'orologio scandisce 'ora di questo appuntamento, lo sai. Gringo, sei di nuovo faccia faccia con El Muerto Cerca di essere svelto a estrarre, uomo pronti a sfoderare le armi adesso, hombres Lasciamo che le pistole fiammeggianti suonino il loro spietato concerto... HeyTex, stavolta tocchera' a te o a El Muerto. Un piccolo carillon suona la sua lamentosa melodia E' occhio per occhio su questa dura strada verso la rovina. E nessun mazzo di carte potrebbe dirci quanto presto il gioco sar'a finito per Tex o per El Muerto. Cerca di essere svelto a estrarre, uomo pronti a sfoderare le armi adesso, hombres Lasciamo che le pistole fiammeggianti suonino il loro insano concerto... Hey Tex, stavolta tocchera' a te o a El Muerto. Hai perso e cadi verso la sporca fossa che hai scavato mentre muori nel cimitero della vecchia Pueblo Feliz, oh e te la prendi con Dio, col diavolo e con la sfortuna. L'odio e' il fuoco che ha devastato l'anima di El Muerto. Tu eri veloce a estrarre, uomo, eri davvero bravo come pistolero, hombre Mai piu' le tue pistole fiammeggianti suoneranno un malvagio concerto... ... da ora in poi ti meriti davvero il nome dio El Muerto. In basso, ecco alcune reinterpretazione del duello ad opera di Villa e Muzzi: Qualche anno fa' creai un video anche per questo duello. Se volete vederlo o rivederlo cliccare
  4. Anthony Steffen

    L'album Dei Ricordi.

    BILL DUTTON Trovandosi al centro di un clamoroso errore giudiziario, l'allevatore Bill Dutton rischio' di pagare con la vita il crimine commesso da altri:fortunatamente le indagini condotte da Tex misero in luce il vero colpevole.
  5. No, non sono d'accordo neanche su questo,Leo. Non trovo assolutamente fredda questa storia, anzi tutt'altro. E come gia' detto in precedenza, la mancanza di personaggi di rilievo per me non rappresenta un handicap per la storia. All'epoca, quando la lessi per la prima volta, ricordo che mi diverti' molto e successe la stessa cosa quando, nel corso degli anni, ripresi in mano gli albi. Perche questa avventura ha tutte le caratteristiche che vorrei sempre leggere su Tex:azione, umorismo, dialoghi secchi, scazzottate e spirito di amicizia. Inoltre, ha una trama ben articolata ma non complessa alla Boselli e cio' rende la lettura veramente piacevole. Quando la sera mi appresto a leggere un storia del ranger, dopo una giornata di lavoro, questa deve farmi rilassare e non farmi venire il mal di testa con trame intrecciate e complicate (vedi "La mano del morto"). L'empatia si deve creare con il protagonista della serie e non con i personaggi di contorno.
  6. Leo, ultimamente leggo con interesse i tuoi commenti alle storie, anche perche' tratti una fascia a me tanto cara della produzione nizziana. Per quanto riguarda questa storia, concordo quasi tutto tranne per la frase che ho quotato sopra. Per me, nella stragrande maggioranza delle volte, avere Tex centrale nella storia e' sinonimo di divertimento oltre che essenziale. E' questa storia ne e' la testimonianza. C'e' un Tex che e' una meraviglia:spiritoso, scattante, brillante e in forma smagliante. Avercene oggigiorno di storie cosi'. Io potrei benissimo farne a meno dei vari Juan Raza,Kid Rodelo,Johnny Laredo e compagnia bella quando c'e' un ranger cosi'.
  7. Anthony Steffen

    Galleria Di Stefano Babini

    Non vorrei smorzare l'entusiasmo per Babini, ma a me non fa' impazzire. Ha uno stile che mi ricorda molto Font e per me la cosa e' tutt'altro che positiva.
  8. A me invece non piacciono proprio. O almeno, su Tex non li ho trovati mai azzeccati. In questa storia in particolare, come ha gia' ben detto Leo, sono eccessivi, poco brillanti e fuori luogo. Non mi ricordavo di questa affermazione di Boselli. Che dire?dissento in toto da questa sua considerazione che reputo a dir poco "sballata". Certe scene ummoristiche di Nizzi sono davvero deliziose, azzeccate alle situazioni e fanno ridere davvero. Basta leggere storie come "La congura" -"Terra senza legge" e via dicendo per screditare la tesi di Boselli. Comunque, per ritornare in topic, come ho gia' detto qualche tempo fa', "La strage di Red Hill" e' tutt'altro che un capolavoro.
  9. Anthony Steffen

    Guglielmo Letteri

    Beh Paco, io la vedo diversamente da te e da Sergio Bonelli. Nel senso che, proprio per rispetto nei confronti di questi disegnatori io avrei evitato di pubblicare le loro ultime storie. Siamo sicuri di aver fatto del bene facendo uscire in edicola storie come "Il diadema indiano" o "Il veleno del cobra" dove le tavole testimoniano che Letteri artisticamente era solo l'ombra dell'artista che fu'?
  10. Anthony Steffen

    Domande A: Claudio Villa

    Ciao Claudio, ho sempre letto nelle varie interviste ai disegnatori di Tex, che i cavalli sono sempre stati una brutta gatta da pelare. Dopo anni trascorsi a riprodure su carta questo splendido esemplare, hai ancora anche tu qualche piccola difficolta' ogni qualvolta ti cimenti a disegnarlo?
  11. Anthony Steffen

    L'album Dei Ricordi.

    RAYAKURA Nei giorni in cui le rivolte delle tribu' Apache divampo' irresistibile nella regione del fiume Verde,Tex gioc' abilmente il feroce capo Rayakura.
  12. Anthony Steffen

    Guglielmo Letteri

    Parole sante Leo!Letteri nel tempo che fu' ha disegnato moltissime storie diventando a titti gli effetti, negli anni '60, il vice disegnatore di Tex dopo Galleppini. Malgrado cio' non mi ha fatto mai impazzire. Tuttavia era molto bravo nel far recitare i personaggi conferendogli le espressioni giuste al momento giusto. Come fu' per Galleppini, a mio avviso Bonelli sbaglio' anche con Letteri negli ultimi anni della sua carriera. Non doveva piu' farlo disegnare. Le sue ultime prove parlano da sole. Perche' ostinarsi ancora quando non si e' piu' in grado di offrire una certa qualita'?non e' meglio ritirarsi prima?
  13. Anthony Steffen

    [Texone N. 27] La Cavalcata Del Morto

    Per quanto riguarda la copertina, e' ancora troppo piccola per apprezzarla al meglio. Ma da quel poco che si vede non e' male. La presenza di El Morisco nelle cover fa' sempre un certo effetto, ma forse io avrei preferito un bel primo piano di Tex alla Civitelli.
  14. Anthony Steffen

    [Texone N. 27] La Cavalcata Del Morto

    Di solito io non impazzisco per i texoni per via dei disegni troppo diversi tra un artista e l'altro. Alcuni ci hanno proposto un Tex graficamente molto discutibile (uno su tutti Alessandrini) con uno stile poco adatto al genere western. Ma quest'anno la musica cambia perche' ai disegni c'e' un mostro di talento che e' Ciivitelli. Il suo Tex mi rassicura e mi fa' sentire a "casa". In piu', la storia offre per l'artista aretino la possibilita' di sbizzarirsi con i paesaggi notturni di cui e' un vero maestro. L'attesa questa volta e' anche mia!
  15. Siamo nel Sud ovest del New Mexico e durante una notte di tempesta,Tex e Carson, stanchi e affamati, sono costretti, insieme ad un gruppetto di persone rimasti appiedati, a trovare riparo in una locanda gestita dal vecchio Wallace e famiglia. Durante la cena a base di bistecche e patatine,Blackton, un arrogante uomo d'affari, beve piu' del dovuto ed inizia a molestare la figlia di Wallace. A prendere subito le difese della ragazza e' suo fratello Jess che invita con un coltello in mano il tipaccio a lasciarla stare. Ma Blackton e' piu' svelto e colpendolo con un pugno s'impossessa dell'arma. L'entrata in gioco di Tex e' inevitabile. Per il ranger, disarmare l'uomo e stenderlo a terra per piu' di una volta e' un giochetto da ragazzi. Questa ennesima scazzottata di Tex avviene nella storia "La locanda dei fantasmi" scritta da Claudio Nizzi e disegnata da Guglielmo Letteri.
  16. Come sara' Yama disegnato da Civitelli presente in una futura storia di Tex?ecco un illustrazione inedita dell'artista toscano riguardante il figlio di Mefisto inclusa nel volume "Il mio Tex":
  17. Hai perfettamente ragione, Anthony, la "calma piatta" sarebbe la loro condanna se non avessero spunti per sparlare di altri, e nella fattispecie di questo forum e di alcuni nomi in particolare. In questo sè che raggiungono liriche altezze Inizio OT. Bah, io direi di lasciarli parlare del loro Tex anni 40' e 50', visto che per loro non esiste altro Tex all'infuori di quello. Per loro, il fumetto di Tex si sarebbe dovuto fermare al numero 100. Il loro scombinato forum e' nato proprio con l'intento di criticare, insultare, offendere e prendere in giro le opinioni degli altri oltretutto conditi da espressioni piene zeppe di parolacce. Insomma, una bettola di porto camuffata da forum. E' davanti agli occhi di tutti e si commentano da soli. Il paradosso e' che hanno da ridire sulla moderazione di questo forum (paragonando gli utenti del TWF a dei preticelli, solo perche' qui non e' consentito usare il loro linguaggio) quando li' e' permesso fare di tutto e dire di tutto su tutti. Loro sono i "veri ed autentici "texiani" mentre tutti gli altri dicono solo sciocchezze perche' non sono esperti come loro. In base a cio', secondo loro si possono permettere, sempre attraverso il loro modo "raffinato" di esprimersi, di irridere e sfottere le opinioni altrui. Peccato, perche proprio io in passato ero uno di quelli che apprezzava quel sito, visto gli argomenti interessanti che trattava (anche se a lungo andare leggere sempre articoli riguardanti i primi 100 numeri di Tex stanca un po'). Ora mi fermo qui, perche' altrimenti farei troppa pubblicita' gratuita. Quindi carissimi ex amici di "Baci e spari" (altra pubblicita'), non prendetevela tanto se qualcuno non la pensa come voi, o se qualcuno ha dei gusti diversi da voi espertoni. Non agitatevi piu' di tanto, perche' non vale la pena e oltretutto fa male alla salute. Conservate la vostra ira e la vostra collera per motivi ben piu' importanti. Comunque sia, vi auguro una lunga vita!Fine OT.
  18. No Paco, ti sbagli. A costo di ripetermi di nuovo, ho scritto precedentemente che anche per me Galep rimane sempre un grande e tale lo considero ancora oggi. Solo che sono rimasto leggermente deluso quando qualche anno fa' ho scoperto che molti soggetti (e non pochi) delle sue copertine non erano farina del suo sacco e che oggi venuto a conoscenza di questa cosa faccio fatica ad apprezzarli come quando ignoravo il tutto. Ho detto una bestemmia?e' una cosa cosi' grave?perche' e' lecito "criticare" tutti gli altri autori tranne Galep e G. L. Bonelli?Prima di aprire questo topic sapevo benissimo che avrebbe scatenato un piccolo putiferio e che avrebbe stuzzicato la "calma piatta" di alcune comunita' della rete. In fin dei conti credo che dovrebbero ringraziarmi. Almeno con questa discussione avranno qualcosa da discutere (e soprattutto una scusa per offendere l'opinione degli altri, come e' loro costume) dopo giorni e giorni di stasi totale.
  19. Steffen e' d'accordo, per carita'. Piu' che altro per non "impressionare" i texiani molto sensibili ai miti intoccabili. Quelli stessi che da qualche parte nella rete sono soliti usare espressioni molto colorite quando si tratta di altri autori che non appartengono a G. L. Bonelli e a Galleppini. Quelli stessi che si meravigliano della moderazione altrui quando nel loro covo ne succedono di tutti i colori offendendo in continuazione chi non la pensa come loro.
  20. Possiamo benissimo focalizzarci anche sulle tante copertine degli albi d'oro o della prima serie gigante. Secondo te il discorso cambia?anche li' ci sono tante copertine "ispirate". Semmai bisogna vedere se all'epoca era Galep in persona a scegliere di omaggiare con le sue copertine i lavori degli altri o se era Sergio Bonelli, appassionato di cinema western com'era, a consigliarlo.
  21. Ti consiglio di frequentare di piu' il forum in modo conoscere meglio gli utenti prima di affermare certe cose. Comunque, per tua informazione, leggo Tex da 24 anni e colleziono qualsiasi cosa sia uscita di Tex dal 1948 ad oggi.
  22. Rammento che ci sono ancora molti altri esempi di copertine "omaggio" che non ho inserito. Ce ne sono davvero tante. Altro che poche. Son sicuro che solo nel primi 200 numeri un buon 70% di copertine sono tutte basate su disegni altrui. Poi col passar degli anni questa caratteristica e' andata a scemare disegnando delle cover con dei soggetti attinenti alle storie. La verita', caro Tahzay, senza tanti giri di parole, e' che il quesito che ho posto all'utenza del forum e' un quesito un po' scomodo. E comunuque sia, l'accusa che mi attriubuisci, vale a dire, quello di voler sottindere chissa' cosa o di influenzare il giudizio degli altri lascia il tempo che trova, visto la risposta quasi unanime che hanno dato tutti.
  23. Anthony Steffen

    Quien Sabe Hombre ?

    Mah, ti diro'. I testi di Romani mi son piaciuti. Un po' meno i disegni di Ticci. Non e' una questione di poca cura del disegnatore. Ticci oggi e' questo. C'e' a chi piace e a chi non piace. Io faccio parte della seconda categoria. Comunque, e' molto bella la canzone "Quien Sabe". Forse la piu' originale e la piu' riuscita. Secondo i miei gusti, ovviamente.
  24. Si, e' prorprio questo a "turbarmi". Sono sincero, anche a costo di attirarmi tutte le antipatie del mondo texiano. Non ci posso fare niente. Un conto e' sapere che quel Tex in quella determinata copertina e' frutto della sua fantasia e del suo estro e un conto e' sapere che quel Tex non e' altro che la trasposizione molto fedele di una locandina o di un disegno realizzati da altri. Ma scusate, ma l'avete osservate bene le copertine (solo per citarne alcune) de "Il tesoro di Victorio" o de "Il sicario",?ma secondo voi sono delle rielaborazioni? Malgrado questo, lo ripeto, per me Galep rimane sempre un grande, pero' concedetemi di dire che il suo "omaggio" verso le varie locandine, manifesti e quant'altro e' stato forse un po' eccessivo. Questa Tahzay, devi spiegarmela... Cosa c'e' di poco elegante nel titolo del topic?se avessi scritto "Galep, non e' un grande", allora ti avrei dato ragione. Ho solo posto un quesito agli utenti del forum. Non ci vedo nulla di scandaloso.
  25. Anthony Steffen

    Domande A: Claudio Villa

    Ymalpas, mi dispiace, ma devo correggerti. Questo disegno e' stato usato qualche anno fa' come cartolina allegata a Tex Nuova Ristampa n°187. Quindi non e' un inedito.
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