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TWF - Tex Willer Forum

Tahzay

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Tutto il contenuto pubblicato da Tahzay

  1. Tahzay

    [601/602] I Giustizieri Di Vegas

    Ma siete così sicuri che le caratteristiche dei personaggi e della trama siano già ben delineate? Non avete notato nulla di "strano" lungo l'albo?
  2. Tahzay

    [601/602] I Giustizieri Di Vegas

    Ym, scusa se ti correggo... ma Tex accenna a Hoodoo Brown nella sconfitta a poker e non a Dirty Dan!! Ma non è questo il punto... ti quoto per precisare che secondo me Tex ha barato in molte partite di poker, soltanto quando serviva per smascherare qualche furfante, gambler, eccetera! Nella partite normali, con gente "normale" penso che non sia mai ricorso ai trucchetti utilizzati dai gambler, altrimenti sarebbe come paragonare Tex ad un furfante abile a nascondere gli assi nelle maniche della camicia, solo per rubare qualche dollaro agli altri giocatori. No, per me non è così. Tex quando si siede ai tavoli da poker per "lavoro", cioè con l'obiettivo di mettere nei guai un baro, o comunque smascherare un furfante, allora si che trucca il mazzo. In questo caso, trovandosi a giocare con Hoodoo Brown, penso ad una partita normale e tranquilla tra amici-conoscenti, non avesse alcun obiettivo per vincere e quindi non ha pensato a barare, cosa che invece ha fatto l'avversario di tavolo, lasciando la sgradevole impressione sul nostro ranger!! Qualcuno la pensa come me? La tua risposta messa così è convincente Sam. Però articoliamo meglio la situazione e vediamo se tutto quadra... 1) dobbiamo pensare che nel west ci siano diverse persone, non necessariamente amiche, che possono vantarsi di aver battuto Tex a poker. Un autore può permettersi il lusso di ricordarcelo senza nuocere un pochino al personaggio ? 2) se Tex gioca una partita con Hoodoo che non è suo amico, non può avere la sgradevole impressione di essere stato vittima di un baro, semplicemente perchè Tex, come personaggio, ha di solito non impressioni ma certezze. Quindi o ammette con se stesso di essere stato meno bravo o fortunanto di Brown oppure ne sospetta la disonest? senza essere capace di provarla ( e conoscendo tutti i trucchi con le carte è difficile pensare a questa possibilità ) oppure, concludendo, Hoodoo ha ammaestrato bene le carte, Tex in quell'occasione non ha voluto fare altrettanto, Tex ha perso, Tex fa il broncio dopo anni e anni ( stando a Kit Willer ). Primo-Tex NON bara a carte. A meno che non abbia davanti un criminale da incastrare, naturalmente. Che personaggio conosci, Ymalpasè Quale personaggio c'è, nella tua testa? Secondo- Adesso Tex non può nemmeno perdere UNA PARTITA A CARTE???? Alla faccia del superuomo! Terzo - A me sembrava interessante che appunto Tex sospettasse il tarlo nell'anima di Hoodoo proprio per questo dettaglio insignificante. Non è un errore, ma una trovata di cui vado fiero. Quarto -o sono fuori di testa io o sei fuori di testa tu. Borden Secondo me, amigos, siete tutti fuori strada, l'accenno alla partita persa (persa...? L'avversario ha barato!!!) da Tex con Brown non è n° casuale, n° sminuente la figura del personaggio, anzi è un'ESALTAZIONE della capacità di Tex di intuire determinati tratti di una persona, anche da piccoli particolari. Ma forse, qui, la finezza di Borden è duplice: non solo, infatti, ci mostra la suddetta capacità di Tex, ma - in una sola pagina - ci "dipinge" determinate caratteristiche fondamentali dei componenti la banda, diversificandoli tra loro con pochi tratti. In aggiunta, io ho notato diversi "indizi" disseminati lungo l'albo, che mi suggeriscono che uno dei personaggi non è ..... quel che sembra, o almeno non lo è sino in fondo, e dunque ci potr? riservare delle sorprese, nel prosieguo della storia.... posso proseguire, Borden, o (nel caso ci avessi azzeccato) rischio di fare un clamoroso....."futurspoiler" indesiderato?
  3. Don Fabio, stai ripetendo pari pari la discussione che ebbi già con il buon Paco un mesetto fa circa..... mi sembra "il giorno della marmotta"...... haha
  4. A mio parere, ma mi sono già espresso altrove sull'argomento, la prima fascia dovrebbe essere ultra-selettiva. Non più di una decina di titoli, a stare larghi. Dovrebbe costituire come il cocuzzolo di una montagna, che più si sale, più si "restringe" come circonferenza. Se i titoli in prima fascia superano quelli in seconda e/o in terza, c'è qualcosa che non va dal punto di vista metodologico, id est: appiattimento eccessivo (verso l'alto) delle valutazioni.
  5. Tahzay

    [600] I Demoni Del Nord

    Ne ho messi solo 2 su 4 domande, una media onesta... :PE il secondo voleva essere più un complimento indiretto a Ticci (voto 9,5). Però sul soggetto mi è dispiaciuto davvero, una storia simile su due albi sarebbe entrata nell'olimpo dei capolavori sul serio.
  6. Tahzay

    [600] I Demoni Del Nord

    Questo numero di Tex, davvero bello (8 pieno nella mia scala di valori "all-time") e disegnato splendidamente, mi ha posto una serie di interrogativi:1) perchè sprecare un soggetto di questo genere in una storia di appena 110 pagine? Intendiamoci, i tempi di sceneggiatura sono quasi perfetti, ma il numero e la statura dei personaggi avrebbero meritato un respiro più ampio, un avvicinamento più sofferto a posti tanto lugubri ed inquietanti, pause funzionali alle successive scene d'azione. Pensiamo a un capolavoro claustrofobico quale il nolittiano "il solitario del west", dove i dialoghi, le paure degli uomini, di un pugno di eroi prede di nemici-ombra e di un ambiente ostile, contribuivano ad accrescere il senso di tensione dei successivi, imminenti scontri. Ed in questo senso, perchè "sprecare" pagine per un incipit nel villaggio navajo che poteva essere tranquillamente evitato? Quest'avventura poteva, e doveva, iniziare con i pards già a colloquio con Dickens e Brandon, un po' come avveniva con tantissime delle avventure storiche di Bonelli. Si sarebbe recuperato spazio per cesellare meglio qualche personaggio, o per distendere la serratissima narrazione, e questo - ripeto - non al fine di annacquare la trama, ma di sfruttarne le caratteristiche misteriose (ed "ansiogene") insinuate nella mente del lettore.2) Solo a me questa storia ha rimandato echi di "Diablero"? Un nemico cattivissimo e misterioso, tra l'umano e la belva, divenuto all'improvviso cattivissimo e aggressivo, pur senza spiegazioni logiche (la carne umana conosciuta solo di recente? Mmm, molto strana come spiegazione, oltre che improbabile, per un popolo così numeroso e nemmeno poi tanto isolato, a ben vedere). Però va bene anche così, per spiegare il Male non occorrono ragionamenti scientifici.3) Pu? sembrare una domanda banale, ma mi è venuta in mente: se quest'avventura l'avesse disegnata Diso e il maxi l'avesse disegnato Ticci.... come si sarebbero evoluti i vari commenti?4) Non mi è molto piaciuto il finale, catartico e scontato, oramai, in tutte le storie che vedono popoli ed etnie misteriose incrociare la saga di Tex. E, in quanto tale, piuttosto scontato. Oltre che del tutto improbabile: Tex che getta la dinamite nella lava in un ambiente così ristretto? Ho pensato: "questo vuole suicidarsi". Vabb? che è un fumetto, però.... mi è parso un gesto piuttosto avventato.
  7. Tahzay

    Domande A: Claudio Villa

    Io acquisto regolarmente questa serie, per la quale l'abusata locuzione "prezzo di copertina" appare quanto mai appropriata. Nel senso che già solo la copertina vale l'intero prezzo.
  8. Tahzay

    [58/59] Duello All'alba

    Il cattivo della storia, originariamente, si chiamava Maxell, non Maxwell. Maxwell è il nome indicato (del tutto immotivatamente) nelle ristampe.
  9. Tahzay

    [Maxi Tex N. 14] La Belva Umana

    Ho già scritto su un altro Forum (del quale non faccio il nome ) circa le mie forti perplessit? riguardanti quanto avvenuto alle pagg. 257 - 259, ossia.... SPOILERil trattamento inflitto da Tex al poveraccio che, per un pugno di monete (raccolte dal fango), destinate a sfamare la famiglia, aveva fatto da spia. Per me l'intera costruzione della scena, la tempistica del cazzotto (quasi dato "a freddo", a confessione e pentimento ampiamente avvenuti) e la successiva minaccia sono - per un personaggio, tra l'altro, disegnato così fisicamente inferiore rispetto a Tex - una "chiusa" che poteva essere risparmiata. Io da Tex vorrei vedere sbatacchiati uomini crudeli o stupidi o arroganti, non poveracci impauriti che magari hanno sbagliato, sè, ma con ampie giustificazioni a sostegno (vedasi anche il gratuito cazzotto dato al campesino di "Moctezuma", che lo aveva ingiustamente minacciato con il fucile nelle prime pagine). Mi piacerebbe sapere la vostra opinione a riguardo.
  10. Tahzay

    3 - Tex Willer Magazine

    Ma va? Ti giuro che non si era capito (scherzo, ovviamente)....
  11. Tahzay

    3 - Tex Willer Magazine

    In effetti, non so se esista una definizione "universale" quale quella che ho adottato io; intendevo dire che allorquando si critica un'opera dicendo "sarebbe stato meglio se..." o "si poteva rendere meglio in questo modo..." , si finisce alla fine con il distaccarsi troppo dall' "oggetto" della recensione e si devia verso i propri personali "desiderata". La qual cosa non è neppure un male, intendiamoci, in fondo ogni recensione muove da un gusto personale e tende ad essere parziale, nel senso che si dirige l' dove il gusto personale del recensore (più o meno consciamente) la porta. E comunque alla fine voi avete fatto un lavorone e io mi becco lunghi post di ringraziamento per aver.... letto e commentato "a sbafo", il mondo mi pare straordinariamente ingiusto, a volte!
  12. Tahzay

    [601/602] I Giustizieri Di Vegas

    Peccato per la copertina, il troppo "giallo" stona un po'. Io mi chiedo: passi per Tex, che è il protagonista, ma... non si potrebbe OGNI TANTO far cambiare vestiario, almeno ai pardsè
  13. Tahzay

    3 - Tex Willer Magazine

    Io l'ho letto, e dunque:- l'intervista a Todaro: interessante, articolo arguto e contenutisticamente perfetto; - il servizio sulle donne su Tex: davvero molto, ma molto ben scritto Virgin, forse però manca una solida "tesi di fondo" che ne faccia da filo conduttore (il Tex = fumetto maschilista o meno è tematica che non può essere affrontata - IMHO - sulla sola base del numero e della "qualità" delle donne apparse nella saga); resta comunque una (piacevolissima) carrellata, di grande impatto per il lettore storico;- Tex nel mondo: contributo breve ma documentatissimo, una vera chicca;- il caso Miller e le avventure di Tom Hat: francamente se ne poteva fare a meno, non perchè posto in maniera brutta o noiosa (anzi!), ma perchè era proprio l'argomento che non meritava la spendita di tante energie;- servizio su Ticci: ricchissimo e molto ben scritto, davvero complimenti, trasuda davvero una grande ammirazione di Paco per il grande disegnatore; tuttavia, sembra una tesi di laurea: in alcuni punti l'analisi tende ad essere prolissa o eccessivamente ambiziosa, molto meglio quando ci si sofferma sull'evoluzione dell'autore partendo dal prodotto finale che interessa il lettore texiano: ossia, l'immagine, il fumetto. In sintesi: lavoro mastodontico ed ammirevole, che con qualche "sforbiciatina" sarebbe stato perfetto!- Guido Buzzelli: un affresco piacevole di una "meteora" su Tex, sempre bravo Ymalpas;- belle anche le recensioni su "La prova del Fuoco" e "I ribelli di Cuba", anche se forse Virgin ha un tantino "caricato" determinati commenti ed abusato della tecnica di recensione basata sul "what if";- mi è piaciuto davvero tanto, infine, il breve contributo su Uggeri: una sorta di piccola fiaba, dipanata con sapienza ma anche con "leggerezza"; davvero piacevole, bravo Corvo59. In definitiva, come mi aspettavo, un lavoro davvero encomiabile, da brividi se si pensa che è stato composto per puro piacere ed amore del personaggio, e non a fini di lucro. Davvero bravi tutti.
  14. Questa storia la trovo discreta, ma con un'incongruenza: l'eccessiva ingenuità di Nanthay che si fa convincere - da sobrio - a giocare a poker, pur avendo ben compreso la provocatorietà della proposta... diamine, è descritto come un uomo navigato, vissuto a contatto coi bianchi, nell'esercito.... non un giovane ed ingenuo pellerossa mai uscito da un villaggio... comunque buon ritmo e, come sempre con Boselli, "cattivi" davvero intriganti e ben definiti!
  15. Tahzay

    [598/599] La Prova Del Fuoco

    Ok, ci siamo capiti alfine!
  16. Tahzay

    [598/599] La Prova Del Fuoco

    Mah, scusami, che ragionamento.... per me l'80% dei film di Stanley Kubrick sono capolavori, ma - nel solo, ristretto ambito della produzione del regista - non posso accomunare "2001 - Odissea nello spazio" a "Shining". Io sto parlando di valori relativi, tu di valori assoluti. Mischiamo le pere con le mele!
  17. Tahzay

    [598/599] La Prova Del Fuoco

    Scusa Tahzay, e se per qualcuno fosse così? Voglio dire, se a qualcuno questa storia è piaciuta talmente tanto da annoverarla nei capolavori dell'intera serie? Ma guarda, per me va benissimo, ci mancherebbe. Solo che, a un'ipotetica domanda che mi venisse posta dall'uomo della strada: "quali sono, a tuo parere i capolavori della saga di Tex?", io, PERSONALMENTE, ritengo che elencargli (ipoteticamente) 50/60 titoli non costituisca una pertinente risposta al quesito. Opinione mia, ribadisco. Giacch? il tipo in questione, a quel punto potrebbe chiedermi: "sè ok, ma quali sono le dieci (o venti) storie che mi consiglieresti di acquistare, per poter apprezzare meglio Tex Willer?" E a quel punto, dovrei consigliargli i... "capo-capolavori", un nonsense già dal punto di vista etimologico Ecco perchè distinguevo: una cosa è una lettura piacevole, appagante di una storia, che quando chiudi l'albo sei portato ad esclamare: "aaah.... wow, che capolavoro!" (che è l'approccio positivo, emozionale e "leggero" che tutti dovrebbero avere mentre leggono Tex), un'altra è definire "capolavoro", a mente fredda, una storia riferendola all'intera produzione sessantennale del ranger. Per tornare al paragone di Paco, un conto è domandare "quali sono i capolavori dell'arte espressionista di tutti i tempiù", ed allora - tra un numero sterminato di opere - possiamo ben ritrovarne varie di Monet; se però ci si chiede quali siano i capolavori della produzione di Monet, occorre necessariamente fare una selezione (difficile, ma a quel punto doverosa) tra le opere di quest'ultimo. Questo dal punto di vista del "metodo"; poi - nel merito - ognuno può tranquillamente affermare che "la prova del fuoco" sia la miglior storia mai apparsa su Tex, la cosa non mi scandalizza n° mi turba affatto.
  18. Tahzay

    [598/599] La Prova Del Fuoco

    Nessun motivo, Paco; ma se è vero ciò......http://dizionari. hoepli.it/Dizionario_Ital... avoro&lettera=C.... allora bisogna necessariamente convenire che non ci possono essere TROPPI capolavori in un medesimo contesto, pena l'inflazione del termine e l'"annacquamento" della scala gerarchica. Ad esempio, se si afferma che "La prova del fuoco", all'interno della fascia 500/600, va annoverato tra i capolavori, già la cosa assume tutt'altro aspetto; il problema è definire come tale in termini assoluti una storia che - per molti motivi, alcuni dei quali evidenziati sia su questo Forum che su UBC - difficilmente può farsi rientrare nella "top-50" dell'intera saga. Poi, per carit?, ognuno utilizza la scala decimale come meglio ritiene, per me dare "9,5" o "10" ad una storia vuol dire entrare diritti sparati nella Leggenda con la "L" maiuscola!
  19. Tahzay

    [598/599] La Prova Del Fuoco

    Questo passaggio lo riporto perchè mi ricorda una delle mie "massime" preferite da tifoso calcistico: "si tifa con il cuore, si giudica con la testa". Tex va letto con il cuore aperto e con l'amore che ci accomuna verso il personaggio, ma quando ci si mette ad una tastiera bisognerebbe cercare di adoperare più la zona "alta" del corpo che quella.... centrale Un conto è essere pienamente soddisfatti della lettura, un altro è tirar fuori paroloni come "capolavoro" e cliccare, sull'onda dell'entusiasmo, sulla casellina del "10". Io ho dato 7,5 a questa storia pur essendone pienamente soddisfatto e pur essendomi divertito, ma se avessi giudicato solo col "cuore" e non con la "testa" dando la quasi perfezione, avrei fatto torto non solo a Bonelli, ma a TUTTI gli autori texiani che ci hanno regalato, in passato, storie certamente più memorabili di quella di Ruju. Sia ben chiaro che non sto riferendomi a Paco, ma parlo in generale; essere critici verso una storia è un sacrosanto atto di giustizia verso Tex, la sua saga, la sua leggenda.
  20. Tahzay

    [598/599] La Prova Del Fuoco

    Su questo, penso che nessuno possa obiettare. Davvero gratuita e fuori luogo la frecciatina a Nizzi, questa volta.
  21. Tahzay

    [598/599] La Prova Del Fuoco

    La recensione di UBC mi sembra come il "Grande Fratello": molti ne prendono le distanze, ma basta che esca, e dopo un nanosecondo ci si fionda in massa a curiosare. C'est la vie....
  22. Tahzay

    2 - Tex Willer Magazine

    Ti ringrazio... non è modestia, il fatto è che il solo pensare che il nuovo prodotto sia addirittura più ricco e rifinito del primo.... mi mette dentro sia una gran voglia di leggerlo, sia la curiosità di vedere come sia stato possibile alzare ulteriormente il "livello dell'asticella" in così poco tempo, rispetto agli esordi!
  23. Tahzay

    2 - Tex Willer Magazine

    Avrei voluto propormi anche io per dare un piccolo contributo, ma leggere questo intervento (sul livello eccelso del terzo numero) mi ha scoraggiato...... non sarei mai all'altezza....
  24. Voglio solo aggiungere che sarebbe stupido e disonesto intellettualmente negare che un pizzico di prevenzione per le opere di Nizzi sia maturato, negli ultimi anni. Ma questo - anche se non è giusto - è purtuttavia umano, ed è dipeso solo ed unicamente dall'Autore in questione, che ha proposto, lungo un INTERO centinaio, opere di livello davvero modesto, salvo qualche rara eccezione, mentre non c'entra nulla un (ipotetico) accentuato spirito critico del lettore. Ma questo, ripeto, è del tutto umano: se a scuola il maestro dovesse trovare due compiti ottimi ma identici, della buona fede di chi dubiterebbe nell'immediato, del primo della classe o di chi, per tutto l'anno, ha avuto la media del 4° Insomma, Nizzi se l'? ampiamente cercata. Anche su Ruju, legittimamente, c'era prevenzione, ma essa è sfumata rapidamente, sia pur con qualche (legittima) riserva.
  25. Ohi, caro Paco, sarà un po' tocco, ma cieco non ancora! Credo che tu stia mescolando i criteri valutativi con i metodi di analisi, e spiego perchè. Uno dei temi del tuo discorso è quella che tu ami definire "sindrome da Ubc", che sarebbe adottata per giudicare le nuove storie, ma non le vecchie. Ma - premesso che detta "sindrome" non è una malattia incurabile, ma un modo di porsi rispetto al fumetto (che può piacere o no, ovviamente), ribadisco - come scritto nel precedente post - che non credo sia vero che le storie di Bonelli siano giudicate col paraocchi; esse sono, semplicemente, giudicate con altri parametri valutativi, che sono quelli "romantici" di allora, ma non con altri metodi. Non mi pare che le recensioni di Ubc su "I due rivali" o su "Il ritorno di Montales" siano così diverse, dal punto di vista metodologico/strutturale, con quelle adoperate per le odierne storie. E' diversa la valutazione che ne consegue, non il metodo. E la valutazione - giustamente, per me - dipende anche dalla contestualizzazione storica del racconto. Per l'epoca, ad esempio, "Satania" era un'ottima storia, mentre oggi al massimo sarebbe definibile come "sufficiente" (tra intrecci e personaggi del tutto improbabili, un Tex "piccione" quasi fino alla fine della vicenda, un colpevole mascherato telefonatissimo, un finale troppo affrettato). Ma all'epoca Tex era un personaggio in formazione, i personaggi femminili ed "esotici" tiravano alla grande sui fumetti, e dunque anche un orango comandato da un giavanese non poteva destare sorpresa, al massimo un piacevole stupore nel lettore! :generaleN: Per cui, rilancio la tua domanda e chiedo: è giusto giudicare una storia del 1950/1960 con i parametri di giudizio, di gusto di oggià E' giusto valutare lo sforzo ed il lavoro di un Autore dell'epoca, raffrontandolo ai mezzi, alle conoscenze, alla cultura dei nostri tempiù E' giusto chiedersi che ne sarebbe de "il Massacro" se l'avesse firmata Nizzi? Se l'avesse firmata Nizzi.... l'avrebbe scritta 40 anni fa! L'8,90 nel lungo di Bob Beamon nel 1968 e il 19.72 di Mennea nel 1979 sui 200 metri sono tuttora episodi mitici perchè entrarono nel mito all'epoca, e nel mito resteranno, così come "la voce misteriosa" fece trepidare ed ammutolire un'intera generazione di appassionati, all'epoca, sicch? è puro esercizio di stile chiedersi se, ad oggi , bisognerebbe sottolineare che Tex si era dato alla fuga dinanzi al tagliatore di teste.
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