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TWF - Tex Willer Forum

virgin

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Tutto il contenuto pubblicato da virgin

  1. Proseguo con protervia sulla via dell'OT per quotare questa frase di Carlo Monni: anch'io trovo che Montales sia più ispirato a Zapata che non a Villa, sia per la storia personale che per il carattere: in fondo, Pancho Villa era soltanto un brutale bandito riciclatosi come rivoluzionario, molto diverso dal Montales pulito e onesto che tutti conosciamo. Tornando a "Congiura contro Custer"... è la prima storia che acquistai in edicola, dunque per me sarà sempre un po' speciale. Non la trovo nient'affatto male, soprattutto il terzo albo, le cui scene di battaglia sono rese in modo semplicemente STRAORDINARIO da Ticci. Le incongruenze nizziane ci sono, è innegabile, ma l'insieme è sufficientemente valido da farle passare in secondo piano. Forse non un'avventura storica come ci si poteva attendere, ma decisamente valida, almeno secondo me. Un VII lo concedo più che volentieri, ma puntando all'otto grazie ai magnifici disegni di Ticci. Troppo sintetico? Forse, ma qui davvero grande! -ave_
  2. virgin

    [Color Tex N. 01] E Venne Il Giorno

    Comecomecome? Come osi NON darmi dello spilorcioè Ciò è inaudito! In ogni caso, al momento credo che lo comprer?, ma per merito di Boselli e Brindisi, non certamente per il colore! Soltanto, tremo all'idea di vedere le tavole di Brindisi (e Freghieri, Ticci, Milano, Cossu in futuro) vandalizzate in modo tanto indegno.
  3. virgin

    [Color Tex N. 01] E Venne Il Giorno

    Cavolo, hai avuto l'impressione di tornare nel 1981 e ti lamenti pure? S?, be', è questione di gusti... un fumetto a colori mi sembra terribilmente moderno, e per me il termine moderno ha sempre una connotazione irrimediabilmente negativa. Colorare "Verso l'Oregon"... ma sei matto? Tanto varrebbe colorare "Un dollaro d'onore"! (E mi sa che l'hanno anche fatto, per dire a che follia siamo giunti )
  4. virgin

    [Color Tex N. 01] E Venne Il Giorno

    ... o si poteva anche non fare del tutto. Sarà integralista, ma trovo che il colore vada bene su Paperino, su Tex trovo molto più evocativo il bianco e nero... perchè l'immaginario a cui si riconduce è un immaginario in bianco e nero, e lo stesso mondo raffigurato è bianco e nero. Poi, per carit?, la SBE è un'impresa commerciale, ma tutto questo correre dietro alle mode mi lascia un po' perplesso.
  5. virgin

    [Color Tex N. 01] E Venne Il Giorno

    Giusto, bravo Ymalpas, rettifico: lo comprer? se il prezzo sarà onesto a mio insindacabile giudizio...
  6. virgin

    [Color Tex N. 01] E Venne Il Giorno

    Tex a colori non è una novità. Tex in colori decenti, quella sè che sarebbe stata una novità. Una domanda mi sorge: quanto sarebbero belli i disegni di Brindisi in bianco e nero? Oltretutto, la grafica di copertina mi sa di molto dozzinale... <_<Ah, inoltre il ghigno di Tex in copertina non mi convince per niente, anche se è probabile che a grandezza da edicola faccia un figurone. Detto questo, nonostante continui a ripromettermi di diminuire i miei acquisti, mi comprer? certamente questo bel volumetto.
  7. virgin

    [Texone N. 25] Verso L'oregon

    Visto che il buon Paco non è ancora tornato tra noi (spero torni presto), mi permetto di dire ciò che credo direbbe se fosse qui: CAPOLAVORO ASSOLUTO!!! ... e io con lui! Una storia straordinaria che secondo me non ha nulla di tradizionale, tuttavia godibilissima, perfetta e senza cadute come i migliori capolavori. Ma Manfredi fa qualcosa di più che non cadere mai: spicca il volo. Dico soltanto che da anni una storia di Tex non mi emozionava a tal punto. Fra le storie scritte recentemente, rivaleggia con "Nei territori del Nord Ovest" e probabilmente supera "La prova del fuoco", vale a dire gli unici due episodi degli ultimi dodici anni in grado di ambire al rango di capolavoro. Disegni di Gomes non sempre impeccabili, ma l'atmosfera è potente e vivida a tal punto che par quasi soffiare in faccia mentre si legge. Come voto, nulla di meno di un DIECI. Ho già cominciato a scrivere le mie riflessioni in modo più approfondito, e spero le possiate leggere nel prossimo numero del Magazine...
  8. Copertina non spettacolare, ma molto ben fatta e con un punto di vista inedito. Villa straordinario... ormai non dovrebbe più servire dirlo, ma... mi spiace, non riesco a trovare altro! -ave_ clap
  9. virgin

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Be', Cheyenne, non è un caso se tutti i "libri" (i più tardi "canti") hanno un numero di versi molto simile in tutta la tradizione antica, da Omero a Nonno di Panopoli: la lunghezza di un rotolo era quella e non si poteva cambiare di molto. ;)Anche le tragedie e le commedie erano confezionate per star dentro un papiro ed essere recitate in un lasso di tempo molto preciso. Le misuravano con la clessidra, pensa! Poesia degli ultimi due secoli??? Ho parlato di poesia degli ultimi due secoli? :shock: E' evidente che mi sono confuso! La poesia degli ultimi due secoli è come la mafia: non esiste. Mi scuso per il disguido. Scusate per il proseguimento dell'OT, ma anche no, visto che siamo tornati a parlare, altrettanto OT, della lunghezza degli albi...
  10. virgin

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Cheyenne... è soltanto ciò che è stato fatto in tutta la storia della letteratura! :shock: Anche tutte le opere antiche duravano in base alla lunghezza del papiro. Le storie da scrivere in multipli di centodieci pagine sono soltanto l'ultima incarnazione delle costrizioni di ogni tempo. La libertà scrittoria non esiste. Se la sono inventata i poeti degli ultimi due secoli, e infatti si vede che bei risultati... :malediz...
  11. virgin

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Be', onorato di averci beccato! Ma dal Boselli spettacolare e feuilletoniste di sempre non mi sarei mai immaginato simili scelte narrative è la McCarthy o è la... Masiero (nella sua corrente "verista" più che in quella citazionista). Uhm... la domanda iniziale mi suona un po' assurda (forse perchè qui estrapolata dal contesto), ma mi è utile per affrontare l'argomento: perchè Parkman dovrebbe essere punito? Io non mi sono nemmeno posto il problema. Il Parkman fallibile e arrogante di "Sulla pista di Fort Apache" si è evoluto qui in un essere umano altrettanto fallibile, ma meno superbo, nel quale il lettore si rispecchia pienamente. L'unico aspetto che secondo me poteva essere reso meglio è il finale: la redenzione è credibile e per nulla improvvisata, era nell'aria fin dall'inizio, ma le parole usate per raffigurarla sono un po' troppo logore e ingessate per bucare la pagina. La parte che ho evidenziato in grassetto andrebbe scritta su un muro! -ave_ Non appena il parroco del mio paese avrà fatto cancellare le bestemmie che ricoprono il lato nord della chiesa, vedrà di provvedere... Tuttavia, mi permetto di dire la mia opinione sul perchè non ha preso: secondo me scelte del genere sono efficaci soprattutto quando il personaggio è molto ben approfondito, di modo che la sua morte squallida aumenti ulteriormente la frustrazione del lettore, cosa che secondo me in questa storia non succede, mentre invece succedeva con l'investigatore privato de "I giustizieri di Vegas", che aveva una morte molto prosaica. Non è forse un caso che in "Caccia infernale" del battaglione Cunningham il personaggio maggiormente in rilievo ai miei occhi sia Carver, il quale muore in un modo che più topico non si può: credo che il romanzesco o la spettacolarizzazione, quando utilizzati in un contesto narrativo, in genere servano a bilanciare il mancato approfondimento interiore dei personaggi. Siamo tutti d'accordo che per diversi motivi in una storia di Tex non vi potr? mai esserne troppo, tuttavia io trovo che sia tu che Nizzi (i tanto vituperati... ) siate riusciti a farlo egregiamente in passato, talvolta in modo accorto (il punto di forza della nizziana "Il villaggio assediato" risiede proprio nella credibile, fragile e sovente meschina umanit? dei protagonisti), talvolta in unione con altri elementi (in "Matador!" a un eccellente approfondimento si accompagnano topoi del romanzesco come il padre ritrovato).
  12. virgin

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Veramente, sia Tex che Laredo in questa storia sono l'apoteosi dell'inutilit?. Togliendoli dalla trama l'emozione rimarrebbe la stessa, vale a dire nulla. Anzi, pensandoci bene in tutta la storia non mi viene in mente UN SOLO personaggio che, se fosse sostituito da un fantoccio anonimo, toglierebbe qualcosa alla storia. Sono tutti fantocci anonimi, escluso Parkman, che quantomeno arriva al rango di personaggio insignificante.
  13. virgin

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Questa è un'osservazione che sintetizza perfettamente quello che io ritengo il punto debole della storia (Cheyenne, i soldi puoi mandarmeli al solito posto ), ovvero che ogni cosa scivoli sui personaggi senza che questi sembrino viverla davvero. Ogni atto sembra sempre finto, insincero, come se il fondo di cartapesta fosse talmente sottile che nemmeno i personaggi stessi vi credessero. Per uno sceneggiatore come Boselli, il cui punto forte (o ex-punto forte) ?/era il pathos, si tratta di un difetto non da poco. Che poi delle sue storie è il pathos che mi ha sempre attirato, delle trame inverosimili o caricate non mi è mai importato nulla. In linea di massima manco mi piacciono, in generale ho sempre preferito le trame banali a quelle squallide. Anzi, sotto questo aspetto ho notato un certo realismo antiepico in questa storia, con personaggi che crepano in modi banali e per nulla enfatici (tutti tranne Carver, praticamente)... ma si tratta di scelta voluta o di semplice fretta scrittoria? Perchè, lo dico senza timore, ma questa storia mi sembra davvero scritta col pilota automatico! :shock:Il pathos nell'avventura è sempre stato il maggior pregio di Boselli. Solo che, dopo il pathos, sta venendo meno anche l'avventura, intesa come percezione dell'avventuroso.
  14. virgin

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Ok, ragazzi, finalmente mi accingo a parlare di questa storia con cognizione di causa ... e devo dire che, nell'ultimo mezzo albo, sembra di trovarsi davanti al Boselli dei bei tempi andati: ritmi serrati, azione pura, Tex temerario (anche se, pur non accusando Boselli di "scarsa centralit?" e "lesa texianit?", non nego che la sua caratterizzazione dell'eroe sia quella che mi piace di meno), personaggi secondari meglio approfonditi, nonostante il solito finale affrettato e farcito di frasi banali o poco significative. Rimane il rimpianto del fatto che tutti i personaggi non vanno oltre il "vorrei, ma non posso" a parte forse Parkman, che pure in questo terzo episodio viene messo in disparte e praticamente scompare. :shock:Una sufficienza risicata la raggiunge... ma quante occasioni buttate! Per due albi e mezzo, il nulla... senza offesa per Boselli, ma ha scritto molto, molto, molto meglio. Alla prossima mi aspetto di più, perchè le storie a mio gusto poco riuscite ultimamente stanno diventando un po' troppe. Come voto finale, complice il non indifferente calo di Ginosatis in corso d'opera (da straordinario a ordinario), do VI. Anche se in passato diedi lo stesso voto a "Il villaggio assediato" e "Dieci anni dopo" che mi divertirono molto di più.
  15. virgin

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Ho solo due domandine brevi brevi, poi giuro che torno sul letto di Didone:I) Cosa c'entra la recensione de "I berretti verdi" con questa discussione?II) Se non hai accusato Carlo Monni di malafede, allora cos'hai fatto? Gli hai porto i complimenti per l'acribia e l'onest? intellettuale dimostrate?N. B.: dico queste cose non avendo (finora) apprezzato la storia. Il mio non è un attacco alle tue idee, ma soltanto una constatazione del fatto che i modi, talvolta, risultano irritanti.
  16. virgin

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Be', leggo un albo al giorno, perciò dopo aver cominciato a leggere la storia intervengo sul forum e guardo un po' i commenti... sempre pronto a saltarli se sento puzza di spoiler! Don Fabio, questa tua illuministica tendenza ad accusare di malafede chiunque non si sottometta alle tue idee non è per nulla piacevole.
  17. virgin

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Perfettamente d'accordo con Ymalpas, anche se con elementi diversi: certo, parlare di un crollo di Boselli è assurdo, ma un'involuzione o per lo meno un momentaneo appannamento secondo me c'è."Morte nella nebbia", "Missouri!", gli ultimi due texoni, "La mano del morto" e il numero seicento sono secondo me dei buoni esempi di quanto sia diventata fredda la scrittura di Boselli, quasi di maniera. "La mano del morto" e il numero seicento si salvano per opposti motivi: la brevit? l'una e la complessit? condita da qualche buon momento l'altra... ma non si può negare che, al di l' di un certo divertimento o di una trama lambiccata, siano storie ben poco emozionanti. Anche "Faccia di cuoio" e "La città del male" sono due storie un po' povere, ma la brevit? fa loro avere un ritmo ottimo e incalzante."I giustizieri di Vegas" sono invece un esempio di come una storia possa essere ben costruita e ben sceneggiata: riguardatevi gli stacchi e la gestione dei tempi... è semplicemente perfetta! Tutti pregi che invece non trovo in quest'ultima: tempi lenti appesantiti da dialoghi banalissimi che non approfondiscono nulla. Appena si comincia a scavare un po' in un personaggio... tac, cambio di scena, altre banalit?. Non nego che sono perplesso: sembra davvero una storia scritta e tirata in lungo soltanto per occupare pagine... sotto questo aspetto molto nolittiana. :DInoltre, continuano le citazioni di "Nei territori del Nord Ovest" (il capo misterioso, la capanna molto simile, vaghi accenni non soprannaturali, ma comunque inconsueti, il traditore che i nostri si tirano dietro... ma ho la vaga sensazione che stavolta NON farà un ultimo scherzetto come il prode Sekan del Maxi), e ciò non aiuta. L'ho già detto, ma lo ripeto: pare di trovarsi al cospetto di una versione intenzionalmente sciacquata e degradata della migliore storia di Boselli. Stasera mi dedicher? al terzo albo, speriamo bene. Ma dubito che anche una valangata di sparatorie ben fatte possano risollevare la situazione. Anzi, probabilmente il contrario... vedremo. Io rimango un po' speranzoso... un pochetto.
  18. virgin

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Guardate, per come la vedo io dopo aver terminato il secondo albo, non è una questione di eccesso di comprimari o che altro. Il problema è che ci sono una ventina buona di personaggi, nessuno dei quali ben caratterizzato, con l'unica esclusione del tenente Parkman che, al momento, signoreggia sul vuoto assoluto. Per il resto, Tex non pervenuto, Tiger un po' meglio, Laredo non pervenuto, banda di assatanati non pervenuta, Revekti non pervenuto, emozione non pervenuta, salvo in uno dei due flash-back. Noia? Pervenutissima. Non so come si faccia a dire che le ultime storie di Nizzi sono orribili e questa sia un'ottima storia! :shock: S?, le ultime di Nizzi sono scritte peggio, ma tanto per fare un esempio trovo che al momento sia meglio "Attacco alla diligenza" di questa: quantomeno quella fin quasi alla fine mi aveva blandamente divertito. Vedremo col terzo episodio, che a 'sto punto mi legger? domani: stasera, per divertirmi, mi rileggo le prime satire di Giovenale. Io vedrà come saranno le prossime due lunghe di Boselli con Piccinelli e Leomacs. Se non mi piaceranno anche quelle, comincer? a pensare seriamente di smettere.
  19. virgin

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Guarda, l'ho detto io che pure ho impiegato due ore e mezza a leggere le centosessanta pagine dello Speciale Mister No "Sangue sul Sertao"! Ma c'è lettura lunga e lettura lunga: quella che dura molto perchè si osservano bene le vignette e ci si gusta i dialoghi fino alla minima interiezione, e quella che dura molto perchè si procede sbadigliando.
  20. virgin

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Ah, un'ulteriore segnalazione. Parkman che, a trecento metri, con un Winchester a mire metalliche, mette diciotto colpi nel palmo di una mano è al di l' di qualsiasi possibilità umana. Praticamente impossibile fare un risultato del genere con munizioni moderne a cinquanta metri, figuriamoci a trecento con le munizioni dell'epoca. Il risultato del suo avversario, quattro colpi su venti, è ugualmente fuori da qualsiasi capacità umana. :rolleyes:Io che sono un appassionato vorrei vedere un po' più di precisione oplologica, oggi. Questo non toglie che si tratti di un errore venale, però...
  21. virgin

    [606/607/608]Caccia Infernale

    Allora, ho letto il primo albo e vorrei lasciare qualche impressione sparsa. Offre qualche buon momento, ma ho sbadigliato diverse volte e ho impiegato un'ora e mezza a finire l'albo, dunque si tratta di una storia pesante. Anche il ritmo, strano a dirsi, latita, e tonnellate di dialoghi seppelliscono l'azione che risulta sempre molto sacrificata. Ciò nonostante, sembrano esserci le basi per un discreto sviluppo successivo. L'ex-tenente Parkman era un personaggio interessante già alla prima apparizione, ma qui ha acquisito ulteriore interesse. Di un'inutilit? palese, invece, Laredo, almeno per il momento, che però già in "Sulla pista di Fort Apache" non era un gran personaggio. Disegni di Ginosatis... STRAORDINARI! Sarà che mi sono appena letto il Texone di Milazzo, ma non mi sembra quasi vero di vedere finalmente vignette dettagliate, con pianure che si stendono in lontananza e invitano quasi a entrare nella vignetta... per non parlare della veduta del Cold Water Ranch, praticamente da locus amoenus. Dunque, al momento, sceneggiatura deludente, ma disegni grandiosi. Domani attacco il secondo albo. Ah, un'ultima considerazione: al momento mi sembra quasi di leggere una versione tediosa di "Nei territori del Nord Ovest"... disegnata molto meglio, però!
  22. virgin

    [585/586] La Grande Sete

    Invece la retorica di Tex a me ha dato fastidio solo nella scena già citata della liberazione dei prigionieri. Alla fine sulla questione dell'acqua si limita a dire una banalissima frasetta di circostanza, sacrosanta, per giunta. No, in quello proprio non ci vedo nulla di strano... ma si sa, son gusti!
  23. virgin

    [585/586] La Grande Sete

    Comecomecome? Una volta che siamo d'accordo vuoi rileggerla e poi magari cambiare parere? :malediz... Unione secondo me perfettamente riuscita... anzi, ti dir? di più, il rapporto fra Tex e Carson anche per me è goduria pura. Fosse solo quello, la storia sarebbe eccezionale, ma purtroppo c'è lo sfondo in cui qualcosa stona, almeno secondo me, come ad esempio gli snodi narrativi estremamente forzati come nel peggior Nizzi. Quando, in una storia dalla tessitura così semplice, non sarebbe stato difficile disporre gli eventi con maggior cura. Anch'io trovo ci sia troppa disinformazione in merito per potersi esprimere... ma farà la cosa indecente. Che bello! Mai fatto cose indecenti in vita mia! haha
  24. virgin

    [585/586] La Grande Sete

    Quoto solo questa parte in luogo dell'intero messaggio di Don Fabio per segnalare un evento storico: SIAMO D'ACCORDO SU QUALCOSA! :shock: Anch'io avevo apprezzato molto questa storia alla prima lettura. Addirittura, mi ha convinto a continuare ad acquistare Tex dopo che avevo deciso di smettere a causa degli orrori boselliani "Missouri!" e "Patagonia". E invece, alla rilettura, il buon ricordo che ne avevo ha retto solo in parte. Civitelli stratosferico, intendiamoci: è il migliore in assoluto, qui non alla sua prova migliore, ma appena sotto, e distribuisce a ogni tavola atmosfere straordinarie che i tanto acclamati disegnatori sintetici se le sognano anche se posseduti dalle Muse... è Manfredi che mi lascia perplesso, perchè azzecca molte cose e ne sbaglia in pieno altrettante. Le magagne segnalate da Jack 65 e Don Fabio ci sono tutte, e ben rovinano la mescolanza di classico e moderno in gran parte riuscita. In gran parte, ma non in ogni cosa: se molti hanno esaltato il lato politico della storia per la questione dell'acqua, io la politica non ce la vedo. Semplicemente perchè il dibattito attuale non verte sulla proprietà dell'acqua (che pubblica rimane), ma sull'erogazione dei servizi. Ma tant'?... vallo a spiegare alle masse di morti deambulanti che calcano il suolo di queste terre. Tornando alla storia, non mi risulta nemmeno che essa sia politica per la scelta del "cattivo": se chi inserisce capitalisti cattivi è di sinistra, allora chi inserisce banditi (cioè proletari ) cattivi, come Nizzi e Boselli, è di destra? E cosa dire allora di quel progressconservanarcoautoritario di GLB? Ho visto un Tex politico soltanto nella scena in cui libera i mandriani ubriachi che hanno cercato di uccidere Basil, indignandosi per il fatto che sono stati picchiati. Proprio lui, che ai bei tempi pestava a sangue i baristi che osavano chiedergli: "Ma è sicuro di poter pagare la bevuta generale?" Davvero troppo garantista. A me piace perfino il Tex eretico di Boselli, figuratevi, ma questo proprio non è Tex. Anche il governatore è un personaggio completamente campato in aria. Cosè com'?, sembra uno di quei politici che molto parlano, nulla dicono e ancor meno fanno, una sorta di Zapatero o Vendola trasportato nel West. Ecco, in questo senso la storia è politica! Se vogliamo vedere i riferimenti all'attualit?, allora li possiamo vedere ovunque, anche in GLB, Nizzi e Boselli (ricordate il codardissimo Ezra Brown°), che pure badano all'avventura senza perdersi in menate senza costrutto. Come voto finale direi che la storia si merita un sette, che non è la media fra il dieci di Civitelli e il sei di Manfredi.
  25. virgin

    Il Nome Indiano Di Tiger Jack

    Infatti Lylith era una dea mesopotamica della giustizia, non ricordo se sumera o babilonese o addirittura assira. Troppo tempo è trascorso da quando mi interessavo di quelle cose...
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