Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

F80T

Allevatore
  • Contatore Interventi Texiani

    320
  • Iscritto

  • Ultima attività

  • Giorni con riconoscenze

    13

Tutto il contenuto pubblicato da F80T

  1. Ho letto solo ieri l'albo e stamane ho inziato a leggere i commenti, prima di postare il mio contributo. Giunto, però, alla quinta pagina di post, non mi trattengo dall'intervenire, anche se così facendo sono forse fuori tempo e fuori sincronia. Mi pare che quello che scrivono @borden, @Betta 53 e @Poe spieghi chiaramente la relazione tra Kit e Manuela; relazione, peraltro, che a me sembra piuttosto ben esplicata nelle pagine dell'albo. Kit e Manuela sono cresciuti, ma ancora non sono del tutto formati nel carattere e nelle esperienze; si piacciono, ma hanno dell'orgoglio da difendere; Manuela, dal canto suo, è ricca, viziata, umorale, e quindi i suoi comportamenti possono sembrare contraddittori. Ma davvero non avete frequentato, stimato, magari amato una donna che cambia più o meno repentinamente umore? Forse solo sul monte Athos non ci sono donne così (ma lì ci saranno uomini così, che non non siamo meno complessi di carattere ). Ovviamente, anche nell' '800, due ventenni che si piacciono fanno, se ne hanno occasione, quello che fanno anche i ventenni (e trentenni, e quarantenni, etc. ) di oggi. Il fatto che fossero più attenti alle apparenze non significa che non lo facessero e che un fumetto non possa farcelo intendere.
  2. Una storia senza dubbio ben scritta e ben disegnata. Ma per la quale per quanto mi riguarda, non è "scattata la scintilla". Forse perché mostra un Carson piuttosto pavido, ben lontano dall'eroe indomito che amiamo.
  3. F80T

    [726/727] Il pistolero vudu

    Non sono entusiasta della storia, però l'ho letta con piacere e ho trascorso una buona oretta in compagnia del mio ranger preferito. Questo benché, come più volte ho già raccontato in questo forum, non ami l'irrazionale in Tex. Quindi, promuovo la storia; ma, siccome le osservazioni critiche che ho letto in questo topic, tra tutte quelle di @Leoe di @Diablero, mi sembrano corrette, mi auguro che le prossime storie sceneggiate da Ruju non si basino sul costante tentativo di sorprendere e lasciare spaesato il lettore. Approfitto per fare una domanda tecnica a @borden (i moderatori la spostino nell'apposito topic, se lo ritengono). Posto che il curatore ha l'incombenza di approvare i soggetti, una volta che questo sia stato approvato anche la sceneggiatura viene (o può essere) controllata prima che venga passata al disegnatore? O eventuali interventi sulla sceneggiatura sono rimandati alla fase di revisione della storia già disegnata? Grazie.
  4. La pubblicazione di Sull'alto Missouri mi aveva suscitato la curiosità di leggere questo cartonato. Quando, spulciando tra i volumi di una libreria alla ricerca di un buon regalo per un amico, me lo sono inaspettatamente ritrovato in mano, non ho resistito e l'ho acquistato. Devo dire che, lettolo, la valutazione complessiva è molto favorevole, sia per quanto riguarda i disegni, sia per i testi, asciutti e nervosi. Non sono, però, del tutto convinto del suo inserimento nella continuity di Tex Willer. Nel senso - cerco di spiegarmi meglio - che come episodio isolato (e forse a-canonico) ha un suo pregio; inserita in una narrazione più ampia, però, la vicenda narrata in Sfida nel Montana perde mordente e fascino.
  5. F80T

    Il Tex di Boselli è veramente Tex?

    Non ci pensare! La mia impressione è leggermente diversa, nel senso che proprio Omicidio a Bourbon Street, insieme a Colorado Belle (per me la più bella storia del filone sopra/para-normale), dimostra la grande capacità di Boselli di rapportarsi ai filoni meno realistici di Tex. Vero è che, tra le innumerevoli grandi storie che ha scritto, a lasciare il segno sono state quelle più realistiche.
  6. F80T

    [Maxi Tex N. 28] Il segreto della missione spagnola

    Non si tratta, a mio giudizio, di storie destinate a rimanere fissate nella memoria degli appassionati di Tex. Quando si parlerà delle migliori storie scritte da Nizzi nessuno, penso, ricorderà Il segreto della missione spagnola. La storia, però, è solida, con una trama ben strutturata, con molti personaggi ben caratterizzati, con un Tex centrato e un Carson non macchiettistico. I disegni, a mio parere, sono adatti alla vicenda messa in scena da Nizzi, per quanto il tratto di Torti non soddisfi a pieno i miei gusti grafici. Più debole, a mio giudizio, Neve rossa. Forse ero io ad essere troppo stanco, quando l'ho letta. Ma ho avuto qualche difficoltà a districarmi tra i vari piani temporali. L'impressione è che potesse essere meglio articolata. Anche gli avversari di Tex mi sono sembrati fin troppo scalcinati. I disegni, poi, non mi sono piaciuti, e ritengo che il tratto di De Luca non sia adatto a Tex. In conclusione, un maxi decoroso, ma non brillante.
  7. Non mi dilungo molto a commentare questa avventura di Tex e dei due Kit, perché il coro quasi unanime di lodi è, secondo me, pienamente meritato. Carson torna a vestire il saio, e il risultato è - come nella prima occasione - grandioso. I dialoghi sono brillanti, la trama articolata. A quest'ultimo proposito, rilevo che in altro topic si è sviluppato un ampio dibattito che prende le mosse da un'intervista di Nizzi. Ebbene, l'Autore sostiene che le storie di Tex, sin da quando le scriveva GLBonelli e anche con lui al timone, si sviluppano su un canovaccio standard, su cui si innestano poi delle variazioni. Ma, a mio giudizio, la lettura de La leggenda della vecchia missione e delle altre grandi storie sfornate da Nizzi nella prima metà degli anni '80 smentisce clamorosamente il suo pensiero: come si fa a sostenere che queste grandi avventure abbiano tutte lo stesso canovaccio? (1) Menzione speciale per un Ticci sontuoso. (1) Ovviamente, tutte le storie di Tex seguono lo stesso schema, se questo viene ridotto alla sequenza: (1) situazione iniziale (Tex viene a conoscenza di una situazione problematica); (2) svolgimento (Tex risolve la situazione problematica); (3) conclusione (Tex torna a percorrere la sua strada lungo le strade polverose del West).
  8. F80T

    Interviste Agli Autori

    "Altra osservazione: Tex non aveva mai compiuto tante stragi come fa oggi. Qui forse entra davvero in ballo la mia età avanzata, che mi porta a preferire i film western classici a quelli superviolenti di oggi. Può darsi che i lettori odierni richiedano alti tassi di violenza, ma, certo, la violenza è anche una scorciatoia troppo facile per risolvere le situazioni". Il caso ha voluto che abbia letto proprio in questi giorni La leggenda della vecchia missione. Ebbene, quella storia si conclude con Tex che mina il fianco della montagna con la dinamite e lo fa franare sulla banda di Manuel Pedroza, uccidendo tantissimi uomini. Forse il grande Nizzi ricorda male...
  9. F80T

    [Texone N. 05] Fiamme Sull'arizona

    Alla fine, il Texone di De La Fuente l'ho recuperato e riletto con voluttà, riassaporando i sentimenti che mi ispirava allorché, dodicenne, lo leggevo e rileggevo. Inizio dai disegni. Forse il volto di Tex è poco riconoscibile, ma elemento originale del texone era proprio quello di avvicinare a Tex disegnatori nuovi e, in qualche modo, anomali. In realtà, i disegni mi sono sempre piaciuti: evocativi, potenti, dinamici, a partire dal drammatico assalto al villaggio di Naiche. Nizzi risulta molto ispirato: mette in scena un complotto particolarmente velenoso, perché ordinato da una mente di prim'ordine come il vice governatore Emerson. Tex e Carson sono al massimo del loro vigore, pur avendo a che fare con avversari insidiosi e molto ben delineati. Anche i comprimari non sono solo figure sullo sfondo, ma personaggi veri e vivi. L'unica imprecisione, mi pare, è il fatto che Tex, Carson e Delgado non si accorgano dell'arrivo dei soldati mentre si trovano nella capanna di Corno Rosso; un dettaglio che, però, non guasta il giudizio positivo. Le altre possibili incongruenze, invece, mi pare che siano state ben giustificate da altri utenti prima di me. Quanto al voto, sono indeciso tra il 9 e il 10. Metterò 9, solo per rimarcare l'eccezionalità del giudizio massimo. P.S. - Tex e Carson dimostrano diconoscere molto bene il mercante Matias. Era per caso comparso in qualche albo precedente?
  10. F80T

    [Texone N. 04] Piombo Rovente

    Un texone da leggere con il sorriso sulle labbra. Una storia così brillante è, mi pare, un'eccezione nella storia degli albi speciali estivi, ma non ritengo che nel complesso stoni nella saga del Tex. Mi è particolarmente piaciuto il Carson galante, e i suoi brillantissimi dialoghi con lo storico pard. I disegni sono "strani". Soprattutto Tex ha una fisionomia inconsueta, mentre Carson mi sembra meglio centrato. La stranezza, però, fa parte del patrimonio genetico del Texone. In conclusione, l'albo merita un voto ampiamente positivo: 8.
  11. F80T

    [Maxi Tex N. 01] Oklahoma!

    Trent'anni dopo averlo letto per la prima volta, sono riuscito a recuperare una vecchia copia del primo Maxi e, in questi giorni, mi sono immerso nella lettura. Avendo conosciuto grazie al forum le vicende di questa avventura creata da Berardi e Letteri, mi sono sforzato di capire cosa Sergio Bonelli ci vedesse di non canonico. Confesso che - sicuramente per miei limiti - non sono riuscito a cogliere elementi di atipicità. Canonici, canonicissimi i disegni di Letteri, ancora in forma. La figura di Tex, risoluto e duro, risulta ben centrale nello sviluppo della vicenda. Il Carson messo in scena è un po' appannato rispetto a quello a cui ci ha abituati Boselli, ma è forse più brillante del contemporaneo Carson di Nizzi e anche di quello del tardo GL Bonelli (penso, per esempio, ad A sud di Nogales). La tematica è sicuramente western, seppure un po' crepuscolare; vi è una giusta venatura di antirazzismo; i dialoghi sono brillanti. Probabilmente è la dimensione corale (che pur non intacca la già sottolineata centralità di Tex) ad aver reso perplesso Sergio Bonelli. Però, devo dire che a me tale dimensione è garbata parecchio. Anzi, benché non ricordassi la trama, nel rileggere l'albo ho constatato come mi fossero rimaste impresse proprio alcune vignette dedicate a figure di contorno: la bambola gettata a terra, la perdita ai dadi, i carri rovesciati. Sul voto non ho dubbi. L'albo merita un bel 10. Non sapremo mai quello che Berardi avrebbe potuto dare a Tex, se avesse sceneggiato più avventure. Quella che ci ha regalato, però, è meravigliosa. P.S. - In altra discussione di qualche mese addietro, se male non ricordo, si disse che i due killer che sfidano Tex potrebbero essere una coppia non solo professionale. Leggendo le scene con una certa malizia, vi sono diversi elementi per affermarlo. La tematica dell'amore omosessuale, però, mi pare che rimanga abbondantemente sotto traccia e che una lettura diversa delle scene in questione non alteri in alcun modo il significato della storia.
  12. F80T

    [330/333] Nelle Paludi Della Louisiana

    Interrompo la pressoché totale unanimità per esprimere la mia valutazione negativa sulla storia. Non mi piacciono i diableri, gli uomini giaguaro, gli uomini serpenti; non mi possono piacere nemmeno gli uomini che si trasformano in alligatore. Una scena del genere, forse purtroppo, mina inesorabilmente la credibilità che l'avventura di Tex ha ai miei occhi. Passano dunque in secondo piano due ottimi personaggi (Stingo e Pierre de la Rochelle) e delle belle scene di battaglia. Così come ha rilevato @Leo, un altro duro colpo alla credibilità della storia viene inferto dalla finta morte di Stingo. Ma come? Le acque sono infestate di alligatori e costui riesce, invece, a guadagnare la riva in tutta tranquillità? Infine, forse a furia di leggere gli interventi di @Diablero (l'utente di questo forum, non il mitico personaggio), non ho potuto fare a meno di notare come la svolta alla storia sia data dal fatto che Tex abbia sentito raccontare dalla viva voce di Stingo tutti i dettagli della congiura, riuscendo così a venire agevolmente a capo dell'intricata matassa. Cosa salvo? Gli splendidi, meravigliosi disegni di Fusco!
  13. F80T

    [724/725] Il monaco guerriero

    Anche io ho fatto una risata! Ho letto giudizi molto duri su questa storia. A me, però, non è dispiaciuta. Quanto alla sceneggiatura, non si tratta di un capolavoro, ma comunque di una storia scorrevole, senza errori di rilievo. Si sarebbe potuto utilizzare meglio lo spunto del monaco-guerriero. Quanto ai disegni, ho percepito qualche incertezza e qualche errore di prospettiva. Ma non mi sono sembrati insufficienti.
  14. Cosa avesse scritto Boselli qualche post più su l'avevo letto. Io mi riferivo però a questo diverso intervento di un anno fa: "I cartonati e le storie brevi non sono "colpa" di Sergio, ma farina del sacco mio e di Marcheselli.Le abbiamo decise noi. per motivi ARTISTICI, non commerciali. Questo è evidente, perché vendono MENO. Idem i Magazine. Dovremmo chiuderli, per risparmiare!!! Ma danno lavoro ad artisti e redattori, e a me spesso piacciono. Non solo a me, spero". Inserisco il link al post originale. Però, poiché nessuno ci punta una pistola alla testa per comprare gli speciali, a noi lettore rimane la scelta. Io, per esempio, non compro mai i Magazine, mentre i Color vengono a casa con me solo quando penso che possano interessarmi.
  15. Lo ricordo anche io. Ci ha spiegato che, molto semplicemente, grazie agli speciali si dà lavoro a sceneggiatori, disegnatori e altri collaboratori, che altrimenti rimarrebbero senza. Anche io preferirei una minore diversificazione delle testate, ma mi sembra che ci sia un'ottima ragione per mandarle in edicola.
  16. Partiamo da un punto fermo: Boselli è al momento imprescindibile; e questo è un problema, perché quando - dopo la pubblicazione di Tex 1000, se non erro previsto per il 2044 - il nostro caro curatore deciderà forse di godersi la pensione, non sarà facile sostituirlo. Però, non è possibile, a mio modesto avviso, immaginare come sarebbe Tex senza Boselli guardando al frutto del lavoro degli altri sceneggiatori negli ultimi anni. Consentitemi un paragone dozzinale: quando un fuoriclasse abbandona la sua squadra (di calcio, di basket), spesso qualcuno tra i compagni, che viveva nell'ombra, si riscopre leader; o comunque si riassestano le dinamiche di gioco e di spogliatoio, e la perdita viene - più o meno con successo - colmata. Ecco, se una strega malvagia facesse scomparire con un incantesimo Boselli e il suo ricordo, le dinamiche nella gestione artistica di Aquila della Notte sarebbero profondamente diverse: forse ci sarebbe una gestione più corale del personaggio; oppure Ruju, Giusfredi o altri Autori al momento inimmaginabili ne prenderebbero le redini, con soddisfazione dei lettori; oppure, all'opposto, la testata avrebbe chiuso i battenti con il numero 600. Quel che invece si può dire, guardando alla disamina di @ymalpas, è che comunque il parco autori di Tex è di grande spessore, nonostante le difficoltà di scrivere storie western per un personaggio che ne vive da 73 anni, e nonostante gli alti e bassi che inevitabilmente ci sono. Alcuni Autori hanno il meglio della loro produzione alla spalle; altri hanno disatteso le aspettative. Ma tra i nomi che si scorgono, mi aspetto che ci sia qualcuno che possa darci grandi soddisfazioni in futuro.
  17. Sono trascorse diverse settimane ormai da quando ho letto questa storia di Nizzi e Blasco, ma, pur avendo la ferma intenzione di commentarla, trovo difficile mettermi alla tastiera e raggruppare le mie considerazioni. Perché? Non saprei... la storia è senza dubbio valida. Eppure mi ha lasciato insoddisfatto. Saranno i disegni di Blasco, grande Autore (o forse mi pare che si debba dire grandi Autori ), che però non ho mai amato. Sarà perché Nizzi si avvicina in maniera tutto sommato piatta al dramma del Missuri (che invece Boselli ha tratteggiato grandiosamente nell'omonimo albo). Ecco, le mie considerazioni, sia pure in forma dubitativa, ve le ho sottoposte. Ora posso riprendere la mia cavalcata tra gli albi degli anni '80...
  18. F80T

    [721/724] Attentato a Montales

    Il colpevole ritardo con cui arrivo a recensire questa lunga storia di Ruju mi tarpa le ali: difficile dire qualcosa di nuovo e interessante. E allora, sinteticamente, mi limito a dire cosa mi è piaciuto e cosa invece no. Tra gli aspetti decisamente positivi ci sono gli splendidi disegni di Stefano Biglia. Considerati a parte i mostri sacri (Ticci, Civitelli e Villa), devo decisamente ammettere che non sono in grado di dire chi tra gli attuali disegnatori di Tex sia più bravo; l'Autore di questa storia rientra senza dubbio nel gruppo di testa. Positiva è anche la caratterizzazione di Kit, nel suo faticare a fare buon viso a cattivo gioco di fronte alle ingiustizie, nel suo perdersi a guardare l'orizzonte. Altrettanto positiva è la ripartizione dei pards, con i due Kit in grande spolvero. Tra gli aspetti negativi, invece, ci metto le scene di battaglia, confusionarie e caratterizzate dalle illogicità già poste in evidenza soprattutto da @Diablero. E il finale: si è detto che è affrettato; io, invece, non lo trovo affrettato, ma piuttosto gravato da alcuni salti logici (come ci è arrivata una gatling davanti al Parlamento?). Il voto rimane positivo; ma se è difficile pretendere di meglio dai disegni, quanto alla sceneggiatura è possibile fare di più.
  19. A me i disegni, sporchi come si addice a una storia del genere, sono piaciuti molto, e penso che siano valorizzati assai dalla colorazione di buona fattura. Anche la storia, nervosa, aspra, amara, mi ha preso. La secchezza dei dialoghi di Tex e Carson non mi sembra fuori contesto. Insomma, a mio giudizio sono promossi sia Giusdfredi che Font.
  20. F80T

    [724/725] Il monaco guerriero

    A me i disegni non sono affatto dispiaciuti. Anzi, trovo interessante proprio il fatto che molte vignette non siano sovraccaricate di dettagli, ma vedano i personaggi stagliarsi su un fondale bianco o con alcuni tratti di nero, un po' come faceva il Galep dei tempi eroici soprttutto. Anche la storia non mi è, fin qui, dispiaciuta.
  21. F80T

    OSCAR TEXIANI 2020 (albi speciali)

    Ho aspettato per così tanto tempo la storia di Villa che il voto per la migliore storia non poteva che andare a L'inesorabile, per quanto I Fratelli Bill e La Vendetta delle Ombre meritassero tanto. Ed infatti, tali speciali si ripartiscono i voti per le altre categorie: miglior copertina allo speciale di Carnevale; migliori personaggi i fratelli Bill. Complessivamente grande stagione per gli speciali. P.S. - A me sembra la scelta più corretta quella di inserire lo speciale di Villa nel 2020; la storia è inquadrata sin dalla sua origine tra i Texoni, e come tale è stata pubblicata solo nel 2020.
  22. F80T

    Il Tex di Boselli è veramente Tex?

    Idea che, in effetti, non mi appartiene. La mia era solo una curiosità: visto che leggo sempre con molta attenzione quello che scrivi, mi faceva piacere capire meglio il tuo rapporto con la serie regolare che troviamo oggi in edicola. Grazie per la risposta!
  23. F80T

    Il Tex di Boselli è veramente Tex?

    Analisi interessantissima, questa di Diablero. In cui leggo, però, un retrogusto amaro, come se il suo palato - dopo anni di storie non digerite - assaporasse con un pizzico di disgusto anche le più recenti avventure della serie regolare. @Diablero, toglimi una curiosità, se ti va. Ti diverti ancora a leggere Tex?
  24. F80T

    [328/330] Gli Spiriti Del Deserto

    Da parte mia, non ho molto da aggiungere alle impressioni di coloro che mi hanno preceduto nel commento. Di certo, tra le storie di Nizzi questa è una di quelle che più ricorda i frutti della fervida fantasia del papà di Tex. I disegni di Villa non sono ancora al livello dell'ultimo trentennio, ma sono comunque eccellenti.
  25. Per combinazione, mi è capitato di leggere questa storia mentre mentre su un altro topic del forum si parlava dei rapporti difficili tra Letteri e Nizzi e del fatto che al grande disegnatore non andasse giù di dover disegnare così tanti animali (a partire dal gatto de La locanda del fantasma). Eppure, in questa vicenda come in altre il team sceneggiatore-disegnatore funziona molto bene, con disegni ottimi al servizio di una trama che forse non è difficile da prevedere, ma che è ben congegnata e che, soprattutto, è condita da dialoghi sempre frizzanti. La mia opinione è differente da quella di Andrea67. E' vero che è Tex a sbrogliare la matassa, ma in questa storia Carson ha un ruolo da vero coprotagonista, e non è ancora la macchietta cui sarà ridotto nelle storie posteriori da Nizzi.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.