?Vendetta indiana? è uno dei più grandi Capolavori della saga.
?e non solo; perchè oltre a questo,? anche una delle storie paradigmatiche di quello che è il fumetto ?Tex Willer?:qui, infatti, viene affrontata, secondo la ?filosofia? matura e/o definitiva del personaggio, quella tematica indiana così ricorrente nella serie, vero e proprio tratto distintivo del fumetto- e non scordiamoci che, in ogni caso, la storia capostipite del filone indiano è e rimane ?Sangue Navajo?, altro Capolavoro e pietra miliare.
Mi permetto di aggiungere un'altra cosa;una cosa che ci porta dritti dritti alle polemiche odierne.
Infatti, ancora una volta, ci troviamo a un classico della serie che ricorda molto da vicino il modus operandi, tanto criticato, di Mauro Boselli.
Perchè cosa abbiamo qui? Tante di quelle cose che vengono rimproverate all'attuale sceneggiatore principe di Tex, non ultima la scarsa centralit? del protagonista.
Infatti il Nostro è diretto protagonista di una sola scena principale-che poi è una delle più belle di tutta la storia:il pestaggio al colonnello Arlington. Certo, poi è sempre lui a pianificare e a guidare il tutto,? lui il regista dietro le quinte:ma questo, a rigor di logica, a un ?tradizionalista? anti boselliano non dovrebbe bastare-e cosìaltro dovrei credere, dato che nel finale la presenza di Tex è assolutamente marginale?
Ma insomma:questa storia è o non è un Capolavoro bonelliano e una pietra miliare? Certo!... allora dobbiamo rivedere i tanto invocati canoni bonelliani!
La grandezza della storia è tutta dovuta alla bellezza dei suoi personaggi.
Il colonnello Arlington è forse, tra tutti i portatori di stellette incontrati da Tex, la più carogna, nonchè il più pazzoide. Mentre infatti il colonnello (era colonnello?) di ?Sangue Navajo? non è il responsabile primo degli infausti avvenimenti, qui è Arlington in prima persona a ordinare e guidare il massacro. Inoltre la sua incompetenza viene più volte sottolineata dai commenti di Tex e degli stessi soldati-e questa ?disobbedienza silenziosa? diventer? caratteristica tipica delle storie indiane di Tex, basti pensare, non solo a ?Sangue Navajo?, anche a ?Le colline del vento?, di Nizzi e Ticci;e mi chiedo:questa ?disobbedienza silenziosa? viene rimarcata dagli autori per sottolineare il fatto che i soldati c?entrano poco? E che quindi l'atteggiamento moderato di Tex è più che giustificato?
E infatti Tex si trova, proprio per la sua tipica moderazione quando affronta queste questioni, in situazioni difficili:a un certo punto, sembra proprio che Nuvola Russa non solo faccia di tutto per spingerlo alla guerra, ma arrivi addirittura a contestarlo!
Ecco, la scena alla ?testa di pietra? è bellissima perchè mostra il sottile scontro fra due grandi amici.
Oltre a questo, abbiamo un altro elemento che rende magnifica la storia- e non solo:la costruzione della storia in quanto tale.
Infatti, essa si apre e si conclude con due scene violente e molto drammatiche tra loro rispondenti:la seconda nasce come reazione alla prima.
Due scene assolutamente spettacolari:il capo Ute con la bandiera degli Stati Uniti, mezza stracciata, mentre impreca contro quei soldati senza onore,? un momento emotivamente molto intenso;così come l'ultima pagina dell'albo è tanto malinconica quanto suggestiva.
Insomma, qui siamo nell'ambito della pura antologia texiana!
E Ticciò
Lo ammetto, questo è il suo periodo che mi sembra meno interessante... però, per la miseria, che disegni spettacolari! Un capolavoro grafico, indubbiamente, che accompagna nella maniera più straordinaria questo capolavoro di storia.
Ogni voto è superfluo, per un albo leggendario come questo!