Sbocciare, come ho già scritto nei commenti precedenti, e non insisto, è il passaggio di Mefisto dall'essere prestigiatore/truffatore/criminale di piccolo rango al diventare quello che sarà in futuro.
Prima spia e criminale di ben altro spessore (non è da tutti finire in intrighi internazionali ed essere immischiato in certe situazioni) e poi il Mefisto stregone.
Seppur vero che alla fine di questa storia ne esce ridimensionato come mago, vediamo comunque come Mefisto inizialmente percorra quella strada e sviluppi discreti poteri e conoscenze che abbandonerà solo per un periodo della sua vita. Poi sulla credibilità, nutro anche io delle perplessità sul fatto che non faccia mai riferimento a quei poteri sulla prima apparizione di GLB, ma evidentemente si sta cercando di aggiustare un po' la storia di Mefisto senza tradire comunque le origini. Un esercizio difficile che porta inevitabilmente a qualche incongruenza, che però accetto volentieri se serve ad avere qualche storia con Mefisto come Pinkerton Lady.
Si poteva infatti anche evitare Mefisto in toto su Tex Willer, creando qualche altro nemico che potesse ricoprire un ruolo d'impatto su Pinkerton Lady, ma una volta che si è scelto di portare Mefisto su quella serie ed utilizzarlo già in parte come spia, secondo me non avrebbe però avuto alcun appeal come semplice spia, per cui Boselli deve aver pensato di caratterizzarne il lato più da ipnotizzatore/mago provando a incastrare il tutto. La storia in sé in fondo era riuscita e quell'azzardo di dare a Mefisto già tanti poteri andava giustificato. Boselli ci propone nello speciale uno stratagemma, non so onestamente proporre alternative alla fine più credibili, perché siamo sempre nell'ambito del fumetto e di una storia che comprende poteri e magia. Mefisto poteva restare spaventato dalle conseguenze di una magia finita nel modo sbagliato e decidere così di non farne uso?
Io accetto l'idea che Mefisto resosi conto di non poter controllare a piacimento i poteri tanto da perderli facilmente abbia deciso di ignorare quel lato della sua vita anche per una sorta di delusione personale.
Lily ha si un ruolo importante ma non è comunque lei la mente della banda, l'ultima decisione spetta a Mefisto e si ha l'impressione che al fianco del fratello Lily passi dall'essere una teppista/brutta persona, ad una sorta di piccolo genio del male. Tanto che la stessa Lily evolve con Mefisto, non viene messa al corrente dell'omicidio del mago persiano all'inizio, ma successivamente Mefisto le da fiducia quando lei decide di attirare in trappola il detective.
Questa evoluzione della coppia alla fine per me segna l'inizio della loro attività criminale di rilievo e degli eventi che li porteranno a scontrarsi con Tex più volte, e dato che l'eroe è Tex e alla fine tutto girerà intorno a lui, le origini del male non possono non essere viste in funzione della narrazione Texiana. Qui si narrano le origini del fenomeno Mefisto, che comprendono il suo essere spia inizialmente per GLB, e poi uno stregone, ma sono le origini di colui che sarà l'arcinemico di Tex. Se Mefisto non avesse vissuto gli eventi di questa storia, avrebbe incontrato Tex o sarebbe rimasto il criminale anonimo di inizio storia? Io accetto la seconda e quindi per me queste sono le origini del nemico di Tex, che comprendono Lily, le attività di spia e poi il ritorno dei suoi poteri.