Confermi, purtroppo, una mia tesi: che oggi molti lettori non sono più in grado di percepire la differenza fra coraggio e tamarraggine...
In questa storia, Tex affronta i tipi che vogliono impiccare suo figlio, e li fa fuori stando riparato dietro una colonna, poi dietro una balaustra, poi dietro un pianoforte, comportandosi sì con coraggio, ma non con stupidità. Esce allo scoperto solo quando ha ammazzato o fatto fuggire quasi tutti i suoi avversari e i pochi rimasti riparati dietro ai tavoli non lo vedono e non gli sparano.
Non è messo come il Carson tamarro del cartonato che esce fuori nella notte sotto una lampadina, ben illuminato, a dire a gente nascosta nell'ombra "beh, quando mi sparate"? (salvandosi solo perchè quello che gli spara alle spalle lo manca da un metro).
Il coraggio può anche essere incoscienza, temerarietà, sprezzo del pericolo, può essere alimentato dall'odio e dal sentimento di vendetta o (come nel caso di questa storia) dalla difesa del figlio. Ma anche se può essere incosciente, non è stupido.
La tamarraggine è SEMPRE stupida.
Se non si coglie la stupidità gratuita e ottusa di un azione fatta solo per "fare lo sborone", diventa impossibile distinguere il coraggio dalla tamarraggine.