Prima domanda: e anche se fosse?
Seconda domanda: se il diritto alla propria opinione è inalienabile, che senso ha supporre che dietro un'opinione ci sia per forza qualcosa di "negativo" come il ribrezzo (che deriva dal disgusto) o la paura?
Non può essere semplicemente una preferenza artistica? Deve avere sempre una motivazione in qualche modo riportabile alla sfera psicologica?
In ogni caso voglio rassicurarti, nessuna idiosincrasia verso il colore e nemmeno in generale verso il colore nei fumetti,
ad esempio, altra opinione personale, apprezzo molto i cartonati alla francese di Tex o decine di fumetti americani (il resto della popolazione mondiale ha il diritto di pensarla diversamente, senza ricevere da me alcuna critica).
Trovo però, opinione personale, che i fumetti "nati" per essere pubblicati in bianco e nero molto spesso perdano qualcosa nella versione a colori, perchè si perde sovente una parte importante del lavoro del disegnatore.
Ad esempio la versione cartonata a colori sia di "Matador" che di "Nei territori del Nord Ovest" secondo la mia opinione personale è "meno affascinante" della versione originale in bianco e nero (e a mezzatinta, grigio, tratteggiato, ombreggiato).
In entrambi i casi il colore a mio parere appiattisce il disegno, oltre ad essere "innaturale" (nel senso che non sono gli splendidi acquerelli di Lele Vianello, è una colorazione molto più "semplificata").
Oppure, altro parere personale, Breccia ha fatto un bellissimo lavoro con il colore in "Snakeman" (che nasce per essere pubblicato a colori) ma il suo Alvar Mayor è più bello nella versione originale in bianco e nero.
Ad altri saranno piaciute di più le versioni a colori, e va bene così, perchè quando si parla di gusti ognuno ha diritto al suo, senza per questo far passare gli altri per "strani" (meno sensibili alle bellezze del mondo, amanti del grigio e delle ombre).